Il giorno prima del matrimonio by Olgudtings olgudtings@yahoo.it Un giorno particolare per la neo-sposa Il viaggio aereo mi era sembrato infinito.Ben 15 ore considerando prima il Milano-New York,e poi a seguire, la concidenza per Buffalo.Dire che ero completamente intontito è poco.Non vedevo l'ora di buttarmi su un letto a dormire.Poi la vidi nella zona arrivi dell'aeroporto:stupenda come sempre. Era Becky.Alta 1,80m,viso da Barbie,capelli biondi lisci,fisico atletico,e un fantastico seno pieno e sodo,meravigliosa come me la ricordavo.Quel giorno era vestita con dei jeans stretti e una camicina bianca aperta davanti e annodata in vita, che non nascondeva assolutamente la perfezione del fisico.Mi sorrise da lontano,e ci abbracciammo forte.Il contatto col suo corpo mi chiamo alla mente numerosi ricordi. Ci eravamo conosciuti qualche anno prima a Milano,in una discoteca.L'avevo vista da lontano in mezzo alla folla,e immediatamente le avevo sorriso, sollevando il mio bicchiere di sangria.Aveva risposto anche lei sollevando il suo bicchiere pieno di rum e cola,e sorridendomi caldamente.Ci eravamo poi conosciuti. Lei,americana,lavorava come modella di fitness e istruttrice di aerobica nelle varie fiere,in giro per l'Italia.Eravamo stati insieme per sette mesi,a dir poco strepitosi.Sesso di fuoco,mai litigi,grande complicità....Tutto molto bello.Poi purtroppo,Becky era dovuta tornare a casa,negli USA,e, di comune accordo,avevamo deciso che era impossibile stare insieme così,lontani... Era partita,e, per almeno due anni non avevo più avuto sue notizie.Fino a qualche mese fa.Mi era arrivato un cartoncino imbustato,lo aprii e rimasi decisamente sorpreso.Era proprio lei che mi scriveva una missiva,in cui mi annunciava le sue nozze... Mi dissi 'perchè no...' e decisi di affrontare questo lungo viaggio.Lei mi avrebbe ospitato qualche giorno a casa sua.Era un posto che non avevo mai visto,dopotutto,e rivederla era sempre uno spettacolo. Con un enorme sbadiglio,mi svegliai sul divano di casa sua.Il viaggio doveva essere stato più massacrante del previsto.Avevo dormito diverse ore. Quattro,forse cinque.Mi alzai dal divano della splendida villetta dove Becky viveva.Guardandomi intorno notai che in casa non doveva esserci nessuno.Silenzio assoluto.Piano piano,con andatura ciondolante, mi incamminai per la casa.Nessuno al piano terra,nessuno neanche al piano superiore.Ridiscesi,e vidi una luce accesa nella cantina.Scesi le scale,e vidi Becky.Davanti a sè aveva l'abito da sposa,che avrebbe usato il giorno seguente.Si voltò e mi vide. "Heyyyyyyyy!!!!-fece- Ben svegliato! Dovevi essere proprio stanco..." "Già."bofonchiai. "Guarda.Ti piace ?"mi disse indicando l'abito. "E' bellissimo...e a te starà alla perfezione!"dissi. "MMM...grazie..."mi guardò fisso senza dire nulla.Pensai che era sempre clamorosamente bella.Il mio sguardo scese involontariamente sulla scollatura della camicia che mostrava lo spacco fra i due seni,e poi sui jeans stretti che lasciavano intuire la perfetta muscolatura delle sue gambe e del sedere. In un attimo se ne accorse. "...hah haaa....so cosa stai pensando,razza di monello..."mi fece. "No,no...che dici..."tentai maldestramente di scusarmi. "Ahhhh,non dire sciocchezze.Ti faccio vedere una cosa che ti piacerà!!" Andò dietro un vecchio paravento,e fece volare via prima la camicia e poi i jeans.Sentivo che si cambiava e dopo circa un minuto venne fuori.Restai sbigottito a bocca aperta come un ebete.Indossava delle scarpe bianche, calze autoreggenti bianche,che erano straordinariamente sexy addosso a lei, e un completo intimo in pizzo bianco,con perizoma e reggiseno a balconcino, che con gran difficoltà conteneva il suo meraviglioso davanzale.Si girò di 180° mostrandomi i glutei scolpiti,e per poco non mi ribaltai sulla sedia. "Allora ti piace? Questo è quello che indosserò sotto il vestito..."mi disse occhieggiando maliziosa. "Cazzo Becky,sei...."ma non riuscii a trovare la parola giusta. "Hmmmmm,direi che ti piace..."fece,osservandomi nella zona genitale. Effettivamente stavo avendo una erezione spaventosa.Per un attimo me ne vergognai,ma poi pensai semplicemente:'chi se ne frega,sei tu che hai voluto farmelo vedere...'.Oltretutto a lei sembrava non dispiacere per niente,anzi.... Mi si avvicinò e posò le mani sulle mie ginocchia,fissandomi negli occhi. "E' da tanto che non ci vediamo..."disse "G-già..."balbettai guardando il reggiseno a balconcino che celava a malapena i suoi capezzoli. "Mi sei mancato molto..."aggiunse avvicinandosi ancora di più.Le sue labbra erano ormai a 3cm dalle mie. "Anche tu."risposi.Si sedette sulle mie ginocchia e mi slacciò i pantaloni,sorridendo.Sbottonò per intero il jeans,estraendo il mio uccello che era ovviamente in gran forma. "Sempre questo brutto vizio di non indossare mutande,eh?"disse scuotendo la testa.Lo sentivo esplodere.Lei lo prese in mano. "Sai com'è,stringono..."feci,accarezzandole il basso ventre.Cominciò a sbottonarmi la camicina estiva a maniche corte che indossavo,tenendomelo sempre con l'altra mano,e sorridendo.Poi mi baciò sul collo.Sentivo il suo respiro vicino,dopo anni,e il contatto delle sue tettone sul mio petto.Era una sensazione stupenda,e lei,che già di suo era incredibilmente bella,così agghindata era veramente irresistibile.Ma ad un certo punto aprii gli occhi. In fondo alla cantina,sulla porta che dava sulle scale vidi una sagoma.Era una signora cicciona,che stava ferma lì in piedi e ci osservava. "BECKY!!!!"gridai allarmato,indicandole la signora. "OHHMMYGOD!!!!"sobbalzò lei,voltandosi di scatto.Subito si tirò su dalle mie gambe. "E' Dorothy,la zia dell'uomo che sposerò domani!"mi disse. "Beeeeene..."risposi mettendomi le mani nei capelli.Che situazione allucinante.La cicciona avanzò verso di noi.Pensai che ormai il bello era sfumato.La zia era alta circa 1,70,quindi circa 10 cm in meno di Becky,che grazie ai tacchi era ancora più maestosa,ma sicuramente pesava almeno 90kg. "Sei una puttana,Becky!"disse con disprezzo verso la mia bionda ex. "Ma come diamine ti permetti??"fece Becky furiosa,affrontandola. "Le puttane come te dovrebbero andare nei bordelli del porto!"continuò ad insultarla.Parlavano in inglese,ma le capivo benissimo lo stesso.Ed oltretutto non realizzai che ero totalmente sbottonato sia nei pantaloni che nella camicia.Ma ero talmente preso dal vedere cosa sarebbe successo,che non pensai minimamente a rivestirmi. "Forse è ora che ti insegni a farti gli affari tuoi,zietta!" disse Becky a denti stretti avvicinandosi a Dorothy,minacciosamente.Ma questa non rispose nulla,e SCIAFFF! tirò un tremendo ceffone sulla faccia della mia bella ex fidanzata,che arretrò per la forza del colpo,con la guancia completamente arrossata.Immediatamente Becky reagì anch'essa con uno schiaffo molto potente che centrò la zia Dorothy in piena faccia. Nell'impeto il sobbalzare delle tettone le aveva fatte leggermente uscire dal reggiseno in pizzo,senza che Becky se ne accorgesse. "Hey hey hey!! Basta,fermatevi!!Che diamine!" tentai di intervenire. "Non sono affari tuoi!!"mi zittì Becky con un occhiataccia. "Oh come volete..."dissi ributtandomi sulla sedia.'allora mi godo lo spettacolo...'pensai tra me. Immediatamente le due si scagliarono l'una contro l'altra come due furie,le gambe potenti e ben muscolate di Becky spingevano forte per sbilanciare la zia Dorothy all'indietro,ma questa,grazie al suo elevato peso,non cedeva di un millimetro.Da dietro mi gustavo la scena,osservando i perfetti glutei della mia ex,contratti nello sforzo massimo.Le due ansimavano e grugnivano dalla fatica.Becky vide che non riusciva ad atterrare la sua avversaria in quel modo,quindi si staccò all'improvviso e lasciò partire una rapida combinazione destro-sinistro ai fianchi della zia Dot.Ma questa non si scompose di una virgola e reagì con un sonoro ceffone al volto,che fece perdere l'equilibrio a Becky.La mia splendida ex sgranò gli occhioni azzurri per la sorpresa.Si appoggiò al muro per non cadere,il suo bel viso era rosso per lo schiaffo,e sembrava in difficoltà.Non sapevo bene che fare; volevo intervenire,ma l'impulso che proveniva dalle parti intime me lo proibiva. "....ehm....B-becky...ti serve aiuto ?"abbozzai non troppo convinto. "No!!Non crederai che non riesca a sistemare questa cicciona?"mi urlò.Ma, girandosi verso me,si era distratta,e non aveva visto la sua avversaria,che si era pericolosamente avvicinata.Infatti non riusci quasi a finire la frase che la zia Dot,con un ghigno malefico,le afferrò i capezzoli che sporgevano completamente dal reggiseno bianco. "Ah-ahhh!!"fece sghignazzando la cicciona torcendoli con tutta la sua forza,e strizzandoli fortissimo. "AAAAAAAAAHHHHHHHHHHHHH!!!!!!!"urlò Becky disperata. "Senti senti...-infieriva la zia Dot-che belle tettone morbide!Mmmm...di sicuro a mio nipote devono piacere moltissimo!" La zia continuava a torcere e strizzare il seno della mia bionda ex,che, spalle al muro,non riusciva a sottrarsi a questa dura punizione.Becky afferrò i polsi della zia tentando di staccarle le mani dal seno.Vedendo che non ce la faceva,Becky si buttò in avanti per disperazione.La zia Dorothy fu costretta a mollare la presa sulle tettone.Becky le si aggrappò al collo, strattonandola più forte che poteva,mentre la zia avvinghiò le braccia intorno al suo torace,stringendo al massimo.Questa prova di forza durò una decina di secondi.L'intensità che le due donne ci mettevano era pazzesca,le guardavo completamente ipnotizzato.La zia Dorothy era una grassona quarantacinquenne,ma reggeva benissimo il confronto con Becky che ne aveva solo 28.Nello spazio stretto della cantina contava la forza,e non l'agilità. Becky,visto il suo fisico perfettamente modellato,e gli anni di palestra aveva pensato di prevalere facilmente,ma ora sentiva le sue costole cedere sotto la pressione delle braccia della zia.Non riusciva quasi a respirare. Dopo qualche decina di secondi la resistenza della mia bellissima biondona cominciò a venire meno.Becky tentava senza successo di rompere la presa della zia intorno al suo torace,ma ormai sempre più debolmente. "Chi è più forte,puttana??"gridò la zia Dot aumentando la potenza della stretta. "AGGGGKKKK..."Becky ansimava,ma la sua resistenza era allo stremo.Dopo venti lunghissimi secondi,paonazza in volto,non riuscendo più a respirare, cedette,la testa riversa all'indietro e le braccia lungo i fianchi.Non aveva più forze per reagire,era sconfitta.La zia Dorothy si rendeva conto che la vittoria era ormai sua,e sorrise soddisfatta alla vista del corpo della futura moglie del suo nipote preferito appoggiato inerme al muro.Il respiro affannoso di Becky faceva ondeggiare il suo prosperoso seno.Io seguivo eccitato l'evolversi della faccenda.Ormai non mi passava neanche lontanamente nell'anticamera del cervello di fermare quello spettacolo. La futura neo-sposa si copriva la faccia piangente,vergognandosi per la umiliante sconfitta.La zia Dorothy le si avvicinò,prendendola per i capelli, e la scaraventò sul tavolo.Poi si rivolse verso di me,sorridendo: "La nostra campionessa è un pò in difficoltà,no?"e schiaffeggiò con forza il perfetto sedere muscoloso,completamente esposto, della povera Becky, che era accasciata,appoggiata al vecchio tavolo della cantina.SCIAFFF SCIAFF altri due potenti sculaccioni scossero i suoi glutei. "In ginocchio."intimò la zia. "...m-ma mi rovinerò le calze....."piagnucolò Becky. "Hai ragione!!Via calze e anche queste belle scarpe bianche col tacco così sexy!Forza!!"replicò la zia,e SCIAFF,accompagnò con un altro schiaffo sul sedere.Senza dire nulla,Becky si levò le calze autoreggenti bianche e le scarpe. "Hmmm-sorrise maliziosa la zia Dot-togli anche il reggiseno,tanto queste grosse tettone che hai non ci stanno dentro!" Becky sgranò gli occhi incredula ancora una volta,per un attimo si indignò, ma poi si ricordò quello che la sua grassa rivale le aveva fatto e, umiliatissima,esegui l'ordine,si tolse il reggiseno a balconcino,e si mise in ginocchio davanti alla sua vincitrice.Indossava solo un perizoma in pizzo bianco.La zia Dot si avvicinò ad uno scatolone che era lì da una parte ed estrasse un collare ed un guinzaglio,che dovevano appartenere a chissà quale cane,e li mise al collo della futura sposa. "no che fai...."implorò lei. "Ti portò a fare un giro,cagna!"la zittì quell'altra,che stava giusto cominciando a divertirsi. "Pervertita che non sei altra..." rispose Becky indignata. "Hah hah hah !!!" La zia Dot rise di gusto.Poi avanzò strattonandola forte.E la costrinse a seguirla al guinzaglio in giro per la cantina. La scena mi stava ulteriormente eccitando se mai ce ne fosse stato bisogno. Becky così sottomessa era veramente spettacolare,e non volevo altro che averla mia.E infatti non dovetti aspettare molto,perchè,dopo un giro per il pavimento a quattro zampe,immediatamente la zia condusse Becky verso di me. "Succhiaglielo!"ordinò perentoria. "....m-ma che dici...."replicò lei esterrefatta. "Hai capito benissimo."disse la zia,enfatizzando il comando con un altro sculaccione all'inerme bionda.Lei non mi guardò neanche.Aveva troppa vergogna per ciò che stava subendo,ma,terrorizzata dalla sua vincitrice, mise molto impegno in ciò che stava facendo,e fece un lavoro sopraffino.In pochi minuti mi fece venire copiosamente.Solo allora realizzai che la malefica Zia Dorothy aveva estratto una macchina digitale di ridotte dimensioni ed aveva filmato tutto il magistrale lavoro orale.Becky si voltò verso di lei, capendo che l'aveva in pugno completamente. "...Oh no.C-cosa vuoi fare....??"balbettò supplichevole. "Ah hah hah!!-rise di gusto la zia-Da oggi farai la brava con mio nipote, cara Becky! Se no...." "Ok ok.Ho..capito...farò la brava..."gemette lei. "E poi....-aggiunse la zia-alcune sere,quando te lo dirò io,mi dovrai fare compagnia...." "....c-che vuol dire...??"chiese Becky preoccupata.Le si leggeva la paura negli occhioni azzurri spalancati. "Hah ah hah!-rise sguaiatamente Dorothy-saprai tutto al momento giusto.Ci vediamo domani al matrimonio,'nipotina'!".E,così dicendo,se ne andò, lasciando me sulla sedia della cantina,inebetito dalla sequenza di eventi,e la mia splendida ex ragazza per terra,distrutta nel fisico e nel morale. Mi chiedevo cosa intendesse la zia Dorothy con quell'ultima frase...Non immaginavo proprio che le due donne potessero farsi compagnia. Dopo qualche secondo Becky si alzò,senza guardarmi e senza dirmi nulla.Se ne andò a farsi una doccia.Dopo una mezzoretta arrivarono le sue amiche,e lei si sforzò di non dare a vedere nulla.Ma con me era strana,non mi parlò per tutta la sera e per tutto il giorno successivo. Il giorno dopo fu tutto più che perfetto.La cerimonia fu molto bella, lei era bellissima nel suo vestito da sposa e tutto si svolse più o meno normalmente,anche se io non potevo fare a meno di pensare alla sera precedente.Ci furono i canonici festeggiamenti,si mangiò tanto,e il giorno successivo mi accompagnò all'aeroporto.Mi salutò freddamente,come se mi accusasse di qualcosa.Ma che avevo fatto io ?Era lei che mi aveva detto di starmene fuori!Pensai alle infinite ore di aereo che mi aspettavano e,appena a bordo,mi addormentai in un sonno profondo che durò tutto il viaggio. Era passato ormai più di un mese da quel giorno,e non pensavo più a quella mia incredbile permanenza americana,quando un giorno,mentre ero a casa con la mia fidanzata Alessia, suonò il postino. "Raccomandata dagli USA!"mi fece. 'Cosa poteva essere?' mi chiesi.Aprii il pacchetto.Conteneva un cd. "Ah,devono essere le foto del matrimonio!"dissi ad Alessia. "Dai dai guardiamole!!"propose lei con entusiasmo. Curioso,inserii il cd nel computer.Si avviò un film.Realizzai che poteva essere stata una pessima idea vederlo insieme alla mia ragazza,ma ormai la frittata era fatta... Il film iniziava con una inquadratura su una grande automobile.Nel sedile posteriore sedevano una signora grassa con una mascherina nera da carnevale sul volto,e a fianco a lei una bellissima ragazza bionda e prosperosa,con una benda nera sugli occhi.La corpulenta signora era vestita molto elegante, mentre la ragazza bionda aveva solo un bikini bianco semitrasparente,ed aveva anche i polsi legati dietro la schiena. Ale cominciò a guardarmi interrogativamente:"cos'è sta roba??" L'auto si fermo davanti ad una bellissima villa fuori città.Si aprirono i cancelli.Le due donne scesero dall'auto,la bella bionda era a piedi nudi e sembrava prigioniera della cicciona.Cominciavo ad intuire chi fossero le due donne,anche se una era bendata e l'altra mascherata.Si aprì il portone della villa,e le due donne entrarono.La bionda era estremamente timorosa,ma la cicciona la spinse dentro senza tanti complimenti. "Ma che razza di..."Ale era senza parole,io ero ipnotizzato dallo schermo. Dentro la villa le due donne entrarono in un salone pieno di gente,e tutti indossavano mascherine carnevalesche nere.La biondona seminuda e impaurita si voltava da tutte le parti,ma non sapeva dove fuggire,e in mezzo a tutta quella gente,bendata, non poteva vedere nulla.Una anziana signora le si avvicinò e le verso un bicchiere con uno champagne ghiacciato sul petto.La bionda si ritrasse immediatamente,ma sbattè su un'altra signora mascherata molto ben vestita,che le morse una spalla,e le graffiò il sedere.La ragazza cercò di fuggire,ma finì in mezzo a un nugolo di altre invitate. "Era questo il matrimonio a cui sei andato?"mi chiese Ale un pò seccata,un pò divertita. Le signore si voltarono verso la biondona ormai in preda al panico,e una di loro,magra come un chiodo e tutta ingioiellata le passò il dito indice sulle labbra.La stupenda fanciulla non sapeva come sottrarsi a quelle insidie,si voltava in cerca di un aiuto che nessuno le avrebbe fornito in quella sala. La magra signora passò un'unghia affilata sul collo,sorrise vedendo come la ragazzona fosse completamente indifesa,e le abbassò una spallina del top del bikini,scoprendole uno dei grossi seni.La bionda si girò e tentò di fuggire,ma non vide che davanti a lei una vecchietta anche lei mascherata aveva sollevato il suo bastone da passeggio,che andò a impattare proprio sul seno scoperto,affondandoci dentro all'altezza del capezzolo.La bionda urlò dal dolore,ma la mefistofelica vecchietta le rifilò subito altre due bastonate sulle cosce muscolose.La bionda era disperata.Cercò di andare di lato,ma una terza signora con i tacchi delle sue scarpe,che erano d'acciaio lunghissimi e appuntiti,si fece avanti e le pestò i piedi nudi. La bionda urlò nuovamente,ma la musica copriva il rumore.La terza signora le diede un calcetto di punta sul ginocchio che le fece perdere l'equilibrio.Cadde per terra ai piedi delle altre due. Ale mi si avvicinò e notò che mi stava piacendo molto quello che vedevo. "Porcellino...."mi disse accennando un sorriso.Era fantastica,mi perdonava sempre all'istante quasi tutto. La signora magra ingioiellata,con uno strattoncino,aveva finito di strappare il reggiseno della inerme vittima,mentre l'anziana signora col bastone le sollecitava le parti intime.La vittima scuoteva il capo disperata.Ma la terza signora la costrinse a leccare uno dei suoi tacchi,infilandoglielo in bocca.Il bastone della vecchietta continuava a stimolarle con precisione il clitoride,e la bionda non riusciva a stare ferma.Il suo corpo era sensibile,contro la sua stessa volontà.Con un sorrisetto divertito,la signora magra pestò uno dei seni della bionda,muovendo la punta della scarpa sensualmente sul capezzolo.La bionda era totalmente sottomessa. Alessia si abbassò i jeans,e guardandomi,si mise a quattro zampe.Le sfilai le mutandine.Ero in paradiso. Il bellissimo corpo della ragazza bionda dominata si muoveva in preda alla sensazione mista di piacere e dolore che le tre signore le stavano infliggendo.Stesa per terra a pancia in su,non poteva che subire tutto ciò che le tre aguzzine proponevano,i suoi addominali scolpiti ondeggiavano su e giù,ritmicamente.Fino a che dopo qualche minuto la stimolazione ebbe completamente la meglio su di lei e sfociò in un orgasmo incontenibile, davanti agli occhi di tutti.Le tre signore si guardarono con un sorriso malizioso,mentre la bionda,sfinita,non riusciva neanche ad alzarsi.Tutte e tre si tolsero le scarpe,e salirono sul sulla loro vittima,calpestandola. La ragazza,con le braccia legate dietro la schiena,non poteva assolutamente reagire.I loro piedi erano dappertutto,su ogni parte del suo atletico corpo: una le pestava coscie e pube,un'altra gli addominali e un seno,mentre la malefica vecchina si limitava a infilarle il piede in bocca,costringendola a leccarlo,mentre col bastone le pungolava l'altro grosso seno.La bionda stava impazzendo,non riusciva a respirare bene,era una punizione terribile. "Poverina....mmhh...."disse Ale mentre cominciavo a penetrare in lei. "Mmmmhhhhh...già...."confermai,muovendomi dietro di lei,e dentro di lei. "M-ma chi...saràoooohhhhh...."chiese Ale. "Te lo...mmmhhh...dico....mmm...dopo..."risposi. Dopo qualche minuto di quella tortura le tre aguzzine scesero dal corpo della loro schiava bendata,e se ne andarono appagate,lasciandola per terra boccheggiante.Ma le sue pene non erano che iniziate.Un'altra delle invitate le si sdraiò a fianco,e la bacio sulle labbra.La ragazzona bionda la supplicò di smettere,così si intuiva dal filmato,ma la sua nuova padrona le versò sorridendo il suo champagne ghiacciato sul seno e iniziò a succhiarle il capezzolo turgido.Sembrava divertirsi nell'avere quel bellissimo corpo impotente nelle sue mani. Poi le infilò l'altra mano nelle mutandine e prese a toccarla.Ma dannazione,la ragazzona muscolosa bionda si stava eccitando di nuovo!In pochi minuti venne ancora,godendo senza ritegno.Ma questa nuova dominatrice non era ancora appagata.Si sollevò il vestito che indossava senza alcun indumento intimo e si sedette sulla faccia della biondona,che senza poter opporre nessuna resistenza,fu costretta a leccargliela abbondantemente per alcuni minuti,fino a farla venire completamente proprio sul suo bellissimo viso.... Dopo alcuni minuti anche io ed Ale avevamo raggiunto il culmine del piacere, e ci lasciammo cadere abbracciati sul letto.Il film durava in tutto una mezzora,al termine della quale la cicciona si riportava via la sua schiava bendata,legata con una catena,mentre le signore mascherate proseguivano la loro festa.Vidi che la curiosità stava divorando la mia ragazza. "Allora,mi vuoi dire chi è ?"chiese nuovamente. "E' una lunga storia-le dissi-sei pronta ad ascoltare ?" "Ho tutto il tempo che vuoi,bello..." fece lei. Così dovetti raccontarle l'incredibile avventura di quel weekend americano, nei minimi particolari.Eh beh no,qualche particolare,in verità,diciamo che fui costretto ad ometterlo...