Rapina a mano armata
La signora Pina, sulla media etá, sola perché ha die problemi estetici non comuni che a molti uomini possono imbarazzare. Passata la serata al circolo del parroco con le sue amiche di chiacchera e del gioco a carte, ritorna tranquilla e serena verso casa, ma soprattutto sicura che non gli sarebbe successo niente di imprevvisto o sgradevole. Anzi le poche persone che incontra stranamente passano all´altro lato della strada. Lei essendo abituata non ci da peso. Siamo in autunno ed il clima é fresco ed umido con una leggera nebbiolina. Lei abbastanza elegante per la situazione, porta degli jeans neri con stivali, fatti su ordinazione, che arrivano a metá coscia con tacchi robusti da dieci centimetri. Indossa un giaccone di pelliccia anche nero ed essendo sera é leggermente piú truccata del solito. Porta sui capelli nerissimi e molto voluiminosi un grosso foullsrd.La sua storia dice che da giovane era campionessa del tiro al martello, sollevatrice di pesi con ottime prestazioni, poi dopo una cura dimagrante molto talentata nella palla canestro che peró dopo aver rimesso su i chili necessari fece anche del wrestling femminile ma per soldi anche misto cioé contro uomini.Da qualche anno non é piú attiva nelle varie discipline ma guagana il suo pane facendo l´istruttrice degli vari sport a tornei di braccio di ferro su tutta la regione della quale é campionessa assoluta sia con donne che con maschi.Tanto per definire la sua vita. Arrivata a casa entra nell´ascensore ma salendo verso il quinto ed ultimo piano ha una strana sensazione.Fa per aprire la porta di casa ma con estremo stupore vede che la serratura e´stata forzata con bravura e la porta di casa si trova cosí socchiusa. Dentro, l´appartamento si trova al buio e silenziosissimo. Istintivamente si slaccia sli stivali facendo in meno rumore possibile con la cerniera.Essendo peró una serata di luna piena si vede quasi trutto ma in penombra. Stanza per stanza si assicura non facendo rumore che tutto sia apposto. Una volta entrata nella camera da letto peró intravvede la siluette di un uomo di mezza altezza e piuttosto mingherlino che armato di pila e vestiario nero stava cercando della refurtiva interessante Sul comod.tiene una pistola a tamburo di vecchio stampo. Lei noncurante di un´eventuale pericolo pian piano si posiziona dietro il rapinatore e inchinandosi quasi a novanta gradi si appoggia con i gomiti di peso sulle spalle dell´infortunato. Al rapinatore non reggono le gambe sia dal peso di lei che dalla paura e fa per stramazzare al suolo. Lei agilissima passa le mani sotto le ascelle e lo solleva di quasi un metro da terra senza il minimo sforzo. E giá per lei abituata a sollevare piú volte 120 di bilancere, sollevare forse 65 kg era una cosa da ridere.Lo scassinatore incomincia a tremare dalla paura anche perché due mani enormi chiudevano il torace come una morsa. Improvvisamente dopo una enorme schiarita di catarro tipica del fumatore a catena, con voce cavernosa e fortissima domanda cosa ha da cercare nel proprio appartamento. Essendo con la testa all´altezza di quella del mingerlino il delinquente sente un calore umido sulla nucca ed un odore intensissimo di nicotina.Siccome in casa non fuma mai per abitudine prima di entrare in casa spegne il sigero con due dita ed ingoia il mozzicone con piacere. Ora sempre da sollevato lo squote come fosse una palma di datteri provocando qualche scricchiolio di ossa rotte, forse qualche costola. Con passi enormi lo porta sollevato in cucina dove lo siede sopra la credenza.Ed ora ammira dice il donnone e dicendo questo accende la luce. Alla visione il poveraccio si puntella con le mani pre non svenire. La testa del donnone arrivava quasi sul soffitto, alta 2 metri e 15, peso 170 kg ma di ciccia robustissima e dura come l´acciaio, capelli nerissimi foltissimi che formano una treccia simile ad un pitone. Truccatissima,si vede peró lómbra di una barba nera e fortissina che copre tutto il viso, ciglia curate ma circondate da peli che stanno crescendo ed uniscono le ciglia sopra il naso. Braccia gigantsche e pelosissime, il torace enorme come un armadio coperto di peluria sia sulle spalle che sul retro.Lui tremante ma cosa sei un uomo? Lei incazzatissima col siuo vocione: osserva cretino. Mentre dice questo si toglie i jeans e la maglietta, appoggia le tettone enormi sulle coscie del poveraccio dicendo :palpa idiota. Lui tremante senpre dalla paura ma anche dalla lussuria incomincia a palpare quelle due angurie durissime coperte di peli. Lei mettendo le mani sul sofitto annusa le mie ascelle forestali. Obbedisce e l´odore intensissimo die peloni bagnati dal sudore di lei quasi lo fa svenire. Ora fa tre passi all´indietro e mettendo le mani sui fianchi, girandosi lentamente in posizioni anche da culturista dice: che castigo preferisci? Lui se mi lasci vivo sono contentissimo. Lei con una risata paventosa tipo boato da orso bruno, ho capito faró a modo mio. Lasciandolo sempre seguto sulla credenza lei si siede sul tavolo ed allarga le gabe. La foresta di pelo sulla fica e´enorme e si allunga su per le tette, giú prer le gambe ininterrottamente fino alle dita die piedi. Mentre si posiziona i peli del sedere sembrano scricchiolare. Ora ti do il castigo che meriti. Apre la fica con le mani mostrando una cavernna enorme, attaccaticcia. Ora fa dei movimenti sessuali di bacino su e giu .. Improvvisamente esce dalle labbra i clitoride di lei che in posizione di rilasso é piú grosso del pene di lui. Si accende un sigaro dimenticando che in casa non si fuma e con massima lussuria prima si masturba con due dita ma pian piano si aiuta con tutta lamano. Ora sono pronta dice lei anche perché il clitoride di lei é arrivato alla misura di 25 cn e grosso e rigido da far invidia almiglior modello di massaggiatori. Sempre passando la namo su e giu si solleva dal tavolo, con una mano avvinchia il torace e mette a carponi il poveraccio sopra la tavola. Lei vede che il culetto di lui é chiuso dal terrore e tira degli schiaffi enormi sulle chiappe che dal rossore senbrano insanguinare. Apri il culo ordina lei entrando con il suo dito medio senza vasellina. Un urlo schiacciante dell rapinatore e sangue che esce dalle emorroidi squassate. Sempre masturbandosi senza pausa estrae il dito ed infila il missile completamente nel deretano insanguinato. Lei non ci fa caso anzi assapora il calore del sangue e tira die colpi tremendi facendo saltare l´uomo come fosse un pupazzo di stoffa. Ora lo paralizza con le sue manone e lo muove su e giú per godere meglio.Lo solleva dal tavolo e sempre incastrato passeggia per l´appartamento grugnado come una leonessa in calore. Si curva verso l´indietro portando l´uono cosí parallelo al pavimento. Un urlo ferociassimo seguito da un boato enorme.Litri di sperma di lei lavano il poveraccioda testa a piedi. L´uono sfinito, senza volere proprio e senza forza sviene. Sempre incastrato se loporta sotto la doccia lavandosi da testa a piedi. Cosí bagnata i peli si notanio di piú facwendola simile ad una donna della preistoria. Lui rinviene e dolorante domanda cosa é succeso perche non si ricorda piú niente. Ora vestiti e ritorna da dove sei venuto anzi aspetta. Lei va in camera da letto prende la pistola, la distrugge solo con l´aiuto delle sue mani, gliela porge dicendo: se vuoi provarci ancora a scassinare entra pure di giorno e suona il campanello. Ti faró addirittura un´accoglienza ancora migliore di quella di oggi.Lo scassinatore con la testa abbassata, camminando male dopo la sverginata si dilegua nel nulla senza mai farsi piú rivedere. Lei passandosi la mano sulla barba facendo un rumore come di cartavetrata pensa: la scopata che ho fatto in fin die conti e´piú pregiata dei quattro gioelli senza valore che possiedo.