Le gemelle dei pugni
Elena e Isabella: 19 anni, ultimo anno di scuole superiori. Due gemelle, frequentano la stessa classe e si distinguono dalla maggioranza delle loro coetanee per un “grosso” particolare: sono campionesse dei pesi massimi del pugilato femminile. Alte 1.80, per oltre 100 chili, le due gemelle vantano un curriculum di 23 vittorie a testa tutte per KO nelle prime riprese. Nessuna osa più sfidarle, per cui si sono adattate a stendere ogni tanto qualche maschio malcapitato incontrato con annunci sui giornali, che le sfida credendo di avere vita facile contro una donna. La ragazza con cui dividono un banco a tre posti, Silvia, è piccola e magra, sparisce in mezzo alle due gemelle. Un giorno Silvia arriva in classe con dei lividi sul viso, e alla domanda “cosa ti è successo” risponde vagamente o non risponde. Per cui le due gemelle decidono di indagare. Dopo alcuni giorni Silvia rivela loro i fatti accaduti: un ragazzo 30enne conosciuto tempo prima, ad un suo rifiuto ad andare a letto con lui, la ha ridotta in quel modo con l’appoggio di un altro. Inoltre hanno minacciato di fare di peggio se lei e avesse parlato. Le due terribili gemelle organizzano la vendetta: Silvia avrebbe telefonato all’uomo, fingendo di dare un appuntamento, al quale sarebbero andate Elena ed Isabella che gli avrebbero reso pan per focaccia. Silvia accetta, e chiama l’uomo, dandogli un appuntamento per la sera stessa nel cortile dietro la scuola, al quale si può sempre accedere non essendo chiuso da alcun cancello. L’appuntamento è alle 22, e le due gemelle arrivano alle 21 con Silvia, per organizzarsi. Silvia si nasconde ben al sicuro, e le due attendono l’arrivo dell’uomo. Alle 22 i fari di un auto illuminano per un secondo il cortile prima di spegnersi. È lui, arrivato in compagnia dell’altro con il quale ha massacrato Silvia. I due scendono dalla lussuosa auto e si guardano intorno, imprecando per il fatto che di Silvia non c’è traccia. Ma mentre si guardano intorno due grosse ombre escono dal buio, sono Elena ed Isabella. I due restano per un attimo senza parole né gesti, poi chiedono “Chi siete?” “Quelle che vi romperanno il culo” risponde Elena, e subito due pugni mettono ko i due, uno sferrato da Elena e uno da Isabella. Stupore e dolore per i due uomini, che si rialzano e cercano di colpire le donne, ma i loro pugni sembrano infrangersi sul marmo dei nerboruti avambracci delle gemelle, che rispondono con scariche tremende: Elena spara due colpi tremendi alla pancia di uno e poi lo scaraventa all’indietro con un pugno in faccia che avrebbe ucciso un toro. Isabella dal canto suo vuole divertirsi un po’. Prima stordisce l’uomo con una interminabile serie di piccoli pugni al viso, poi lo scaraventa a 4 metri di distanza con un diretto spaventoso. I due si rialzano solo grazie ad una inferriata alla quale sostenersi; i visi tumefatti e insanguinati, come pure i costosissimi abiti. Tentano ancora di aggredire Elena ed Isabella, ma stavolta le grosse gemelle fanno sul serio. Isabella stende con due ganci paurosi quello che lo aveva accompagnato, e poi tutte e due dedicano le loro attenzioni all’uomo che aveva picchiato Silvia. Stretto in mezzo, viene bersagliato da pugni tremendi a faccia e pancia, ma non fortissimi da stenderlo subito. Ad ogni colpo l’uomo arretra un poco, fino a fermarsi con la schiena contro la lussuosa automobile. Qui Elena ed Isabella, messesi ai due lati colpiscono l’uomo con pugni alternati a pancia e viso, che lo rendono spaventosamente irriconoscibile. Poi Elena solleva il grosso ginocchio e schiaccia i genitali dell’uomo, che non ha più nemmeno la forza di gridare, ma si inginocchia al suolo tenendosi le costole certamente rotte. Poi le due gemelle, armate di bastoni di ferro, fanno a pezzi la costosa automobile, contro il relitto della quale sbattono poi a forza i due uomini, anch’essi ridotti a pezzi. Silvia a questo punto appare, ed Elena le consegna uno dei bastoni di ferro: “Sai cosa fare”. Silvia sa cosa fare, e con il bastone colpisce ripetutamente i genitali dei due fino a stenderli per l’ennesima volta. Poi anche lei si dedica a quel che resta dell’automobile. I due ora ci penseranno bene prima di infastidire qualsiasi ragazza: Elena ed Isabella sono sempre in agguato.
By Giovanni (storia di fantasia)
PS: se le mie storie vi sono piaciute, scrivetemi a questo
indirizzo email: mariodisco@virgilio.it, con oggetto “ALL’ATTENZIONE
DI GIOVANNI”. Ogni commento sarà gradito. Vi ricordo le altre mie storie: BAYLISS; UNO STRANO TRANS; GIUSY; FORZUTA GIUSY; 3 BREVI RACCONTI DI
DONNE FORTI; LA MOGLIE E LA BESTIA; CON LA NONNA E LA CUGINA I MALINTENZIONATI NON HANNO SPERANZA; 2
DONNE CONTRO UN’INTERA BANDA.