L�'ATTRICE UCCIDE ANCORA di davidmuscolo Questo � l'ideale seguito del racconto intitolato e ve ne consiglio la lettura per comprendere meglio questa storia E' buio pesto e non nascondo di avere un po' di timore nel girare in questa periferia degradata. Sono alla ricerca di una persona adatta per girare il mio prossimo snuff movie, ma l'impresa si dimostra pi� complicata del previsto. Sono gi� un paio di notti che io e Frank giriamo in macchina senza fortuna. Abbiamo gia' trovato due uomini che ora stanno dormendo drogati nel capannone dove io giro i miei film, ma Elizabeth, la star, la bellissima assassina, non � soddisfatta. Mi ha ordinato di trovarne almeno uno con le caratteristiche da lei richieste e gli ordini di Elizabeth non si discutono. Non ho nessuna intenzione di assaggiare su di me la spaventosa potenza che lei e' capace di far uscire dal suo splendido corpo. Ma forse ci siamo. Sul bordo della strada vedo un uomo, visibilmente ubriaco, con una bottiglia di birra vuota in mano. Non ho intenzione di scendere dall'auto e mi accosto il piu' possibile al marciapiede " Ehi amico. Ti va di guadagnare un paio di centoni?" L'uomo si alza barcollando. E' biondo, con i lineamenti irregolari, molto alto, intorno al metro e ottantacinque e dalla corporatura possente. Pu� assomigliare ad un ex lottatore, proprio quello di cui ho bisogno " Chi devo uccidere per duecento dollari? " sorride l'uomo. Ha il classico dialetto dell'est Europa, forse Russo o Ucraino. Meglio cos�. Speriamo che sia un immigrato clandestino, uno di quei tipi di cui nessuno sentira' il bisogno di cercare " Non devi uccidere nessuno. Devi solo fare un lavoretto per noi" " Che tipo di lavoretto? Non e' che siete gay per caso? Quei lavoretti non li faccio" " Non siamo gay e non vogliamo niente di quello che pensi" " E chi mi dice che poi mi darete quello che mi promettete?" " Intanto potrei darti questi come acconto" gli dico facendo sventolare un biglietto da cinquanta dollari sul suo viso. Il biondo sorride, afferra la banconota ed entra nella macchina. Un'ora dopo siamo nella mia casa di campagna. E' completamente isolata dal mondo e nessuno pu� vedere quello che facciamo e chi ci entra. Ma questa casa non ci serve per girare il film. Non ho nessuna intenzione di seminare prove di omicidi nella mia abitazione. Per quello c'e' un capannone a diversi chilometri dalle nostre abitazioni. La mia casa serve solo per fare in modo che l'uomo che abbiamo scelto possa lavarsi e cambiarsi d'abito. Se puzza, Elizabeth � capace di ucciderci. Quando il biondo, che dice di chiamarsi Viktor e di venire dalla Russia, esce dalla mia casa, sembra un'altra persona, anche se ancora barcolla per l'ubriachezza. Appena dentro la macchina gli offriamo un'altra birra che lui accetta con entusiasmo. Non sa che e' drogata e che fra pochi secondi dormir� come un angioletto. Quando arriviamo al capannone, Viktor dorme ancora. Io e Frank lo solleviamo a fatica. Dovrebbe pesare intorno ai cento chili. Nel capannone tutto � tranquillo. Gli altri due uomini che abbiamo rapiti dormono anche loro sotto l'effetto della droga che gli abbiamo iniettato. Facciamo altrettanto con il russo e depositiamo anche lui nella gabbia all'interno del capannone che sar� teatro domani sera del mio film. Domani mattina si sveglieranno tutti e tre. Lasciamo loro dei pasti abbondanti per mantenerli in forma e ce ne andiamo. Finalmente tutto � pronto e domani potr� vedere di nuovo la straordinaria Elizabeth al lavoro. Appena arrivato a casa la contatter� nel solito modo. Di solito, la sua risposta arriva in pochi secondi ed e' cos� anche stavolta. Ora, non ci rimane che attendere meno di una giornata. Io e Frank siamo amici da sempre. Siamo molto pi� che fratelli e questi film che facciamo ci hanno unito ancora di pi�. Non abbiamo una donna fissa. Entrambi siamo pazzamente innamorati di Elizabeth, senza alcuna speranza, ovviamente. E' lei la nostra donna ideale, un'assassina spietata dotata di una forza sovrumana e di una bravura nelle arti marziali senza paragoni. Abbiamo la mattina libera io e Frank e ne approfittiamo per farci un giro nel centro della citt� . Vogliamo comprarci qualcosa di bello da poter indossare stasera quando lei far� il suo ingresso nel capannone. Abbiamo ancora parecchi soldi del film precedente e possiamo spendere tranquillamente. Ci sta rendendo bene quest'affare. Troviamo quello che fa al caso nostro e stiamo per prendere la macchina per andare via quando Frank mi stringe forte il braccio " Robert, guarda" Alzo gli occhi e la vedo. Oh mio Dio, e' lei, e' Elizabeth. Sta facendo anche lei shopping per le vie del centro in compagnia di un uomo. Quanto e' bella. Cammina con passo sicuro, staccando con la sua notevole altezza chiunque le stia vicino e facendo ondeggiare i suoi lunghi capelli neri. Vorrei poterla continuare a seguire con lo sguardo ma invece ci abbassiamo facendoci proteggere dalla macchina per non essere notati. Se ci vede siamo morti, ma non posso fare a meno di alzarmi dal mio riparo e notare che anche lei ora entra dentro una macchina, una lussuosa Mercedes nera, lasciandomi visibili le sue straordinarie e lunghissime gambe, quando vi sale. La macchina nera si allontana e Frank mi guarda preoccupato " Pensi che ci abbia visti, Robert?" Anch'io sono preoccupato. Sappiamo che non dobbiamo interferire con la sua vita privata ed anche il solo fatto di averla incontrata potrebbe esserci fatale, ma cerco di rassicurare il mio amico " Ma no. Abbiamo fatto in tempo a nasconderci. Vedrai che non ci ha notati affatto" " Vorrei avere la tua certezza, Robert. Ho un brutto presentimento e molta paura. Lei sa come trovarci" " E' inutile pensarci. Ormai non possiamo pi� farci niente" gli dico, ma Frank ha ragione. Ho anch'io il terrore per quello che potrebbe farci. Non si limiterebbe ad ucciderci con le sue mani, ma ci farebbe soffrire, godendo ogni istante delle nostre sofferenze, proprio come fa con le altre sue vittime. Ma e' meglio pensare ad altro. Dobbiamo preparare il nostro film e ci dirigiamo verso il capannone dove sono prigionieri i tre uomini che abbiamo rapiti, le vittime sacrificali di Elizabeth, sperando che noi due non dobbiamo aggiungerci alla lista. Ancora una volta la puntualita' non e' una delle doti della nostra attrice. Come al solito si fa attendere ed invece io non vedo l'ora di cominciare a girare, anche perche' non ce la faccio piu' a sentire le urla di quei tre che minacciano di ucciderci, bestemmiano e sputano. Ma finalmente lei entra, maestosa e bellissima. Mi sorride, cosa rara per lei e saluta con entusiasmo anche Frank. Aspettavamo questo momento con ansia, nella speranza che lei si comportasse normalmente e ringrazio il cielo. Sembra addirittura piu' allegra delle altre volte e questo mi fa capire che non ci ha notati questa mattina. Io e Frank ci guardiamo sospirando, mentre lei osserva i tre uomini, completamente nudi a parte gli slip " Sono di suo gradimento, Elizabeth?" sussurro a quella dea dai lunghi capelli neri e dai meravigliosi occhi verdi, in imbarazzo come al solito quando le sono di fronte, sovrastato dal suo metro e ottantacinque di altezza, reso ancor pi� cospicuo dai suoi tacchi " Penso che questa volta posso ritenermi soddisfatta. Ma devi aumentare ancora il numero. Tre sono troppo pochi per me. La prossima volta ne voglio almeno cinque, tutti robusti e atletici" " Ci provero' Elizabeth. Ma lei sa che non e' facile reperire uomini per questi film. Ma ogni suo desiderio e' un ordine per me e sar� felice di poterla accontentare" " Molto bene Robert. Ora dammi i miei abiti di scena" L'accontento immediatamente e le porgo una catsuit in latex nero, con la lampo davanti e i soliti stivali con il tacco altissimo. Fremo alla sola idea di poterla vedere vestita in questo modo. Il suo corpo statuario e scolpito � adatto ad essere strizzato nel lattice ed infatti la visione e' assolutamente paradisiaca. Quanto darei per poterla toccare, per poter passare una mano sul suo sedere meraviglioso o sui suoi seni duri come roccia. Ma devo accontentarmi di osservarla. E' pronta ormai Elizabeth. Cerco di non far trapelare l'emozione che mi prende nel vederla, ma immagino che lei sappia benissimo l'effetto che mi fa. I tre intanto, scalpitano e fremono. Sono all'oscuro di tutto e non sanno che fra pochi secondi quella donna bella oltre l'immaginabile entrer� nella gabbia e li uccider� a mani nude. Sono pronto anch'io. Afferro la telecamera digitale e porgo ad Elizabeth la chiave per entrare. I tre uomini non capiscono. Vedono quella dea entrare nella gabbia e si guardano meravigliati. Il mio film ha finalmente inizio. Abbiamo lasciato a loro delle armi. Tre sbarre di ferro e tre coltelli per impensierire di pi� la nostra magnifica protagonista. Viktor ha raccolto una sbarra che brandisce minacciosamente avvicinandosi ad Elizabeth, mentre gli altri due hanno raccolto dei coltelli. Uno e' basso ma tarchiato, di provenienza ispanica. Potr� avere intorno ai 40 anni ed ha una barba nera molto folta. L'altro ha un'altezza normale, nero, piuttosto robusto. A confronto ad Elizabeth, che cammina maestosa e con i tacchi supera i due metri di altezza, sembrano due nani ed anche lo stesso Viktor, pur essendo notevolmente alto, ha molti centimetri di differenza che lo separano dalla donna. Mentre io inizio a girare, Elizabeth ripete la frase di rito " Avete dieci minuti di vita, perche' poi vi uccidero' dopo avervi fatto soffrire molto. E piu' soffrirete, piu' il mio divertimento sara' maggiore" Il russo blatera qualcosa e sorride ironicamente. Come puo' immaginare che di fronte non ha una soltanto bellissima donna che si muove sinuosa come una modella su una passerella ma ha un'assassina sadica dotata di forza spaventosa? Decide di entrare subito in azione. Tutta la giornata trascorsa dentro la gabbia lo ha fatto inferocire ed ora che non e' piu' ubriaco e' veramente spaventoso. Rotea la sbarra contro Elizabeth che pero' non si scompone. Due torsioni del busto e il russo colpisce solo l'aria. Lei lo guarda sorridendo, aspettando che riprovi di nuovo a colpirla ed il biondo ci riprova. Una, due, tre volte. Niente! Per fortuna Elizabeth e' talmente veloce ed agile, pur sopra quei tacchi enormi, che manda a vuoto tutti i colpi del biondo. Ma intanto anche il nero e l'ispanico decidono di partecipare alla festa e accerchiano la donna armati dei coltelli che agitano minacciosamente. Elizabeth sembra quasi danzare evitando i colpi degli uomini. Ma ormai la conosco bene e so che sta per entrare in azione. Un poderoso calcio colpisce il volto di Viktor che si solleva per aria e si va a schiantare contro la rete della gabbia distante almeno una decina di metri. Che potenza! Esplodo nei pantaloni con la mia prima eiaculazione, la prima di una lunga serie. Non sono in grado di resistere alla bellezza, all'eleganza e alla forza gigantesca di quella meravigliosa donna. Gli altri due sono rimasti scioccati da quella dimostrazione ed ora si guardano meravigliati e smettono di attaccare scriteriatamente. Ma ormai Elizabeth e' vicino a loro. Librandosi in aria come una libellula va a colpire il nero con un calcio spaventoso e poi ricade con la grazia di una ginnasta olimpica. L'ispanico e' proprio al suo fianco e lei gli afferra il braccio. L'uomo urla per il dolore, mentre la donna prosegue a stringere. Non puo' fare niente per liberarsi da quella stretta. Quando Elizabeth afferra qualcosa, ho l'impressione che potrebbe stritolarla, di qualunque cosa si tratti. E infatti sento distintamente le ossa del braccio dell'uomo rompersi. Mio Dio. Ha una forza che non puo' essere paragonata a niente di umano. Ma per l'ispanico ancora non e' finita. Con la mano libera fa partire una serie di pugni velocissimi e devastanti che distruggono completamente la faccia dell'uomo, facendogli sputare tutti i denti e quindi lo solleva sopra di se, con la stessa facilita' con cui io solleverei un neonato. Lo tiene sollevato sopra la sua testa e avanza verso gli altri due che ovviamente si sono ormai resi conto della straordinaria potenza della donna. Cercano di dividersi e di accerchiarla. Pensano che sollevando un uomo del peso di circa 75 chili, i suoi movimenti siano limitati. Ma per Elizabeth un peso del genere deve assomigliare poco piu' che a una piuma e, malgrado continui a tenere fermamente l'uomo sopra la sua testa, si gira su se stessa e, con la stessa gamba, colpisce prima il nero e poi Viktor, senza far riscendere la gamba a terra. Ancora una volta i due volano, stavolta verso direzioni opposte. Zoomo il volo di Viktor per far capire agli spettatori ancor meglio la scena e poi inquadro il suo volto, o meglio, quello che ne e' rimasto dopo i due calci di Elizabeth. Inquadro rapidamente anche l'altro, ma poi sposto la camera sulla donna perche' ora la sceneggiatura propone una cosa spaventosa. La possente dea mora dagli occhi verdi stringe ora l'uomo che ha ancora sopra di se e poi lo fa scendere violentemente alzando contemporaneamente il suo ginocchio. L'impatto e' devastante per la schiena dell'uomo e le sue urla sono raccapriccianti. Il sorriso sadico di Elizabeth testimonia la perfetta riuscita di cio' che le avevo chiesto. Non ha bisogno di accertarsi dei danni che ha provocato. Sa perfettamente di aver rotto la spina dorsale all'uomo che ora e' immobile sul terreno, dopo esservi stato gettato dalla donna, ancora vivo e cosciente, ma impossibilitato a muovere un solo muscolo. Le sue urla di dolore risuonano nel capannone e con la mia telecamera cerco di cogliere gli sguardi di meraviglia dei due rimasti. La donna ora si dirige verso il nero che raccoglie un'altra delle sbarre di ferro per cercare di colpirla. Errore molto grave perche' con un rapido movimento Elizabeth prima si scansa abilmente per evitare il colpo, poi si abbassa repentinamente per afferrare il polso dell'uomo facendogli cadere la sbarra e poi lo colpisce con un altro violento calcio, sferrato questa volta dal basso verso l'alto per colpirlo in pieno petto. L'uomo rimane senza fiato e non riesce nemmeno a urlare per il dolore che gli causa il polso, saldamente nelle mani dell'assassina e di tutto il braccio quando lei glie lo gira rompendoglielo. Afferra poi la sbarra da terra e fa il suo show piegandolo con estrema semplicita'. Mi chiedo quali siano i limiti di questa donna. C'e' qualcosa che lei non riuscirebbe a fare? Mi viene da pensare che non sia umana. Sicuramente non ha umanita' e la sua soddisfazione nel massacrare e poi uccidere uomini lo testimonia. Ma anche la sua bellezza e la sua perfezione fisica hanno dell'incredibile. Io intanto ho eiaculato di nuovo, ma cerco anche di essere professionale e continuo imperterrito a girare. Intanto, e' il momento di mostrare il suo splendido seno al pubblico ed Elizabeth si apre la cerniera con movimenti studiati fino a far uscire quelle due meraviglie della natura. Ora pero' e' il turno del russo. Ha capito che anche uno come lui, pur possente e robusto, nulla potrebbe contro lo strapotere della donna e cambia sistema. Si inginocchia ai suoi piedi e la implora, ne chiede la pieta'. Ma Elizabeth non conosce il significato di quella parola e lo afferra per la testa trascinandolo verso gli altri due, incurante che il biondo cerchi di resistere con tutte le sue forze. Afferra quindi il nero, che nel frattempo ha ripreso fiato, lo alza e lo sbatte addosso alla rete con la mano libera. Non capisco cosa voglia fare. La sceneggiatura non prevede una scena del genere, ma non oso intervenire e aspetto impaziente di vedere cosa Elizabeth ha in mente. Lascia andare per un momento il russo, ma solo per il tempo di preparare un tremendo pugno che colpisce il poveretto in pieno. La testa dell'uomo si gira come una marionetta mentre schizzi di sangue escono come se fosse acqua che zampilla da una fontana. Mio Dio. Non oso immaginare quale esito avrebbe un colpo del genere indirizzato verso di me che sono notevolmente meno robusto del russo. Ma una delle innumerevoli doti di Elizabeth e' saper dosare la sua forza ed i suoi colpi per non uccidere subito le sue vittime. Viktor intanto, e' stramazzato al suolo ed Elizabeth alza il suo piede destro e lo mette sulla faccia del russo. Venti centimetri di tacco a spillo che potrebbero penetrare sul suo viso e l'uomo trattiene il fiato mentre la paura si dipinge sul suo volto. E' paura vera, allo stato puro, la paura di un uomo che sa che la sua vita dipende da un'altra persona. Riprendo quella sua paura, cerco di trasmettere le sue sensazioni agli spettatori che vedranno il mio film. Ma anch'io ho un brivido di paura quando lei si gira a guardarmi. Il sangue mi si congela nelle vene e devo fare un profondo respiro per tornare professionale. Intanto, la scena e' ormai la seguente: l'ispanico in mezzo alla gabbia impossibilitato a muoversi con la spina dorsale rotta, il russo con la faccia devastata, saldamente sotto i piedi di Elizabeth e il nero addosso alla rete tenuto in piedi per un braccio dalla stessa Elizabeth. La donna ha cambiato questa parte della mia sceneggiatura ed ora toglie gli slip al nero. Al tocco di quella bellissima donna, il suo cazzo prende vigoria e si alza inesorabile. Come potrebbe essere altrimenti? Ma, appena il cazzo del nero ha la sua massima erezione, Elizabeth fa scendere la sua mano velocemente a taglio verso il cazzo dell'uomo, come se fosse una ghigliottina. Il risultato � strabiliante e degno di un film horror e il pene dell'uomo cade in terra, tranciato dal resto del corpo con una sola mossa di karate. L'uomo urla naturalmente, e poi si accascia a terra mentre anche il suo sangue schizza in tutte le direzioni. La scena e' troppo forte anche per me e per Frank. Io mi piego in due ed il mio amico vomita senza ritegno. Eppure, nonostante lo schifo che provo, ho un'altra eiaculazione ancora maggiore delle precedenti. Elizabeth raccoglie il pene dell'uomo e poi toglie il suo piede dalla faccia di Viktor costringendolo ad alzarsi " Ora mangialo, se vuoi avere una possibilita' di salvarti" gli dice. Malgrado questa proposta, il russo non accetta, si dimena, cerca di divincolarsi e per tutta risposta la donna lo colpisce alle ginocchia con un altro poderoso calcio che lo fa inginocchiare al suo cospetto. Con la mano sinistra lo afferra per la mascella obbligandolo ad aprire la bocca e poi vi fa entrare il pene. Impossibile per chiunque liberarsi da quella presa. Victor piange sommessamente ora. Ha capito che la forza della donna e' sovrumana e scuote la testa per far capire ad Elizabeth che accetta quel macabro pasto. Inizia a masticare il cazzo del nero, con le lacrime che gli scendono sempre piu' copiose dal suo viso. Elizabeth assiste soddisfatta e poi dirige la sua attenzione verso il nero. E' stato appena evirato ed il sangue esce ancora copioso dalla sua ferita ma e' ancora parzialmente cosciente. Elizabeth lo afferra per la testa e poi glie la gira di scatto, uccidendolo, forse in un barlume di piet� . Mentre il russo e' ancora intento a masticare quell'orrendo pasto, la donna fa alcuni passi verso l'ispanico, lo solleva causandogli dei dolori atroci e lo porta vicino a Viktor, sbattendo anche lui contro la rete. Alza la sua gamba destra e la mette sul collo dell'uomo. L'ispanico si alza pian piano, sollevato con facilita' dalla gamba di Elizabeth che si stende e si alza sempre di piu'. Mio Dio che scena. L'uomo sa che ormai sta per morire e probabilmente non vede l'ora di farlo per non soffrire piu'. Elizabeth lo accontenta. Sposta il suo tacco a spillo sul viso dell'uomo e poi inizia a spingere. Il tacco penetra nella carne dell'uomo sempre piu' in profondita'. Le urla dell'uomo risuonano nell'intero capannone per alcuni secondi e poi si fermano improvvisamente. Ma non si ferma la gamba della mia attrice che perfora completamente quel che e' rimasto del viso dell'uomo, che rimane appeso al tacco della donna come se fosse un macabro trofeo. Sembra di vedere un quarto di bue appeso ai ganci di una cella frigorifera, solo che al posto del gancio c'e' il tacco della donna piu' forte del mondo, forse l'essere vivente piu' forte che esista. Elizabeth tira giu' la gamba, aiutandosi con l'altra per togliersi il cadavere dell'uomo ancora infilzato sul suo tacco, come se fosse una cartaccia appiccicata sulla suola e poi guarda di nuovo in direzione di Viktor, ancora immerso nel suo pasto schifoso. Lo tira su per i capelli ma appena lo lascia, l'uomo ricade pesantemente a terra. Evidentemente, l'ultimo calcio deve avergli rotto le ginocchia. L'assassina si piega quindi alla sua altezza " Ora movimentiamo il nostro gioco. Ti do dieci secondi per terminare di mangiare, dopodiche' ti uccidero'. Se tu riuscirai a terminare prima che io finisca di contare, avrai salva la vita. Uno, due, tre ... ." Assisto incredulo a quella scena. Non sta andando come io avevo previsto ma proseguo comunque a girare imperterrito mentre Elizabeth conta lentamente e mentre Viktor, terrorizzato cerca di terminare il suo pasto. E' tutto cosi' orrendo ed eccitante allo stesso tempo. Mi guardo con Frank, anche lui sconvolto dalla piega che sta prendendo il nostro film, ma non osiamo intervenire. Fare o dire qualunque cosa significherebbe morte certa per noi. La bellissima assassina ha intanto finito il suo conteggio, ma al russo mancano ancora un paio di bocconi. Ha la faccia schifata, o almeno quello che gli rimane della faccia e cerca di ingoiare tutto il rimanente. Ma ormai e' troppo tardi per lui " Non ci sei riuscito. Peccato per te ma meglio per me. Adesso posso ucciderti con piacere" gli dice prendendolo per il collo e alzandolo con una mano sola. La potenza di questa donna e' impressionante. Io e Frank abbiamo faticato non poco per portarlo dentro la gabbia quando era svenuto e lei lo sta sollevando con una mano senza fare nessuno sforzo. Viktor tenta di ribellarsi. Si dimena pateticamente, ma per tutta risposta Elizabeth gli afferra il polso e le sue urla risuonano nel capannone mentre lei gli distrugge completamente le ossa semplicemente stringendoglielo " Pieta! Non ti ho fatto niente, perche' vuoi uccidermi? Faro' qualunque cosa, qualunque, ma ti prego, lasciami vivere" piagnucola il russo " Qualunque uomo farebbe tutto per me. Perche' dovrei rinunciare alla soddisfazione di ucciderti?" Gia', perche' dovrebbe rinunciare alla soddisfazione di ucciderlo? Elizabeth e' un' assassina sadica e crudele, bellissima e spietata, che prova un piacere enorme nell'infliggere torture alle sue vittime. Il destino di Victor e' quindi segnato, ma ancora una volta lei non rispetta la mia sceneggiatura. Dovrebbe semplicemente strozzarlo, chiudere la sua potente mano sul collo dell'uomo e poi stringere fino a soffocarlo, ma invece lo lascia. Il russo non riesce a reggersi in piedi e ci pensa Elizabeth stessa a sorreggerlo con il braccio sinistro e poi con il destro comincia il suo spettacolo. Una serie impressionante di pugni, ognuno dei quali ucciderebbe un toro, si abbattono su Viktor. E' violenza pura, sadismo. I suoi occhi verdi brillano di gioia ad ogni pugno, ad ogni ferita che infligge, ogni volta che i denti volano via dalla bocca dell'uomo, ad ogni squarcio che si apre inesorabile sulla faccia del russo. Avrebbe potuto ucciderlo al primo colpo, ma Elizabeth non vuole privarsi della soddisfazione di torturarlo, di infliggergli dolore ed i suoi possenti colpi si limitano a frantumare le ossa di Viktor, stando bene attenta a lasciarlo vivo e cosciente. Deve avere perfette conoscenze mediche per eseguire con tale maestria quest'opera. Ma anche la resistenza del russo sta giungendo al termine. Un altro pugno, l'ennesimo, arriva sul biondo che reclina il volto e chiude gli occhi. Definitivamente. Ma lei ancora non ha terminato. La sua voglia di distruzione non si e' ancora placata e continua, finendo di demolire la sua faccia che e' diventata ormai irriconoscibile, mentre gli schizzi di sangue raggiungono ogni angolo della gabbia. Il mio snuff movie termina quando Elizabeth prende il cadavere dell'uomo, lo solleva sopra la sua testa e poi lo getta dall'altra parte. Un volo di una decina di metri, come se Viktor, invece di un centinaio di chili, pesasse solo pochi etti. Esce dalla gabbia ora, soddisfatta e sorridente come non l'avevo mai vista prima. Ha appena massacrato di botte tre uomini, li ha uccisi con la sua forza illimitata e con la perfetta conoscenza delle arti marziali, torturandoli ed invece lei sorride come se fosse una bambina alla quale hanno appena regalato una bambola. Intanto, Frank si precipita con un secchio d'acqua e del sapone per fare in modo che lei possa lavarsi e togliersi le macchie di sangue che hanno sporcato il suo meraviglioso viso e le sue mani. Anche la sua catsuit di lattice e' macchiata completamente del sangue di quei tre uomini. Ci tocchera' un gran lavoro di pulizia a me e a Frank. Mi fa segno di avvicinarmi e io mi precipito di fronte a lei ed accanto al mio amico " Allora ragazzi, vi e' piaciuto il mio cambio di programma?" " Certo Elizabeth. Sono state scene entusiasmanti e lei e' stata eccezionale, come sempre. Comunque, se lei ha deciso di farlo, significa che va bene" rispondo balbettando. Mi va bene, ma anche se non mi fosse piaciuto, chi mai avrebbe avuto il coraggio di dirglielo " Molto bene. E ditemi, come preferite morire voi due?" Sta sorridendo mentre ha appena detto questa frase e mentre ci sta accarezzando il viso. Ma quel sorriso lo conosco ed e' agghiacciante. Mi sento prendere per il mento e i miei piedi lasciano il suolo. Ci sta sollevando, con la sua solita facilita'. Non provo nemmeno a ribellarmi. So perfettamente che e' inutile reagire " Perche' ci vuole uccidere?" provo a dire con fatica. La sua mano d'acciaio mi stringe la mascella e faccio fatica a parlare " Perche' mi avete vista stamattina. Sapevate che non volevo intromissioni nella mia vita privata" " Non lo abbiamo fatto apposta." piagnucolo mentre il dolore si sta facendo insopportabile " Eravamo andati in centro per degli acquisti e l'abbiamo vista. Vorrei non averlo mai fatto" Ora piango a dirotto. So che nulla potra' commuoverla e che ci uccidera'. Quante volte mi sono chiesto cosa avrei provato nel sentire la sua potenza su di me, nel sentirsi completamente tra le sue mani, senza avere nessuna possibilita' di sfuggirle? Ora lo so, purtroppo " Sinceramente non avrei voluto farlo, ma non sopporto che qualcuno disobbedisca ad un mio preciso ordine" prosegue lei. Ci ha portato ormai all'altezza del suo viso, a trenta centimetri da terra e ne posso ammirare la perfezione, quei lineamenti meravigliosi che la contraddistinguono. Se proprio debbo morire e' un piacere farlo per mano di questa donna bellissima " Non era nostra intenzione disobbedire ad un suo ordine" proseguo mentre il mio amico Frank sta tremando per la paura e non ha nemmeno il coraggio di aprire bocca " ma se ha deciso di ucciderci, la prego, signora Elizabeth, almeno non ci faccia soffrire" " Datemi un solo motivo per non uccidervi e io vi risparmiero'" Una speranza si riaccende dentro di me. Non so se sta mentendo, ma ho il dovere di provare a farle cambiare idea " Perche' noi possiamo continuare a darle il piacere di uccidere facendo altri film, trovando altri uomini" " Non basta. Non e' una buona ragione. Se volessi, non avrei difficolta' a reperire la materia prima. Prima di incontrare voi ho ucciso altri uomini ed altri ne uccidero' dopo che voi sarete morti. Per me fare questi film non cambia molto. Ma mi diverto ad uccidere davanti ad altre persone, davanti a voi per esempio. E vedere che vi eccitate e nello stesso tempo ve la fate sotto per la paura" E' finita. Le sue dita si stanno stringendo sempre di piu' sulla mia mascella. Tra poco la mia testa e quella di Frank scoppieranno come se fossero due palloncini. Sto morendo eppure sento il mio cazzo eiaculare per l'ennesima volta, un'eiaculazione potente come mai ho avuto in vita mia. Perche' malgrado tutto non posso fare a meno di trovare questa donna che ci sta uccidendo come l'essere piu' affascinante che esista. Lei se ne accorge e sorride. Io invece piango sempre di piu'. E' triste morire per mano della donna che si ama piu' della propria vita. Almeno prima di morire glie lo devo dire " Comunque, noi non l'avremmo mai tradita signora Elizabeth, perche l'amiamo" " So anche questo. Pensi che non me ne sia accorta? Ma anche questo non basta. Uomini innamorati di me, uomini che mi idolatrino, che siano sottomessi a me, ne posso trovare quanti ne voglio. Guardatemi prima di morire. Avete mai visto una donna pi� bella di me?" " No signora Elizabeth. Lei e' la donna piu' bella che noi abbiamo mai visto nella nostra vita, ma anche noi saremmo pronti a diventare suoi schiavi ed a sottometterci alla sua volonta', se solo lei lo volesse" le rispondo sempre piu' a fatica. Mi sento quasi svenire per il dolore che mi provoca ma la guardo ancora, forse per l'ultima volta per stamparmi bene in mente la perfezione del suo viso. Poi la guardo nella sua interezza, per ammirare quel suo corpo statuario strizzato nella catsuit di lattice ed infine chiudo gli occhi aspettando la morte, ascoltando i miei singhiozzi e quelli di Frank accanto a me. Ma proprio quando mi abbandono al destino che lei ha riservato per me, sento le sue dita stringersi con meno forza e quindi i miei piedi toccare di nuovo il suolo. La sua mano e' ancora ancorata alla mia mascella, ma ora non stringe piu'. Alzo gli occhi verso di lei. Non oso aprire bocca " Ho deciso che potreste essermi piu' utili da vivi che da morti e pertanto vi lascio in vita" Non riesco a credere a quello che ho appena sentito. Mi inginocchio ai suoi piedi, imitato immediatamente da Frank " Non se ne pentira' signora Elizabeth" le dico ebbro di gioia "Lei deve solo ordinarci in che modo renderci utili e noi le obbediremo con gioia. So che non siamo degni di poter ambire all'amore di un essere superiore come lei ma per noi sara' il massimo del piacere sottostare ad ogni suo desiderio ed essere due schiavi docili e devoti al suo servizio" Ho il cuore che mi batte ad una velocita' impressionante. E' dal primo giorno che l'ho vista in azione che il mio desiderio piu' ambito e' quello di essere sottomesso completamente a questa bellissima dea ed ora forse questo desiderio si sta per realizzare. Sto tremando in attesa della sua risposta " E' proprio per questo che vi lascio vivi. Vi daro' l'onore di diventare miei schiavi" Non posso credere a cio' che ho appena sentito. Sento di nuovo le lacrime solcarmi il viso, ma stavolta sono lacrime di felicita'. Felicita' per essere ancora vivo insieme al mio amico, ma ancor di piu' per questo enorme onore che ci sta dando. Non so cosa ci attende da adesso in poi, ma so che poter servire una donna del genere e' il mio sogno che si realizza. Attendiamo un suo ordine che pero' non arriva. Ci lascia in quella posizione e si allontana di qualche metro. Vedo che si sta togliendo la catsuit e si sta rivestendo, ammiro il suo corpo scolpito, la sua bellezza statuaria e finalmente la sua camminata elegante e sensuale quando ritorna verso di noi " Alzatevi!" Ci ordina. Noi le obbediamo e restiamo in attesa, con il capo chino. Mi consegna un foglio con un indirizzo "Vi aspetto per domani sera. Iniziero' l'opera per la vostra sottomissione totale." prosegue " Saremo puntuali signora" " Lo spero per voi. La vostra vita dipende dal grado di obbedienza e devozione che avrete. Ma intanto mettetevi all'opera per trovarmi altri maschi da uccidere, se non volete che debba farlo con voi. Ci vedremo dunque domani" conclude l'affascinante assassina dalla forza smisurata, voltandosi e dirigendosi verso l'uscita del capannone. La chiamo " I soldi, signora Elizabeth. Il compenso dovuto per la sua prestazione" Si volta e sorride " Di quelli non so che farmene. Non uccido per soldi ma solo per piacere. Ve li regalo" Apre la porta e la sua maestosa figura esce dalla nostra vista. Frank mi abbraccia. Percepisco il battito accelerato del suo cuore " Siamo vivi. Grazie a te Robert. Hai saputo trovare il modo giusto per farci lasciare in vita. Credevo che niente le avrebbe fatto cambiare idea. Ed ora?" Guardo il mio amico e gli do una pacca sulla spalla " Ed ora saremo i suoi schiavi. Era quello che volevamo, no?" Mi fa cenno di si, felice. Anch'io sono felice. Era il mio sogno. Assistere alle dimostrazione di forza di una donna come lei, vederla uccidere maschi indifesi a mani nude e poter essere il suo schiavo. Il primo desiderio l'avevo esaudito ed ora mi appresto ad esaudire anche il secondo. Ma sono anche molto preoccupato. Quanto durera' tutto questo? Per quanto tempo riusciremo a rimanere vivi? Ma cosa importa? So che prima o poi Elizabeth ci uccidera', ma adesso voglio godermi questa smisurata gioia che ho dentro. Ora non ho veramente piu' niente da chiedere alla vita. Forse un solo altro desiderio: fare l'amore con quella dea, con quella donna che e' diventata la mia padrona. Ma mi rendo conto che questo desiderio e' impossibile da realizzare per uno come me e credo proprio che me lo portero' nella tomba. Piuttosto, mi chiedo perche' lei ci abbia risparmiati. Sapeva che io e Frank eravamo letteralmente pazzi di lei e che avremmo fatto qualsiasi cosa ci avesse ordinato. E se anche non fossimo stati innamorati di lei, quale uomo sano di mente oserebbe disobbedirle? Sono sicuro che, al contrario di quanto sostenga il mio amico, non sia mio il merito per cui siamo ancora vivi e mi viene da pensare che forse lei abbia voluto solo divertirsi con noi, spaventarci minacciando di ucciderci ma che in realta' avesse gia' deciso di farci suoi schiavi. Forse un giorno lo sapro' o forse no. Chi puo' dirlo? Inizio anch'io a ripulire il capannone, ma non riesco a non pensare che domani sera la vedro' di nuovo, addirittura a casa sua. Sono sicuro che altri film ed altre strepitose scene di forza e di potere assoluto da parte sua mi attendono. Ma soprattutto mi attende la sottomissione assoluta ai suoi voleri. Credo proprio che l'attesa non mi fara' dormire, ma una notte insonne e' poca cosa rispetto al sogno di una vita che sta per realizzarsi. Sono tante le domande che mi pongo in questo momento, domande che naturalmente riguardano Elizabeth, ma sono domande alle quali difficilmente sarei in grado di dare una risposta. E comunque non e' questa la sera adatta per cercare quelle risposte. Guardo il mio amico e so che anche lui ha i miei stessi pensieri. La nostra attrice, la meravigliosa e crudele Elizabeth sta per diventare la nostra padrona, nella speranza che lei si limiti a questo e che non diventi anche la nostra assassina. Fine Per critiche e suggerimenti, inviate una mail a davidmuscolo@tiscali.it