Ferla Sfida tra ex-fidanzati per decidere le sorti della guerra La guerra tra i sensi impone a due ex fidanzati di sfidarsi nella foresta per decidere le sorti della battaglia. Dedicato a Furetto - by lozar1980@hotmail.it Le cose sono conoscibili perche Dio non e invidioso. Dio non teme la nostra brama di conoscenza; quindi non nasconde nulla di cio che nell universo puo soccorrere i nostri sforzi per raggiungere la comprensione, l impegno straziante per conquistare qualche nozione sulla natura, sul passato, sulla verita. Per questa ragione raccolgo queste memorie e le consegno ad un destino che non posso in alcun modo pronosticare. Ma conto che un giorno qualche cuore illuminato potra recuperare le poche righe che saro in gradi tracciare - e con lui si conservera il ricordo della mia squadra e dei miei compagni, del nostro coraggio e del nostro sacrificio, affinche la sconfitta non annichilisca oltre ai nostri corpi dilaniati anche la memoria del nostro nome e del nostro onore. A meta agosto la mia squadra viene assegnata ai contingenti che difendono l Altera: si tratta di una delle poche aree rimaste incontaminate, la vegetazione e ancora quella spontanea, e possibile coltivare e allevare bestiame. Per la nostra gente si tratta di un area strategica: gran parte dei nostri territori di origine e contaminata e desertificata - la mia regione di provenienza ormai e una landa inospitale, sepolta nella nebbia e infuocata dal caldo anche durante l inverno. Ci inviano in Valle Pegaso, per difendere l area sud-occidentale. Notizie preoccupanti raccontano che le brigate delle femmine stanno cercando di assalire la linea dei nostri fortilizi che proteggono il nostro territorio dalla Valle Carnina. Per molto tempo quella zona non e stata ne un teatro di battaglia, ne una linea di confine: le ragazze non erano nostre nemiche - e le nostre uniche preoccupazioni erano quelle di preservare la terra dalla contaminazione. Ma esiste una parte del destino che per sua natura e avversa agli uomini, soprattutto se buoni e valorosi: per questa ragione, quando abbiamo raggiunto la fortezza Group, il nostro capitano Fabrizio ha dovuto apprendere l informazione piu triste che potesse capitargli di ascoltare: la comandante delle milizie avversarie e una sua carissima amica - una ragazza con la quale ha condiviso gran parte dell infanzia e dell adolescenza. Da quando la guerra ha opposto gli uomini alle donne, Fabrizio ha cominciato a temere che un episodio del genere potesse capitare; ma sperava che il fato non inferocisse contro di lui, e non cercasse di precipitare gli eventi. Il giorno in cui si erano dovuti separare, a 18 anni, Fabrizio aveva capito di amarla con una passione inestinguibile - e di esserne ricambiato. Soltanto 5 anni dopo tocca loro di trovarsi su fronti opposti, e di doversi battere uno contro l altra. Non ci si puo nascondere che questa circostanza sia la causa degli indugi con cui Fabrizio rinvia per alcuni giorni le nostre attivita di perlustrazione delle foreste sotto l area del Group e di protezione del confine. Probabilmente avverte la minaccia vicina; teme di essere aggredito dal fato ad ogni svolta di sentiero, dietro ogni pianta del bosco. Potrebbe esserci Valentina in agguato, la sua ragazza ad attenderlo in assetto di battaglia; non ci potrebbe piu essere scampo, la sfida si accenderebbe e sarebbe all ultimo sangue - o batterla o rimanere schiacciati al suolo. Tutti sappiamo che la tattica di guerra preferita dalle femmine e quella dell imboscata e della rappresaglia nella macchia oscura dei boschi, nei dirupi; sappiamo che come noi sono fedeli all onore - e combattono a corpo libero, senza armi. Spesso sono a torso nudo, come noi, e come noi indossano solo bermuda di cotone con i colori della squadra e massicce scarpe da ginnastica. Il loro seno generoso prorompe sul loro petto possente e delicato, i loro capezzoli incantano il nostro sguardo come il flauto strega i serpenti. Ma le loro tette turgide e soffici non devono ingannare: attorno alle pere morbide, le loro braccia fortissime stritolano la resistenza anche dei ragazzi piu robusti - e le loro gambe sono agili piu degli stambecchi e dei camosci con cui gareggiano in rapidita, in agilita nella fuga e in precisione nell attacco. Le femmine sono guerriere come noi - sono figlie predilette della guerra, del sangue e della violenza, come noi. O forse piu di noi. Ogni sera e ogni mattina le fortezze della valle si scambiano segnali di fumo per indicare che la postazione e ancora salda, e per scambiare informazioni eventuali su pericoli o avvistamenti nei turni di guardia. La quarta sera dopo il nostro arrivo la fortezza sul Mater non risponde alle segnalazioni; il mattino dopo anche la fortezza sul Verlasca non invia segnali. Ormai non si puo piu temporeggiare, il pericolo dell agguato incombe ed e insensato attenderlo rinchiusi nella fortezza. Le otto sono passate da poco quando usciamo dalla fortezza. L aria fresca del mattino fascia i nostri torsi nudi con la rugiada ancora luccicante sull erba; i nostri corpi profumano di fustagno e di legna - liberano nel cielo vitreo gli aromi che avvolgono i corridoi e le stanze del fortino. I muscoli solidi dei ragazzi sprigionano sempre una fragranza di resina e di velluto quando sono tonici, e la loro forza sembra piegare l aria tutto intorno invadendola con una sorta di attesa dei colpi che stanno per sferrare. Ci dirigiamo verso la foresta che si estende poco sotto la fortezza, verso sud. La esploreremo separandoci a gruppi di due - in modo da non esporre la squadra Alana agli agguati tesi dalle femmine in attesa del nostro arrivo. Ogni coppia deve raggiungere un obiettivo: io calo insieme a Simone, dobbiamo raggiungere l alpe Motti. A mezzogiorno l adunata collettiva e davanti alla fortezza di Gonero. I ragazzi si accarezzano le palle tastando lo scudo biancogiallo cucito sui bermuda, per augurarsi la buona sorte; poi partono. Io percorro i declivi e i dirupi della montagna con Simone: spazziamo l area della foresta che ci e stata assegnata palmo a palmo; ma non ci sono tracce ne delle avversarie, ne dei pastori che conducono i greggi alle alpi. La zona e diventata pericolosa, e i contadini preferiscono portare le bestie al pascolo lontano dal confine sud-orientale. Il bosco sembra abbandonato - solo gli uccelli festeggiano la loro liberta spiccando il volo che non e minacciato ne dalla furia conquistatrice delle ragazze, ne dalle rappresaglie di difesa dei maschi. L alpe motti e desolata; la sterpaglia cresce ovunque, le baite sono ancora frastornate dal peso della neve che hanno dovuto sostenere durante l inverno precedente. Nessuno ha curato la loro manutenzione durante l estate - probabilmente non sopravviveranno al nuovo gelo. L erba non e calpestata in nessuna direzione; le prime tracce che vengono abbandonate tra i rovi, le felci, l ambrosia e i cardi cresciuti in modo selvaggio, sono quelli delle nostre scarpe. Ci immergiamo di nuovo nel bosco; si sentono sono i tintinnii dei richiami dei merli e il gracidio dei corvi. Il silenzio e assoluto, non echeggiano nemmeno i segnali dei nostri compagni di squadra. La mulattiera che scende alla fortezza di Gonero e malconcia per la mancata manutenzione; peraltro sembra incontaminata da mesi dalla profanazione di qualunque tipo di piede umano. A mezzogiorno raggiungiamo puntuali la piazza davanti alla fortezza di Gonero. In pochi minuti tutti i compagni di squadra si presentano nel luogo convenuto; solo Federico e Filippo mancano all appello. Dopo mezz'ora di loro non c'e ancora nessuna traccia. Fabrizio non nasconde la sua preoccupazione. La loro destinazione era l alpe Terza; all una, muoviamo verso l area in cui dovrebbero essere scomparsi. L ordine del capitano e quello di arrivare all alpe di nuovo per gruppi di due: dobbiamo puntare verso l obiettivo convergendo a raggiera, in modo da esplorare tutte le direzioni dalle quali l area sia accessibile. Nella nuova divisione della squadra vengo accoppiato con Matteo: e un mio amico di infanzia, ci frequentavamo nel periodo in cui si potevano ancora programmare ferie in montagna. Come allora la luce del pomeriggio incendia le foglie in cima agli alberi, i sassi e i rovi scricchiolano sotto i passi che avanzano per il pendio. Ma ora procediamo quasi in silenzio; ora il pericolo puo schiantarsi contro il nostro corpo dietro ogni angolo, ad ogni incrocio di mulattiera. Per piu di un ora non succede nulla. Aggiriamo la bastionata boschiva sulla quale si trova l alpe Terza verso est; la nebbia, in fondo, nasconde l area dei laghi prosciugati. Cerco di capire dalla quantita di luce che filtra attraverso le chiome dei faggi quanto possiamo essere distanti dall apertura in cui si trova l alpe; quando d'improvviso sento dietro di me un fruscio provenire dall alto e il grido strozzato di Matteo. Una ragazza enorme, per statura e per muscoli, gli e piombata addosso lasciandosi cadere dall alto. Con la forza del suo peso lo ha trascinato a terra, stringendogli la testa e il petto tra le spire delle sue braccia fortissime. Mentre tenta di liberarsi la ragazza gli martella a ginocchiate la schiena; cerco di accorrere in aiuto del mio compagno - ma appena faccio un salto nella sua direzione il mio piede sinistro rimane catturato da un cappio nascosto nel fogliame e mi ritrovo appeso ad una pianta testa in giu. Devo affidarmi alla resistenza degli addominali e alla forza dei muscoli delle gambe per contrarmi e cercare di liberarmi dalla fune che mi intrappola. "siete solo una razza bastarda - tenta di gridarle Matteo mentre il braccio dell avversaria gli strangola il collo - siete delle puttane vigliacche ... non avete il coraggio di affrontarci a viso aperto ... " "Non vuoi sfidarmi a braccio di ferro? - lo incalza l avversaria - Non vuoi giocare con me a vedere chi ha i bicipiti piu forti e i pettorali piu invincibili?" "Cazzo le tue braccia sono una tenaglia invincibile ... ah ... stringi piu forte delle morse d'acciaio nella bottega di mio padre ... " "Le tue palle sono troppo pesanti e non riesci a rialzarti? - lo irride la ragazza - Come mai le tue braccia non riescono nemmeno a smuovermi di un millimetro?" "I miei coglioni sono due palle di cannone arroventate per distruggere le puttane alaniste come te; e quando ti impalero col mio uccello dopo averti battuta scoprirai che il cazzo polanista e un asta d'acciaio incandescente, molata per sfondare culi verdeoro" "Noi ragazze ci alleniamo spostando tronchi d'albero e pietre nella foresta, non usiamo i pesi da mezze seghe delle vostre palestre ... Preparati fighettino del cazzo, sto per farti a pezzi!" Riuscivo a vedere solo a tratti quello che stava capitando a Matteo: la fune continuava a roteare, e il mio impegno maggiore consisteva nel fissare il cappio che mi imprigionava per riuscire a liberarmi. Ma ho visto subito dopo questo scambio di minacce il corpo del mio amico roteare sopra la testa dell avversaria e schiantarsi di schiena sul terreno accanto alla ragazza. Non avevo mai visto il mio compagno subire l umiliazione di venire schienato con una simile violenza e facilita. "Ah cazzo - grida Matteo inarcando la schiena dolorante - cazzo puttana, adesso me la paghi!". Il ragazzo rotea un calcio con l intenzione di rovesciare al suolo l amazzone; la femmina viene colpita alla tibia senza pero rimanere falciata come invece era previsto. Al contrario, la donna spicca un salto agilissimo e blocca la gamba del maschio sotto il piede destro; il sinistro scatta a sua volta per calciare Matteo, colpendolo in pieno petto. Il ragazzo viene scaraventato di nuovo a terra. "Ah cazzo! Mi hai sbriciolato le costole brutta troia!". D'impulso Matteo strappa la sua gamba dal controllo della guerriera, si alza di scatto e le abbatte un destro sul mento. La femmina questa volta subisce la potenza muscolare del ragazzo e piomba a terra di schiena stordita dal pugno. Il maschio tenta di approfittare del vantaggio momentaneo. Le sferra un calcio sul fianco sinistro, poi tenta di stampare il tallone sulle sue pere. Ma la ragazza afferra il piede di Matteo prima che l attacco sia partito, gli imprigiona il polpaccio tra le braccia e si solleva da terra rovesciando il guerriero nella polvere: il ragazzo si ritrova schienato un altra volta. "Preparati alla sconfitta stronzetto polanista - sibila l amazzone - sara atroce". La ragazza infierisce con due sciabolate sulla coscia pelosa di Matteo: la gamba del maschio ora e fuori uso. Il ragazzo risponde ad ogni colpo che si abbatte sul suo corpo con un grido di sofferenza: una pioggia di pugni precipita sui suoi addominali, sui suoi pettorali, fino ad una successione di quattro destri che lo centrano al volto - mentre le sue braccia non riescono ad opporre nessuna difesa efficace. E' impietrito dalla paura e dal dolore: il suo torso nudo si contrae per proteggersi, ma finisce solo per subire nuovi attacchi che comprimono i muscoli e le ossa delle parti che restano esposte; le braccia farneticano in un tentativo di difesa che viene trapassato ad ogni istante. I pugni che gli centrano il volto investono il maschio con uno choc anche piu terribile dello stordimento che le contusioni alla testa provocano al suo cervello: lo spettro della disfatta e della morte gli invade il cuore rallentato dal massacro dei colpi. Matteo solleva le braccia per difendere l ultimo filo di coscienza che illumina il suo istinto di sopravvivenza. L amazzone ha previsto l arrocco protettivo al volto - anzi, sicuramente lo ha provocato per scatenare la fase piu spietata del suo attacco. Lo scarponcino che calza il suo piede destro si solleva da terra e si schianta in pieno sulle palle del maschio, stritolando il pacco virile sotto lo compressione che la guerriera produce roteando e sfregando la suola a carro armato sui coglioni fragili di Matteo. "AAAAAAAAAAAAAAAAHHHHH ... ah cazzo nooooooooo ... cazzo NOOOOOOOOOOOOO ... aaaaaaaaaaaaaaahhhhh ... " "Sei finito pezzo di merda - sibila l amazzone - Voglio sentire come implori la mia pieta. Supplicami di risparmiarti, voglio godere mentre ti umilio" "Cazzo puttana ... aaaaaaaaaaaaaaaaaahh ... mai cazzo ... mai ... aaaaaaaaaaaaaaaaaah ... non riuscirai a immergere il mio petto polanista nel fango di questa umiliazione ... AAAAAAAAAAAHHHHH ... cazzo le mie palle ... nooooooooooooo ... cazzo che male ... aaaaaaaaaaaaaaaaaah ... fa male ... cazzo fa male ... aaaaaaaaah ... FA MALE CAZZO ... AAAAAAAAAAAAAAAH ... Hai spezzato il mio corpo ... aaaaaaaaaaaah ... ma non piegherai il mio cuore polanista a domandare pieta ... " "Ti pentirai di non aver colto questa opportunita; tra poco implorerai fino a farti esplodere i polmoni, ma sara tardi". La ragazza spicca un salto premendo sul pacco virile, per schiantare con tutte le sue forze un pugno in pieno petto al guerriero. Il tonfo sul torace nudo del ragazzo risuona con una vibrazione cupa che risuona lungo tutto il suo fisico e che manda in schegge varie costole dentro il petto villoso di Matteo. Ad un secondo balzo, il pugno si abbatte sul volto del maschio, con un nuovo rombo sordo, seguito da un altra raffica di destri e sinistri. Infine la ragazza si rialza, fissando il ragazzo dalla sommita della sua statura, conservando la posizione in mezzo alle sue gambe aperte. "Ah ... aaaaaaah ... aaaaah ... " Matteo si lamenta con un filo di voce a terra, piegandosi su se stesso nel tentativo di rialzarsi, ora che il piede dell avversaria non grava piu sulle sue palle martoriate. Appoggia le mani a terra, cercando di fare forza sulle braccia per sollevarsi. "Non posso crederci - esclama la guerriera, per la prima volta innestando un ombra di ammirazione nel suo disprezzo consueto - questi colpi avrebbero abbattuto un toro, e tu ancora tenti di resistermi!" "Puoi farmi a pezzi ... risponde Matteo con un filo di voce e sputando il sangue che gli colma la bocca - aaaah ... puoi uccidere un polanista ... aaaah ... cazzo ... ma non puoi metterlo in ginocchio ... aaaah ... " D'istinto la ragazza si piega sul maschio, che nonostante lo sforzo non e riuscito a spostarsi che di qualche millimetro. Spalanca la cerniera dei bermuda, e prima che il ragazzo possa bloccarla, affonda la mano nel suo pacco, estraendo le palle e l uccello alla luce del sole. "No cazzo ... no ... no ... - invoca la voce fioca e tremante di paura del guerriero - oh cazzo no ... no ... " "Hai il cazzo piu piccolo e flaccido che abbia mai visto - commenta la donna - nessuno potra averne nostalgia" "No ... cazzo aiutami Paolo ... ti prego, questa troia mi sta facendo il culo ... cazzo Paolo, ti prego, mi ammazza ... " Non ero ancora riuscito a liberarmi dal cappio quando l amazzone ha scappucciato il cazzo di Matteo e ha immerso le unghie della mano destra nella carne viva del pene. "AAAAAAAAAARRRRRRRRGGGGGHHHH" Il grido del maschio e breve e straziante; poi l incoscienza sopraggiunge a cancellare la sensazione insopportabile del dolore. "Eh no stronzo - urla la ragazza - non crederai di sfuggirmi cosi?! Verme schifoso, vigliacco di merda, svegliati, SVEGLIATI!" La donna continua a schiaffeggiare il volto di Matteo cospargendolo con il sangue dell uccello che e rimasto rappreso sulle dita femminili, fino a quando il ragazzo non riprende i sensi. "Aaaaah ... aaaaaaaah ... mi brucia il cazzo ... aaaaah ... oddio perdo sangue dal cazzo ... nooooo ... il mio cazzo ... " "Credevo di dovermi scottare afferrando il cazzo d'acciaio biancogiallo, invece il tuo uccello si e ferito appena l ho toccato: la carne da maschio del Polan si squarcia in brandelli sanguinanti appena si scontra con la potenza verdeoro ... - Mentre parla la ragazza cerca qualcosa sul terreno; infine raccoglie una pietra che si appoggia tra le pere imponenti - Ecco, bravo! Ora che sei di nuovo sveglio e l ora della seconda dose, sei pronto?" "Non castrarmi ... oh cazzo ... no ... cazzo no ... no ... non macellarmi le palle sotto gli occhi di un amico ... ah ... cazzo l uccello mi fa un male atroce ... aaaah ... " Vediamo se hai abbastanza palle per resistere al mio cuore di pietra! Voglio vedere se hai i coglioni cosi duri da sopportare la mia crudelta lapidaria! Tra poco vedremo chi e il piu forte nella sfida tra il seno alanista e i testicoli biancogialli". Inaspettatamente l amazzone si lascia cadere a peso morto sul corpo di Matteo; l effetto deve essere stato studiato e provato, perche le pere della ragazza precipitano sul pacco virile conficcando la pietra appoggiata nel loro incavo in pieno nelle palle nude del maschio. Entrambi i guerrieri prorompono in un grido di dolore; ma quello virile supera per intensita e durata quello della donna, fino a coprirlo del tutto. La femmina strofina le tette sulle palle di Matteo, comprimendo sotto la pietra con tutto il peso del suo corpo i fragili coglioni maschili. "AAAAAAAAAAAAAARRRRRRRRGGGGGGGHHHHHH ... basta ... AAAAAAAAAAAAAAH ... lo scroto ... lo scroto si e aperto cazzo ... ti prego ... ti prego ... bastaaaaaaaaaaa ... aaaaaaaaaaaaaaaah ... sento una palla che esplode ... NOOOOOOOOOO ... AAAAAAAAAAAAAAh ... Cazzo Paolo mi ha frantumato un coglione ... AAAAAARRRRRRRRGGGGGGGHHHHH ... il mio coglione ... AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH ... il mio coglione ... il mio coglione noooooooooooo ... AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH ... cazzo che male ... CHE CAZZO DI MALE ... cazzo ... cazzo ... AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH ... cazzo Paolo non ho mai provato un dolore cosi ... AAAAAAAAAAAAAAAAAAh ... ti prego no ... ti prego nooooooooooooo ... " Le pere dell amazzone sono spalmate di sangue; ma e dai fianchi e dalle cosce del ragazzo che scorrono ruscelli di sangue, a grumi neri e densi. "Resisti Matteo - lo imploro, senza crederci - resisti ancora un attimo, sto per liberarmi, resisti!" "AAAAAAAAAAAAAAAAAAH ... cazzo ci provo ... AAAAAAAAAAAAAAAAH ... ci provo a resistere ... cazzo questa troia mi sta schiantando le palle ... AAAAAAAAAAAH ... Paolo ti prego ... Ho paura ... cazzo ho paura ... mi spezza l altro coglione ... Che sconfitta atroce ... aaaaaaaaaaaaaah ... cazzo l alanista mi ha inflitto una sconfitta durissima ... Queste troie di femmine sono fortissime ... aaaaaaaaaaaah ... cazzo Paolo non ce la faremo contro di loro ... AAAAAAAAAAAAAAH ... cazzo Paolo ci fanno a pezzi ... faranno a pezzi tutti i ragazzi del Polan ... sbraneranno le palle polaniste come questa puttana sta massacrando le mie ... " "Guarda che brava testa di cazzo che sei - esclama l amazzone - l agonia della morte sta illuminando il tuo micro-cervellino finalmente! E tu palle mosce appeso? - ride rivolgendosi a me la guerriera - lo stai ascoltando con attenzione? Ricordati di quello che sta dicendo mentre lo castro, e ricordatelo anche quando tocchera alle tue palle di essere stritolate nella morsa di un alanista e di frantumarsi nel tuo pacco devastato dal dolore. E adesso guarda bene il tuo amico mentre gli spezzo il coglione che gli rimane: osservalo bene mentre gli devasto la mascolinita di cui andava fiero, fissa l annientamento della sua virilita per essere preparato allo strazio che ti infliggero strappandoti i coglioni" "AAAAAAAAAAHHHHHH ... cazzo Paolo mi sta stroncando l altro coglione ... Questa stronza e troppo dura per le mie palle ... AAAAAAAAAAH ... e finita cazzo, e finita ... AAAAAAAAAAAH ... mi fa secco ... AAAAAAAAAAAAAAAAAAAARRRRRRRGGGGGGGGHHHHH ... IL MIO COGLIONE! NOOOOOOOOOOOO ... IL MIO COGLIONE SI E' SPACCATO! AAAAAAAAAAAAAAAAAH ... Mi ha frantumato la palla ... MI HA FRANTUMATO ANCHE LA SECONDA PALLA! AAAAAAAAAAAAAAH ... Cazzo Paolo, mi ha disintegrato le palle! AAAAAAAAAAAAAAH ... non ho piu le mie palle!... mi ha castrato!... AAAAAAAAAAAAH ... Cazzo Paolo, mi ha castrato ... nooooooooooooooo ... ha annichilito il mio pacco maschio ... AAAAAAAAH.. ha stritolato la virilita del mio corpo ... AAAAAAAAAAAAAAAAAAAH ... Mi ha battuto e castrato ... cazzo che umiliazione per i biancogialli ... aaaaaaaaaaaah ... cazzo le sue pere alaniste hanno tranciato i miei coglioni polanisti come una schiacciasassi ... " L amazzone si risolleva dal pacco torturato di Matteo: il sasso che ha dilaniato la sua virilita fibra per fibra scivola a terra sul fianco destro, lasciando vedere il suo scroto ridotto ad un globo enorme di sangue e polpa informe. Le tette della ragazza sono spalmate del sangue virile spremuto dai coglioni battuti e squarciati del guerriero; la massa imperiosa delle sue pere esce dal contrasto con pochi graffi causati dallo strofinamento della pietra, ma senza contusioni o ferite di qualche importanza. La donna osserva con fierezza gli effetti dell attacco demolitore con il quale ha infierito sul fisico dell avversario, massacrando il corpo polanista, troppo debole per resistere agli assalti devastanti dell alanista. Quindi solleva il piede destro e lo depone sul pacco massacrato di Matteo, sollevando i pugni e soffiando un grido bestiale di trionfo. "Se sei un vero guerriero - sibila l amazzone - ammetti chi tra noi e il vincitore, chi tra noi e vero uomo e vero guerriero!" "Cazzo lo ammetto - risponde in lacrime Matteo con un filo di voce - sei molto piu uomo di me ... aaaaaah ... sei tu il vero eroe e il vero guerriero ... aaaaaaaaaaaaaaaaah ... E ora che ho avuto la sfiga di incontrarti, io non potro piu essere uomo e guerriero ... aaaaaaaaah ... hai schiantato il mio corpo di dolore ... aaaaaaaaaah ... mi hai inferto la sofferenza piu straziante che abbia mai provato ... aaaaaaaaaaah ... e ora non sono nemmeno piu un maschio ... aaaaaaah ... " La vincitrice solleva il piede dal pacco del ragazzo e lo impone sul suo petto villoso; lo strofina sui peli del guerriero per ripulirsi dal sangue che l ha imbrattata calcando il tallone e la pianta sullo scroto squarciato. "Il tuo onore di guerriero e di maschio adesso sono roba mia; il tuo sangue e il tuo cuore virile sono roba mia. Ogni vampata di calore con cui il tuo petto scalda la tua vita e una mia concessione". "Mi hai sconfitto in battaglia, la mia vita ti appartiene" "Ma visto che hai osato sfidarmi, non potra essere ancora lunga". La femmina individua sul terreno a breve distanza dal corpo sconfitto di Matteo un bastone appuntito, servito forse come paletto per le indicazioni di sentiero in favore degli escursionisti. Estrae da una tasca dei bermuda un piccolo gagliardetto alanista, con lo scudo verdeoro e una frase incisa in grassetto "Osservatelo bene: Questo gliel ho fatto io!". Quindi torna a fissare il corpo disteso del ragazzo, che seguita a lamentarsi sbavando sangue e pronunciando parole ormai incomprensibili tra rantoli e colpi di tosse con cui sputa sangue in tutte le direzioni. L amazzone afferra il bastone con entrambe le mani, lo solleva e lo conficca con un colpo secco in pieno nel petto di Matteo. Le ossa gia fratturate del torace e la carne ferita dei muscoli maschili non riescono a resistere nemmeno un istante allo squarcio con cui la punta di legno trafigge il petto villoso penetrando nel corpo virile fino a perforargli il cuore. Il ragazzo inarca tutto il suo fisico travolto dalla forza alanista, emettendo un lamento disperato mentre il proiettile profana e distrugge i punti piu nobili del suo corpo. Dopo pochi istanti Matteo scivola di nuovo nella polvere in un lago di sangue, umiliato dalla vista del gagliardetto alanista che gli riempie l Alano campo visivo, lo stemma verdeoro inalberato sopra nel centro pieno del suo petto, sulla ferita che gli ha procurato la morte. Dopo aver stroncato la vita di Matteo, contrariamente ad ogni aspettativa la ragazza si allontana dal campo di battaglia ignorandomi del tutto. Forse ritiene che il cappio sia abbastanza resistente da trattenermi a lungo; al contrario, dopo qualche istante riesco a liberarmi e precipito di testa contro il suolo. La contusione e forte, ma il fisico pestato e schiacciato del mio amico che si trova disteso in una pozza di sangue a due passi da me mi ricorda cosa sia il vero dolore. Lo fisso impietrito. Mi e gia capitato spesso di vedere altri miei compagni di squadra massacrati di botte, morire per il dolore e le ferite sotto i pugni e i calci devastanti del nemico. Ma non avevo mai visto un amico rimanere schiantato dalla ferocia di una donna, non avevo ancora incontrato un avversario che godesse nell infierire sui punti vitali del corpo del guerriero, non avevo provato l orrore di ammirare l orgasmo femminile scintillante della sua potenza animale mentre infligge la sconfitta dilaniando i coglioni e l orgoglio di maschio del ragazzo sconfitto. Ormai non posso piu fare niente per Matteo, se non piangerlo dentro di me e provare un segreto terrore di subire le stesse sofferenze ed essere seccato con un trofeo alanista piantato in fondo al petto. Decido di allontanare l immagine agghiacciante del cadavere di Matteo dai miei occhi, e di partire di corsa per cercare Fabrizio ed avvisarlo dell imboscata. Muovo di corsa verso est, puntando verso l alto - sperando di incontrare al piu presto il comandante. La foresta e sempre silenziosa, non ci sono tracce per terra, sembra che non sia mai stata attraversata da nessuno. Le femmine sono guerriere molto piu forti di quanto loro stesse siano consapevoli di essere; oppure sono angeli sterminatori inviati dal cielo, che volano sopra le nostre teste senza mai toccare terra. Data la brutalita, la potenza e l abilita che l avversaria di Matteo ha mostrato di riuscire ad abbattere su un corpo maschile, queste amazzoni non hanno nulla da temere da uno scontro a viso aperto contro di noi. Eppure una prudenza oscura consiglia loro di volteggiare sulle fronde degli alberi che ci sovrastano, e di precipitare su di noi l amaro destino che ci attende dalla sommita del cielo verde che chiude la foresta. Per questa ragione dopo qualche minuto di corsa a perdifiato tra le radici e le foglie del bosco rintraccio altri due compagni di squadra, Max e Federico, appesi per le palle ai rami di un abete. Il torace villosissimo di Max ha subito la stessa profanazione di quello di Matteo: un dardo di legno che inalbera il gagliardetto dell Alan lo ha trafitto in pieno petto, con una ferita da cui ribolle ancora il sangue e che squarcia il corpo virile fino a trapassare con l arma mortale il cuore del guerriero. I denti di Federico sono stati spaccati tutti; anche le sue braccia pendono in modo tanto disarticolato da lasciar immaginare che le ossa siano state fratturate in piu punti. Il ragazzo deve aver suscitato nelle sue avversarie uno sdegno maggiore del compagno, forse perche la sua resistenza si e rivelata piu accesa, oppure perche al contrario il suo corpo e stato devastato dalla sconfitta con modalita che sono apparse alle amazzoni indegne di un guerriero. In ogni caso, le femmine hanno infierito sul suo fisico immergendogli in profondita nel culo il bastone con il gagliardetto. La mia corsa alla ricerca del comandante riprende con ansia ancora maggiore. La foresta non sembra piu silenziosa come prima: i dossi e il fruscio delle foglie che si scuotono al vento cancella per lunghi tratti il fremito di qualcosa di terribile che sta avvenendo nel fitto del bosco, oltre la prossima valletta, dietro l altro dosso. L eco di lamenti strazianti attraversa a tratti lo spazio buio degli alberi e dei declivi coperti di felci e di aghi di pino, perdendosi sotto nel vuoto, verso il torrente. Tuttavia ho imparato ormai che i rumori piu minacciosi per la mia sopravvivenza sono quelli che precipitano dai rami, dal momento che la morte potrebbe essere in agguato su ognuna delle piante che sovrastano il mio percorso. Quando ormai mi sembra di scorgere il diradarsi della foresta che annuncia l arrivo all alpe Terza, finalmente incontro il comandante. Fabrizio e circondato da tutti i lati da 6 ragazze; e in ginocchio, si copre le palle con le mani, non riesce a trattenere alcuni gemiti di dolore. Il suo compagno di perlustrazione, Marco, e disteso a terra a poca distanza: il gagliardetto dell Alan troneggia su una ferita che gli squarcia il petto ed estrae a fiotti il sangue fuori dal suo corpo virile, la coscia destra trema involontariamente, con gli ultimi spasimi involontari della vita. Mi precipito verso il comandante, non ho una elaborato alcuna strategia ma devo Alanvenire in sua difesa. Non me n ero accorto, ma a pochi passi da me anche Giovanni sta correndo in aiuto di Fabrizio. Forse tutti i ragazzi che sono sopravvissuti alle imboscate delle amazzoni stanno raggiungendo il punto di ritrovo: e un pensiero incoraggiante, presto potremmo essere in quantita sufficiente da affrontare le avversarie su un piano paritario, almeno dal punto di vista numerico. Anche Giovanni mi ha scorto, il nostro passo si fa ancora piu spedito in direzione del comandante accerchiato; non prestiamo attenzione a ridurre il rumore, non cerchiamo l agguato di sorpresa. Terrore e furore guidano le nostre azioni in modo frenetico. Ci mancano solo due o tre passi dallo scontro fisico con le prime due guerriere che ci si oppongono quando una voce femminile irrompe dal fondo della foresta, dalla direzione in cui giace il corpo esanime di Marco: "fermatevi tutti - ingiunge - non sara altra violenza come questa a portare onore a nessuno di noi". Fabrizio fissa in estasi la fonte di quelle parole. Anche noi ci blocchiamo come d'incanto: Giovanni, io e le nostre avversarie ci volgiamo stregati a fissare la donna che ha pronunciato le frasi. D'istinto la si direbbe una ragazza imponente, come la sua voce, ma ora che posso fissarla mi accorgo che questa sensazione e falsa. Non e un gigante quello si oppone al nostro sguardo, non e un colosso partorito dai massi e dagli alberi della foresta; e la loro signora agile e implacabile, e il vento che li sorvola e li fa ondeggiare al suo comando, sottile come l aria che respiriamo, guizzante come la brezza che ci circonda, pericolosa come il fuoco che divora in un istante piante e foglie nelle sue lingue infinite. I suoi occhi sono grandi, dolci e spietati come l azzurro algido in cui si immerge il mio sguardo affascinato. I capelli sono lunghi, del colore del rame; si inanellano in boccoli naturali nelle spirali del labirinto di amore e di orrore che mi ispira la sua figura, si arricciano in volvoli di fuoco che stanno per sbranare la mia vita. La bellezza e la forza di quella ragazza sono un doppio pericolo per la mia sopravvivenza, perche espongono il mio cazzo e il mio cuore al desiderio di avvicinarla e di stringerla - ma nessun luogo e piu pericoloso per il cuore e i coglioni nudi di un maschio del corpo nervoso e sciolto di questa donna, che e costruito per stritolare e annichilire tutto quello che esiste di virile nel mio fisico. Le sue tette si gonfiano come due splendidi girasoli sul suo petto: i capezzoli sono ampi e scuri, le bocce si sostengono solide come globi di marmo bianco, delicatamente venato dalla linfa piu pura della vita - come due proiettili da catapulta, innescati per annientare l esercito avversario. Il suo corpo e un fascio di muscoli, che guizzano sotto la pelle come delfini, mordono come mastini, serrano come il peso di una montagna. Conosco il potere devastante del suo fisico, la potenza distruttiva dei suoi muscoli, la spietatezza della sua collera - perche questa e la ragazza che ha spezzato il corpo di Matteo da non piu di mezz'ora. "Non dissipiamo energie inutili - prosegue l amazzone fissando Fabrizio - e limitiamo la sfida tra noi due. Lotteremo all ultimo sangue; chi perdera rimettera la propria vita e quella dei suoi compagni nelle mani del vincitore". "Fabrizio ti prego - non riesco a trattenere la foga - non possiamo accettare l accordo: questa puttana ha appena fatto a pezzi Matteo con una crudelta inumana. Non possiamo fidarci di lei!". Segue un istante di silenzio, durante il quale il comandante continua a contemplare la ragazza come se si trattasse di un apparizione mistica; poi con voce tranquilla mi risponde "Paolo non preoccuparti, l accordo e fidato: avvicinati, ti presento Valentina". Non posso credere a quello che ho ascoltato; Giovanni e io ci fissiamo sbalorditi. Anche Simone sopraggiunge di corsa, giusto in tempo per sentire la rivelazione che ci ha appena colpiti. L accordo si conclude in fretta: ci trasferiremo alla fortezza Verlasca, che da alcuni giorni e caduta nelle mani delle femmine. Nel cortile del loro quartier generale avra luogo la sfida - e il vincitore sara il signore delle mura e di tutti coloro che vi si trovano dentro. Le ragazze si incaricano di recuperare i nostri compagni sparsi nel bosco, in qualunque condizione si trovino; solo Andrea ci raggiunge con le sue gambe prima che il patto sia concluso - temo che dopo di lui l elenco dei miei compagni di squadra si riduca ormai ad un appello di cadaveri o di moribondi, con il petto o il culo trafitti dalle insegne alaniste. Ci incamminiamo in due colonne parallele, una fila composta da maschi e l altra da donne: mi sembra quasi comico, somigliamo ad una scolaresca in gita, come quelle della mia infanzia - quando la guerra ancora non opponeva i sessi e si poteva passeggiare insieme, parlare, divertirsi, senza temere un imboscata mortale con un colpo inferto dalla vicina sul pacco o nel cuore. Dopo circa due ore e mezzo di marcia raggiungiamo il forte Verlasca. A pochi metri dalla fortezza, prima di superare l ultima curva che apre l accesso all alpeggio nel quale si trova l edificio, le amazzoni hanno predisposto una gabbia. Dentro la gabbia e rinchiuso un ragazzo, che apparteneva alla guarnigione di difesa del forte. Le conseguenze della sconfitta subita dalla squadra di maschi che proteggeva la zona appare in tutta evidenza sul ripiano in cui si conclude il sentiero. Le guerriere non hanno ripulito il terreno sul quale hanno schiantato la squadra nemica, massacrando i ragazzi che la formavano. Di conseguenza rimangono ancora visibili macchie di sangue vastissime, sulle pietre, sugli arbusti, sulle radici; pezzi di stoffa dei bermuda dei bermuda polanisti sono sparsi ovunque, lo scudo biancogiallo infilzato su un ramo e vilipeso con fango, sputi e con il diagramma di una figa tracciata a pennarello. E' probabile che le amazzoni non abbiano sgombrato il terreno con la chiara intenzione di incutere terrore a tutti coloro che dovessero coltivare la velleita di riconquistare il forte: prima di avvicinarsi toccherebbe loro di osservare con i propri occhi in che modo le ragazze hanno infierito sui corpi dei maschi battuti, li hanno annientati sul piano fisico e hanno annichilito il loro orgoglio virile, trasformando la disfatta maschile della Verlasca in una minaccia simbolica per tutte le battaglie tra i sessi successive. Ma l ingrediente piu spaventoso della scena e il ragazzo rinchiuso nella gabbia. Il suo corpo e legato in modo tale da scuotere la sua prigione Alana ogni volta che il suo corpo compie qualche movimento; le palle e il cazzo penzolano penosamente all esterno della gabbia, serrati da un chiavistello che impedisce al guerriero di ritrarre il pacco verso l Alanno. La gabbia e appesantita da campanelli e sistri di metallo: appena il ragazzo si muove, la struttura produce un chiasso che avverte le amazzoni dell arrivo di qualcuno. Ma questo apparato non e ancora sufficiente a spiegare questa forma di prigionia. Al momento dell arrivo, la scudiera di Valentina si avvicina al guerriero e gli stringe i coglioni nella morsa del suo pugno destro. Il ragazzo reagisce con un urlo lacerante, seguite da una serie di invocazioni di pieta. E' il segnale del ritorno del capo: sulla piazza della fortezza si preparano i rituali di benvenuto. Nell istante in cui la nostra colonna si affaccia davanti al forte, tre boati femminili di hurra! festeggiano l arrivo di Valentina. Attraversiamo il cortile fiancheggiati da due ali di ragazzi prostrati in ginocchio. I loro bermuda polanisti sono laceri, i loro corpi sono sporchi, coperti di polvere - ma soprattutto sono brutalizzati da lividi, ferite sanguinanti e tagli da frustate inflitte da poco. Quello che resta della squadra che difendeva il forte e massacrato nel fisico e nel morale. Ma non c'e tempo di fermarsi a contemplare o ad Alanrogare: occorre preparare il cortile per la sfida tra Fabrizio e Valentina, prima che faccia buio. Prima che la sera spenga la luce del sole, sapremo se il nostro destino sara quello di diventare schiavi come i maschi che ci attendevano nella fortezza, oppure se il nostro arrivo coincide con il riscatto dell orgoglio virile. Alcuni dei ragazzi prostrati ai piedi delle vincitrici vengono fatti alzare dalle femmine al seguito di Valentina con un calcio nel culo: tocchera a loro predisporre la piazza per il match. Attorno allo spazio di sabbia e sassi devono essere disposti delle balle di fieno per permettere alle amazzoni di assistere al confronto comodamente sedute; occorre inoltre predisporre un cerchio di torce attorno ai confini dell area, al fine di poter proseguire la sfida nel caso in cui la luce diminuisca con le ombre della sera. Ora che i ragazzi si sono alzati, si puo vedere lo sfregio che e stato intagliato a lama di coltello sul loro petto. Alcuni sono stati feriti con la scritta "non ho abbastanza palle per sfidare l ALAN", altri con l affermazione "Il mio culo e dell ALAN, me lo spacca ogni giorno chi in battaglia e stato piu uomo e guerriero di me". Mentre la piazza viene preparata, arrivano i nostri pochi compagni feriti ma sopravvissuti alle imboscate: Luca e Andrea. Entrambe le braccia di Luca sono spezzate, il suo corpo e coperto di lividi; diverse ferite gli tormentano il fisico - in particolare quella che gli taglia il pettorale destro in verticale, spezzandogli in capezzolo giusto a meta. Andrea ha un polso slogato, molti tagli sulle cosce, il naso rotto e l cchio sinistro cosi gonfio da non poterlo aprire; la sua sacca delle palle e cosi gonfia di botte da rendergli quasi impossibile camminare. "Fratello, falle vedere le tue palle d'acciaio - Giovanni incoraggia Fabrizio - bisogna insegnare loro il rispetto che devono provare per i nostri muscoli e per il nostro pacco. Mostragli che avere i coglioni ed essere maschio e l unico modo che esiste di essere davvero uomini. Solo un uomo e un guerriero, ma uomo deve tornare a significare maschio, palle robuste e cazzo duro". Giovanni, come tutti noi, teme che Fabrizio si senta inibito dall assaltare e dall infierire su Valentina dal sentimento che da sempre nutre per lei. "Ti prego Fabrizio, ricordati che combatti per l onore di tutti i maschi: non devi risparmiare un grammo di energia, ne alcuna occasione, per infierire su di lei e riconquistare per tutti noi il diritto che ci e stato sottratto. Quando avrai trionfato, lei sara un tuo bottino di guerra: subito dopo essersi rimessa dai colpi con i quali l avrai devastata, potrai scoparla senza sosta a tua discrezione!". "Tranquillizzati Giovanni - replica Fabrizio - e rassicura tutti gli altri fratelli: mi battero per loro fino all ultima goccia di sangue. Ma non occorrera che mi faccia forza: sara lei a non risparmiarmi neanche un colpo, ad infliggermi tutta la sofferenza di cui sara capace, sperando che il mio corpo si spezzi sotto la violenza delle sue percosse e le frustate di dolore. Il suo orgoglio esigera da lei una brutalita sempre piu atroce contro di me, fino a quando non avra schiantato di sofferenza il mio fisico: non vede l ora di mostrarmi quanto e diventata piu potente, di quanto mi supera per la forza e l abilita da quando ci siamo lasciati". Pochi istanti prima dell inizio del match sono invitato a sedere sul sedile di paglia allestito sullo stipite sinistro dell ingresso al forte. Sull altro lato, davanti allo stipite destro va a sedersi l assistente di Valentina. Lo strano accordo che le femmine hanno preteso per il calcolo dei punti del match infatti prevede questa procedura. Ogni volta che uno degli sfidanti viene atterrato e immobilizzato dall avversario fino alla conta di 10, uno della sua squadra deve prostrarsi nudo in ginocchio davanti allo stipite avversario: il suo culo viene profanato con un bastoncino dal quale pende il gagliardetto avversario e la persona seduta davanti allo stipite lo calchera nella polvere con il suo piede. Con risate di scherno irrefrenabili, davanti allo stipite destro si siedono gia due delle nostre avversarie: sostengono che Fabrizio sara steso almeno 4 volte in un tempo cosi rapido da dover essere gia preparate. La sfida ha inizio in un clima di massima eccitazione: mi sento addosso il fremito dei match cruciali. I primi scambi non sono molto incoraggianti: la ragazza sembra molto piu sicura del maschio - sebbene la difesa di Fabrizio risulti di fatto impenetrabile a qualunque tentativo di affondo femminile. Se temevamo che il nostro compagno si lasciasse ipnotizzare dalla bellezza selvaggia di Valentina, lo scontro cancella ogni dubbio: l agilita e la violenza dei pugni e dei calci della guerriera non lascia nemmeno un istante di respiro alla nostalgia dei sentimenti o alla contemplazione estetica. Speriamo che, superato il primo sfogo di arroganza da parte dell amazzone, il ragazzo trovi il suo spazio per esprimere il proprio valore. L obiettivo della femmina mi sembra piu articolato del solo Alanesse a mostrare all ex fidanzato la sua crescita di potenza e di agilita; credo infatti che voglia indurre il piu in fretta possibile la convinzione psicologica in Fabrizio che per lui non esiste alcuna possibilita di vincere l incontro. Vuole iniettare una sensazione di sudditanza fisica e morale nell avversario - per poi passare a distruggere il suo corpo come ha fatto con Matteo e con i compagni delle altre squadre. Giovanni tifa per il nostro compagno a squarciagola: "Forza Fabrizio, forza! Cazzo falle vedere che sei troppo forte per lei! Falle vedere cosa vuol dire avere i coglioni! Falle sentire i tuoi muscoli d'acciaio!" D'improvviso, mentre Valentina tenta l ennesimo affondo di destro, il maschio le imprigiona il braccio con il sinistro: la ragazza non puo sfuggire alla presa, e il guerriero le sferra due destri violenti in pieno petto, sullo sterno. "Si!... Si! - Fabrizio accompagna i colpi a segno del suo attacco con urla di auto incitamento - sto per sopraffarti, come succedeva una volta ... come sempre!" Il guerriero sferra altri due destri, uno su ogni tetta. "Si!... Si!!" Le pere di Valentina si comprimono e si allargano sulla sua cassa toracica; poi riguadagnano la loro rotondita perfetta con una rotazione verso l esterno, mentre i capezzoli enormi si contraggono e si appuntiscono, fendendo l aria con il loro apice scurissimo. Ma nonostante la fitta angosciante di dolore ai seni, la guerriera riesce a calciare duramente il polpaccio destro del ragazzo e a sbilanciarlo. La presa del maschio si allenta e la femmina riesce a liberare il braccio. "Cazzo fratello, hai le palle che fumano! - grida Giovanni per incoraggiare il guerriero - Sei un torello, sei tu il piu forte, torna a colpirla, falla pentire di volersi battere con un toro, continua cosi, colpiscila!". Gli sfidanti ora tornano a fronteggiarsi; Valentina e in preda al fiatone, ma non sembra per nulla intimorita dalla disavventura alle tette. E' lei la prima a farsi sotto, riprendendo l attacco serrato di pugni e calci. Il ragazzo forse ha speso troppa energia nell attacco precedente; oppure il successo parziale conquistato gli ha fatto perdere concentrazione, confidando in un percorso facile per raggiungere la vittoria. L effetto comunque e che ora i colpi della guerriera che vanno a segno stanno aumentando: i fianchi e gli addominali del maschio si stanno coprendo di lividi, che la protezione della braccia non riesce piu ad ostacolare. La strategia dell amazzone sembra dover riscuotere presto il suo premio: anche Fabrizio comincia ad avere problemi di fiato, mentre la sua avversaria ha recuperato energie e fiducia. Il guerriero finora e sembrato incapace di qualunque iniziativa di attacco personale: ha sfruttato gli errori o le occasioni lasciate aperte dalla sfidante - senza tuttavia costruire una strategia autonoma. Ma contro un avversario cosi pericoloso la difesa non basta: non basta stare in guardia e attendere il momento propizio - perche nel frattempo la tattica della femmina raggiunge i suoi effetti, macinando i muscoli virili sotto i suoi colpi precisi e ferali. Cosi accade che dopo numerosi scambi, in cui l iniziativa continua a restare alla donna, Valentina si scopra pericolosamente le bocce, tanto che basterebbe al maschio un guizzo dei suoi per punirle di nuovo molto duramente. Ma il montante del ragazzo e troppo lento, i suoi bicipiti sono indolenziti dai lividi e la sua potenza si e ridotta; questa volta e la guerriera ad intrappolare il braccio di Fabrizio, imprigionando il suo tronco a pochi centimetri dal corpo dell avversaria, e imprigionando l agilita con la quale il ragazzo era sfuggito finora alle conseguenze piu drammatiche degli attacchi femminili. "Via subito! - lo avverte il grido di Giovanni - Via subito!". Ma la trappola dell amazzone funziona a dovere, e il guerriero non riesce a divincolarsi. La ragazza gli sferra una scarica di quattro montanti sugli addominali; gli occhi del maschio sono chiusi per il dolore quando l avversaria si ferma con un sorriso cinico per verificare l effetto della sua mossa sull espressione del suo volto sofferente. L amarezza che incornicia lo sguardo virile agisce come un eccitante sulla donna: la raffica di pugni sugli addominali riprende con violenza ancora maggiore. "Aah ... aah ... aah ... " Ora Fabrizio non riesce piu a trattenere un lamento di sofferenza ogni volta che un colpo dell avversaria si abbatte sui suoi muscoli provati e gli comprime la carne e le ossa. Il maschio tenta di divincolarsi dalla stretta in cui lo serra Valentina: gli strattoni con cui cerca di liberare il braccio restano vani ancora per un arco di tempo sufficiente a scatenare sui suoi addominali una sequenza di altri cinque montanti. Quando infine il corpo virile riesce di nuovo ad affrancarsi dalla prigionia, gli addominali sono coperti da alcuni lividi spaventosi, mentre il fiato e cortissimo, il morale a pezzi. Il guerriero barcolla sulla spinta del suo stesso strattone liberatorio, si copre i muscoli doloranti con entrambe le braccia, lo sguardo perso. "Forza fratello, resisti! - lo invoca la voce di Giovanni - cazzo resisti!" Ma il ragazzo ora e meno agile, e le fitte agli addominali lo costringono a piegarsi, rallentando la rapidita dei suoi movimenti. Il suo fisico ciondola, piu che scattare: cosi due destri dell amazzone vanno a segno al volto, stordendolo visibilmente. Valentina puo cosi tornare a farsi sotto, sapendo di dover temere poco la resistenza e la difesa virile: torna ad imprigionargli il braccio destro, ma questa volta il suo ginocchio si schianta fulminante sui coglioni di Fabrizio. "AAAAAAAAAAAARRRRRRRRGGGGGGGHHHHHH... LE PALLE CAZZO ... AAAAAAAAAAAAAAAH ... le palle no ... NOOOOOOOOOOOO ... AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH ... " "No, no, aspetta ancora un attimo - lo deride Valentina - aspetta non riesco a sentire le palle del torello ... dove cazzo hai nascosto le tue palle da toro? Io qua sento solo due polpettine di carne tenera ... che stanno per esplodere senza nemmeno schiacciare ... " "AAAAAAAAAAAAAAAAAAAH ... CAZZO STO MALE ... AAAAAAAAAAAAAAAAAAAH ... Cazzo Vale, mi castri ... AAAAAAAAAAAAAH ... mi fai male ... AAAAAAAAAAAAAh ... VALE QUANTO CAZZO MI FAI MALE ... AAAAAAAAAAAAAH ... " "Hai le palle troppo delicate per batterti con me - Lo guarda sprezzante la guerriera - e non c'e niente in quello che ho stritolato che ricordi un torello ... " Ora Valentina lascia scivolare il ragazzo giu dal suo ginocchio micidiale, che nel frattempo ha letteralmente sollevato dal suolo il maschio. Abbandona anche il suo braccio, in modo che il guerriero possa afflosciarsi a terra, in posizione fetale: ora il maschio sembra solo un groviglio indifeso di peli rossi e di carne tritata, accasciato nella polvere ai piedi dell amazzone. "Cazzo che male ... aaaaaaaaaaaaah ... - Fabrizio continua a gemere, mentre lo spasimo del dolore gli soffoca il respiro - merda che male ... aaaaaaaaah ... che cazzo di male ... CHE CAZZO DI MALE ... aaaaaaaaah ... " "Forza fratello forza fratello!! - lo incoraggia Giovanni - Non puo farti abbattere solo da una ginocchiata sulle palle! Avanti alzati, falle vedere che sei un torello furioso! Tira fuori i coglioni Fabrizio, forza!" "Ehi amico - la ragazza apostrofa Giovanni - non ci sperare, fidati! Non contarci proprio piu sui testicoli del tuo amico! Credimi, gli ho spappolato i coglioni sotto il mio ginocchio, vuoi vedere?!" "No cazzo ... no ... aaaaaaaah ... - replica Fabrizio con un filo di voce e tra i colpi di tosse per la difficolta di respiro - le mie palle polaniste sono Alane e dure come l acciaio ... aaaaaaaaaaaaaaaaah ... Mi hai schiantato il corpo di dolore, ma sono ancora un maschio cazzo ... i miei coglioni hanno resistito alla potenza della tua compressione ... aaaaaaaaaaah ... Vedrai quanto e duro battere un polanista cazzo ... aaaaah ... anche se questo round hai vinto tu ... aaaaaaaaah ... la sofferenza mi sta spezzando il corpo, ma preparati alla vendetta ... aaaaaaaaaah ... Ti tocchera sentire quanto scotta il mio cazzo ... " Senza dire altro Valentina conficca il suo piede destro sul petto villoso del maschio; spinge fino a quando le spalle virili non toccano entrambe il terreno polveroso. "Guarda come sono ergonomici i tuoi muscoli e il tuo pelo rosso per accogliere il mio piede ... Il tuo corpo e fatto per essere schiacciato nella polvere dalla mia potenza ... Penso che quando ti avro sconfitto definitivamente dovro strapparti il petto dal corpo per trasformarlo nel mio cuscino poggiapiedi!" Nel frattempo le ragazze avevano contato in coro a squarciagola fino a 10: il primo round era di Valentina, l Alan stava battendo il Polan per 1 a 0 dopo un quarto d'ora dall inizio della sfida. Il patto che abbiamo stabilito tra noi e quello di sottoporsi al supplizio in ordine di anzianita: tocca quindi a Simone inginocchiarsi nudo davanti all assistente di Valentina, mentre Fabrizio viene trascinato da Giovanni in preda agli spasimi dello strazio ai coglioni fuori dall arena, perche possa riprendere fiato ed energie, e placare il dolore che gli devasta le palle biancogialle. Sento Fabrizio che annaspa nelle contrazioni addominali del dolore, e che confida con voce affannosa all amico: "Non ce la posso fare ... mi ha massacrato le palle ... aaaaaaah ... mi ha distrutto il corpo di dolore ... aaaaaaaah ... non avevo mai sentito cosi tanto male ai coglioni ... aaaaaah ... nessuno mi aveva mai schiacciato i testicoli infliggendomi un dolore cosi micidiale ... aaaaaah ... ho paura Giovanni ... aaaaaaaah ... cazzo fratello se torno la dentro mi ammazza stritolandomi il corpo fibra a fibra ... aaaaaaaaah ... mi ha spremuto l orgoglio di maschio fuori dai coglioni, e per questo che mi fanno cosi male, mi ha spremuto la mia potenza di maschio fuori dalle palle con il dolore ... aaaah ... " Nessuno poteva sentire perche il cortile echeggiava dei boati di riso e dei commenti con cui le ragazze accompagnavano l umiliazione di Simone. Il terrore e la vergogna contraevano il suo uccello rendendolo minuscolo nel pelo folto del suo pacco virile; tutte le ragazze hanno commentato in coro le dimensioni del cazzo, hanno pronosticato che nemmeno una formica lo avrebbe sentito penetrare; a gran voce hanno richiesto che l assistente del campo, Amelia, trasformasse il suo culo in una figa, come era giusto per natura. Amelia schiaccia la testa di Simone nella polvere con il suo piede; quando il ragazzo comincia a tossire, passa a colpirgli il culo a calci. Un colpo raggiunge le palle del maschio, che cade su un fianco contorcendosi per il dolore: "AAAAAAAAAAAAAAAAH ... le mie palle ... aaaaaaah ... ti prego non infierire sui miei coglioni ... aaaaaaaaaah ... sono un maschio, mi fai male ... aaaaah ... " "Cazzo ragazze, avete sentito?! - esclama Amelia - e un maschio! L avreste mai detto?!" E' sempre deprimente la condizione di dover osservare un compagno che viene pestato e umiliato senza poter Alanvenire: d'altra parte in questo caso l oltraggio del corpo del ragazzo e un diritto delle nostre avversarie - qualunque Alanferenza sarebbe una macchia sul nostro onore peggiore dell umiliazione che stanno infliggendo a Simone. Ma produce un supplemento di sofferenza il fatto che l ingiuria sia diretta contro la virilita del suo fisico: ne soffre l orgoglio stesso della nostra condizione di guerrieri - perche la nostra partecipazione al conflitto e dettata dalla nostra appartenenza al genere maschile e dalla rivendicazione che al nostro sesso devono essere riconosciuti pari diritti e pari dignita rispetto a quello femminile. Sui libri di scuola ho letto che fino a non molti anni fa (non ho mai studiato tanto da sapere esattamente quanti) le donne hanno combattuto una lotta pacifica per affermare lo tesso diritto contro il primato maschile: una circostanza simile ai nostri giorni sembra fantascienza - e spesso ho creduto che i libri mentissero. Poi per caso mi e capitato di leggere i biglietti che mio padre lasciava al suo socio nel retro della bottega: allora ho capito che i sessi hanno potuto sentirsi come eguali solo per il breve periodo necessario a preparare questa guerra Alanminabile. "AAAAAAAAAARRRRRRRRRGGGGGGGGGGHHHHH - urla Simone con il volto rigato dalle lacrime della sofferenza e della vergogna - il mio culo cazzo!... aaaaaaaaaaaah ... mi hai sfondato il culo cazzo!" Amelia ha conficcato il legno con il gagliardetto alanista nel culo di Simone con una pugnalata improvvisa. L ano del ragazzo reagisce con un esplosione di sangue immediata; poi due ruscelli di sangue continuano a sgorgare accanto al paletto di legno e a irrorare le cosce virili. "AAAAAAAAAAAAH ... mi hai sodomizzato peggio di una troia ... aaaaah ... il tuo cazzo di gagliardetto verdeoro ha bruciato il mio culo polanista" "Certo che sei la mia puttana, stronzo! - lo rimbecca Amelia - sei la mia puttanella senza le palle e con un cazzetto invisibile! E adesso taci se non vuoi che ti strappi lo straccio di uccello che hai in mezzo alle tue cosce da troia!" Sebbene l entusiasmo provocato dalla risposta di Amelia abbia portato al parossismo l euforia delle ragazze presenti sulla piazza, il silenzio cala rapidamente perche Valentina e tornata a calpestare l arena della piazza per riprendere la sfida. I minuti di recupero sono trascorsi, il suo sguardo di fuoco esige un altro tributo di sangue da Fabrizio. Il ragazzo si solleva in piedi ed entra a sua volta nel recinto di battaglia. Il match riprende, con poche novita rispetto al triste finale del primo round. Solo, Fabrizio continua a proteggersi le palle torturate con una mano, e si muove con impaccio evidente. L iniziativa e sempre alimentata dagli attacchi dell amazzone, che sembra solo indecisa se proseguire con il guerriero il gioco del gatto e del topo - oppure se andare subito a cercare il colpo che spezzera il corpo del maschio e gli infliggera la sconfitta definitiva. Valentina prosegue il martellamento delle cosce virili, che ne round precedente ha guadagnato alla causa della sua vittoria il progressivo rallentamento delle mosse del ragazzo, e la sua pericolosa instabilita sulle gambe. Ma la seconda carica rianima il vero punto di forza femminile del primo round: i calci alti, che scoccano colpi micidiali sulle braccia maschili, coprendole di lividi e rendendole inefficienti per la fase di attacco di Fabrizio. Gli stacchi di gambe dell amazzone sono vertiginosi, i voli di cui sono capaci sorprendono per elasticita e sollevazione: Valentina potrebbe competere per tensione atletica con le gazzelle del bosco - e per potenza con le pantere delle foreste esotiche. Un fremito di terrore mi corre lungo la schiena pensando alle fitte di sofferenza che il mio amico Fabrizio sta provando ad ogni sciabolata che si schianta sul suo corpo nudo sotto la sfuriata della guerriera. Anche i pugni di Valentina esprimono la sua volonta distruttiva, e in un paio di momenti riescono a perforare la difesa delle braccia spossate del ragazzo, andando a detonare una volta sul suo petto e un altra sugli addominali. Ormai sembra che il guerriero debba subire un nuovo colpo da KO da un momento all altro. Eppure, quando tutti noi siamo pronti al peggio, un miracolo strappa il velo della nostra angoscia e ci fa sussultare il cuore in petto: mentre l amazzone ha rallentato un istante per rifiatare, Fabrizio trova l energia per spiccare un salto improvviso e stampare un calcio ruotato in pieno sulle tette dell avversaria. Le pere di Valentina esplodono sotto il colpo, distribuendo la loro massa in ogni direzione per almeno un secondo: la massa grandiosa delle sue mammelle sussulta prima verso l alto, poi ondeggia verso l esterno, respingendo fuori dalla cassa toracica in cui sembrava volessero rifugiarsi i globi sontuosi di carne, le ghiandole feconde, le vene tenerissime irrorate dal sangue dello spavento. L amazzone appare confusa e depressa per il colpo subito in pieno sui seni; barcolla qualche passo indietro, coprendosi le pere devastate con entrambe le braccia. Il suo respiro e molto affannoso, gli occhi vacui. "SIIIIIIIIIIIIIIIIIII!!!! - romba di entusiasmo il pubblico maschile - mitico Fabrizio! Grande! Cosi, COSI'". Per il guerriero e il momento propizio per tornare a colpire: nonostante la lentezza delle sue mosse, ha tutto l agio di sferrare un destro-sinistro violentissimo sul volto dell avversaria; poi un montante micidiale, che spedisce al tappeto Valentina. "Grande! Grande! GRANDE IL MIO TORELLO! - proclama giubilante Giovanni - Cosi ti voglio! Hai i coglioni che fumano! Falle vedere cosa possono i tuoi muscoli d'acciaio cazzo!" "Sto per farcela amore - sussurra Fabrizio alla guerriera mentre la fissa distesa a terra, senza toccarla - i miei compagni hanno quasi contato fino a 10 ... Finalmente ce la faro a farti assaporare il mio cazzo ... ma ti giuro che sara splendido per entrambi ... " Il secondo round termina con l atterramento di Valentina: Alan e Polan ora pareggiano 1 a 1. Ora tocca a noi infierire su una compagna di Valentina; per essere precisi, tocca a me deflorare l ano vergine di Eugenia. Il bastone con il gagliardetto del Polan e pronto: massaggio il culo della ragazza, perche si prepari all innesto. La sua carne e tesa e soda, il tessuto del corpo muscoloso e ben tornito. Il culo confluisce nelle cosce snelle e possenti senza soluzioni di continuita, con una pelle levigata come ebano: e un insulto alla generosita della natura profanare questo fisico statuario, un gesto di disprezzo assurdo nei confronti della bellezza, uno sfregio imperdonabile alla bellezza, al desiderio, alla felicita, alla fertilita umana. Il mio cazzo e talmente duro che quasi non riesco a rimanere in piedi. Eppure devo esporre il giogo di trionfo virile su questo tripudio di bellezza, su questa espressione spettacolare di quanto esiste di attraente - su quanto promette eternita e gioia in una femmina. In guerra non sopravvive un barlume di vera felicita nemmeno nella vittoria. Inserisco la punta del paletto nell ano di Eugenia, e lentamente, roteandolo con delicatezza, lo faccio penetrare nel suo culo dolcissimo. Quanto il legno ha ormai raggiunto piu di meta della sua corsa, sento la guerriera emettere alcuni gemiti sommessi; la vergogna le strappa lacrime dagli occhi fieri, i tagli che sprigionano sangue dal suo culo spaccato avvelenano la sua anima di dolore. I ragazzi che circondano l arena di combattimento inneggiano alla distruzione del culo dell amazzone, aspettano che il sangue che sgorga dall ano violato lavi la vergogna che la sconfitta ha inflitto a tutti i maschi battuti o uccisi negli scontri con la squadra di Valentina. L operazione di penetrazione e stata talmente lenta che quando il gagliardetto del Polan sventola all altezza richiesta la pausa tra il secondo e il terzo round e gia terminata. Gli sfidanti si attendono frementi al bordo del cerchio di battaglia. Eugenia si inginocchia ai miei piedi e io l calpesto la schiena: in questo stesso istante la sfida riprende. Fabrizio ha recuperato sicurezza; ma i suoi movimenti sono ancora lenti, i suoi muscoli hanno pagato un tributo di colpi e di lividi troppo grave per poter riprendere a pieno ritmo in cosi poco tempo e senza cure adeguate. Nonostante la vittoria del secondo round la partita ricomincia con una storia che non e differente da quella che ha prodotto angoscia nel cuore dei maschi per gran parte dei round precedenti. Valentina ora sembra un po' piu prudente, ma i suoi assalti alle cosce virili continuano a martoriare i muscoli del guerriero. Ora l amazzone persegue la tattica dei colpi ripetuti sullo stesso punto in rapida successione: e una tecnica che non manca di produrre in fretta risultati apprezzabili per la parte femminile della contesa. I lividi che compaiono sulle cosce di Fabrizio sono vasti e accesi di profondita violacee spaventose. Il maschio non riesce a trattenere un lamento di sofferenza quando la ragazza infligge gli ultimi colpi con sequenza sempre piu veloce. L effetto sulle cosce del guerriero e disastroso, i traumi sono cosi vasti e profondi da minacciare una paralisi delle gambe a breve distanza. Valentina ha annichilito l arma micidiale del maschio che ha profanato l integrita delle sue pere e l ha travolta nella prima sconfitta del match. Ora la possibilita da parte del guerriero di ripetere il miracolo dell incursione distruttrice che lo ha laureato vincitore del secondo round sembra del tutto impossibile. "Ripigliati fratello! - gli urla Giovanni - Cazzo ripigliati! Tira fuori i coglioni! Cazzo falle vedere quanto fanno male le tue palle d'acciaio! Falle sentire quanto e dura l incornata del toro!" Ma Fabrizio traballa sulle gambe insicure: e sempre meno agile nel sottrarsi ai colpi che l amazzone schianta sul suo corpo ottenebrato dalla paura e dal dolore. Ora Valentina ha preso maggiore confidenza e si e fatta piu sotto: gli massacra i fianchi e gli addominali a pugni, appesantendo il massacro con ginocchiate fiondate sui muscoli devastati del cosce. Il vortice dell attacco diventa soffocante: gli occhi mi si stringono da soli, non voglio vedere. I gemiti del ragazzo mi inteneriscono, piu che suscitare pieta o pena: la sofferenza che stringe il suo fisico virile e atroce, ma Fabrizio insiste coraggiosamente a reggersi in piedi e a subire la carneficina del suo corpo indifeso. "Reagisci Fabrizio! - Lo invoca Giovanni - tirati fuori di li! Tirati fuori e torna subito all attacco, bruciala coi tuoi muscoli, assaltala come un animale! Forza cazzo, FORZA!" Ma nessuna forza rigenerata sembra investire il corpo prostrato del ragazzo - e io provo un terrore che mi gela il sudore sulla schiena - provo il terrore di dover sentire da un momento all altro il grido di strazio con cui Fabrizio crollera nella polvere di nuovo sconfitto. "AAAAAAAAAAAAAAAAAAARRRRRRRRRRRRGGGGGGGGHHHHHHHH!" All improvviso il grido irrompe nell aria della sera, e come temevo e l urlo lacerante del maschio. Il ginocchio dell amazzone e guizzato come un lampo e ha martellato i coglioni indifesi di Fabrizio. "NOOOOOOOOOO ... LE PALLE NOOOOOOO ... AAAAAAAAAAAAAAH ... I miei coglioni non ce la faranno a reggere di nuovo contro la tua potenza ... AAAAAAAAAAAAAAH ... " Le mani del guerriero tentano invano di allontanare il ginocchio che gli macina le palle. "AAAAAAAAAAH ... Cazzo cosi mi fai secco ... aaaaaaaaaaah ... mi fai secco dal dolore ... AAAAAAAAAAAAAAAAHHHHHHH ... " "Cazzo sai che proprio non le trovo? - Lo deride Valentina - Le tue palle da toro devono essere proprio nascoste! Qui c'e solo qualche ghiandolina sanguinante da maschio ... un paio di globi sofferenti di carne da ragazzino, non gli attributi di un eroe ... " "Ti prego - mormora Fabrizio con un filo di voce - lasciami morire ancora maschio davanti ai miei compagni ... AAAAAAAAAAAAAAAAAAAH ... Mi esplodono le palle... aaaaaaaaah ... MI ESPLODONO LE PALLE CAZZO! AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH ... " "Ma come cazzo e possibile che tu sia cosi debole? - esclama Valentina con una sfumatura di pena e di preoccupazione - il tuo corpo e troppo indifeso per la violenza che posso infliggerti" "AAAAAAAAAAAAAAAAAAAH! NOOOOOOOOOO ... quanto cazzo fanno male i coglioni mentre resistono alla castrazione!... AAAAAAAAAh ... Non sapevo quanto facesse male sentire i testicoli che si frantumano ... AAAAAAAAAAAAAH - il volto di Fabrizio e scomposto da un terrore che non ho mai visto nella mia esperienza di guerra, il vello del suo petto schiuma sudore e sangue come se fosse insaponato - ma non voglio la tua pieta cazzo ... AAAAAAAAAH ... i miei coglioni polanisti resisteranno alla tua forza devastante ... Si opporranno alla tua potenza con l orgoglio di maschio biancogiallo che mi pulsa nel petto e nelle palle ... AAAAAAAAAAAAAAH ... " "Cazzo Fabrizio sei un eroe vero! - urla Giovanni - falle vedere che hai i coglioni anche mentre ti tortura nel tuo punto debole! Resisti fratello! Sei un torello vero nel cuore e nelle palle!" "AAAAAAAAAAAAAAAH ... Vale sei troppo forte ... aaaaaaaaah ... nessuno mi ha mai inflitto un dolore cosi ai coglioni ... Il mio corpo e tranciato dal dolore che mi hai inferto ... Ma il mio cuore e i miei coglioni resisteranno ... AAAAAAAAAAAH ... Il mio petto resta uno scudo polanista che non potrai abbattere ... " In quel momento il fisico virile rimane sopraffatto dalla sofferenza: il maschio si scuote sotto l effetto di conati di vomito, dalla sua bocca si rovescia tutto il contenuto dello stomaco insieme a sangue e bava. Ribrezzo e pieta convincono ora l amazzone a lasciar scivolare il pacco del guerriero giu dal ginocchio che lo massacra: il ragazzo si accascia di peso in mezzo al suo stesso vomito. Deve aver perso i sensi perche il braccio destro trema involontariamente e lo sguardo e vitreo. Ma quando la guerriera lo distende sulla schiena schiacciandogli il petto sotto il piede, Fabrizio riprende i sensi: le femmine del pubblico cominciano a contarlo a gran voce, ma il ragazzo riesce solo ad emettere lamenti inarticolati. Alla fine riesco a intuire cosa sta mormorando: "Giovanni, fratello, i miei coglioni polanisti non si sono frantumati" Sono certo che se Valentina avesse stritolato le mie palle solo per un po' come ha macinato quelle di Fabrizio, l Alana mia sacca dei coglioni sarebbe rimasta polverizzata. Dopo soli dieci minuti del terzo round, l Alan passa di nuovo in vantaggio: sta battendo il Polan 2 a 1. Andrea aiuta Fabrizio a trascinarsi fuori dall arena: infatti adesso tocca a Giovanni subire l umiliazione di farsi spaccare il culo dal gagliardetto alanista. Amelia avvicina la sua nuova vittima appoggiando uno scudo con il marchio dell Alan davanti alla propria figa e ordinando gli: "Ti voglio vedere genuflesso davanti alla squadra che ti batte e ti domina". Il ragazzo la guarda con aria di sfida, senza compiere alcun gesto. "In ginocchio e porgi omaggio all Alan - replica Amelia - con la genuflessione e il bacio allo scudo". Il maschio non accenna ad obbedire; ma sembra che l amazzone non aspetti altro, e di scatto gli conficca una ginocchiata sulle palle. "AAAAAAAAH! - grida Giovanni mentre crolla in ginocchio coprendosi il pacco con le mani - Le palle no, cazzo!... aaaaaaaaaaaah ... i miei coglioni ... aaaaaaaaaah ... cazzo che male ai coglioni ... " "Bravo testa di cazzo, hai capito che ti devi prostrare di fronte all Alan - lo incalza Amelia, mentre gli stampa sulla faccia lo scudo verdeoro, imponendo alle labbra boccheggianti in cerca di ossigeno del maschio di rendere omaggio al simbolo alanista - ora voglio vedere il tuo culo bello spalancato! Il suo legittimo proprietario sta per prenderselo e squartarlo a dovere ... Visto che non sei degno di avere un culo tuo, ne di poterti battere alla pari con l Alan, cerca almeno di farti dominare con decenza, senza piangere e godendo di essere la puttana del tuo padrone! Le ragazze del pubblico ridono senza freni ascoltando il discorso di Amelia. Intonano un coro per festeggiare la sodomizzazione del ragazzo: "Giovanni spalanca bene il culo - il tarello dell Alan per te e troppo duro!". La femmina gli schiaccia la testa nella polvere con un piede; ora l ano del ragazzo e sollevato a mezz'aria, del tutto indifeso. L amazzone solleva in alto il legno con il gagliardetto alanista e lo pianta con una fiondata netta in pieno nel culo di Giovanni. "AAAAAAAAAAAH ... AAAAAAAAAAAAAAAAAAAH ... il culo cazzo ... oh cazzo il mio culo ... AAAAAAAAAAAH ... - Giovanni non riesce a trattenere i lamenti per la pugnalata che gli ha sfondato l ano inondandogli le cosce di sangue - cazzo mi hai spezzato il culo ... aaaaaaaaaaaah ... ah cazzo il mio culo massacrato, quanto cazzo fa male ... AAAAAAAAAAAH ... figa che male al culo ... OH CAZZO ... CAZZO ... CAZZO IL MIO CULO ... AAAAAAAAAAAH ... " Le ragazze gli intonano un coro di risposta tra boati di risate: "Guarda il culo di Giovanni, e quello di una troia che esercita da anni!" Ma l ilarita delle guerriere si placa all istante, non appena Valentina torna a calcare l arena della sfida. Fabrizio non si arrende: Andrea lo ha aiutato a ripulirsi dal vomito che gli ricopriva gran parte del fisico; ora anche lui si avvicina al cerchio di combattimento per riprendere la lotta. Il suo corpo e talmente invaso da lividi, ferite, strappi, sangue, da renderlo quasi irriconoscibile. Il silenzio e completo, si sentono solo i passi degli sfidanti che roteano prima di dare inizio alle ostilita. Il maschio assume coraggiosamente l iniziativa, molestando la guerriera ai fianchi con i pugni - nel tentativo di colpirla sugli addominali o sulle pere. La ragazza e attenta e non lascia filtrare nulla: e piu sorpresa che spaventata dall intraprendenza di Fabrizio. Forse vuole osservare fin dove riuscira a spingersi il maschio - o forse l attacco del guerriero e davvero efficace; la donna non reagisce, e si limita ad evitare i danni. In ogni caso una fioca luce di speranza torna ad illuminare il mio cuore. Talvolta i miracoli rovesciano le sorti di una guerra Alana - perche non dovrebbe capitare anche nel corso di una battaglia? In effetti un mezzo miracolo riesce: il destro del ragazzo passa la difesa dell amazzone e percuote gli addominali di Valentina; ma prima di poter replicare con altre offensive, la ragazza reagisce con un calcio secco sulla coscia virile e il guerriero deve battere in ritirata piu in fretta che puo, zoppicando vistosamente. Fabrizio ci mette il cuore polanista, e torna all attacco: la cinge alle spalle e infierisce con le ginocchiate sui fianchi. L amazzone si impegna ora ad allontanare i colpi virili dal suo torso: nessuno sa da dove Fabrizio attinga l energia e la forza per scatenare un simile attacco di gambe, ma l assalto ottiene il risultato di concentrare l amazzone sulla difesa dei fianchi - fino a quando il guerriero trova lo spazio per infliggere un montante sulle pere di Valentina. Le tette pero questa volta roteano appena attorno allo sterno della ragazza: la forza del maschio ormai e ridotta, e Fabrizio non riesce a parare la ginocchiata sui suoi addominali villosi, con cui l avversaria reagisce al suo attacco. "Te lo prometto Fabrizio - schiuma con astio la donna - faro pagare al tuo cazzo le sofferenze che mi hai inflitto ai seni!". "Riuscirai a toccarmi il cazzo solo con la figa - replica in affanno il ragazzo - e sara nel momento in cui sentirai quando e caldo l uccello di un toro polanista e quanto sono potenti le sue spinte!" Entrambi gli sfidanti sembrano affaticati: la femmina si copre le tette con entrambe le braccia, il maschio si protegge gli addominali. Ma sembra che tocchi di nuovo al ragazzo guidare le ostilita: dopo tre respiri profondi si risolleva dritto, le braccia lasciano la protezione degli addominali e lo sguardo si fa minaccioso. La manovra di attacco deve riprendere, il guerriero si protende per bloccare di nuovo l avversaria alle spalle e ricominciare il pestaggio a ginocchiate sui fianchi. L amazzone lo lascia avvicinare, continuando a mostrare preoccupazione per la sofferenza alle tette; ma appena Fabrizio si china su di lei per imprigionarla, Valentina scocca un calcio fulminante sulla coscia destra del ragazzo. L impatto e violentissimo, sulla coscia virile il livido gia vistoso sul quale si abbatte il piede femminile si squarcia in una ferita sanguinante. La gamba non riesce piu a sorreggere il maschio, che crolla in ginocchio davanti all avversaria. Mentre il guerriero e disorientato dalla velocita dell attacco subito e dei suoi effetti, l amazzone abbatte un altra sequenza di calci sulla coscia martoriata del guerriero. "AAAAAAAAAAAH ... - Fabrizio non riesce a trattenere un lungo lamento di sofferenza mentre le sue braccia tentano con poco successo di impedire gli schianti micidiali sulla coscia - cazzo, la mia gamba ... oh cazzo, non riesco piu a muoverla ... ". Infine il ragazzo riesce ad afferrare il piede nemico, e a far perdere l equilibrio all avversaria. Mentre Valentina cerca di riconquistare l assetto di attacco dopo il rischio di caduta, il maschio si sforza di risollevarsi in piedi. Ma tutto l impegno che egli versa in questa impresa non raggiunge che risultati penosi: sembra ormai impossibile recuperare in modo stabile la posizione eretta, e la gamba destra trema fuori ogni controllo. Ne approfitta l avversaria, che torna a farsi sotto e che martella con un nuovo calcio la coscia sinistra: Fabrizio rovina a terra - e pur senza dover scontare ferite gravi come nella gamba destra, ora anche la sinistra sembra pericolosamente compromessa nella sua stabilita. Il guerriero cerca di combattere inginocchiato: porta i suoi pugni alle gambe dell avversaria, tenta di raggiungerla con un montante sulla figa. Ma l amazzone ha buon gioco a sottrarsi alle velleita di attacco del guerriero: si allontana e si avvicina agilmente sottraendosi ai suoi colpi, rotea liberamente attorno a lui, costringendolo a manovre faticose e umilianti di rivoluzione su se stesso. I ripetuti tentativi compiuti dal maschio di risollevarsi non raggiungono il loro obiettivo; Valentina scuote boati di risate da parte delle femmine del pubblico avvicinandosi al ragazzo e spingendolo con colpetti sulla schiena per farlo ricadere al suolo ogni volta che il guerriero tenta di stabilizzarsi sulle gambe ancora flesse. Fabrizio e travolto dalla fatica e dalla vergogna, il respiro e affannoso e conquistato a bocca Alanamente spalancata, il suo petto villoso schiuma sudore di un colore ormai indefinibile. E' un ragazzo fortissimo, il piu potente della nostra squadra: il suo corpo e plasmato dalla resistenza, dalla fatica e dall agilita dei suoi muscoli. Ha le palle d'acciaio, come hanno mostrato non disintegrandosi sotto le ginocchiate di Valentina e permettendogli di combattere con coraggio contro tutti. Eppure il suo fisico e molto virile anche negli aspetti di tenerezza e fragilita: il suo corpo e delicatissimo e molto vulnerabile per chiunque trovi accesso al suo punto debole e lo torturi, punendo il suo orgoglio virile. Ora la debolezza del suo fisico martoriato e totalmente dispiegata sotto i colpi di Valentina: lo riconosco con terrore, ogni fibra del suo corpo e massacrata dallo strazio, e solo il cuore polanista del ragazzo a tenerlo ancora in vita - ma da un momento all altro la vulnerabilita del maschio sara svelata dal colpo che lo spezzera infliggendogli la sconfitta finale. Ora l amazzone si e avvicinata e gli tempesta la faccia di pugni: Fabrizio ha sollevato le braccia cercando di proteggere la testa - ma molte martellate della ragazza lo raggiungono comunque al volto e gli gonfiano gli occhi e le labbra con lividi sanguinanti. L ultimo destro fa precipitare il maschio a terra sul proprio fianco destro; ma lo smarrimento negli occhi del guerriero si dissolve in fretta, e sputando sangue dalla bocca il maschio si risolleva in ginocchio. La scarica di pugni al volto riprende, le braccia virili tentato di nuovo di proteggere la testa. Ma ora che le braccia del ragazzo gli nascondono il volto e le sue gambe sono spalancate per mantenere l equilibrio sotto l attacco, la via della sconfitta e davvero spalancata. Valentina carica il calcio in modo che da accumulare tutta l energia possibile fino a quando il suo piede si schianta di collo pieno sulle palle di Fabrizio con un colpo cosi duro da ribaltare il ragazzo e farlo precipitare al suolo di schiena. "AAAAAAAAAAAAARRRRRRRRGGGGGGGGGHHHHH ... oh cazzo le mie palle ... oh cazzo le mie palle ... - si lamenta in preda ad un panico orribile il maschio mentre si contorce a terra rotolandosi nella polvere per la sofferenza - AAAAAAAAAAAAAAH ... i miei cazzo di coglioni si stanno gonfiando ... oh cazzo le mie palle mi si gonfiano dentro il corpo ... AAAAAAAAAAAAH ... " La guerriera si avvicina al maschio osservandolo con disprezzo. "Oh cazzo, basta ti prego - la implora il ragazzo mentre i conati di vomito gli fanno rovesciare dalla bocca sangue e acido - non ce la faccio ... AAAAAAAAAH ... non ce la faccio a prenderne ancora ... AAAAAAAAH ... Ti prego non picchiarmi ... aaaaaaaaaaaah ... non picchiarmi ancora, sto morendo ... AAAAAAAAAAAH ... il tuo calcio mi ha fatto rientrare una palla nell inguine ... AAAAAH ... " "Non morirai per questo dolore - replica Valentina - devo essere io a farti soffrire, non un incidente delle tue palline troppo fragili. Qual e il testicolo rientrato?" "AAAAAAAAAAH ... il coglione destro cazzo ... AAAAAAAAAAH ... e il coglione destro che e rientrato, oppure si e polverizzato per la potenza micidiale del tuo colpo ... " La ragazza si china sull avversario e tenta di allontanargli a forza le mani con cui si protegge il pacco massacrato. "NO ... NO.. non te lo permettero cazzo ... - grida in affanno Fabrizio - AAAAAAAAH ... non ti permettero di profanare il mio pacco polanista ... aaaaaaaaaaaaaaah ... finche sono vivo non avrai le mie palle o il mio uccello tra i tuoi trofei ... AAAAAAH ... " "Non voglio ancora trofei, testa di cazzo - replica la donna - voglio solo che tu non muoia per il dolore alla tua stupida palla prima che sia io a stritolarti con le mie mani" Valentina riesce a scavarsi un tunnel sotto la protezione delle braccia virili e a palpare il pacco del guerriero: "Sei piu coglione dei tuoi testicoli - ride Valentina - la tua palla non e rientrata del tutto ... bastera un colpetto per rimetterla al suo posto ... " "AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH ... " lo sguardo del ragazzo diventa vitreo per qualche istante: il dolore deve avergli fatto perdere i sensi. L amazzone ne approfitta per rimuovere le mani dalla protezione del pacco virile, ed estrarre il cazzo e i coglioni di Fabrizio dai bermuda, denudandoli sotto gli occhi di tutto il pubblico. Un boato di esultanza si solleva dalle femmine che assistono alla sfida: ora la carne di maschio del guerriero e nuda e indifesa, la virilita polanista di Fabrizio ciondola tenera e vulnerabile sotto lo sguardo spietato dell avversaria. Dalle ragazze del pubblico non mancano risolini e commenti sulle dimensioni del cazzo del guerriero - che non e particolarmente lungo ma viene stimato grosso molto oltre l ordinario. La sacca delle palle e gonfia e violacea di lividi, e anche l uccello appare tumefatto dai colpi violenti inferti al pacco virile dall avversaria. Una vergogna impalpabile mi avvelena il cuore mentre devo contemplare la fragilita dei genitali di Fabrizio: la sconfitta ha travolto il ragazzo nel momento in cui la debolezza del suo pacco torturato ha spezzato il suo corpo di dolore. Ma la vulnerabilita penosa del cazzo e dei coglioni denudati del nostro comandante e la stessa che minaccia il corpo di tutti noi maschi, abbattendoci ai piedi delle amazzoni che ci sfidano, distrutti dalla sofferenza che ci e stata inflitta dai loro colpi. Non appena l uccello flaccido di Fabrizio ha terminato la sua rotazione in aria per la forza con cui e stato estratto dai bermuda, ed e ricaduto inerme sulla sinistra dello scroto massacrato, il ragazzo torna a scuotersi: "Oh cazzo ... le mie palle sono nude ... quindi sto perdendo ... - commenta sconsolato Fabrizio mormorando tra se e se - cazzo sto perdendo contro la mia ragazza davanti ai miei compagni ... aaaaaaaaah ... l unica femmina che io abbia mai amato sta spezzando il mio corpo maschio sotto gli occhi degli amici ... aaaaaaaah ... L unica donna che mi abbia sempre impedito di scoparla mi sta spremendo la forza virile fuori dai coglioni ... aaaaaaaaaah ... cazzo Valentina ti amo ... ti ho sempre amata ... " "Allora adesso sentirai quanto brucia il fuoco dell amore di Valentina - replica l amazzone - se saprai resistere, sara tutto tuo". Fabrizio e forte e coraggioso come un torello; ma la potenza rovente della guerriera sembra sul punto di rovesciarsi sul suo petto villoso per squartarlo e incenerire il suo cuore di valoroso polanista. La femmina si rivolge ad Amelia: "Non voglio che sia il culo dei tuoi schiavi a guardare la fine del loro comandante. Giovanni e Simone devo inginocchiarsi verso di me, affinche mi ammirino mentre schianto Fabrizio e li trasformo in miei schiavi". La sua scudiera afferra i ragazzi per i capelli e impone loro di ruotare la testa verso l arena della sfida e il culo verso i suoi piedi dominatrici. La nuova posizione le consegna l occasione di spingere con la pianta dei piedi il bastone con il gagliardetto alanista un po' piu a fondo nel culo sanguinante dei guerrieri. Giovanni ha gli occhi chiusi e gonfi; le lacrime gli colano copiose sulle guance. La vergogna lo inchioda al buio e al silenzio del rifiuto di contemplare il termine del match. "I vostri coglioni sono troppo deboli per rendervi eroi - esclama Valentina rivolgendosi a Fabrizio - ma devi ordinare ai tuoi di avere almeno abbastanza palle per guardare bene quello che sto per farti: devono vedere quanto soffrirai per la prova che infliggero al tuo pacco da torello!" "Fratelli, vi prego, non aumentate la mia vergogna - ci invoca il comandante con un filo di voce - Valentina e troppo forte per me, ce l ho messa tutta ma la sua potenza ha sopraffatto i miei muscoli virili e ha spezzato il mio corpo: il mio fisico e disintegrato, non riesco a muoverlo, ma ci mettero tutto il cuore per resistere ancora; voi quindi mostrate il valore delle palle polaniste, e non staccate gli occhi dalla sfida mentre la mia avversaria punira il mio fisico virile con colpi micidiali e tentera di schiantare i miei coglioni biancogialli infliggendomi di nuovo una sofferenza atroce". Il ragazzo tenta penosamente di coprirsi il pacco nudo con le mani; l amazzone lo squadra con sguardo selvaggio, e gli urla: "Non sei curioso di sapere se scotta di piu il cazzo di un torello o la figa di un amazzone? Io non vedo l ora di saperlo. Prima hai detto che avrei potuto toccarti l uccello solo con la figa: ecco, e il momento giusto". Gli occhi del polanista si gonfiano di terrore mentre la ragazza scosta con violenza le mani con cui si protegge il pacco e gli afferra il pene tumefatto. Il cazzo e flaccido: questo permette alla guerriera di scappucciare la cappella agevolmente; poi Valentina forza la pelle a scivolare lungo il tronco fino alla radice dell uccello - senza badare alle ferite e agli strappi che squarciano la pelle del pene biancogiallo. "AAAAAAAAAAAAAAAAH ... MI HAI STRACCIATO IL CAZZO! AAAAAAAAAAAAAAAAAAAH ... Non mi evirare cazzo ... aaaaaaaaaaaaaaaah ... non evirarmi davanti ai miei compagni ... nooooooooooooo ... " "Il tuo cazzo e flaccido e freddino, bello! - lo deride la donna - ma forse e solo un effetto del fatto che non lo sto sfidando con la mia figa? Allora facciamoli incontrare subito!" Valentina si abbatte sul pacco virile, conficcando il cursore della cerniera che le protegge la vagina nella carne viva del cazzo di Fabrizio. "AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAHH ... IL MIO CAZZO ... AAAAAAAAAAAAAAAAAAH ... VALE MI HAI SQUARCIATO IL CAZZO - urla il maschio con una voce resa irriconoscibile dall orrore, il volto stravolto dal dolore e dallo spavento - OH CAZZO VALE COSA MI STAI FACENDO ... AAAAAAAAAAAAAAAAH ... OH CAZZO VALE E' ATROCE ... AAAAAAAAAAAAAAAAAAH ... QUANTO CAZZO FA MALE ... QUANTO CAZZO MI FA MALE L UCCELLO ... AAAAAAAAAAAAAAH ... " La ragazza fissa il guerriero negli occhi con dolcezza, sembra quasi che lo implori di resistere, di non lasciarsi sopraffare dall ondata di dolore. Ma le urla del maschio soverchiano ogni forma di comunicazione affidati a piccoli segnali, e lo strazio lo forza a dibattersi, a chiudere gli occhi e a strabuzzarli roteandoli in giro, senza poterli inchiodare nella dolcezza compassionevole delle iridi azzurre dell amazzone. Allora anche l espressione e i gesti di Valentina si oscurano, e a colpi secchi di bacino la donna squarcia la dorsale del cazzo polanista risalendo con il cursore della cerniera verso la cappella gia tumefatta dai colpi precedenti inferti sul pacco. "AAAAAAAAAAAAAAH ... TI PREGO VALE ... NON HO MAI PROVATO UN DOLORE COSI' ... AAAAAAAAAAAAAAH ... TI PREGO VALE NON DEVASTARMI IL CAZZO ... AAAAAAAAAAAAAAAAAAH ... TI PREGO ... IL MIO CAZZO STA SANGUINANDO COME UN RUSCELLO ... AAAAAAAAAAAAAAH.. FIGA PERDO SANGUE DAL CAZZO ... AAAAAAAAAAAAH ... CAZZO VALE HO PAURA ... ho paura ... " "Non devi aver paura - replica la guerriera - soltanto i veri maschi possono essere evirati, quindi tu non cori questo rischio". "Ti scongiuro ... AAAAAAAAAAAAAAAAAAAH ... - la implora il ragazzo - non tagliarmi la cappella ... ti prego ... AAAAAAAAAAAAAAAH ... ho paura ... ti prego ... " "Sai cosa devi dire per potermi fermare ... - risponde la donna - sai quello che devi fare ... " "NO CAZZO, IL MIO PETTO E' FIERAMENTE POLANISTA ... . AAAAAAAAAAAAAH ... NON POSSO ARRENDERMI ... AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH ... MI HAI SPEZZATO LA CAPPELLA ... AAAAAAAAAAAAAAAAH ... HAI ANNIENTATO IL MIO CAZZONE ... AAAAAAAAAAAAH ... MI STAI EVIRANDO CAZZO ... non sentiro piu quello che prova un maschio mentre si sbatte la sua donna ... AAAAAAAAAAAAAAAAAAAH ... ti prego, un po' di compassione per la mia virilita schiantata e annichilita ... " "Be', adesso che sappiamo che il tuo cazzo e una polpa di carne da maschio debole, flaccida e sanguinante - prosegue Valentina - proviamo a vedere di cosa sono capaci invece le tue palle da torello ... ti ho talmente brutalizzato il pacco che quasi non trovo i coglioni nel bagno di sangue virile in cui sono immersi". L amazzone afferra la sacca delle palle di Fabrizio con la mano destra e la stritola nel suo pugno, tirandola verso il basso. "AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH ... BASTA ... BASTA ... AAAAAAAAAAH ... TI PREGO BASTA ... " "Avanti dillo - ordina la guerriera - DILLO!" "NOOOOOOOOOOOO ... ti prego ... non umiliarmi cosi ... AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH ... ti prego ... un po' di pieta per i miei genitali maschili ... AAAAAAAAAAAAAAAAAAAH ... ti prego ... ho paura ... AAAAAAAAAAAAAAAAH ... ti prego, non mi castrare ... AAAAAAAAAAH ... se devo schiattare, ti prego, fammi secco ancora maschio ... AAAAAAAAAAAAAAh ... ti prego, lascia che i miei compagni vedano che schiatto con le palle ... " "Hai le palle molli come una lumaca - osserva sprezzante la donna - anzi no, hai le palle di una lumaca. Probabilmente ho distrutto il torello che c'era nei tuoi coglioni a ginocchiate, e ora c'e solo una lumachina impaurita ... Lasciami controllare che ci siano ancora tutte e due le palline, come avevano tutti i maschi che ho sconfitto prima di te" L amazzone isola la palla destra dentro lo scroto con le dita della mano destra, e comincia a stringerla tra le unghie. "TI SCONGIURO NON FARLO SOFFRIRE COSI' - la implora urlando Giovanni - E' SOLO UN RAGAZZO! Ti prego Valentina, Fabrizio e un maschio, se gli spappolerai i testicoli tra le dita morira con lo strazio piu atroce che possa provare un uomo!" "Oh no che non mi fermero - gli risponde Valentina con la pacatezza che prelude le tempeste - non mi fermero fino alla vittoria, dovessi abbattere l Alana civilta dei maschi, la storia della virilita dalle origini fino alla guerra attuale". "AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH ... basta ti prego ... - la implora Fabrizio - AAAAAAAAAAAAAAAAH ... ti prego basta BASTAAAAAAAAAAA ... AAAAAAAAAAAAAAAAAH ... MI ARRENDO TI PREGO ... MI ARRENDO ... AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH ... TI SCONGIURO RISPARMIAMI ... AAAAAAAAAAAAH ... TI PREGO, NON UCCIDERMI DISINTEGRANDOMI LE PALLE ... ... AAAAAAAAAAAAAAAAH ... PIETA' TI PREGO, SEI TROPPO FORTE, MI HAI SCONFITTO ... AAAAAAAAAAAAAAAAH ... TI PREGO MI ARRENDO, MI ARRENDO ... ." "Sai bene che non posso accettare la tua resa - gli risponde la guerriera - fino a quando non avrai riconosciuto che su questo campo ha combattuto un solo eroe e un solo uomo" "SI' CAZZO, HAI RAGIONE ... HAI RAGIONE ... AAAAAAAAAAAAAH ... LE PALLE CAZZO ... AAAAAAAAAAAAAAH ... TI PREGO CAZZO, NON SCHIANTARMI LA PALLA TI SCONGIURO AAAAAAAAAAAAAAAAAAH ... TI PREGO, SEI TROPPO FORTE ... mi hai spezzato ... AAAAAAAAAAH ... hai spezzato il mio corpo maschio ... sei molto piu uomo di me ... AAAAAAAAAAAAAAAAH ... cazzo hai schiantato il mio corpo virile di dolore perche sei tu il vero uomo ... sei l unico uomo di questa sfida ... solo tu tra noi due merita di essere considerato un guerriero ... sei l eroe della tua gente ... AAAAAAAAAAAAAAAAH ... e anche l eroe e il comandante della mia squadra ... la mia sconfitta mostra che non basta essere un maschio per essere un uomo ... le mie palle deboli hanno mostrato ai miei compagni che solo le femmine possono vantare il possesso delle virtu del coraggio, della forza e del comando. AAAAAAAAAAAAH ... ti prego, non vendicare sulle mie palle l errore che ho commesso di guidare la mia squadra contro di te, invece di riconoscere la tua supremazia naturale e di prostrarci ai tuoi piedi ... AAAAAAAAAAAAAAAAH ... ti scongiuro, risparmia il mio corpo sconfitto ... non castrarmi davanti ai miei compagni ... "Esultate ragazze - urla Valentina lasciando libera la palla torturata del maschio e sollevando in trionfo le braccia verso il cielo - il corpo virile del comandante Fabrizio e schiantato dai miei colpi e si arrende alla sconfitta! Il suo petto non e piu uno scudo del Polan, ma un altro petto maschio prostrato nella polvere dalla forza delle femmine!" Tutte le donne presenti nel pubblico saltano alzando le braccia in segno di vittoria, emettendo all unisono un boato di entusiasmo. Fabrizio piange senza controllo mentre l avversaria troneggia su di lui, sollevando le braccia sollevate in trionfo e calpestandogli il petto villoso sotto il suo piede. Il sangue sgorga a ruscelli dal cazzo polanista, mentre il suo scroto si gonfia in modo orribile per le ferite che massacrano i testicoli. Valentina sale con entrambi i piedi sul petto indifeso del ragazzo per mostrare la sua onnipotenza sul corpo del maschio battuto. Questa esibizione di dispotismo assoluto suscita una nuova ondata di entusiasmo nelle donne presenti alla sfida. Amelia avvicina la sua comandante con un bastone sul quale e inserito un gagliardetto alanista: le ricorda che anche la vittoria del terzo round deve essere celebrata, oltre alla sconfitta definitiva dell avversario: nella gara a punti, l Alan ha travolto il Polan 3 a 1. Il paletto deve essere conficcato nel culo del guerriero battuto, sodomizzando l ano di Fabrizio. Ma Valentina vuole che questo gesto finale di celebrazione sia preceduto da un altro momento di umiliazione del maschio sconfitto. Cerca il comandante del Forte Verlasca tra i maschi inginocchiati davanti al corteo delle ragazze vittoriose: e un ragazzo bello e muscoloso, sui 25 anni, di cui avevo sentito dire si chiamasse Stefano. Anche lui era rimasto travolto dalla forza delle amazzoni, e i lividi di cui era cosparso il suo corpo testimoniavano sia il coraggio nell opporre la massima resistenza alle assalitrici, sia la violenza che aveva finito per schiantare al suolo il suo fisico virile insieme ai ragazzi della sua squadra. La guerriera gli ordina con un gesto di avvicinarsi a lei, poi comanda ad Amelia di sostenere la testa inerte di Fabrizio sulle proprie ginocchia, affinche possa osservare distintamente quello che dovra succedere. Infine ordina che tutte le ragazze del forte sfilino accanto al corpo sconfitto di Fabrizio, e che gli calpestino il petto villoso con il loro piede destro, in segno di trionfo. "Fabrizio e i maschi hanno perso la battaglia per la supremazia di questa fortezza contro tutte noi - proclama Valentina - quindi lo sconfitto dovra essere umiliato da tutte le avversarie contro le quali si e schierato in gesto di sfida e dalle quali e stato inesorabilmente battuto. Fabrizio deve sentire ogni piede femminile che gli calca il petto indifeso, deve ammirare dalla polvere il profilo di ogni donna che schiaccia il suo cuore polanista nella polvere, deve contemplare la forza alanista che domina i suoi muscoli virili sopraffatti e schiantati al suolo. Ma ancora questo non puo bastarci. I ragazzi ci avevano promesso un avversario con le palle di un toro e un cazzo incandescente: si erano impegnati ad una sfida con un semidio dal pacco infuocato. Se questa divinita si fosse presentata e mi avesse travolto con la sua potenza genitale, gli avrei consegnato Alanamente la mia vita e la mia vagina. Ma le mie ginocchia e i miei pugni si sono schiantati contro la carne delicata e debole dei coglioni di un maschio, fragile e vulnerabile come tutti i maschi che abbiamo massacrato in questa guerra. La punizione adeguata per la menzogna che ci e stata somministrata consiste nella costrizione ad ammirare l esperienza che Fabrizio si e negato con la sua sconfitta. D'altra parte sono convinta che i maschi debbano impegnarsi in qualche modo a rendere omaggio alla vincitrice della sfida, onorandola con il massimo di piacere che il loro corpo troppo debole per la lotta possa concedermi. Stefano si assumera questo incarico per conto di tutti i suoi compagni". "NO TI PREGO NON FARMI QUESTO - la implora Fabrizio - TI AMO VALENTINA, TI PREGO NON FARMI QUESTO! STRAPPAMI IL CUORE CON LE TUE MANI, DA' LE MIE PALLE IN PASTO AI TUOI CANI MA NON SCOPERTI UN ALTRO SOTTO I MIEI OCCHI!! TI SCONGIURO VALE, TI SCONGIURO! TI PREGO VALENTINA NO, IO TI AMO!! TI AMO DAVVERO NOOOOOOOOOOOO ... TI PREGO!" Il corteo delle ragazze e gia in coda accanto al corpo distrutto del maschio. A turno, ogni guerriera impone il suo piede destro sul petto villoso di Fabrizio, mentre le altre compagne contano fino a 10. Poi la ragazza si allontana e la successiva esegue la stessa cerimonia. Ma gli occhi del polanista sono concentrati su Valentina, che ora e rimasta completamente nuda, mentre Stefano e disteso a terra con la schiena nella polvere ai suoi piedi. Anche Stefano deve anzitutto subire l imposizione del piede della vincitrice sul suo petto villoso per qualche tempo: i grandi occhi azzurri del ragazzo le contemplano la figa nuda, e appena il piede femminile si risolleva dal suo petto il suo respiro comincia a diventare piu affannoso. L amazzone gli sbottona i bermuda e il pacco di Stefano emerge alla luce intensa del crepuscolo: il cazzo e gia rigido, e la donna lo monta, cominciando a strofinare il pacco virile con il pube. Il maschio solleva le mani per toccare le tette imponenti della guerriera: le sfiora i grandi capezzoli scuri, poi con una mano accarezza la valle che separa le due pere rotonde e bianchissime. I capelli rossi inondano e si ritirano alternativamente dalle sue spalle forti, mentre il suo busto ondeggia sul pacco virile, accendendo di luce l aria del tramonto. Il rantolo di eccitazione del ragazzo risuona sempre piu forte, tramutandosi quasi in un lamento - fino a quando Valentina si solleva e lascia che Stefano la penetri con il suo cazzo rigidissimo. La donna cavalca il grosso uccello del ragazzo con energia, i suoi sollevamenti scoprono il cazzo di Stefano sempre piu luccicante degli umori femminili che lo lubrificano e ne avvolgono il calore vibrante. Le pere Di Valentina si scuotono al ritmo dei suoi gemiti di piacere, roteano attorno al suo tronco e si piegano al contatto delle dita virili, che le palpano senza mai poter esaurire l appagamento bramoso del ragazzo. Il piacere dell amazzone si esprime in una successione di vagiti sempre piu intensi, simili quasi ad un grido continuato di battaglia; il godimento le distorce il volto nella stessa smorfia selvaggia con cui la sua forza minaccia l avversario nel momento in cui si prepara lo scontro. I suoi occhi scintillano di luce, di felicita indomita, di vitalita sconfinata. Stefano cerca di sostenere l esplosione di energia della donna con colpi di reni che permettono al suo cazzo di affondare nella figa affamata e traboccante di umori femminili della guerriera; ad ogni affondo che il suo uccello sferra nella vagina della vincitrice, il suo petto erutta una successione di "SI' ... SI' ... SI' ... " rochi e quasi animaleschi. Fabrizio piange con singhiozzi profondi mentre e costretto ad osservare la scopata selvaggia che Valentina sta consumando con un altro maschio; i piedi delle guerriere continuano ad umiliare il suo petto sconfitto schiacciando il suo vello virile schiumante di sudore e di sangue; il suo sguardo inquadra il godimento furioso di cui la ragazza si impregna nel corpo muscoloso di Stefano sullo sfondo del proprio cazzo spaccato in due e sanguinante dopo le torture che l amazzone gli ha inflitto durante la sfida. Ne gli e possibile distrarsi dallo spettacolo del coito della ragazza che lo ha battuto, perche non appena tenta di chiudere gli occhi per concedere una pausa al suo cuore tradito, Amelia gli sciabola il legno con il gagliardetto alanista sui suoi coglioni massacrati. Infine il piacere di Valentina raggiunge l apice. La ragazza si aggrappa al torace di Stefano affondando le unghie nella carne dei suoi pettorali e strappando istericamente i suoi peli scuri. La sofferenza e il piacere si mescolano nelle grida del maschio, mentre la guerriera urla a piena voce il suo orgasmo - mentre le tette si sollevano imperiose sul suo petto sollevato dall affanno per il godimento. Infine, il corpo della ragazza si abbatte sul petto ferito del maschio. Dopo qualche istante, Valentina si riprende e si solleva dal corpo del polanista. L amazzone estrae il cazzo biancogiallo dalla sua vagina senza troppe cerimonie; una volta tornata in piedi, la guerriera osserva con disprezzo l affanno del ragazzo, ancora teso per l eccitazione e con il cazzo in tiro, avviluppato di succhi femminili. Gli occhi azzurri di Stefano le fissano la figa circondata da peli rossi e il volume straripante delle pere; il suo sguardo e ottuso dalla libidine, mentre la sua mano destra si accarezza la cappella e l asta dell uccello. Con un cenno Valentina chiede ad una compagna di consegnarle uno dei paletti destinati a sodomizzare i maschi battuti; non appena Stefano chiude gli occhi e si abbandona al piacere della sborra che trabocca dal suo cazzo, la guerriera si china su di lui e gli conficca il bastone appuntito in pieno petto. L arma spezza i peli e i muscoli del petto proprio mentre il ragazzo ha raggiunto il vertice del piacere; il suo cuore si spacca prima che abbia potuto proferire un lamento. Il fisico nudo di Valentina e grandioso e solenne come un corteo di divinita della guerra. Ora che le sue mani hanno trafitto il petto del ragazzo che l ha penetrata regalandole la felicita che il pene virile puo irradiare nel corpo di una donna, la sacralita del suo corpo appare ancora piu numinosa e intangibile. Con un espressione dura sul volto la guerriera si avvicina a Fabrizio: il suo sguardo fissa il pacco maschile disintegrato dai colpi subiti in battaglia, poi sull espressione affranta dal dolore e dalle lacrime del ragazzo sconfitto. "Ho schiantato il tuo corpo maschio e le tue speranze di poter mai essere un uomo e un eroe. Non potrai nemmeno piu servirci come maschio da monta, perche il tuo cazzo e le tue palle ormai sono inservibili per inseminarci e accenderci le gioie della figa. Non c'e piu dolcezza nel tuo uccello e nella tua sacca dei coglioni: credo che la sentenza per la tua vita sia allora gia scritta". "Mi hai scritto la sentenza in fondo al petto quando il cazzo di Stefano e sprofondato nella tua figa celestiale, e le sue mani hanno potuto palpare le tue tette lisce e massicce. Nessuna delle ginocchiate con cui mi hai schiantato le palle mi ha fatto male come questo spettacolo. Il mio cuore e gia morto: non provero dolore mentre mi squarcerai il petto il la punta della tua arma mi trapassera il cuore". Con un solo gesto, senza una lacrima ne l ombra di un emozione, Valentina afferra il paletto che le porge Amelia e lo conficca in pieno petto piantandolo nel cuore di Fabrizio. Mentre il gagliardetto alanista sventola vittorioso sul petto villoso del ragazzo, tutti i maschi inginocchiati davanti alle femmine nel cortile salutano il comandante stringendo il pugno destro nel palmo della mano sinistra. Tutti i ragazzi presenti quella sera nel forte sono stati resi schiavi dalle guerriere che occupano l edificio. Solo a me e stato ordinato di lasciare la fortezza, per raccontare alle altre squadre di maschi cosa avevo visto e come era finita la sfida tra guerrieri e amazzoni. Ora sono ospite nel forte di Group; ma dalle ultime luci della sera si sono viste le fiaccole lasciare il forte Verlasca per invadere il bosco e minacciare le altre postazioni controllate dai maschi. Che ne sara di noi prima del mattino?