Massacro - Dedicato a FDELPONTE
By Fabio,
pino.cerri@virgilio.it
Libera traduzione di un racconto di Eric Robert
Un'altro racconto dedicato a
Federica. Ovunque tu sia. pino.cerri@virgilio.it
(non posso mettere l'indirizzo hotmail qui).
***
Mentre saliva la lunga scala di pietra
che conduce alla sede della fraternit… universitaria Psi Upsilon, un sorriso attraverso' il suo volto. Era molto tempo che non lo
rifaceva. Forse troppo. Sapeva che un giorno o l'altro l'avrebbero
scoperta, ma questo non era mai stato un problema. N‚ oggi l'avrebbe dissuasa
dal suo sinistro proposito.
L'orario era perfetto - 7:30 del
mattino. Tutti i ragazzi si stavano preparando per le lezioni. Giro' la
maniglia ed entro' nell'edificio.
- Che cosa posso fare per te? -
le domando' qualcuno dal fondo del corridoio. Subito
dopo apparve un ragazzo di circa 20 anni, alto e robusto. Era probabilmente
stato in cucina fino a quel momento - era infatti
coperto da goccioline di sudore e di vapore. Capelli corti e muscoli ben sodi,
doveva aver speso diverse ore in palestra. Indossava soltanto un paio di
bermuda. Lei apprezzo' subito le
dimensioni dei suoi attributi virili, che formavano un promettente
rigonfiamento nella stoffa aderente dei pantaloncini. Sorridendo rispose:
- Si', penso proprio che tu
possa aiutarmi...
- Volentieri, se posso... - comincio'
lui, ma fu presto zittito dalla vista di lei che
incominciava a spogliarsi, rivelando seni forti e sodi da cui partivano
capezzoli eretti per l'eccitazione. Quindi, senza una parola,
si slaccio' la gonna e la lascio'
cadere sul pavimento, rimanendo coperta solo da un bikini nero minimalista.
- Oooooh... - pote' soltanto mormorare il ragazzo.
Senza aggiungere altro, si getto'
su di lei, premendo il suo torso nudo contro quei magnifici seni e incomincio' a baciarle avidamente il collo e le tette,
spingendola a se' con le mani sul suo culo praticamente nudo e
strofinandosi contro la sua figa umida.
La sua estasi duro' poco. Improvvisamente, lei gli sferro' una gomitata sul
naso, frantumandogli il setto all'istante. Lui si porto'
istintivamente le mani sul volto mentre cadeva all'indietro.
- Ma che diamine...? - comincio' a dire.
Ma fu immediatamente messo a
tacere dalla ragazza che, presolo per i capelli, gli premette il volto contro
il suo ampio seno.
- No, no -, gli sussurro', - Non posso permetterti di svegliare tutti
quanti. Non ancora.
Era naturalmente cosciente che il ragazzo in questo modo
non poteva respirare. Con una mano continuava a schiacciarselo contro le tette,
mentre con l'altra gli abbasso' i pantaloncini e incomincio' a massaggiare il suo cazzo
possente. Lui si dimenava, urlando silenziosamente il
suo panico sulla carne tenera dei seni di lei ma, nonostante la sua forza
fisica, non era in grado di divincolarsi.
Ben presto il suo cazzo si era
completamente gonfiato in una splendida erezione, ma i suoi movimenti
incominciavano a farsi sempre piu' deboli.
- Vieni per me prima di morire, baby -,
gli sussurrava, - voglio sentire il tuo sperma caldo sulle mie coscie...
Il ragazzo incomincio' a
piangere. Sentiva il sangue che gli colava dal naso mischiarsi con le sue
lacrime e colare sul seno della ragazza.
- e' inutile che ti ribelli, accetta il tuo destino,
ormai mi appartieni completamente.
Alcuni secondi piu' tardi venne, innaffiando col suo sperma le coscie forti e sode della ragazza. Era l'ultimo atto della
sua breve vita. Lei si strinse la sua forma ormai senza vita al petto per
alcuni secondi, per essere certa che fosse davvero morto,
quindi lo lascio' cadere sul pavimento.
A questo punto si sentiva davvero eccitata. "e'
stato meraviglioso" penso' "ma adesso ho
bisogno di qualcosa per me". Guardando il sangue e lo sperma che le colavano sulla pelle nuda, penso'
anche che le serviva una doccia. Lasciando quindi il corpo
esanime del ragazzo sul pavimento, sali' le scale.
Presto si trovo' nella stanza
delle docce. Diede un'occhiata oltre il muro ed ebbe
la sensazione che un sogno si stava avverando. La stanza delle docce della Psi Upsilon consisteva in realta' in un'ampio spazio comune dove si aprivano sei docce. Tutte e sei erano
in quel momento occupate da altrettanti ragazzi della fraternit….
Per una buffa forma di omofobia, non erano
completamente nudi, ma indossavano dei costumi aderenti da bagno.
Respirando a fatica per l'eccitazione, fece finalmente la
sua apparizione tra i ragazzi. Vi fu un attimo di silenzio, durante il quale
tutti e sei i giovanotti la squadrarono pieni di
desiderio. Uno di loro lascio' cadere una bottiglia
di shampoo: quello fu l'unico suono che interruppe il monotono sciaquio delle docce. Erano chiaramente sconvolti dalla
vista di una tale bellezza femminile davanti ai loro occhi! E per di piu' praticamente nuda, con solo
un bikini tanga che li separava dalla vista del suo sesso. La ragazza
sorrideva.
Finalmente, il piu' grosso dei
sei, un bel ragazzo atletico con i capelli rossi a spazzola, si fece avanti.
- Senti, puttana -, comincio'
allora, - Non so che che cosa sei venuta a
fare qui ma... CAZZO!
Lei gli aveva appena mollato un pugno all'altezza
dell'orecchio, per provocarlo. Infuriato, lui le sferro' un montante
terribile, ma la ragazza si scosto' leggermente,
quindi gli assesto' una ginocchiata nel bacino.
Urlando di dolore, l'uomo si getto' a terra. Lei gli
premette allora un piede sul collo, per immobilizzarlo.
- Dave... -, riusci' a mormorare il ragazzo.
Un altro ragazzo, che doveva essere Dave, la carico' da dietro.
Senza nemmeno voltarsi, la ragazza allungo' la gamba
in un calcio all'indietro che lo colpi'
direttamente nelle palle. Urlando, Dave cadde
agonizzante sulle ginocchia, piangendo di dolore sotto l'acqua calda, che gli
colava sul volto insieme alle lacrime. Quindi, con la stessa gamba, la donna assesto' una ginocchiata tra le palle del biondino, lo afferro', e lo getto' di peso sopra al corpo agonizzante di Dave.
- Maschi... tsk!
Quindi si diresse verso i due poveretti e inferse quattro
terribili colpi in successione sulle palle di Dave, praticamente castrandolo e mandandolo in shock catatonico.
Sapeva bene che, senza un immediato intervento medico, sarebbe morto in breve
tempo.
I rimanenti quattro ragazzi, che avevano assistito
sgomenti alla scena, si lanciarono simultaneamente contro di lei. Ma la femmina
non ebbe alcun problema a metterli fuori uso: il primo, un ventenne con un
enorme pacco che sforzava la tela sottile del costume, ricevette un colpo sul
collo che lo mando' diritto
contro il muro della stanza. Il secondo doveva aver ricevuto qualche lezione di
karate, infatti tento' di assestare un calcio volante sul volto della
donna. Ma questa non fece altro che scostarsi, afferrando la gamba del ragazzo
e sollevandola al di sopra della testa. Per quanto
sicuramente forte, non era altrettanto elastico: la mossa ebbe infatti l'effetto di strappargli letteralmente i muscoli
dell'inguine, mandandolo a terra e rendendo le sue gambe ormai inservibili.
Il terzo, un biondino dall'aria innocente che sembrava
essere un surfista, seguiva gli eventi con evidente nervosismo. Quando finalmente si decise ad attaccare, la femmina gli
fece perdere i sensi con un solo pugno sul mento. Si rivolse quindi all'ultimo
ragazzo rimasto.
Questi si era accovacciato in un
angolo della stanza, tremando miseramente di paura. Era un scena
piuttosto comica, data la corporatura robusta e la sua altezza. La ragazza si
diresse lentamente verso di lui.
- Un duro come te non dovrebbe
tremare cosi', - gli disse, - Lascia che ti aiuti a
rilassarti.
Dicendo questo, incomincio'
ad accarezzargli il cazzo attraverso il costume,
facendolo diventare subito eretto. Era enorme. Gonfiava il costume al
punto che il tessuto elastico si tendeva lasciando scoperta una parte del culo. L'eccitazione ebbe presto il
sopravvento sulla paura: comincio' quindi a succhiare
entusiasticamente le sue tette carnose.
Ben presto incomincio' a
sentire l'avvicinarsi dell'orgasmo. Nel frattempo, uno degli altri ragazzi si
era rialzato e stava cercando di soprendere la donna
dal retro. Con incredibile precisione e tempismo, la ragazza fece scattare il
gomito del braccio libero contro il suo petto, quindi lo afferro' per le palle mentre barcollava e le strinse in una
morsa crudele sinch‚ l'uomo non crollo'
sul pavimento. Quindi, sempre accarezzando il cazzo enorme dell'altro studente, diede un colpo poderoso
di tallone sul collo dell'uomo a terra, uccidendolo all'istante.
Proprio in quel momento, il superdotato che le stava di
fronte fu scosso da un violento orgasmo e ben presto il suo costume fu
ricoperto da abbondanti getti di sperma. Lei gli sorrise.
- Allora, ti sei rilassato?
Il ragazzo, ancora confuso e sconvolto, sorrise
timidamente e annui'.
- Bene, - disse allora la femmina, quindi porto' il ginocchio violentemente contro i suoi testicoli
ormai munti e, allo stesso tempo, gli strinse il collo in una morsa mortale. Nel giro di pochi secondi crollo' senza
vita sui corpi dei suoi compagni.
- Mamma mia, adesso si' che
sono eccitata! - esclamo' la donna, - Sai che cosa mi
ci vorrebbe ora?
E dicendo questo i suoi occhi
caddero sul corpo del surfista, che si stava riprendendo lentamente,
rialzandosi dal mucchio. "Perfetto!", penso'
lei.
Buttandosi su di lui, lo mando' nuovamente a terra con un calcio in pieno petto.
Quindi gli afferro' i capelli con entrambe le mani e lo trascino'
al centro della stanza. Voltatolo, scosto'
leggermente la tela del bikini scoprendo le labbra gonfie e fradice della figa, e si calo' sulla faccia del
ragazzo, coprendogli bocca e naso.
- Oh si'! e'
bellissimo! -, gridava ansimando.
Mentre godeva in questo modo, noto' due cose. Primo, che
il rosso si stava faticosamente riprendendo dallo shock, secondo, che il karateka, ancora agonizzante per la distorsione che lo
aveva immobilizzato, si trovava proprio al di sotto del getto di una delle
docce. L'acqua gli si riversava abbondantemente nella bocca e nel naso,
impedendogli di respirare. Lui non poteva fare altro che tossire in maniera
patetica, cercando invano di sottrarsi a quella tortura. La cosa
la riempi' di piacere, quindi si rivolse al
rosso.
- Ti eccita guardare il tuo amico che muore? -, gli
chiese.
Lui tentava di rialzarsi, ma era ancora troppo forte il
dolore che gli saliva dalle palle.
- Maledetta troia...
- Al tempo, stronzetto! Verr…
anche il tuo turno, cerca di essere paziente!
Quindi prese a strofinare con piu' lena il suo sesso sulla
faccia del surfista.
- Oh merda! Si',
si'!
Guardo' il ragazzo sotto di lei
e vide che il suo membro era in piena erezione e puntava rigido verso il cielo,
nonostante il ragazzo stesse morendo soffocato.
- Si'! Sto veneeeeeendo!
-, grido' in preda all'estasi.
Fu allora che giro' di scatto
il bacino, trascinando la testa del ragazzo con le cosce e spezzandogli
istantaneamente il collo. Soddisfatta, calda e rilassata, si lascio' andare per alcuni secondi sul corpo senza vita
della sua vittima, guardandosi in giro.
Karate Kid,
disperatamente bloccato sotto il getto d'acqua, era ormai spacciato. La
mancanza di ossigeno stava provocando violenti spasmi
nel suo giovane corpo. Allo stesso modo, Dave
sembrava ormai essere morto per lo shock subito. Rimaneva solo il rosso, che
finalmente era riuscito a rimettersi in piedi.
- Adesso me la paghi! Io ti ammazzo!
Al che la ragazza non pote' far altro che ridere di gusto. Mentre si
precipitava contro di lei, le sferro' un pugno un po' troppo fuori mira. Lei sorrise e lo devio' bloccandolo con la mano,
quindi spinse la sua testa verso il basso e la blocco'
tra le sue gambe.
Grazie alla stretta mortale che gli bloccava il flusso
del sangue al cervello, il ragazzo era destinato a diventare presto la settima
vittima della mattinata. Al pensiero di cio',
la femmina si eccito' nuovamente e incomincio' a masturbarsi mentre intensificava la stretta
delle gambe. Trenta secondi piu' tardi ebbe un orgasmo potente ma silenzioso, mentre il
maschio giaceva ormai senza vita tra le sue gambe. Apertele,
lo lascio' cadere
miseramente sul pavimento.
Decise quindi di farsi una doccia veloce e, mentre lavava
via il sangue, lo sperma e i succhi vaginali dal suo splendido corpo, guard• ancora la scena che le si parava
di fronte. Sei corpi maschili perfetti, tutti bene esposti, con la salma del rosso accatastata sopra a Dave,
che appoggiava la testa sull'inguine di un altro ragazzo morto, come a praticargli
sesso orale. Il surfista giaceva in mezzo alla stanza, con la faccia ancora
ricoperta dei suoi umori vaginali rivolta verso l'alto. Infine,
il karateka miseramente affogato in una pozza d'acqua
affianco al suo compagno, con i capelli che ostruivano lo scarico della
doccia.
Sorridendo, si asciug•, scese le scale e si rivesti'.
Mentre tornava alla macchina, si infil•
la mano nelle mutandine venendo per la terza volta. In futuro avrebbe ripensato
molte volte, soprattutto di notte, alla splendida esperienza di quel giorno.
FINE