Ilaria - La mia storia E' una sera estiva di qualche anno fa. Sto passeggiando lungo il viale poco distante da casa mia. Mi chiamo Ilaria, ho 22 anni, sono alta 1,78 per 79 chili, pratico la boxe femminile. Non credevo di essere forte, fino a quella sera. Eppure pratico boxe da 3 anni, a cui unisco una o due sedute settimanali di bodybuilding. Non sono magra, ma soda e robusta. Quindi sto passegiiando lungo il viale. Due uomini scendono da una moto. Sembrano stranieri, in città ce ne sono a decine. Li ignoro. Continuo a camminare. ad un tratto sento una mano cingermi la vita alle spalle, un'altra chiudermi la bocca, un uomo lo vedo davanti a me che cerca di sfilarmi via i bermuda. Non penso molto. capisco che è una aggressione, agisco prontamente. ho le mani libere, con la gamba destra sferro un calcio a quello che mi è davanti. Lo vedo arretrare e reggersi ad un bidoncino dei rifiuti. Percepisco la sorpresa di quello che mi tiene alle spalle, la sua presa si allenta. Con forza gli afferro il polso e mi libero del tutto. poi mi giro. ce l'ho di fronte, ma non ho tempo di guardarlo. un mezzo montante parte dal mio braccio destro, il pugno si fa strada nella sua pancia. Sento la carne molle e indifesa arretrare e poi cedere sotto il mio pugno. L'uomo mi guarda con una espressione di dolore e sorpresa. Non ti aspettavi di cedere sotto un pugno di una donna, eh? gli sferro un montante al viso, o forse è un gancio, non lo so. So solo che l'uomo vola a terra. l'altro si è rialzato, ma neanche si sogna di affrontarmi, è fisicamente più piccolo di me, alto credo neanche 1,70 per 60 chili, lo massacrerei con ben poca fatica. Eppure mi si fa davanti. Lo sovrasto. Gli mostro i pugni invitandolo ad avanzare, invece scappa alla moto. Mi giro. Dietro di me, inginocchiato e malconcio l'altro balordo. Il suo viso insanguinato dal mio pugno è all'altezza delle mie natiche, che grosse ma muscolose gonfiano generosamente i bermuda di taglio classico maschile. Lo guardo per un secondo compiaciuta di averli messi fuori combattimento entrambi. Anche lui si alza e corre alla moto, mormorando qualcosa nella sua lingua, forse dandomi della puttana. Questa puttana vi ha fatto a pezzi, balordi. Corro alla mia auto, è a 200 metri. il letto mi attende, e domani la seduta di palestra sarà molto più piacevole. Ilaria Sono nuova del sito, è la mia 1° storia (veramente accaduta). Se vi va di prendere contatto, scrivetemi a ilariabadedas@freemail.it.