Bus By cl1t0 to mplfm@yahoo.com Per qualche tempo mi capito' d'incontrare alla fermata dell'autobus una ragazza, sin qui tutto normale, ma in realta' questa ragazza era la donna dei miei sogni, quella che uno sogna sempre d'incontrare. Gia' dalla prima volta che la vidi ebbi una scarica di adrenalina fortissima. Mentre aspettavamo l'autobus la guardavo e mi sembrava facesse qualche sport perche' le sue gambe erano belle muscolose ed anche la parte superiore del suo corpo mi sembrava ben sviluppata. Lei non si accorse di me e del fatto che le stessi guardando insistentemente. Nei giorni successivi ritornai a quella fermata per incontrarla e per godere di quello spettacolo. Puntualmente pero', quando salivamo sull'autobus si sedeva in modo tale che non riuscivo piu' a vederla, inoltre, siccome scendevo prima io, potevo osservarla solo per il tempo che passavamo alla fermata. Sembra assurdo, ma provavo piacere nel guardare quella donna e immaginare come fosse fatta senza vestiti. Una volta capito' l'inaspettato: l'autobus era pieno come un uovo. Aspettai e feci salire prima lei in modo da poterla osservare da dietro. Mentre saliva, sali' anche la mia pressione sanguigna. I suoi polpacci si gonfiarono e sotto un sottile strato di pelle i suoi muscoli si contraevano per sollevare il suo peso, analogamente i suoi glutei rotondi premevano contro il tessuto della gonna, erano cosi' tosti che il tessuto seguiva il loro movimento. Non potevo farci nulla, quella vista mi procuro' una notevole erezione. Fortunatamente essendo l'autobus cosi' pieno nessuno si accorse di questo fatto, c'era un problema pero', quella fica impressionante era proprio davanti a me, a qualche centimentro, avevo paura di toccarla con il cazzo in tiro. Essendo cosi' vicini non potevo fare a meno di osservare il suo collo, le sue braccia ed il suo busto. Era alta poco piu' di me e quindi il suo maestoso culo era all'altezza del mio cazzo che non ne voleva sentire di star giu', era veramente in ottima forma. Non potevo fare a meno di guardarle il culo, era grosso e rotondo come quello delle ballerine brasiliane, avrei voluto mettere il mio cazzo duro in mezzo a quelle stupende chiappe. Le sue braccia, quando l'autobus frenava e lei si teneva, mostravano tutto lo splendore della sua muscolatura, aveva dei tricipiti che sembravano scolpiti nel marmo. La volevo toccare per sentire quanto fosse dura, allora approfittando della discesa di alcuni passeggeri le toccai un braccio, era piu' tosto di quanto avrei mai potuto immaginare. Lei sentendosi toccare si giro' di scatto, ma quando vide che era per fare scendere quelle persone mi sorrise. Stavo scoppiando, una femmina cosi' non l'avevo mai vista e soprattutto toccata. Ero piu' eccitato di prima, ma non so se fortunatamente o per mia sfortuna arrivo' la mia fermata, cosi' dovetti scendere anch'io. Non c'e' bisogno di dirlo, tutto il giorno pensai a lei ed a quanto la trovassi attraente ed eccitante. Dopo quella esperienza dovevo fare di tutto per conoscerla. Fortunatamente avevamo gli stessi orari perche' la incontravo sempre e la trovavo sempre piu' eccitante, benche' lei non facesse nulla di particolare; ero troppo attratto da quel corpo muscoloso. La guardavo sempre, era troppo figa, mi piaceva e decisi di farglielo capire. Il risultato di questa mia idea non tardo' ad arrivare, un giorno mentre la guardavo, indossava degli shorts facevano risaltare in modo spettacolare il suo gran culo, inizio' a stringere le chiappe provocando un gradevole movimento sussultorio. Quel movimento pero' fece alzare anche qualche altra cosa, non potevo nascondarla questa volta. Quando ero ben cotto, al punto che lei voleva cioe', si avvicino' e mi disse:"Trovo che l'effetto che ti faccio sia molto eccitante, non e' cosi'?", ero interdetto, non sapevo cosa fare, e le risposi:"mi dispiace, ma tu mi piaci troppo!". Beh una frase un po' banale ma fu il meglio che riuscii a tirare fuori. "Se e' cosi'" , mi disse, "perche' non vieni con me?". Come avrei potuto rifiutare un simile proposta, d'altra parte era quello che ho sempre sperato mi accadesse. La seguii fin dove mi chiese, pero' mi disse che dovevo seguirla a distanza cosi' avrei potuto guardare bene il suo corpo mentre camminava davanti a me. Fu uno spettacolo entusiasmante, il suo corpo, visto da dietro, era perfetto. Ancheggiava in modo sensualissimo, le spalle erano larghe e dritte, il suo culo era un'opera d'arte, cosi' rotondo e sodo, le gambe lunghe e sinuose ed infine i polpacci sembravano scolpiti nell'acciaio. Avrei tanto voluto essere quel paio di shorts che indossava per poter stringere quel sedere maestoso. Avevo il cazzo in un tiro tale che se lo avessi sfiorato, anche solo con un dito sarei venuto, mi stava facendo impazzire e lei lo sapeva. Il fatto di farmi eccitare solo guardandola doveva piacere anche a lei. Ad un tratto incontro' una persona che conosceva, allora si fermo'. Io, sempre a qualche mentro di distanza, mi fermai pure, senza perderla di vista; facevo finta di distrarmi guardando alcune vetrine. Purtroppo non mi distraevo affatto e la mia erezione non voleva saperne di andare via. Mentre discuteva con questa persona, ogni tanto, si massaggiava una gamba, oppure si sfiorava il culo e poi si aggiustava gli shorts mettendosi un dito quasi tra le chiappe. Poi quando era di profilo, il suo culo, sembrava ancora piu' tosto e rotondo e di tanto in tanto mentre guardava nella mia direzione si bagnava le labbra con la lingua. Solo quel movimento era sufficiente a provocare 5 minuti di spasmi al mio cazzo che voleva espellere il suo carico. Finalmente si libero' di quella persona e riprese a camminare. Dopo circa dieci minuti arrivammo davanti ad un isolato, lei si fermo' prese le chiavi per aprire il portone, lo apri' ed entro' lasciandomi fuori. Quando entro' neanche si volto' a guardare se c'ero oppure no. Non capivo questo suo comportamento, e devo dire che la mia eccitazione passo' in breve tempo anche perche' ero diventato nervoso. Mi aspettavo la scopata del secolo e come al solito mi ando' male. Aspettai li' qualche minuto e poi andai via. Il giorno seguente ero di nuovo a quella fermata, aspettavo che venisse per chiederle qualche spiegazione, ma niente lei non venne. Cosi' fu per una settimana, ma poi il lunedi' seguente eccola li'. Non ero piu' nervoso, anche perche' alla sua vista, ben altri erano i pensieri che mi passavano in testa. Questa volta aveva una gonna cortissima, giusto sotto la "piega" delle chiappe, le sue coscie erano veramente ben fatte, tutte muscoli. Sentivo che il mio corpo rispondeva a quel ben di dio in modo istantaneo. Mi avvicinai a lei e le chiesi perche' mi aveva chiuso la porta in faccia dopo quello che mi aveva detto. Lei rispose che e' piu' bello se si aspetta, sosteneva che l'attesa aumenta il desiderio. La pensavo anch'io in quel modo prima di conoscere lei, ma adesso l'unica cosa che volevo fare era toccarla e fare sesso con lei. A quel punto prese l'iniziativa e mi disse:"Stammi dietro sull'autobus." Non capivo cosa avesse in mente, ma le feci cenno di si. Arrivato l'autobus, salimmo e lei mi prese per la mano, c'era molta gente e quindi, per mia fortuna dovemmo stare veramente vicini. Lei lascio' la mia mano e con la sua sinistra si appoggio' al sostegno, io le misi le mie mani sui fianchi ed a quel punto le indietreggio' e si appoggio' con il culo sul mio cazzo. Era gia' bello duro, ma al contatto divento' cosi' gonfio come se stesse per scoppiare. Lei incomincio' a irrigidire i glutei ritmicamente e mi dava delle spinte che mi fecero arrivare all'orgasmo in pochi secondi, non avevo mai provato un orgasmo in cosi' poco tempo. Forse era come diceva lei, il desiderio aumenta se ci si trattiene un po', ma io non riuscii a trattenere nulla. In piu' poter toccare quel corpo cosi bello e duro era davvero troppo eccitante per me. Quando venni le diedi delle spinte veramente forti e con le mani continuavo a toccarle le braccia, i fianchi e la parte alta delle coscie. Stavo impazzendo volevo averla tutta per me subito, ma eravamo ancora sull'autobus Questo mio signo fu interrotto dalle sue parole:"Hai visto che attendere aumenta il desiderio". Io ero in estasi e non le risposi anzi incominciai a toccarle quel culone e le cosce; ero fuori di me e la gente attorno cominciava ad accorgersene. Poi lei disse:"Vedo che ancora non ti basta, allora questa volta ti sistemo io". Scendemmo insieme dall'autobus, io ero tutto sporco, ma non mi importava perche' quello che avevo provato su quell'autobus era la cosa piu' eccitante che mi fosse mai capitata e volevo provarla di nuovo. Mi chiese di seguirla ed io nello stato in cui ero non chiedevo altro. Finalmente arrivammo a quel famoso isolato e questa volta entremmo insieme. Lei mi precedeva ed anche restando poco piu' basso di lei, sulle scale, riuscivo a vedere le mutandine che indossava, i suoi glutei erano perfetti: rotondi e sodi, tra le gambe vedevo anche una bella figa invitante. Arrivati sul pianerottolo mi guardo' e vide che la mia erezione non era passata allora disse:"Se duri tanto quanto le tue erezioni, adesso ci divertiamo!". Io ero completamente in paradiso, la donna piu' eccitante della mia vita avrebbe fatto sesso con me di li' a poco. Mi fece entrare in camera da letto e mi disse di aspettare li. Dopo qualche minuto venne davanti a me con su solo un ridottissimo tanga. Aveva un corpo stupendo, pieno di muscoli, che mi fece subito notare facendo alcune pose. Dopo mi chiese:"Ti piaccio ancora?". Io non capivo la domanda, per me era stupenda e dopo quello che era capitato sull'autobus pensavo non ci fossero dubbi. La mia espressione parlo' per me infatti lei continuo':"Gli uomini quando mi vedono vestita si eccitano subito, ma quando vedono i miei muscoli scappano via." La tranquillizzai dicendole che non avrei mai trovato una donna eccitante piu' di lei e comunque il mio cazzo dritto era meglio di mille parole. Allora si avvicino' a me si inginocchio' e se lo mise tra le tette, se lo lavoro' ben bene. Ad un tratto mentre se lo stringeva al petto mi fece sentire i pettorali, fu come una scossa del decimo grado. Il mio cazzo inizio' ad avere spasmi come se stessi per venire, aver sentito quei muscoli sotto quelle belle tette mi aveva mandato in orbita. Lei lo capi' ed allora comincio' a farmeli sentire meglio, io ero in piedi ma non resistetti e dovetti sdraiarmi, le gambe mi tremavano, ero troppo eccitato. Lei mi disse che non le era mai capitato uno cosi' eccitato da lei e che avrebbe fatto in modo da rendere indimenticabile quella scopata. Mentre con una mano continuava a farmi una sega con l'altra si massaggiava il seno cosi' in pochi secondi i suoi capezzoli vennero su' belli dritti e duri. A quel punto inizio' a strofinare la mia cappella sul suo capezzolo, l'effetto fu devastante, infatti in meno di 10 secondi venni, sborrandole sulle tette. Mentre venivo lei continuava a pomparmi cosi' quell'orgasmo fu infinito, non contenta quando finii si spalmo' tutto sul seno e poi si lecco' le dita. Si era eccitata moltissimo anche lei infatti, dopo essersi chinata su di me, comincio' a baciarmi e a leccarmi tutto il collo. In piu' comincio' a strofinare tutto il suo corpo sul mio, in questo modo potevo sentire con le mie gambe, con le mani, con la pancia quanto fosse dura. La sentivo con tutto il mio corpo ed era una sensazione davvero eccitante. Quando il mio cazzo fu di nuovo duro le sempre leccandomi scese verso di lui e se lo misi in bocca con la lingua, ci sapeva fare veramente. Ogni tanto lo mordicchiava o lo stringeva con i denti, in poco tempo ero pronto a venire nuovamente, allora si fermo' e volle essere leccata. Iniziai a baciarle l'interno delle coscie salendo un po' alla volta, con le mani le toccavo le tette e le braccia che lei subito irrigidiva. Sentire quei bicipiti o i pettorali era una sensazione "forte" mi facevano sentire sempre pronto a scaricare il mio carico. Era forte e sensuale e quando arrivai alla sua orchidea toccai le porte del paradiso. Era bagnata e le sue labbra erano gonfie e pronte a ricevere il mio cazzo. Dopo averla leccata e portata a un paio di orgasmi le misi dentro il cazzo. Fu una sensazione potente, entro' da solo, e non feci in tempo ad iniziare il movimento che lei si misi a roteare il bacino ed a portarlo avanti ed indietro. Un movimento tipo danzatrice del ventre, venni dopo qualche minuto. Ero contento di scopare con quella donna, ma ne' io ne' lei ne avevamo abbastanza, cosi' continuammo a scopare a lungo quella sera. Quando entrambi fummo esausti restammo abbracciati ed io continuavo a toccarla perche' non volevo che finisse piu' quel contatto con quella donna cosi' perfetta e muscolosa, proprio come nei miei sogni.