Patty Ho dedicato questo racconto a PATTY una donna affascinante e dominatrice che mi ha umiliato per farmi scoprire il vero amore e come sia sempre un onore essere totalmente sottomessi alla donna, sublime creatura dell'universo. Grazie Patty. Ho sempre desiderato per gioco, soddisfare il mio lato oscuro e sognare di essere dominato da una donna; la cosa era eccitante, internet, i giornali la TV tutto aiutava, ma non potevo rivelarmi, per orgoglio, per spirito borghese, per fare lo "sborrone" con le donne, il lavoro, la posizione, il giudizio degli altri. Su un sito gratuito trovo raccontini pi� o meno belli con "dominazione femminile", ne leggo parecchi, poi uno mi colpisce, c'� anche l'indirizzo mail dell'autrice (� una donna mi piace, infatti sul sito scrivono sia maschi che femmine). "Mi piace la tua storia di dominazione" scrivo molto sinteticamente, alla sera trovo la risposta" Ciao, Fabrizio, io non voglio perdere tempo, la mia storia � vera anche se difficilmente lo crederai e a me piace dominare maschi". "Cavolo" mi son detto "questa fa per me, � andata subito al dunque, niente rotture di coglioni, un po' d'eccitazione e via; intanto faccio un po' il drago, parlo di femminismo, del ruolo della donna e qualche altra puttanata" Dopo la mia mail mi risponde che sono poco affidabile, lei desidera dominare veramente, anche per mail, per verificare il suo immenso potere e perch� � convinta che il maschio vada picchiato, umiliato e purificato e da questo momento le dar� del lei nonch� signora e padrona". Roba da matti, questa � scema, un po' incavolato le scrivo: "Allora se vuoi si gioca, ma non esageriamo, niente integralismi, parli come se fossi una sacerdotessa nel tempio, ma va, va......." - Non penserai che io sono una cretina che si lascia infinocchiare da un qualsivoglia maschietto: io non so cosa vuoi, ma io amo dominare l'uomo, mi eccita le tue masturbazioni cerebrali non mi interessano. Io VOGLIO uno schiavo e anche se � solo via mail tu devi strisciare come un verme...... - Ma vaffanculo, brutta mistress di professione, ma va a cagare-. La mia risposta � stata dura violenta netta: desideravo una donna dominatrice, ma elegante, che capisse la mia mentalit�: quest'ochetta (visto poi che l'ho contattata tramite un sito di dominazione) come minimo fa la mistress di professione, ride di me. Per un giorno non ci penso pi�, ho molte cose da fare, ma il secondo giorno stranamente penso alla vicenda e dico tra me e me "avevi ragione Fabrizio, quella Patty era solo una troietta, altrimenti si sarebbe fatta sentire. Il terzo giorno ripenso alla cosa, "non � nel mio stile essere cos� volgare, per� anche lei, in definitiva ho solo inviato siti con donne che calpestavano uomini e che si trattava di un fenomeno in linea con una forte emancipazione della donna, il mio intento era solo questo....e se lei mi avesse trovato volgare? abbia reagito cos� di fronte ad una cosa fuori luogo? chiunque lei sia, mistress o meno, io ho mandato affanculo lei e non viceversa". Il pensiero anche il giorno seguente non mi abbandona e sul computer, ovvio, tutto tace. "Perch� mi faccio prendere da questa cosa? � finita, amen? Eh caro Fabrizio, puoi ingannare gli altri, non te stesso, sai benissimo di essere dalla parte del torto, sei stato offensivo, volgare". "Ma allora -dico tra me e me- se io le scrivo di scusarmi, non era mia intenzione, lei o non mi risponde e gode perche � chiaro che vorrei riprendere il contatto, oppure mi tratta a pesci in faccia, mi dice quello che mi viene e buonanotte". "No decisamente chiedere scusa e fare la figura del merlo e poi lei sa gi� che ho qualche mania......no lasciamo perdere........e poi si sa, pi� la mescoli e pi� puzza: bene al diavolo sta Patty del cavolo e poi per mail debbo smettere: magari � brutta e stupida, perch� dare una soddisfazione a una che ha scritto solo per poter a sua volta superare certe sue frustrazioni? Deciso, chiuso". Ma come nei film di Don Camillo una vocina lo richiama all'ordine, cos� anch'io sento tale vocina. Decisamente, di fare una figura di merda non mi va: � vero, mi piace se una donna mi dice certe cose, ma poi, anche via mail, mi vergogno cos� come nella vita di tutti i giorni dove ho un certo successo con l'altro sesso, sono uno scapolo piuttosto ambito e anche a letto non sono male, sia per bravura che per attrezzatura (eh, eh, eh, scusate la volgarit� e l'eccesso di narcisismo). Eppure non ce la faccio, vado a ricercare sul sito il suo indirizzo e-mail, perche nella rabbia ho buttato via tutto, e le scrivo, piuttosto moscio, da sul lato lo debbo fare, dall'altro no, ma la verit� � che ho paura. Paura? "Roba da matti -penso- chiedi scusa, salvi la tua dignit� e poi se � una mistress o una racchia o una stronza che cavolo gliene frega?sai quanti sfigati come te le scrivono?Non vorrai essere cos� anche tu con una che non si � neppure accorta di avere ricevuto mail da te........................" "Va be' scriviamo, per� faccio lo sborrone, le do del "LEI", quella sciocchina magari si esalta............. "Mia signora Patty, le chiedo scusa per l'atteggiamento iroso e volgare che ho tenuto con lei. Anche i siti sono stati di pessimo gusto e le chiedo di perdonarmi". "Bene ho inviato la mail e adesso non pensiamoci pi�", in realt� quel senso strano di paura o forse ancor pi� di disagio". Alla sera la sorpresa sulla posta elettronica, anche una mai di Patty: forse ci speravo, forse no, quel senso di disagio lasciava il posto a vera inquietudine: "perch� mai fai cos� Fabrizio? in definitiva una mail non ha mai mangiato nessuno", gi� ma io non mi decidevo ad aprire perche non sapevo come avrei potuto reagire sia ad un'offesa (forse inconsciamente sapevo che avrei risposto comunque, boh, mi son detto, non capisco) sia (fatto ben pi� angosciante come quando una cosa la si sente dentro). Alla fine ho aperto la mail: " Caro Fabrizio, non so se dandomi del "LEI" alle offese gi� gravi hai anche aggiunto la presa in giro; avresti meritato subito una risposta alla tua prima offensiva mail e di pari tenore, ma sarebbe stato troppo comodo: conosco bene la mentalit� di voi maschietti, specie quelli della tua risma, tutto fumo e niente arrosto. Tante elaborazioni intellettuali spesso incomprensibili e senza senso e al momento del dunque..., peggio del pi� becero ubriacone, che alla fine ha molte pi� probabilit� di essere stato un vero uomo e probabilmente ridotto cos� da una semplice ma vera superba donna. Non tutti chiedono scusa, ma il 90% s�, anche dopo molti giorni, perch� fanno schifo a se stessi, sono costretti a patetiche mail usando artifici come il tuo dare del "lei".. Io non so cosa cerchi, ma azzardati a proseguire questo carteggio e io ti umilier� oltre ogni tua immaginazione e quindi dovessi decidere di rispondermi, mi darai del lei, sappi che tua "divagazione" non mi � piaciuta e ti punir� per questo, inoltre mi chiamerai sempre signora o padrona e non ti azzardare mai pi� a chiamarmi con il mio nome Patty. Caro Fabrizio se hai paura che io sia una mistress professionale, cercherei di guadagnare soldi, anzich� perdere tempo con ometti che non riescono a mettere n� faccia ne responsabilit� nemmeno via mail perche troppo borghesi e troppo "in" nella loro sicuramente squallida e ipocrita vita reale. Dimenticavo una cosa, io sono bellissima, neanche nei tuoi sogni hai mai visto una donna cos�". Finiva l� senza saluti, n� freddi, ne caldi. Ecco le mie frustrazioni materializzarmi; questa donna, Patty, aveva colto nel segno in maniera lucidissima: se non mi fossi abbassato a chiederle scusa, mi avrebbe messo nel dimenticatoio, ma nel momento in cui mi sono umiliato a farlo, lei cinicamente non mi ha mandato al diavolo, ma ha infierito senza piet�. Deriso per il patetico "lei", trattato come un maniaco da tre soldi senza dignit�, ma fin qui tutto poteva anche starci. Invece il tono della lettera, se mi richiami dirai cos� e poi sono io sono bellissima: aveva capito, non so come che le avrei risposto e nel momento stesso in cui lo avrei fatto sarei stato sottomesso a lei, ma non come in un gioco, con frasi scontate che potevano servirmi ad eccitarmi evitando tra l'altro ogni confronto con la vita reale. Avevo paura, ma il desiderio di sapere se questa donna fosse una vera dominatrice, verificare se avrei esplorato certe strade a me sconosciute e poi la bellezza. "Mi avrebbe dato una foto? e poi perch� avrebbe dovuto essere lei nell'eventuale foto? Via mail?, non ci sono rischi, posso fermarmi quando voglio............ In definitiva quella sicurezza, quel trattarmi come un bambino viziato mi avevano eccitato e la mano era sul pene che diventava sempre pi� grosso (quasi senza accorgermene): "forse questa Patty ha esperienza, fa cos� con tutti quelli che le scrivono e se qualcuno abbocca tanto meglio" e mentre ragionavo cos� ho anche pensato: in definitiva mi eccito. "Mi ha trattato male, mi ha colpito nel vivo, ma vuoi vedere che alla fine una dominatrice con intelligenza e acume pu� essere una grande occasione?" Gi�................................ Vai Fabrizio scrivi..............un sospiro e vaiiiiiii, cercher� di umiliarmi un po', ih, ih,i h, ih, dai che piace anche a lei, fa la sostenuta, le piace dominare come a me di essere dominato, ma poi finisce l�. Alla fine "sei un genio vecchio mio" e intanto mi scopo le mie donnine e magari pensando a Patty mi "tira" anche un po' di pi�. "Mia bellissima signora e padrona, hai detto la verit� sono un ometto insignificante e far� qualsiasi cosa possa dimostrare la mia dedizione verso di te per� vorrei signora e padrona che io non posso utilizzare il cellulare per motivi complessi, ma che posso documentare in ogni momento. In attesa di ordini e contento di poter essere suo la saluto". "Bravo Fabrizio, aspettiamo che ti maltratti a parole, che ti dia ordini (tanto le dico di s� e poi no faccio nulla) che mi eccitino e mi facciano godere, poi se la stronza pensava di fregarmi con gli sms...ma vai bambina....devi ancora mangiarne di crostini". Non capivo perch� dentro di me ci fosse questo desiderio di rivalsa verso Patty: cercavo la dominazione, l'ho avuta, perche cerchi di convincerti che sei superiore a lei? perch�?visto poi che l'hai cercata tu?Cosa vuoi Fabrizio?Te l'ha chiesto anche lei. Caro il mio Fabrizio -mi dicevo tra me e me - lo sai benissimo: la mail di Patty ti ha eccitato, ma hai subito un'umiliazione non come la volevi tu; gi�, io non stavo conducendo il gioco; di nuovo il senso di disagio, insicurezza. Si � sprezzanti con una persona che ti rompe le scatole oppure che ti fa paura e inconsciamente ammiri. Dopo il primo violento sfogo non hai fatto altro che pensare alla potenziale bellezza del gioco, ma anche ai suoi lati negativi, hai pensato quasi ossessivamente che potesse fare troppe domande anche un p� strane e delicate, al dubbio atroce che potesse far vedere il carteggio ad amici e amiche deridendoti, o addirittura ad un potenziale marito consenziente che mentre rimirava la splendida moglie se la rideva dicendo "che stupidi questi maschi, io invece la strafiga me la sono sposata, la scopo, e poi mi fa divertire con le mail di questi sfigati, io non lo farei mai". "Gi� io faccio il furbo, ma l'amante, il marito, le amiche o altro ancora si divertono alle mia spalle". "Se hai paura fermati, se hai comunque capito che questa donna ti sta martellando il cervellino, vuol dire che � entrata nelle tue fibre". "S�, ma non posso rinunciare ad una dominazione vera, con una donna vera, poi non posso scappare, lei ha sapientemente usato le parole magiche per cui non posso pi� fuggire". Arriva la risposta. "Fabrizio, le tue continue maturbazioni cerebrali mi hanno rotto, il cellulare ficcatelo................non farmi dire parolacce. Io VOGLIO il tuo amore incondizionato, lascerai ogni donna con cui hai rapporti, non so dove abiti, ma tra 2 giorni sarai a Riccione in Emilia Romagna, contatterai questa signora che possiede un panificio, ma anche una piccola pensione di II categoria a prezzi stracciati; alle ore 24.00 del giorno xy, sarai al bagno 106. aprirai una sdraio vicino al mare e poi ti spoglierai completamente e starai l� seduto per un'ora esatta e visto che mi dici che sei un fumatore incallito starai per 24 ore senza fumare. Non sgarrare, punto". Signori, prima mi sono fatto una sega, troppo esaltato da questa arroganza? (o autorevolezza?), dalla temeraria spregiudicatezza nel chiedere una simile cosa? poi quando un uomo ha goduto � un p� pi� spompato e ricomincia a ragionare seriamente (non solo cio� con l'uccellino) mi son detto, "visto che questa qui ha sicuramente dei numeri e visto che tu ti sei toccato questa donna (anche se non sa della masturbazione) sa perfettamente come come trattarti e quindi possono esserci solo 2 cose che pu� volere, o verificare fi dove pu� estendere il suo potere su di te oppure scaricarti in modo sicuramente originale ben sapendo di farti richieste assurde. In linea teorica potrebbe anche volerti solo eccitare, ma non mi pare una donna che si limiti a concedere al maschio proprio quello che il maschio (cio� il sottoscritto) pi� desidera senza alcun "do ut des", no non mi pare proprio il tipo. Rispondo tanto per vedere la reazione di questo personaggio che da un lato m'intriga e dall'altro pare un p� "Kafkiana": "Ho fatto tutto quello che mi ha ordinato mia signora e padrona, spero di averla onorata come si conviene ad uno schiavo verso la sua dea" Risposta fulminante, ma anche inquietante: "Fabrizio, sei un bastardo, hai fumato, non sei andato a Riccione e quindi non hai fatto nulla, adesso basta, non VOGLIO pi� sentirti, mi hai offeso, sei falso e viscido e fai proprio schifo, vai da qualche signorina a pagamento insignificante mezza-sega. Con me hai chiuso." Non so che mi prende, non ha senso, finalmente posso non avere pi� a che fare con questa vicenda nata male e invece: "No Patty, ti prego, non volevo, giuro che il giorno xy sar� a Riccione, prenoter� nella pensioncina che mi hai indicato, andr� al bagno 106 e mi denuder� per un'ora, seduto sullo sdraio in riva al mare e con l'uccello in vista e non fumer�: andr� anche se non mi rispondi, anche se non ci sentiremo pi�, ANDRO' COME ATTO DI UMILIAZIONE ASSOLUTA, io ti amo, far� questa follia solo per te". Stavo per mettere una sigaretta in bocca, ma l'ho buttata via e allora ho ripreso a ragionare "sei matto Fabrizio, ma che cazzo scrivi e poi perch� hai buttato via quella sigaretta?". S�, non volevo perderla, l'ho chiamata per nome, ho eliminato ogni orpello, avevo deciso, anche lei mi aveva abbandonato dovevo fare una cosa folle per lei, ho ripensato a certi film americani dove l'eroe fa tutto per la donna che ama anche se lei non lo sa, anche se lei forse non esiste pi�. Ma � possibile che un uomo come me possa pensare di fare ci� che ho scritto? ma ch� costei? Avevo perso e anche superato il senso del ridicolo. Per quanto assurdo e dissennato ormai sapevo, pur sconcertato con me stesso, che avrei fatto un atto di cui non potevo non pentirmi; farlo per una donna conosciuta via mail?????????? Non lo vivevo come qualcosa di perverso o i primi inconfutabili segni di una follia precoce o ancora un anticipo di demenza senile: sentivo il desiderio della pi� nobile e al contempo assurda delle umiliazioni verso una donna mai vista, ancora pi� lontana di quanto fosse mai stata e che ti era entrata nel sangue, nelle fibre e nella testa. Mi sentitvo eccitato, un super-eroe alla rovescia, stregato da una donna che finalmente ti aveva trattato male, senza filtri, senza amore, senza fronzoli e facendoti sentire un p� pi� merda e vigliacco, un p� diverso quasi per una sorta di legge del contrappasso hai deciso di fare un atto che percepito come una sfida: esatto questa doveva essere la vera spiegazione, io ero in grado di essere diverso dagli altri, di poter sempre e comunque andare oltre. L'umiliazione come riscatto e alla fine ancora una volta la vittoria del mio ego. Sono andato a Riccione, al bagno 106, mi sono denudato e sono rimasto seduto cos� dalle 24.00 fino all'una di notte: non ho fumato, non � passato nessuno, forse 2 fidanzati in riva al mare, ma non ne sono sicuro, tutto era molto buio; mi sono rivestito con calma, sono tornato all'albergo a 2 stelle e alla mattina con l'auto dopo quasi 5 ore tirate in autostrada sono uscito al casello, 30km e poi a casa. Avevo scelto il giorno in modo tale da ritornare entro le 14.00 della domenica e tutto � andato ok. Sapevo di avere fatto una cosa assurda, ma tutto era andato liscio, ero contento di me stesso "Sei grande Fabrizio" mi son detto. Appena in casa ho acceso il computer visto che di fatto erano 2 giorni che non guardavo nulla, compresa la posta elettronica. Apro tranquillamente senza neppure pensare che tornavo da un'esperienza piuttosto "originale" (eufemismo puro), ma non faccio in tempo a pensare a nulla che nella posta c'� una mail di Patty.......Pattyyyyyyyyyyyyyy?????????????: che vuole, � possibile, si � accorta di avermi trattato male, bah incredibile, che vorr� ancora questa sorta di dark-lady che mi ha portato a compiere un gesto tannto intenso, quasi una sorta purificazione?????????? . Non capisco sono ancora una volta a disagio, apro la mail c'� scritto: "BRAVO FABRIZIO, COSI' TI VOGLIO, UBBIDIENTE, INUTILE UOMO, SOTTOMESSO ALLA TUA DONNA DOMINATRICE". Divento pallido, il cuore a mille, ho paura, la donna che mi sta stregando, umiliando, che mi fa fare cose impensabili e si sta prendendo tutto di me, c'� anche un file allegato, lo apro eccitatissimo e ho un mancamento: c'� una mia foto nitida sulla spiggia di Riccione con il mio pene moscio (ma tutto sommato bello), anche se il volto � tagliato mi riconosco perfettamente: DIABOLICA DONNA. Sono eccitato mi tocco, vengo, mi riprendo, lei mi ha creduto ed � venuta a verificare? Terribile, non mi ha mollato un attimo, ora sa che pu� tutto su di me, no pu� ancora pi� di tutto, dove mi porter�? cosa vuole realmente? ha una mia foto sono nudo, ah ma non c'� la testa, s� in questa, ma a casa ha tutto ci� che vuole, forse mi odia, mi vuole annientare, cosa vuole? � una vendetta? il dominio assoluto? Mi fermo perch� per circa un'ora nella mia testa sono usciti ed entrati miliardi di pensieri, un turbinio, ma non � descrivibile quello che provo, sto impazzendo; ormai ho varcato la soglia, sono andato oltre, ma dove ancora nonso. Sicuramente sono schiavo, servo, impotente, ma Patty � immanente, in che modo la femmina fatale travolger� Fabrizio, il povero maschio?. Non ho difese, sono un nulla assoluto di fronte a lei: tutto dipende da lei, vita, lavoro, dignit�, tutto lei � tutto e come una dea dell'Olimpo ha preso tutto di me ed io pi� che immaginarla bellissima, affascinante, dominante non posso. Vorrei picchiarla e odiarla, ma non ci riesco, penso addirittura di amarla. pazzesco. Sono stordito, prendo un p� di gocce per dormire, non me la sento di scriverle, vado a letto anche se � pomeriggio; mi sveglio, ho dormito solo un'ora, e penso " s� padrona, s� donna bellissima, inutile uomo" il pene si indurisce mi tocco ancora e vengo.......penso a Riccione, mi fan male i testicoli, faccio una doccia, prendo un anti-dolorifico cos� son sicuro che dormir� come un sasso...........sogno e vedo sempre una donna bellissima con i capelli rosso-scuro che eccitantissima mette un piede sul petto del maschio completamente nudo sconfitto in battaglia, � una donna bellissima, sontuosamente bella che simboleggia il dominio sul maschio, vedo il piede sul petto con un tatuaggio, � una P (P come Patty), � Patty che sottomette Fabrizio........che delirio. Al mattino mi sveglio, non vado al lavoro, telefono in ufficio e poi vado dal medico che mi d� tre giorni di malattia. Torno a casa e scrivo a Patty, ma dopo essermi eccitato e tormentato per tutta una giornata e aver fatto anche l'allucinante esperienza sulla spiaggia di notte, l'unica cosa che mi vien fuori � solo la mia miseria e la paura della derisione collettiva, il mondo borghese che mi ha impregnato della sua essenza per decenni ha il sopravvento e rieso solo ad essere banale: "Ti prego Patty, tu mi domini, fai di me quello che vuoi, ma ti prego non usare le mie foto, ti supplico". E' vero sono un p� vigliacco, ma molti milioni sono come me....abbi piet� donna essere superiore di questo povero maschio". Abbi un momento di carit�". Mi rendo conto di usare un linguaggio forzato, insulso, ma non mi � venuto di meglio; rileggendo la mail non solo � patetica, ma sembra scritta dauno scolaro elementare che esercitandosi a costruire frasi di senso compiuto. La risposta � devastante: "Fai proprio pena, ti ho scelto come mio schiavo per l'eternit� e per l'eternit� striscerai, ti picchier� e ti calpester� con tacchi a spillo pi� appuntiti di una lama, ma non dato che gi� ora fai schifo inizier� a punirti pertanto metter� su internet tutte le tue foto, poi io so tutto di te e le mander� a chi so io" Leggo la mail e rispondo: "NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO........................" ormai sono distrutto, sono al limite. Patty risponde: "Hai presente la panettiera di Riccione? Lei ti ha scattato la foto, lei � una mia amica, lei ha anche la propriet� della pensioncina dove hai alloggiato, io abito molto lontano, ma una donna come me arriva dove vuole: abbiamo riso di te e mi ha chiesto se ti pu� esibire come trofeo davanti alle sue amiche; ho acconsentito e ovviamente tu ubbidirai vero uomo-cagnolino? Potrei non far girare le foto, ne ho una gran voglia, ma respirare attraverso le tue mail la tua paura, il mio dominio su di te come su tutti i maschi che ho avuto senza eccezione alcuna, verificare ogni volta la straordinaria forza e persomalit�, mi potrebbe far desistere piccolo uomo. Quindi il giorno xy andrai dalla panettiera e lei far� quello che vorr� assieme alle sue amiche, ti far� foto e tanto altro piccolo ometto" "S�" � la mia laconica risposta, ormai non si arrabbia per quello che scrivo, lei sa che ormai sono uno straccio da piedi e quindi mi preparo per un giorno che sar� angosciante.............................. La panettiera sorride (e gi� mi vien male), mi porta nella camera assai spoglia, bruttina, ma una poltrona, un letto e una doccia ci sono: "E' per stasera alle 21.00, io e le mie amiche vogliamo divertirci, ah,ah, ah.ah". Non descrivo le ore che mi portano ale 21.00: pu� una donna fare tanto ad un uomo e poi non sei neppure suo, non sei degno di lei, ti butta via dopo averti distrutto per diventare lo zimbello per amiche delle amiche. Piango a denti stretti, mi rigiro sul letto vestito, non ho pace..........................................e rintoccano le 21.00: sento bussare alla porta (come da accordi intercorsi e che non avevo precisato prima, per l'ora fatidica devo essere pulito e totalmente nudo), la apro e attonito e nudo come un verme sulla soglia si staglia una donna sola altissima, bellissima, dal volto stupendo, eccitantissima. "Ciao Fabrizio, io sono Patrizia la tua signora e padrona, idiota, io non d� mai ad altri ci� che � mio e che mi sono presa". Non avevo mai visto una donna cos� bella, cos� elegante sia nel portamento che nella sensualit�, fatta per essere adorata, anche un morto sarebbe rinato se lei avesse voluto: e poi quei tratti femminili, le unghie, le mani le braccia sublimi, quei seni. Tutto perfetto: i seni naturali, dritti (la particolazione conformazione dello sterno di fatto le permetteva di avere come ghiandola una terza misura, ma la durezza e l'estensione della mammella nella parte superiore retta appunto dalla conformazione ossea permetteva di apprezzare una quinta se non una sesta). La cosa quasi fantascientifica (avevo visto una simile struttura solo in un'attrice -Ursula Andress giovane-): impressionante e spettacolare era data dalla proporzione e armonia con tutto il corpo, il fatto che tutto fosse naturale sigificava che anche a 90 anni il seno (al di l� dell'ovvio invecchiamento) sarebbe sempre restato ritto ed eccitante senza interventi esterni: quando lei � nata la natura desiderava la donna perfetta, probabilmente per sancire attraverso lei (E IN LEI) la rappresentazione universale dell'essere superiore e assoluto. Anche sedere e gambe erano ovviamente oltre ogni immaginazione. La natura quando lo desidera e vuol dare messaggi chiari � sempre superiore ad oni tecnologia. Nelle donne bianche, europee ed in particolare italiane, si usa il tacco alto perch� la gamba � sempre troppo corta rispetto al resto del corpo (in questo, scalzo, � pi� armonico e proprzionato l'uomo): le donne africane, ovviamente quelle belle (certe etiopi) e comunque tipo Ines Pellegrini, Zeudy Araya, la stessa Naomi Campbell, hanno di razza, per questioni genetiche, questa proporzione e sono imperiali anche scalze; tra le bianche ho visto solo la tennista Steffi Graf (che ovviamente giocando a tennis era sempre con tacchi bassi) avere questa proporzione tra gamga e busto: Patty � cos� e se si aggiunge un sedere perfetto il gioco � fatto. Un viso splendido dolce e duro al tempo stesso, capelli rosso-scuro fluenti e luminosi, occhi e labbra fatti per penetrarti e sciogliere qualsiasi uomo. Il genio nell' l'abbigliamento, i tacchi alti, i pantaloni in latex, il trucco adeguato: sono tutti propedeutici al completamento e all'apoteosi di questo delirio di bellezza e di femminilit�:lei sa di essere una vera dea venuta sulla terra per sottomettere lo stupido maschio insulso. In un solo modo puoi avvicinarti per sentire il suo profumo e meglio ammirarla: prostrandoti ai suoi piedi e subire ogni tipo di umiliazione. Quando si presenta e mi chiama per nome non so cosa fare, sono fuori di me, vengo colto da un pianto nervoso, isterico, quasi liberatorio, sono nudo e senza pi� ragionare con un impeto irrazionale e quasi feroce, dimenticando la sua sublime bellezza, in preda non so a quali demoni scatto in maniera fulminea:"Ti batter� e ti canceller� dalla terra, non sar� la tua bellezza diabolica e perversa a fermarmi, mi hai esasperato ma ti punir� femmina perversa". Ormai sono una furia scatenata, una belva ferita, scatto per prenderla alla gola e strozzarla, cerco solo vendetta, scatenare la mia violenza su quell'icona del mio tormento, del mio stato pietoso. E' solo un un attimo, lei raccoglie la sua forza e la sua concentrazione e, purtroppo per me, la sua terrificante esibizione ha inizio. Anticipando il mio tentativo di stringerle il collo e ogni altra eventuale mia mossa solleva rapidamente la gamba destra colpendomi ai testicoli con una violenza inaudita. Con un gemito non ho potuto far altro che piegarmi su me stesso, ma Patty mi risolleva spietata con una ginocchiata sotto il mento e poi, con un altro calcio al viso, mi fa volare alcuni metri pi� indietro fino a schiantarmi come un peso morto contro una delle pareti della stanza. Una botta terrificante, sento dolore in tutto il corpo, fortunatamente la testa si era salvata, ma il viso ed il mento no: scivolo ormai inerme lungo la parete e mi accascio a terra mentre lei si avvicina minacciosa e giuntami sopra solleva la gamba sinistra che un attimo dopo si abbatte come un maglio sul mio collo e questa volta perdo conoscenza schiantato da tanta potenza e violenza. Penso che se avesse voluto avrebbe potuto fare di peggio nei miei confronti, ma Patty, probabilmente esperta di arti marziali e di gestione assoluta della propria forza e del proprio potere attraverso una mente altrettanto allenata, sapeva gestire perfettamente ogni sua mossa per quanto terribile, violenta e fulminante. Non avrebbe mai rinunciato all'eccitazione di abbattere spietatamente il maschio presuntuoso che l'aveva fatta incazzare e che aveva tentato di prendere in giro la sua natura di dominatrice naturale in perfetta sintonia con l'universo che vuole la donna come essere supremo, dimostrazione della bellezza, dell'armonia, della magnificenza della natura simbolo della vita che inutili maschi nella loro meschinit� fingono di non sapere e attraverso la violenza e la forza fisica spesso cercano di sconfiggere pretendendo di cambiare il senso della natura stessa (e sperando cos� di allontanare le proprie paure). In stato penoso, semi-massacrato mi sono reso conto di avere fatto un gesto sbagliato, non tanto perch� lei, fortissima, mi stava devastando, ma perch� aggredendola avevo solo la feroce volont� di punirla per salvare il mio mondo di maschio, la mia presunta virt�, lo status quo. Eravamo entrambi cattivi l'uno verso l'altra, ma per motivi antitetici, ancora una volta l'uomo, Fabrizio, era dalla parte del torto, ancora una volta se avesse vinto sarebbe stato fatto uno sfregio alla natura: stavolta in quella camera non sarebbe stato l'uomo a spuntarla e anche se sentivo la necessit� di pentirmi e di purificarmi avevo avuto un atteggiamento violento e feroce verso quella sublime creatura. Lei, Patty, la donna, la dea era li' per quello: anche la fisicit� vera o presunta del maschio, anche nella forza, nella sfida senza eslusione di colpi l'uomo doveva soccombere; una dominazione assoluta oltre ogni mia immaginazione. Ma non era quello il tempo della filosofia e del senso del mondo, n� delle mie ormai patetiche elucubrazioni. Stordito riapro gli occhi e con il terrore scolpito sul volto e dentro ogni mia fibra Patty, con la gamba sollevata stava aspettando che riprendessi conoscenza per potermi rifilare una tacchettata impressionante sul mio viso: ho reagito solo con un urlo straziante e nel contempo il sangue inizia a zampillare dalla ferita che mi squarciava lo zigomo fratturato. Per nulla impressionata dalle mie condizioni solleva ancora la sua bellissima gamba per calarla pi� volte in rapida successione sulle mie povere costole certa di provocare devastanti lesioni. Tutto � avvenuto in un attimo con una velocit� di esecuzione sorprendente. Ho iniziato a piangere a dirotto e senza vergogna per il dolore, la paura, sconcertato da quella manifestazione di forza e crudelt�. "Ti prego, ti prego, non mi colpire, ti prego, mia dea". "Che nullit� che sei. Eppure ti avevo avvertito che amo dominare l'uomo. Ora hai assaggiato il mio potere e sono sicuro che ricorderai a lungo la lezione. Allora hai imparato come ci si comporta con una signora, una vera donna?" me lo chiede ridendo "Piet�, si.. .si...ma non mi picchiare ti prego". Ero sconvolto dalla paura. Patty mi guarda apparentemente insensibile, quindi riattacca: "Volevi divertirti alle mie spalle, volevi una dominazione solo per soddisfare le tue manie e continuare a fare, nella vita di tutti i giorni, come maschio "sborrone", volevi una cosa dolce eccitante, ma solo esclusivamente a tua immagine e somiglianza, solo pensando ad eccitarti, segretamente, salvando la faccia, pezzo di merda. Questa � la vita reale, maschio, questa � la tua nuova dimensione e a quanto pare sono solo io che mi posso divertire" e scoppia in una fragorosa risata. "A meno che tu non voglia essere cos� scortese da non accettare di farmi divertire". "No... no..." rispondo immediatamente intorpidito dal terrore "Dimmi cosa devo fare, ma non mi picchiare". " "Bravo piccolo uomo, " e cos� dicendo mi sferra un calcetto come per smuovermi dal mio torpore e muovermi cercando di non infastidirla facendole percepire che non sopportavo il dolore fisico che mi aveva inflitto". "Seguimi al centro della stanza", continuando a piangere e singhiozzare inizio a muovermi dietro a Patty, ma, paralizzato dalla paura, dal dolore, dall'umiliazione, non potevo camminare e quindi mi trascinavo a carponi, sempre spronato dai sorrisini di quella dea guerriera che aveva appena distrutto ogni mia resistenza, ogni mia remora di mascolinit� e mi aveva portato alle lacrime come un bambinetto qualunque. Al centro della stanza c'era una poltrona e lei ivi si siede, guarda eccitata la sua vittima in ginocchio, e ordina di avvicinarmi. "Chiariamo subito una cosa, uomo" il tono di scherno era doloroso quanto le botte "non sei obbligato a stare qui con me. Se vuoi andartene basta che tu prenda le chiavi che ho qui in mano. In fondo sei un ragazzone grande e grosso e io solo una donna, vero? Come potrei difendermi da te se tu volessi uscire?" E a queste parole fece seguire una strafottente risata. "Allora, cosa vuoi fare? Giochiamo o vieni a prenderti la chiave?" "No... no... resto" "Perch�?" insistette Patty "Non mi sembri molto a tuo agio" "No... no... siete troppo forte, vi prego... non intendo pi� sfidarvi... non mi picchiate pi� mia signora e padrona": mi accorsi che incosciamente quasi a chiedere perdono, con il mio tono di risposta umile e sottomesso, le avevo nuovamente dato del lei, capivo che ogni barriera tra me e l'infinito rappresentato da quella dea guerriera e vendicatrice non poteva pi� esistere, non sapevo pi� se il mio futuro sarebbe stato nel buio, nella luce, nella penombra, solo LEI, Patty, la dominatrice, la donna, la femmina avrebbe deciso. "Sei un po' noioso, Fabrizio, se non ti picchio mi levi il divertimento di stasera" continua cinica Patty "Comunque hai ragione, Fabrizio, sono troppo forte e mi piace molto sentirmelo dire e mi piace che senza chiedertelo tu abbia ripreso a darmi del lei, sei un p� rozzo, ma facilmente addomesticabile, avevo ragione, IO HO SEMPRE RAGIONE, tutto fumo e niente arrosto, ah,ah,ah,ah." "Siete forte, fortissima, invincibile. Non posso combattere con voi" "Bravo, cos� mi piaci, continua" "Nessuno pu� combattere con voi." Parlavo come in trance, preoccupato solo di soddisfare quella donna che mi stava letteralmente dominando. "Siete troppo forte... riconosco che siete pi� forte di me e di ogni uomo, � giusto che puniate l'arroganza di tutti i maschi come me, siete bellissima, siete potente, siete forte, abbiate piet�". "Ma guarda Fabrizio che, in fin dei conti, a sconfiggerti non sono stata io, ma i miei piedi. Forse, per educazione � a loro che devi rivolgerti, forza avvicinati e vieni a lodare il potere dei miei piedi". "Hai visto quanto potere hanno? potrei spaccarti tutte le ossa una per una. Potrei rovinarti la vita per sempre o magari divertirmi a renderti irriconoscibile devastando quella tua faccina. Oppure potrei ammazzarti, schiacciandoti come un insetto con la sola forza dei miei piedi". Patty era lanciata in un delirio di potere che mi terrorizzava sempre di pi�. "Piet�...piet�... donna e padrona, siete invincibile. Anche i vostri piedi sono potenti e invincibili, tutto del vostro meraviglioso corpo � superlativamente bello e invincibile, voi siete la mia dea, ho impiegato del tempo a capirlo perch� sono solo un inutile maschio, fate di me ci� che volete" e baciai i piedi, le unghie, la mia lingua era frenetica nel rappresentare tutta la mia devozione e sottomissione. La mia paura e questo atto di assoluta sottomissione dopo una terribile punizione nella lotta mi fan percepire la esaltante eccitazione in Patty: nel vedermi nudo, vinto e sconfitto, prono ai suoi piedi, ho acceso in lei una sensazione di dominio e potere assoluto irrefrenabile. Mi lascia continuare in quell'atto per diversi minuti godendo della propria superiorit�. "Voglio sentire la tua voce, Fabrizio. Fai funzionare il tuo cervellino, maschio e sforzati a lodarmi". Senza smettere di baciare e leccare i piedi della mia padrona, comincio a parlare "Lei mia signora � forte e invincibile, lei pu� darmi tutto, la vita, la morte, la gioia, il dolore, io sono solo un umile servo indegno. Vi supplico perdonatemi, lei � tutto per me e tutto le � dovuto". Patty contenta e sempre pi� eccitata mi allontana con un calcetto, � un gesto sprezzante, ma senza violenza . "Bravo, nullit�. Sei stato bravo. Hai visto che livello di umiliazione puoi raggiungere? Lo avresti mai sospettato?" Ammiro lei vincente e dominatrice assoluta: � eccitata nel vedermi schiavizzato e vinto pronto a qualsiasi cosa, completamente annientato e obbediente, sconfitto; le sue splendide mani sfiorano il suo fiore ed in un attimo Patty arriva ad un copioso travolgente orgasmo. Il tutto continua per qualche minuto. Soddisfatta si alza dalla poltrona e vede che anche il mio pene diventa duro. Io ho paura, pu� fare tutto, l'anima l'ho gi� persa da tanto: con un ordine secco mi ordina: "inginocchiati davanti alla tua padrona". Immediatamente ubbidisco, lei mi prende i capelli e mi fissa in modo sprezzante e mi d� due terribili schiaffi con la mano libera e contemporaneamente mi lascia i capelli. Cado, come corpo morto cade, mi d� un calcio su un fianco e rotolo su me stesso un paio di volte fino a rimanere con la schiena a terra, nudissimo, impotente, con le gambe divaricate ed il sesso in evidenza, che contrariamente a ci� che dovrebbe avvenire (per il male fisico, psichico e la paura) � sempre pi� eretto. "Il solito maschio schifoso, che si eccita sotto la donna, ma vuole solo divertirsi senza pagare dazio e senza l'umilt� di riconoscere nei fatti l'assoluta supremazia della donna e il minimo rispetto di amare solo lei con la mente e con il corpo" "Cosa dici schiavo, lo sai che ho gi� mandato le tue foto in giro per il mondo e non potrai pi� guardare in faccia nessuno? Sei sempre stato niente, ma ora sei anche finito, avrai anche la derisione di altri maschietti come te: CHE GIOIA DOMINARTI E DOMINARVI". "Non mi importa padrona, io amer� solo lei, desidero solo lei, faccia di me quello che vuole, pu� distruggere tutto quello che come maschio insulso ho cercato di creare attorno a me nella mia vita, credo di aver capito tante cose ed � per questo che non posso fare a meno di eccitarmi; non potr� mai spiegarle quello che provo per lei: � un'eccitazione che mi fa capire quanto la desideri sopra ogni altra cosa come mia assoluta dominatrice e come io desidero che il mio sentire possa sempre essere quello che vuole lei". La mia voce era tremante e un p� piangente, ma Patty, la mia divina dominatrice aveva per� capito che ormai mi aveva spezzato ogni insulso orgoglio maschile e il fatto stesso che avessi pianto a istericamente e senza remore davanti a lei e la volont� reale di annullarmi nella sua magnificenza di femmina, di donna, di dea le piaceva e la eccitava. Mi mise il piede sul petto in segno di vittoria e dominio assoluto e con pacatezza disse: "Non ho inviato nulla, sei libero, puoi dimenticare questa storia, ma puoi anche scegliere si stare con me anche se dopo un tuo s� comincer� a pestarti a sangue, non tutti possono gioire della mia magnificenza, c'� un prezzo per tutto Fabrizio". Il tono si era rifatto duro, imperioso, e il tacco della scarpa sul mio petto cominciava a penetrare la carne; il mio pene diventava sempre pi� grosso, durissimo, avrebbe spezzato l'acciaio e dissi tra il dolore e il delirio: " Se lei vorr� sar� suo in ogni momento della mia vita". Anzich� riprendere il massacro, incredibilmente toglie il piede dal petto e mi ordina di levarle le scarpe e poi di toglierle tutto il resto, con delicatezza (scusate, signori, ma dialettalmente "sono andato gi� di testa"): non so quanto tempo sia passato, ma l'ho vista tutta nuda, oddio troppo bella: io sono di nuovo sdraiato con la schiena a terra ed il cazzo durissimo, lei mi bacia i capezzoli e sento tutto il mio corpo vibrare (la mitica e sublime "pelle d'oca"), Patty con grazia mi prende il pene e dolcemente lo infila nella sua vagina e mi urla "Guai a te se vieni" e inizia un movimento impetuoso che travolge ogni mia fibra; sento che ha un orgasmo, non si ferma, ansima, io di pi�, ecco... forse un altro orgamo, � tutto un gemito, la mia voce e la sua si mescolano e poi con un altro gemito mi ordina "puoi venire schiavo, scaldami con il liquido denso frutto del tuo orgasmo e della tua sottomissione": vengo, mi agito, non so se sono litri, ettolitri, non ho mai goduto cos� intensamente in tutta la mia vita, non vivo pi� una dimensione umana; mentre ho un senso di benessere (dopo tanto patire) perdo l'idea del tempo. Lei si alza e mi ordina "puliscimi la vagina", io eseguo estasiato, a anche lei non scherza e con le mani bellissime e fortissime con le quali potrebbe spezzarmi come un fuscello, schiaccia la mia testa contro il suo sesso. Intanto il mio pene, quasi fosse malato di priapismo, non ne vuole sapere di afflosciarsi; lei intanto mi stacca la testa dal suo sesso e con un piede, mi riporta sdraiato con la schiena a terra, si china su di me, prende in bocca il mio sesso e in pieno delirio vengo ancora, senza ritegno, mentre le sua splendida bocca continua meravigliosamente e generosamente a tormentarmi. La dea onnipotente, la dark-lady, l'amazzone invincibile, la donna sublime, l'essere superiore del creato ha fatto all'amore con me: con un atto di generosit� e benevolenza mi ha accettato come maschio purificato attraverso il dolore, la sofferenza, la punizione, la sottomissione fisica e mentale che lei mi ha inflitto e di cui le sono grato: non potr� mai tradire questa donna, tutto il mio amore ed il mio sentire sar� sempre solo per lei. Lei che mi ha dominato, mi domina, mi dominer� e che mi ha purificato. Si alza, va verso la doccia e mi ordina di lavarla e poi mi autorizza a lavarmi assieme a lei: "un uomo � solo un animale che va purificato prima di tutto dentro come oggi hai finalmente capito, ma non VOGLIO vicino un maschio puzzolente". "S� mia signora e padrona". Mi ordina di rimanere nudo come un verme, mentre lei con grazia infinita inizia a truccarsi, a lisciarsi, per poi probabilmente rivestirsi. Allora, finalmente quieto, rilassato, come forse mai nella mia vita, rifletto e sono tanto pulito dentro che meravigliosamente anche pensando le d� del lei: "oggi la mia signora e padrona mi ha detto di aver inviato le foto (non era vero), ma io non lo potevo sapere e in pratica lei ha capito che non mi importava pi� nulla, ero solo suo; poi mi ha detto che ero libero (avrei potuto scappare e tornare il vigliacco di prima, vizi privati e pubbliche virt�, senza affrontare una vera donna e mettermi in gioco su tutto attraverso lei) aggiungendo con fantastico genio (per mettermi alla prova) che se stavo con lei mi avrebbe picchiato, solo e sempre picchiato. Quando ho accettato, lei dominatrice generosa, anzich� picchiarmi mi ha concesso la cosa pi� bella che una donna pu� concedere al suo uomo sottomesso. Mentre riflettevo lei era ormai vestita e, statuaria nel suo sfolgorante splendore mi disse: "un cane ubbidisce al padrone, ma per amore pu� dare la propria vita pur di salvarlo, tu Fabrizio sei disposto a questo per me?" "S� mia signora e padrona, io la amo e la adoro, farei tutto per lei". "Ne sono convinta, anche se un giorno ti metter� alla prova, un giorno, non oggi.....adesso VOGLIO rilassarmi, legger� quella rivista e tu mi massaggerai i piedi con le mani e con la lingua e completamente nudo; poi quando me ne sar� andata, ti lascer� libero da ogni obbligo, per un po'..................." Mi misi a sua disposizione, accarezzai e leccai i suoi meravigliosi piedi e intanto sognavo il giorno in cui la mia padrona e signora si sarebbe rifatta viva con me. Finalmente vivevo nella grazia del SUPREMO ESSERE SUPERIORE DELL'UNIVERSO: grazie Patty, mia dea. .