BONNIE imprendibile By Osbolik osbolik@yahoo.it Dopo la clamorosa evasione in cui numerose guardie erano rimaste uccise Bonnie si era nascosta in una casa isolata in campagna facendo perdere le sue tracce. aveva poi conosciuto un'altra ragazza di nome Stella, anch'essa esperta di arti marziali che aveva deciso di rendere sua complice. Stella aveva accettato con entusiasmo di dividere con Bonnie un avit adi avventura, accomunata dal gusto per il pericolo e da un certo risentimento verso la società. Furono sospettate di alcune sanguinose rapine in cui due donne erano fuggite uccidendo spietatamente i poliziotti che tenrtavano di fermarle o di inseguirle; furono sospettate di furti di notte in banche e in un museo; i guardiani notturni erano stati trovati uccisi spietatamente. Tuttavia dopo ogno colpo sembrava svanissero nel nulla. La fortuna venne meno dopo un'ennesima rapina; forse per sfortuna o forse perchè la polizia era all'erta, appena le due donne vestite come due angeli della morte, miniabito nero, calze nere, occhiali neri, stivali, Bonnie bionda, Stella bruna, si affacciarono sulla porta della banca, una macchina della polizia frenò di fronte a loro e due poliziotti saltarono giù dall'auto; ;Bonnie e Stella, senza por tempo in mezzo con i fucili a canne mozze all'altezza dell'anca spararono falciando i due poliziotti. Le due donne si misero a correre in quanto la macchina della polizia aveva bloccato la loro e non c'era tempo per liberarla: si sentivano altre sierne asvvicinarsi. Svoltarono in un vicolo seguite da una volante: Bonnie si fermò a gambe divaricate, con le due braccia tese che impugnavano due pistole: quando la macchina svoltò, rallentando per affrontare la stretta curva, Bonnie fece fuoco contro il parabrezza con le due pistole; il vetro esplose e i due poliziotti sobbalzarono sotto il diluvio di proiettili; Bonnie continuò a sparare fino a ascaricare le due pistole;intanto Stella aveva proseguito nel vicolo oltre una svolta fino allo sbocco, che era ostruito da un agente sceso dalla sua macchina. Sfortunatamente per lui guardava dalla parte sbagliata e così Stella si potè avcvicinare fino ad afferrarlo per una spalla facendolo piroettare; quando lo ebbe girato con la faccia verso di lei gli sferrò una ginocchiata nelle palle da fgarliele esplodere; lil poliziotto si piegò su se stesso mugolango e Stella con il taglio della mano lo colpì sul collo rompendogli l'osso del collo; il rumore secco si sentì a metri di distanza. Intanto Bonnie aveva raggiunto stella e insiema scavalcandoo il corpo del poliziotto ucciso continuarono la fuga. purtoppo, anche se avevano eliminato l quasi del tutto la prima ondata costituita dalle volanti intervenute la zona era stata circondata da una squadra SWAT che stava bloccando ogni via di fuga. Si ritrtovarono circondate e sotti il tiro di armi automatiche, allo scoperto e preferirono alzare le mani ed arrendersi. Sempre tenendole sotto tiro, un poliziotto si avvicinò con cautela e le ammanettò rapidamente, per poi perquisirle con particolare attenzione, indugiando a toccare le gambe, sulle tette ed in mezzo allle gambe, sotto lo sguardo impotente e infuriato delle due donne. Esse vennero presto separate; Bonnie, considerata più pericolosa, fu portata nel carcere locale con l'idea di trasferirla ad un carcere di massima sicurezza, Stella in una prigione isolata in mezzo alla campagna, contando più sull'isolamento e sul fatto che nessuno sapeva dove era che sulla invulnerabilità della prigione, guardata di notte solo da 4 uomini. Bonnie intanto, in carcere si era cominciata a dare da fare; bisognava sapere dove era Stella e dove avrebbrero portato lei. Di fuggire neanche a parlarne, le misure di sicurezza erano eccessive. L'unico modo per saperne qualcosa era dalla guardia, che , Bonnie lo aveva notato, la guardava con insistenza attraverso la porta della cella. Era ora di fare scattare la trappola: Bonnie si dispose sdraiata bocconi sulla cuccetta, con il vestito sollevato che lasciavale cosce ampiamente scoperte, avvolte dalle calze nere, con ben visibile la pelle delle gambe sopra il bordo della calza, e il triangolo dello slip, singhiozzando. quando lsentì la guardia avvicinarsi alla porta, si voltòin una posa ancora più provocante. La guardia, impacciata, con la gola secca, le domandò cosa avesse; Bonnie rispose che sapeva che sarebbe finita sulla sedia elettrica, che avrebbe voluto sapere qualcosa della sua amica Stella, e cdel suo destino; che se l'avesse aiutata asapere qualcosa le sarebbe stata riconoscente, e che avrebbe voluto passare un'ora con lui, dato che sarebbe stata l'ultima occsasione della sua vita; successivamente si alzò, si avvicinò alle sbarre, fece uscire i seni dal vestito e spingendoli attraverso le sbarre perchè la guardia potesse toccarle; alla fine gli passò la mano sulla patta dei pantaloni facendolo eiaculare violentemente; la guardia non si era mai sentita così eccitata. Gli disse di tornare il giorno dopo con le informazioni, di fare in modo di essere solo nel blocco di celle e di entrare, che avrebbe passato l'ora più bella della vita. Il giorno dopo la guardia aveva fatto in modo di essere da sola nel blocco di celle; bonnie era in una posa ANCORA PIù LASCIVA DEL GIORNO PRIMA; LA GUARDIA ARMEGGIò FEBBRILMENTE CON LE CHIAVI PER APRIRE LA CELLA; APPENA DENTRO BONNIE LO ATTIRò A SE APRENDOGLI LA PATTA; poco dopo erano sdraiati sul lettino, la guardia sopra, Bonnie sotto con le mutandine intorno aalla caviglia, mentre l'uomo pompava come un forsnnato. Dopo poco l'uomo esplose dentro di lei inondandola; nella pausa che seguì Bonnie venne a sapere dove la sua amica veniva tenuta, e che lei sarebbe stata trasferita l'indomani ad un carcere di massima sicurezza. Avendo saputo quel che le interessava Bonnie decise che la guardia andava soppressa; Fingendosi ancora eccitata, lo fece sdraiare sulla schiena, poi si sedette sul suo petto facendosi baciare le tette; senza parere si avvicinò all'uomo sempre più fino a coprirgli la faccia nel solco tra le tette, mentre gli teneva una mano sulla nuca; dapprima l'uomo non comprese, poi cominciò a divincolarsi, ma Bonnie era attenta a tenerlo saldo senza lasciargli scampo; poco a poco i suoi movimenti divennero più deboli mentre Bonnie aveva un violento orgasmo fino a cessare del tutto; quando fu sicura della morte dell'uomo, Bonnie si alzò, si rassettò e rovesciò il corpo a terra, sedendosi con aria indifferenet sulla branda. quando più tardi un nugolo di guardie entrò nella cella, insospettiti di non aver trovato la guardia, Bonnie con fare annoiato disse che l'uomo aveva cercato di violentarla e lo aveva ucciso; dato che non aveva tentato la fuga, e che l'uomo era noto per il suo appetito sessuale, fu creduta senza difficoltà e il programma del trasferimento andò avanti senza cambiamenti. Il giorno successivo, scortata da due guardie uscì nel cortile mentre numerose guardie vigilavano intorno e fu fatta salire con i due sul furgone blindato mentre un autista prendeva posto davanti; il furgone uscì dal carcere preceduto da una staffetta in motocicletta. Bonnie sedeva dietro su una panchetta,ammanettata, davanti a lei c'era seduta una guardia, mentre un'altra vigilava con il fucile in amno da una feritoia sul fondo del furgone dando le spalle a Bonnie ed al collega. Dopo un pò di strada visto chew il trasporto andava bene, le due guardie si rilassarono leggermente e Bonnie decise che era ora di darsi da fare; accavallò le ganbe in modo provocane e aprì la scollatura, da far intravedere il petto, chinandosi in avanti; la guardia che el sedeva di fronte fu ben contenta del diversivo, e comionciò a guardarla con insistenza, piegandosi poco a poco in avanti, mentre l'altra annoiata, guardava distrattamente la strada. Era ora di agire; Bonni9e sollevò di più al ganmba, poi il piede scattò cxolpendo la guardia al volto con un calcio tale da stordirla; il capo fu proiettato contro ial parete del furgone e la guardia ricadde a terra tra i piedi di Bonnie; la donna senza por tempo in mezzo si alzò in piedi, scavalcò la guardia a terra e con le due mani unita, ammanettate colpì come con una mazza il collo della seconda guardia che si stava voltando in quell'attimo, rompendogli il collo all'isatnte. intanto la prima guardia stesa, si stava riprendendo, alzandosi su mani e ginocchia; Bonnie si avvicinò, scasvalcò il collo con una gamba, glie lo serrò tra le cosce, gli passò le mani ancora ammanettate sotto il mento, e cominciò a stringere il collo tra le cosce, tiorando e torcendo il collo fino che si spezzò con un colpo secco; allora aprì le gambe e la guardia cadde uccisa in mezzo ad esse; Bonnie si chinò afferrò la guardioa per la camicia e lo rivoltò, poi raopidamente lo perquisì cercando le chiavi delle manette che trovò subito. nella perquisizione aveva notato l'importante erezuione che lo strangolamento aveva determinato; la cosa la eccitò moltissimo e cosi, da seduta, cominciò a strofinarsi sull'uomo che avava ucciso fino ada avere un grandioso orgasm. Ma re aora id pensare agli altri due: si mise a uralre disperatamente battendo colpi sulla parete; L'autista insospettito pensò che gli altri due la stavano violentando e che correvano un grave rischio, cos' fermò il furgone e scese, correndo ada aprire la porta; prima di aprire estrasse la pistola; quando aprì al porta rimase attonito: invece della scena della donna violentata che si aspettava, vide i due colleghi che giacevano a terra chiaramente morti visto il sangue che colava dalla bocca di uno e l'angolo che la testa dell'altro faceva con il corpo e la donna in piedei tra di loro, libera: lo styuporte gli impedì di reagire dando tempo a Bonnie di disarmarlo con un calcio alla mano che mandò la pistola a terra; il secondo calcio fu diretto alla faccia della guardia, facendolo stranazzare a terra stordito, Bonnie saltò giu dal furgone atterando sul petto dell'uomo ove si sedette; con una mano gli chiuse la bocca, gli immobilizzò le braccia portandole sotto le sue gambe, estrasse dalla calza un coltello che aveva preso ad una delle guardire uccise e glie lo conficcò nel collo uccidendolo all'istante. Restava il motociclista, che non vedendosi seguito dal furgone stava tornando indietro; Bonnie recuperò la pistola della guardia e attese; il motociclista vide ilfurgoone fermo con le porte aperte e capì che qualcosa non andava; dsaltò giu dalla moto e si avvicinò conla pistola puntata; Fu accolto da una grandine di proiettili, tale da costringerlo a cercare riparo dietra un angolo; rispose al fuooc fino a scaricare la pistola; mantre la ricaricava, Bonnie attraversò di corsa lo spazio che li divideva e sorprese la guardia mentre stava ricaricando; puntandogli contro due pistole lo disarmò, lo condusse con le mani alzate fino al furgone, lo ammanettò e lo fece salire sul furgone mentre implorava di non ucciderlo. Si sbarazzò dei corpi che scaricò sull'asfalto, chiuse il furgone con la guardia prigioniera, e salì alla guida, allontanandosi. Era ora di andare a liberare Stella, e magari portarle un piccolo regalino: la guardia catturata. Bonnie portò il furgone nel bosco verso la prigione dove Stella era detenuta, lo fermò in una stradina isolata, scese dalla cabina portando con se il sacco con le sue cose che le avevano portato in cabina per il trasferimento, e salì nel vano posteriore ove giaceva al guardia che aveva catturato, con le mani ammanettate dietro la schiena, la catenella fissata ad un montante del furgone. sotto lo sguardo terrorizzato dell'uopma, che temeva di essere ucciso, si spogliò lentamente, sfilandosi dapprima il vestito, poi stivali e calze, restando in tanga e reggiseno. Si divertì a stuzzicare l'uomo immobilizzato sfregandogli i capezzoli sul viso, poi sul petto, poi stimolandolo leggermente con le natiche sode, constatando come l'uomo benchè spaventato, aveva una vivace erezione. Quando si fu stancata del divertimento, si infilò un collant nero aderente, un body, un paio di morbide scarpette da danza, prese con se un paio di vecchie calze e il pugnale affilato preso ad una delle guardie uccise, scese dal furgone, chiuse la porta e si incamminò alla volta della prigione, che sorgeva in mezzo ad una radura. Affacciandosi dagli alberi cion cautela, videla massa scura della prigione con una torretta su cui si intravedeva una guardia; davanti all'ingresso in una garitta c'era una sentinella; alcuni minuti di osservazione le permisero di vedere come un'altra sentinella faceva il giro della radura. Prima di procedere ad un'infiltrazione era necessario neutralizzarle tutte e tre. La prima era quella che girava, che Bonnie giudicò del tutto inutile e assai facile da neutralizzare. Bonnie verificò quanto tempo impiegava a fare un giro completo, poi scelse il posto per l'agguato, in un luogo non visibile dalla torretta o dalla garitta, posò a terra una moneta su un foglio di carta e attese tra due alberi. Udì la guardia arrivare da distante, la vide avvicinarsi e chinarsi a vedere cosa c'era per terra; non dandogli il tempo id capire cosa succedeva, Bonnie gli fu alle spalle in un balzo, gli afferrò i capelli con la mano tirandogli la testa indietro, mentre un ginocchi era puntato nella schiena dell'uomo. prima che potasse gridare, Bonnie lo colpì con il taglio della mano alla gola scoperta, fracassandogli la laringe; Bonnie lo lasciò acdere a terra, e lo guardò contorcersi negli spasmi dell'agonia mentre sofffocava rapidamente. Dopo aver eliminato il primo ostacolo, Bonnie si diresse lungo il muro verso la guardia all'ingresso; svoltò l'angolo e strisciò contro il muro silenziosa nelle sue scarpette senza che la guardia, che annoiata guardava davanti a se, il fucile appoggiato al muro, si rendesse conto del pericolo mortale in cui si trovava. Arrivata ad un passo dalla garitta piroettò sul suo piede sinistro, con la gamba destra tesa, colpendo la guardia alle palle con la punta del piede; la guardia fu trafitta da un dolore insopportabile, che gli impedì persino di gridare, e cedde in avanti sulle ginocchia paralizzata e inacpace di muoversi. bonnie allora sollevò la mano dstra e con tutto lo slancio colpì la guardia sotto la nuca rompendogli l'osso del collo ed uccidendolo all'istante; la guardia cadde in avanti a terra e restò immobile: Bonnie lo osservò un istante e disse: questo colpo me lo ha insegnato Stella, devo dire che funziona. In effetti, mesi prima durante un furto notturno in una banca, avevano visto nella sua guardiola blindata una guardia, difficile da eliminare , che teneva sotto controllo il luogo doive loro dovevano passare; Bonnie era andata avanti facendosi ben presto scoprire; la guardia era uscita puntandole contro la pistola e; bonnie si era allontanata un pò prima di fermarsi con le mani in alto; così la guardia per tenerla sotto mira aveva voltato le spalle a Stella che attendeva nel buio e che gli era arrrivata silenziosamente alle spalle, sollevando la mano destra e colpendolo al collo con il taglio della amno, facendolo stramazzare stecchito; mentre lo scavalcava, come commento aveva detto a Bonnie: è eccezionale, crollano stecchhiti come conigli, devi imparare anche tu questa mossa!' Era ora di scalare il muro e entrare nel cortile; la porta infatti era chiusa dall'interno, neanche da pensare di suonare al campanello. bonnie si allontanò fino al limitare del bosco, prese un vecchio paio di calze, lo piegò come un afionda con dentro un sasso e cominciò a rotearlo mirando alla guardi asulla torretta; rilasciò la pietra che dopo un volo teso colpì la guardia al capo; Bonnie vide la figura barcollare e cadere; in un attimo coprì la distanza che la separava dal muro e cominciò ad arrampicarsi sulla torretta; quando scavalcò il parapetto, la guardia stordita si stava riprendendo e si era sollevata su mani e ginocchia. vide appena una figura nera che saltava il parapetto e atterrava in piedi ai lati del suo corpo; un attimo dopo si sentì stringere il collo tra due cosce dapprima morbide ma che divennero dura come l'acciaio, che gli impedivano id respirare e di comprendere esattamente cosa stesse accadendo. Quado Bonnie ritenne di averlo 'ammorbidito' abbastanza, allargò lievemente le cosce egli sferrò due colpi ai lati del collo con il taglio della mano; Improvvisamente la pressione si attenuò, e la guardia inspirò voluttuosamante con sollievo dei polmoni, mentre la vista si snebbiava poco a poco; il sollievo fu di breve durata; la donna iniziò a torcergli il collo cercando di girare la faccia verso l'alto; per evitare di avere il collo rotto, l'uopmo fu costretto a girare anche il coorpo; si trovò così in ginocchio, la schena inarcata la faccia in mezzo alle cosce della donna che aveva ricominciato a stringere. Bonnie sferrò ancora un colpo con il palmo della mano alla fronte della guardia che stavolta perse i sensi: bonnie allargò le gambe e la guardia le cadde stordita in mezzo ai piedi; mentre la donna, lievemente ansante lo osservava, l'uomo ricominciò a muoversi gemendo debolmente; Bonnie sollevò un piede e gli sferrò un colpo con il tallone; questa volta l'uomo non si mosse più; Bonnie disse: questo era un osso più duro del previsto, poi si chinò e lo uccise con una rapida pugnalata al collo cautamente si affacciò al cortile, una guardia passeggiava avanti e indietro; Bonnie scese a metà una scaletta e si appostò nell'ombra del muro; dopo un pò la guardia venne a fermarsi sotto di lei appogggiata alla scaletta; bonnie scese cautamente ancora qualche scalino, si afferrò con le mani ad uno scalino, aprì le gambe e afferrò il collo della guardia tra le cosce; la guardia si dibattè brevemente finchè Bonnie con uno scatto delle gambe gli ruppe il collo; aprì le cosce e la guardia cadde al suoolo uccisa. Bonnie scese dalla scaletta e attraversò il cortile furtivamente diretta ad una costruziuone in fondo allo stesso; scavalcò una finestra e si trovò in un corridoio, dove una guardia sedeva ad un tavolo, purtroppo per lui guardando dalla parte opposta. bonnie si avvicinò furtiva, sollevò una gamba cinturandogli le braccia intorno al corpo, e così bloccandolo alla sedia, mentre con l'altra mano gli tappava la bocca; la guardia era immobilizzata, sentiva il morbido della coscia e l'umido dell'inguine della donna contro la schiena; la donna assaporò per qualche istante i movimenti dell'uomo che la portarono all'orgasmo, mentre con l'altra mano estraeva un coltello e glie lo affondava nel collo; l'orgasmo esplòose assieme agli ultimi convulsi movimenti dell'uomo che moriva; decisamente uccidere guardie era divertente. Riluttante abbandonò il corpo che cadde in avanti sul tavolino e si impadronì di un mazzo di chiavi, avvicinandosi al blocco di celle dove era detenuta Stella. svoltando un corridoiosi trovò di fronte ad una guardia che vigilava sul blocco di celle, che la guardò stupita; Bonnie fu lesta ad avbvolgergli una calza intorno al collo e a stringere mentre puntava un ginocchio sul petto e continuava a stringere finchè la guardia smise di dibattersi e di sbavare. scavalcò il corpo dell'uomo e si diresse alla cella che aprì; c'era Stella, vestita con un corto abito di tela astrisce del carcere e calze marrone scuro. Stellla la abbracciò e si avviarono all'uscita. attraversarono i corridoi e giunsero all'ingresso; affacciandosi da un angolo scorsero una guardia che attraversava il locale; Stella sussurrò a Bonnie?quello ò stato uno dei più bastardi durante gli interrogatori, lascialo a me, lo uccido in un combattimento a mani nude'. Mentre Bonnie rimaneva dietro ad un angolo con una delle pistole sottratte ad una delle guardie, pe rogni evenienza, Stella uscì allo scoperto con la pistola spianata; la guardia fu colta di sorpresa e tentò di afferrare la pistola, ma Stella lo dissuase e gli intimò di gettare la pistola; la guardia atterrita eseguì immediatamente; allora Stella depose la sua e si dispose al combattimento , leggermente flessa, con le mani scostate dal corpo. L'uomo e la donna si affrontarono, con alcune finte; improvvisamente stella gli sferrò una sequela di colpi in rapida successione che colsero l'uomo di sorpresa, facedolo barcollare. L'uomo riuscì a mantenersi in piedi e a replicare con un colpo al volto , che Stella riuscì a schivare. Stella replicò con una ginocchiata all'inguine; l'uomo si piegò gemendo ed il colpo fu seguito da un 'altra ginocchiata al volto che lo spedì a terra su mani e ginocchia. Stella si avvicinò in piedi all'uomo a terra, scavalcò con una gamba le spalle dell'uomo e gli afferrò il collo tar le cosce, cominciando a stringere. L'uomo cominciò a urlare, finchè la pressione sul collo glie lo impedì; Stella sapeva che l'uomo si sentiva come se il collo e la testa fossero strette da una morsa e che questa sensazione non sarebbe durata a lungo; infatti ben presto la guardia smise di artigliarle le gambe nel etneativo di liberarsi, i sui movimenti cessarono. Stella aprì el cosce e l'uomo cadde a terra inanimato. Con Bonnie si diressero all'uscita, scavalcando i corpi delle guardie uccise da Bonnie; che destarono i commenti ammirati di Stella: 'li hai davvero conciati per le feste!' disse Stella; 'già, per un pò non avranno atnta voglia di cercarci, rispose Bonnie'. Si diressero al furgone e Bonnie annunciò a stella che le aveva portato un regalo; aprirono il furgione e videro la guardia legata; le due donne salirono, chiusero la porta e con i coltelli lavorarono atagliare la divisa lasciandolo nudo e legato; le due donne si spogliarono rimanendo con le calze e si sedettero addosso all'uopmo, stella sulla faccia, Bonnie sulle gambe. la vista delle due donne e l'effetto delle loro stimolazioni determinarono una torreggiante erezione; mentrtre Stella si strofinava sulla faccia dell'uomo facendosi leccare, Bonnie si era impalata sul cazzo, e andava su e giu estasiata; allla fine tutti e tre esplosero in orgasmi simultanei e le due donne si abbatterono sul corpo dell'uomo esauste. Dopo pochi istanti si sollevarono rassettandosi alla megli; tirarono l'uomo giù dal furgone e lo lasciarono legato ad una lbero, diecdogli: 'oggi è il tuo giorno fortunato, primo perchè pochi si sono fatti Bonnie e Stella contemporaneamente, poi perchè ti lasciamo vivo per festeggiare la libertà'°, e si allontanarono sul furgone rubato verso il loro covo.