rituale africano by Andy. leonardot@planet-interkom.de Rituale Afriacano Come ogni anno a metaŽagosto il villaggio eŽin subbuglio per festeggiare il rituale piuŽimportante dellŽannata. Il villaggio eŽmolto grande, pieno di capanne di bambuŽ. Sono disposte in forma circolare cosicheŽ contornano un piazzale centrale abbastanza grosso. Le capanne sono tutte uguali tranne una, quella della regina della tribuŽ. EŽmattina presto e tutta la tribuŽeŽradunata nel piazzale in silenzio assoluto per non disturbare il sonno della regina. Unico rumore eŽil russare potente e cavernoso della regina che innonda per tutto il villaggio. Improvvisamente il russare finische seguito da uno spaventoso ruggio. La regina si eŽsvegliata e la tribuŽfinalmente icomincia rumorosa a festeggiare lŽimportantissima giornata. Si concentrano sul piazzale 24 guerrieri di 21 anni che dovranno lottare a coppie. Il vincitore assoluto avraŽlŽonore di diventare il prediletto della regina per un anno intero fino al rituale successivo. I tamburi incominciano a vibrare chiamando cosiŽla regina che daraŽ lŽordine dellŽinizio. I tamburi improvvisamente taciono, la regina appena alzata si presenta alla tribuŽcon tutta la sua maestositaŽ. La capanna reale eŽmolto grossa e la porta dŽentrata eŽenorme. Nonostante cioŽla regina per uscire eŽcostretta ad inchinarsi quasi a novanta gradi. Passata la soglia la tribuŽsaluta urlante e gioiosa la propria regina. Una negra enorme di minimo due metri e settanta. Grassissima e di una forza inumana. EŽnuda e mostra due tette molto piuŽgrosse di quelle di una vacca. I capezzoli sono rigidi e gonfi grossi come un grosso dito medio. EŽcompletamente coperta in tutto il corpo di peli densi, scuri e riccioluti. Il pube eŽun ammasso inumano di peloni lunghi 25 cm che coprono tutto il bacino da fianco a fianco riempiendo la pancia fino allŽombelico che sparische fra due rolli enormi di grasso. Le ascelle sono completamente innondate da dei peloni lunghissimi che escono furiosi da tutti i lati fino ad arrampicarsi sui lati delle tette mastodontiche. AvraŽcirca 45 anni ed nonostante il grasso che esplode sulle guance e sul mento eŽmolto attraente. Le labbra sono enormi e carnosissime e coprono dei denti robustissimi e ingialliti. Le sopracciglie sono foltissime e cespugliose, unite al centro dandogli cosiŽunŽespressione dominante e paurosa. I capelli sono folti e riccioluti e formano una criniera. Le guance sono coperte da peli neri che si unniscono ai baffi evidentissimi. Ha una barba fortissima che copre mento e tutto il collo grassissimo. Viene resata ogni terzo giorno e oggi deve essere davvero il terzo perche eŽcosiŽlunga da formare dei riccioli sul mento e vortici di peli durissimi sul collo. Il naso eŽmolto largo, tipico della popolazione negra con narici molto grosse e piene di peli che fuoriescono. EŽcon i pugni poderosi sui fianchi e gambe divaricate,. eretta col mento verso lŽalto che gli da unŽimpressione potente e maestosa. Stranamente la regina non ama parlare ma da ordini ruzggendo con la sua voce rauca e cavernosa. Un ruggito spaventoso, eŽlŽordine del rito della vestizione. Arrivano due servi dallŽinterno e appoggiano ai lati della regina due casse di legno a forma di scala alte un metro, quindi salgono e attendono il vestiario reale. Da dentro arriva una serva che porge la corona al servo. Gliela mette con cautela assoluta al centro della criniera. Segue gli orecchini di ossa di schimmia che gli vengono adattati agli orecchi con un poŽdi difficoltaŽin quanto la criniera di capelli deve prima essere spostata. Arriva il turno della collana di denti di leone che viene allacciata al collo da un servo mentre lŽaltro tiene alzata la massa di capelli. Quindi per finire arriva il mantello reale portato da quattro serve. EŽdi pelle di zebra e per farlo sono servite quattro zebre. Viene preso ai lati dai due servi che pesantissimo lo sollevano al collo della gigantessa allacciandolo con due ganci sopra le tettone. Un servo non riesce fare a menno di accarezzare il canion peloso fra le tette calde. La regina lŽosserva arcuando le sopracciglia, il servo incomincia a tremare dalla paura come una foglia, ma lei cambia espressione e un poŽsorridente con la sua manaccia pelosa gli accarezza il cazzo grattandogli con i suoi artigli durissimi le palle. Alza un braccio mostrando il mare di peli sudati e attaccaticci, tira un urlo spaventoso e da inizio alla festa. La tribu eŽin subbuglio e la lotta incomincia. La regina indietreggia maestosa facendo volare ai lati con la sua massa enorme servi e scale di legno. Entrata nella capanna si libera del vestiario gettandolo con disprezzo a terra e si sdraia nuda su un letto di tre metri e largo due costruito con grosse canne di bambuŽe coperto da foglie enormi di palma che giornalmente vengono cambiate con delle nuove. Altro ruggito cavernoso, lŽordine della colazione. Arrivano quattro servi in fila indiana, il primo porta su un vassoio di terracotta un maialino arrosto, il secondo una montagna di frutta esotica, il terzo unŽanfora da dieci litri di succhi ricavati da vari frutti. Il quarto ha un recipiente enorne che a fatica riesce a trasportare e si mette di lato aspettando. I tre si presentano al letto appoggiano davanti le pietanza ed inginocchiati aiutano la regina a divorare il tutto inboccandola con cautela. Dopo un poŽun servo disattento non eŽpronto a porgere la bevanda al momento desiderato, la regina con un urlo spaventoso alza minacciosa la mano e tira uno schiaffo tale al poveraccio che da terra vola per parecchi metri sbattendosi sanguinante contro la parete della capanna. Subito partono due servi che trasportano il poveraccio sputante vari denti allŽesterno. Un nuovo servo titubante prende subito posto davanti la regina e porge lŽanfora tremante. Finita la colazione la regina tira un rutto tale da rinbombare per tutto il villaggio. Si alza con un vigorosa potenza nonostante i vari quintali che si porta addosso, tira un calcio per farsi posto a cioŽche eŽrimasto della colazione, quindi i recipienti vuoti e si dirige verso il vaso enorme dove il servo inchinato a terra aspetta di fare il suo dovere. Lei si siede, prima una spruzzata potentissima di urnina che rimbomba contro la parete del recipiente e sembra durare unŽeternita. Poi chili di sterco puzzolentissimo che lei sprigiona con dei ruggiti bestiali. Finito il servirio da una manata al servo gettandolo a terra, eŽlŽordine di venir pulita. Lei si alza in piedi provocando un rumore tipico della ventosa e divarica le gambe imponenti come querce. Il servo si alza in piedi, arriva con la testa allŽaltezza della fica enorme e puzzolente di urina. Con lŽaiuto di un panno imbevuto di acqua calda gli pulisce la fica producando dei rumori attaccaticci in quanto le labbrone fra le gambe sono infradiciate di bava calda. Il servo pensando di aver terminato si dirige al di dietro verso il culo. La regina grunische e sbattendo la testa del poveraccio sulla fica morbidissima gli ordina di continuare a massaggiare. Il servo naturalmente ubbidisce e incomincia il solito rituale di ogni giorno. Massaggia il clitoride che gonfiandosi al massimo arrica ad una proporzione spaventosa. EŽrigido e gonfio con la testa arrossata e pieno di bava calda che ricorda il pene di un lupo. Il servo come dŽabitudine sa cioŽche la regina vuole e incomincia a bocca apertissima ad ingoiare il menbro facendogli cosi Žun pompino. La regina in calore massimo non resiste a lungo e incomincia a tremare su tutto il corpo seguita da unŽesplosione enorme di sperma che lava il servo da testa a piedi. Lo prende per il collo e con disprezzo se lo porta al culo dove il servo accuratamente pulisce lŽenorme culo pelosissimo dallo sterco. La regina ritorna sul letto e sdraiata fa segno con la mano ad un servo. Questo porge una specie di sigaro enorme fatto di foglie arrotolate. Lei lo prende fra i denti prende il servo con una mano per il torace e alzandolo si accente il sigaro con la torcia che il malcapitato tiene tremante in mano. Una tirata enorme che affumica la capanna quindi tira unŽaltro urlo. Secondo il rituale eŽ il momento di giustizare i condannati. Entra il primo prigioniero legato con mani e piedi ad un palo e portato a braccia da due guerriri robusti. Il palo viene disposto ai piedi della regina che osserva interessata. Lo strgone espone il reato alla regina: il condannato ha violentato una ragazzina di 10 anni. Lei agguanta con le sue manacce il palo per i lati e senza minimo sforzo si porta il condannato con il cazzo allŽaltezza della bocca. Grugniante come un orso incomincia a leccarsi le labbra quindi incomincia a fare un pompino impadronendosi completamente di cazzo e palle. Il prigioniero in quel forno caldo incomincia a godere gonfiando il menbro. Come inizia a pompare non dando il tempo di spruzzare con forza ma lentamente stacca con i suoi dentacci completamente il sesso, Incomincia a masticare con lussuria con movimenti spaventosi e rumorosi di mandibole, Il poveraccio urlante allo spasimo perde sangue a valanga. Lei solleva il palo si attacca con la bocca alla ferita e con gusto succhia e beve completamente tutto il sangue del poveraccio. LŽuomo dissanguato muore pendolante. Lei con disprezzo getta il tutto di parecchi metri e pulendosi la barba insanguinata con le braccia pelose fa segno di far entrare il prossimo. Il secondo viene portato davanti la regina con mani e piedi uncatenati. Lo stregone spiega che il condannato eŽun ladro. Lei si alza imponente e si inginocchia davanti al condannato. Lo osserva incazzatissima per piuŽsecondi sugli occhi mentre i suoi sonno arrossati dallŽodio. Mette le mani dietro lŽuomo strappa la catena come fosse uno spaghettino e mette la mani del condannato tremante sul davanti. Con una manaccia tiene fermo il torace e con lŽaltra prendendo il polso stira il braccio. Lentamente sbavando dalla lussuria tira il braccio verso lŽesterno. Un rumore di ossa rotte, di tendini strappati seguiti da un rumore lacerante. Il braccio eŽcompletamente staccato. Il negro urla spaventosamente dal dolore inumano. Lei noncurante osserva il braccio ispezionandolo come fosse un qualche cosa di riluttante, alza lŽaltro braccio e gli infila il braccio strappato. Il poveraccio sviene e viene portato via. Entra il terzo e ultimo condannato che ha lŽonore di essere giustiziato dalla regina. Seduto su una sedia con le mani legate su dietro viene portato ai piedi della regina. Lo stregone spiega che il guerriero durante unŽazione di caccia al leone eŽscappato lasciando il compagno solo che naturalmente eŽstato sbranato. La regina seduta sul lato del letto con le gambe divaricato mostrando la sua caverna pelosa e in calore prende il guerriero con le sue mani potenti tirandoselo a se sedia compresa. Con una mano prende le due caviglie imprigionandole in una morsa micidiale e con lŽaltra appoggia il palmo sulle coscie dell üomo. Immobilizza col suo peso e forza le coscie e incomincia lentamente a sollevare le caviglie verso lŽalto. Le gambe arrivato alla posizione arrizzontele normalmente hanno finito la corsa. Lei continua a sollevare le caviglie fino a che i tendini dietro le ginocchia scoppiano. Continua a sollevare e le coscie si staccano dal resto delle gambe pur rimanendo con un lembo di pelle attaccate ma producendo un rumore spaventoso di ossa rotte. LŽuomo urlante sviene e viene portato allŽesterno tirato per le braccia e seguito dalle gambe senza vita. Dimenticando il tutto soddisfatta continua a gustarsi il suo sigaro e sdraiandosi sul letto si stira sulle braccia e gambe come per rilassarsi. EŽlŽordine della toilette giornaliera. Premurose arrivano quattro serve con unguenti e materiale da trucco. Una incomincia a lavarla da testa a piedi, lŽaltra seduta sulla pancia a gambe divaricatissime massaggia le tettone enormi, La terza con un coltello affilatissimo gli rade la barba a secco producento un rumore simile a quello di un seghetto da ferro e la quarta la rilassa lavandogli la fica entrando con mezzo braccio dentro la caverna vogliosa. Viene truccata in faccia con i colori della tribuŽquindi pettinata con un pettine enorme. Per tutto il tempo della toilette a braccia larghe per rimanere in esercizio tiene sollevati sui palmi due servi seduti e altri due che agrappati sui bicipidi emormi sembrano essere sui rami di una quercia. Finita la toilette con un potente movimento si libera dei quattro servi facendoli volare allŽaria. Si tasta soddisfatta le due montagne di muscoli delle braccia quindi si addormenta col sigaro in bocca. Silenziosi entrano sei ragazze e sei ragazzi sui sedici anni costretti a partecipare al rito della liberazione come tutti i sedicenni della tribuŽ. Vengono disposti nudi su un lungo tavolo a carponi con il culetto allŽaria. Silenziosi e tremanti aspettano il momento del rituale. Secondo la teadizione dellaŽtribuŽeŽuna specie di cresima che serve a far entrare ufficialmente i giovani come sudditi della regina quindi appartenenti alla tribuŽ. La regina si sveglia e alla vista dei dodici culetti si siede soddisfatta sul lato del letto a gambe divaricate. Incomincia a massaggiarsi la fica entrando con la sua manaccia dentro quel cratere viscido. Il clitoride incomincia a farsi vedere ingrossandosi gradatuatemente seguito dai grugniti di lei in calore massimo. Nella capanna cé solo lei i dodici giovani e un servo che deve tener fermi i corpi durante la celebrazione del rito. Il tavolo e allŽaltezza giusta per far arrivare i culi allŽaltezza del clitoride di lei. Da una tirata vogliosa al sigaro quindi si dirige al primo culetto vergine. Con un urlo tremento del giovane seguito dai grugniti vogliosi di lei il primo viene sverginato, anzi lacerato dalla stanga dŽacciaio di lei. Quindi il secondo o la seconda tanto per lei i culi sono tutti uguali. Arrivata al dodicesimo giovane da una tirata al sigaro che per tutto il tempo teneva fra i denti noncurante dei lamenti dei giovani. Il servo che fra lŽaltro eŽun eunuco fa scendere i giovani dal tavolo e li accompagna allŽesterno e farli sanare dalla lacerazione con unguenti medicinali dallo stregone Una volta uscito un urlo rimbomba nella capanna. EŽlei che ordina allŽeunuco di salire sul tavolo e mettersi a pecorina. Nonostante le dodici sverginate il clitoride arrivato ad una misura spaventosa eŽancora voglioso in quanto lei non ha ancora goduto. LŽeunuco tremante si mette in posizione e subito viene penetrato paurosamente dal menbro brutale di lei. Il servo urla e si dimena, ma lei con le sue manacce forzute se lo tiene incatenato al menbro. Con movimenti furiosi gli distrugge il culo fino a che urlante spruzza dalla fica litri di yougurt selvaggio. Soddisfatta ritorna ansimante dalla lussuria a letto attendo ansiosamente lŽultima parte della festa: il rituale della premiazione. Sono le cinque della sera e fra una cosa e lŽaltra la regina si eŽdivorata montagne di pietanze. Due servi entrano e portano a braccia un vecchietto, magrissimo, pieno di rughe che trmante siedono a terra ad un lato della capanna. Lei non batte ciglio per guardarlo e batte le manacce per iniziare lŽultimo atto. Si presenta il vincitore della lotta. Un giovane di 21 anni robustissimo e molto muscoloso, lavato e profumato a dovere dalle serve di lei per essere piuŽattraente. Lei sdraiata di lato gli fa segno con dito di avvicinarsi, se lo osserva e ispeziona minuziosamente girandoselo piuŽvolte su se stesso. Si alza possente in piedi, lo prende sotto le ascelle e senza il minimo sforzo se lo solleva con il pube coperto allŽaltezza della bocca. Con fiato ansimante dalla lussuria strappa con i denti la stoffa dal pube lasciando cosiŽil cazzo in vista. Il cazzo eŽdi ottime proporzioni ma purtroppo non eretto data la paura che il giovane ha davanti a quel mostro peloso. Lei grugnante incomincia a leccargli con estrema professionalitaŽ il tutto facendo in pochissimo tempo gonfiare il cazzo a proporzioni soddisfacenti. Per una donna normale potrebbe essere di dimensioni bestiali ma per lei non e niente di eccezzionaleŽ, normalmente si fa scopare da muli e cavalli. Appoggia il cazzo sulla lingua enorme come fosse su un morbido vassoio e con forza aspira il menbro palle comprese. Gli fa un pompino tale che quasi il giovane sviene dalla lussuria. Lei appoggia la pancia di lui su una sua manoma e sospeso allŽaria ispeziona con il suo grosso pollice medio il buco del culo che a sua volta quando aveva 16 anni eŽstato liberato da lei dalla verginitaŽ, ma lei non si ricorda di lui in quanto di culi ne ha sverginati a centinaia. Il buco col passare degli anni si eŽristretto quindi bisogna riattivarlo. Si sdraia a letto prende con le mani il torace possente del giovane circondandolo completamente con le dita e senza esitazioni se lo impala alzandoselo a bassandoselo sul palo vibrante. Il giovane prima urla ma poi incomincia a sentirsi a suo agio e massaggiando con i muscoli anali il membro fa godere tremendamente la gigante. Soddisfattissima lo stacca dal clitoride e gli tira un bacio tale da lavargli completamente tutta la faccia.. Se lo tiene stretto con il corpo fra le tette enormi e pelose leccandoselo in continuazione e facendolo sobbalzare ad ogni respirata dei suoi polmoni possenti come fosse sul mare ondoso. Cosi lei abbandona la presa e soddisfatta pende le braccia ai lati del letto asspendosi. Lo stesso fa il giovane fra le montagne calde e pelose delle tettone della regina. Passa qualche ora e la regina assopita allarga le gambe. La vagina attaccaticcia incomincia inconsciamente a provocare rumori lussurreggianti facendo sculettare la gigante. Svegliato da quei sobbalzamenti sismici il giovane scivola giuŽper la montagna di grasso della pancia e arriva con la faccia davanti alla vagina di lei che emana un odore densissimo e selvaggio di sesso. Incomincia a leccare per bene le labbrone facendosi posto con le mani fra la foresta di peli. Entra con un dito ma si accorge che eŽuna cosa assurda, quindi infila tutto il pugno quasi fino al gomito. Nonostante la ciclope continui a dormire incomincia a massaggiare con lŽutero il braccio in modo tale da tenerlo talmente incastrato con la forza dei suoi muscoli vaginali da rendere impossibile ogni tentativo di estrazione. Ora la gigante si risveglia e tenendo sempre imprigionato il braccio si accende noncurante un sigaro. Il guerriero eŽsudato al massimo e anche un poŽtitubante della situazione imbarazzante. Lei allargamdo al massimo le gambe e lasciando la presa mostrando cosiŽuna padronanza totale del suo sesso per la prima volta parla. Una tossita cavernosa e catarrosa: "ora scopami!" Il giovane un poŽpreoccupato in quanto sicuramente il suo cazzo si disperde in quella caverna pelosa cerca di fare del suo meglio. Entra con forza al massimo penetrando anche le palle. Lei per la prima volta con amore e delicatezza mette le manacce sul culo di lui e se lo incastra imprigionando il bacino del gionane con le labbrone pelose e calde della fica. Improvvisamente succede una cosa inaspettatessima. LŽutero sufficente per un cazzo di mulo si rimpicciolisce comprimendosi pefettamente come fosse un fodero di una sciabola,. In quella posizione crea ondate di massagi al cazzo del guerriero che urla dalla lussuria. Lei con le sue mani potenti non permette al giovane di muoversi, fa tutto lei con il suo utero. Ansimante, sbava e manda grugniti di piacere. Dopo un poŽtutti e due vengono. lui spruzzando dentro a quel forno anche lŽanima e lei con rumore scuassante liberando una valanga di liquido viscido e caldo. Si mette le mani rilassata sotto la testa e mentre il giovane gli masturba con la mano il clitoride enormemente ingrossato e viscido guardando il vecchietto tremante a terra dice: "Vedi quel vecchietto? Bene quello eŽstato per un anno intero il mio prediletto!" Il giovane un poŽstupito: " ma quanti anni ha il vecchio?" Lei con una risata rauca e sarcastica premendosi il giovane con forza a se stessa e immobilizzandolo completamente come fargli capire che non ha via di scampo: " 22, eŽstato il guerriero vincente dellŽanno scorso!" Altra risata sarcastica seguita dal sudore freddo che al giovane gli scende dalla schiena.