Ciao, sono Annamaria Ciao, sono Annamaria. E’stato il mio ragazzo a farmi conoscere Diana la Valchiria, e mi ha invitato a scrivere le mie esperienze. Io a scrivere non sono tanto brava, ho fatto solo le scuole professionali, e a scuola la mia materia preferita era la ginnastica. Però lui ha insistito, quindi provo a raccontarvi le mie esperienze di lotta. Spero solo che a leggerle non siano solo maschietti, che comunque mi piace vedere infoiati, ma anche donne. Così forse posso trovare nuove avversarie e nuove amiche. La mia esperienza si limita a 12 incontri con donne, tutti vinti. Ho incominciato con una mia amica, spinte dai nostri ragazzi. E’ successa così: stavamo guardando un film alla TV, non ricordo il nome, che conteneva una scena di lotta tra donne. I nostri uomini hanno cominciato a provocarci a fare la lotta. Io non volevo, ma la mia amica Valeria si è incaponita ed ha voluto che lottassimo subito sul tappeto. Lai è una fanatica di fitness, va in palestra quattro volte alla settimana, è alta come me e tonica, ma io sapevo già prima di cominciare che ero la più forte. Ci siamo messe in slip e reggiseno, ed abbiamo cominciato a lottare. Lei era più forte di quanto pensassi, si muoveva come un’ossessa, ma io l’ho afferrata con una cravatta al colpo e l’ho messa giù, immobilizzandola al tappeto. Lei, sotto di me, si dibatteva, si inarcava, e il contatto fisico e il fatto di dominarla mi eccitavano. Quando alla fine si è arresa, ha voluto subito riprovare, ma anche questa volta non le è andata meglio. L’ho messa sotto, mi sono seduta sul suo petto, immobilizzandole i polsi a terra. Quando si è arresa, ho voluto le sue mutandine come trofeo per lasciarla alzarsi. I due ragazzi si erano eccitati un casino, ma alla fine guardavano solo me, la vincitrice, e anche Valeria mi guardava in modo strano. Il mio ragazzo quella notte è stato più bravo del solito. Per compiacerlo, e anche perché ci avevo provato gusto, gli ho promesso che avrei lottato con altre donne, anche se credevo che non ne trovasse. Ma lui, tra internet e annunci coi giornali, m’ha procurato altre avversarie. Le ho battute tutte, la maggior parte erano troppo deboli, e mi sono dovuto trattenere per non metterle sotto in pochi secondi,altre erano invece donne forti, anche se meno di me.. Mi sono dimenticata di descrivermi: sono una bionda naturale, alta circa 1.75, formosa ma anche forte. Peso 75 chili, ma nessuno ci crede, sembro più magra perchè sono soda. Qui a Trieste dicono che sono una bella mula. Quando andavo a scuola, mi chiamavano sempre in tutte le squadre possibili: calcio, pallacanestro, pallavolo, atletica. "Annamaria, semo en poche, vei ti che te sei brava en tuto" mi dicevano. Io andavo sempre bene, ma se mi chiedevano di allenarmi dicevo di no. Il mio tempo libero lo volevo passare con amici e amiche, a ballare, a prendere il sole, a fare all’amore, non in palestra a sudare con uno che ti grida cosa devi fare. Poi ci tengo a rimanere donna al cento per cento: non mi interessa avere muscoli da culturista, sono già troppi quelli che ho. Insomma, ho talento per gli sport. Ho anche provato a fare judo, ho vinto addirittura una medaglia nella categoria delle oltre 72 kg. E’vero che eravamo in due, perché di donne grosse che fanno judo ce ne sono poche, ma ho vinto io! poi io ero cintura gialla, lottavo da solo un anno, lei era cintura marrone, si allenava da una vita e quando ha perso si è messa a piangere! A me invece non fregava nulla, quello era un torneo interfase di qualificazione, potevo provare ad andare avanti, invece mi sono fermata lì. Ricordo che l’allenatore mi ha telefonato per un anno, dai Annamaria torna ad allenarti, ma io no, m’ero stufata. L’ultimo incontro è stato domenica scorsa, in spiaggia. Il mio ragazzo ha conosciuto una coppia di tedeschi, e non so come ha convinto la ragazza a lottare con me sulla spiaggia. Per fortuna che non c’era nessun altro, è una spiaggetta che si può raggiungere solo in gommone.. La ragazza era la classica tedesca: più alta di me, l’ossatura grossa, e avrà pesato almeno 95 chili. Io ne peso 70, c’è una grande differenza. Quando ci siamo afferrate, ho capito che non era poi così forte, e poi, dopo qualche secondo, soffiava già. Allora la ho fatta muovere, l’ho stancata, poi l’ho sgambettata e la ho fatta cadere schiena a terra. Le sono andata sopra, e la ho immobilizzata con una presa di judo.Lei pareva una balena presa nella rete, si muoveva scompostamente, ma mancava di agilità e di fiato. Quando l’ho lasciata andare, si è incazzata come sempre fanno i tedeschi, che non sanno perdere, soprattutto con noi italiani, e se ne è andata dicendo parole incomprensibili e senza salutare. Allora le sono corsa dietro, e le ho detto: "ripeti in italiano, se ne hai il coraggio!" L’ho strattonata per un braccio, l’avrei menata per davvero, ma il mio ragazzo m’ha bloccata. Ero ancora incazzata, ma il mio ragazzo era eccitato al punto giusto e mi ha presa, lì sulla sabbia, per tre volte! Il mio ragazzo, per prepararmi, mi ha fatto vedere un sacco di video e mi ha fatto provare le mosse, soprattutto le forbici con le gambe, che fatte da noi donne sono molto efficaci ed anche sexy! Liberarsi dalle mie gambe non è facile per nessuno, neppure il mio moroso è capace di uscire quando gli afferro il collo con le gambe. L’unico incontro davvero difficile l’ho fatto con una ragazza che abita nel veneto. Una bella figliola, alta e allenata, che ha fatto body building. Ma anche lei ha dovuto sottomettersi alla legge di Annamaria: le ho portato una forbice al torace, alle costole basse, che l’ha fatta gridare per il dolore! Con lei siamo diventate amiche, ci vediamo spesso, non solo per allenarci. Vedo poi che voi che scrivete su Diana la Valchiria siete tutti fanatici dei combattimenti misti. A me non dicono molto. Di solito, l’uomo è più forte della donna, e comunque la rivalità deve essere tra persone dello stesso sesso. Io comunque ho fatto due incontri misti. Il primo, con il marito di una mia avversaria. Lei l’avevo battuta facile facile, quando mi ha sfidato lui. Quasi mi veniva da ridere: era un uomino alto meno di 1.60, grosso, con un’espressione buffa. Era forte, tentava sempre di sollevarmi, ma la mai altezza mi dà dei vantaggi e sono riuscita a prenderlo con una cravatta al collo. Lui si dibatteva, le ha provate tutte, ma io ho aspettato che si stancasse e poi l’ho sgambettato a terra. L’ho afferrato stringendolo con le gambe e le braccia, con tutta la mia forza, e l’ho costretto alla resa. Devo dirmi che dominare un uomo mi ha dato soddisfazione, me lui non mi piaceva proprio. Il secondo incontro è stato con un amico del mio ragazzo, che conosce le nostre storie di lotta.. Questo è un bel tipo, magro e distinto, sembra Leonardo Di Caprio. Mi ha sfidata un giorno che era venuto a casa e il mio ragazzo non c’era. Ma lui è troppo esile, peserà dieci chili meno di me. Non ho fatto fatica a metterlo sotto, e anche lui mi ha guardato dal sotto in su con vergogna e sorpresa. L’ho lasciato rialzare, se mi avesse chiesto di fare l’amore l’avrei fatto volentieri perché è un bel tipo e mi piace, ma lui si è rivestito ed è quasi scappato fuori di casa. Se ci ripenso, potevo anche lasciarlo vincere, così me lo portavo a letto. Oppure... potevo violentarlo io! Però preferisco lottare con le donne. Se mi cercate, mi troverete: aprite gli occhi, usate internet, leggete le riviste specializzate. E spero che la vostra donna mi dia filo da torcere, prima di essere inesorabilmente battuta. Baci a tutti Annamaria