Gio e Mary: il primo incontro. By magia@dido.net L'incontro fra due nuovi amanti Ci siamo incontrati in rete, quasi per caso, ma ci cercavamo reciprocamente da tempo, molto tempo: poi una sera un annuncio ed una foto audace, la mano di Mary che accarezzava il grosso membro del suo maschio, Filippo. Ho inviato una e-mail, poi delle foto della mia Jenny, e poi mi sono deciso, ho inviato la mia foto dell'anno scorso in costume da bagno sulla spiaggia. Un successo, Mary mi ha dato un appuntamento. E' arrivata puntuale, l'ho riconosciuta da lontano, una minigonna fantastica bianca, scarpe con tacchi a spillo ed una maglietta gialla aderente come una seconda pelle. Man mano che si avvicinava con passo veloce ed elastico il mio cuore impazziva: quella ragazza mi aveva preso i sensi in modo eccezionale. Il suo modo di camminare estremamente sensuale mi fece immediatamente avere una erezione: muoveva i fianchi in modo fantastico, da lontano sembrava una ballerina in passerella per la sfilata. Si avvicinava, io le andai incontro, sotto la maglietta non portava nulla, i capezzoli erano evidenti attraverso la stoffa sottile della maglietta ed i globi dei seni promettevano un volume ed una solidit… meravigliosi. Le gambe lunghe e snelle, diritte, sode ed abbronzate guizzavano di muscoli estremamente femminili sui sandaletti dal tacco a spillo che indossava. Faceva caldo io avevo indossato un paio di jeans morbidi sottili ed aderenti, una T-shirt bianca aderente, per mettere in risalto il mio fisico avevo arrotolato le maniche sulle braccia e mentre camminavo facevo guizzare i muscoli pettorali. Finalmente eravamo uno di fronte all'altra: ci fermammo, imbarazzati, curiosi, emozionati: "Ehi, sei proprio tu, sei fantastica!" "Anche tu sei meglio di persona, come stai?" Il ghiaccio era rotto, le nostre mani si stringevano, la sua mano calda asciutta e delicata mi dette subito una sensazione di dolcezza, la strinsi con la mia solita forza, lei cerco' di rispondere alla mia stretta: "Mamma mia che forza, mi fai male! Che forza!" "Scusami sai.. sono abituato. non .." "Che facciamo, rimaniamo qui sul marciapiede come due stupidi?" "Cosa vorresti fare?" "C'e' un fantastico parco ad un chilometro, ci sediamo su una panchina e parliamo un po', per conoscerci meglio, poi. vedremo" "D'accordo" La presi sottobraccio con dolcezza che non mi riconoscevo, e la guidai nella direzione del parco, sentivo il suo profumo secco e piuttosto maschile, accentuato dal calore dolce del suo corpo flessuoso: usava la mia stessa marca! "Scusami, usi Paco-Rabanne anche tu?" Formulammo la domanda simultaneamente, scoppiando a ridere, ci fermammo un attimo, fissandoci negli occhi. Notai la bellezza dei suoi tratti delicati e decisi, il perfetto ovale del suo viso, gli occhi scuri brillavano dalla eccitazione, i capelli non molto lunghi e stirati dal colore scuro delle castagne, lucidi e soffici, incorniciavano quel visino fantastico. Anche lei mi spiava e mi osservava il viso: "Hai proprio l'aria di essere un vero duro, un maschio deciso e forte!" "E tu sei la dolcezza in persona! Voglio abbracciarti posso?" "Certo, ma fai piano, non spezzarmi le ossa, con quelle braccia!" Sentii che non potevo trattenermi piu', la mia erezione era forse evidente sotto i miei jeans, portavo solo un minuscolo perizoma che non poteva contenere la prepotenza scatenata del mio membro! La afferrai per la vita, la attirai a me e la strinsi con dolcezza al mio corpo. Lei non reagi', mi lascio' fare, io strinsi la sua vita in modo che il suo pube ed il mio venissero in contatto intimo: "Mhhhh, come corri, sei il massimo della virilita', non ci metti molto a fare capire le tue intenzioni!" "Perche' non sei d'accordo?" "No, mi va benissimo, baciami, subito, qui o grido, il contatto con il tuo corpo e' pazzesco, sei sensuale e la tua virilita'.. ehi ti voglio presto baciami!" Le nostre labbra si unirono dolcemente, e subiti le bocche si cercavano, la sua lingua saettava e cercava di penetrare nella mia bocca, le sue mani stringevano la carne nuda delle mie braccia, le mie mani afferrarono il suoi culetto, duro piccolo e caldo, sotto la minigonna non portava nemmeno un perizoma! "Mi fai impazzire, Mary le tue foto, mi hai fatto tirare il cazzo fino dalla prima volta, la tua foto.. sei bella, calda, sensuale, una femmina.. ti voglio!" "Anche tu, un fusto, che muscoli, sei forte, mhhh che torace, sei caldo e duro, guizzi di muscoli.. che maschio, anche ti voglio, andiamo da qualche parte!" "La mia palestra e' a 5 minuti di auto, chiusa e deserta" "Andiamo, hai l'auto?" "Certo, torniamo indietro, al parcheggio." Camminammo stretti uno all'altro velocemente, molte persone si voltavano a guardarci; arrivammo alla mia auto, le apersi la porta, lei sali', le sue gambe erano fantastiche: guizzarono in ogni muscolo mentre saliva, spalanco' le cosce offrendomi lo spettacolo della sua fichetta per un attimo, sotto la cortissima minigonna. Guidavo veloce e con un occhio la osservavo, le sue gambe, il suo petto il suo visino deciso a tutto! Ero sicuro quella donna mi voleva, ed io DOVEVO averla, quel giorno stesso. In pochi minuti eravamo alla mia palestra, un locale rinnovato da poco che con Jenny gestiamo da solo pochi mesi, con un successo notevole. Parcheggiai la macchina davanti all'ingresso, domenica pomeriggio, un sole cocente, la palestra vuota, l'aria condizionata, progettavo rapidamente il modo di attaccare la mia nuova conquista e farla mia! Rapidamente maturai il mio piano, la mia eccitazione era sempre piu' forte, ma non e' mai stata mia abitudine saltare addosso alle ragazze anche se manifestavano il loro desiderio nei miei confronti. Aperta la porta ci trovammo davanti al banco della reception, una grande fotografia di Jenny e me assieme, seminudi, in posa atletica, in forma splendida attrasse subito la attenzione di Mary: "Waho, che fisici! sei tu e la tua Jenny, niente male come pubblicita' alla palestra, chi non si lascerebbe convincere a frequentarla?" "Vuoi dire che tu... potresti frequentare la palestra? Sarei il tuo esclusivo istruttore, anzi cominciamo subito, vuoi?" "Ma io.. e poi non sono nemmeno attrezzata... non ho la tuta, e poi le scarpe., insomma non potremmo rimandare?" "Rimandare e a quando? Non occorre granche': qui ho slip, calzoncini e canottiera di Jenny, vuoi cambiarti, dai accetta, e' la tua occasione, forza!" Mary si avvicino' a me e mi sussurro': "Io venendo da te pensavo avremmo fatto un altro tipo di allenamento, ti stai tirando indietro, mi lasci sorpresa!" "Non mi tiro indietro, ci alleniamo prima un po' assieme, vedrai ti piacera', poi . ti lascero' senza fiato, te lo prometto, piccola mia Mary: sei fantastica, sei bellissima! Ho voglia di te!" Senza indugiare oltre misi in mano di Mary i minuscoli indumenti della mia Jenny e la accompagnai nello spogliatoio, poi la aspettai fuori. Mi cambiai rapidamente: un paio di slip da gara, rossi minuscoli, che contenevano a malapena il mio sesso turgido, ed una canottiera lunga a coprire i glutei ma che lasciava il torace praticamente nudo. Iniziai afferrando un paio di leggeri manubri a scaldare i muscoli bicipiti, velocemente i leggeri pesi sembravano volare sotto la mia azione. Poi passai ad un pesante bilanciere, sempre per esercitare i miei potenti bicipiti, iniziavo a sudare leggermente ed il respiro si faceva affannoso, ma il peso non era ancora il massimo della mia potenza. "Mamma mia, che fisico! che fasci di muscoli e che abbronzatura! Mi fai venire voglia di toccarti!" Mary era entrata improvvisamente in palestra, non indossava gli indumenti di Jenny: una fascetta parasudore le cinceva la fronte, un minuscolo bikini rosso le copriva poco o nulla di quel meraviglioso corpo, era a piedi nudi. "Ma sei fantastica, non dirmi che non pratichi bodybuilding, hai un fisico da campionessa: dove hai trovato quel bikini?" "Era nella mia borsetta, giusto in caso che. tu mi avessi invitato qui!" Di belle ragazze ne ho viste, ma Mary! Ragazzi una figa da impazzire! I suoi seni gonfiavano il piccolissimo reggiseno fino a farlo esplodere, due meravigliosi globi, perfetti, con capezzoli duri e lunghi che premevano contro la sottile stoffa, addome piatto e muscoloso, cosce affusolate e dure luccicanti di muscoli, polpacci torniti con caviglie sottilissime, fianchi stretti e la vita sottile, un culetto piccolo e tondo e duro, piedi perfetti eforti, le mani non piu' di aspetto gracile e dolce come mi erano apparse poco prima ma forti, magre e pronte ad afferrare.... "Ho vinto diverse gare, e' vero, mi hai convinto tu con le tue e-mail a dedicarmi al culturismo ed in pochi mesi. visto?" "Ma tu sei pronta a lottare contro Jenny, sei una cosa pazzesca, sei bellissima! Vieni fammi vedere la tua forza!" Lei non se lo fece ripetere ancora: il reggiseno volo' lontano, i suoi seni pazzeschi si rivelarono nella loro bellezza, piu' grossi e turgidi di quelli della mia Jenny, i capezzoli dritti e duri avrebbero potuto reggere un pesante asciugamano di spugna. Scatto' in una posa da gara sensuale ed estremamente atletica. Ogni muscolo si tese, abbronzata in ogni parte e seminuda era il piu' bel corpo di donna che mai avesse posato davanti ai miei occhi! "Ti piaccio, come mi trovi?" "Fantastica, bellissima, fortissima, fighissima, mi fai impazzire!" "Vuoi darmi una lezione di lotta, in vista della sfida con Jenny?" "OK, ma attenta! Sono molto pericoloso" "Sei un maschio pazzesco, mi piaci, deciditi e spogliati, nudo ti voglio!" Due secondi, ero nudo, lucido per il sudore, ci fissavamo, i suoi occhi percorrevano il mio corpo, soffermandosi su ogni dettaglio, ogni muscolo era ispezionato, studiato e ... Poi i suoi occhi puntarono il mio membro eretto, duro come un palo, diretto verso di lei! Scattai in una posa tendendo ogni muscolo: osservandomi allo specchio controllai la perfezione della mia posa. Lei spalanco' gli occhi: "Fantastico, che maschio, mhhhhh, ma ora vediamo cosa possono i tuoi muscoli contro Mary!" Me la trovai avvinghiata alla vita, le braccia mi serravano in una morsa pazzesca, nemmeno quando lotto contro Italo, il mio piu' forte e duro avversari provavo una fitta cosi' dolorosa! Dovetti gridare dopo un minuto di resistenza inutile: "Lasciami, mi spezzi!" "Ti arrendi?" "Mai! vediamo chi e'piu' forte?!" Dovevo svincolarmi da quella stretta, quella donna aveva sviluppato una potenza incredibile! Tendendo ogni muscolo della schiena e del torace mi gonfiai, ispirando pi— aria possibile: le sue braccia non potevano pi— nulla, mi lasci•, allontanandosi di un passo mi ammir• quasi incredula: "Che potenza, che forza e che virilit…! Mi hai fatto sentire la tua grossa verga sull'addome: caldo e duro, hai un cazzo!" fantastico, il mio Filippo... sai che ti dico? mi piacerebbe vedervi nudi eccitati davanti a me e fare un confronto: sarebbe una bellissima gara!" "Cosa vuoi dire, che Filippo Š meglio dotato di me?" "Ti piacerebbe saperlo, ogni cosa a suo tempo! Ora siamo qui soli, e non ho intenzione di lasciarti scappare!" "Mi alleno un po', vuoi assistermi?" "CosŤ, completamente nudo? indossa questo che ti ho portato" CosŤ dicendo mi lanci• uno straccetto rosso, un semplicissimo e minuscolo perizoma che mi affrettai ad indossare. Davanti allo specchio, con in mano un bilanciere dal peso enorme iniziai ad effettuare delle flessioni concentratissimo, sentivo i miei bicipiti gonfiarsi, Mary contava "5, 6, 7 .. 12, 14, 20... che potenza, che braccia!" Arrivato a 30 ripetizioni lasciai cadere il bilanciere con fragore. "Whao, guarda che bicipiti, senti come sono duri, gonfie caldi, senti la potenza, spezzer• il tuo Filippo!" Mary si avvicin• ed inizi• a leccare il mio bicipite destro, in modo sensuale, la sua lingua.. uggiolava di gioia e di voglia di stringersi a me. Passai alla seconda serie, poi alla terza, alla quarta e cosŤ di seguito senza smettere, ero infaticabile, sentivo i bicipiti gonfi ed enormi, li osservavo dopo ogni serie: i migliori in senso assoluto fra tutti quelli che conoscevo! "Ma non ti stanchi mai? Sei veramente forte e grosso, che muscoli, che braccia.. ma il mio Filippo forse!" "Basta con questo Filippo, lo voglio spezzare! Ora ti prendo, ho una voglia di chiavare pazzesca, vieni qui!" Lei era affascinata dal mio corpo seminudo, si sfil• le mutandine del bikini, era pazzesco veder il suo corpo femminile al massimo, con quelle tettine tonde e dure, i fianchi stretti, la vita sottile, il culo tondo e stagno, le gambe pi— femminili e fantastiche che avessi mai visto... e quel Filippo si faceva quella creatura! Si avvicin• a me, inizi• ad accarezzare ogni mio muscolo, ma teneva lontane le mani dal mio sesso che spingeva sulla stoffa del perizoma per uscire, per cercare la sua guaina naturale, la fichetta di quella fantastica femmina. Sentivo il profumo di lei, come il mio, mescolato al mio odore maschio di sudore, mi eccitavo sempre pi—, il mio corpo vibrava, ma avevo deciso di non toccarla, di lasciare a lei la iniziativa. "Sei bellissimo, forte, che bicipiti grossi e gonfi di forza, fammi sentire i pettorali guizzare, eccooooo coosiii, dai ancora ahh che caldo, che duro! Fammi sentire ecco, ti strappo il perizoma, cosiii!" In un attimo ero nudo, lei inginocchiata davanti a me, mi afferr• il cazzo con ambedue le mani, iniziando a leccare la cappella, a succhiare, ad ingoiare il cazzo fino in fondo, aveva una abilit… eccezionale, Jenny non era nessuno in confronto. E mentre succhiava uggiolava e sospirava, le presi la testa e la attirai al mio bacino, costringendola a tacere ed a succhiare sempre pi— intensamente: la pi— brava pompinara del mondo! "Ora te lo metto in culo!" "Si, mi piace, fammi tua, scopami nel culo con forza, che cazzo enorme, non farmi male, sai il mio Filippo.!" "A Filippo spaccher• il culo in una sfida di lotta, ora tu sei mia, lui non c'Š!" Si alz• in piedi, la afferrai con forza, la portai alla panca per i pettorali, la feci piegare in avanti, poggi• le mani sulla panca, era una esperta di quella posizione. Non ebbi piet…, sentivo nel mio uccello una forza ed una virilit… come mai era capitato, lei continuava a sfidarmi con il nome di Filippo, lo volevo lŤ quel momento, a vedere la sua Mary... Un colpo di reni, la tenevo ferma per i fianchi stretti e muscolosi, il mio cazzo la penetr• subito fino in fondo al culetto, lei url•: "Ahhhhh, mmaaaleee, sii cosiiii, pi— forte ancora pompami come solo tu sai fare! continua cosiiiii!" Il mio cazzo inizi• ad uscire ed entrare nel suo culo, sempre pi— in fondo, sempre pi— intimamente, fantastica quella ragazza sapeva come farsi prendere, si muoveva in sincronia, ansimava, urlava di piacere e di dolore, sudavamo, i nostri corpi riflessi da un grande specchio erano il massimo dell'erotismo, vedevo ogni mio muscolo guizzare, la pompavo come mai avevo fatto con nessuna donna.. "Ora in fica, te lo voglio mettere in ficaaaa!" "Si ti prego, subito!" Ci staccammo, lei si coric• sulla panca, ancora una volta notai "ci sa fare in palestra!" Mi misi sopra di lei, la penetrai al volo con forza, tutto dentro fino a farle uscire un sospiro di piacere e di dolore.. Inizi• una danza all'unisono, lunghissima, violenta, dolce a tratti, lei mi stringeva il cazzo con la fica, me lo succhiava con le grandi labbra, ed io la pompavo sempre pi— veloce.. ma ad un tratto un rumore, una presenza; guardai nello specchio senza lasciare la mia donna: due panche dopo la nostra, a dieci metri vidi Jenny, la mia Jenny, che si faceva cavalcare da un giovane muscoloso e bellissimo, erano nudi, lottavano quasi, si stavano divorando con la bocca mentre lui la scopava! "Quello Š il mio Filippo, sei uno stronzo, credevi che noi.. che tu.? Avanti fammi vedere cosa ti ispira il mio maschio che ti scopa la donna!" Io non avevo tirato fuori dalla fica il mio membro, lo sentii pi— grosso ancora pi— duro, ripresi con forza la mia fatica: "Godi troia, godi porca, fammi sborrare nella tua fica! Poi inculo il tuo Filippo!" In quell'attimo sentii la mia Jenny: "Lasciami andare dal mio Gio, prendi la tua Mary, Š eccitatissima, Gio l'ha fatta impazzire!" "Si vai da lui, Mary vieni qui, ti aspetto!" rispose quel Filippo. Le due ragazze si scambiarono velocemente di posto ed io ripresi a trombare. ora avevo i muscoli della mia Jenny, sapevo che lei... fu magnifico, le due ragazze e Filippo avevano organizzato tutto, ed io. mi ero divertito con quella fantastica Mary. Osservavo la coppia visino che si avvinghiava, Filippo era veramente un bel fusto, muscoli degni di uno scontro a due con me.. si vedr…, magari pi— avanti. Ad un tratto, la nostra eccitazione esplose in un orgasmo a quattro, urlammo, le donne graffiavano i nostri muscoli, noi le stringevamo, fino a soffocarle, poi io esplosi nella fica di Jenny, era come se fosse la prima volta, mi sembrava di sborrare nella fica di Mary, chiss… forse Filippo credeva di...