Emma vs Ela (1) by krispin Un mese dopo l’umiliante sconfitta subita da Sidney Fox , Emma Peel venne sfidata di nuovo. L’affascinante, alta e magra agente inglese si sentiva ancora piuttosto demoralizzata e insicura. La sua nuova avversaria, Ela Weber, era un’agente della Germania Est (Stasi). Alta e robusta, con i seni grossi e i fianchi larghi, braccia e gambe forti. Ma Emma era una grande combattente, tenace e orgogliosa, ed era decisa ad accettare la sfida. Steed non era d’accordo. Temeva che la sua snella e incantevole partner potesse subire un’altra sconfitta, che poteva essere ancora più devastante e umiliante di quella con Sidney. Steed: “Ela Weber è un’avversaria molto pericolosa, Emma”. Emma: “Cosa c’è Steed? Pensi forse che io non possa batterla?”. Steed: “Oh sì…certo che puoi…Tu sei fantastica, sei in grado di sconfiggere chiunque… Ma questo combattimento sarà in ogni caso molto duro, difficile. Emma, io penso che da qualche tempo tu stia lottando con avversarie troppo forti. Prima Foxy Brown, poi Sidney Fox, ora questa potente amazzone. Tu sei fantastica, abilissima, molto veloce e intelligente, sei una combattente eccezionale. Ma non sei un colosso. Il tuo fisico è atletico, è agile, ma longilineo e piuttosto fragile. Ad appena un mese dalla sconfitta con Sidney, un altro combattimento con un’avversaria così robusta è troppo pericoloso per te”. Emma: “Certo sono magra. Ma non sono debole e gracile. E la Weber non è più forte di me”. Steed: “Ma l’hai vista bene? Peserà almeno 20-30 chili di più. Le sue braccia e le sue gambe sono il doppio delle tue. Per non parlare delle sue spalle, del suo torace…”. Emma: “Ok, ok. In effetti è grossa ed è piuttosto muscolosa (‘odio quel suo enorme seno e il suo gigantesco sedere’ pensò Emma), ma posso batterla lo stesso. Tu sei convinto che a causa del mio corpo sottile (‘i miei piccoli seni e i miei fianchi stretti’ pensò ancora Emma) io non abbia abbastanza forza per tenere testa a quella amazzone? E’ vero, sono stata battuta da Sidney Fox, ma dimentichi il mio combattimento con Foxy Brown. Anche lei era più grossa e più pesante, ma io sono stata più abile, più veloce, più intelligente, e alla fine l’ho sconfitta”. Steed ricordava perfettamente il combattimento tra Emma e Foxy. In realtà l’esile e affascinante agente inglese era stata fisicamente dominata dalla ben più potente avversaria di colore. Quella era stata la prima volta in cui Steed aveva letto chiaramente la paura di perdere negli occhi della sua partner. La robusta americana aveva stretto per due volte Emma nelle sue morse potenti e inesorabili e la fragile ragazza inglese era stata sopraffatta dalla muscolosa nera, al punto tale che stava ormai per arrendersi. Solo approfittando dell’arroganza e della troppa sicurezza di Foxy, Emma alla fine era riuscita miracolosamente a capovolgere le sorti del match e a vincerlo. Contro Sidney Fox, troppo forte per lei, Emma era poi stata dominata dall’inizio alla fine. Battuta e umiliata fino alle lacrime sotto gli occhi di Steed. Steed: “Contro Foxy Brown è stato un combattimento molto duro, Emma. Alla fine hai vinto, è vero, ma fisicamente lei ti ha dominato a lungo e hai dovuto subire tantissimo. I suoi colpi erano molto più potenti dei tuoi. Ricordo bene quando ha sopraffatto il tuo esile corpo nudo con il suo, così robusto e muscoloso. Ho ancora davanti agli occhi l’immagine delle sue forti cosce contro le tue, dei suoi grossi seni che schiacciavano i tuoi fin quasi a farli scomparire… (Steed si stava pian piano eccitando…)”. Emma: “Basta! Non ho mai rifiutato una sfida. E finora ho perso solo una volta. Questa bionda tedesca è soltanto un’altra volgare tettona. Può anche darsi che tu abbia ragione, che fisicamente lei sia più forte di me. Ma io sono più veloce, più abile e più intelligente. Non preoccuparti: la batterò”.