Una strusciata pazzesca by Andy, leonardot@planet-interkom.de Il disegno di questa nuova storia, che mi sono permesso di ritoccare, eŽun regalo del mio carissimo amico Gino. Una strusciata pazzesca Una bellissima giornata di sole. Un omino distinto con vestito e cravatta aspetta come tutte le mattine il bus di linea per andare allŽufficio. Il bus arriva puntuale e fortunatamente sembra vuoto. Come si avvicina alla fermata peroŽeŽvisibile che la parte posteriore eŽoccupata. Il signore entra, mostra lŽabbonamento e nota che lŽautista eŽparticolarmente nervoso, sembrerebbe quasi eccitato. Il sole entra dai finestrini ed abbaiando non fa veder bene il retro. Il signore si dirige verso il retro e pian piano riesce a vedere sempre meglio quellŽombra enorme. Si strofina gli occhi non solo percheŽil lo disturba ma anche percheŽcioŽche vede non eŽallŽordine di ogni giorno. Sdraiata sullŽultima panca cŽeŽuna giovane gigantesca, una PANK. Porta vecchi stivali da paraŽdi una misura anormale, sporchi e mezzi slacciati. Le calze sono a rete strappate in veri posti e fermate alle coscie con degli elastici. Una minigonna talmente piccola da sembrare piuŽche altro una fascia. Non ha mutande e porta una catenaccia a mo di cintura. Un top piccolissimo che le arriva sotto le tettone enormi, sbracciatissimo e scolatissimo. Ai polsi porta dei bracciali di pelle nera con dei pungiglioni, cosiŽal collo. Sulle braccia muscolosissime ha tatuato del filo spinato. Fra le tette unŽaquila ad ali aperte che ricorda lŽemblema delle SS e sullŽombelico lo stemma dei pirati, come volesse documentare la ferocia della sua fica. Porta anellacci dŽargento in tutte le dita, al naso ha infilato unŽago di sicurezza, sulla lingua ha un anello piercing e le orecchie sono piene di orecchini in fila uno dopo lŽaltro. Le unghie sono lunghissime, robuste e laccare di nero, cosiŽ le labbra che risaltano col fondo tinta bianco che porta sulla faccia. Le sopracciglia sono folte e unita al centro. Ha una barba fortissima e forse non rasata da giorni che copre guance, mento e tutto il collo. I capelli sono rasati a zero ma porta una coda di cavallo foltissima fermata da una fascia di pelle. Le tette sono smisurate, i capezzoli mezzi esposti sono grossi come una banana e completamente circondati da peloni lunghi e neri. Dalla gonna esce unŽammasso di peli enorme e da sotto le ascelle spuntano due cespugli di pelacci sudati e puzzolenti mai visti. Le gambe e le braccia sono simili a quelle di un gorilla. Lei eŽin piedi fra le file dei seggiolin, arcuatissima percheŽ il soffitto le arriva si e no al petto e appoggiata con le sue braccia muscolose lungo le stanghe dove normalmente i passeggieri in piedi si sorreggono. EŽsudata e sporca lercia. Lascia dalle ascelle esposte un tanfo pazzesco di sudore ma anche un densissimo odore di sesso. LŽomino vedento tutto cioŽinpazzisce dallŽeccitazione e sembra che il suo membro spacchi i pantaloni. Lei indifferente neanche lo nota portando un mozzicone di sigaro spento da destra a sinistra delle sue labbrone sessuali. I denti sono ingialliti dai troppi sigari fumati. In mano ha una bottiglia di Gin mezza vuota. LŽomino avendo perso il controllo di se stesso pian piano si avvicina alla gigante fino ad arrivargli con la testa quasi attaccato alla fica. Li incomincia cauto, senza dar troppo nellŽocchio, a strusciarsi sui peloni della coscia che escono dalle calze e sui peloni della fica odorante di sudore, urina e sesso. LŽomino trema e lei indifferente lo lascia fare per un bel poŽ. Improvvisamente lei cambia posizione. Si siede sullŽultima fila dei sedili occupandone con il suo culone piuŽdi tre. La testa batte sul soffitto, con le mani si sorregge sulle stanghe e le gambe sono divaricate e appoggiate sopra i sedili ai lati. In quella posizione si vede esposta tutta la foresta della fica e delle ascelle. LŽomino stravolto che neanche si regge sulle gambe aproffitta di una frenata improvvisa per schiantarsi fra le gambe della pank. Sente lŽodore puzzolente e tremendamente eccitante di lei.. A braccia aperte cercando di abbracciare la taglia enorme di lei si struscia pazzamente sulla fica. Lei per un poŽlo lascia fare ma improvvisamente stringendo le coscie ciclopiche in una morsa mortale esclama con la sua voce baritonale dai troppi sigari e dallŽalcool: "cosiŽal mio nano piace strusciarsi,molto bene ci penso io ad aiutarti!" Lei sempre tenendolo sotto morsa delle cosciacce pelose se lo solleva allŽaltezza della faccia: Sputa il mozzicone di sigaro ed incomincia a strusciare la faccia del povero impiegato con la sua barbaccia. Perfino lŽautista sente il rumore come se qualcuno stesse raspando del legno. La tortura continua cosiŽper qulche minuto anche se lŽomino disperato cerca in continuazione di liberarsi dalla morsa pazzesca di lei. LŽuomo distrutto con la faccia gonfia e la pelle qua e laŽstrappata urla dal dolore. Lei indifferente e soddisfatta: "ed ora un bel lavaggio rinfrescante!" Lo libera dalla morsa e catturandolo fra le manacce enormi se lo mette con la testa nella foresta fra le coscie. Se lo struscia a destra e a sinistra, dentro e fuori della fica affamata. Ad un certo punto lei ruggisce e viene copiosamente lavando completamente il povero omino. Lui completamente dolorante , bagnato da testa a piedi e demoralizzato si allontana per sparire da quella situazione imbarazzante. Lei con un nuovo sigaro acceso in bocca vincola la sua nanona e salutando cosiŽ la sua preda esclama: " Se ti eŽpiaciuto, a presto!" Passano settimane e lŽimpiegato non riesce a cancellare dalla testa quella pank pazzesca. Mentre sta camminando per il parco nota in distanza una figura umana enorme che potrebbe essere lei.. Lui spera e prega che sia proprio lei. Preso dallŽeccitamento improvviso incomincia a correre come un forsennato verso la panca. EŽproprio lei uguale a come lŽaveva lasciata. Lei come lo vede arrivare apre le braccione in segno dŽinvito. Lui le va fra le braccia e lei dalla goia quasi lo stritola e se lo gratta a dovere sulla barbaccia dandoli bacetti da ppertutto. Lui tremante dalla lussuria viene improvvisamente. Cambia scena e lui in braccio di lei con una mano sulla foresta sudata delle ascelle, lŽaltra sul capezzolo peloso e durissimo di lei, con la testa fra il mento e la cartavetrata del collo che si dirigono verso la tendaccia malmessa dove lei abita. Sono disperatamente innamorati. Diventa lui Pank oppure lei si trasforma in una decorosa signora? continua