Elena e Jenni: il primo incontro di lotta, prologo
By "magia"
Un incontro di Jenni in preparazione del ben più importante contro Elena
Jenni aveva passato la notte tranquillamente: aveva dormito a lungo, voleva essere perfettamente in forma l’indomani, in occasione del suo incontro con Elena.
Si svegliò prestissimo, aveva un programma ben preciso per tutta la giornata.
La sera prima aveva posato le foto di Elena sull’armadietto in bagno e se le ritrovò davanti agli occhi, quasi non si ricordava più di quelle foto. Era nuda, quando entrò in bagno, si infilò sotto la doccia fredda per attivare la circolazione in vista della giornata grandiosa che la attendeva. Canticchiava sotto lo scroscio gelato, si massaggiava vigorosamente ogni muscolo con la spugna di setola dura che le aveva regalato il suo Gio. Le venne all’improvviso in mente quello che le aveva detto al telefono la sua nuova rivale Elena; sì Gio la allenava in palestra ma anche la aveva fotografata, e forse chissà quante volte avevano già fatto all’amore…… ma si disse "Gio è un maschio eccezionale, le femmine se lo mangiano con gli occhi, e lui poi…… ma che bastardo! Mi giura sempre che io sono l’unica sua donna, la sola con cui lui fa all’amore, la migliore….. però quella Elena, proprio mica male, mi darà del filo da torcere alla gara di bodybuilding ed anche cercherà di portarmi via il mio Gio! Ma stasera vedremo…….sono veramente in forma e la mia forza è ancora migliorata ultimamente: la spezzerò, vincerò ogni sfida che faremo!"
Jenni chiuse il rubinetto dell’acqua e si infilò nella sua piccola sauna, a 120°C, già pronta per lei, preparata da Gio che doveva essere passato prestissimo prima che lei si svegliasse. Nella sauna la temperatura caldissima le stimolò la sudorazione, si passava le mani sul corpo per fare scorrere il sudore che grondava, ….ogni muscolo era saggiato dalle mani di Jenni che dopo alcuni minuti eccitata dalle proprie carezze e dalla forza dei propri muscoli guizzanti, i glutei ed i pettorali fortissimi, e poi le braccia dai bicipiti da 36 cm, potenti, le cosce potenti dai quadricipiti allenatissimi ed evidenziati dalla tensione cui lei li sottoponeva, poi giù sui polpacci a forma di cuore, duri come acciaio caldi e lisci, e su sugli addominali scolpiti nella roccia, poi ancora su al seno che puntava in alto, con piccole tettine che guardavano verso l’alto, gonfie e turgidi duri …….
Dopo alcuni minuti Jenni uscì eccitatissima dalla sauna e si infilò sotto la doccia gelida per la seconda volta. Ora era completamente sveglia e pronta per la giornata. Si sarebbe recata al club per un leggero i le allenamento degli addominali e della schiena e per mettersi nelle mani della sua estetista di fiducia Pierangela che avrebbe provveduto ad un massaggio rilassante seguito da una seduta al lettino abbronzante ed altre cose tipicamente femminili.
Ma gli occhi le caddero sulle foto di Elena: nuda, abbronzatissima quella ragazza sembrava la fissasse mentre posava con i suoi possenti muscoli lucidi di olio. Jenni prese la foto che mostrava il corpo di Elena ripreso in una posa di bicipiti sul lato destro e la guardò più da vicino: quelle braccia erano enormi, bicipiti gonfi e percorsi da vene pulsanti energia, quelle gambe flesse e tese con bicipiti femorali pazzeschi……. Jenni prese anche l’altra foto, le baciò, se le portò vicino all’inguine, verso le labbra della fica perfettamente rasata:
"Elena ti spezzerò, devo sapere chi è la più forte fra noi due: i nostri corpi sono identici, sembriamo due gemelle! Io ti spezzerò e poi dovrai leccare la mia fica….. cooosiiiiiii come fai ora, con queste tue immagini.
Il citofono suonò: "Chi è?" "Il ragazzo di ieri, quello del plico! o dimenticato di farti firmare la ricevuta" "Sali, ho premura devo uscire!"
Jenni aprì la porta, e si diresse verso il bagno, nuda. Dopo alcuni minuti il ragazzo negro del giorno prima arrivava di corsa sul pianerottolo, notando la porta aperta entrò. Chiese "Ehi di casa, Jenni, ci sei? sai la ricevuta…."Jenni, forse dimenticando di essere nuda uscì dal bagno, aveva calzato un paio di sandali bianchi con il tacco a spillo; il suo corpo nudo brillava in ogni muscolo per il leggerissimo strato di olio che Jenni si stava applicando a tutto il corpo. Il ragazzo negro emise un fischio di ammirazione. Jenni si fermò, il corpo del negro era bellissimo: indossava un paio di short aderenti, senza slip, il gonfiore all’inguine mostrava tutta la potenza sessuale di quel maschio. Il torace era coperto da una cortissima canottiera che metteva in rilievo i muscoli addominali perfettamente definiti e sviluppati. Tutto il resto del corpo di quel ragazzo era desiderabile, le gambe erano uno spettacolo di forza e di sensualità, cosce lunghe con quadricipiti guizzanti e polpacci affusolati. Quei bicipiti la schiena le spalle ed il torace….. quel ragazzo era un perfetto atleta, ma non un bodybuilder.
"Wow! ica male il negretto!" esclamò Jenni completamente disinvolta nella sua nudità.
"Scommetto che sei venuto qui per me, la ricevuta l’ho firmata ieri, mi ricordo. Entra, vieni avanti!"
"Ma io….. insomma, tu mi piaci sei fantastica, mi piacciono le ragazze muscolose… mi piacerebbe vederti mentre ti alleni con i pesi, nuda!"
Jenni fu colta alla sprovvista, rifletté rapidamente…..
"Quanto pesi? e come ti chiami?"
"Mi chiamo Tom, peso 80 kg, sono campione di judo e di nuoto"
"Cosa ne diresti di un incontro di lotta, fra di noi, adesso, di là nella mia palestra?"
Il ragazzo si sentì come svenire dalla gioia, il suo cazzo era gonfio e visibile era la sua potente erezione.
"Davvero? dici che io e te potremmo…… ma sai io sono esperto di judo e non vorrei farti male, certo devi essere forte ma io, sai…."
"Niente storie, spogliati nudo, tanto alla fine dell’incontro scoperemo, e quindi…. dai forza, sbrigati!"
Jenni si avviò verso la sala palestra, ancheggiando provocante, i suoi glutei guizzavano, i polpacci flessi ad ogni passo e la schiena muscolosa facevano venire le vertigini a Tom. Entrati in palestra Jenni si girò verso Tom, era già nudo, bellissimo, alto come lei, si tolse i sandali e la differenza di statura fu evidente. Jenni prese per mano il giovane e lo accompagnò alla materassina, assieme si posero al centro, si sfidavano con lo sguardo, eccitati al massimo dalla vista dei muscoli dell’avversario.
"Ti spezzerò la schiena, sarà un semplicissimo allenamento in vista dell’incontro di stasera!"
"Elena è fortissima, credimi!"
"Come fai a sapere?"
"Mi ha sfidato ieri, mi ha atterrato una volta ed ho vinto due matches"
"Così tu, bastardo, sapevi tutto e sei venuto per…..?!?!?!"
"Certo, poi l’ho chiavetta come la peggiore delle troie, urlava come una pazza! Ora toccherà a te! Ti farò impazzire! Sei pronta? Iniziamo?!"
Jenni non rispose alla sfida di Tom: con un balzo da tigre era addosso all’atleta maschio che la aspettava in perfetto equilibrio, cercò di afferrarlo alla vita; Tom la accolse fra le sue braccia, bloccandola alla vita in una morsa potente. Jenni si rese conto di quanto stava per capitarle e velocissima avvolse le sue gambe muscolose al corpo di Tom, serrandolo ai glutei. I due iniziarono una prova di forza terribile: le braccia di Tom serravano progressivamente sempre più forte, una mano di Jenni premeva il mento di Tom verso l’indietro, l’altra stringeva il bicipite destro dell’avversario per fargli provare dolore e costringerlo a mollare la presa, mentre le gambe muscolose e fortissime della nostra Jenni stringevano il corpo dell’avversario.
I due atleti sembravano lottare come due animali selvaggi, grugnivano per lo sforzo e a tratti urlavano per il dolore o per sfidarsi:
"Sei forte, sembri un toro, ma Jenni ti schiaccerà!"
"Jenni dovrà chiedere pietà ed arrendersi: tre volte ti metterò sotto e poi ti chiaverò, senti che cazzo ti preme addosso!"
"Wow, hai un cazzo enorme e caldo, te lo strapperò a morsi, ma prima mi impalerò sul tuo cazzo come mai nessuna femmina ha fatto prima!"
"Elena ieri mi ha fatto quello che credi di potermi fare tu! Non sei nessuno Elena è più potente di te, lo sento, ti mangerò il grillo che hai fra le cosce!"
"Stronzo: Elena non è nessuno, sei invitato all’incontro: la ridurrò molto male, quella troietta!"
"Lei ti spezzerà: ma ora……. ahhhhhhhhhh!"
Tom urlava di dolore: Jenni lo aveva costretto a mollare la presa con la forza della propria mano, rotolarono a terra, Jenni era sopra a quel fantastico atleta e non lo mollava, lo stringeva in una forbice di gambe alla vita, fletteva e rilassava i muscoli delle cosce per soffocare Tom, i muscoli addominali di Jenni erano tirati e definiti come una corazza di acciaio, i bicipiti ed i tricipiti della ragazza erano uno spettacolo di forza e di grazia, si gonfiavano al massimo al punto di esplodere per poi rilassarsi, Jenni aveva afferrato per le braccia il corpo di Tom e tirava come volesse spezzare e strappare il corpo dell’avversario mentre la azione delle gambe aumentava sempre di più in potenza. Il corpo di Jenni lucido di sudore brillava in ogni muscolo teso, abbronzatissima era uno spettacolo.
Tom reagiva a fatica, resisteva al dolore ed alla morsa applicata dai muscoli della avversaria.
"Cedi, arrenditi stronzo"!
"Mai…. ahhhhhhh!"
Cedi, o ti strappo le palle e mi mangio il tuo cazzo!"
"Ahhhhhh, sei for…….te, ahhhhh, siiiiii, cedo, hai vinto!"
Jenni mollò la presa e si alzò agilissima, aiutando Tom a rimettersi in piedi.
Nuovamente erano pronti.
Tom agilissimo falciò con le gambe lunghe e muscolose Jenni, costringendola a terra. Poi le fu addosso, afferrandola ai polsi, era già seduto sull’addome di Jenni che inarcandosi cercava di buttarlo sotto. Ma la presa di Tom ai polsi e delle cosce al torace della ragazza era troppo potente. Jenni eccitatissima sentiva il cazzo del giovane contro il proprio petto, era enorme e caldo, lo poteva vedere a tratti mentre lei si inarcava per disarcionarlo. I muscoli di Tom erano uno spettacolo di sensualità, Jenni si sentì cogliere dal panico: lui era potente, più di lei, la stava per battere. Con tutte le sue forze Jenni spingeva con le braccia, i muscoli lunghi ed affusolati di Tom erano potentissimi, nulla da fare! Le cosce di Tom la soffocavano, il tempo passava, lui la bloccava e le faceva sentire il cazzo sul petto, poi sull’addome, le serrava i polsi con le mani, le cosce stringevano il torace della avversaria, ancora più forte, ancora ed ancora!
"Wow, lasciami hai vinto!"
"Devi prima riconoscere che sono io il più forte!"
"Tu sei uno stronzo…….. ahhhhhh lasciami si, sei il più forte, ma c’è ancora un round!"
Jenni rimase a terra mentre Tom in piedi le premeva un piede sul collo costringendola a rimanere ferma……..
Come una furia Jenni era già in piedi, affrontò Tom con potenza e velocità, i muscoli guizzavano, brillavano per il sudore, i due si scambiarono una serie di tecniche feroci, si bloccarono a terra reciprocamente, senza darsi tregua, Jenni era sempre in leggero vantaggio, più veloce e potente, ma Tom le teneva testa in modo fantastico.
"Sarai un campione di Judo, ma io ora ti spezzo la schiena! Poi ti scopo, sei un maschio fantastico, hai muscoli da mangiare, un cazzo.….. eccoooooo così, giù maledetto a terra, sei bloccato, cosiiiiiiiiiiii, cedi, ti potrei spezzare la schiena!"
Jenni aveva messo sotto Tom, lo aveva girato a pancia in giù, lei era seduta sui glutei di Tom, lo aveva afferrato alle braccia e le tirava indietro, il corpo di Tom era pericolosamente teso ed inarcato, i bicipiti di Jenni si gonfiavano, lei tirava, lui urlava, lei lo incitava
"Resisti maledetto, sei forte, ti spezzo, cediiiiii, arrenditi, pregami di smettere, sei vinto, completamente vinto. Io ti ho dimostrato di essere più forte di te: batterò Elena, la piccola troia mi pregherà di smettere….. ceeeddiiiiiiiii!"
"Ahhhhhhhhh, siiiiii, hai vinto, tu sei la più forte ti prego lasciami!"
"Siiiii sono la più forte, ma tu hai il più bel cazzo che io abbia mai visto: lungo, duro, grosso e caldo! Dammelo, subito!"
Jenni cavalcò Tom a lungo, si sedette sul membro enorme e duro e danzò lentamente muovendo il bacino e spremendo quel cazzo con dei movimenti sensuali e lenti dei suoi muscoli interni, godettero assieme più volte, gemettero e lottarono ancora ma brevemente per mantenere la posizione assunta: il loro rapporto durò a lungo, più di quanto Jenni fosse abituata a fare con Gio, il suo uomo. Alla fine dopo numerosi orgasmi, Jenni finalmente appagata giaceva vicino a Tom, luccicante di sudore, con il respiro ancora affannoso:
"Tom, sei fantastico, mi piacciono i maschi potenti e forti: ma tu sei meglio di tutti, anche del mio Gio. Cosa ne dici di allenarti al bodybuilding? In poco tempo potresti essere un grande campione, saremmo amici, organizzeremmo degli incontri di lotta fra te e il mio Gio. Ti va l’idea? E poi mi potresti avere, quando vorrai!"
"OK, mi va l’idea: quando comincio?"
"Domani, subito dopo che avrò sistemato il conto in sospeso con Jenni: cosa dici la batterò?"
"Sei forte, forse più forte di Elena, ma… non so, è difficile a dirsi…… ma penso che ce la farai! Auguri, Jenni!"
Continua