Italian gladiators - parte II wrestlingloverit@yahoo.com Sesso, violenza e…coprofagia, in uno “spaghetti wrestling” di Bettino. Stesi su un letto matrimoniale del Grand Hotel di Rimini, immortalato da Federico Fellini in Amarcord, si tenevano per mano dopo una notte d’amore. Monica si sentiva inquieta. Sentiva che Angelo, malgrado fosse terribilmente attratto da lei, malgrado forse l’amasse persino, soffriva per essere stato sconfitto ed umiliato da lei, per di più davanti a migliaia di spettatori nell’arena ed a milioni che avevano assistito al match in pay-tv. Era un maschio, un maschio italiano, e non riusciva ad accettare la superiorità fisica di una donna. Ma, quello che la preoccupava di più, era l’incontro del giorno seguente, quando Angelo doveva battersi con Samantha "The Tiger" nella finale per il terzo posto. Marco sentiva troppo quest’incontro, con il quale intendeva riscattare la sconfitta riportata contro Monica. E Samantha poteva fargli del male, molto male, soprattutto se provocata. "Stai attento, domani. Quella puttana non è solo grossa, ma ha anche una buona tecnica." "E’ solo una grassa troia. Non preoccuparti, sistemo tutto in pochi minuti." "Mai sottovalutare l’avversario. Devi essere freddo." " Bene maestra. Come vuoi tu. Ma solo una donna può battermi...sei tu." " Anche con me pensavi di vincere facile. Nevvero, piccoletto?" gli fece Monica, montando a cavalcioni sul petto del maschio e minacciandolo per gioco. "Un giorno mi darai la rivincita, spero." "Se vuoi che ti distrugga... ma ora voglio montarti." Monica lo cavalcava con forza, eccitata dalla schermaglia verbale, passando il rassegna nella sua mente la loro sfida. Godeva ad essere la più forte, godeva ad umiliare il partner, anche se gli voleva bene. Venne per primo l’uomo, ma lei continuò a montarlo, anche se gli faceva del male, sinchè raggiunse a sua volta un orgasmo totale e feroce, da baccante. Lo guardò dall’alto in basso, sprezzante: "Comunque vada con Samantha... ricordati che il boss sarò sempre io". Il giorno prima, la conferenza stampa che doveva presentare la finale per il terzo e quarto posto era andata oltre le righe. Tutto era cominciato quando Samantha, che si era presentata in microgonna e top esibendo muscoli ed attributi femminili, aveva previsto una facile vittoria. "Rispetto la tecnica del mio avversario, ma reputo di essere molto più forte, anche superiore a Monica che lo ha steso. Prevedo una mia vittoria senza problemi." Un giornalista la provocò. "Con questo vuole insinuare che Marco Spallini non ha scampo con le donne?" "Con le donne... con delle donne forti, è sestinato a rimanere sotto. Io sono più forte ed ho maggiore esperienza. Penso che non riuscirà a darmi neppure un colpo. Voglio battere Marco per poi sfidare Monica." Marco non seppe controllarsi. "Te lo farò vedere io, chi è il più forte, sul ring o anche ora, se esci con me da questa sala. Caccerò fuori tutta la merda da quel gran corpo di troia, brutto sacco di escrementi." Samantha lo guardò fredda: "Risparmiamoci per l’incontro. Lì vedremo chi vale di più." "Muoio dalla paura, brutta troia di merda." Il presentatore chiuse la conferenza stampa, ed i due, ad ogni buon conto, furono fatti sortire da uscite diverse. Sabato 25 agosto 2020, ore 21.30. Malgrado che si tratti solo della finale per il terzo ed il quarto posto, cioè la finale degli sconfitti, il palasport di Rimini è pieno: le eliminatorie avevano infatti suscitato un grande clamore in tutt’Italia, i giornali ne avevano parlato dedicando centinaia di articoli di costume, e la gente aveva ormai capito che la parte più eccitante di "Italian Gladiators" era costituita più dalla dominazione dello sconfitto da parte del vincitore che dal combattimento. I bookmakers avevano fatto la loro scelta: puntando un euro sulla vittoria di Samantha, se ne potevano vincere solo 1/3, mentre una puntata su Marco avrebbe reso tre volte la posta. Si spensero tutte le luci della sala, un faro illuminò la gabbia di plexiglas ove avrebbe avuto luogo il match, ed il presentatore chiamò i contendenti. "In calzoncini neri, 1.76 e 72 kg, da Gubbio, Marco "the Angel" Spallini!" Uscendo da una sorta di portale in stile romano illuminato da bengala e stelle filanti, l’uomo si avanzò baldanzoso, indossando un paio di calzoncini da boxer. Lo seguiva, nelle funzioni di secondo, Monica, che indossava solo un ridottissimo tanga e un paio di scarpe con il tacco a spillo che esaltavano la sua già ragguardevole statura, rendendola ancor più dominante rispetto al suo protetto. "In slip rossi, 1.76 e 98 kg, da Parma, Samantha the Tiger!" La donna, flettendo i bicipiti come un body builder, fece ingresso nella sala. Era coperta solo da un paio di mutandine rosse, ed il gran corpo abbronzato emanava un aura di sessualità e di forza nel contempo. Samantha, appena entrata nella gabbia, si mise in posa contraendo i muscoli come un body builder, strappando un applauso alla platea. Era davvero sensazionale, ed il suo fisico appariva compatto e solido come quello di un sollevatore di pesi. I suoi seni, non molto grossi ma tuttavia ben disegnati, l’ampiezza dei fianchi, i lineamenti del volto la facevano tuttavia riconoscere immediatamente come una donna, di una bellezza singolare forse, ma non per questo meno femminile. Guardandola, si capiva come poteva essere una dea greca, o una valkiria germanica. Anche per Samantha fungeva da secondo chi l’aveva eliminata nel primo incontro, Max the Stallion, egli pure in un ridottissimo slip che conteneva a stento la sua esuberante e gigantesca virilità. L’arbitro chiamò i due contendenti al centro del ring. Di altezza eguale, la donna mostrava una muscolatura ben più poderosa, mentre Marco appariva più asciutto. "Conoscete le regole. Niente morsi, niente dita negli occhi, niente strappi alle orecchie. Tutto il resto, potete farlo. Se ordino di sospendere il combattimento, lo fate subito. Poi, la domination dello sconfitto potrà durare al massimo 30 minuti. Non sono ammessi gadget o strumenti, e durante questo periodo non potete ferire o colpire l’avversario, a meno che non si rifiuti di esservi schiavo. Stringetevi la mano e andate quindi ai vostro angolo." "Troia, ti svuoterò di tutta la merda che hai dentro" mormorò minaccioso Marco. "Ti prendo alla lettera" replicò Samantha. Al gong iniziale, fu chiaro che l’uomo intendeva trarre vantaggio dalla sua maggiore mobilità e dalla sua esperienza pugilistica, girando attorno all’avversaria e tenendola a distanza usando il sinistro. Samantha abbassò la guardia per provocarlo, beffarda. Marco, infuriato, attaccò con un destro che la donna schivò passandogli sotto, riuscendo poi ad afferrarlo al polso con la sua forte mano. Rapida come una tigre, lo trasse a sé, colpendolo nel contempo con una violenta ginocchiata al plesso solare solo in parte ammortizzato dal maschio con una schivata. Quindi lo scagliò letteralmente contro la parete di plexiglas della gabbia, e lo seguì sferrandogli due poderosi calci alle cosce. Marco si girò, tentando di colpirla al volto con un pugno, ma la forte donna lo schivò chinandosi e, postagli un braccio fra le gambe all’altezza del cavallo, lo staccò da terra per poi girarlo con la mano libera e farlo cadere al suolo con le spalle. Il pubblico esplose in un boato, colpito dalla potenza della femmina. Samantha lasciò che il suo avversario si alzasse, per colpirlo con un "uno-due" al volto che lo costrinse ad appoggiare il ginocchio a terra. Monica, dal suo angolo, gli gridava dei consigli, ma Marco non era più in grado di ascoltarli. Facendo appello a tutto il suo orgoglio, si rialzò e si mise in guardia. Samantha lo attaccò con un calcio circolare alla testa, ma Marco seppe schivarlo e, cogliendola squilibrata, la atterrò con una spazzata. Il pubblico era in delirio" Ammazzala, ammazzala, quella troia" urlavano in coro mille voci. Ma, prima che potesse organizzare un attacco, la donna, agile come un felino, raccolse le gambe portando nel contempo il peso del corpo sulla testa, poi potente come una molla si inarcò, vibrò un doppio calcio si risollevò. Dagli spettatori venne un "Ooh" di stupore ed ammirazione alla vista di tanta agilità e potenza, e Marco non seppe nascondere la sua delusione. Si affrontarono in presa, ma Samantha era la più forte: lo squilibrò verso l’avanti, si abbassò, se lo caricò come fosse un bilanciere e, spingendo con tutta la sua forza, lo sollevò oltre il capo. La folla era entusiasta. "Fallo cadere di testa, schiaccialo, quel finocchio". Monica, dall’angolo, guardava allibita. Samantha fece un passo indietro, facendolo precipitare al suolo. Marco, dolorante, si rialzò, ma venne investito da un potentissimo doppio calcio volante che lo colpì in pieno petto, facendolo ricadere a terra. Samantha gli saltò sopra, gli sedette sul petto bloccandogli le braccia con le ginocchia e iniziò a colpirlo con forti pugni. "Basta...mi arrendo" "Chi è la più forte’" "T..tu" mormorò con un filo di voce. Samantha si alzò, trionfante, alzando le braccia, fra gli applausi ed il boato degli spettatori. Poi si tolse il perizoma, gettandoli tra la folla. La donna fermò con un piede Marco che stava per alzarsi, sedendogli sopra. "Ora viene il bello, carino. Ora sarai accontentato" disse stringendogli beffarda le guance tra pollice ed indice, come fosse un bambino. Poi si girò, schiacciandogli la testa con il poderoso sedere. Si rialzò un poco, tenendogli le mani sul petto e cominciò a spingere. "N...nooo" urlò Marco "N...ooo" echeggiò Monica, che tentò di entrare nella gabbia, ma fu fermata a sento da quattro bodyguard. "Siiiii" fecero gli spettatori eccitati. Uno stronzo fece capolino dall’ano di Samantha, divenne sempre più grosso e lungo, poi si assottigliò e cadde sulla faccia di Marco. Samantha si voltò, girò Marco faccia in giù sopra lo stronzo e gli fece: " E adesso...mangialo!" "N..non posso" "Mangialo, lo devi fare. Altrimenti ti spezzo in due." Marco aprì la bocca, si fece forza, e morsicò un pezzetto di merda. "Mandala giù!" L’uomo deglutì. "Com’era?" Marco non rispose. "Ti conviene dirmi che era molto buona." "Era...molto buona." La donna si alzò, e con un piede schiacciò la faccia dell’avversario sullo stronzo. "Sei fortunato che, in fondo, non sono cattiva." Samantha abbandonò la gabbia tra le urla del pubblico entusiasta. Max The Stallion la baciò sulla bocca, mentre Monica urlava parole di sfida. Marco, a terrà , vomitò e poi svenne. Di lui non si seppe più nulla, non si fece vivo neppure con Monica. Alcuni sostengono che si sia ritirato in un convento Buddista nel Nepal, altri che abbia cambiato cognome e viva all’estero.