Ritorno allŽinfanzia by Andy, leonardot@planet-interkom.de Ritorno allŽinfanzia Una bellissima giornata di sole al parco municipale. Un signore sui trentŽanni siede rilassato su una panca leggendo il quotidiano. Si chiama Sandro ed eŽ soddisfatto dopo tanti anni di assenza di trovarsi di nuovo nella sua cittaŽ natale. Di fronte a lui dei bambini stanno giocando allegri e ridacchianti sullŽangolo dedicato ai giochi. Sandro abbassa il giornale ed osserva pensante i bambini. Il suo pensiero vola indietro di trentŽanni a quando da bambino anche lui allegro giocava al parco senza problemi o preoccupazioni. Alza gli ochhi verso il cielo e mentre osserva le nuvole che lentamente camminano incomincia a sognare ad occhi aperti. Improvvisamente un qualcosa interrompe questa situazione. Una persona dal di dietro gli mette una mano sugli occhi e con voce bassissima e rauca cercando di essere il piuŽgentile possibile gli sussurra sullŽorecchio: "indovina chi sono!". Sandro istintivamente copre con le sue mani la mano sconosciuta ed incomincia a palparla. EŽuna mano enorme, coperta di peli. Fa per staccarla dal suo viso ma sambra di marmo, non si muove di un millimetro anche se lui sforza con le sue due mani. Incomincia un poŽpreoccupato ad indovinare. "pensando al fabbro del parse, un omaccio molto grosso dice: "Giovanni il fabbro". Dal di dietro tuoneggia una ridacchiata catarrosa: "acqua". Sandro ripensa e tira ancora una volta ad indovinare, forse eŽil suo amico intimo dŽinfanzia:" adesso lo so sei Marco!" Altra ridacchiata: "acquetta!" ripete la persona sconosciuta. Marco pensoso palpa la mano e si accorge che le unghie sono lunghe, arcuate e dure come artigli. A questo punto Sandro non sa piuŽcosa pensare, addirittura pensa di essere molestato da qualche finocchio o travestito. Vedendo la persona ignota che Sandro si innervosische. gli sussurra con voce cavernosa ma con un tono amoroso: "allora ti arrendi?" "Si" risponde Sandro eccitato dalla curiosita. "chiudi gli occhi e aprili quanto te lo dico io" replica la voce estranea. La manona si stacca dal viso, passano due secondi, si sente preso da sotto le ascelle da due mani enormi e fortissime. Sempre con gli occhi chiusi istintivamente si aggrappa agli avambracci della persona accorgendosi che ha a che fare con delle braccia muscolosissime e pelosissime. Si sente sollevato da terra e senbra che il volo non finisca mai. Ora eŽallŽaltezza con la sua faccia alla faccia della persona misteriosa. "Ora apri gli occhi" odina il vocione. Sandro non crede a cioŽche gli sta davanti. Una testa enorme con dei capelli nerissimi, folti , lumghissimi e robusti come fili di ferro. La faccia eŽbellissima con unŽespressione innamorata. Occhi enormi e celesti, labbra gigantesche e carnosissime che socchiuse e incitanti mostrano dei denti robustissimi un poŽingialliti. Sopracciglia robustissime, curate ma mostrano dai peletti circostanti che originariamente devono essere come cespugli che si uniscono sopra il naso. La faccia eŽcoperta da uno strato spesso di cerone che peroŽnon riesce a coprire completamente una barba robustissima che va da unŽorecchio allŽaltro scendendo giuŽper il collo robusto come un lottatore. Le basette scendono fino alle orecchie coprendole completamente in quanto i peli della barba sono talmente cresciuti diventado cosiŽlunghi come dei capelli. EŽprofumata e emana dalla bocca un alitio che sa fortemente di nicotina. Ha degli orecchini di corallo, lo stesso al collo. Sandro eccitato, vedendosi sollevato da due braccia erculee si agrappa ai bicipidi enormi e duri come lŽacciaio di lei, incomincia a soffrire di vertigini trovandosi per la prima volta sospeso nel vuoto ad unŽaltezza spaventosa La strana donna arcuando le sopracciglia domanda: "mi hai riconosciuto ora?" Lui fa segno di no con la testa mancandogli il fiato dallo stupore. "Sempre tenendolo sollevato senza fare il minimo sforzo fa una risata enorme catarrosa, stende le braccia come volesse farlo guardare meglio: "sono Lina, la tua piuŽcara amica dŽinfanzia, non ti ricordi?" Sandro osserva quel corpo gigantesco ed erculeo. Porta una vestaglia attillatissima e cortissima che sembra scoppiare sui bottoni. Le tette sono grosse e dure come due angurie, al centro escono dei peloni neri e lunghi. EŽscollatissima, si intravvedono le aureole enormi e brune coperte di peli. I capezzoli sono rigidi e grossi come cetrioli dalla lussuria. La vestaglia eŽcortissima, copre appena lo slip. Escono dei peloni foltissimi e lunghi che partono dal mezzo delle coscie muscolosissime ed enormi e abbassandosi coprono completamente senza pausa le gambe fino al dorso dei piedi e sulle dita. sandro tremante da quella visione da fantascienza sempre sollevato osserva i piedi enormi: "ma quanto hai di piede?"" 51 dice lei e i sandali sono fatti su misura. "E quanto pesi?" " Se vuoi le misura dettagliate: sono alta 2 metri e 32, peso 195 chili, 2 metri di torace, 80 di bicipide. 110 di coscia, sollevo a braccia tese due pesi da 95 chili per cinque minuti, e per esser precisa il mio massaggiatore preferito eŽdi 15 cm di diametro e 35 di lunghezza!" Una risata enorme di cuore. Sandro sempre sospeso ed eccitatissimo:" ma eri cosi piccolina e mingherlina. fai del culturiismo. "assolutamente no , da me eŽtutto naturale e la natura eŽstata molto generosa con me in tutti i sensi come vedi e di piuŽdi cioŽche puoi immaginare. Si adagia il corpo tremante di Sandro su un braccio e accarezzandogli il pantalone allŽaltezza del cazzo che quasi sta per spruzzare dice: "ora andiamo a giocare sulla sabbia come facevamo da bambini. Come si avvicina alla sabbia i bambini spaventati da quella figura inumana scappano via. Lei adagia Sandro e si siede sulle sue gambe piegate. In questa posizione eŽalta come Sandro in piedi. Lei prende le mani Di Sandro le fa sparire sotto il cespuglio enorme delle ascelle sudatissime, se lo incastra sulle tettone lussurreggianti, gli prende le guance con la sua manona, con lŽ altra sul culo di lui se lo pressa senza dar possibilitaŽdi scampo e gli tira un bacio tale, infilandogli completamente la lingua dentro la gola che quasi lo soffoca. Sandro assapora quella saliva abbontante e calda al gusto di nicotina tremando dalla lussuria. Viene copiosamente e le gambe non riescono piuŽa trenerlo in piedi. Lei si eŽaccorta che il cazzo pompava fra il suo ombelico e le tette, stacca la bocca dalla sua provocando un rumore simile a una ventosa, lo guarda negli occhi ed eccitata dice:" ora andiamo nel nostro nascondiglio a giochiamo a marito e moglie come facevamo da bambini. Se lo prende in braccio amorosamente tenedolo con una mano sul culo e con lŽaltra sulla nucca, lui si agrappa al collo erculeo di lei e mentre se lo gratta con la sua barbaccia amorosamente gli racconta ricordandosi del passato quando facevano da bambibi i primi approcci ed esperienza sessuali. "Che lavoro fai?" domanda lui. Data la mia mole lŽunico lavoro che ho trovato eŽ lo scaricatore di porto, scarico imballaggi di tutti i tipi dalle navi a terra per otto ore al giorno. Per me eŽun passatempo. "Ma ci sono un sacco di tipacci al porto" replica Sandro. Lei:" da quando ne ho ammazzato uno di due metri stritolato dai miei bicipidi che armato di coltello mi voleva violentare cŽeŽpace assoluta e tutti mi rispettano, non perche sono una donna ma per paura di fare la stessa fine. Mette sempre camminando una mano in tasca estrae un sigaro incominciato, lo accende, da una tirata enorme soddisfatta: "Ti dispiace se fumo? Lui fa segno di no, "sono passata ai sigari percheŽdicono che sono piuŽsalutari delle sigarette." EŽbello vederti fumare il sigaro, ti da una nota sessule enorme" dice eccitato Sandro.Palpandogli il cazzo indurito: "Sei sempre il solito corteggiatore". Arrivamo finalmente a destinazione, un posto fra i cespugli ben nascosto. "Ti ricordi cosa facevamo da bambini? Lui fa cenno di si con la testa. Lei tenendo il sigaro fra i denti, incomincia a spogliarlo completamente. Il cazzo di Sandro eŽrigido ma per lei eŽuno stuzzicadente, non lo dimostra peroŽ evitando di umiliarlo. Con tutta la sua maestositaŽ si leva la vestaglia, non porta ne reggiseno ne slip. Si mette le mani dietro la nucca, divarica le gambe e dice: "ti piaccio?" Lui vedendo quel ciclope pelosissimo e muscolosissimo con due montagne di tette e un cespuglio impressionante che copre tutto il bacino da fianco a fianco alzandosi fino allŽombelico senza perder tempo si scaraventa sulla fica bagnatissima di lei essendo esattamente in piedi allŽaltezza giusta. Con le mani cerca di far breccia fra i peli foltissimi e mette in evidenza una fica di proporzioni gigantesche. Sbalordito osserva il clitoride che gonfio dalléccitazione eŽgrosso come una cappella di un cazzo enorme e lungo 7 cm. " mai vista una fica del genere vero?" Lui eccitato infila completamente tutta la mano dentro quella voragine viscida e calda facendola ballare nel vuoto. Ingoia il clitoride aprendo al massimo la bocca e incomincia a succhiare. Lei impazzisce dalla lussuria, si massaggia i capezzoli che hannpoassunto proporzioni enormi, si massaggia la pancia muscolosa e coperta completamente di peli sudati, si passa le mani sulla faccia provocando un rumore come la carta vetrata percheŽnel frattempo dato il calore estivo la barba incomincia gia a crescere. Normalmente ha sempre il rasoio elettrico in tasca in quanto si deve rasare piuŽvolte al giorno, Ora peroŽha ben altro da pensare che a radersi. Il clitoride incomincia a crescere aumentando di 5 cm. Sandro lo prende con le mani e continua a sleccarselo. Stacca la bocca e osserva quellŽorgano inumano che nel frattempo sta pompando a vuoto ed ha raggiunto la lunghezza di 18 cm. Lei ansimante col suo respiro cavernoso: "Te lŽavevo detto che la natura eŽstata generosa con me" Lui: infilando le due nani completamente dentro la fica bagnatissima, con il clitoride appoggiato sulle braccia, lecca il menbro avanti e indietro per tutta la sua lunghezza come fosse un gelato.Lei ansima sempre piuŽfino al punto che urlante come unŽorso esplode e spruzza litri di nettare caldo e attaccaticcio lavando completamente il suo uomo da testa a piedi. Lei gli porge la vestaglia:"asciugati". Lui "percheŽeŽcosi caldo che mi sembra di riessere in pancia di mia madre. Lei se lo prende per il torace , lo solleva e se lo bacia con ardore. Il menbro di lei eŽduro come lŽacciaio e in quella posizione si trova fra le palle di lui. Lei facendolo scivolare avanti e indietro rincomincia ad eccitarsi. Lo stesso peroŽfa anche Sandro. Lei incuriosita: "ti piaccio cosiŽcome sono?" Lui ti amo disperatamente, fai di me cioŽche vuoi, fammi morire dalla lussuria. Ti voglio vesere soddisfatta e felice come non sei mai stata. Lei: "guarda che ti prendo in parola" " fai cioŽche vuoi per me va tutto bene". Lei lo osserva negli occhi, gli sussurra nellŽorecchio: ora ti faccio provare cioŽche non hai mai vissuto in vita tua. Se lo gira e lo appoggia ad un ramo di un albero con la pancia in giuŽ. Si infila un dito dentro la fica bagnandolo completamente di quel lubrificante caldo, Allarga con una mano le chiappe del culo di lui e incomincia a infilare il dito lubrificando il buco. Sandro prova del dolore, ma sopporta volendo far felice quella gigante di donna, anche percheŽnon abrebbe via di scampo contro quel bastione peloso. Cerca di calmarsi respirando a fondo mentre lei massaggia il buco. Pensa quindi finisca li. Improvvisamente peroŽlei lo agguanta, lo immobilizza con la sua forza erculea e in un sol colpo penetra furiosa dentro il culetto vergine con la sua verga eccitatissima. Ignorando le urla di liui anzi coprendole con i suoi ruggiti cavernosi, batte furiosamente sempre piuŽ. Impalato lo solleva dal ramo e portandesolo avanti in dietro con la forza dei suoi bicipidi lo penetra in continuazione sempre piuŽselvaggiamentesospeso da terra Sembra non venire mai anche percheŽlŽultima eruzione non era molto lontana. Improvvisamente lui squartato non sente piuŽdolore e incomincia a provare un piacere immenso avendo la prostata completamente massaggiata da quel ordigno micidiale. Lei lo blocca infilato contro il suo bacino senza dargli possibilitaŽdi scampo tenendolo incastrato in una morsa bestiale. Il clitoride pompa, il cazzio di lui e irrigidito dalla lussuria, contemporaneamente lei spruzza litri dii bava calda e viscida e lui spruzza copiosamente sperma a distanza. Sempre tenendoselo incastrato in quella posizione lei avendo le gambe tremanti dalla lussuria provata si inginocchia. Lui portando le mani allŽindietro cerca di accarezzarla amorosamente come volesse ringraziarla. Lei estrae pian piano il menbro ancora rigido provocando quasi un rumore di ventosa in quando il buco eŽpassato da unŽapertura enorme a quella usuale. Lei eccitatissima e innamoratissima: ti eŽpiaciuto? Lui come risposta: "ma sei sposata?" "sono divorziata da due anni e questa eŽstata lŽunica scopata di questo periodo." Che tipo era tuo marito?" domanda lui incuriosito massaggiandosi il buco del lŽano ancora infuocato dalla penetrazione. Lei leva la mano dal culetto e continuando delicatamente a massaggiarlo cercando di alleviare il dolore " Siamo stati sposati dieci anni, era un uomo fortissimo, non come me peroŽera alto quasi due metri e pesava 120 chili. Giornalmente volevo essere scopata piuŽvolte cosicheŽdopo 10 anni di matrimonio si eŽridotto tisico a 45 chili. Passata la malattia ha chiesto il divorzio in quanto non voleva piuŽessere violentato dalla mia voragine vogliosa e dalla mia spada affamata di sesso." "posso capirlo, nelle ultime ora ho provato ci che non ho provato in tutta la mia vita. Cosa penseresti se ci mettessimo assieme anche se sono solo 1 metro e settanta e peso 68 chili? Lei pensosa estrae un mozzicome di sigaro, lo accende tira una boccata enorme e spruzza quella nuvola di fumo sulla faccia di lui. Sei pronto ad accettarmi come sono, con la mia statura , il mio peso, i miei peli, la mia forza, i miei vizi e le mie qualitaŽed esigenze sessuali? Lui: "penso che in vita mia non possa esser piuŽfelice di cosiŽe sono pronto per te a farmi straziare dalla tua potenza sia corporea che sessuale. Un bacio enorme ed eterno che sembra unŽaltra scopata. Liquidio copioso e profumato si mescola con ii peloni delle coscie muscolosissime di lei. "Andiamo a casa mia, eŽa due passi " dice lei eccitata. Si rivestono, lei spegen con due dita il mozzicone e lo inghiotte masticandolo compiaciuta di tutto cioŽche eŽsuccesso, Si avviano verso la casa di lei. Lui fa fatica a stargli dietro, un passo di lei eŽtre dei suoi e la segue obbediente come fosse un cagnolino. Arrivati a destinazione Sandro si accorge che tutto eŽrapportato alle misure della gigante. La porta eŽalta 2 metri e mezzo Tuuto il mobiliario eŽenorme come lei e fatto su misura. Il letto eŽdi mattoni percheŽ nessun letto potrebbe sopportare il suo peso, eŽcoperto da tre materassi da due metri che messi accanto uno allŽaltro formano una lunghezza di tre metri, perfino gli attaccapanni sono su misura. I piatti sono come piatti da portata e i bicchieri da litro. Il Bagno ha una vasca che sembra una piscina e la doccia eŽalta tre metri. Alla parete céŽlŽimmancabole rasoio elettrico e lei aprendo un cassetto mostra piuŽrasoi distrutti dalla sua barbaccia, ogni sei mesi ne deve comperare uno nuovo. Lei; se vogliano vivere assieme naturelmente bisogneraŽ spostare i mobili per esempio lŽarmadio e mentre dice questo abbraccia un armadio enorme pesantissimo e con la massima disinvoltura lo porta da un lato allŽaltro. Ad ogni modo non ti devi preoccupare faroŽtutto da sola, le tue forze devono essere a disposizione di altre cose e mentre dice cioŽcivettuola guarda il cazzo di Gino. "Vuoi farti un bagno?" "Bella idea " risponde Sandro. Lei prepara la vasca riempendola solo a un quarto e si spogliano. "Ma eŽvuota " replica Sandro. " Non preoccuparti quando entro io quasi traboccheraŽ." Dicendo cioŽfa una risata di cuore. Difatti entra e incomincia ad insaponarsi, Quella massa enorme di muscoli pelosi mescolati alla schiuma fanno eccitare in modo pazzesco Sandro. Entra nella vasca e si siede sulla pancia di lei come se stesse cavalcando, Lei se lo tira col cazzo fra le tettone enormi e facendolo scivolare sui muscoli addominali con lŽaiuto delle sue manacce pelose che agguantano il culetto di lui lo fa quasi godere. Lui massaggia i capezzoli gonfiatissimi e rigidi come stendardi. Non puoŽscivolare in giuŽin quanto il clitoride gofio e rigido fa da freno al suo culetto. Allarga le tettone insaponate, si infila dentro e si strofina la faccia sulla barbaccia di lei grugnando come un cane in calore. Lei eŽorgogliosa della sua barba eŽfelice che a Sandro gli piaccia. La settimana prima ha dovuto picchiare a sangue un teppista che la scanzonava percheŽaveva la barba lunga. Prende Sandro con le sue nanacce sotto ler ascelle lo solleva oltre le sue tettone e se lo siede sul petto. Sandro eŽcome se fosse seduto su una comodissima poltrona con come schienale due tettone lussuriose. Prende il cazzo di Gino e se lo strofina sul viso irsuto facendolo arrossare dal grattamento. Apre la bocca come fosse un leone, tira fuore la linguona calda, appoggia palle e cazzo indurito e aspira il tutto come fosse un sorbetto. Gino impazzisce. Lei pressandoselo sulla bocca senza dalgli possibiltaŽdi scelta gli fa un pompino tale con lŽugola che sembra volesse estrare le interiora attraverso il foro del cazzo. Urlante Sandro viene e lei senza batter ciglio ingoia tutto fino allŽultima goccia lasciando scivolare lo sperma in gola come un ruscello fa nel suo letto. Sandro si rilassa adagiandosi senza forze e felice sulle tettone dure come fossero di marmo. Mette Sandro in piedi fra le sue coscie aperte, quindi si alza senbrando una balena che sguizza dal livello del mare. Prende unŽasciugamano grande come un lenzuolo a due piazze e tenendo con una mano Sandro sollevato lo asciuga con amore canticchiano con il suo vocione da basso. "Ora mi devo radere" se vogliano uscire per mangiare". Se permetti questo eŽe saraŽsempre compito mio. Lei in piedi davanti allo specchio mette Sandro in piedi dentro il lavandino, in questa posizione eŽallŽaltezza giusta del viso di lei. Lei si accende un sigaro,Sandro incomincia a massaggiare il viso col preshave quindi a raderla con amore. Il rasoio piuŽvolte si inceppa dovendo essere in continuazione svuotato.Finito il lavoro Sandro passa soddisfatto la mano sulla faccia liscia ma sempre nera essendo la barba troppo forte e densa. Quindi massaggia il suo amore con lŽaftershave. Lei parlando con il sigaro fra identi lo appoggia a terra, ".ora sono di turno io, mi devo truccare per bene, devo essere bellissima per il mio nuovo amore.Se proprio mi vuoi aiutare pettinami i capelli. Dicendo questo libera la criniera possente dalla fascia che teneva i capelli uniti. I capelli bellissimi scendono quasi fino al sedere. Gino prova a pettinarla ma in punta di piedi e a braccia tese non arriva neanche alle ascelle di lei. Lei fa un sorrisino un poŽscanzonato prende una scala e lo appoggia sullŽultimo gradino, ora eŽallŽaltezza giusta. Incomincia a spazzolare con amore e con cura i capelli foltissimi di lei immergendo piuŽvolte eccitato la faccia dentro quella foresta di capelli. Lei incomincia con cura a radere i peli superflui delle sopracciglia col rasoio elettrico. Passa allŽoperazione mimetizzo che eŽil lavoro piuŽgrosso, chili di cerone per coprire lŽombra della barba. Stacca il sigaro dalle labbra come sempre lo spegne nocurante con le dita. Si mette con cura il rossetto. Si smalta le unchie delle mani e dei priedi di rosso fuoco obbligando qualsiasi persona cosiŽad osservare la peluria delle dita. Improvvisamente sente uno spruzzo sulla schiena. EŽ Sandro che si eŽeccitato avendo abbracciato la massa di capelli di lei. Lei compiaciuta: "il mio porcellino ha goduto ancora, mi fa piacere ma puliscimi la schiena. Lui prende lŽaccappatoio e lŽasciuga per bene. Si mette due anelli enormi alle orecchie che potrebbero far da collana a Sandro, e domanda a Sandro di aiutarla ad allacciare il collare di velluto nero al collo. Lui sempre sulla scala lŽaiuta e dandogli un bacio sulle basette foltissime: "sei bellissima, ti amo disperatamente. Lei deve fare la pipiŽ e seduta sull Ženorme WC gira la scala verso di lei. Il cazzo di Sandro sempre duro eŽallŽaltezza della sua bocca e aproffitta per dargli una leccata alle palle come si deve sempre senza rovinare il trucco. Va in camera da letto per vestirsi. Sandro la segue come un cane percheŽnon vuol perdere la scena. Lei apre lŽarmadio enorme come lei e incomincia a studiare su che vestito deve scegliere. Si mette un tanga eccitantissimo nero che sparisce fra le enormi labbra carnose di lei. Il clitoride soffocato dalle mutandine sembra esplodere e perforare la stoffa. Il pelo fuoriesce da tutti i lati rendendola adorabile come una dea greca Si mette delle calze bianche trasparenti che rendono ancora piuŽevidenti i pelacci delle gambe, tacchi a spillo di metallo per sopportare i suo enorme peso di 15 cm che la portano ad unŽaltezza di 2 metri 47, una cosa ciclopica. Decide di mettere un vestito nero attillatissimo, molto scollato e supermini. EŽsplendente, si spazzola i peli delle ascelle e fra le coscie. Odina i peli fra le tette e con tono civettuolo con la sua voce cavernosa: "sono pronta, ti piaccio?" Lui non puoŽrispondere percheŽproprio in quel momento ha coronato la masturbata con un possente spruzzo. "Riserva le forze per questa sera, maialino!" esclama lei eccitata. Controlla la sua borsetta, che in realtaŽeŽgrande come una borsa da documenti, che ci sia tutto soprattutto il rasoio a batteria e i sigari e attende seduta sullŽenorme divano che Sandro si vesta accendendosi un nuovo sigaro. EŽuna visione da sogno e farebbe impazzire qualsiasi uomo. Se fosse una puttana potrebbe essere miliardaria. Rilassata flette il braccio palpando soddisfatta lŽenorme muscolo del bicipide. Per strada lui aggrappato a braccio teso sul braccio peloso di lei che la segue quasi correndo per starci dietro. Le macchine per strada osservando una scena tale sono costrette a frenare per non creare incidenti. Una peroŽva a sbattere contro un bus. Lei non si eccita, conosce la situazione molto bene. Hanno deciso di andare al cinema. Per lei eŽstato portato un piccolo divano sul corridoio accanto alla prima sedia in quanto per le ci vorrebbero tre sedie e i tre seduti dietro non vedrebbero che una parete insormontabile di muscoli e capelli. Il film incomincia e lei subito mette la sua manona dentro il pantalone di Sandro, lui si stira dalla lussuria e con le dita gioca a fare dei riccioli con i peli che escono dallo slip. Massaggia il clitoride che aumentando di volume solleva lo slip rendendolo teso al massimo. Il sospiro di lei cavernoso e catarroso diventa ansimante e senpre piuŽeccitato. Improvvisamente si sente uno strappo di stoffa, il clitoride ha distrutto lo slip. Lui con le due mani volto verso lei incomincia a masturbarla. Fortunatamente il film eŽrumoroso e copre il boato del vulcano di lei che erutta lava incandescente. Estrae dalla borsa i fazzolettini e consumando un pacchetto intero si aciuga fica e gambe. Uno della fila dietro: Silenzio per favore. Lei passa il braccio muscoloso di dietro prende il malcapitato per il collo. lo solleva sopra la testa di Sandro disperato dalla scena , lo prende fra le costole e stringendolo fino allo spasimo incazzatissima per essere stata interrotta del momento eccitante lo scuote producendo rumore di ossa rotte. Lo gira appodggiandolo a terra e facendo forza dei muscoli della gambe con lŽaiuto del piede lo scaraventa rotolante fino a dieci metri di distanza. Nessuno si permette di protestare, solo la maschera vedendo il poveraccio svenuto organizza il trasporto allŽospedale. Finito il film lei ha divorato chili di cioccolatini e noccioline varie. Lei sussurra a Sandro: che ne diresti di un bel coctail? Sandro acconsente anche percheŽnon puoŽcontraddirla. Entrano in un bar molto elegante ma vuoto Il barman vedendo il ciclope incontrollato fa cadere un sacco di bicchieri. Lei indifferente si siede su un divano da tre occupandolo completamente. Il divano fa rumori vari e sembra distruggersi da un momento allŽaltro. Sposta con le gambe il tavolino un metro piuŽavanti per far posto alle sue gambe ciclopiche. Il barman va al tavolo ed eccitatissimo prende la comanda. Ordina lei e con tono imperativo: "per il signore unŽacqua minerale e per me un bel coctail ben alcolico triplo accompagnato da nocciolineŽe salatini per sei persone. Il barman titubante scrive la strana comanda e si dirige verso il bar. Lei si rilassa ed allunga le gambone enormi, il tavolino sobbalza e vola. Sandro eŽrinacchiato quasi svergognato dal comportamento non molto ortodosso di lei. Il barman prepara il coctail e sbalordito rimane quasi immobile con il mixer in mano osservando quella montagna enorme di muscoli e di pelo che si sta accendendo un sigaro. Lei osserva il barman per qualche secondo e decide di agire in proposito. Si alza prepotente in piedi quasi toccando il soffitto con la testa e si dirige furiosa col sigaro fra i denti verso il barman. "Allora ti decidi a mescolare o no", tuona col suo vocione rauco. Il barmann eŽimmobile dal terrore. Lei lo prende con le sue manaccie per le costole scuotendolo velocemente per un minuto scuotendo cosiŽ contemporaneamente anche il mixer che il barman stravolto tiene in mano. "Ora il coctail eŽpronto, servi!" tuona lei soddisfatta. Si risiede al tavolino ed accarezzando il cazzo di Sandro: "ora fianalmente si beve. Il coctail arriva in un bicchiere enorme accompagnato da una terrina mastodontica di salatini e noccioline. Prende il bicchierone e svuota in un secondo quasi due litri di coctail, affonda la manaccia nelle niccioline e quasi svuotando la terrina apre la bocca enorme come un forno e sbatte dentro il tutto. Mastica con soddisfazione accompagnando il tutto con tirate enormi di sigaro. dopo un poŽ dopo aver pulito il tutto lei: "ora paga perche ho voglia di scopare". Sandro imbarazzato al massimo chiama il barman e paga. Si dirigono alla porta, lei prende in braccio il suo uomo e abbassandosi al massimo attraversa la porta. Una volta a casa lei si spoglia e dirigendosi verso il frigo fa piazza pulita di tutto cioŽche sta dentro. " ho un languorino allo stomaco e se non mangio non riesco a dormire, vai a letto ed aspettami. " Prende un fiasco di vino e a cannella lo svuota in qualche secondo. Un rutto tremendo e potente come un tuono fa sobbalzare il povero Sandro dal letto. Lei leggermente brilla si sdraia sul letto quasi distruggendo il povero Sandro che a malapena si libera dai quintali della gigante. Lei allarga le gambaccie pelose, si massaggia la fica, masturba il clitoride che aumenta spaventosamente di volume. Arcuandosi dalla lussuria solleva il culone dal letto: "scopami" ordina col suo vocione come fosse una sentenza senza scielta. Lui in piedi fra le gambe di lei si agrappa ai fianchi e infila cazzo e palle piuŽche puoŽ. Non sente niente, solo un calore attaccaticcio della fica enormemente allargata di lei. Lei lo prende per il culo e se lo incastra suulla fica coprendolo completamente dallŽombelico fino a quasi le ginocchia. Chiude le coscie stringendolo in una morsa senza pietaŽ. Il clitoride arriva quasi al petto do Sandro. Lei con tutta la sua lussuria e la sua sapienza da ninfomane accanita con lŽaiuto dei suoi muscoli sessuali stringe lŽutero al massimo in modo da sentire finalmente il cazzetto duro di Sandro. Lo massagia vigorosamente con i suoi muscoli uterini tenendoselo sempre incastrato sulla fica. Sandro disperato dalla lussuria con le mani sulla testa sembra si strapparsi i capelli. Dopo un poŽlei lascia la presa, spalanca enormemente la fica per far fuoriuscire litri di sperma caldo e succulento. Lui nuotando in quel nettare meraviglioso viene nescolando le sue goccine di sperma con i litri di lei. Lei si rilassa e lui stramazza sulla pancia di lei e sul clitoride duro come lŽacciaio. Lei si accende un sigaro soddisfatta, prende un fiasco dal lato del letto e lo svuota. Da una tossita spaventosa liberando blocchi di catarro, altra tirata enorme di sigaro e con voce bassa e sessuale: "dopo una giornata del genere penso tu non abbia niente in contrario a vivere con me". Lui si arrampica sul corpo enorme e peloso di lei che sudato dalla lotta sessuale emana un Žintensissimo odore di sesso selvaggio e arrivato alla faccia grattandosi sulla barba ormai ricresciuta: "ti amo disperatamente e per teŽfarei anche la fine del tuo ex marito". Lei allarga le tettone se lo adagia nel mezzo e imprigionadolo con i suoi bicipidi spaventosi: Sei Žil marito che ho sempre sognato." Dopo un poŽin quella posizione si addormentano felici fino al giorno dopo e per tutta la vita.