Capitolo 10 - Lucia in trappola By Robymio@hotmail.com Be'. Questi due capitoli sono la continuazione per tutti i fans che mi hanno scritto (Rita, Vittorio, Giorgio, Luxor e Max , solo per citarne alcuni) ma in particolare a Simy, Emilio e Federico che se mi vogliono raccontare qualcosa delle loro storie personali ... . Mi farebbe veramente piacere. Quello fu il primo incontro tra Paolo e Lucia, ma non fu l'ultimo. Le occasioni non furono frequenti e cią² consentą¬, per un certo lasso di tempo, la prosecuzione in contemporanea di questo strano menage tra Paolo e Lucia e tra Paolo e Carla, senza che le due attrici femminili di questo menage si accorgessero l'una dell'altra. Lucia ormai, messo da parte ogni pudore, si divertiva durante i loro incontri ad eccitare Paolo. Sapeva di aumentare in questo modo il controllo che aveva su di lui. Lucia aveva individuato l'abbigliamento adatto per quando si presentava l'occasione favorevole per i loro incontri, Vestiva con una gonna corta e stretta che la costringeva a sollevare per poter calciare o ginocchiare e con una camicetta abbastanza stretta dal quale prorompeva il suo seno prosperoso che si preoccupava di non tener imbrigliato in alcun reggiseno. Paolo dal canto suo, aveva ormai capito che la rabbia per quello che era stato sorpreso a fare con Noemi c'entrava poco nelle sessioni di punizione e che le opportunitą di intravedere seni e gambe costituivano una sorta di ricompensa per quanto permetteva di fare a Lucia. Invero Paolo non era perą² molto soddisfatto di come andavano le cose, perché questo premio, a differenza di quanto avvenuto con Carla, non andava mai oltre la sbirciatina alle cosce od ai capezzoli, intravisti magari per un attimo quando Lucia assumeva certe posizioni. Ma, mentre Lucia era raggiante e soddisfatta, tutto questo influiva negativamente sull'umore di Paolo. Carla , dal canto suo, cominciava ad avere sentore che c'era qualcosa che non andava. Cosa non andasse Carla lo scoprą¬ una domenica. Quella domenica mattina i genitori di Paolo erano partiti e sarebbero stati via tutto il giorno. Lucia aveva atteso che Carla andasse in chiesa per chiamare Paolo ed infliggergli una sessione di punizione particolarmente pesante. Dopo la punizione Paolo rientrą² ancora fortemente dolorante in casa e dopo pochi minuti rientrą² da messa anche Carla. Carla, che da un po' non aveva avuto occasione di giocare con Paolo, colse la palla al balzo ed appena rientrata in casa si avviciną² al fratello e, con fare deciso, gli afferrą² i genitali da sopra i pantaloni. La presa non fu per nulla forte (ormai lei aveva una buona percezione di come modulare le sue azioni rivolte ai testicoli del fratello), ma la reazione dolorosa di Paolo fu tale da allarmare Carla. - "cosa c'č?" chiese quasi preoccupata. - "nulla, mi hai preso male" rispose Paolo - "impossibile, non mi č proprio sembrato" disse di rimando Carla riagguantando con la mano destra i genitali di Paolo Paolo, si accascią² quasi per terra. Carla, a questo punto volle vedere e, nonostante le rimostranze di paolo lo convinse a calare i pantaloni e le mutande. Lo spettacolo che le si presentą² davanti era pią¹ che eloquente: i testicoli erano rossi e gonfi, come mai li aveva visti. - " che ti č successo ?" gli chiese - "nulla, sono caduto" paolo mentą¬ Ma la menzogna era pią¹ che evidente e Carla dapprima insistette a parole e poi decise di ricorrere alle maniere forti. Gli afferrą² lo scroto e comincią² a stringere ripetendo sempre la stessa domanda a Paolo il quale frignando finą¬ per dire : " č stata Lucia, la mamma di Noemi". Lo stupore iniziale di Carla fu grande, ma subito decise che se voleva sapere la veritą avrebbe dovuto battere il ferro fintanto che era caldo e cosą¬ procedette con l'interrogatorio sino a far confessare tutto a Paolo : gli incontri con Noemi , l'intervento di Lucia e poi gli incontri con Lucia. Mentre Paolo narrava tutta la storia, la mente di Carla lavorava e sentimenti contrastanti la assalivano: la rabbia per gli incontri segreti tra Paolo e Noemi, la rabbia per lo scippo che riteneva di aver subito da Lucia ed anche la speranza di nuove opportunitą che le si potevano aprire, ... . ancora non chiare, ma che lentamente,mentre Paolo procedeva nel racconto, si andavano delineando. Mentre Paolo raccontava, Carla era rimasta con le sue palle in mano, ma ora non le stringeva, anzi le accarezzava dolcemente, quasi ad invogliarlo a raccontare e, quando il pene di Paolo si eresse, lei comincią² dolcemente a masturbarlo, facendo scivolare gentilmente la sua mano lungo l'asta del fratello. Carla volle sapere anche se Lucia in qualche modo avesse fatto godere Paolo e fu quasi contenta del fatto che cią² non fosse avvenuto. Fu anche perą² disturbata da come Lucia avesse giocato con Paolo, eccitandolo e facendosi desiderare senza peraltro nulla concedere. Era pur sempre suo fratello e la loro unione gią fortissima, con l'intimitą degli ultimi tempi, era tale da farli sentire per certi versi un individuo unico. Finito il racconto Carla accelerą² il movimento della sua mano e quando sentą¬ il corpo di Paolo irrigidirsi, senza fermare la mano, accostą² la bocca al pene di Paolo e vi accolse tutta la testa da cui sgorgarono immediatamente lunghi fiotti di sperma. Carla attese che i sussulti Paolo finissero prima di allontanare lentamente la sua bocca. Nel fare questo lo succhią² dolcemente per pulirlo bene in modo che non avesse a sporcarsi rivestendosi. Paolo mentre si rivestiva guardą² con occhi carichi di gratitudine sua sorella che, ricambiando lo sguardo, gli disse : - "Non preoccuparti, vedrai che troveremo una soluzione e tutto si sistemerą per il meglio, fidati, ci penso io ..". Le rivelazioni di Paolo fecero pensare molto Carla. I suoi pensieri vagavano alla ricerca di una strada che consentisse a Paolo di liberarsi di quel giogo e di vendicarsi di Lucia. Ma altri pensieri affollavano la mente di Carla, che riguardavano la ricerca di un vantaggio, l'appagamento di alcuni suoi desideri nascosti ... .. e dopo un paio di giorni mise a punto il suo piano di cui fece parzialmente partecipe anche il fratello. La parte che riguardava il fratello era quella che le avrebbe consentito di poter sapere quando Lucia avrebbe chiamato Paolo per una nuova sessione di punizione. La domenica successiva si ripetč il copione della domenica precedente: i genitori di Carla e Paolo partirono alla mattina presto ed, appena Carla uscą¬ per andare in chiesa, Lucia uscą¬ in giardino, guardą² verso la casa di Paolo ed incrociato il suo sguardo attraverso i vetri delle finestre gli fece un gesto significativo che Paolo interpretą² immediatamente come un invito (o meglio un ordine) a raggiungerla. Paolo cosą¬ fece. Tutto sembrava ripercorrere la consueta trama , ma questa volta qualcosa si stava svolgendo diversamente: Carla non era andata a messa, ma era tornata indietro, giusto in tempo per vedere il fratello che stava entrando nel box a fianco della casa di Lucia (i loro ultimi incontri si erano svolti in quel luogo). Rapidamente Carla corse in camera sua, dove aveva gią preparato il piccolo camcorder VHS-C portatile di suo padre, con la batteria carica ed una cassetta nuova inserita. Carla accese il camcorder ed inizią² a registrare mentre era ancora all'esterno del box, si avviciną² alla porta laterale a battente, la socchiuse leggermente, appoggią² l'obiettivo nella fessura della porta e, portando lo zoom al massimo, inquadrą² la scena che si svolgeva all'interno. Lucia era in piedi di fronte a Paolo con le mani sui fianchi e gli stava dicendo in tono perentorio: " su, cosa aspetti, spogliati". Paolo, pure in piedi, stava appoggiato alla parete in fondo al box, a ugual distanza dagli scaffali che occupavano le pareti laterali. All'ordine di Lucia Paolo comincią² con esagerata lentezza a sbottonarsi i pantaloni, quasi esitando ad ogni bottone, Era un gioco che Paolo aveva imparato a fare in modo da spazientire apparentemente Lucia la quale (ben consapevole delle implicazioni di questo suo agire) solitamente interveniva per aiutare Paolo a sbottonare i pantaloni. Per fare questo Lucia si chinava in avanti e offriva a Paolo, attraverso la camicetta abbondantemente slacciata una bella vista del suo seno sino ai capezzoli, visto che in quelle occasioni non portava reggiseno. Lucia sentiva quasi tangibile lo sguardo eccitato di Paolo sui suoi capezzoli. Paolo, un po' per la vista dei capezzoli di Lucia ed un po' per il lavorio delle sue mani vicino ai suoi genitali, ebbe come sempre un'erezione. Lucia, come altre volte si sentą¬ come gratificata da quell'erezione, che sentiva come una conferma della sua piacente femminilitą e non esitą² a portare un po' pią¹ avanti quel suo gioco arrivando a sfiorare con la sua guancia l'asta eretta di Paolo quando si chiną² ancor pią¹ per sfilargli gli slip. Quel contatto parve a Paolo un momento di paradiso, mentre ben sapeva che da lą¬ a poco per lui sarebbe giunto l'inferno. Ma, diversamente dalle altre volte, Lucia non colpą¬ subito Paolo, si limitą² a prendergli in mano lo scroto, a massaggiarglielo, magari un po' duramente, ma mai sino alla soglia del dolore, quello vero che accompagnava i calci. E le ginocchiate di Lucia. Con questo gioco l'erezione di Paolo divenne quasi dolorosa per il desiderio inappagato di venire ed a questo punto Lucia presa da questo gioco nuovo pensą² di andare oltre, quindi gli disse: "vediamo adesso se accetti di buon grado la tua punizione, divarica bene le gambe". Paolo rassegnato ubbidą¬ e non credette ai propri occhi quando vide che Lucia tardava ancora a colpirlo, anzi, dopo essersi tolta le scarpe, si sdraiava per terra di fronte a lui in una posizione tale per cui le sue ginocchia si trovavano quasi tra i piedi di Paolo.. Lucia gli sorrise e sollevą² un piede sino ad arrivare con le dita a titillare i testicoli di Paolo, Nel fare questo la gonna gią corta, di Lucia scivolą² indietro riservando a Paolo l'ennesima sorpresa; Lucia non portava gli slip! Paolo poteva vedere distintamente la figa di Lucia e rimase cosą¬ colpito dalla visione da dimenticare tutto il resto. Ci pensą² Lucia a richiamarlo alla realtą , accertatasi che Paolo le avesse visto la figa, abbassą² il piede e lo sollevą² di scatto. Paolo sentą¬ una saetta di dolore che lo trafisse dai testicoli sino al cervello, perse quasi la vista dal dolore e sentą¬ che le gambe gli si piegavano, ma resistette. Quando si riebbe vide che Lucia aveva riabbassato la gamba e la gonna le ricopriva il pube. Lucia sorrideva ed appena ebbe la certezza di avere la sua attenzione, dondolando leggermente la gamba, come per sollevarla, gli disse: "vuoi che lo faccia ancora come prima o vuoi che smettiamo?" sottintendendo con cią² che gli avrebbe permesso ancora di vedere la sua figa se si lasciava calciare ancora. Paolo guardą² Lucia che sorrideva, le sue cosce ben tornite il suo seno che debordava dalla camicetta e senza quasi rendersene conto rispose: "są¬, la prego, ancora ... . Come prima". Lucia, con un pizzico di malizia negli occhi ripetč la manovra, lasciando questa volta che Paolo potesse vederle la figa un po' meglio ed un po' pią¹ a lungo e poi lo calcią² nuovamente. Tutta l'operazione si ripetč pią¹ volte, con sempre pią¹ un pizzico di civetteria e malizia nell'operato di Lucia, sino a quando Paolo, all'ennesimo calcio stramazzą² a terra addosso a Lucia. Lucia si divincolą² per liberarsi dal peso di Paolo e contemporaneamente Carla che per tutto il tempo era stata a guardare e a registrare quanto accaduto si allontaną² e torną² in casa prima Lucia si accorgesse della sua presenza. Giunta in casa Carla attese il fratello per mettere a punto la seconda parte del suo piano. Estrasse dal camcorder la videocassetta e , dopo averla inserita nell'adattatore la mise nel videorecorder di casa e riavvolse tutto il nastro in modo che fosse pronto per la riproduzione. Poi preparą² tutti gli altri dettagli per la messa in scena che aveva progettato. Nel pomeriggio uscą¬ di casa, andą² alla porta di Lucia e bussą². Come Lucia si presentą² alla porta sorridendo lei le disse" buongiorno signora Lucia, la prego puą² venire a casa mia, i miei genitori non ci sono e mio fratello ha qualcosa che non va bene e mi ha detto di chiederle di venire ... ". Il sorriso scomparve immediatamente dal volto di Lucia sostituito da un turbamento e dalla preoccupazione di aver esagerato con Paolo. Lucia si volse in casa solo per lasciare l'asciugapiatti che aveva in mano quando aveva aperto la porta e si affrettą² a seguire Carla. Entrata in casa di Carla, Lucia vide Paolo seduto sul divano in soggiorno e prima ancora di poter dire qualcosa o fare qualche domanda, Carla indicando la televisione disse:" vede Lucia che cosa ha mio fratello?". Ed in quel preciso momento Paolo pigią² il tasto play del telecomando.