Per le Valkyrie affezionate della lettura di storie di lotta fra uomini ecco il resoconto di un incontro di lotta fra me ed Italo.

 

Dovete sapere che Italo è un amico che mi sono fatto qui in Germania, quando 5 anni fa sono arrivato per lavoro e poi mi sono deciso a restarci a vivere. Italo è di origini italiane, ma i suoi genitori sono tedeschi. Ha imparato l’italiano da me, ed è per questo che io lo chiamo Italo, come molti altri compagni di palestra.

Vi confesso che noi siamo bisex: due maschioni forti e muscolosi, nulla fa pensare vedendoci anche assieme che abbiamo una tendenza per il sesso maschile, ci piacciono le donne,è vero, ma ci sentiamo molto attirati dai corpi maschili forti e ben muscolosi, simili a noi.

Frequentiamo la medesima palestra assieme ormai da 4 anni, pratichiamo culturismo vero e proprio, abbiamo la medesima corporatura e peso. Nella nostra palestra si sollevano tonnellate per sviluppare muscoli e forza: i muscoli sono la nostra passione.

Erano le 17 circa, io ed Italo entravamo in palestra: indossavamo come sempre una canottiera della worldgym, opportunamente modificata per mettere in mostra quanti più possibili muscoli, specialmente i dorsali ed i pettorali, e poi calzoncini corti io molto attillati, Italo un paio di short abbastanza ridicoli. Dovevamo allenare i pettorali, in due settimane ci saremmo presi 15 giorni di vacanza sull’Adria e quindi volevamo essere definiti e grossi al massimo.

Chiacchierando ci siamo messi alla nostra panca ed abbiamo caricato due dischi da 20 per parte. Abbiamo fatto una serie a testa da 50 reps, per riscaldare i muscoli. Poi siamo saliti di peso, 10 per volta fino a 90 kili.

Faceva caldo ed eravamo soli in palestra, era giorno festivo. Io mi sono tolto la canottiera e mi sono messo a gonfiare i pettorali, chiudendo le braccia davanti al corpo: i pettorali erano grossi come non mai, si toccavano fra di loro. Italo dietro a me si è avvicinato alla mia schiena, a dorso nudo, e mi ha afferrato al torace stringendomi in una morsa con le sue braccia potenti che ben conosco……. Ho sentito i suoi pettorali gonfi e caldi su la mia schiena e….. immaginate cosa mi è successo. Italo ha pettorali molto unito fra di loro, di ottimo spessore, ha la fortuna di non avere peli sul torace, i suoi muscoli sono lisci e lucidi, duri come acciaio e fanno impazzire tutte le donne della palestra, ma anche me!

Ho lottato brevemente per aprire la presa di Italo, che ridendo mi ha lasciato ed ha preso posto sulla panca. Ha fatto le sue 12 reps da 90, mentre io da dietro gli davo assistenza ed osservavo i  suoi muscoli guizzare e flettersi: quei pettorali uniti quasi fra di loro mi eccitavano sempre più, li ho toccati mentre spingevano il bilanciere: fremevano di forza in un modo….. Poi toccava a me, i miei pettorali sono sviluppati e più grossi di Italo, non sono uniti fra di loro; il mio petto è bello ed elegante se visto di profilo. Mi ero rasato perfettamente la mattina. Ho fatto la mia serie, sono arrivato fino a 15 reps, per fare vedere a Italo che sono forte. Abbiamo posato un po’ nello specchio: Italo mi incitava a gonfiare il torace, ed io gli rispondevo dicendogli “Ich bin groesser…!” sono più grosso di te volevo dirgli. Poi sotto la panca con 100, 10 reps, poi 110 con 8 reps, io ho voluto provare con 120, lui mi ha detto che non ce l’avrei mai fatta. Il padrone della palestra era lì con noi voleva vedere. Con facilità ho fatto 4 reps poi Italo mi ha aiutato per arrivare alle 8.

I miei muscoli erano contratti e gonfi, li sentivo fremere e mi massaggiavo, provando piacere a sentirli pieni e grossi. Abbiamo posato per il padrone che voleva organizzare una gara fra palestre e stava scegliendo i suoi atleti (noi siamo nella lista).

Io avevo voglia di lottare con Italo, i suoi muscoli guizzanti mi provocavano, ci eravamo sfidato due o tre mesi prima, pareggiando, ero sicuro di vincere. Italo aveva la medesima idea. Ci siamo capiti al volo. Abbiamo deciso di smettere l’allenamento e di andare da me, ho le materassine di gomma da stendere per fare il ring. Ancora un paio di serie leggere ed i pettorali erano apposto.

 Abito a 400 metri dalla palestra a piano terreno, non abbiamo fatto la doccia, ci siamo andati così, dopo avere infilato le canottiere, quasi di corsa, con la borsa in mano ancora aperta.

Appena in casa abbiamo spostato il tavolo e le sedie e steso le materassine. Io ero già in slip da gara mentre Italo si spogliava con calma esibendo i suoi muscoli per i miei occhi. Il sudore faceva brillare i suoi muscoli, le sua gambe perfettamente rasate hanno quadricipiti potenti, ha addominali forti e ben definiti, glutei duri e piccoli, fianchi sottili, dorsali, pettorali e braccia che mammamiachefisico!!!!! Italo non ha smesso un attimo di gonfiare e flettere i muscoli mentre si spogliava, giocava con i muscoli fissandomi negli occhi, i suoi pettorali guizzavano, i bicipiti ed i tricipiti flettevano e gonfiavano…..: Italo si è spogliato NUDO, voleva lottare NUDO! Il suo pube era completamente rasato come il solito, io impazzivo dalla eccitazione.

Mi sono tolto lo slip, abbiamo iniziato a sfidarci in silenzio, gonfiando ogni muscolo fremendo, l’eccitazione era solo interna e psichica, nulla traspariva per il momento nei nostri membri.

Italo sa posare molto bene, e dice che anche io sono un maestro. A due metri di distanza stavamo sudando, i nostri muscoli gonfi e tremanti avevano bisogno di misurarsi con quelli del compagno!

 Ora! Improvvisamente Italo si e slanciato su di me: mi ha afferrato alla vita in una potente presa con le sue braccia. Sentivo i suoi bicipiti gonfiarsi, le sue mani allacciate dietro di me facevano in modo che io mi sentissi quasi mancare il respiro. Italo mi ha sollevato da terra, stringendo sempre più con le braccia potenti. La faccia di Italo era contro i miei petttorali, ho iniziato a gonfiare i dorsali ed il torace,  il mento di Italo premeva contro il mio pettorale, rivoli di sudore scorrevano lungo la mia schiena. Non mi potevo muovere, il duello era fra la mia resistenza e quella delle sue braccia: è durato 2 o 3 minuti, mi teneva sollevato, io ero inarcato indietro teso in ogni muscolo, con respiri corti potevo resistere ancora a lungo alla potenza di Italo, avevo il membro poggiato al suo corpo e sentivo la durezza dei suoi muscoli tesi allo spasimo. Dovevo liberarmi da quella morsa. Con le mani ho preso la sua testa, il suo collo ha una forza incredibile, ma lentamente ho staccato il suo mento dal mio petto, spingendo con le mani sul suo mento all’indietro ho costretto Italo ad allentare la presa. Ma mi teneva sempre avvinghiato. Con un guizzo all’indietro di tutto il mio corpo mi sono liberato, cadendo sulla materassina. Italo ansimava, sudato e lucido in ogni muscolo guizzante, nudo è fantastico. Aveva già una erezione notevole del suo membro. Mi sono alzato, sudato, la mia erezione stava raggiungendo il massimo per la eccitazione che i muscoli dell’avversario mi provocavano. Respiravo a fatica, Italo ansimava: ci siamo lanciati uno contro l’altro, afferrandoci alle mani per una prova di forza, un esercizio dove io prevalgo sempre contro Italo. Con forza spingevamo il compagno, vedevo da vicino i bicipiti di Italo gonfi mentre i nostri pettorali a contatto mi danno una eccitazione pazzesca, sento il membro pulsare di sangue, duro e lungo. Devo riuscire a buttare Italo a terra. Lui è forte e resiste alla mia spinta sulle sue braccia, le nostre dita intrecciate mi sembrano di acciaio. Finalmente sento che cede, lentamente, lo metto in ginocchio, le nostre mani si lasciano, lo afferro ai polsi, riesco a mettermi dietro lui in ginocchio, le mie braccia sotto le sue ascelle, è duro come pietra il suo corpo,ma caldo e vibrante. Sento la sua schiena contro i miei pettorali, lo blocco con una chiave alla nuca, i nostri corpi si allungano sulla materassina, io sopra lui, il mio cazzo gli poggia sui glutei duri e caldi. Tendo il mio corpo per bloccarlo a terra nella presa con le braccia, cerco le sue gambe con le mie, le avvinghio: perfetto, da qui non si muove più. Sotto di me sento il suo respiro profondo, cerca di gonfiare il torace, si muove lentamente, sente il mio cazzo ma non reagisce sessualmente alla mia provocazione, cerca solo di continuare a lottare, anche se dovrà cedere per questo round. Voglio vincere il round alla grande: con un colpo di reni rotolo sulle materassine e mi trovo sulla schiena con il corpo di Italo bloccato sopra il mio. Tiro ancora di più con tutti i muscoli, il corpo di Italo non si muove, urla di dolore mentre io ansimando non mollo quella massa di muscoli che mi eccita; mi muovo lentamente con il bacino ed il mio cazzo duro cerca di farsi sentire prepotente sui glutei di Italo. Lui urla e sospira profondamente, è eccitato dal dolore e dalla voglia sessuale. Riesco a fare infilare il mio membro sotto i suoi glutei, fra le sue gambe che lascio per un attimo allargare alentando la presa delle mie cosce. Ora lui è bloccato, le mie cosce stringono in modo che i suoi muscoli adduttori stringano e sentano il mio membro potente………… lui sussurra un “mi arrendo” nella sua lingua. Rilascio la presa ma non mi muovo, nemmeno lui! Inizia a stringere con le sue cosce e con la sua volontà il mio membro, si muove ansimando per la fatica, ma in modo perfetto, io mi muovo in sintonia con lui, il mio cazzo è al massimo, stringo con le mani i suoi pettorali lisci duri enormi, passo ai capezzoli e lo torturo mentre i nostri corpi si muovono in sincronismo. Se non smetto vengo, dobbiamo continuare a lottare. I nostri corpi sudati sembrano volersi unire in uno unico. Passo la mia lingua sui muscoli della sua spalla: li sento caldi e duri, guizzanti, lo sento reagire, mi prende una mano e cerca di portarla verso il suo cazzo, ma non arrivo.

Basta lo lascio andare, lui scivola sul fianco. Mi alzo agilmente, è già pronto ad affrontarmi per il prossimo round: il suo cazzo è duro e gonfio, puntato contro di me, Italo fa danzare i suoi pettorali e mi fissa con aria di sfida, le sue cosce sono flesse con i quadricipiti pronti a scattare. Non mi fa paura, i miei pettorali e i miei bicipiti avranno probabilmente ragione di quei muscoli eccitanti e luccicanti!

L’orologio a muro mi dice che abbiamo già passato 30 minuti a lottare; suonano alla porta; è Andrea la mia donna. Rapidamente indossiamo la canottiera e gli slip, diremo che stavamo allenandoci alla lotta, ma non in quello stato…. Ma Andrea sa che….. comunque le va bene quello che sa. Il nostro incontro di lotta non è terminato, da allora non abbiamo più fatto sfide, stiamo aspettando di continuare il nostro incontro, Andrea è sempre con me, in palestra ed a casa, idem la donna di Italo, ma presto troviamo la soluzione: devo sapere chi è il più forte, devo metterlo sotto e mettergli il mio cazzo duro in bocca, venire sui quei pettorali sarà fantastico……. Italo sogna la stessa cosa lo so, mi guarda il petto quando ci alleniamo con la nostra minicannottiera in un modo che non lascia dubbi.

Ma anche Andrea e la donna di Italo sono bodybuilder e lottatrici.... ma questa è un'altra storia

 

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