tempo di luna piena by Andy, leonardot@planet-interkom,de Tempo di luna piena Come ogni giorno la bibliotecaria del paese si dirige puntuale verso il suo posto di lavoro. EŽuna signorina non troppo giovane, sui 32 anni, purtroppo zitella in quanto data la sua timidezza e riservatezza non ha mai avuto lŽoccasione di accopiarsi. EŽsemplice ma carina. Pulita, con pochissimo trucco che gli da unŽaria di freschezza e gioventuŽ, EŽvestita decorosamente ma non allŽultima moda. Porta gli occhiali anche percheŽnella sua vita ha letto tonnellate di libri. Come sempre prende il solito bus, alla solita ora sia allŽandata che al ritorno. Una vita decorosa si, ma purtroppo anche un poŽmonotona soprattutto alla fine settimana dove lei cerca di passare il tempo leggendo nuove edizioni. Forse si eŽaccorta, senza darci peso peroŽ, che lŽautista del bus da tempo con lei eŽestremamente gentile e quando lei sale lui sembra rinascere e gli occhi di lui si ingrandiscono dalla gioia. Purtroppo si da il caso che anche lui eŽtimido e i due non riescono a accendere la miccia. Passano settimane, mesi. finalmente il giovane si fa coraggio e inizia col primo approccio. Si fa dare un giorno di ferie e va alla biblioteca comunale. Facendo finta che sia liŽper caso, vedendo la bibliotecaria, esclama il suo stupore vedendo la signorina oltre che nel bus anche in un altro posto. Lei dentro di se bolle dalla gioia anche percheŽil giovane gli piace ma non lo dimostra rimanendo risoluta seria e professionale. " Cosa posso fare per lei?" domanda gentile la bibliotecaria. Lui: " Oh, cercherei un libro di psicologia su come vincere la timidezza" risponde con un tono un poŽambiguo. Lei lo guarda negli occhi, si leva gli occhiali mostrando due occhi bellissimi e radianti e fa un sorrisino compiaciuta della battuta. Lui risponde al sorrisino che finalmente diventa una risata di cuore. Gli prende dolcemente la mano e imprigionandola con lŽaltra : "spero ora mi veda non solo come autista di bus". Lei arrossische dallŽimbarazzo e un poŽtremante dallŽeccitazione come lui del resto. "La biblioteca chiude alle 5 potremmo approffittare per prendere un caffeŽassieme e parlare del piuŽe del meno". Lei sempre con le guance arrossite fa cenno di si con la testa. La giornata prosegue felice per tutti e due aspettando il tramonto. Lui puntualissimo attende davanti allŽentrata della bbiblioteca. Stranamente la bibliortecaria non eŽpuntuale, approffita per rendersi un poŽpiuŽattraente e femminile del solito. Si trucca leggermente gli occhi, si mette il rossetto, si leva gli occhiali che gli davano unŽespressione troppo seria, e libera i capelli neri e brillanti che sciolti scendono sulla schiena. Si mette due scarpine con un poŽdi tacco ed apre leggermente la camicetta sul petto mostrando decentemente il suo delicato decolteŽ. Dopo un quarto dŽora di ritardo si presenta al giovane. Lui vedendola cosiŽfelicemente trasformata riesce solo a dire eccitatissimo: " Lei eŽmolto piuŽcarina di quanto immaginavo" e dicendo cio Žgli porge una bellissima orchidea. Lui gli prende la mano e con un poŽdi titubanza gli da un bacino sulla guancia che lei accetta con gioia. Passano due ore bellissime e piene di confidenze. Gentilmente lui lŽaccompagna sulla soglia di casa e da bravo cavaliere non insiste salutandola con un altro bacino, un poŽpiuŽcaloroso del primo, sulla guancia. "Se le fa piacere potremmo incontrarci domani sera per mangiare una pizza", Lei accetta e si danno lŽappuntamento. Alla serata dopo lei eŽancora piuŽattraente e civettuola. I due incominciano as innamorarsi un con lŽaltro. Dopo qualche apuuntamento lei vede che lui, data la timidezza o per paura di offenderla, non prende lŽinziativa. Decide cosiŽdi fare una mossa strategica, con la scusa che non si sente di uscire lo invita a casa sua. Lui felicissimo accetta e si presenta tiratissimo con un mazzo enorme di rose rosse. LŽappartamento di lei eŽsobrio, pulito e profumato. Passano una serata stupenda dove lei gli prepara una cenetta simpatica e lo copre di premure facendolo sentire cosiŽa suo agio che fra una cosa e lŽaltra si trovano a letto. Lei non eŽmolto esperta nel far lŽamore e data lŽastinenza senbra quasi vergine.. Lui con delicatezza e sensibilitaŽgli mostra tutto il suo amore facendogli dimenticare il dolore della prima scopata. Passano le settimane e i due sono innamoratissimi. Lei diventa sempre piuŽesperta aiutandosi con tutta la letteratura sessuale della biblioteca. Una sabato come sempre lui si presenta allŽappartamento di lei e suona il campanello. Lei apre anzi socchiude la porta di casa lasciando la catenina di sicurezza allacciata: "Mi dispiace questa sera non eŽpossibile, mi faroŽviva io" e chiude delicatamente la porta. Lui rimane liŽcome un baccalaŽsenza capire il motivo del tutto. Risuona il campanello ma lei non risponde. Per la testa dellŽautista girano migliaia di pensieri veloci come un vortice, pensa perfino che lei sia nellŽappartamento con unŽaltro. Geloso e incazzato va alla cabina telefonica e fa squillare il telefono per minimo 20 minuti, Finalmente lei risponde: "scusa la mia reazione ma eŽpiuŽforte di meŽ non ci possiamo incontrare per i prossimi giorni e non insistere!" e chiude. La bellissima serata di luna piena improvvisamente viene oscurata dallŽumore nero del giovane. Il giorno dopo lui non si tranquillizza e rivaŽallŽappartamento di lei. suona e quasi con forza entra dentro cercando con tono incazzato di capire il motivo del comportamento di lei. " Non ti piaccio piu?" domanda il giovane. Lei delicata ed innamorata, lo bacia sulla bocca: " Il motivo eŽunŽaltro ma se insisti te ne accorgerai da tu stesso." Lei si spoglia e prendendolo per mano lo porta a letto. Improvvisamente lui dimentica il disguido e fanno lŽamore come non mai. Verso mezzanotte lui stanco si addormenta profondamente con la testa sul petto di lei. Si sveglia nel cuore della notte ma non vede la sua donna, sul cuscino cŽeŽun biglittino con scritto: EŽpiuŽforte di me, ci vediamo domani sera. Lui quasi impazzisce e nellŽaria come nel letto cŽeŽuno strano odore come se avesse dormito con un cane randagio. La sera dopo lui rivaŽallŽappartamento e se la riporta a letto cercando questa volta di non addomentarsi per evitare la stessa sorpresa del giorno prima. Scopano e lui si sforza di rimanere sveglio anche se si assopisce a metaŽ. Il campanile tocca dodici colpi, eŽmezzanotte di una bellissima serata di luna piena. Improvvisamente il respiro di lei diventa pesante e profondo e sempre piuŽcavernoso. Al giovane che si trovava sopra di lei sembra che il suo corpo si sollevi e che si rimpicciolisca. In veritaŽeŽlei che si staŽtzrasformando prendendo misure spaventose, il corpicino di lei eŽdiventato talmente grosso da prendere tutto il letto e da bastare fino a metaŽcoscia. NellŽaria cŽeŽun odore di selvaggio come allo zoo. Lei lo getta senza sforzo in parte buttandolo a terra. Lui stupito accende la luce del comodino e stzravolto si accorge della realtaŽ. Lei eŽdiventata un essere mostruoso, alta fino al soffitto, 2 metri e quaranta, enorme con una montagna di muscoli spaventosi, due tette inumanamente enormi con dei capezzoli rigidi e grossi, completamente coperta da testa a piedi diu peli ispidi e nerissimi, Le narici del naso sono ingrossate come quelle di un negro, le labbra sono gonfie e sbavano, ruggendo apre la bocca e mostra dei canini spaventsamente sviluppati. Divarica possente le gambe muscolose ed enormi appoggiandosi su due piedi di misura smisurata. Le unghie dei piedi e della manacce pelose sono nere. Cespugli enormi di pelo escono dalle ascelle puzzolenti di sudore selvaggio, Il pube eŽun ammasso di pelo che data la lunghezza si annoda. Dalla vagina enorme e sbavamte esce un clitoride spaventoso che finisce arrossato ed a punta come il cazzo di un grosso cane. Gli occhi sono enormi ed arrossati ma ricordano leggermente lŽespressione degli occhi di quando era normale. Con voce tonante e cavernosa: "Se non hai ancora capito il percheŽte lo spiego subito, Da bambina sono stata violentata nel bosco da un lupo e questo eŽil risultato durante il periodo di luna piena. Ora ti devo lasciare ho cose importanti da sbrigare. Lei si dirige solo coperta dal tappeto selvaggio di peli verso la porta scaraventando lŽuomo ancora incredulo verso la parete dove sviene. Lei chiude la porta con la chiave dallŽesterno e si dirige a passi enormi, pesanti e veloci verso lŽavventura notturna. Il paese eŽ deserto e buio. Un cane lupo vedendola incomincia a ringhiare e a inferocirsi. Lei senza indugiare lo prende per il collo, lo solleva, apre la bocca sbavante ed enorme e con un colpo netto gli stacca meta muso. Masticando con gusto osseva il cadavere pendente, Aspira tutto il sangue, apre con le sue unghiacce sadicamente il torace del cane e divora completamente tutte le interiora ancora calde e fumanti. Scaraventa la carcassa al lato, si pulisce la faccia insanguinata con un braccio peloso e prosegue ansimante ancora piuŽ feroce di prima. Incontra una guardia notturna dal di dietro che a piedi sta portando la bicicletta. Con passo felino e silenzioso lo prende dal di dietro con le manacce sulle spallle. Il guardiano incredulo e spaventato fa per prendere la pistola, ma lei precedendolo gliela strappa dalla mano e con lŽaiuto dellŽaltra la piega come fosse una baguette. LŽuomo vedendo quel mostro incomincia a tremanre e a produrre sterco dalla paura. Lei tira un sorriso cavernoso e domoniaco, mette lŽuomo su un muretto col culo allŽaria e fracassando pantaloni, mutande e culo gli infila il clitoride che aumentando enormemente di proporzione gli distrugge tutte le interiora fracellando i polmoni. LŽuomo prima urla ma poi tremina in quanto dalla bocca esce copiosamente litri di sangue. LŽuomo eŽmorto ma lei continua ruggendo profondamente a scopare sempre piuŽselvaggiamente finche viene copiosamente. Lo sperma puzzolente gli scende copioso dalle cosce. Estrae il menbro insanguinato e divora la carotide del poveraccio essende quello il pezzo di carne che piuŽama. Si allontana come non fosse successo niente verso il bosco. Entra in una grotta come se entrasse nel proprio appartamento. Li cŽeŽun vecchio lupo rannicchiato che vedendola svincola la coda come un barboncino. Lei si avvicina delicata e se lo coccola. Al lupo viene il cazzo duroŽ, lei sdraiata se lo solleva sopra la bocca e gli fa un pompino enorme, Il lupo tremante viene e si addormenteno assieme. Era il lupo che da bambina lŽaveva sverginata che in ogni periodo di luna piena va doverosamente a visitare. Arriva lŽalba e lei svegliata dagli uccelli scappa veloce verso il paese. Arrriva al ruscello e si rispecchia vedendo che eŽritornata ad essere la bibliotecaria di sempre. Si lava come puoŽper levare il resto dellŽodore selvatico e approffittando del semibuio si dirige velove verso casa. Prende la chiave che aveva appeso precedentemente con una catenella al collo e apre titubante la porta. Silenziosa si dirige verso il letto dove lŽamico sta dormendo e pian piano si mette sotto le lenzuola. Si svegliano, lui la guarda, la osserva incredulo dicendo: "ho fatto un bruttissimo sogno, pensa un poŽche ti sei trasformata in una lupa mannara!" e fa un sorriso rilassante e di cuore. Lei lo prende con le sue mani tremante fra le guance dicendo: "non eŽstato un sogno eŽpura reltaŽ e se mi vuoi far felice lasciami sola come sono sempre stata con il bel ricordo col bel ricordo che porto per teŽ. Lui gli da un bacio calorosissimo dicendo: ti accetto come sei, cercheroŽ di abituarmi a te anche nelle nottate di luna piena. La notte successiva puntualmente a mezzanotte lei si trasforma come il giorno prima. Lui per non farla scppar via affamata ha comprato una coscia intera di cavallo e unŽoca viva. Lei si precipita affamatissima sulla coscia e se la divora cruda in pochissimo tempo leccando perfettamente lŽosso,. Si dirige verso il giardino prende lŽoca, gli stacca la testa con un morso che ingoia quasi senza masticare e beve da collo tutto il sangue soddisfatta. Come dolce entra con una manaccia pelosa dentro il culo dellŽoca e estra in un sol colpo tutte le interiora che divora con soddisfazione. Puzzolente e piena di sangue sulla faccia e sulle tettone pelose tira un rutto tipo tuono soddisfatta. Rientra in casa dove lŽamico lŽaspettava nudo. Lei come niente mettendogli una manaccia sotto le palle se lo sollevata e se lo lecca da testa a piedi come fosse il suo cucciolo. Lui si disgusta un poŽdato lŽodore di selvatico di lei. la linguaccia ruvida e sbavante e il pelo pungente della faccia di lei. Decide prima di passare la nottata di dargli una parvenza un poŽpiuŽumana. La porta nella doccia e salendo sopra una sedia la lava consumando due bottiglie da litro di schampoo. Lavando lŽenorme fica con particolare attenzione fa si che il clitoride diventa di misura spaventosa. Lei perde il controllo eccitata e mettendosi lŽamico in posizione lo costringe a farsi fare un pompino. LŽuomo data la potenza bestiale di lei non ha scelta e la soddosfa sotto la doccia. Assieme allŽacqua calda scendono anche litri di sperma caldo e denso di lei. Lui la ama disperatamente e lecca il menbro finche ridiventa di misura normale. Ancora bagnata dallŽacqua calda della doccia rade il viso do lei fino al collo essendo il pelo non piuŽispido ma ammorbidito. Gli rade il dorso delle mani e copre le unghie nere con dello smalto rosso. La trucca in faccia alla perfezione rendendola perfino bella. La fa sedere sul pavimento e con lŽascuigacapelli gli asciuga la criniera folta ed enorme pettinandola con amore. Gli svuota un flacone di deodorante sotto le ascelle incepugliate, quindi ammira la sua opera. Gli fa indossare una vestaglia da notte, la piuŽgrossa che ha trovato che peroŽgli fa solo da babydoll. Osserva eccitato la sua opera e il cazzo si irrigidisce. Lei tira un sopiro cavernoso eccicata e se lo porta fra le tette quasi schiacciandoselo dalla furia amorosa. Lui si libera e va a prendere una bottiglia di Whisky, si versa un bicchierino e porge la bottiglia a lei che tracanna a garganella come fosse acqua. Si sgraia sul letto a gambe aperte appoggiando i piedoni sul pavimento. Si massaggia i capezzoloni che sprizzano induriti come due cazzi fra i peli e incomincia ad alzare e abbassare sensualmente il bacino mostrando la voragine enorme che giaŽsbava dalla lussuria. Lui si butta sopra di lei e incomoncia a baciarla dappertutto quasi saziandosi dalla massa di bava che emana dalla fica bollente. Gli infila le due mani contemporaneamente facendola urlare con la sua voce cavernosa dal piacere. Il clitoride eŽdiventato enorme, lui lo massagia facendola impazzire. Mentre sta per venire lei senza pensarci presa dallŽistinto bestiale se lo prende e lo impala con prudenza peroŽsenza fracassarlo. Viene e dal culo di lui fuoriesce lo sperma caldo di lei. Se lo mette sulla fica e stringesndolo con i suoi muscoli vaginali svilupatissimi si fa scopare facendo quasi svenire lŽamico dalla lussuria. Si addormentano,. Lui si sveglia nel cuore della notte e si accorge che la faccia rasata di lei eŽridiventata nera e piena di aghi ispidi. La sbaciucchia grattandosi tutto senza peroŽfarla svegliare. Quindi si riaddormenta e aspetta ansiosamente lŽalba. Si svegliano e lei soddisfattissima e carina come sembre dichiara tutto lŽamore smisurato che prova per lui. LŽultima notte di luna piena peró si risvegliano in lei gli istinti bestiali e feroci. Scappa unŽaltra volta nel cuore della notte rinchiudendo dentro lŽamico. Lui peroŽsi eŽprocurato per ogni inconvegnienza precedentemente un doppione ed esce in pigiama nel cuore della notte cercando la sua lupa. Al posto della lupa trova tre teppisti vestiti di pelle nera, finocchi e armati di coltelli. Vedendo lŽuomo in pigiama, lo circindano e con frasi oscene si strofinano il pube vogliosi. LŽuomo cerca di svignarsela ma avendo improvvisamente un coltello puntato sulla gola decide di non reagire. Uno gli stappa il pigiama di dosso denudandolo, lo piega a novanta gradi e lo mette in posizione. Il terzo estrae il cazzo e nassaggiandoselo lo porta alla consistenza giusta. Le schignazzate soddisfatte dei tre finocchi vengono improvvisamente coperte dal grugnito tuonante e pauroso di lei che per tutto il tempo ha osservato in agguato la scena in silenzio assoluto. I tre sobbalzano e increduli si mettono con le spalle al muro e coltelli alla mano. Lei quasi prendendo tempo sapendo che i teppisti non hanno possibilitaŽdi scampo, si prende il suo uomo in braccio e se lo sbaciucchia quasi volendogli dare un senso di sicurezza. Lo rimette a terra e si concentra sui tre che nel farttempo hanno riempito i pantaloni di pelle di urina. Prende il primo, lo sbatte a terra e lo improgiona con suo 46 peloso. Prende il secondo e se lo incastra sotto il braccio rendendo ogni tentativo di fuga assurdo. Con la manaccia libera prende il terzo per la faccia coprendola e con un colpo bestiale contro il muro riduca il capo in un ammasso di poltiglia e ossa sminuzzate. Pressa sadicamente il cranio fracassato contro il muro girando il palmo della nano a destra e a sinistra. Quindi lascia la presa. Il cadavere schianta al suolo. Lei lo prende inchinandosi con una mano sui fianchi e si porta la testa spapolata alla bocca. Con gioia e soddisfazione divora il cadavere vestiti compresi fino a meta dorso producendo rumori strazianti di ossa rotte e carne strappata. Lei e i due imprigionati sono pieni di sangue dellŽex amico. Getta la carcassa ad un lato e si concentra sul secondo. Stringe la presa lentamente e senza pieta col suo braccio peloso gonfiando il bicipide in misure ciclopiche. Ridacchiante con la sua voce cavernose copre le urla di disperazione del finocchio che pian piano diventano ungemito. LŽuomo si eŽarrossato in faccia che senbra scoppiare, Improvvisamente un rumore di costole fracassate seguito da bava insanguinata che esce dalla bocca. Il secondo uomo eŽmorto stritolato da quella forza micidiale. Se lo porta con la nanaccia alla bocca e avida del suo pezzo preferito gli strappa il collo estraendo la trachea che aspira soddisfatta come fosse uno spaghettino. Ora il terzo che senza forze non cerca piuŽdi liberarsi. Fra lŽaltro e quello che si voleva scopare lŽamico. Procede con lŽoperazione pressa e col piedone gli fracassa la spina dorsale senza ammazzarlo peroŽ. Luomo semiincosciente viene sollevato e messo nudo con la pancia in giuŽsu un muro alto abbastanza per arrivare al clitoride di lei. Con le manacce costringe lŽuomo allŽimmobilitaŽmettendolo nella stessa posizione nella quale il finocchio aveva messo lŽamico di lei. Gli strappa i pantaloni odoranti di urina e sterco, si infila il dito medio dentro la fica bagnatissima dalla lussuria, sradica e inumidisce col ditone il culo del finocchio e senza indugio con colpi micidiali e senza pietäŽentra senpre di piuŽnel culo del pederasta urlante dal dolore. Avanza sempre piuŽ, lo stomaco eŽdistrutto, arrivano i polmoni, passa attraverso il collo e con un squarto spaventoso accompagnato da unŽesplosione di sangue esce la proboscide di lei squartando la bocca del disgraziato. Lascia la presa delle mani e impalato lo fa dondolare sil clitoride enorme ed eretto come soddisfatta e gioiosa volesse mostrare la preda al pubblico di unŽarena. Prende il cadavere per le braccia e sollevandoselo apre il torace del teppista come se il suo clitoride fosse stato un coltello. Aperto in quella posizione divora tutte le interiora ansimante dalla lussuria. Fortunatamente lŽamico non ha assistito alla scena essenza dallŽinirzo svenuto dallo spavento. Nel frattempo si staŽallontanando lŽultima notte di luna piena. Arriava lŽalba e ritornato tutto normale lei domanda ancora una volta se lui eŽpronto a tale avventura ogni volta che cŽeŽla luna piena. Lui la bacia amorosamente dicendo: "cercheroŽdi essere il tuo cucciolo". Facendo felici colazione leggono il quotidiano: La popolazione é pregata di non uscire alla notte in quanto probabilmente branchi di lupi affamati si innoltrano nel centro abitato e liŽ la foto dei tre teppisti coperti da lenzuola insanguinate. Lei guarda innamorata il suo uomo e passandogli una mano sul cazzo: "facciamo ancora tempo di fare una scopata prima di andare al lavoro?