Pantera - parte uno invenzione fantastica di Magia Pantera deve battersi con due uomini poi conosce finalmente Bob commenti e suggerimenti per queste storie in italiano per favore a magiauno@tin.it Il magnifico e potente corpo di Pantera venne scosso avanti e indietro dalla vettura della metropolitana. Non le piaceva utilizzare la metropolitana perche' non si fermava vicino al suo appartamento. Dopo che fu scesa dalla vettura la attendeva un lungo percorso a piedi. La zona che doveva percorrere non era particolarmente raccomandabile. Penso' "Ne avro' per un bel pezzo, ho dovuto lavorare fino a tardi, la macchina e' guasta, bisogna arrangiarsi come si puo'!" Tutti gli uomini che erano sul treno si erano mangiati Pantera con gli occhi, e questo aggiungeva disagio al disagio di cui si sentiva invasa. I muscoli guizzavano sotto la sua pelle scura ad ogni minimo movimento del suo corpo: era una culturista, le cortissime maniche della maglietta e la gonna sopra alle ginocchia mostravano tutta la sua potenza e la bellezza delle sue braccia, delle sue gambe, dei suoi polpacci. Il suo seno gonfio e sodo ed il suo grazioso viso con fantastici occhi scuri potevano accendere le piu' calde fantasie sessuali. Era veramente una fantastica donna nera, attraente e sensuale. I suoi vestiti non lasciavano proprio nulla alla fantasia! IL treno si arresto', Pantera si alzo' dalla poltroncina, sorrise ad alcuni degli uomini in modo provocante e sensuale, fece in modo di mettere in mostra il suo culo e le sue tette, sapeva che i loro uccelli erano gia' duri, voleva che la notassero ed ammirassero ancora di piu'! Cammino' con cautela nella strada sporca e stretta, sospettosa ed attenta. Non aveva certo paura di essere assalita da qualche malintenzionato. Pantera era anche una lottatrice, non aveva mai perso un incontro, le piaceva lottare nuda, preferiva incontri con maschi forti e muscolosi, durante i suoi incontri riusciva sempre a spogliare i suoi avversari, trovava sensuale ed eccitante il contatto dei loro muscoli nudi contro i suoi. Durante i suoi incontri si eccitava sessualmente, ed i suoi avversari non erano da meno, venivano scelti da Pantera solo se erano dei maschi forti potenti, con muscoli duri e grossi, magnifici culturisti e lottatori esperti, che alla fine dell'incontro spesso erano invitati da Pantera ad una serata di sesso sfrenato. Era velocissima, almeno quanto era forte, ed aveva quasi ucciso diversi avversari con le sue mani nude. Pantera pensava che se fosse stata attaccata da due o tre assalitori sarebbe stato diverso, e continuava a camminare per la sua strada, con passo veloce ed atletico. Sentiva le sue gambe flettersi ad ogni passo, i suoi polpacci si gonfiavano esplodendo in ogni muscolo sotto la pelle, camminava appoggiando ad ogni passo tutto il peso sui suoi polpacci in modo deliberato, provando un piacere sensuale immaginando la azione potente delle sue gambe! Ricordava di avere letto che alcune ragazze erano scomparse in quella zona. Ma la sua casa era a pochi isolati ormai. "Mi scusi, mi sono perso, mi puo' indicare come posso raggiungere la stazione della metropolitana, per favore?" Per un secondo Pantera rimase indecisa, chi le aveva rivolto la parola sembrava essere spuntato dal nulla, ma sembro' subito essere un tipo inoffensivo. Cosi' inizio ad indicargli la via piu' breve, senza notare che un altro uomo le stava scivolando alle spalle, con un grosso tubo di ferro in mano. Pantera senti' solo un dolore terribile alla testa mentre tutto diventava buio dinanzi ai suoi occhi. Pantera apri' gli occhi lentamente, cercando di mettere a fuoco la scena intorno a lei. Aveva la piu' brutta sensazione della sua vita, ma stava iniziando a capire la situazione. Non era affatto incoraggiante. Le sue mani erano saldamente legate ad un tubo di acciaio sopra la sua testa. Dove diavolo si trovava? "Benvenuta fra di noi, carina!" le si rivolse il tipo che le aveva chiesto la informazione. "E' inutile che tu gridi o piangi, nessuno ti sentirebbe, sei nella cantina di un vecchio magazzino abbandonato. Il mio nome e' John, il mio amico con il tubo e' Fred". Fred la guardava sorridendo, sempre con il tubo di ferro in mano. "Siamo pagati per sorvegliare questa proprieta', tenere lontano i vagabondi da questa zona" disse John. "In cambio siamo autorizzati a vivere qui, riceviamo una paga e possiamo fare i nostri affari in santa pace!" Fred e John erano a dorso nudo, due fantastici negri, indossando solo jeans aderentissimi ai fianchi, mettevano in risalto il gonfiore dei loro sessi. Di media statura, sugli 80 kg, pettorali addome e braccia da culturista allenato, luccicavano per l'olio che si erano massaggiati poco prima eccitandosi al pensiero dello spettacolo che volevano offrirsi con Pantera. "Questo e' il vostro hobby?" chiese Pantera iniziando a lavorare con le mani ed i polsi sulle corde che la bloccavano. I tipi non avevano realizzato quanto lei fosse forte e che fra poco sarebbe stata libera. "Certo, tesoro, guarda un po'!" disse Fred sempre con il tubo in mano, avvicinandosi ad un televisore con videoriproduttore nel quale fece scivolare una cassetta. Dopo alcuni secondi apparve la scena sul video: una ragazza era legata nella medesima posizione, mentre Fred arrivava in scena con il tubo in mano e John era armato di una mazza da baseball. Sferrarono alla ragazza un colpo ciascuno nello stomaco. Lei prego' di smettere, ma loro ridevano, lei urlava, ma loro la picchiavano ora sulle cosce. Pantera giro' la testa per non vedere il televisore, quei due stavano uccidendo la donna colpendola alle gambe, al torace, ai fianchi... Ecco cosa era successo alle ragazze scomparse, si diceva Pantera. John disse "Hai notato che non la abbiamo colpita in viso!". Fred aggiunse "Non tocchiamo mai una bella donna in viso, e facciamo sempre vedere alla prossima ragazza cosa e' successo alla precedente!" Si avvicino' ad una videocamera fissata ad un cavalletto e la punto' sul corpo di Pantera. John e Fred deposero le loro armi, iniziando a posare davanti a Pantera, erano eleganti, le loro braccia si gonfiavano nei bicipiti notevoli, volevano eccitare Pantera, ad un tratto si avvinghiarono alla vita a vicenda, lottavano in piedi cercando di atterrarsi a vicenda, la loro forza era alla pari, Pantera osservava i muscoli delle loro schiene definiti e lucidi, si stava eccitando, sentiva una voglia di lottare nuda con quei due ragazzi potenti, ma era colma di rabbia per la situazione, avrebbe voluto ucciderli, dopo avere lottato e provato la loro forza con la sua. Ad un tratto i due iniziarono ad accarezzare con violenza e passione i muscoli l'un l'altro, non erano dei finocchi, ma volevano provocare Pantera, si muovevano uno contro l'altro scivolando sui muscoli reciprocamente, si abbracciavano con forza, cercavano di evidenziare ogni muscolo dei loro corpi. "Voi siete pazzi, assolutamente pazzi!" sibilo' Pantera che nel frattempo si era liberata le mani. "No non siamo pazzi, siamo perfettamente sani!" Pantera velocissima scatto' dalla sua scomoda posizione, e velocissima ancor piu' si spoglio' dei suoi abiti. Si piazzo' con le mani ai fianchi davanti agli uomini flettendo i suoi muscoli potenti, nuda, ansante e lucida per il sudore della tensione provata fino a poco prima. Si avvicino' ai due tipi, pronta ad attaccarli. Fred e John la fissavano. Ammiravano quei muscoli, quel fantastico corpo nero e luccicante, fremente di potenza e pronto a scattare. "Come vedete mi piace combattere nuda, cosa ne pensate?" "Voglio provarci anche io!" disse Fred, strappandosi i jeans ed il minuscolo slip che gli copriva solo il sesso. "Anche io!" urlo' John "mettiamoci nudi!" "Vi uccidero', a mani nude!" disse Pantera flettendo i muscoli delle braccia delle spalle e del torace in modo minaccioso. I due non ridevano piu', "Forse ne possiamo parlare" disse Fred, "Taci stupido" disse John. "Ci sta cercando di fare paura, siamo uomini muscolosi, siamo in perfetta forma, siamo in due, armati e lei e' sola. La spezzeremo! Facciamole vedere!" Inizio' una gara di pose fra i due e Pantera: ogni muscolo fu teso ed esibito, Pantera mise in mostra ogni suo dettaglio: le sue gambe erano dotate di bicipiti femorali fantasticamente sviluppati, le sue cosce con quadricipiti definiti ed i suoi pettorali vennero messi in evidenza da una serie veloce di pose di fianco. Il suo pube completamente rasato veniva esibito con eroticita' incredibile da Pantera, che non mancava di muovere il bacino in modo estremamente sensuale e provocante. Ma anche i due negri ci sapevano fare, i loro muscoli guizzavano, il loro bacino dava colpi verso Pantera evidenziando in modo erotico il membro enorme, gonfio e turgido nella completa erezione, ben visibile data la completa assenza di pelo pubico. La scena era erotica al massimo: i tre si tenevano testa in modo fantastico; ma i due non avevano dimenticato le loro intenzioni, smisero improvvisamente la loro esibizione e con un urlo terribile all'unisono si slanciarono sulle loro rudimentali armi: John cerco' di colpire Pantera con la mazza, ma Pantera evito' il colpo e sferro' un tremendo pugno allo stomaco dell'uomo, che si piego' in due per il dolore. Fred le ando' dietro con il tubo di ferro, ma Pantera veloce lo colpi' con il sinistro alla mascella sbattendolo contro la parete. John recupero' subito le forze e si lancio' contro Pantera con la mazza, mirando all'addome, colpendola, mentre Pantera incassava il colpo fissandolo immobile e ghignando. Poi Pantera si mise le mani dietro alla nuca, flettendo gli addominali, tendendoli al massimo, definiti, lucidi e potenti, sembravano scolpiti nella roccia. John guardo' ammirato quell'addome, poi disperato picchio' piu' forte che poteva ancora con la mazza all'addome di Pantera. La mazza si ruppe contro il pacco di muscoli addominali di Pantera e John senti' un terribile dolore alle mani ed ai polsi per il contraccolpo. Ma Pantera era cosi' divertita che non si ricordo' di Fred per alcuni secondi. Il bastardo scivolo' alle spalle della magnifica atleta nuda sferrandole un terribile colpo con il tubo sulla schiena. Il corpo di Pantera si affloscio' in ginocchio per il dolore. Lui le si butto addosso, nudo, il cazzo duro e lungo come una spranga, lei era in ginocchio, lui le passo' il tubo sotto la gola e tiro' a se' il corpo di Pantera stringendo la spranga, i due corpi aderivano strettamente Fred si alzo' in piedi, trascinando il potente corpo di Pantera teso in ogni muscolo, Pantera si stava riprendendo dal colpo di spranga e reagiva allo sforzo che l'uomo faceva per strangolarla. Il cazzo di Fred aderiva caldo e duro al culo nudo di Pantera, eccitata lottava con potenza per liberarsi e per uccidere: lo stimolo sessuale era anche grande nei due corpi in lotta, ma ambedue riuscivano a dominare la eccitazione dei sensi: un colpo di bacino da parte di Fred ed il suo cazzo avrebbe penetrato dal di dietro la fica calda ed umida di Pantera e la passione si sarebbe scatenata fra quei due esemplari di maschio e femmina. Ma Fred si dominava, doveva uccidere quella fantastica negra che ancora non era riuscito a far soccombere. Pantera aveva ripreso le forze completamente, le sue mani erano afferrate alla barra di acciaio che Fred premeva alla sua gola, le loro mani erano in lotta per la conquista della sbarra, le loro braccia sviluppavano il massimo della potenza: Pantera con la sua forza conquisto' ben presto la sbarra, con un colpo di schiena rovescio' il corpo dinanzi a s‚, mentre con la sbarra nelle mani si voltava velocissima per colpire al torace John che accorreva in aiuto dell'amico. Pantera butto' lontano la sbarra, "Con le mani nude, vi spezzo!" Fred si alzava dolorante, Pantera lo attacco', afferrandolo alla vita ed iniziando una azione di serraggio ai suoi fianchi con le potentissime braccia. Lentamente Fred cedeva, il suo corpo si rilassava fra le braccia di Pantera, lo lascio' cadere a terra, svenuto, i muscoli fantastici ma ormai privi di ogni forza. "Ora tocca a te! Fatti sotto, ti spezzo in due!" "OK ora vediamo!" John si slancia alla vita di Pantera, si rovesciano a terra, lui e' sopra: "Ora ti scopo, poi ti uccido, morirai godendo con il mio cazzo nella tua fica!" "Pantera era eccitatissima, il corpo di John era terribilmente sensuale, allargo' leggermente le gambe per accogliere nel suo grembo il membro duro e potente dell'avversario. Gli umori dei loro sessi favorirono la penetrazione profonda e potente da parte di John, i due rantolavano, John serrava con tutta la sua forza la vita sottile e muscolosa di Pantera, la stretta era terribile ma non faceva che aumentare il desiderio di lottare di Pantera, le sue mani erano libere, afferro' al collo ed alla nuca l'avversario, attirandolo a se' lo bacio' sulla bocca, con passione e desiderio, con forza terribile la sua lingua penetrava nella bocca del maschio, cercando di farlo godere stringeva con i muscoli interni del suo sesso il cazzo caldo e duro dell'avversario, che cercava di rispondere all'amplesso di Pantera. Il suo cazzo era duro dentro il corpo della negra, cercava di muovere il bacino per fotterla, contemporaneamente lottava per avere il sopravvento fisico sulla negra. La lotta dura era alla pari, le loro forze si equivalevano, i muscoli lucidi per il sudore e l'olio scivolavano elastici, duri, sensuali. John riusci' a liberarsi dal bacio di Pantera, le sue mani afferrarono i polsi della atleta sotto di lui, bloccandoli a terra, le loro gambe lottavano con forza, John allargo' con le proprie le gambe di Pantera che improvvisamente cedette, lui ne approfitto' per alzare il busto, e sempre tenendole i polsi bloccati inizio' a sferrare potenti colpi di bacino, penetrandola a fondo, ansimando sempre piu' veloce. "Fottimi bastardo, chiavami, sei potente, hai muscoli degni di battersi con Pantera, non smettere, piu' forte, cosi', ancora, vieni, sborra nella mia fica per l'ultima volta della tua vita, leccami le tette, guardami, i piu' bei seni che tu abbia mai visto, dai fotti, porco, ancora, ancora...schizzami dentro, dai, avanti, ancora, piu' forte, ecco cosiii vieni porco......! ti spezzo... ora... guarda cosa ti riserva Pantera!" Cosi' dicendo le fantastiche gambe di Pantera si avvinghiarono alla vita di John attirandolo a se', iniziarono a stringere forte sempre piu' forte, ancora piu' forte......... senza smettere Pantera stringeva il corpo duro e forte del avversario, che dovette mollare la presa ai polsi. Le braccia di Pantera avvinghiarono con potenza inaudita il torace di John, la stretta eguagliava quella delle gambe, il corpo di John ormai non reagiva piu', lentamente si rilassava, cedeva sempre piu' alla stretta delle gambe e delle braccia di Pantera: "Cedo, hai vinto, pieta'...............!" "No ti devo spezzare, devo vendicare tutte le altre ragazze che avete ucciso!" Improvvisamente John svenne, Pantera ebbe un sussulto, lo mollo', si rialzo', guardo il corpo dell'avversario privo di sensi, poggio' un piede sul torace nudo e potente del maschio esanime, getto' uno sguardo verso il corpo di Fred che giaceva ancora semisvenuto: "Peccato, avete sbagliato tutto, mi piace lottare nuda, mi piace il sesso che ne segue, ma stasera avete esagerato, presto la polizia avra' da fare qui! Siete forti ed avete muscoli fantastici, peccato davvero!" Pantera prese i suoi abiti si rivesti' e veloce si avvio' ad un telefono per chiamare la polizia, ma prima lego' strettamente fra di loro i due avversari, nudi, utilizzando i loro jeans che fece letteralmente a pezzi. Ma la serata non era finita: "Mi sono allenata i muscoli con quei due, non andro' in palestra, mi e' rimasta la voglia di scopare, purtroppo il mio amico Ted e' via per lavoro, ma c'e' quel Bob, 100 kg di muscoli duri come acciaio, vince tutte le gare di bodybuilding, ha battuto a lotta il mio Ted, mi ha detto che vorrebbe scopare con me...... sono eccitata dalla lotta, come al solito" cosi' si diceva Pantera mentre senza accorgersi si dirigeva verso il bar dove sicuramente avrebbe trovato quel Bob. E cosi' infatti era: quando arrivo' al bar a piedi Pantera aveva percorso diversi chilometri a piedi, era stanca per lotta, umida di sudore e per la eccitazione dell'incontro fisico specie con John ("che corpo, peccato!" pensava). Vide la piccola auto rossa sportiva di Bob e si eccito' al pensiero di potere correre in quell'auto verso casa sua, insieme a quel pacco di muscoli! Si avvicino' all'auto, il finestrino era leggermente abbassato, un profumo forte ed amaro mescolato all'odore di maschio la investi' quando fece forza sulla maniglia e la porta si apri'. Una sacca sportiva nuova con un cartellino con il nome "Pantera" attiro' il suo sguardo. La prese e chiuse la portiera. Entro' nel bar dalla porta secondaria e si infilo' nella toilette perfettamente pulita ed organizzata. Apri' la sacca con curiosita': conteneva indumenti femminili, che avevano il suo profumo, un flacone del suo bagnoschiuma preferito, una fiala del suo profumo, una fiala di olio profumato per i massaggi, ed un biglietto: "Ciao Pantera, se trovi questa sacca significa che mi stai cercando. Cambia i vestiti ed indossa quanto ho preparato, dopo avere preso una doccia ed esserti profumata, rasati perfettamente la fica con il minuscolo rasoio; poi vieni nel bar, ti aspetto, sarai fantastica, ed anche io saro' perfetto ai tuoi occhi. Ciao da Bob" Una vampata di passione la investi', desiderava quell'uomo da un pezzo! Dal giorno che aveva battuto in un incontro di lotta il suo Ted sognava i muscoli nudi di Bob, le sue braccia che la avvinghiavano in un breve incontro di lotta e poi...... doveva avere Bob, quella sera stessa tutta per loro; e se Ted l'avesse saputo? Avrebbe sfidato Bob, e lei si sarebbe divertita allo spettacolo! Guardo' nella sacca: un minuscolo perizoma rosso, le avrebbe coperto solo il pube, anzi le avrebbe lasciato le labbra della fica scoperte, una canottiera bianca sottile e corta che le avrebbe lasciato l'addome nudo facendo esplodere i suoi seni dalla profonda scollatura, una minigonna stretta in preziosa nappa nera, sottile e corta in modo incredibile, sandali nuovi bianchi e con tacco altissimo: quasi pianse di gioia, quell'uomo la conosceva come se....... In un attimo fu nella doccia, nuda, si lavo', controllo' perfettamente tutto il suo corpo accarezzandosi per sentire ogni imperfezione della pelle, era perfetta, i muscoli elastici e duri, con il rasoio si perfeziono' in ogni angolo del suo fantastico corpo. Poi davanti allo specchio mentre si asciugava si osservo' soddisfatta, posando in relax con i bicipiti e le gambe. "Non c'e' male, sei fantastica, stasera e' tuo, sei una gran fica!" si ripeteva mentre si osservava. Si passo' un po' di olio sulle parti dell'addome e del petto che sarebbero rimaste nude, poi sulle gambe, sui polpacci: osservo' l'effetto nello specchio: perfetto e fantastico! Si vesti' e trucco' leggermente gli occhi splendidi e grandi, le labbra non necessitavano di trucco alcuno, turgide e sensuali. Entro' nel bar, e subito lo vide, ad un tavolino, due bicchieri, una bottiglia di champagne in attesa, sicuro del suo arrivo. Il suo abbigliamento era estremamente sportivo: jeans aderenti e sottili, scarpe da palestra bianche, canottiera con spalline sottilissime e scollatura profonda sulla schiena e sul petto. I suoi muscoli erano lucidi e guizzavano: Pantera non aveva mai visto un corpo come quello. Era invasa da un desiderio di quel maschio pazzesco. Si avvicino' al suo tavolo, senza una parola lui si alzo' la afferro' per le spalle, e la attiro' a se', baciandola con passione: senti' l'odore del maschio misto al profumo dell'olio che anche lei aveva addosso. "Ehi, ci vai per le spicce, qua ci conoscono tutti, il mio Ted e' geloso, lo verra' a sapere e ti dara' dei guai!" "Io l'ho gia' battuto una volta a lotta, posso spezzarlo quando voglio, guardami!" La teneva stretta a se con un braccio, gonfiando un bicipite davanti al suo viso le disse ancora: "Guarda che bicipiti, lecca, bacia questo braccio" "Mi fai impazzire, mmmhhh, sei duro da matti, ora ti mangio! Voglio passare la serata con te, andiamo a casa tua: se Ted lo verra' a sapere meglio, vi batterete, nudi, come due colossi, ed io poi saro' del vincitore.........!" "Andiamo in palestra, da me, ho preparato un paio di esercizi che voglio fare con te, e solo per te...!" "Mi farai lottare, nuda? Ti prego!" "OK, ma sbrighiamoci, vieni" Mentre uscivano Bob preceduto da Pantera pote' osservare lo spettacolo di quel corpo: i polpacci guizzavano lucidi ad ogni passo, il culetto mostrava glutei guizzanti e duri, piccoli e sodi, la schiena color ebano, a "V" perfetta muscolosa e larga di Pantera lo eccitarono ancora di piu' sentiva i suoi muscoli gonfiarsi per il desiderio, avrebbe preso quella ragazza anche li', il suo cazzo era duro come non mai era stato prima di quel momento, nemmeno quando era con Diana, la sua ragazza, provava un desiderio cosi' intenso. Uscirono nella luce fioca della strada, Pantera si fermo', fissava Bob, la luce delle lampade illuminava scarsamente i loro corpi ed i visi, Pantera si accorse solo ora che Bob aveva il cranio completamente rasato e lucido: lo osservo' per un attimo: "Sei veramente sexy, il tuo torace seminudo, i tuoi pettorali lucidi, la testa rasata, sei l'immagine della potenza: organizzero' al piu' presto un incontro di lotta fra te e Ted, gli diro' che stasera sono stata con te...... lotterai per me?" "Con piacere, spezzero' il tuo Ted e poi ti possiedero' e lui sara' costretto a guardare mentre ti fottero', vieni vicino, abbracciami!" Pantera obbedi', abbraccio' stretto il torace di Bob, caldo, fremente in ogni muscolo, le sue mani stringevano la schiena nuda, la sua destra scese all'inguine, il suo membro era duro sotto i jeans, enorme! "Come e' grosso! Scommetto che non porti lo slip!" "Scommessa vinta, mettimi la mano dentro!" "Non ora, piu' tardi, andiamo in palestra!" Ma Pantera non sapeva lasciare l'abbraccio al corpo di Bob, le sue dita contavano ogni muscolo della schiena, un po' piu' bassa di lui ed il suo viso affondo' fra i pettorali di Bob...... li senti' duri, caldi ed enormi, gonfi, piu' potenti di quelli di Ted, senza dubbio, impazziva dalla voglia di lottare nuda fino allo spasimo e poi di farsi chiavare e sentire il cazzo di Bob nel suo corpo, in fondo alla fica........ caldo, schizzare con forza, whao! Bob la afferro' per i glutei, uno strappo ed il perizoma era slacciato, e Bob se lo portava al viso con una mano, ne respirava a fondo il profumo di femmina mentre l'altra mano stringeva il culo duro nudo della negra, tirandola a se' come per penetrarla. Pantera lacero' la canottiera di Bob, lo lascio' a dorso nudo, e si avvinghio' con le sue potenti gambe alla vita del maschio, la sua capacita' di divaricare le gambe era tale che la fica poggiava agli addominali di Bob: "Fammi sentire i tuoi addominali di acciaio sulla fica, sul clitoride, cosiii! mi piace, sei duro e caldo, sei fantastico, ho voglia di leccare ogni tuo muscolo, sono duri e grossi, sei meglio di Ted, ne sono certa!" "Sei dura e forte e sensuale come nessuna donna ho trovato fino ad ora, ho voglia di fotterti, di farmi scopare da te, sei una negra pazzesca, mi fai tirare il cazzo, voglio leccarti la fica, voglio vederti lottare con Diana la mia donna, promettimi che lo farai, nuda a mani nude, Diana e' forte come una tigre ed agile come una scimmia, il suo corpo ha muscoli fantastici! Cooosiii dai strofina la tua fica sui miei addominali, ora ti spezzo la schiena!" "Dimmi come scopa la tua Diana, io faro' di meglio, e poi giuro che lottero' per spaccarle la schiena, portami subito nella tua palestra e ti faccio vedere cosa posso fare con i miei muscoli!" Bob afferrata Pantera per la vita la stacco' da se', e prendendola per mano la accompagno' all'auto, le apri' la portiera, Pantera si accomodo' sul sedile basso, la gonnellina corta lascio' scoperte le sue cosce potenti e muscolose nude e luccicanti che lei accavallo' sensualmente fissando Bob negli occhi. Bob vide anche la fica ed il pube perfettamente rasato lasciati nudi dal perizoma che lui aveva tolto a Pantera poco prima, le grandi labbra del sesso della ragazza erano rosate in contrasto con il pube e l'addome di colore dell'ebano di quella fantastica negra! Anche la scollatura di Pantera lascio' vedere il prepotente seno gonfio e duro, ed i muscoli pettorali luccicavano guizzando mentre la giovane si sistemava sul sedile. Bob ando' al lato guida e sali' in vettura, ansimava per il desiderio ed era a dorso nudo: Pantera pose la mano destra sulla coscia di Bob, i quadricipiti erano aderenti ai pantaloni e sembravano volere lacerare la leggerissima stoffa, la mano della ragazza si sposto' al cazzo di Bob, apri' la zip............ il membro di Bob come un grosso tarello schizzo' fuori, gonfio e turgidi, con le vene gonfie di sangue pulsante: "E' enorme, ora te lo succhio, metti in moto e guida!" Bob obbedi', la ragazza ingoio' il membro duro, enorme, piegata sul grembo di lui lo spompinava, lui ansimava, mise in moto il potente motore e parti velocissimo, urlando: "Ancora, non smettere, sei fantastica!" La mano sinistra di Bob era sui muscoli nudi della bassa schiena di Pantera, poi arrivo' a stringerle i glutei: "Sono forti e duri i tuoi muscoli della schiena, hai un culo potente, voglio sentire le tue cosce!" Lei smise di succhiare ed adagiandosi allo schienale della poltrona tese le cosce, mentre la sua mano toccava e serrava quei potenti quadricipiti. "Senti che forza nelle mie gambe, spacchero' la tua Diana!" "E' molto forte anche lei, sara' un bell'incontro!" "A suo tempo vedremo! Quale e' l'esercizio che vuoi farmi fare? E' ancora lontana la tua palestra?" "Ecco siamo arrivati!" Con una frenata brusco l'auto si arresto', Bob salto' fuori dalla vettura, si era gia' ricomposto, mentre agile Pantera saettava con le gambe scivolando fuori dallo sportello, veloce e sensuale. "La palestra era a due passi, Bob prese la mano della negra e scatto' in una veloce corsa accompagnato dalla giovane: arrivarono alla porta della palestra, lui apri' con una chiave e subito furono immersi nella piacevole atmosfera del locale, piccolo, ordinato pulito, con specchi alle pareti ed attrezzi modernissimi: Pantera rimase a bocca aperta: "Qui e' dove tu ti alleni? e' splendido!" "OK grazie, preparati, alleniamoci un po', scaldiamoci i muscoli!" "Dove e' la materassina per la lotta?" "E' nel locale accanto, piu' piccolo, riservato solo alla lotta" "Poi mi ci porti, me lo hai promesso, voglio battermi con te! ma ora prepariamoci" In pochi attimi Bob era pronto, indossando solo un paio di short aderenti e sottili, cortissimi, scoprivano completamente le cosce fasciando i glutei piccoli e fortissimi: "Sei fantastico, sembri nudo, hai le piu' fantastiche gambe che io abbia mai visto, e che culo, quanto fai di squat? fletti le cosce e fammi vedere i tuoi bicipiti femorali!" "Ho fatto dieci ripetizioni con 140 Kg! Guarda!" cosi' dicendo i muscoli delle gambe di Bob si erano tesi, divisi da striature profonde, massicci, duri e gonfi, con polpacci magnifici......... Le mani di Bob scattarono alla vita, la schiena si inarco', i dorsali erano enorme, larghi e massicci, le spalle, i pettorali fantastici, lucidi di sudore, brillavano alla luce bassa della palestra. Bob era a piedi nudi, e posava per Pantera, solo per lei in quel momento. "Che corpo, che gambe, sei meglio del mio Ted, lo spezzerai, ma anche lui e' forte, un campione negro da impazzire, sento il suo odore di maschio nelle narici in questo momento, dovete avere lo stesso odore di maschio che mi eccita. Inizia a riscaldarti i muscoli, arrivo anche io, mi preparo in un attimo" Bob si butto' a terra ed inizio' ad eseguire delle flessioni velocissime, per scaldare i pettorali, senza badare a Pantera. Poi si reco' ad una panca a preparare il bilancere: 100 Kg, per iniziare. Pantera ricomparve: indossava un costume da gara, una mutandina con un triangolino minuscolo davanti e nulla dietro solo una stringa che le penetrava fra i glutei tondi duri possenti, con dei sottili lacci che salivano dietro la schiena, per passare davanti sui seni, coprendo i capezzoli e basta: era una visione erotica al massimo: "Quello e' il costume da gara di Diana, ti va a pennello!" esclamo' Bob massaggiandosi gli enormi pettorali con ostentazione. "L'ho trovato accanto alla materassina della lotta, e guarda cosa c'era, questo e' di Ted, e' unico al mondo, l'ho confezionato io, prova ad annusarlo e poi indossalo!" Pantera lancio' a Bob uno straccetto colore bianco, un minuscolo perizoma maschile da gara. "Caro il mio Bob quei due ci hanno preceduti, hanno lottato a lungo, la materassina e' umida di sudore, poi la tua Diana si e' fatta il mio Ted, lei sa la strada per venire in palestra, ecco perche' quell'odore di maschio che conosco! Indossa quel perizoma: rifacciamoci, tu ed io!" Il perizoma andava a pennello a Bob, "Avete la stessa taglia, e lo stesso gonfiore li' davanti!" "E tu hai le piu' belle tette dure del mondo, i piu' fantastici addominali......... ma ora alleniamoci, io i pettorali e tu le gambe! OK?" "D'accordo, 15 minuti e poi la lotta!" Inizio' il loro allenamento, ognuno per conto proprio, ma osservandosi a vicenda con occhi ammirati. Bob fece innumerevoli serie di panca mentre Pantera si allenava alla pressa con pesi enormi, erano sudati, con i muscoli frementi e lucidi! Il profumo di Pantera si mescolava con il loro odore si femmina e di maschio, in modo sempre piu' sensuale, acre ed intenso. "Ora basta, fai il famoso esercizio!" "No la lotta, ora!" "Vieni, togli il costume, e prendi sulle spalle il bilancere da 80 kg! farai degli squat speciali!" "Bob ti prego, la lotta!" "Questo sara' meglio della lotta, guarda cosa devi fare!" Bob si era tolto il perizoma, la sua verga era in erezione quasi completa, si corico' a terra: "Ora tu farai degli squat sempre piu' a fondo, qui proprio sopra al mi cazzo, dai!" "Ma e' una sfida, con 80 kg?" "Certo, sei fortissima, e poi non vorrai essere d'ameno di Diana!" "Lei lo fa?" "Si' lo fa e forse lo avra' fatto con Ted, poco tempo fa, qui!" Pantera lancio' un ruggito, strappo' il costume dal su corpo, e scatto' in una posa fantastica con tutti i muscoli tesi allo spasimo: "E questo, lo sa fare questo la tua Diana?" guarda che tettine dure, disse spingendo una contro l'altra le palme delle mani e spingendo in fuori il busto. "Waho, che fisico!! Certo siete fantastiche, i vostri muscoli sono molto simili, tu sei una gran figa, mi piaci perche' sei una negra, stai benissimo, dai prendi il bilancere!" Pantera eccitata afferro' il bilancere pronto e se lo carico' sulle spalle, poi si posiziono' a gambe divaricate sopra il corpo massiccio di Bob, sdraiato a terra. Inizio' a scendere lentamente, inspirando a fondo, ma si fermo con le cosce parallele al pavimento, iniziando a molleggiare sulle ginocchia, prima lentamente e poi sempre piu' veloce. Bob poteva vedere dal basso quelle cosce potenti e lucide flettersi in ogni fibra, i muscoli gonfiarsi e rilassarsi, i glutei indurirsi cambiando forma continuamente. Uno spettacolo di potenza e bellezza che lo lasciava senza fiato, il suo cazzo era al massimo della erezione, le labbra della fica di Pantera erano visibili e si aprivano ad ogni flessione............ promettenti. "Scendi di piu' vieni sul mio cazzo, penetrati con la mia verga!" "Avevo capito! Porco, sei un gran porco, questo non lo ha ancora fatto con Ted, ma Diana glielo avra' insegnato!" "Scendi ti ho detto!" Pantera si era rilassata ed era ritta in tutta la sua statuaria bellezza: riprese il movimento verso il basso, scendendo a fondo, il suo culo si apriva sempre di piu' le sue labbra della fica............ erano rosa, contrastavano con il resto della fantastica massa di muscoli che le circondavano. "Eccomi, ora mi penetrerai, ahhhhh che bello, cosi' a fondo, eccooo!" "Sei una gran troia, ora sollevati e molleggiati come prima, sul mio cazzo! Hai una forza tremenda nelle gambe, vediamo se vieni prima di schiattare sotto il peso!" Pantera aveva preso un ritmo fantastico, si muoveva in su ed in giu' penetrandosi e facendosi penetrare dalla verga dura enorme di Bob. I loro muscoli erano tesi al massimo ad ogni flessione, Bob accarezzava rapidamente il culo ad ogni discesa, Pantera ansimava per la fatica e per il piacere, urlavano assieme, incitandosi a resistere: "No venire non sborrare, tieni il cazzo duro, ancora, le gambe sono gonfie di forza, guarda che cosce! fatti fottere! cosiiiii! ecco arrivo ancora, mi impalo, dimmi che sono piu' forte della tua fichetta Diana!" "Sei piu' forte, non schiattare, fammi vedere chi sei ecco, cosiiiii a fondo, fermati ora, butta il bilancere!" Pantera sollevo' il bilancere sopra la testa e con uno slancio lo scaglio' oltre la punta dei piedi di Bob: "Ed ora?" era seduta sul cazzo di lui, inizio ad ancheggiare, a muoversi con dentro il cazzo: "Ecco brava continua cosi'. Fammi sentire le tue tette.... sono durissime, sono grosse e tonde, hai i capezzoli piu' duri e grossi che io......" Pantera alzo' le braccia dietro la nuca piegandole e gonfiando i bicipiti, stringendo i pugni, raggiungendo la massima tensione: braccia cosi' non ne esistevano, secondo Bob! Bob la sollevo per la vita, la giro' verso il suo viso, lei tenendo le gambe tese in una spaccata si fece penetrare ancora quando lui la fece scendere lentamente sul suo bacino. Ora si potevano vedere in viso. Bob alzo' le mani fino a toccarle i bicipiti: "Sei durissima, e che forza! Sei incredibile, fottimi piu' forte!" Pantera porto' le braccia in avanti, chiudendo gli occhi, tese le braccia causando il massimo della tensione di spalle pettorali e tricipiti. Bob le rispose carezzando con forza ogni suo muscolo che riusciva a raggiungere, mentre lei danzava sul cazzo con incredibile sensualita' e violenza, impalandosi ad ogni movimento del bacino sinuoso. "Fammi veder gli addominali!" "Ora li tendo, guardami, sono sopra di te e ti possiedo! I miei addominali sono fortissimi, Senti sono acciaio!" Le mani di Bob aggredirono gli addominali senza potere penetrare quella carne dura e liscia: sali' ai capezzoli, i seni erano duri ed capezzoli erano eretti, grossi e scuri. Poi le braccia di Bob la afferro' per i glutei iniziando a guidare la danza, i muscoli di Bob e di Pantera si tesero sempre piu', quasi raggiungendo la soglia dei crampi, le loro mani cercavano il petto del compagno, si intrecciavano per pochi attimi le dita in una breve prova di lotta, poi ancora Pantera si agitava sul cazzo di Bob: "Sei indistruttibile, sei fantastico, non venire, Ted sarebbe gia' scoppiato, resisti, dico io quando devi sborrarmi nella fica! Ecco cosi' sempre, ancora,!" Bob la afferro' alle spalle e la mise sotto, senza estrarre il membro potente dal corpo di lei, inizio' a pompare come un pazzo, sudavano e ruggivano come due animali feroci in lotta: lei la pantera, lui il leone! Le gambe di lei erano strettamente avvinghiate al corpo di Bob facendogli sentire la forza delle sue cosce e dei suoi polpacci attorno alla vita sottile dell'atleta. Bob entrava ed usciva dalla fica con la sua verga dura e lunga, le lo stringeva in una morsa tremenda, lottavano, imprecando ed incitandosi a non smettere, si baciavano i muscoli a vicenda, a tratti le bocche si univano e le lingue si cercavano. Bob la mise sotto, la stringeva con le cosce al torace, lei gonfiava e rilassava ogni muscolo: "Ora ti spezzo, ti fotto e ti spezzo, guarda i miei pettorali, sono allenati e pompati da matti...... dimmi se anche il tuo Ted e' fatto come me, dimmi che io sono il migliore!" "Sei fantastico, sei il migliore dei miei maschi, scopi da dio e se fatto come un dio, hai muscoli pazzeschi, fatti sentire, vienimi addosso.!" Bob obbedi' e si corico' completamente sopra Pantera, il suo cazzo era sempre dentro di lei, la pompava con energia, con forza, senza smettere il suo culo si alzava ed abbassava, dandole un immenso piacere. Pantera stringeva con i muscoli dell'addome e delle cosce in modo che il cazzo dentro di lei le desse le sensazioni di forza e di possesso che tanto piacevano a Bob.... quell'uomo era un esemplare unico di maschio, voleva averlo tutto per s‚, avrebbe sfidato la sua donna, e la avrebbe battuta, cosi' come Bob avrebbe distrutto Ted! I corpi dei due atleti erano diventati una cosa unica, si esploravano e toccavano in ogni parte, in ogni muscolo, i giovani ruggivano ed ansimavano dal piacere, tesi a darsi tutto a vicenda, due esseri che si erano incontrati ed erano fatti uno per l'altro... ecco che Bob stava per raggiungere l'orgasmo, Pantera lo sentiva e lo pregava di resistere ancora, "Ancora qualche colpo, resisti, sei forte, fammi venire con te, sborrami nella fica ed io godo, ecco, ecco adesso, vieni, sei grande, sei forte mi piaci! cosi' ora, ancora ancora ancora ecco veeenggooo!" I loro corpi si irrigidirono ancora di piu', i loro muscoli erano lucidi e tesi, ansimanti compievano l'ultimo movimento che stava per dare loro l'immenso piacere che completava il loro intenso atto di amore, ecco con un ruggito di due animali feroci i due vengono, assieme, Bob esplode con il suo schizzo di sperma nella fica di Pantera che accoglie in s‚ tutta l'energia di Bob, fino all'ultima goccia spremendogli il cazzo con la fica, stringendo con le cosce e con i glutei, come mai aveva fatto con nessun uomo prima di allora! I due si rilassarono dopo l'orgasmo, il loro respiro rallento' dolcemente, erano strettamente abbracciati e si baciavano: "Promettimi che mi farai lottare la prossima volta, devo allenarmi per spezzare Diana ed essere la tua donna ed averti tutto per me!" "Ed io devo spaccare in due Ted, mi allenero' due volte al giorno e diventero' ancora piu' forte e potente!" continua con l'incontro di lotta fra Diana e Pantera, fra Bob e Ted commenti e pareri su questa storia a magiauno@tin.it