Mattia e Gio by Magia e Muscleman Una sfida di lotta Attenzione!! - Warning!! Se le scene di violenza e di sesso non sono di vostro gusto, se siete al di sotto della eta' legale del vostro paese, dovete abbandonare subito questa pagina di testo che contiene scene non adatte a voi. preghiamo di inviare eventuali commenti a magiauno@tin.it ed a muscleman24@hotmail.com Mattia e Gio si sono conosciuti in rete, sono amanti del culturismo e dello sviluppo muscolare. Si sono scambiati alcuni messaggi per e-mail e poi, quando si sono conosciuti abbastanza scambiandosi opinioni, pensieri, abitudini, sogni repressi, dati personali fisici hanno deciso di incontrarsi di persona. Mattia e Gio abitano in due citt… diverse, anche se vicine, e frequentano due vere palestre di bodybuilding. Si sono scambiati lettere e messaggi in cui si sono detti tutto, ormai si conoscono fisicamente come se si fossero allenati assieme per anni: hanno descritto nei dettagli i loro muscoli al proprio cyberamico, sperano, anche se non se lo sono mai detto apertamente, un giorno di incontrarsi di persona, di potersi allenare ai pesi assieme, di ungere reciprocamente i muscoli dell'amico, di posare assieme nudi uno accanto all'altro davanti ad un grande specchio, esaminando a vicenda le proprie immagini, di sfidarsi ad un incontro di lotta, nudi, unti, in una fantastica prova di forza e di virilit…! Ed il momento Š finalmente giunto: una sera nella posta Gio trova un messaggio di Mattia: "Ehi, amico! Š tanto tempo che ci vediamo nel mondo virtuale: perch‚ non conoscerci di persona? Se vuoi puoi venire da me, domani sera, ho installato una nuova lat-machine nella mia taverna, ho acquistato una materassina ed ho montato finalmente alla parete il grande specchio di cui ti ho parlato. Fatti vivo!" Gio non credeva ai propri occhi nel leggere: rispose immediatamente: "OK amico, dammi il tuo indirizzo, pu• essere per domani sera?" La risposta non tard• ad arrivare, "Qui di seguito l'indirizzo, ti aspetto per le 20:00, porta la sacca da palestra!" L'indomani Gio non and• al lavoro, era eccitato, e si voleva preparare per la serata. Non sapeva come sarebbe finita, forse si sarebbe solo allenato con Mattia, e se invece....??? Pass• un paio d'ore in palestra, alla mattina, allenando solo gli addominali, poi una bella sauna, un massaggio da parte del sapiente ed esperto fisioterapista della palestra, il quale non manc• di fare i complimenti: "I tuoi muscoli sono sempre pi— duri e definiti, tutte le fiche della palestra ti fanno il filo, tu sei uno stronzo perch‚ ti alleni sempre a dorso nudo, e non concedi a nessuna di loro di avvicinarti, o hai qualche altro interesse?" "Mi sto concentrando sugli allenamenti da diverso tempo, penso che mi batter• con un amico, che non conosco di persona!" "Tu sei matto, ma sei un gran fisico!" Poi una seduta al lettino per abbronzarsi e Gio aveva finito per quel giorno con la attivit… di palestra. Sotto la doccia us• il rasoio per raffinare la rasatura gi… perfetta di ogni muscolo, delle gambe, accorciando al massimo anche il pelo sul pube. Davanti ai grandi specchi dello spogliatoio si tolse l'accappatoio: nudo si pass• un po' di crema per "lucidare i muscoli", pos• per se stesso, ammir• i suoi bicipiti da 50 cm. le sue cosce ed i bicipiti femorali, i suoi glutei duri piccoli e muscolosi, i suoi pettorali.. passava da una posa all'altra con fluidit…, iniziando a sudare, i suoi muscoli brillavano, era eccitato al massimo: vedeva i suoi muscoli gonfiarsi e rilassarsi, elastici e potenti, sperava che anche Mattia..., era una idea fissa! Ma finalmente quella sera! "Se avessi qualche anno di meno....!" Una voce femminile, nota nella palestra, lo apostrof•: era la "signora delle pulizie", 60 anni, perfettamente in forma, si allenava anche lei regolarmente in palestra, molti la avrebbero voluta come compagna per una notte, ma lei si scherniva sempre "sono troppo vecchia!" "Vieni avanti, Teresa, dai una occhiata, cosa ne pensi?" "Tutte le volte che ti vedo in palestra seminudo mi viene il singhiozzo, cosŤ mi fai venire un infarto! Hai un fisico da pochi, guarda che braccia, che addome che cosce... e che cazzo! Mi piacerebbe farti un bel pompino, ma non ora.." La scena finŤ, Gio si vestŤ e se ne and•: doveva passare ad acquistare un perizoma per la serata: lo avrebbe scelto bianco, doveva coprire solo il sesso, lasciare il suo perfetto culo nudo! Ne avrebbe preso anche uno nero, nel caso Mattia non l'avesse. E se poi con Mattia tutto fosse andato diversamente dalle sue aspettative? No Mattia si stava preparando probabilmente come Gio, forse pi— ansioso ancora di lui!. Il resto della giornata Gio lo pass• riposando e rilassandosi, guard• un paio di video di lotta fra maschi e fra femmine, cosŤ per eccitarsi o per ripassare alcune tecniche che avrebbe provato... se tutto fosse andato bene?!! Erano ormai le 18:30 ed era ora di prepararsi per la serata. Indoss• una camicia aderente e con le maniche tagliate che metteva in risalto le sue fantastiche braccia ed il torace possente, un paio di jeans di tela sottile e sotto il miniperizoma che aveva acquistato. Era stato a farsi radere il capo a zero: si ammir• nello specchio: era il ritratto della virilit…, sperava di dare una ottima impressione al suo nuovo amico (sperava anche avversario!). Ecco che dopo 40 minuti di auto Gio arrivava all'indirizzo. Suon• al citofono: la voce maschile che rispose doveva essere certo quella di Mattia: "Sali, terzo piano!" Mattia era sul ballatoio, si strinsero la mano: Gio noto la stretta forte asciutta e virile di Mattia e rispose con il suo solito vigore. Entrarono nell'appartamento: arredato semplicemente, da single, pulito ordinato, moquette grigio chiaro su tutti i pavimenti. "Vieni accomodati, andiamo subito in palestra, vuoi?" "Certo!" Mattia precedette di un paio di passi Gio che lo pot‚ cosŤ osservare da dietro: fantastico! Indossava solo un pantaloncini di spugna aderentissimo, ed una canottiera abbondantemente scollata, a piedi nudi! Dieci centimetri pi— alto di Gio, spalle larghe, vita sottile e muscolosa, glutei piccoli duri e tondi, cosce con femorali sviluppatissimi, polpacci a forma di cuore, definiti in modo splendido da ore ed ore di allenamento; le caviglie sottili davano un tocco fantastico all'immagine atletica vista dietro di Mattia. Si muoveva come un leopardo, flessuoso e sensuale, i suoi glutei ad ogni passo si tendevano sotto la stoffa del pantaloncino, forse non portava gli slip o perizoma. Entrarono nel locale: illuminato, pulito caldo, solo una materassina al centro, ed un minuscolo tavolino in un angolo con un paio di bottigliette, ad un gancio un accappatoio corto. Specchi lungo la parete davano un senso di ampiezza al locale. "Eccoci qua!" disse Mattia voltandosi verso Gio: visto di fronte Mattia era ancor pi— fantastico. Pettorali da sballo praticamente nudi, collo da lottatore, sguardo sensuale e virile, capelli a spazzola, viso duro ma cordiale. "Ma, gli attrezzi dove sono?" "Li ho spostati: eccoli qua i nostri attrezzi di stasera!" Mattia in un attimo si spogli• rimanendo nudo completamente e scatt• in una posa di bicipiti di fianco piegando e flettendo la gamba destra: un sogno, un misto di forza, sensualit…, grazia e virilit…, potenza! "Ho capito, gli attrezzi sono i muscoli, ci alleniamo a posare?" domand• Gio, ma si sentiva che aveva capito, ed era emozionato ed eccitato: avrebbero lottato, nudi, allo spasimo, e quel Mattia era un vero campione, ci• che Gio cercava ed aveva trovato. "No, non capisci, lotteremo, nudi! Guardami!" Mattia si scaten• nella sua serie di pose, meravigliose, da vero campione! "Whao! che muscoli, che fisico! mi aspettavo un fusto, ma tu.. beh, ora guarda!" Gio inizi• a spogliarsi lentamente, posando a terra i suoi jeans, ostentando i suoi muscoli, tendendo gli addominali definiti, le gambe sviluppate e molto simili a quelle di Mattia, rimase con il perizoma, si piazz• davanti a Mattia: "Ti avevo detto dei miei dorsali?" Le sue mani erano scattate ai fianchi, i dorsali esplosero nella loro potenza, le spalle larghe e le braccia si tesero per mostrare a Mattia l'avversario nella sua piena potenza. Mattia si rilass•, rimase a fissare i muscoli del nuovo amico, che si fletteva e gonfiava, nella sua routine di pose. "Sei pazzesco! Ora ti strappo quello straccetto, nudo ti voglio! Mi sembra di conoscerti da secoli, ho sempre sognato un corpo come il tuo che avrebbe lottato con me: eccoti finalmente!" CosŤ dicendo Mattia si era inginocchiato agilmente davanti a Gio che era in posa di schiena, con i glutei ed i dorsali che esplodevano per la tensione; il perizoma cedette e si strapp• ed il sesso enorme e duro di Gio esplose quasi in viso a Mattia! "Ehi, ma qui hai una dotazione da battaglia; mica male, puoi fare la felicit… di parecchie femmine con questo cazzo!" "Certo, ed ora ti far• sentire la potenza del mio cazzo e dei miei muscoli!" Non si erano nemmeno scambiati i classici convenevoli: ma non serviva, si conoscevano da sempre, avevano atteso in segreto ognuno quel momento da ormai troppo tempo, ed ora si sarebbero finalmente battuti. Mattia si alz•, davanti a Gio, si fissarono con durezza negli occhi, cercando di intuire attraverso lo sguardo la potenza dei muscoli dell'avversario, la sua resistenza. Lo sguardo dei due atleti si abbass• al sesso del compagno: due paletti duri e gonfi, duri e tesi! Erano pronti allo scontro. "Un momento, Gio, ora dobbiamo ungerci, comincio io!" Mattia prese la bottiglietta ed inizi• a spalmare olio leggermente sulle braccia di Gio, poi sempre pi— intensamente passando al torace alla schiena, poi gi— ai glutei, le cosce ed i polpacci, esprimendo la sua ammirazione con esclamazioni del tipo "che muscoli, mai visto una cosa simile, che potenza!". Poi la sua mano salŤ dalle cosce verso l'inguine, verso il membro gonfio e duro di Gio, lo afferr• stringendo con le due mani: "E' enorme, duro come acciaio e caldissimo! Voglio sentirlo sui miei muscoli!" Gio sorrideva: "Ora dammi l'olio, tocca a me! Fammi sentire i tuoi muscoli sotto le mie mani, tendi e gonfia ogni fibra, fammi provare la durezza della tua virilit…..! ecco cosŤ, sei fantastico, ora lotteremo, voglio spezzarti! Ti stronco! Io sono pi— forte di te, ho spezzato le costole ad atleti pi— grossi di te, oggi sei mio.., avanti iniziamo!" "Vediamo, sei forte, ma non abbastanza!" I due atleti si avvinghiarono uno all'altro, le braccia di Gio afferrarono alla vita l'avversario, stringendolo fino a farlo urlare. Mattia resisteva, premeva il capo di Gio al suo torace, contro i pettorali per fargli mollare la presa. Gio sentiva il sapore dei muscoli del petto di Mattia, la sua bocca era premuta contro il torace dell'avversario, lui lavorava alla vita con le braccia l'avversario. Rotolarono a terra, Mattia riuscŤ a liberarsi e ad afferrare con le cosce la vita di Gio: "Ora ti spezzo in due, hai una vita sottile e terribilmente forte: sar… un piacere sensuale spezzarti, ora ti stronco e poi ti sborro sulla schiena!" "Non sei ancora abbastanza forte, guarda!" Gio con le mani aveva afferrato le caviglie di Mattia, che agganciate fra di loro gli permettevano di scaricare tutta la potenza delle cosce sui fianchi di Gio, e con estrema facilit… le aveva separate. Gio inizi• ad allargare e divaricare le gambe di Mattia, potenti come erano non riuscivano a contrastare la forza delle braccia della schiena e delle cosce di Gio. I due corpi, sudati si opponevano uno in attacco e l'altro in difesa, lentamente la forza di Gio ebbe ragione delle potenti gambe di Mattia, che in breve rimase bloccato a gambe completamente divaricate. Era un campione Mattia e poteva sopportare la spaccata forzata, ma le braccia di Gio iniziarono a torcere le gambe dell'amico, il cui corpo lentamente sembrava disarticolarsi: "Cedi o ti spezzo!" "Mai, ora ti metto sotto!" "Il tuo cazzo non Š pi— duro e gonfio, stai scoppiando, cedi, cedi maledetto, io ti spacco!" "No, ti spaccher• il culo, io sono pi— potente, sono pi— forte di te!" Gio non mollava la presa, insistette nella sua azione, i bicipiti femorali di Mattia tesi erano uno spettacolo per gli occhi di Gio. Seguit• ad applicare la forza delle sue braccia con potenza ma controllando di non spezzare veramente quel fantastico corpo pieno di muscoli. "Cedi, arrenditi, non puoi liberarti!" Mattia era allo stremo, non resisteva pi—: "OK, mi arrendo, sei stato il pi— forte ed abile! ma vediamo il prossimo round" Si lasciarono, ansimanti per la fatica della lotta, ad un passo di distanza, guardavano il corpo dell'avversario con ammirazione, i loro occhi accarezzavano i muscoli l'un l'altro, Gio piegando il braccio destro gonfi• il bicipite enorme, turgido e pompato per lo sforzo, Mattia fischiando ammirato, port• le braccia in avanti davanti al viso, tendendo i pettorali e le braccia mostrava la morsa creata fra la divisione dei suoi enormi pettorali: "Mettici il cazzo fra questi pettorali e te lo stritolo!" "Non dire cazzate, cosa vuoi stritolare, ora lo proverai sui tuoi glutei il mio cazzo, quando ti bloccher• dal dietro in una morsa di acciaio!" Mattia si avvicin• a Gio con un piccolo asciugamano di spugna in mano: "Ti asciugo i muscoli, vuoi? poi riprendiamo l'incontro" "Volentieri" Mattia passava l'asciugamano sul petto di Gio, con calma, premeva con la mano per sentire la potenza attraverso la spugna, poi pass• alle braccia, mormorava approvando: "Che muscoli, pazzeschi, fantastici, magnifici, potenti, sensuali come mai ne ho visti!" "Anche tu sei notevole, mi provocano una erezione dannata i tuoi muscoli, anche rilassato sei l'immagine di un dio!" "Ora asciugami tu!" Gio non se lo fece ripetere, prese dalle mani di Mattia la spugna ed inizi• a passarla con vigore sui muscoli dell'avversario, arrivato ai glutei si mise in ginocchio: "Il tuo culo Š perfetto, piccolo, tondo e duro: contrai glutei!" Mattia inizi• a fare danzare in modo alternato i suoi glutei mentre Gio li teneva in mano, quasi adorandoli, eccitato sessualmente, eccitato anche per la lotta che stava per ricominciare. "Ora basta, fatti sotto, preparati alla seconda sconfitta, ti voglio piegare sulle ginocchia per il secondo round!". "Vediamo come fai, sono curioso di capire!" Iniziarono a fronteggiarsi, quasi danzando in cerchio, flettendosi sulle potenti cosce, mostrando all'avversario la bellezza e le dimensioni dei pettorali, la tensione dell'addome, la virilit… del prepotente sesso teso come una spada. Ansimavano per l'emozione e la tensione, sfidandosi anche verbalmente: "Vieni, Gio, vieni fra le mie braccia, ti voglio stritolare il torace! Guarda ora sentirai la forza delle mie braccia, dei miei bicipiti attorno a te: sar• inesorabile, come un pitone!" "Le tue braccia non sono sufficientemente lunghe e potenti per abbracciare il mio torace, contro i miei dorsali la tua forza si spezzer…; avanti afferrami, stritolami!" Mattia si slanci• contro Gio, con impeto pazzesco: rovinarono a terra, Mattia aveva il vantaggio, aveva afferrato al torace con tecnica perfetta l'amico, inizi• a stringere, sempre pi— forte, ancora ed ancora. "Ahhh, mi spezzi, ma io, ora ahhhh, sei . forrrrte, mi stronchi, il tuo cazzo, Š duro, sul mio addome, sei veeerrram.mente potente, ma io, ora ecco, adesso!" Gio reagŤ con lentezza prima poi con il massimo della potenza, espandendo il torace ed i dorsali, la presa di Mattia cedette, si divisero ancora una volta, si fronteggiarono in piedi, studiando la prossima tecnica: doveva essere la potenza o la abilit… la prossima mossa? Chi per primo avrebbe applicato una presa mortale al potente corpo dell'avversario? Mattia fremente in ogni muscolo si prepar• all'attacco, si slanci• alle gambe di Gio afferrandolo alle cosce con un braccia e con l'altro al fianco, facendo leva sulle spalle sollev• il potente e pesante corpo di Gio sopra la propria testa, poi senza attendere lo abbatt‚ sulla materassina, davanti a s‚, inginocchiandosi ed afferrando il collo di Gio con un braccio in una chiave pazzesca da cui Gio non avrebbe potuto liberarsi facilmente. Gio intontito per il colpo non reagiva, il suo corpo rimase immobile ma teso in ogni muscolo, mentre Mattia cercava il contatto di ogni proprio muscolo con quelli di Gio, cercando di fargli sentire il cazzo appoggiato sul culo, duro e gonfio, pieno di virilit… al punto che sarebbe stato in grado di penetrare a fondo fra i glutei di Gio! "Cedi o ti spacco il culo!" Gio si stava riprendendo rapidamente, ma non poteva muoversi dalla posizione bloccato dalla potenza della presa e dai muscoli che lo schiacciavano a terra "Cedi ti dico, arrenditi, hai perso!" "Cedo, hai vinto tu!" Mattia lasci• la presa, ma caric• ulteriormente il proprio peso sulla schiena di Gio: "Senti i miei muscoli? Senti la potenza del mio membro? Chi Š il pi— potente e forte maschio: tu od io?" "Sei forte, davvero, ma non credo che vincerai, il prossimo round sar… decisivo, d'accordo?" "D'accordo siamo uno ad uno! il prossimo sar… decisivo, non ti moller• un attimo. Sei potente Gio, un avversario cosŤ Š fantastico, mi piace sentire la tua forza lottare contro la mia, i tuoi muscoli mi fanno impazzire, sono potenti, duri e fantastici, fammi sentire il cazzo pi— che puoi al prossimo scontro!" "Anche tu fai il medesimo effetto, stavo per venire, stavo per fare una sborrata pazzesca, mi sono trattenuto a stento!" "Anche io, desideravo sborrarti sul culo duro e caldo, poi hai ceduto, sarebbe stato il segno della mia potenza vincitrice sui tuoi muscoli!" "Ok riprendiamo fiato un attimo, poi si ricomincia: sei un lottatore fantastico, devo batterti!" "Vediamo come andr… a finire!" I due atleti iniziarono a posare uno di fronte all'altro, Gio guidava la danza e Mattia lo seguiva: i quadricipiti di Gio formidabilmente definiti si tesero, massicci, enormi, le mani dietro il capo, i dorsali fuori come due ali, i bicipiti gonfi come due palle da baseball, gli addominali separati e definiti, i fianchi piegati su un fianco mostravano la vita incredibilmente sottile che si raccordava al culo piccolo striato di muscoli e sensuale, i piedi poggiavano sulle punte donando ai polpacci una grazia ed un effetto di potenza mai visto, il cazzo eretto e duro puntava verso l'alto, enorme mostrava di volere raggiungere i muscoli di Mattia per farsi sentire in tutto il suo vigore maschile. Mattia ripet‚ la posa di Gio, senza battere ciglio, leggermente pi— alto non mostrava certo di essere superiore a Gio, ma era comunque difficile giudicare a chi dei due avrebbe potuto essere assegnato il titolo di migliore fra i due. Il cazzo di Mattia sembrava esplodere di passione e desiderio mentre lui cambiava posa passando a quella di bicipiti di fronte, imitato da Gio che lo apostrof•: "Vuoi continuare ad esibire il cazzo duro o preferisci continuare l'incontro e farti spezzare le ossa?" "Il tuo cazzo Š duro ed enorme, questo Š l'effetto della vista dei miei muscoli, sono enorme, non mi spezzerai!" E' vero, sei fantastico, ma anche io ti faccio l'effetto piacevole, ora battiamoci, ti piegher• e ti costringer• a succhiarmi il cazzo, ti sborrer• in bocca!" "Tu sarai costretto a farmi un pompino, sembri abile, del resto chi meglio di un uomo pu• fare un pompino ad un altro uomo?" "Ha ragione, fatti sotto che ti spezzo e poi potrai godere del piacere di succhiare il mio enorme cazzo!" Lo scambio di queste frasi di sfida lasci• il tempo ai nostri due di riprendere il fiato, i loro muscoli vibravano, Gio e Mattia si prepararono per affrontarsi avvinghiando i loro muscoli potenti, lucidi di sudore e di olio. Ecco, Gio scatt• alla vita di Mattia con le braccia, lo strinse stretto a s‚, i due si trovarono cazzo contro cazzo, petto contro petto, ma Mattia dovette allargare le braccia, come in croce per cercare di limitare il dolore che gli causava la ferrea presa dell'avversario. Gio non lo mollava, i suoi bicipiti sembravano scoppiare sotto la pelle sottile ed abbronzata, le cosce dovevano sostenere il peso dell'enorme massa di muscoli di Mattia ed erano tese come tronchi di quercia. Mattia url•, di dolore e di rabbia, reagŤ con decisione, afferrando dietro alla schiena le braccia di Gio allacciate fra di loro, ai polsi ed inizi• il suo sforzo per dividerle. Una prova di forza pazzesca era cominciata, ogni muscolo dei due lavorava potente, il respiro divenne corto ed affannato per ambedue, finalmente Mattia riuscŤ a spezzare la presa di acciaio dell'avversario, gli guid• le braccia lontano dal suo corpo, tenendolo per i polsi inizi• ad allargare le braccia di Gio, al massimo, con una gamba fece leva dietro Gio e lo rovesci• verso terra, accompagnandolo, senza lasciarlo cadere per non essere trascinato ed impegnarsi nella lotta a terra dove sapeva Gio era imbattibile. Mattia riuscŤ ad appoggiare il corpo di schiena di Gio su una delle sue cosce, gli pose una mano sul collo e con l'altro bracci inizi• a premere con il peso e con tutta la sua forza sulle cosce di Gio, appena sotto il cazzo, lo inarc• all'indietro: "Ora potrei spezzarti in due, cedi maledetto, non puoi resistere alla mia potenza!" "NNNNNnoooo, ooraa vedrai, sarai sotto di me!" In pochi secondi il corpo potente di Gio ribalt• la situazione, inarcandosi al massimo e poi scattando in avanti e vincendo la potenza di Mattia con la forza degli addominali, dei glutei e di tutta la schiena: ora Gio era sopra il corpo sdraiato di schiena di Mattia, un ginocchio puntato sul torace possente spingeva, le braccia immobilizzavano il bacino dell'altro lottatore che non si muoveva. "Allora Mattia, chi spacchi, ora sei tu che devi cedere!" "Pregherai per succhiare il mio cazzo, vedrai!" "Mattia, hai le mani libere ed il mio cazzo lo puoi vedere e prendere in mano, avanti succhia, sei battuto, succhia o ti spezzo! Stringi e senti il mio culo di acciaio!" Le mani di Mattia si portarono all'uccello di Gio che gli diede un po' di spazio allentando la pressione al torace, Mattia afferro con una mano il membro gonfio e potente di Gio e con l'altra cerc• di attirare verso di s‚ il corpo, il bacino di Gio per prendere il cazzo in bocca: si sentiva schiacciato dalla potenza dell'avversario, sentiva il desiderio di sottostare agli ordini di quell'atleta che lo aveva immobilizzato! "Ora ti faccio un pompino, la tua sborra mi dar… vigore e potenza, poi potr• spezzarti!" ruggŤ con rabbia e desiderio Mattia. Gio per• non era d'accordo, premette ancora pi— forte con il ginocchio e senti lo spessore duro del pettorale di Mattia cedere, rilassarsi, Mattia si lasci• andare a terra, doveva concentrarsi di nuovo nella lotta non voleva soccombere. Ma Gio non gli diede il tempo di reagire, si rovesci• con tutto il suo corpo su quello di Mattia, lo coprŤ completamente, riuscŤ ad afferrarlo ai polsi, allargandogli le braccia e spingendole a terra, immobilizzato ormai Mattia non poteva pi— fare nulla. Gio sentiva il suo cazzo duro contro i muscoli caldi e duri di Mattia, cerc• di fare sentire la sua potenza sensuale spingendo con il bacino, sferrando dei colpi come se stesse penetrando con l'uccello l'addome muscoloso e duro dell'avversario, ad ogni colpo Mattia lanciava un grido di dolore soffocato, ad ogni colpo il cazzo di Gio diventava sempre pi— duro: "Sei pronto a cedere, sei pronto a farti rompere il culo, maledetto cedi!" "Mi stai stroncando, sei il pi— forte d'accordo, basta lasciami, cedo"! Lentamente Gio lascia l'amico, si rilassa, si alza spingendo sulle proprie cosce potenti e spiccando un salto verso l'alto, e cadendo a terra in una magnifica spaccata, scattando in posa con bicipiti e dorsali, proprio accanto a Mattia che lentamente si alzava, dolorante per la battuta subita. "Sei fantastico, Gio, i tuoi muscoli hanno avuto ragione dei miei, sei un dio, lotti come un animale, il tuo sesso potente mi ha fatto impazzire, fatti vedere, uaho, che posa fantastica, ho perso, chiedimi qualsiasi cosa, ne hai diritto!" "Vai a prendere una macchina fotografica e sparami un rullino mentre poso, poi dovrai tappezzare questo locale con le mie foto, la prossima volta che ci incontreremo saprai bene con chi avrai a che fare!" "L'idea mi piace un sacco!" Mattia si asciugava il sudore mentre si allontanava dalla materassina, con passo sensuale, muovendo il culo in modo provocante, scaricando ad ogni passo il peso del corpo sui polpacci.... Gio lo osserv•: "fantastico quel ragazzo, ed anche forte, mi domando come ho fatto a batterlo, mi fa tirare il cazzo pi— di una gran fica, mi piacerebbe..., la prossima sfida... mmmmhhh chiss… mai, potrebbe vincere lui. Ha un fisico pazzesco!" La serata finŤ in amicizia, si fotografarono a vicenda, posando in modo erotico riuscirono a spararsi delle foto assieme: le avrebbero inviate ad un sito erotico della rete, frequentato da donne che cercavano evasioni senza impegno personale, evasioni in un mondo virtuale, ma estremamente sexy e provocante! Decisero assieme di incontrarsi a breve, avevano comunque di allenarsi duramente ai pesi per rinforzarsi e potenziarsi, si dissero che avevano questa intenzione, quindi il prossimo incontro sarebbe stato fra un paio di mesi La rivincita Gio ormai se ne era andato da un po': Mattia, rimasto da solo stava riflettendo: era stremato dalla lotta, non si aspettava che il suo avversario si sarebbe rivelato cosŤ potente eppure avrebbe dovuto saperlo, avrebbe fatto meglio ad affrontare l'incontro con maggiore umilt… , era chiaro che Gio con quella montagna di muscoli avrebbe costituito un serissimo avversario. Ma del resto Mattia non era mai stato battuto. Non aveva mai provato cosa voleva dire perdere. Aveva provato innumerevoli volte la sensazione di torreggiare nudo sopra l'avversario battuto che giaceva al tappeto ansimante mentre lui, Mattia, posa con tutti i suoi muscoli gonfi e tesi , i suoi bicipiti enormi i glutei gonfi come non mai i suoi pettorali larghi e unti di olio e di sudore e il suo cazzo enorme duro e la bruna cappella luccicante come la spada del vincitore, mentre il rivale battuto lo osservava quasi ringhiando per la sconfitta e la voglia di rivincita su quel corpo atletico, maestoso e virile. Mattia aveva ancora negli occhi la scena di poco prima, quando Gio si era inginocchiato accanto a lui, sconfitto, e gli aveva afferrata la testa portandola vicino al suo addome duro con muscoli definiti e come scolpiti nella roccia, sibilandogli: "Dovrai allenarti con impegno Mattia, ma non riuscirai a battermi neanche nel prossimo incontri perch‚ sono io il piu' forte e ti spaccher• il culo anche la prossima volta!!". Mattia ricordava che mentre ascoltava queste parole la presa sul collo di Gio si faceva ancora pi— forte e il suo cazzo duro e lucido svettava imperioso davanti al suo viso. Gli sembrava di ricordare di avere risposto a Gio, alla sua sfida: "Sei davvero forte Gio, ma la prossima volta sar• io ad averla vinta e non avr• piet… !!" Gio lasciava la presa e si avviava verso la doccia e Mattia godeva dello spettacolo osservando il suo avversario ancora una volta e ammir• le spalle larghe la vita stretta le gambe gonfie e il culo duro e sporgente del culturista mentre camminava con in mano il mini slip in mano verso la meritata doccia. Il peso della sconfitta era grave ma lo caricava al massimo e lo eccitava da impazzire l'idea della rivincita. Il prossimo incontro si sarebbe svolto di li' a due mesi, sulla stessa materassina. Il tempo per allenarsi c'era, ma bisognava fare presto, fare un programma di allenamento intenso, doveva potenziare la schiena, le cosce il torace ed i pettorali, e soprattutto le braccia, aveva notato come quelle di Gio erano potenti e grosse: due pitoni! Mattia si giuro' che la prossima volta si sarebbe impegnato fino allo spasimo. Il giorno dopo inizi• la prima settimana di allenamento: nella sua solita palestra e per la gioia delle ragazze che si allenavano con lui lavoro' con forza e determinazione. Caric• come non mai al bilancere e su quella panca gonfi• il suo petto come non mai . Fece un infinit… di flessioni, caric• molto peso sulle gambe e allen• duramente i suoi glutei, che divennero ancor piu' rotondi, gonfi e duri. Il suo culo era l'autentica passione della sua amica bodybuilder americana Alexia. In effetti fu proprio Alexia ad aiutarlo negli allenamenti in quel periodo; si erano conosciuti in California ad una esibizione nella quale erano risultati i migliori delle loro categorie e dietro le quinte avevano lottato tra di loro finendo per scopare come dei matti in un tripudio di muscoli lucidi e gonfi che si flettevano e si strusciavano in un amplesso che sembrava il pi— ovvio proseguimento della loro breve ed intensa lotta. Alexia e' una mulatta stupenda con un fisico tutto curve, pieno di muscoli gonfi e definiti. Ha due occhi verdi e penetranti. Alta 1.75 con i capelli ricci nerissimi, la pelle di ebano, due tette enormi, gonfie e possenti con capezzoli turgidi ed eccitanti duri e sporgenti come due grossi chiodi che lei amava ostentare sotto tute attillate o bikini da gara. Sensuale e perversa dotata di una sensualit… quasi animale e adora gli uomini muscolosi e potenti come Mattia; anche le donne culturiste la eccitavano fino al punto che la sua fica depilata spesso si bagnava completamente alla sola vista di una bella figa muscolosa. Una volta Mattia la spi• mentre nel suo camerino stava facendo un sessantanove con una stupenda amazzone bionda. La scena era talmente eccitante che il cazzo duro di Mattia stava per esplodere nel mini tanga, se Alexia non si fosse accorta di lui che spiava e non lo avesse invitato a partecipare alla festa. Mattia quindi decise che Alexia sarebbe stata la sua compagna di allenamento per la preparazione all'incontro con Gio: le fece vedere la serie di foto che aveva scattato a Gio. "Bene", gli disse Alexia, "cosi' ti sei fatto un compagno per la lotta: e' un ottimo sport lo sai, ma ti rendi conto che questo Gio .... uaho me lo farei io un incontro con lui!" Gli allenamenti continuarono intensi: Alexia sottoponeva a durissime sedute ai pesi il suo amico, poi lo portava a correre, lo sfidava a lunghe nuotate. Aveva anche trovato il modo di fare un po' di soldi: portava regolarmente il suo amico in un bar frequentato da appassionati di braccio di ferro, uomini e donne enormi, seminudi, ma con fisici non troppo eleganti, comunque erano fortissimi. Organizzava delle scommesse alla "over the top", il suo campione dopo un paio di serate andate male, vinceva, vinceva e basta! Alexia fu la compagna ideale per Mattia durante l'ultima settimana che precedette l'incontro lo incit• e lo spron• a dare il meglio di se per prepararsi alla lotta con Gio. La sera prima dell'incontro fecero una sauna insieme e Alexia era cosi fiera di Mattia che lo mangiava con gli occhi, non lo aveva mai visto cosŤ in forma. Erano nudi nella sauna, e soli; lei di fianco a lui con il suo sguardo da pantera cominci• a toccare i muscoli del petto e dell'addome di Mattia gonfi, tesi e ancora caldi per lo sforzo fatto in palestra poco prima , ad un tratto la sua mano scese pi— in basso verso il pube di Mattia e in un istante fu sul suo cazzo duro e teso lo strinse forte: era duro come l'acciaio, poi lo lasci• e cominci• ad accarezzare e palpare le sue palle grosse, sode e depilate, massaggiava quel sesso enorme e pieno di potenza che aveva bisogno di scaricare la tensione della attesa, decise che doveva fare qualcosa per il suo amico e.. per se'. Il cazzo di Mattia diveniva sempre piu' duro e turgido, i suoi muscoli fremevano di desiderio, Mattia si rovescio' sulla panca della sauna, fissava il corpo fantastico della mulatta, quelle tette turgide, quell'addome piatto e muscoloso, quelle cosce dai quadricipiti tesi come grosse funi, quell'inguine dove le vene gonfie si attorcigliavano e portavano il sangue e la potenza alle cosce e piu' all'interno irroravano la fica di Alexia, vogliosa di farsi possedere e possedere quel maschio luccicante in ogni muscolo che aveva accanto. "Mattia! ti voglio!" gorgoglio' Alexia, inginocchiandosi davanti alla panca dove Mattia si era sdraiato. "Fammi un pompino, ti prego, prendimi le palle in bocca, fammi godere, fammi sborrare nella tua bocca, nella tua fica, ti voglio!" In un attimo erano avvinghiati, la bocca di Alexia ingoiava l'uccello di Mattia spompinandolo velocissimo, ben presto lui le schizzo' il suo sperma in bocca e lei lo ingoiava, uggiolando come una cagna in calore. Ma Mattia era troppo carico, la afferro' con forza alla vita stringendola: "Ehi, cosi' mi spezzi, riservati per domani, la forza deve essere tutta contro Gio!" Mattia piego' il corpo duro e flessuoso di Alexia, la prese di dietro, le infilo' il cazzo ancora duro, come se il pompino l'avesse caricato, nel culo di Alexia e la pompo' velocissimo, a fondo, sfilando la verga a tratti per infilarla nella fica di Alexia, facendola urlare di gioia e di dolore, per poi ritornarle nel culo, urlando e ruggendo: "Gio, stavolta ti spezzo, guarda la mia potenza, guarda i miei muscoli, sono un animale, ti stronco e poi ti inculo, cosi' cosi' ancora ancora, godi porco, ti scopo, ti sborro nel culo, maledetto, ti spacco in due il culo, senti il mio cazzo come e' duro!" Alexia venne due tre quattro volte, mentre Mattia la inculava e la scopava alternatamente, senza cedere, ruggendo come un animale in lotta, immaginando di avere a disposizione il corpo di Gio. Finalmente anche Mattia raggiunge l'orgasmo, uno dei piu' intensi della sua vita, viene a lungo nella fica di Alexia, la quale si muove sapientemente per tirare fuori da quel membro tutta la virilit…: "Porco, sei un porco, tu non stavi scopando me, non inculavi me, lo stavi facendo con Gio! Sei un maledetto porco, ma mi piace quando scopi cosi, sai fare sesso come nessuno altro, a meno che... chissa' il tuo avversario come se la cava!" Finalmente il momento fatidico Š arrivato, Mattia Š pronto nel suo appartamento in attesa di Gio; indossa i pantaloni della tuta una canottiera tagliata cortissima che gli lascia scoperto l'addome e sotto un minuscolo slip di tela sintetica arancione che lascia scoperte le sue natiche e contiene a mala pena il suo grosso cazzo e le sue palle sode . E' abbronzatissimo, il sole preso per ore sulla spiaggia con Alexia nudi ha fatto miracoli. Suona il citofono e Mattia ascolta con un misto di tensione e impazienza la voce di Gio che dice :"Eccomi Mattia sono da te l'ora di confrontarci ancora Š arrivata ". Gio Š stupendo sembra anche pi— grosso dell'ultima volta evidentemente anche lui si Š allenato molto. Indossa dei Jeans strettissimi che sembrano dover esplodere da un momento all'altro e una camicia bianca che contiene a malapena il suo petto enorme e muscoloso. A tracolla porta una borsa che appoggia sul tavolo e dalla quale estrae una bottiglia di olio. "Siamo soli? Non perdiamo altro tempo e cominciamo a spogliarci " dice Gio. I due ora sono uno di fronte all'altro indossano entrambi solamente i mini slip ,un piccolo pezzo di tessuto che nasconde i loro cazzi. Sono due maschi enormi e potenti gonfi di muscoli e carichi di erotismo, sembra che un temporale debba iniziare a giudicare dall'elettricit… che si sente nell'aria. "Hai un corpo enorme, ti sei di molto migliorato, sei un toro sar… un piacere immenso battermi con te farti sentire tutta la mia potenza titanica " dice Mattia. "Ora cominciamo ad ungerci" dice Gio afferrando la bottiglia d'olio e cominciando a far scivolare quel liquido trasparente sul corpo di Mattia .Con le sue mani forti e grandi sparge l'olio sul corpo dell'avversario soffermandosi sui pettorali sui dorsali sul suo culo teso e osservando il rigonfiamento nello slip: sarebbe stata una dura lotta. "Lascia che ti unga io ora " dice Mattia con sguardo sensuale ed iniziando ad ungere il suo compagno di lotta con abbondante olio e strusciando il suo corpo contro quello di Gianni per fargli sentire la sua potenza e la sua virilit…. Ora i due sono uno di fronte all'altro pronti a sfidarsi: eseguono una serie di pose per riscaldarsi e per gonfiarsi al massimo . E' uno spettacolo della natura fatto di forza pura e potenza .In un crescendo di emozione i due si stimolano e si tentano a vicenda e si palpano i muscoli per misurarne la potenza, con piacere quasi sensuale. Ad un tratto Mattia afferra il perizoma di Gio e lo strappa senza fatica . Il cazzo grosso e gonfio di lui rimane esposto, come una verga carnosa, dura e potente. Mattia lo afferra per sentirne la durezza e passando la sua mano sugli addominali unti di lui lo sente turgido e possente. "Sei davvero in forma Gio ma anche io sono al massimo oggi!" E' come un segnale, Gio strappa il perizoma di Mattia e gli afferra il cazzo in mano: ora i due atleti si sfidano in un modo sensuale, se si muovono .. beh immaginiamo tutti cosa puo' accadere: rimangono cosi' con il membro dell'altro stretto fra le mani, si avvicinano lentamente ancora uno all'altro, i loro corpi si sfiorano, Mattia muove leggermente il bacino, sente la mano di Gio allentarsi, il suo bacino si muove ancora, piu' sinuosamente, ancora di piu', Gio lo imita, socchiudono gli occhi, si gonfiano in ogni muscolo, capiscono che devono scattare, iniziare la loro sfida, la prova di forza tanto attesa. Le loro mani sono unte, scattano mollano l'uccello dell' avversario che si ritira e poi si attaccano a vicenda: sono avvinghiati, rotolano a terra, ruggiscono come leoni in lotta, ormai si conoscono fin troppo bene, sanno che le forze si equivalgono, vogliono solo sentire la potenza dei muscoli del compagno, sentirne il calore, le pulsazioni, la levigatezza, la lotta e' una scusa per aumentare al massimo la carica erotica: "Hai chiavato ieri?" "Si con Alexia, una fica da pazzi!" "Anche io conosco una Alexia, una mulatta, una fica da pazzi!" "Ma allora, quando hai chiavato quella troia?" "Lei mi ha detto che un'ora prima era stata con te, in sauna!" "Maledetto, ora ti spacco il culo!" I due corpi avvinghiati si lasciano un attimo, ripartono potentemente all'attacco, i muscoli pettorali si urtano, le braccia cercano la vita dell'avversario, Mattia ci riesce, stringe con le braccia si sente potente, Gio urla di dolore, Mattia lo solleva da terra, Gio riesce a sferrare due fendenti ai trapezi di Mattia che lascia la presa, Gio afferra Mattia al torace, lo gira, gli blocca la testa in una chiave passando le braccia sotto le ascelle dell'avversario, lo piega in avanti, il suo cazzo e' sul taglio fra i glutei di Mattia duro e caldo contro il culo duro e caldo, muove il bacino, sembra che Gio voglia infilare la sua verga.., lascia Mattia e lo spinge a terra, gli vola addosso, lo colpisce violentemente alla schiena, Mattia urla, si rialzano, sono in guardia, Mattia si slancia alle gambe di Gio, lo blocca e schiena a terra, le gambe di Mattia stringono ora il torace di Gio, e' un susseguirsi di prese e prove di forza, i due urlano, ruggiscono, non mollano, si alternano nel vantaggio, Gio e' in leggero vantaggio, veramente lieve, Mattia e' abilissimo e fortissimo, pesa qualche chilo piu' di Gio, ma non ce la fa ad avere il sopravvento, la lotta sembra non avere termine..... E' passata ormai un'ora, Mattia e Gio sono esausti, sudati, eccitati, il cazzo sempre duro e turgido! "Smettiamo, non possiamo avere il sopravvento, siamo potenti e uguali!" "D'accordo, Gio, ora ti faccio godere!" Mattia si libera dall'abbraccio di acciaio con Gio, si butta di fianco a Gio in terra, gli afferra il cazzo ed inizia a muovere la mano veloce, in su ed in giu', poi prende in bocca il cazzo di Gio, ed inizia a spompinarlo follemente... Gio non resiste piu' rantola, implora: "Sei fantastico, mi piace, ahhhhh aghhh ancora cooosii, ecco, di piu', anche io, il tuo cazzo . con la bocca, i tuoi muscoli, bellooo, dai eccoo.!" Gio riesce a girarsi, sono in posizione di sessantanove, anche Gio ha il cazzo del compagno in mano, lo ingoia, inizia una scena di erotismo pazzesco, succhiano il membro dell'amico, ancora, sempre, senza smettere, e poi ancora, ecco stanno per sborrare, assieme, lo capiscono, schizzano in bocca all'amico, si tendono in ogni muscolo si lasciano, rotolano sulla materassina, lontano uno dall'altro, ansimanti, sudati si rilassano... Come se nulla fosse accaduto: "Mattia, allenati ancora un mese ci vediamo, ci batteremo ancora, sara' bello lottare, e' uno sport fantastico, perche' non portiamo Alexia?" "Si io lo dico ad Alexia, ma tu trova una seconda fica, notevolissima come Alexia, ed allenati, ti raccomando. Ci sentiamo in rete!" "Alla prossima!" "Alla prossima!" commenti su questa strana storia per favore a: magiauno@tin.it