L'ATTRICE PROTAGONISTA di davidmuscolo Guardo l'ora nervosamente per l'ennesima volta. Tutto e' pronto ormai da diversi minuti ma manca ancora lei, la mia attrice protagonista. Mi alzo dalla mia poltrona da regista ed osservo la scarna scenografia. Controllo di nuovo che tutti gli oggetti siano al loro posto e mi siedo nuovamente. Questo e' un film le cui scene non possono essere girate un'altra volta e tutto deve scorrere nel modo giusto. Il mio collaboratore Frank mi fa segno che � tutto ok ed io mi tranquillizzo un po'. Frank si occupa delle luci durante il film e poi mi aiuta nel montaggio. Mi da anche una mano nel montare le attrezzature e nella scenografia, nel trovare la location adatta per girare il film e soprattutto nella ricerca degli attori, se cosi' posso chiamarli. Questa volta ne abbiamo scelti due come coprotagonisti, sperando naturalmente che a lei, alla star, vadano bene. Li abbiamo scelti un po' piu' robusti rispetto alla volta precedente, proprio come lei voleva, nell'intento di rendere la pellicola che stiamo per girare, maggiormente incisiva. Non c'e' nessun altro oltre a me ed a Frank nella preparazione del film e questo e' abbastanza ovvio. Il mio non e' certo un kolossal, ma ci pagano bene e questo e' l'importante. Chi ama questo tipo di film e' disposto a sborsare notevolmente e questa volta Ted, il mio produttore ed anche colui che si occupa della distribuzione, ha deciso di farne decine di copie, affermando che la clientela si e' allargata di molto. E' un rischio, lo so, ma i soldi aumentano ad ogni copia sia per noi che soprattutto per l'attrice protagonista. E credo che lei sia l'unica al mondo in grado di poter girare un film con una sceneggiatura simile. I due coprotagonisti intanto, sono diventati molto nervosi e si agitano parecchio, urlando e bestemmiando nei nostri confronti. Io li lascio fare, non vale neanche la pena rispondere. Finalmente, la porta del capannone che noi abbiamo adibito a set, si apre e fa il suo ingresso l'attrice protagonista. Ha oltre mezz'ora di ritardo ma non oso neanche farglielo presente. La accolgo anzi con un sorriso radioso e la faccio accomodare - Buona sera Elizabeth- - Ciao Robert- mi risponde senza entusiasmo - E' tutto pronto?- - Si certo. Aspettavamo solo lei- Elizabeth saluta con un cenno anche Frank e poi si avvicina ai due coprotagonisti, osservandoli con professionalita' - Me li faro' andare bene. Mi auguro che non puzzino. Mi sembra ancora di sentire il tanfo di quello della volta scorsa- mi dice abbozzando un lieve sorriso - Non si preoccupi Elizabeth. Vedra' che questi odorano di lavanda. Come da sua richiesta mi sono impegnato personalmente nel fare in modo che siano puliti e profumati- le rispondo come al solito molto nervosamente. Le parlo con rispetto, come il suo ruolo merita ed intanto inizia a togliersi lentamente i suoi abiti rimanendo quindi tranquillamente in perizoma davanti a noi. Che meraviglia! Ha un corpo eccezionale, perfetto in ogni dettaglio. Il suo seno e' uno spettacolo della natura, pur abbondante rimane dritto sfidando le leggi di gravita'. Immagino debba essere anche durissimo, ma purtroppo non ho mai avuto la fortuna di poterlo toccare. Le sue gambe poi, sono lunghe e tornite ed il suo sedere ... ... Che dire del suo sedere? E' perfetto e tanto basta. Ma e' l'insieme a renderla spettacolare. La sua altezza mi incute soggezione, sfiorando il metro e ottantacinque ed il tutto denota una donna che cura ogni muscolo del suo corpo attentamente, che si e' allenata con cura e pazienza per poterlo poi sfoggiare sfacciatamente, proprio come sta facendo adesso. Ora si e' messa davanti lo specchio per truccarsi come la scena richiede. Non ne avrebbe bisogno. Il suo viso e' di una bellezza unica, con lunghi capelli neri ed occhi verdi ed una bocca carnosa che e' uno splendore. Quanti anni potra' avere? Me lo chiedo da quando la conosco, da circa sei mesi. Immagino che ne abbia una trentina o qualcosa in piu' , soprattutto per l'autorevolezza con la quale si muove e per il fisico che e' stata capace a crearsi. Ma non mi sorprenderebbe ne avesse un paio di meno, considerando la mancanza assoluta di rughe sul suo volto. E chissa' se Elizabeth e' il suo vero nome. L'ho conosciuta su internet, andando alla ricerca della star dei miei films. La ricerca non e' stata ovviamente facile. La segretezza rendeva complicato qualunque contatto fatto personalmente. Quando poi spiegavo alle donne che riuscivo a contattare quello che cercavo da loro, tutte se la sono data a gambe levate. Senza contare poi che forse non avevano neanche l'abilita' necessaria per fare la protagonista assoluta. Lei invece, ha subito accettato e quello che mi appresto a girare � il quinto film con lei come protagonista. Quando ha fatto il provino, non riuscivo a credere ai miei occhi. Quella bellissima donna era cio' che cercavo da anni, forse da sempre. Non mi chiese nemmeno quanti soldi avrebbe guadagnato ed infatti non credo che lo faccia per denaro. Forse per noia. La mia impressione pero' e' che lei ami immensamente quel che fa e quest'idea mi fa venire i brividi. Prima o poi spero di trovare il coraggio per chiederglielo. Nel frattempo ha terminato di truccarsi e mi chiede gli abiti di scena che le porgo repentinamente. E' bellissima. Che peccato che, per non farla riconoscere, durante il montaggio saro' costretto ad oscurare parte del suo meraviglioso volto per ovvie ragioni di sicurezza. Le lascero' visibile solo la parte dalla bocca in giu'. Elizabeth nel frattempo ha iniziato la sua fase di vestizione. Anche questo film, come quelli precedenti, prevede per lei un look a cominciare da uno striminzito top in latex che lei, al momento opportuno, si sfilera' sapientemente, dei pantaloni sempre in latex che le avvolgeranno il suo corpo statuario in modo perfetto e degli stivali in pelle con tacchi naturalmente altissimi, che le fanno quasi sfiorare i due metri. Ora finalmente ha terminato e la visione d'insieme mi da un eccitazione spasmodica, sempre superiore a quella della volta precedente e credo che anche Frank sia sulla mia stessa lunghezza d'onda. Impossibile per un uomo restare insensibili di fronte ad una donna come Elizabeth, per di piu' vestita in questo modo provocante, e gia' so che quando la vedro' me ne verro' copiosamente - Bene Robert, io sono pronta- mormora - Anche noi lo siamo. Ha ripassato la sceneggiatura?- Lei mi guarda storto e si avvicina minacciosa verso di me. La sua altezza e' tale che a stento le arrivo all'altezza del mento e questo mi da un altro brivido - So quello che devo fare. Non ti azzardare mai pi� a parlarmi con quel tono. Cominciate!- ordina Indietreggio impaurito ed abbasso la testa - Certo Elizabeth. Mi scusi, non intendevo mancarle di rispetto- Lei annuisce ed io mi tranquillizzo. Dico a Frank di iniziare e lui prende in mano la pistola che teneva sul tavolino ed ordina ai due coprotagonisti di indietreggiare. I due uomini sono costretti ad allontanarsi dalla porta sotto la minaccia del mio aiutante ed indietreggiano fino ad arrivare dalla parte opposta della gabbia dove li abbiamo messi. Come al solito si tratta di barboni, gente che nessuno cerchera' mai. Io e Frank li abbiamo raccolti con l'inganno, promettendo loro diversi soldi, li abbiamo puliti, abbiamo fatto loro l'esame dell'HIV per sincerarci che non avessero l'aids, ma poi li abbiamo drogati e li abbiamo infine portati in questo capannone nascosto. Quando si sono ripresi, stamattina, li abbiamo anche nutriti, in modo tale da farli arrivare a questo momento in piena forza, senza dar loro nessuna spiegazione su quello che accadra', malgrado le loro urla e le loro minaccie. Ora che sono distanti posso aprire il lucchetto che a sua volta apre la porta della gabbia che abbiamo montato all'interno di questo capannone e far entrare Elizabeth per poi richiudere immediatamente. Ora inizia il mio film. Afferro la mia videocamera digitale ed inizio a girare. I due uomini si guardano tra di loro e poi osservano la maestosa donna che si sta avvicinando verso di loro. Elizabeth si schiarisce la gola - Ora sto per uccidervi, ragazzi. Spero che mi facciate almeno divertire un po'. A voi sono rimasti dieci minuti di vita a cominciare da adesso e l'unica vostra speranza di uscire fuori da questa gabbia vivi e' quella di sopraffarmi. Quindi vi conviene darvi da fare- - Tu stai dicendo che vuoi ucciderci e che se noi riusciamo a batterti saremo liberi?- risponde incredulo uno dei due - Assolutamente si. Se doveste riuscirci, cosa praticamente impossibile- Per avvalorare le dichiarazioni di Elizabeth, le porgo le chiavi della gabbia che lei infila dentro la sua cinta e Frank invece getta nella gabbia la pistola dopo averla scaricata. Se quei due riuscissero veramente nell'impresa di battere Elizabeth, sarebbero realmente liberi, ma non oso pensare ad una simile eventualita'. Ma intanto continuo a girare. I due sono di statura media, molto simili per costituzione. Hanno intorno ai quarant'anni ed uno e' completamente calvo e sembra essere tra i due quello piu' aggressivo, almeno in tal modo si e' comportato per tutta la giornata mentre l'altro, rimasto leggermente piu' calmo rispetto al suo compagno di sventura, ha uno sfregio che gli percorre parte del viso come elemento riconoscibile. Sono entrambi completamente nudi a parte un paio di slip. Chissa' per quale motivo si sono ridotti a fare i barboni. Ma non m'interessa la loro vita passata e tutta la mia attenzione e' incentrata nel cercare di inquadrare nel migliore dei modi i tre contendenti, cosa impossibile visto che la distanza e' ancora notevole tra di loro e devo quindi alternare Elizabeth con gli altri due oppure riprenderli su sfondo largo. Immagino che si stiano chiedendo cosa possa fare una donna contro due uomini, ma non conoscono Elizabeth. Lei non e' una donna normale. Finalmente uno dei due prende l'iniziativa. Il pelato si avventa contro Elizabeth che si scansa evitando cosi' di essere colpita. Anche lo sfregiato si fa avanti nel tentativo di afferrarla. Mentre il compagno tiene la donna in allarme, lui le gira intorno le afferra la testa con un braccio e le sfila le chiavi dalla cinta. La donna lascia fare ma un sorriso satanico si dipinge sul suo bellissimo volto ed io mi affretto a riprenderlo. Quel sorriso gelera' il sangue degli spettatori perche' Elizabeth sta per entrare in azione. Con un calcio al volto fa volare il calvo che era davanti a lei fino a mandarlo a sbattere contro la rete e poi girandosi con naturalezza, con lo stesso piede colpisce lo sfregiato che stava scappando verso la porta con le chiavi in mano. Riprendo Elizabeth che si china a raccogliere la chiave per rimettersela di nuovo sulla cinta, soffermandomi soprattutto sul suo delizioso sedere avvolto dal latex e poi zoomo sul volto del primo per riprendere lo squarcio che il potente calcio della mia attrice gli ha procurato. Faccio altrettanto con il secondo e poi allargo di nuovo la ripresa. Elizabeth e' un fascio di nervi. Stringe i pugni avvicinandosi verso il primo e lo raggiunge prima che riesca ad alzarsi. Un altro calcio fa schizzare sangue dappertutto, macchiando anche il corpetto della donna che ora dirige la sua attenzione verso lo sfregiato che nel frattempo si e' reso conto chi sia veramente la splendida donna che gli sta di fronte. Cerca una via di fuga. Ma dove puo' mai andare? Elizabeth gli e' nuovamente di fronte in pochi secondi e l'uomo non puo' far altro che cercare di colpirla con un paio di pugni. Lei evita il primo con una semplice torsione del busto e poi blocca il secondo. La sua stretta e' potente e non conosce pieta'. Lo sfregiato urla dal dolore ed Elizabeth lo lascia solo quando sente il rumore della sua mano che si spezza nella sua morsa. Ora puo' cominciare la sua opera di demolizione e lo tempesta di pugni. Mi avvicino a lei facendole cenno con la mano di attenuare i colpi altrimenti lo uccide e lei recepisce il messaggio, ma dal suo sguardo intuisco che non ne e' affatto contenta. Afferra l'uomo con una mano sulle gambe e l'altra sul petto e da il via alla sua sbalorditiva prova di potenza alzandolo fin sopra la sua testa, per poi gettarlo proprio vicino all'altro che nel frattempo si e' ripreso. Elizabeth e' semplicemente straordinaria. Sa come dosare i colpi per non uccidere un uomo immediatamente, cosa che per lei sarebbe di una semplicita' spaventosa. Ora e' il momento di rendere la scena ancor piu' appetitosa e Frank fa passare nella gabbia due pesanti bastoni, una sbarra di ferro ed addirittura un coltello. Elizabeth si allontana per dar modo ai due di riprendersi ed i due uomini guardano quegli oggetti come una manna dal cielo. Il calvo opta per il coltello mentre lo sfregiato invece per la sbarra di ferro e si avventano contro la donna. Questa e' una scena che devo riprendere perfettamente. L'uomo col coltello affonda un paio di volte senza conseguenze. Identica sorte anche per lo sfregiato con la sua sbarra. Elizabeth non e' solo dotata di una forza enorme, ma e' anche velocissima e quei due non riuscirebbero mai a colpirla, neanche se provassero un milione di volte. La sua perfezione tecnica nelle varie arti marziali fa poi il resto. Trova anche il tempo per voltarsi verso di me in attesa del segnale di via. Glie lo mando. Sono impaziente di vederla all'opera. Nel vedere cosa ha appena fatto, sia io che Frank abbiamo gi� avuto un paio di eiaculazioni e la serata ne promette altre. Lei intanto si slaccia il suo toppino con movimenti sexy ed io mi affretto a fare un primo piano a quei seni meravigliosi, ma e' subito il momento di allargare le riprese in quanto sta per entrare in azione. Finora, Elizabeth si e' limitata a controllare la situazione, quasi giocando con i due uomini, ma ora e' giunto il momento di attaccare ed agisce in contemporanea contro di loro. Ad uno ferma la potenziale coltellata bloccando con sicurezza il suo polso, stringendoglielo e facendogli cadere l'arma, poi si piega e colpisce il secondo prima al ginocchio, rompendoglielo e facendo urlare il poveretto, quindi si rialza in un batter d'occhio e con un calcio rotante lo prende in pieno volto. Il suo tacco s'infila nella carne dello sfregiato che a causa del colpo ha naturalmente mollato la sbarra, riducendogli il viso ad una poltiglia. Lei intanto, ha ancora nella sua mano il polso del primo e, con un movimento repentino, lo torce rompendo la spalla al poveretto. Ora tutti e due sono piangenti e sanguinanti ai piedi della bellissima donna. Mi affretto a farle un primo piano e dal suo viso non trapela nessun sintomo di pieta', anzi, il suo sguardo e' determinato ed un lieve sorriso si accende dalla sua bocca sulla quale il rossetto e' ancora immacolato. Nessuna goccia di sudore le scende dalla fronte, a dimostrazione che per lei e' stato finora solo un gioco al massacro. Ed ora il gioco si fa ancora piu' duro. Raccoglie la sbarra di ferro portandosela all'altezza del suo seno e quindi inizia a piegarlo, senza sforzo apparente, sorridendo nei confronti dei due che invece sono ovviamente terrorizzati. Quando la sbarra � stata completamente piegata grazie alla sua forza smisurata, Elizabeth afferra con la mano il collo del calvo e lo trascina fino a sbatterlo contro la rete ed inizia a tempestarlo di pugni. Ogni colpo che atterra sul malcapitato e' di una potenza enorme e lei aumenta ogni volta la potenza di quei colpi, senza farsi intenerire dalle grida di pieta' che sconvolgono l'intero capannone. Lo lascia poi per terra, come un fantoccio ma ancora vivo e quindi si dirige verso l'altro che ha potuto osservare la tremenda scena senza aver la forza di intervenire. Lo solleva con estrema semplicita' e lo porta nel punto dove aveva appena massacrato il primo. Mi chiedo come sia possibile che una donna possa avere una forza simile. L'impressione che ho nel vederla sollevare quell'uomo e' quella di una maestosa Dea vendicatrice le cui possibilita' sono illimitate. E forse la mia non � solo un impressione. Ora comunque tocca a lui e nessuno potra' aiutarlo. La violenza di Elizabeth e' senza limiti e le ossa del poveretto si sgretolano sotto i suoi pugni pesanti come magli d'acciaio - E' arrivato il momento. Credo che per voi sara' un sollievo- dice loro ed i suoi occhi verdi sembrano quasi lampeggiare grazie alle sapienti luci create da Frank. Li afferra tutti e due per il collo e poi pian piano li alza. Alterno le riprese del volto di Elizabeth che non denota alcuno sforzo, con quelle dei due uomini, tremanti e sporchi completamente del loro sangue. Non c'e' nemmeno un pallido tentativo di ribellione da parte loro. Sono coscienti ma non hanno pi� un briciolo di forza e credo che abbiano capito di non avere alcuna possibilit� di sfuggire al destino che Elizabeth ha riservato per loro. Le braccia della donna si tendono sempre di piu' mentre solleva i due uomini, fino alla loro massima estensione. Pur nel momento tragico che mi appresto a vivere, non posso fare a meno di eccitarmi per l'ennesima volta alla vista di quello spettacolo di pura potenza. Le dita di Elizabeth si stringono sempre di piu' sul collo dei due. All'inizio i loro piedi penzolanti nel vuoto si agitano, quasi in preda ad uno strano isterismo, ma man mano che lei aumenta la potenza delle sue mani d'acciaio, i corpi sembrano quasi rilassarsi e si abbandonano completamente. La mia attrice protagonista osserva i volti di quelli che si apprestano a diventare le sue vittime. I suoi colpi prima ed il terrore misto all'aria che manca li hanno completamente distorti. I loro occhi sono spalancati ed ormai nessun grido riesce ad uscire dalle loro bocche. Un'ultima stretta ed i due sono morti. Elizabeth si accorge solo adesso di avere ormai due cadaveri tra le mani e la sua smorfia diventa un sorriso. Gira per tutta la gabbia, trionfante e con i due ancora ben saldi nelle sue mani. E' la sua passerella finale - Stop- grido ed Elizabeth getta i cadaveri lontano, come se fossero due sacchi della spazzatura. Afferra poi la chiave, ancora stretta nella sua cinta, apre la porta ed esce dalla gabbia. Frank spegne le luci mentre la protagonista assoluta del mio snuff movie mi passa davanti come se fossi trasparente - E' stata bravissima- mi affretto ad elogiarla -meravigliosa ed agghiacciante. Proprio quello che vogliono i nostri clienti - Lo so- risponde laconicamente mentre si spoglia dei suoi vestiti di scena per rimettersi quelli con i quali ha fatto il suo ingresso nel capannone. Quanto pagherei per sapere chi e' veramente, cosa fa nella sua vita, se e' sposata o no, ma lei mi ha detto chiaramente, la prima volta che ci siamo incontrati, che la sua vita privata non deve interessarmi. Ed io non ho certo il coraggio di disobbedirle, soprattutto dopo aver visto cosa e' in grado di fare. Mentre la osservo, Frank comincia gia' a fare le prime opere di pulizia nel capannone. La prima cosa che dovremo fare e' di eliminare ogni traccia di sangue e poi di far sparire i due corpi. Per fortuna nessuno li reclamera'. Io intanto do una prima occhiata alle immagini che sono splendide. Credo che la prossima volta alzero' il prezzo con Ted. Nessuno al mondo puo' riuscire a fare uno snuff movie, cioe' un filmino vero, con veri assassinii, come lo faccio io e soprattutto con un'attrice come Elizabeth. Lei intanto si e' rivestita. Anche senza i suoi abiti di scena e' stupenda - I soldi- mi ordina guardandomi negli occhi. Non riesco a fronteggiare quello sguardo che mi fa accapponare la pelle e lo distolgo, prendo la busta con i soldi dovuti per la sua prestazione e lei se la mette nella borsa, senza neanche contarli. Sa che non ce n'e' bisogno e che mai mi permetterei di fregarla - Ce ne sono di pi� rispetto a quanto preventivato. Ted mi ha chiesto di aumentare le copie ed anche il suo compenso � lievitato - Molto bene! Alla prossima Robert. La prossima volta sceglili piu' robusti ancora. Questi sono morti troppo presto Ed aumenta il numero. Due sono troppo pochi per farmi divertire come desidero- Il tono della sua voce e' gelido, impersonale ed ancora una volta mi da un brivido che mi scende lungo la schiena - Si, certo Elizabeth. Faro' in modo che lei sia soddisfatta. Le faro' sapere quando tutto sara' pronto per il prossimo film- - Ok. Sai come rintracciarmi. Ciao Robert. Saluta anche Frank - Sta per uscire dal capannone. Mi armo di tutto il mio coraggio e la fermo - Elizabeth! Un attimo solo, la prego. Ho una domanda da farle e la prego di non arrabbiarsi- Mi fermo un attimo a riprendere fiato mentre lei mi osserva con circospezione e quindi proseguo - Perche' lo fa?"- E' questa la domanda che voglio porle, e' questa la mia curiosita'. Ho paura e sono gia' pentito di averle fatto quella domanda. Si avvicina a me e mi prende per il mento, cosa che mi fa rabbrividire un'altra volta ancora, conoscendo perfettamente le potenzialita' di quella mano. Penso che stia per uccidermi, ma poi la vedo sorridere. Un sorriso meraviglioso ed inquietante allo stesso tempo che mette in mostra la sua dentatura perfetta. Sembra molto pi� giovane ora, con un viso quasi da ragazzina su un corpo che e' una perfetta macchina di morte - Perche' mi piace, Robert. Lo faccio semplicemente perche' mi piace uccidere. E tu ricordatelo bene- risponde lasciandomi e richiudendo la porta dietro di se. Lo sapevo. Elizabeth uccide solo per il gusto di farlo ed io provo un piacere immenso nel vederla compiere i suoi delitti. E' per questo che faccio questo lavoro. So che da un momento all'altro lei potrebbe uccidere sia me che Frank. Potrebbe farlo per non lasciare scomodi testimoni quando lei si sara' stancata di girare film o semplicemente per il gusto di farlo. Per Elizabeth, ucciderci a mani nude sarebbe facile come bere un bicchier d'acqua ed io e Frank non potremmo in alcun modo contrastarla. Malgrado tutto pero', continuero' a fare film con lei. E' come una droga ormai e sia noi che lei vogliamo sempre di piu'. Frank mi chiama e mi distoglie da questi pensieri. Vuole il mio aiuto per rimuovere l'attrezzatura ed io accorro, ma con la mente sono gia' al prossimo film che girero' con quella splendida assassina di nome Elizabeth, la sola ed unica donna al mondo in grado di essere la protagonista dei miei film. FINE Per i vostri commenti, inviate una mail a davidmuscolo@tiscali.it