Mia cugina Gloria Ho sempre avuto un fiuto per cacciarmi in qualche casino. Semplice, fin troppo per me, solo che una volta l'ho combinata grossa, mettendomi contro una banda di quattro bulletti, di quelli che venivano dai bassifondi, che giravano con il coltello e che venivano da un ambiente non certo facile. quelli, insomma, con cui era meglio non avere problemi. Solo che questi me l'avevano giurata, mi avevano mandato un paio di avvertimenti, un paio di schiaffoni solo per antipasto, promettendomi che poi sarebbe andata peggio. Un giorno, per caso, a casa nostra arrivarono gli zia, con mia cugina Gloria, che era diventata molto carina. Lei aveva un anno meno di me, e ci eravamo sempre stati antipatici. Lei era la secchiona, lei era quella da cui prendere spunto perchè faceva tutto bene, perchè si comportava bene. Mi faceva una certa rabbia, ma non avevo sue notizie da almeno 8 anni. Sapevo che aveva iniziato a fare judo, ma la vedevo snella e molto carina, non sembrava una marzialista. Per parlare un po' eravamo andati fuori a fare una passeggiata, ed il discorso era finito sui quattro bulletti. "Dimmi se vogliono metterti nei guai, a loro ci penso io" mi dice Gloria. "Mi stai prendendo in giro? No, senti, lascia perdere, già ci sono io nei guai, non voglio che ti immischi anche tu, e che magari ti fai male". "Guarda che sono cintura nera di karatè e taekwondo". "Come?". "Certo, ho iniziato a fare le arti marziali col judo, ma ho visto che non mi permetteva di imparare a difendermi, così ho comincia to con qualcosa di più pesante. Voglio che ora tu mi dica dove sono quelli, andiamo a prenderli e a loro ci penso io". "Ma stai scherzando? Ti faranno male". "Non sai quante ore ho passato in palestra, con il karategi, a piedi scalzi, a tirare calci e pugni, allenandomi per stendere qualunque avversario, lavorando sul mio corpo e la mia mente". Il giorno dell'appuntamento, Gloria si presenta vestita casual, con un paio di jeans e una camicetta, troviamo i bulli e lei li sfida: "Lui è della mia famiglia, se volete fargli qualcosa, prima dovete superare me". Agli ovvi commenti da gradassi dei quattro, Gloria risponde dicendo: "Ne parliamo subito?". Io stavo sprofondando, prima avrebbero fatto fuori lei, poi lo stesso con me. Si fanno sotto in due, lei li disarma, al primo toglie il respiro con potentissimo colpo a mano aperta alla bocca dello stomaco e poi lo finisce con un calcio dall'alto verso il basso al collo. Il secondo, viene massacrato di calci: due colpi alle gambe, ed un calcio circolare con il tallone che lo colpisce in bocca. Il terzo si avvicina, prova a colpirla con due pugni, lei schiva e lo colpisce con un montante, doppia la tecnica con pugno al petto ed un calcio sotto il collo. L'ultimo cerca di essere conciliante, per non fare la fine degli altri suoi compagni: lei lo colpisce prima allo stomaco con un calcio laterale sinistro, e mentre lui si tiene la pancia, chiedendo pietà, lei si avvicina minacciandolo, si tira indietro i capelli biondi che le erano scesi sul viso, poi aggiunge due pugni allo stomaco. Il bulletto si allontana, lei finge di essere conciliante, e lo finisce con il calcio classico del taekwondo: finge di colpirlo con un calcio circolare sinistro poi, ruotando sul piede destro, lo va a colpire proprio col piede destro al volto. Risultato: due persone scappano, le altre due finiscono in ospedale. Con una di queste, Gloria "si accorda" per la versione da dare alla polizia: "Voi avete cercato di aggredirmi, io mi sono solo difesa. Se non raccontate così, vi rompo più ossa di quante crediate di avere". Io sono totalmente sbalordito e scioccato dalla potenza di una ragazza all'apparenza (alta 1.67 per 61 kg) indifesa. E una settimana dopo scopro che a Gloria quei quattro bulli non avevano creato problemi: Gloria affronta un torneo di karate ma viene eliminata subito. Perde sia l'eliminatoria che il ripescaggio per lo stesso modo: eccesso di potenza dei colpi. Lei torna a casa arrabbiata, le sue avversarie sono finite in infermeria. Mi vede, e mi dice: "E se quei bulli tornano a darti fastidio, fammi sapere, ho una gran voglia di far male a qualcuno" dice abbracciandomi...