SALI E TABACCHI Un´ incantevole vallata del Cadore. É estate, in piena stagione turistica. Nella vallata un meraviglioso posto di villeggiatura adagiato sulle maestose Dolomiti, turisti, boutique, hotel un enorme via vai di persone e mezzi. In parte sopra la montagna un distaccamento di alpini della Julia, artiglieria meccanizzata da montagna. Nel mezzo, solitario e silenzioso un piccolissimo centro di pochi casolari, piú capre, muli e vacche che anime. Nel silenzio della notte essendo estate e le finestre aperte un frastuono enorme. àˆ l´appartamento sopra il negozio di sali e tabacchi cheancora una volta da motivo di scandalo. Un´ennesima lite in famiglia. Una vocina timida e titubante contro un vocione baritonale imperativo, fortissimo seguito da tossite catarrose che disturbano la quiete notturna. "ždisgraziata mi vuoi ridurre sul lastrico, ogni mese decine di stange di sigarette e trecento sigari toscani, come minimo, mandati al vento, senza guadagnare un centesimo." Brutto porco perverso, ignobile verme, come osi giudicarmi se il tuo pisellino non serve a niente, solo per pisciare, se lo trovi. Il tutto seguito da pesantissimi ceffoni, mobili distrutti, tossite e lamenti inumani. La cronaca dice che venti anni prima il tabaccaio, un signore piccolo e mingerlino, sui 45 anni, alquanto porco e perverso si era invaghito di una contadina. Questa 25 anni piú giovane era famosissima nei dintorni per via della sua apparenza. Alta 1 metro e 90, robustissima, fortissima ma non grassa, con due tette piú enormi di quelle di una vacca prima della mungitura, scurissima di capelli, che gli scendevano foltissimi fino al culo. Dalle sopracciglia foltissime si notava fin da distante che sarebbe diventata molto pelosa. Aveva dei baffetti non rasati sopra le labbrone carnose.Lei era povera e faceva spesso legna nel bosco dove abitava con lo zio. I genitori erano morti in guerra cosí fu allevata dallo zio come se fosse stata un boscaiolo. A vent´anni aveva una forza ciclopica. Da sola discoscava il bosco e spaccava con una scure enorme tonnellate di legna al giorno, che poi lo zio vendeva in vallata ai vari hotel e ristoranti. Il tabaccaio si era talmente invaghito della ragazza che tra una proposta e l´altra, decine di regali, spesso di tipo perverso é riuscito a sposarsela. All´inizio il tabaccaio la scopava giornalmentee ma col passare degli anni la cosa si é pervertita al massimo. Lui amava essere passivo, farsi sollevare, portare in braccio per ore. Praticamente dopo qualche anno non scopava piú essendo di proposito succube della superioritá fisica della moglie. A lui piaceva cosí ma a lei no. Lei era disperata, affamata di sesso, ogni volta che osservava i muli scolava nettare dalla fica fino a terra. La sua disperazione la compensava con decine di toscani al giorno, fiaschi di vino, grappa fatta in casa e pestate regolari sul marito, che per sfogarsi doveva visitare regolarmente il pronto soccorso. Ora lei é cambiata di molto. Non é piú la ragazzina di allora, ora ha 40 anni, é alta 2 metri e 10, pesa 165 chili, anche ora non grassa ma muscolosissima. I capelli sono senpre lunghissimi ma fermati a coda di cavallo. Non é che si vesta alla moda, il suo abbigliamento preferito, scarponacci da alpino, un 48, pantaloni mimetici con bretelle che portate ai lati delle tette, fanno aumentare esteticamente le stesse a dismisura. Una canottiera militare e niente altro. Le unghie peró sono curatissime, enormi, curvate come artigli, smaltate di rosso fuoco. Le dita della mano destra sono completamente ingliallite dalla nicotina. Nel mezzo delle tette tiene sempre un paio di sigari come riserva. La faccia é enorme, guance rosse piene di venuzze, dovute al fatto che é montanara ma anche per i fiaschi di vino e grappa fortissima che giornalmente si scola. Le sopracciglia sono enormi, ed invece di ridurle le appesantische di neretto. Sopra il naso é si rasata ma si intravvede che le sopracciglie sono unite.É sempre truccatissima come se fosse una puttanaccia, labbrone rossissime che fanno intravvedere una dentatura enorme , sanissima ma ingiallita dalle decine di sigari. Ma ció che la rende estremamente unica é soprattutto i peli che coprono completamente tutto il corpo. All´inizio si rasava, ma essendo un´attivita assurda in quanto crescevano a vista d´occhio, ha lasciato perdere. Ora si rade solo la faccia avendo una barba fortissima simile a quella di un boscaiolo. In generale é una visione assolutamente non usuale, estremamente intrappendente, impulsiva, pericolosa, sempre abbronciata ma anche estrememente sensuale nel senso piú perverso della parola. Un sogno per uomini, finocchi, lesbiche o donne normali, avendo tutti i contributi di una donna e di un uomo contemporaneamente. Ritorniamo ora alla lite. Ora si é calmata, si sente solamente le urla doloranti del marito e le tossite catarrose della mogliettina che si stá gustando un sigaro soddisfatta della pestata. Dopo un pó, come d´abitudine, esce di casa cantarellando con la sua voce bassissima, il marito insanguinato e dolorante sulle spalle che tiene fermo con un braccio facendo intravvedere un ammasso inumano di peloni sudati ed attaccaticci sotto l´ascella. Si dirige cosí, in salita, verso il prontosoccorso del distaccamento degli alpini. Strada facendo la sorpassa una jeep con un militare, che vista la scena frena all´istante. Osserva quella gigantessa da testa a piedi e stravolto dalla scena: "žposso esserle d´aiuto?" Non serve dice lei, sono abituata." tenendo il sigaro tra i denti. "ž ma le posso dare un passaggio fino al pronto soccorso, penso che il signore ne abbia estremamente di bisogno,non abbiamo molto tempo da perdere. Lei accetta, getta il marito sul sedile di dietro come fosse un sacco di patate, sposta al massimo il sedile davanti affinche possa entrare e la jeep riparte inclinata su un lato. Lui gentilemente ma estrememente nervoso si presenta: "žsono il tenente medico del distaccamento, arrivato da poco. Lei lo osserva compiaciuta anche perché il giovane da buon artigliere da montagna sará 1 metro e 90 e sembra messo molto bene. Lei lo osserva e butta gli occhi incuriosita tra le gambe del milite. Nota un decorosissimo gonfiore. Lui é un pó inbarazzato e si scusa. "žNon si preoccupi dice lei calmissima, sia contento di esser cosí, di microbi impotenti basta mio marito. Dicendo cosí si fa una risata catarrosa ed essendosi accorta che il sigaro nel frattempo é bagnato di saliva, ne trancia la netá con i denti ed ingoia con soddisfazione. Il tenente é estrememente imbarazzato dalla scena. Lei interrompe "žscusi mi devo sciaquare la bocca". Estrae una bottiglia di grappa dalla sacca die pantaloni, la scola come fosse un´aranciata,e si riaccende il sigaro. Arrivati al pronto soccorso, due infermieri trasportano il rottame del marito inambulatorio. Lui scende dicendo che torna subito. Il marito é sul lettino, completamente innondato di sangue, gli ultimi denti che rimanevano sono saltati, ematoma su tutto il viso ed occhi neri quasi chiusi. Tre costole rotte e frattura di un braccio. "žma cosa é successo" dice il medico. "žoh niente di speciale é caduto dalla scala mentre cambiava una lampadina. Il medico non ci crede ma incomincia la sua opera di restauro. Lei dietro il milite con le tettone appoggiate sulla nucca mentre con le mani automaticamente sta assaggiando la misura e qualitá del cazzo. "žsi sieda, mi fa innervosire" replica il tenente. Lei si siede osserva il sigaro spento e se lo rimette in bocca. Si guara annoiata le unghie e inconsciosamente incomincia a grattarsi i pantaloni all´altezza della fica facendo indurire i capezzoloni, grossi come un cetriolo, con le dita. Il medico osserva e sta quasi per venire nei pantaloni. Finito il restauro, il marito é cucito, pulito ed ingessato a dovere. Lei si alza:"quanto le devo". "žMa signora non siamo un ambulatorio pubblico, siamo militari e il pronto soccorso é un dovere. "ž bene vuol dire che la ricambio a modo mio, venga a trovarmi in tabaccheria al paese. Lui fa caricare il poveraccio su una jeep ordinando all´autista di accompagnarli fino a casa. Ora il marito é seduto davanti e lei di dietro. Essendo anche l´autista un bel montanaro robusto lei incomincia ad attaccar bottone usando cautamente le mani. Le stesse dopo qualche minuto si trovano a fargli un segone di ringraziamento. Aproffittando: "žin libera uscita vieni a farmi visita in tabaccheria magari porta qualche amico". Lei scende, si carica il marito in braccio, passa il sigaro da un lato all´altro delle labbra e si dirige verso l´appartamento. Passano giorni tranquilli in quanto finche il marito é in convalescenza decide di far pausa e non ripestarlo a dovere. Lei si annoia e si masturba in continuazione nel retrobottega con tutto ció che gli capita in mano, basta sia lungo, grosso e duro. Dopo una settimana l´autista é di ronda assieme a due altri alpini. Tutti é tre data la mansione di polizia militare, alti, robusti e promettenti. Si presentano cosí in tabaccheria e riconoscendo l´autista la tabaccaia fa un balzo di gioia. "žFinalmente un pó di aria fresca" dice soddisfatta. I militi non capiscono. "žVogliamo giocare al lotto? "žVeramente noi siamo entrati per comperare delle sigarette" "ž a quelle ci pensiamo dopo, ora cerchiamo di fare una terzina" "žMa...." "žsedetevi sul bancone" ordina la ciclope e pantaloni giú. I militi incuriositi obbediscono. Lei abbassa la saracinesca, al marito non ci pensa, tanto quello é immobilizzato sul letto: Ora cominciamo. Si passa piú volte i cazzoni degli alpini in bocca, spompinando avidamente, uno dopo l´altro. Essendo ora in posizione di presentat arm, si siede sopra quello di mezzo col culo facendo uscire dai lati le culatte enormi. Incomincia a lavorare il cazzo sapientemente cercando di stringere al massimo il deretano essendo questo di misure atte ad un mulo. Con le mani spompina a destra ed a sinistra finche tutti tre eruttano. Pensando di aver finito, stanno per incalzare i pantaloni, "žfermi "ž ordina lei "žho detto una terzina: Prende un soldato lo solleva da sotto le ascelle noncurante che peserá minimo un quintale, cambia l´ordine mettendo quello di lato al centro e rincomincia il rituale di prima. Ripete anche col terzo. Lei soddisfatta completamente riempita di sperma, nel culo e mani e braccia comprese, soddispatta si pulisce con un canovaccio. I militi sono sfiniti, distrutti e a fatica scendono dal bancone. Si rimettono insesto come da regolamente e salutando escono. Lei "že le sigarette?" Oh ci scusi" "žprendete offre la casa" e soprattutto passate parola. Fu cosí che ogni sera si ammucchiavano davanti alla porta sempre piú alpini fino al punto che la ronda doveva tenerli inquadrati in fila per tre per non creare subbugli. Lei se se passava regolarmente una trentina per sera in un arco di sei ore di libera uscita. Ora si che la vita ha un significato pensava lei. Piú tempo passa, avendo senpre materiale fresco a disposizione e soprattutto quasi della sua misura, lei diventava sempre piú ninfomane e perversa e le qualitá fisiche dei giovani sempre piú spompinanti. Passa cosí felicemente il tempo. Lei non vedendo il tenente medico incuriosita va al distaccamento per prendere informazioni. Li inaspettatamente trova al suo posto un maggiore medico di 55 anni, ligio al dovere e di vecchio stampo. La informa che lui é il sostituto e che il tenente é stato trasferito in missione in Afganistan. "žMa quando torna" esclama la montanara seccata. "žnon si sa, sempre sperando che torni vivo e sano. Lei attristita si dirige verso casa, tranquillizzata solo dal fatto che intanto giornalente si fa decine di alpini, sani e robusti. Sei mesi dopo in un freddissimo pomeriggio d´inverno si apre la porta del negozio. Si prsenta un alpino, tutto incappucciato che fa mostrare solo gli occhi. Dentro fa caldo e lei come sempre é mezza nuda. "žma non mi riconosce?" dice l´alpino liberandosi dal cappuccio. Lei fa un urlo ed un sobbalzo di gioia, ha ricinosciuto il tenemte medico. Mentre gli sta domandando come se l´é passata in missione, lo sta gradualmente svestendo. Lei si libera i capelli facendoli scendere sulla schiena e sulle tette. Da due giorni non si era fatta la barba, la faccia é completamente coperta da peli ispidi come fil di ferro. Fa niente, lui é troppo arrapato e soprattutto affamatissimo di fica. In veritá il tenente era bisessuale in quanto, oltre che le donne anava anche un furiere militare in quanto, come spesso succede nei servizi ausiliari, é finocchio. Lei lo prende con un braccio sotto le gambe, láltro sulla schiena efacendogli ballare le tettone pelose sulla pancia se lo porta nel retrobottega che nel frattempo aveva organizzato come stanza da casino, con letto, luce rossa, musica sessuale, bacinella d´acqua con asciugamano e soprattutto niente preservativi. Lei amava scopare life anche perché gli alpini di turno erano ovviamente sanissimi. Si mette nuda sul letto allarga le gambacce pelosissime appoggiando il 48 di piedi a terra. La figa emana lava incandescente a litri. Lui gli salta addosso ed incomincia ad assaporare quel ben di Dio coperto da una foresta di peli. A questo punto succede una cosa rarissima. La troppa lussuria ed amore per il tenente gli fa ingrossare il clitoride. Il tenente da ottimo bi osserva compopiaciuto e gli fa un pompinaccio come si trattasse di un cazzo. Effettivamente er un rispettosissimo clitoride di 12 cm grosso, gonfio ed incanbdescente. Lei si arcua impazzita dalla lussuria. Lui si siede col culo sul clitoride e si fa scopare a dovere. Il cazzo di lui, data la nuova sensazione e l´astinenza ha raggiunto misure da mulo. Niente di amormale per lei, ingoia tutto palle comprese e gli tira il piú bel pompino della sua vita. Per tutta la notte, al di fuori delle pause di sigari e fiaschi di vino accompagnati da filoni con salsiccia piccante ne sono successe di tutti icolori, le combinazioni provate superarono le posizioni del kamasutra. Alla mattina, lei essendo abituatissima a scopare , freschissima, cantarellando, sigaro in bocca, apre la saracinesca al nuovo giorno. Il tenente é a pezzi barcollante sulle ginocchia si veste privo di forze e fa per uscire. Lei se lo riagguanta sollevandolo, bocca piena di fumo e tira un bacio profondissimo ed innamoratissimo al gusto di nicotina e grappa. Con la scusa di vedere regolarmente il tenente e ricordargli di essere scopata ora lei pesta il marito ancora piú pesantemente e piú soventemente fino a che il marito ridotto ad un rottame tira le cinghie. Ora lei ha 55 anni, é piú impomente e forte che mai, i capelli e peluria sul corpo stanno ingrigendo. Ció che peró non é cambiata é la voglia di scopare, anzi é aumentata approffittando che ogni tre mesi c´é il contingente di alpini fresco di giornata. Ah mi dimenticavo ora il tenente, essendo il clitoride allenatissimo ed aumerntato fino a 18 cm preferisce farsi scopare esaclusivamente nel culo ringraziandola con giganteschi cazzi al silicone. Se la storia vi é piaciuta fattelo sapere atvsa@gmx.net