Gemelli_Icompiti [di pervert.gentleman@gmail.com <-- rispondo ai commenti, sopratutto delle ragazze] M ed F, gemelli, sono nella stessa classe e hanno dunque gli stessi compiti. Naturalmente, pur di rimandare un po' lui fa melina e tenta un approccio mettendole una mano tra le cosce; lei gli sorride, gli accarezza un po' le parti basse ma poi lo respinge con uno schiaffetto sotto la patta, ricordandogli che prima il dovere, poi il piacere.. Si siedono come sempre affiancati alla scrivania della loro camera iniziano da quelli di matematica e fisica, che sono sempre i pi� ostici. Il loro gioco qui � che chi finisce per primo pu� punire o approfittarsi dell'altro, il quale deve subire in silenzio. F � pi� metodica e diligente mente M � pi� rapido e brillante ma a volte precipitoso. Il primo esercizio � su una parabola e M non manca di far notare ad F la somiglianza del suo disegno con la punta di un cazzetto; F gli d� un pugno sulla spalla avvertendolo che il prossimo sar� dove fa pi� male. M per� finisce per primo l'esercizio e sferra subito una gomitata sulla tetta ad F che accusa il colpo chiudendosi le braccia al petto e piegandosi in avanti con un gemito. Si passa a un esercizio di trigonometria che M risolve al volo e decide subito di occuparsi dei seni di F, strizzandole entrambi i capezzoli fino a farle venire le lacrime. Il successivo riguarda il coefficiente angolare ed F fa scivolare una mano verso l'inguine di M proponendogli di misurare quale fosse quello del suo uccello, se solo lui gli avesse lasciato copiare l'esercizio; M naturalmente si lascia accarezzare un po' ma poi finisce l'esercizio e sferra subito una "vecchietta" sulla coscia di F, causandole dolore acuto e un livido blu; F per� controlla il libro e nota che M ha sbagliato i calcoli sicch� lo ricambia con un pugno dritto sulla patta che M mostra di accusare pi� di quanto non sia il reale effetto; entrambi ridono. Si passa allora a un problema di dinamica del corpo rigido e dato che M lo finisce prima, prende la mano di F e se la porta sul pacco invitandola a constatare quanto fosse rigido; lei lo massaggia un po' ma poi non resiste ed infila la mano un po' pi� sotto per strizzargli le palle; M reagise dandole un pugno sulla tetta cos� lei toglie la mano per portarsela al petto dolorante, mentre anche lui piega in avanti e si porta le mani a conchiglia sui genitali. Nel successivo esercizio sugli urti elastici M prende una strada sbagliata e si incarta, cos� F finisce prima e allora socchiude le gambe gli chiede di inginocchiarsi di fronte a lei; lui esegue prontamente pensando di andare a leccargliela ma non appena si trova in ginocchio lei gli sferra un calcetto secco tra le gambe colpendogli piuttosto bene le palle; lui accusa il colpo piegandosi in avanti e lasciando cadere la testa tra le cosce di lei ma lei gliela toglie prendendolo per i capelli e gli suggerisce invece di togliersi pantaloni e boxer in modo tale, appena lui si risiede, di iniziare a stuzzicarlo nelle parti basse.. Per tutto l'esercizio sul principio di Archimede una manina di lei � impegnata ad accarezzargli l'uccello facendo scorrere i polpastrelli su e gi� fino a titillargli anche i testicoli; naturalmente lui non riesce a concentrarsi abbastanza per terminare l'esercizio per cui lei alla fine si toglie gli slip e fa per mettersigli a cavalcioni; non appena lei solleva una gamba lui non si trattiene e va a toccarle la vagina, facendo scorrere il suo dito medio lungo la fessura depilata; lei allora interrompe il movimento a met� e gli appoggia il ginocchio tra le cosce, schiacciandogli le palle sotto di esso; lui fa una smorfia di dolore ma il suo pene rimane duro, anche perch� lei nel frattempo non ha mai smesso di menarglielo; cos� lei riprende il movimento di salirgli a cavalcioni e si infila dentro il suo uccello chiedendogli di mostrargli bene la questione della "spinta dal basso verso l'alto pari al peso...". Vanno avanti una ventina di minuti durante i quali lei lo minaccia varie volte di castrarlo a calci nelle palle qualora fosse venuto prima di lei; lui resiste e la fa godere, allora lei lo fa uscire, lo fa alzare e si mette in ginocchio a succhiarglielo, senza mai smettere di massaggiargli i testicoli; poco dopo lui esplode, lei fa giusto in tempo a levarsi, ad alzarsi e a menargli ancora un po' il pisello facendogli vennire le convulsioni; infine gli sorride, gli d� un ultimo bacio e contemporaneamente un affettuoso schiaffetto a mano aperta sulle palle, che lui accusa piegandosi in avanti con le mani tra le cosce. F va dunque in bagno a sciacquarsi e rivestirsi, seguita dopo un minuto da M; quando lui si siede sul bidet sente subito le mani di lei accarezzargli le spalle e la schena, poi scendere sul petto e dirigersi verso le parti intime; lei gli insapona e accarezza affettuosamente i genitali, poi lo fa alzare, e girare, si mette ad asciugarlo da sotto i testicoli, intorno alla base e poi fino alla punta del pene che torna presto in erezione; poi gli sorride, avvivicina le sue labbra a quelle di lui, gliele lecca con la lingua ma nel frattampo porta indietro il piede e gli pianta una forte ginocchiata dritta nelle palle facendolo definitivamente crollare a terra in posizione fetale, pallido in volto..