LA VENDETTA DI ANNA Anna ha 35 anni, originaria di Roma, consulente finanziaria. E' una donna alta 1,60 m, fino a 32 anni ha avuto qualche problema di sovrappeso, ma era comunque piacente. Volto dolce, zigomi sporgenti, occhi profondi blu, sopracciglia sottili, bocca dalle labbra sottili ma sensuali. Porta i capelli castani con riflessi biondi in un liscio caschetto sbarazzino. All'etą di 28 anni sposa un uomo pią¹ vecchio di lei, e a 29 anni ha un figlio. Lui si rivela un uomo brutale, picchia ripetutamente Anna finchč non la manda all'ospedale quasi in coma, con una commozione cerebrale e sei costole rotte. Anna trova la forza di denunciarlo e l'uomo finisce in carcere per sei anni. Ottenuto il divorzio, Anna va a vivere col figlio in una villetta fuori cittą ... ..sapendo che l' ex marito č estremamente vendicativo, teme che venga a cercarla dopo aver scontato la pena. Quindi si iscrive in palestra e si applica nel kung fu e nel full contact. A 31 anni č perfettamente padrona di queste tecniche, ma non č soddisfatta. Se il marito tentasse ancora di farle male, lei vuole pią¹ di ogni altra cosa sovrastarlo e umiliarlo fisicamente, massacrarlo nonostante lei pesi 60 kg e lui sia alto 190 cm e pesi 90 kg. Comincia cosą¬ a frequentare i pesi e sente subito che č la strada giusta. Anna si allena con assoluto impegno e dedizione per cinque giorni alla settimana, e solo la sua immensa rabbia le permette di sopportare la bestiale fatica. Si costruisce poco alla volta un corpo estremamente potente e reattivo. Molti maschi non riescono a sollevare i pesi che maneggia quella donna poco appariscente, e il trainer č sempre pią¹ incredulo. Le propone di partecipare a tornei di arti marziali, gare di body building e altro, ma Anna rifiuta. Non č per quello che sta costruendo giorno dopo giorno il suo corpo. Anna sviluppa una relazione con il suo allenatore, e tra le sue braccia ritrova l'amore senza la paura. Il trainer propone pią¹ volte di andare a stare con lei e il figlio, per proteggerli, ma Anna rifiuta ogni volta. Vuole dare lei stessa cią² che spetta al suo ex marito se si dovesse far vedere ... ..e l'allenatore sa che ormai dopo quattro anni di palestra ne č perfettamente in grado ... ..prova un'involontaria fitta di pietą per l'ex di Anna se avrą il coraggio di farsi vedere. *** Una sera di agosto, un caldo agosto, quando manca poco pią¹ di un mese al rilascio del marito, Anna torna dal lavoro a notte inoltrata, stanchissima. Congeda la baby sitter e si concede una doccia, poi friziona con una lozione per il corpo le sue ormai tremende masse muscolari. Infine infila a fatica un baby doll e si prepara ad andare a letto. Prima perą² si sofferma a guardarsi nello specchio. E quello che vede le piace. E' asciuttissima e sviluppata da far paura. Ora pesa 70 kg, dieci pią¹ di cinque anni fa, ma sono solo ed esclusivamente muscoli. Le spalle sono a malapena contenute dalla sottoveste, e dal collo spiovono sopra di esse i muscoli della schiena leggermente curvi, indice di una potenza incredibile. Flette i bicipiti. 44 cm di muscolo esplodono in due colline di marmo, solcate da vene turgide ... ... .sono quelli che suscitano pią¹ ammirazione in palestra ... .insieme ai suoi fantastici pettorali. Sostengono due seni bellissimi e delicati ... ... Anna contrae i pettorali, formando due enormi emisferi striati ... tentano di guizzare fuori della camicia da notte che li stringe forte, e li rilassa per non strapparla. Da ancora due contrazioni e fa sobbalzare i seni. Non vede i suoi addominali, ma sa che sono pronti e li contrae in 10 cubetti di marmo ... ..li sente sfiorare il tessuto della camicetta da notte che ondeggia davanti a loro. Le gambe non vengono inquadrate dallo specchio, ma sa che sono robustissime, pura dinamite pronta ad entrare in azione. Anna inspira a pieni polmoni, si sente potentissima, sente la forza salire a onde e invadere ogni suo muscolo, aspettando di sfogarsi. Adora questa sensazione, il contrario di sentirsi inerme e IMPOTENTE quando veniva picchiata. Adesso invece sa di essere POTENTE, e sa che non si sentirą mai pią¹ inerme in vita sua. Esce dal bagno e nota la luce filtrare dalla camera di suo figlio. Entra a piedi scalzi e lo vede ancora sveglio. "A quest'ora dovresti dormire" dice Anna. Vede subito la preoccupazione sul volto del figlioletto di sei anni. Si siede sul letto, con uno svolazzo di tulle. "Non riesco" dice il bambino. "Cosa c'č?" chiede la mamma accarezzandolo ... .. "quell'uomo" dice esitante il bambino " ... .sta per tornare, vero?". Anna aggrotta la fronte. A sei anni aveva gią capito al volo le preoccupazioni della mamma ... ... le sembrava inutile negare. "Esce di prigione, ma non č detto che torni qui ... ..non verrą ". "E se viene, mamma?" il bambino fissą² Anna. "Se viene" disse Anna lentamente e dolcemente, " ... ..la mamma gliene darą cosą¬ tante che non si ricorderą neanche pią¹ il suo nome ... ". Contrasse un poderoso bicipite e sorrise "per questo vado in palestra". Anche il bambino sorrise "ok ... .". Chiuse gli occhi sereno respirando il profumo della sua mamma. "Dormi adesso ... .." disse Anna ... ... .gli diede un bacio sulla fronte, gli rimboccą² le coperte e uscą¬. Chiuse piano la porta, e restą² a guardarla per un attimo. Quando giaceva all'ospedale massacrata, Anna aveva capito che sarebbe toccato solo a lei difendere se stessa e il bambino. Aveva lottato per sopravvivere e poter diventare tanto forte e coraggiosa da proteggerlo in futuro, e lo era diventata. "Se osa alzare un dito su di noi ... ." mormorą² " ... ti giuro che lo uccido con le mie mani, piccolo". *** Il giorno dopo Anna ricevette la visita della madre a pranzo. Si era svegliata presto per cucinare (tra l'altro era un'ottima cuoca), poi si era infilata velocemente sotto la doccia e aveva finito di sistemarsi prima di svegliare il bimbo e vestirlo. La madre, un'arzilla sessantacinquenne dai capelli candidi arrivą² in orario con il piccolo beagle al guinzaglio, e il pranzo si svolse in maniera spensierata, senza accenni all'ex marito. Dopo, mentre il bambino giocava con il cane, le due prendevano il caffč in poltrona. La nonna guardą² il nipotino cui era molto affezionata ... .dopo che Anna era uscita dall'ospedale, lei e il nonno, scomparso da poco, avevano accolto in casa loro la figlia e il nipote. Quando si era di nuovo trasferita avevano protestato, ma Anna non aveva sentito ragioni. Senza alzare lo sguardo dalla tazza, la nonna disse: "allora esce tra un mese ... ." . "Si." Si limitą² a dire Anna annuendo. "probabilmente non verrą " disse l'anziana signora. "Speriamo. Ma lo conosci anche tu, mamma ... ." rispose Anna, assicurandosi che il bimbo non sentisse. .La madre guardą² la figlia. "Senti, so che non vuoi, ma ti prego, ripensaci ... .vieni da me, č un condominio, sarai pią¹ al sicuro ... .qui non hai nemmeno un cane da guardia ... .papą non sarebbe contento" Anna fissą² la madre, poi scosse la testa. "ne abbiamo gią parlato, mamma ... ... ". "Si, lo so, lo so ... ." sospirą² la donna. Esaminą² la figura della figlia. Era una donna piccola, come lei. O almeno, lo era stata. Anna indossava un completino celeste tenue di cotone, fresco e leggero, composto da una gonna a metą coscia e da un toppino con risvolti che si annodava dietro la nuca e lasciava nude braccia, spalle e metą schiena. Indossava un paio di zoccoletti di sughero da casa ai piedi, nudi e solcati da piccole vene. Non rientrava nel modo di pensare dell'anziana signora che una donna potesse dimostrarsi pią¹ forte di un uomo, e di un uomo grosso ... ..ma lentamente le erano venuti dei dubbi. Non era tanto il fatto che il top dovesse arrampicarsi su su lungo le spalle di sua figlia per raggiungere il collo, non era tanto il fisico possente ma estremamente dolce e femminile che aveva davanti, non era il fatto che non aveva mai visto tanti muscoli su una donna ( suo malgrado si trovą² ad ammirarli e a provare una certa fierezza materna, pensando che appartenevano alla figlia) ... ... .no, il fatto che la faceva dubitare era lo SGUARDO di sua figlia, che conosceva remissivo, e che negli ultimi tempi si era trasformato. La dolcezza era rimasta intatta o era addirittura aumentata, ma ora c'era anche determinazione incrollabile e una rabbia devastante pronta a scatenarsi, come la furia di una valanga ... .aveva gią visto quello sguardo, ma non ricordava dove. Sulla soglia, la nonna tentą² di nuovo ... .."ti prego ripensaci ... non voglio vederti di nuovo in quelle condizioni" disse con la voce rotta. Le due donne si abbracciarono a lungo, teneramente ... ..la madre sentą¬ l'esplosivitą del fisico di Anna, e sperą² che avesse ragione lei. Anna le sussurrą² dolcemente mentre si salutavano "Non preoccuparti, mamma ... . se osa toccarci gli rompo tutte le ossa. Non mi vedrai pią¹ in quelle condizioni ... .te lo prometto.". Era strano sentire parlare cosą¬ la sua timida Anna ... ..Mentre scendeva le scale, improvvisamente l'anziana signora si ricordą² dove aveva gią visto quello sguardo. In un documentario del National Geographic. Era lo sguardo della leonessa che si preparava a difendere i propri piccoli. *** Anna si sveglią² di soprassalto nel cuore della notte. Buio. Silenzio. Si calmą² subito ... ..il suo ex marito era uscito quindici giorni prima e non aveva osato presentarsi. Meglio cosą¬, pensą² Anna ... .anche se a volte si era trovata a rammaricarsi un pochino di non aver potuto spaccarlo in due. Si trovą² sola nel letto ... ..il trainer della palestra se n'era andato mentre lei dormiva. Quel pomeriggio lei stava lavorando con i polpacci e lui le si era avvicinato da dietro forzandola a correggere un poco la postura. "mmhhh ... ." Aveva detto Anna maliziosamente "hai un palo della luce nelle mutande o sei solo contento di vedermi?....". Appena il bimbo si era addormentato lui era arrivato, e Anna si era fatta scopare furiosamente ... ..Vide che le aveva lasciato un bigliettino. La luce della luna inondava la stanza, la finestra era aperta e le tende si gonfiavano un poco ... .era gią fine settembre e Anna rabbrividą¬ un poco. Si mise a sedere sul letto, e i suoi piedini toccarono il pavimento gelido ... ..li ritrasse subito. Era andata direttamente in camera quella sera, e aveva dimenticato gli zoccoletti. Sdraiata sul letto allungą² il braccio cercando i suoi sandali bianchi numero 36 con tacco di tredici centimetri. Li trovą² e li mise. I cinturini bianchi in pelle si avvolgevano a spirale sulle caviglie di Anna, arrivando quasi al polpaccetto. Le sue gambe muscolose diventavano davvero disumane per potenza e bellezza, issate sui tacchi. Chiuse la finestra e torną² indietro, inquadrandosi nello specchio della cassettiera. Come al solito, indossando i tacchi sentiva come aumentare a dismisura la potenza del proprio fisico ... ..era una sensazione difficile da spiegare ... .forse per via dei polpacci e dei quadricipiti che erano costretti a gonfiarsi e indurirsi, disegnando curve grandi ma morbide ... .forse per via di essere elevata da terra ... ... forse perché cosą¬ era tremendamente sensuale, e ormai Anna aveva capito che femminilitą e forza potevano essere sinonimi. Aveva l'impressione che la sua enorme potenza la rendesse molto pią¹ femminile, e la sua femminilitą sembrava renderla ancora pią¹ forte. Si nutrivano l'una dell'altra. Anna indossava la sua veste da notte preferita, in seta azzurra, con lo scollo circolare. I muscoli della sua schiena erompevano perfettamente da esso. Le spalline a sbuffo coprivano l'unica parte del corpo sopra il petto di Anna, le spalle. Una lista di tulle pieghettata, decorata da motivi floreali, correva per tutto il torace appena sopra il seno. La veste svolazzava larga fino a metą coscia. Ad Anna piaceva sentire i suoi muscoli costretti nella parte superiore della sottoveste, quando si muoveva e respirava, e le piaceva anche pensare che, se solo avesse contratto i muscoli del torace un po'pią¹ del normale o respirato a fondo, l'avrebbe ridotta a brandelli e strisce di tessuto. Contrasse i pettorali e li osservą² allo specchio, soddisfatta. Poi comincią² ad aprire e chiudere i pugni per inturgidire le vene delle braccia. Quando ritenne che fosse abbastanza, Anna si produsse in un doppio flex di bicipite terrificante, da far tremare la casa. Poi si rimirą² nello specchio a figura intera nell'angolo. Si osservą² ondeggiare sui tacchi, e sentą¬ una tale potenza dentro di se da poter sollevare un'automobile. Devo provare una volta, pensą² con un sorriso Anna. Quel corpo se l'era costruito anche per lei stessa, e stava bene psicologicamente come mai prima d'ora ... ..uscą¬ per andare in bagno. Il suo cervello ci mise un attimo a realizzare che c'era qualcosa fuori posto. La porta della camera di suo figlio era aperta. Non dubitą² che il momento fosse arrivato. Si diresse calmissima all'uscio e accese la luce. Il suo ex marito, vicino al letto dove il bimbo dormiva ancora, si girą² di scatto. Anna lo esaminą²: aveva ancora quelle spalle enormi, e aveva preso altri dieci chili ... ..non importa, col suo fisico ormai Anna avrebbe stritolato anche un orso. "Perché sei tornato?" disse con voce calma. "Guarda chi c'č qui ... come stai, Annina?" disse ironico "sei cambiata ... ... sono venuto a prendere il bambino. Non ha mai conosciuto il padre, del resto." Disse con un sogghigno. "Te lo dirą² una sola volta. Esci immediatamente da questa casa e potrai farlo sulle tue gambe." L'uomo esitą², poi rise piano. "credi di farmi paura perchč hai messo su qualche muscolo in palestra, mignottina?" ma era proprio cią² che traspariva dai suoi occhi: dubbio, stupore e paura strisciante ... .."anche se devo ammettere che sei molto pią¹ zoccola cosą¬. Se avessi tempo ti strapperei quello straccio e ti scoperei ... ..". Il bimbo si era svegliato e si era addossato alla parete ... "Mamma ... ." Piagnucolą². "Non riusciresti neanche a toccarmi ... " disse Anna. L'uomo era davvero sconcertato ... .una volta non osava neanche guardarlo in faccia per paura che partissero le botte. Ora invece lo fissava negli occhi senza alcuna paura, con uno sguardo durissimo, da FAR paura ... . L'uomo estrasse un coltello a serramanico e smise di sorridere. "ora non ho tempo ... ... vieni qui, tu" disse al bimbo cercando di afferrarlo con la mano libera. Un attimo dopo urlą² di dolore lasciando cadere il coltello e finendo sul ginocchio. Anna lo aveva afferrato al polso e stringeva come una morsa idraulica. "Ti ho detto di sparire, bastardo!" "AAGHHHH!!!!! Lascia, lascia, mi spezzi il braccio!" urlą² l'uomo, incapace di qualsiasi altra reazione. Anna avrebbe davvero potuto frantumargli il braccio, ma sperą² che avesse capito. Lo afferrą² con l'altra mano al collo, e lui divenne subito cianotico. Serrą² la mano attorno al braccio di Anna, e quando sentą¬ i muscoli dell'avambraccio pompare un'overdose di potenza, capą¬ di aver commesso un tremendo sbaglio. Non avrebbe potuto schiodare quella presa inamovibile neanche con uno stantuffo meccanico. La meraviglia dell'uomo si trasformą² in incredulitą , e la paura in terrore. Anna lo trasciną² senza fatica fino alla porta, poi con il solo movimento delle braccia e dei pettorali di titanio, lo LANCIO' a quattro metri di distanza nel soggiorno. Si girą² verso la stanza. Il bimbo singhiozzava. "Piccolo, tra due minuti la mamma torna e ti racconta una fiaba, promesso. Ora stai qui e non aprire, ometto." Prese la chiave e chiuse la porta dal soggiorno. "Ora striscia fino alla porta, verme ... ." Tolse la chiave dalla toppa, ancora girata "e non farti pią¹ ved ... ... .". Non finą¬ la frase. Un dolore lancinante esplose sul fianco di Anna ... .. Anna cadde a terra perdendo la chiave. Inarcą² la schiena per il dolore insopportabile ... ..gemette forte. Gli occhi le si velarono, ma vide ugualmente suo marito avvicinarsi con la faccia stravolta dalla rabbia. Attorno al pugno aveva avvolto la sua cintura dalla pesante fibbia. "Maledetta puttana!!!! Mi hai quasi rotto un braccio!..." fece una smorfia di dolore "ti uccido!" Anna tentą² di rialzarsi, ma il dolore la fece quasi svenire. "Mamma!!!!" urlą² il bambino da dietro la porta. Un violento calcio colpą¬ Anna sull'altro fianco. La giovane madre rotolą² di lato singhiozzando e piangendo dal dolore. "Era un po' che non ti davo una lezione, troia!" ... disse ridendo l'uomo. Anna si alzą² con uno sforzo immenso, appoggiandosi al tavolo. Un secondo dopo la fibbia della cintura si schiantą² sul suo viso. Sentą¬ lo zigomo fratturarsi. Anna cadde supina sul divano, ansimando. Respirą² a fondo cercando di non perdere i sensi. Il soffitto sfuocato girava vorticosamente ... . L'uomo lascią² cadere la cintura, si guardą² intorno e raccolse un pesante ramo dalla legnaia vicino al camino ... .. "ora questo ti farą MOLTO male ... .." disse avvicinandosi alla ex moglie distesa sul divano, indifesa. Impugną² il bastone con due mani sopra la testa, e lo calą² con tutta la sua forza sul ventre di Anna ... ... per un miracolo, appena prima dell'impatto Anna ebbe la forza di contrarre gli addominali d'acciaio, o il colpo l'avrebbe uccisa. Il pezzo di legno si spaccą² a metą , e Anna sputą² sangue, accasciandosi semisvenuta sullo schienale. L'uomo guardą² il moncherino ... .si chiną² su di lei e sussurrą². "Ti va bene che ho fretta, amore ... ..ma se provi ancora ad intralciarmi ti ammazzo, chiaro?" si tirą² su e le disse a voce alta: "Una come te non dovrebbe abitare da sola, č pericoloso ... ..c'č tanta delinquenza in giro!" concluse scoppiando a ridere. Poi si mise ad esaminare il pavimento per trovare la chiave, contento di aver di nuovo spezzato e umiliato Anna, oltretutto adesso che possedeva quei muscoli. "MAMMAAAA!!!!" urlą² il bimbo dalla sua camera, appena dietro la porta, tempestandola di pugni. Anna stava per sprofondare nell'incoscienza, e quell'urlo le fece trovare la forza per rimettere a fuoco la vista. Lui stava cercando a tastoni la chiave sul pavimento. Con la sola forza di volontą , Anna si rotolą² sul fianco ignorando il dolore, e cadde bocconi sul pavimento, mugolando. L'ex marito cercą² la chiave per pią¹ di un minuto e infine la trovą². Tremante, ci mise un po' ad infilarla nella toppa. Stava per aprire la seconda mandata, quando ai margini del suo campo visivo, su una porzione di pavimento, notą² un piede femminile calzato da un sandalo col tacco, bianco. L'uomo girą² lentamente la testa. Anna era lą , in piedi, a tre metri da lui. Si teneva il braccio sinistro appressato al fianco, ma l'altro era libero, e ora sembrava davvero enorme. Tutti i muscoli di Anna erano solcati da vene che si andavano ingrossando ... .ansimava sempre pią¹ velocemente. La furia le faceva dimenticare del tutto il dolore. Era un' Erinni. Le lesse negli occhi la sua condanna. Automaticamente, il corpo dell'uomo comincią² a tremare violentemente. Anna sputą² il sangue residuo che aveva in bocca. Lo guardą² fisso. "Ti sbagli, maledetto porco ... "disse lentamente la donna. "..sono IO che ti ammazzo!!!!!!". Anna corse tre passi, fece un saltello, puntą² le suole al terreno. Sentą¬ i tacchi scricchiolare sotto la potenza devastante delle sue gambe, i muscoli delle stesse raccogliersi, vibrare e finalmente sprigionare tutto il loro vigore. Fece un balzo mostruoso, altissimo, e tese la gamba destra. Il piede si schiantą² sul volto dell'uomo come un tuono, a oltre un metro e ottanta di altezza. La suola anteriore gli ruppe il setto nasale, il tacco gli sfigurą² la parte sinistra del volto. L'uomo volą² all'indietro e rovescią² la pianta del soggiorno. "AAAghhh!" gridą² tenendosi il viso, rovinato per sempre. Anna si avviciną² lentamente con andatura letale. "E sbagli anche su altro ... ... .io non sono da sola!" affermą² con orgoglio. Prese l'ex marito per i capelli. " ... ti presento due amiche carissime" disse costringendolo a guardare le gambe. Le tese in ogni fibra ... ..erano assolutamente titaniche. "Un assaggio l'hai gią avuto ... .vediamo di fartele conoscere meglio!" Le passą² ai due lati del collo dell'uomo e strinse con estrema violenza. Lui emise un urlo disumano, ma non uscą¬ suono. Inspirą² con tutta la forza che aveva, ma era inutile. Non passava nemmeno una molecola di ossigeno. Erano due boa constrictor, non due gambe. Anna mollą² la presa, aveva appena cominciato. Doveva fargli pagare tre anni di violenze. Il suo ex marito si accascią² a terra tossendo e ansimando violentemente, quasi viola in viso. Tentą² di strisciare fino alla porta, ma si trovą² davanti i piedini di Anna issati sui tacchi. Lo afferrą² e lo sbattč sulla poltrona. Anna gli rendeva 20 centimetri anche coi tacchi, ma l'uomo era alla totale mercč della donna. "Voglio presentarti i miei amici pią¹ vecchi" disse Anna "dorsali, pettorali e spalle ... loro si infuriano davvero tanto se qualcuno cerca di farci del male ... .". La donna inspirą² a pieni polmoni, e la veste scricchiolą². Poi tese con violenza inaudita ogni singola fascia muscolare al di sopra del seno ... .la camicetta da notte si strappą² simultaneamente e profondamente in diversi punti. L'uomo sbiancą² ... .. "Non č possibile ... ."biascicą² pietosamente. Il torace di Anna si era gonfiato all'inverosimile ... .nessuna poteva vantare una parte superiore del corpo cosą¬ spessa e cosą¬ femminile allo stesso tempo ... era veramente terrificante. "vieni, anche loro vogliono conoscerti ... ."concluse Anna. "NOOOOOH!!" gridą² lui, cercando di afferrarla. Anna si sottrasse e cinse rapidamente da dietro il torace dell'uomo, poi lo sollevą² senza sforzo. Comincią² a stringere. Lui agitava disperatamente i piedi a venti centimetri dal pavimento, la stretta era terrificante ... ..era come morire, ma la morte non arrivava. "IAAARGGGHHH!" ululą² l'uomo. Le afferrą² disperatamente le braccia, ma sembrava che fossero di una statua, non di un essere umano. Tentativo ridicolo. Guardą² in gią¹ ... .non avrebbe mai pensato che il suo torace potesse diventare cosą¬ stretto ... . Anna dispegą² tutta la terrificante potenza dei pettorali, dei dorsali e delle spalle. Sentą¬ il suono simultaneo di molte costole che si spezzavano. Lo lascią² andare con selvaggia esultanza. Lui scivolą² a terra senza dire nulla, e si affloscią² sul pavimento, ma lei non aveva ancora finito. Lo afferrą² per i capelli e lo SOLLEV0' dal pavimento con il solo braccio destro. Lui era completamente disfatto. I piedi gli ciondolavano sul pavimento come una grottesca marionetta. Apri a metą gli occhi tumefatti. "Come ci si sente con 20 costole rotte, MAIALE?" urlą² Anna. Gli mostrą² il braccio sinistro, libero, gonfio, turgido. Lo contrasse e il bicipite esplose fuori ... .l'uomo vedeva tutto. In quella posizione, Anna esplose un sinistro tremendo all'addome dell'uomo. Caricą² di nuovo. Esplose il secondo. Sentą¬ il pugno impattare, trasmettendo la propria forza al ventre del malcapitato. Esplose il terzo ... ..assaporą² la potenza del proprio braccio causare danni irreversibili all'addome dell'uomo. Sentą¬ il corpo di lui ondeggiare indietro e poi avanti sotto la carica del colpo. Infine lo scaraventą² oltre il banco della cucina ... ... . "MAmmAAAA!!!!!" urlą² piangendo il piccolo da dietro la porta. "Un attimo, tesoro." disse Anna, sculettando sui tacchi fino alla cucina. Lui era lą¬, appoggiato al frigorifero, devastato, con la sola testa che ciondolava emettendo dei gorgoglii. Lei lo prese per un braccio, se lo caricą² a spalle, torną² nel soggiorno. Qui lo afferrą² per il collo e per una coscia, e se lo sollevą² sopra la testa, pią¹ di 100 kg, senza sforzo alcuno, in un gesto di assoluto dominio, ostentando l'uomo. La donna aveva completamente sopraffatto, devastato, spezzato e schiantato l'uomo. Anna urlą² con tutto il fiato che aveva in corpo, pią¹ al mondo e a se stessa che non a lui : "NON SONO PIU' QUELLA DI UNA VOLTA, MI HAI CAPITO? SONO CAMBIATA! NON SONO PIU' COSI' ... .SONO CAMBIATAAAHHH!", e cosą¬ dicendo lo gettą² per almeno quattro metri attraverso la casa, sfasciando il tavolo del soggiorno ... .. "Mamma ... ." Lei si avviciną² per l'ultima volta, ostentando una potenza quasi insopportabile. Lo prese per il bavero e lo guardą² in volto, da vicino ... ..perdeva rivoli di sangue, aveva il volto tumefatto. Teneva un solo occhio semiaperto, e un rivolo di schiuma gli scendeva dalle labbra ... ..articolą² a fatica una supplica alla ex moglie. "N..n ... non ... uccidermi ... ti ... prego ... ." "Stai scherzando?..." gli sibilą² in faccia Anna. Lui recliną² la testa. "GUARDAMI!" disse imperiosa Anna. Lui la inquadrą² con l'occhio semichiuso. "Guarda la TUA EX MOGLIE...voglio che l'ultima immagine che avrai sia quella di tua moglie, QUELLA CHE MASSACRAVI DI BOTTE ... che sta per mandarti al creatore A MANI NUDE ... ." Anna fece una pausa. "Ti presento per ultimo il mio migliore amico ... .." gli mise davanti agli occhi il pugno destro, dalle unghie laccate di bianco, foriero di devastazione "con questo ti manderą² all'altro mondo ... ..e farą² altrettanto con chiunque d'ora in poi cerchi di fare del male al bimbo e a me." Concluse. Lo tenne ritto per il bavero, poi Anna spostą² indietro il corpo, caricando il montante. Ci fu un momento di sospensione eterno. Poi Anna scattą². Tutto il corpo accompagną² e assecondą² la traiettoria dal basso verso l'alto del tremendo pugno della donna. Anna vedeva il pugno al rallentatore, lo sentiva accumulare una potenza devastante, sentiva fluire tutta la furia, la rabbia e la disperazione di sei anni sulla punta delle nocche. Verso la fine sentiva che avrebbe sfondato un muro. Il pugno che solo una donna furiosa poteva dare. Anna gettą² un urlo disumano. "VAI ALL' INFERNO, LURIDO ANIMALE!!!!!!!" Il montante si schiantą² sul mento dell'uomo, gli fracassą² la mascella, lo alzą² letteralmente da terra e lo scaraventą² in volo contro la porta vetro d'ingresso, infrangendola. L'uomo restą² immoto tra vetri e listelli, in una postura innaturale, spezzato in due. Anna restą² immobile, con il poderoso petto scosso dal suo ansimare, con lo sguardo fisso su di lui. Era finita. L'incubo era finito. Cercą² forsennatamente la chiave, non la trovą² ... ."Allontanati!!!" disse al figlio. Poi sfondą² la porta con un unico potentissimo calcio. Il figlio si precipitą² tra le sue braccia, singhiozzando, spaventatissimo dal sangue sul volto della madre, ma lei lo rassicurą². Aveva solo uno zigomo fratturato, e qualche livido sparso ... .tutto qui il danno che aveva ricevuto il suo corpo di ferro. Una volta sarebbe morta per quelle botte. Anna scivolą² in ginocchio e strinse il figlio ... .lui stringeva il corpo della madre e bagnava di lacrime la camicia da notte stracciata ... ..si voltą² verso l'ingresso, ma Anna lo costrinse dolcemente a voltarsi. "Non guardare, piccolo, non guardare ... .." disse cominciando a singhiozzare anche lei " ... .č tutto finito, lui non ci farą pią¹ del male ... ..la mamma ha sistemato tutto, ha sistemato tutto ... .". Infine si lascią² andare ad un pianto sfrenato insieme a suo figlio, abbracciandolo col potente corpo, come a difenderlo. Aveva devastato un uomo pią¹ grosso e pią¹ pesante senza usare una sola tecnica di arti marziali. *** Dopo poco arrivą² il trainer della palestra, seguito dalla madre e da ambulanza e polizia ... ... chi non conosceva Anna restą² sconvolto. L'ex marito di Anna morą¬ nel tragitto per traumi cranici multipli e ferite diffuse. Il medico del pronto soccorso pensą² che fosse stato investito da un camion. La madre restą² tutta la notte con lei, consolandola e medicandola. "Hai solo difeso te stessa e il bimbo ... .", le ripeteva. In effetti Anna fu incriminata solo per eccesso di legittima difesa, e con la condizionale non fece nemmeno un giorno di carcere ... . Oggi Anna ha 43 anni, vive felicemente col figlio, si vede ancora coll'allenatore della palestra ma non l'ha sposato "perché io ho gią il mio uomo di casa ... " dice riferendosi al figlio. Ha cominciato a combattere nei circoli di lotta, sotto gli occhi e il tifo sfrenato del figlio, che ha 15 anni, e ha appena raccontato questa storia, la storia di una madre con un cuore grande, enorme. LC