La mia segretaria

Il capo e la sua segretaria in un incontro di lotta - by Gio

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La mia nuova segretaria era il vero simbolo della sensualità. Si poteva senza dubbio paragonare la sua bellezza a quella della stella del cinema Kim Basinger. Alta circa 1.70, bionda, pesava circa 65 kg.

Sebbene fosse sottile e flessuosa aveva un fisico atletico, forte che irraggiava sensualità e forza fisica in ogni momento della giornata, in ogni attività, ad ogni suo movimento. Avevo appena divorziato dalla mia prima moglie ed ero subito stato attratto dalla mia nuova segretaria Deby; avevo deciso di fare io la prima mossa. Era anche molto efficiente come segretaria. Si dava da fare nel mio ufficio con professionalità eccezionale e mi lanciava certe occhiate che mi facevano pensare che dovevo assolutamente muovermi per primo. Una sorta di eccitazione aleggiava sempre nel mio ufficio quando Deby era presente.

Mi studiava accuratamente: il mio corpo era già perfettamente in forma, i miei muscoli allenati da anni di bodybuilding, di lotta che praticavo costantemente a livello agonistico e di altri sport come corsa ed aerobica erano troppo evidenti per essere nascosti dalle giacche e dai pantaloni di foggia morbida che amavo indossare. In quel periodo faceva caldo ed avevo deciso di indossare solo camice con maniche corte, senza cravatta: i miei bicipiti guizzavano ad ogni movimento delle braccia ed i miei pettorali si intravedevano spesso lucidi di sudore attraverso la camicia che lasciavo abbondantemente aperta per provocare Deby. Attendevo con pazienza la giusta occasione per il più corretto approccio personale con Deby, che non perdeva l’occasione per incoraggiarmi e provocarmi. A volte fissava il mio petto, sentivo il suo sguardo carezzare i miei pettorali ed i miei capezzoli diventavano eretti e duri come se le sue mani mi toccassero ed accarezzassero intensamente e con forza. In palestra ponevo un impegno che mai avevo avuto in tanti anni di esercizio fisico: intuivo che presto sarebbe capitata l'occasione.... e dovevo essere pronto per quello che sentivo sarebbe stato il primo incontro con una ragazza formidabile!

Finalmente l’occasione che attendevo arrivò: era il compleanno di Deby, era tradizione della compagnia per cui lavoravo che i capi invitassero i propri collaboratori a colazione in tale occasione. Domandai a Deby se avrebbe accettato volentieri un mio invito e lei mi raccontò una storia che mi sorprese molto. Uno dei suoi colleghi di lavoro presso la compagnia dove era impiegata prima di iniziare ad essere la mia segretaria, aveva tentato di violentarla fuori delle ore di lavoro: il giovane era un forte atleta ma lei si era difesa molto bene ed il collega aveva avuto la peggio. Non aveva potuto rimanere a lavorare in quella compagnia, ed era diventata la mia segretaria. Deby mi raccontò anche di essere molto più forte di quello che sembrava. Era cresciuta lavorando nei campi assieme a due fratelli maggiori di lei che le avevano insegnato a lottare ed a combattere.

Ero molto eccitato e curioso di uscire con Deby, la invitai a colazione con me con l'intento di farle capire che avevo sempre sognato un incontro di lotta con una donna dalla forza eccezionale. Lei accettò volentieri.

Durante la rapida colazione cercai di portare il discorso sulla forza fisica delle donne, sugli allenamenti in palestra, sulle mie doti fisiche e sulla sua avvenenza. Deby accettò volentieri i miei argomenti: mi disse che non avrebbe mai fatto l'amore con un uomo debole, senza muscoli, che non fosse un abile lottatore e che non fosse disposto ad essere sottomesso dalla sua forza e dalla sua abilità di lottatrice, che non avesse adorato i suoi muscoli.

"Hai trovato l'uomo che fa per te!" esclamai ad un tratto. Deby mi propose di andare a casa sua, quella stessa sera e mi pose una serie di domande. Volle sapere il mio peso, e mi chiese se dopo un incontro di lotta che lei avrebbe senza dubbio vinto sarei ancora stato in grado di fare all'amore con lei. Le risposi che con il mio peso di 90 kg, le mie braccia potenti e la mia forza la avrei battuta in un attimo e la avrei scopata fino a farle domandare pietà!

Lei rispose con una scrollata di spalle, accavallando le gambe e fissandomi con uno sguardo estremamente sensuale e provocante: in quel momento vidi i muscoli delle sue gambe nude completamente scoperte. Osservai anche che sotto la minigonna non indossava che un minuscolo perizoma bianco: le labbra della sua fica erano scoperte, il pube completamente rasato, la sottile striscia di stoffa leggerissima si era infilata nel taglio della sua intimità; ebbi una improvvisa erezione, lei mi sorrise.... "Vedremo questa sera, vedremo se sei così forte!"

Durante il resto della giornata in ufficio ambedue lasciavamo capire all'altro che la nostra reciproca eccitazione in vista dell'incontro della sera cresceva di continuo, ma tuttavia riuscivamo a lavorare normalmente: io ero il capo e lei la mia segretaria! Lei mi provocò al massimo mostrandomi le gambe perfette e muscolose mentre usciva ancheggiando dal mio ufficio; io avevo aperto la mia camicia sul mio petto più del solito per permetterle di rendersi conto della sensazione di forza che i miei pettorali densi lisci allenati ed abbronzati davano a qualsiasi osservatore.

Finalmente giunse la fine della giornata, ci saremmo rivisti dopo un paio di ore, a casa sua. Passai al club per una sauna, una doccia, mi rasai perfettamente il petto ed ogni muscolo con particolare cura anche per le gambe. Con il mio amico Italo eseguii una serie di pose davanti allo specchio: nudi ed eccitati posammo a lungo come in una gara di bodybuilding. Dopo questo allenamento una seduta al lettino abbronzante: ero pronto per una serata con quella femmina eccezionale.

Bussai alla sua porta: ero eccitato, quando lei mi aprì la vidi con indosso un accappatoio di spugna bianco, era a piedi nudi.

"Entra, eccoti finalmente qui!" era eccitatissima e nervosa.

"Grazie, è bellissimo, qui! e tu sei fantastica!" mi complimentai cercando di osservare l'appartamento e non il suo corpo.

"Accomodati, io sono pronto alla azione, vieni, seguimi!"

La segui in un locale vuoto, la aiutai a stendere al suolo alcune materassine che ricoprirono tutto il pavimento del locale. Lei lasciò cadere dalle spalle l'accappatoio: mi apparve completamente nuda. Un corpo sinuoso, liscio, asciutto, compatto, muscoloso. I suoi fianchi stretti segnavano la vita e l'addome muscoloso e perfettamente definito nei muscoli addominali che sembravano scolpiti nel marmo; i suoi seni piccoli e gonfi sorretti da muscoli pettorali notevoli erano fantastici; le sue gambe già le conoscevo: muscolose in modo eccezionale, con polpacci che guizzavano mentre lei avanzava verso di me. Le cosce con quadricipiti forti definiti erano il punto forte del suo corpo; le braccia erano eccezionalmente sviluppate, con tricipiti definiti e bicipiti forti e gonfi. issandomi sorrideva:

"Dato che alla fine, quando avremo visto chi sarà il vincitore, scoperemo comunque, penso che possiamo lottare nudi! Accetti?"

Senza parlare mi spoglia nudo, concentrandomi su alcuni movimenti per mettere in evidenza i miei muscoli.

"Eccezionale, sei un maschio fantastico, mai visto un atleta come te: che muscoli, posa per me..... sei ilo mio capo, eccezionale!"

Accennai una posa di fianco per evidenziare i miei bicipiti ed i miei muscoli delle gambe, lei emise una esclamazione, non potevo più resistere! Mi lancia contro di lei, afferrandola in una presa al collo con il braccio destro, costringendola ad inginocchiarsi al mio fianco, bloccandola con una presa di acciaio. Una sua mano afferrò la mia caviglia, la presa era fortissima, mi sentii ribaltato a terra, le sue cosce si strinsero avvinghiandomi al torace e poi immediatamente giù alla vita in una forbice mortale. Afferrai le sue gambe e lentamente ebbi la meglio sulla sua presa di acciaio, lentamente mi liberai dalla stretta di quelle cosce, rotolammo afferrati ed avvinghiati, ero al colmo della eccitazione: i suoi seni duri e gonfi erano contro i miei pettorali, vedevo i suoi bicipiti gonfiarsi mentre stringeva il mio corpo, lei ammirava i miei bicipiti rilassarsi e flettersi. La nostra presa reciproca era letteralmente mortale. Le sue gambe lunghe e forti si avvinghiarono al mio torace, si era liberata agilmente dalla mia stretta, la sua forza mi costringeva a respirare a fatica:

"Sei forte, ma non hai scampo, posso ucciderti! Cedi, bastardo, sono io la più forte, cedi, arrenditi!"

"Non è possibile, non vincerai mai contro di me! Ho 30 kg di muscoli in più: ti spezzerò!"

Cercavo di liberarmi dalla morsa, le sue mani iniziarono a toccare tutti i miei muscoli, dove Deby poteva arrivare con le mani era una sofferenza per i miei muscoli stretti dalle sue mani di acciaio. La stretta delle cosce non cessava, la sua forza aumentava ad ogni secondo:

"Ti stritolo, sei forte, mi piacciono i tuoi muscoli, mi fammi impazzire ahhhhhhhhh, wahoooooo, ma io sono più forte, cediiii!"

Le sue mani arrivarono al mio cazzo, eretto, al massimo della erezione, turgido e pieno di potenza: Deby stringeva il mio membro fino a farmi urlare, ma aumentando la mia potenza. Deby scivolò sul mio corpo, i nostri muscoli duri e tesi scivolavano per il sudore, i nostro corpi brillavano alla luce degli spot accesi nella palestra.

"Cedi? Arrenditi!"

"Mai!"

Deby era sdraiata sopra di me, il suo corpo si muoveva sinuoso sui miei muscoli, mi sussurrava

"Fammi sentire la tua potenza ed i tuoi muscoli, sei mio, ti posso dominare e tu farai quello che io vorrò!"

La sua bocca si incollò alla mia, mi baciava appassionatamente, la sua lingua cercava la mia, con forza mi baciava e le nostre lingue lottavano in un bacio sensuale ed eccitante. eby si mise a cavalcioni del mio addome, afferrò il mio grosso membro, si alzò leggermente in modo di infilare il mio cazzo nella sua fica e con un sospiro profondo scese su di me, letteralmente impalandosi a fondo con il mio cazzo enorme, fino in fondo.

"Arrenditi! Sei mio! Non potrai resistere!"

Mi afferrò ai polsi e con violenza mi bloccò a terra, io reagii gonfiando i miei bicipiti che lei fissava con passione e desiderio. La sua lingua iniziò a leccare il mio bicipite destro, poi passò al torace, mentre il suo bacino lentamente si muoveva cercando di realizzare il più intimo contatto possibile con il mio cazzo nella sua fica.

Deby mi lasciò le braccia libere:

"Ora ti scopo! Guarda i miei muscoli, i miei bicipiti!"

Deby con le braccia nella classica posa gonfiava i due bicipiti, respirava furiosamente ed iniziò ad agitarsi sul mio cazzo eccitata

"Devi resistere, non devi venire fino a quando non te lo permetterò io, sono la tua dea, tu sei il mio maschio! Adora i miei muscoli, dimmi che sono io la donna più forte del mondo, dimmi che sono più forte di te!"

I muscoli della sua vagina stringevano la mia cappella, la fica di Deby sembrava la bocca fantastica di una donna che stava spompinando il mio membro. Deby no smetteva di scopare il mio corpo, le sue mani afferravano i miei bicipiti stringendo con forza pazzesca, io flettevo ogni muscolo per difendermi e per eccitarmi sempre di più, Deby danzava sopra di me come una dea, una fantastica atleta, lottava contro se stessa per resistere...... venne tra volte, quattro, cinque volte, finalmente....

"Ora devi sborrare dentro la mia fica, presto, veniamo assieme questa volta..... daiiiiiiiii!"

Io mi rilassai un momento e dal mio cazzo sentii schizzare una quantità di sperma incredibile..

"Schizza nella mia vagina, in fondo, forte, cosiiiiiiii, siiiii ecco godi con me.... porco, sei un maschio eccezionale, sei un toro, ahhhhh, nessuno mi ha mai fatto venire come tu stai facendoooooo, daiiii, cosììììììì! eccoooo, mmmhhhhhhh, sììììììì!"

"Sei una gran fica, ti scopo, troia, ti riempio di sborra, sono io il tuo maschio, sei la mia regina, ahhhhhhhh!"

 

Per un lungo interminabile momento godemmo assieme con perfetta sincronia, poi Deby si lasciò cadere sul mio petto, lentamente i nostri corpi si rilassarono, Deby mi baciava dolcemente sulla bocca con passione, senza essere aggressiva.....

"Ti amo, sei mio, domani lotteremo con i corpi unti di fine olio profumato, ti spezzerò questo tarello enorme!"

 

Io, il grande Gio ero felice, avevo scopato la regina delle segretarie!