Gemelli_Linfortunio [di pervert.gentleman@gmail.com <-- rispondo ai commenti, sopratutto delle ragazze] M ed F amano andare a sciare, anche perch� i genitori li mettono in una camera d'albergo x conto loro che cos� possono dilettarsi nelle loro perversioni. La mattina F si sveglia presto e si introduce nel letto di M, ancora assopito, iniziando a coccolarlo con carezze sul fianco e bacetti sul coppino finch� lui non si gira supino; i bacetti proseguono allora sul collo e l'orecchio e le carezze sul petto, poi sull'addome e infine anche pi� sotto, ove la manina di F trova con piacere gi� dura la verga del fratello. "E' ora di alzarsi, � una bellissima giornata e nelle prime ore le piste sono quasi libere", gli dice mentre esce improvvisamente dal letto. "Eh�, ma non vorrai mica lasciarmi cos�", protesta lui alzandsi in ginocchio sul letto e idicandole il proprio uccello teso dentro i boxer del pigiama. "Hai ragione, poverino, non posso.." risponde lei mentre si gira e fulminea gli sferra un calcio nelle palle facendolo riaccovacciare sul letto con le mani tra le cosce.. Naturalmente M la ricambia non appena F si alza dal WC dopo aver fatto pip� e mentre lei si tira su le mutande la colpisce col piede tra le gambe facendola risedere sulla tazza con le mani sulla vagina. Quando tornano su dopo colazione � M gliela sditalina da dietro mentre lei si sta lavando i denti: lei allarga un po' le gambe e gode mentre i suoi umori le scendolo lungo le cosce, poi ricambia il fratello cingendogli i fianchi da dietro e facendogli una sega quando � lui a trovarsi al lavandino. Sulla funivia affollata i due si mettono di fronte in modo da non farsi mancare toccamenti e colpetti vari, naturalmente nelle zone basse; prima di scendere F infligge ad M una bella strizzata al cavallo dei pantaloni ed M la ricambia rifilandole una secca gomitata sul petto, liberandosi dalla presa di lei e uscendo. In pista M � pi� bravo di F e quindi se ne approfitta per ogni genere di dispetto, quasi sempre con il bastoncino che finisce a colpirla pi� o meno accidentalmente tra le cosce. Una volta per� lui esagera e tagliandole la strada la fa cadere malamente, tanto che F accusa un dolore alla caviglia che le duole nel riappoggiare il piede sullo sci. Decidono allora di tornare gi� in seggiovia per farsi vedere dalla guardia medica e nella discesa F prima appoggia la testa sulla spalla del fratello come per farsi coccolare e poi, quando lui fa per cingerle le spalle, gli sferra una risentita gomitata al basso ventre, schiacciandogli abbastanza bene i testicoli, nonostante la protezione dell'abbigliamento sportivo. "Se non posso pi� sciare ti castro a calci nelle palle" minaccia F menre M si piega in avanti con un lamento soffocato.. Ma per fortuna di entrambi al pronto soccorso un dottore quarantenne e carino la tranquillizza, dicendo che non � nulla e che deve stare a riposo solo quel pomeriggio, con la fasciatura elastica che le applica non senza qualche lasciva carezza sulla caviglia e sul piede, appoggiato sulla coscia di lui. Quando lui si rialza F gli guarda la patta e gli sorride notando un certo gonfiore, indi finge di perdere l'equilibrio e si lascia andare tra le braccia di lui, che la sostiene prontamente; nell'appoggiarsi a lui per rimettersi in equilibrio F gli si struscia un po' addosso e, con la scusa di tener la gamba piegata per non appoggiare il piede, infila la coscia tra quelle di lui sfiorandogli il pacco e sentendolo piuttosto voluminoso. "Mhrmm, ora � meglio che vada, signorina", dice il medico dato che tutta la scena si � svolta sotto gli occhi compiaciuti di M, "torni pure se vuole farsi dare una controllatina..". Una volta usciti M le si mette di fronte mentre F si sotiene con una stampella: "Dunque mi perdoni ?!" le chiede col tono della domanda retorica mentre l'aiuta a stare in equilibrio e le accarezza un fianco. "Certo, domani potr� sciare di nuovo.. ma per ora beccati questo !" risponde F alzando rapidamente il ginocchio in modo da centrarlo nelle palle facendolo indietreggiare piegato in avanti con un lamento soffocato e le mani sui genitali. "Cosa succede ?" interviene una giovane infermiera dell'est. "E' un porco !" risponde prontamente F, "se approfitta che non st� in piedi per toccarmi il culo" "Maiale !", rincara l'infermiera mollando un ceffone ad M, "per quelli come te ci vorrebbe la castrazione chimica ma vedo che per questo ha gi� provveduto questa brava ragazza..". Le due fammine si scambiano un'occhiata d'intesa mentre M si siede per riprendersi. La sera, in camera, � ora di cambiare la faciatura. F si trova sdraiata sul letto ed M seduto sui talloni ai piedi di lei; M le prende il piede, le chiede come va, le toglie la faciatura, glielo accarezza, se lo posta alla bocca e comincia a baciarglielo; F con l'altro piede gli tasta i genitali, indugiando particolarmente con le dita sulla punta del pene e poi sotto ai testicoli; M va avanti a leccarle il polpaccio, poi sale sulla coscia e infine va a baciarle le mutandine che ancora le coprono la fessura; infine gliele sfila e le lecca anche quella, mentre lei ansima con le gambe aperte sotto di lui. Dopo un po' M sale a leccarle un po le tette e a baciarla, mentre lei gli afferra l'uccello teso e se lo infila nella vagina bagnata; M se la scopa allora con calma per una ventina di minuti al termine dei quali vengono entrambi con un orgasmo intenso e liberatorio. La mattina dopo � ora di tornare in ambulatorio per l'ultimo controllo. F appoggia di nuovo il piede sulla coscia del medico il quale le accarezza polpaccio e caviglia; F gli sorride spostando pian piano il piede verso l'inguine di lui finendo per appoggiarglielo esplicitamente sulla patta. "Bene," constata lei roteando un po' la caviglia, "mi pare che qui tutto funzioni correttamente.. non solo la mia caviglia, intendo.." "Mhmmm.. signorina, sia gentile, si occupi del ragazzo qui.." risponde il medico chiamando l'infermiera e accennandole ad M in piedi dietro di loro. Entra dunque l'infermiera del giorno prima e vede M che si st� toccando il pacco mentre F schiaccia i genitali del dottore. "Eh giovanotto," fa l'infermiera mettendo ad M una mano sulla patta, "non dire che qui sotto hai ancora male da ieri..." I due maschi lasciano fare mentre le due ragazze aprono loro i pantaloni e glielo prendono prima in mano e poi in bocca, succhiandoglielo come un calippo. Poi M fa alzare l'infermiera le infila la mano sotto il camice e poi 2 dita nella vagina, scostandole le mutandine mentre lei non smette di masturbarlo. Nel frattempo F mette il piede sulla spalla al medico ancora seduto offrendogli cos� la sua fessura bagnata da leccare. Dopo un po' M penetra l'infermiera in piedi, piegata a 90�, a gambe larghe e braccia appogiate sulla brandina mentre F cavalca il dottore sulla sua sedia. Il medico viene prima cos� F ha tempo di gustarsi i colpi di reni coi quali M spinge la sua verga dentro la vagina dell'infermiera che geme ad ogni affondo; decide allora di passare dietro al fratello, sfiorargli la schiena e i glutei per poi infilare la sua manina prima tra le natiche e poi sui testicoli facendolo impazzire mentre esplode insieme alla ragazza dell'est. Terminando di rivestirsi F impugna la stampella e osservando "questa allora non serve pi�.." la alza dritta tra le gambe al dottore che crolla a terra con un gemito e le mani a conchiglia sui genitali; nel frattempo l'infermiera sferra ad M un calcione preciso alle palle che gli centra in pieno i testicoli facendolo inginocchiare a terra piegato in due. "Questo perch� tu non pensa che io te l'ho data gratis", gli dice scambiandosi un'occhiata di intesa con F..