la puttana della caserma by Andy, leonardot@planet-interkom.de La puttana della caserma Sono le cinque della sera e come sempre alla caserma Giuseppe Garibaldi eŽ lŽora della libera uscita. Una marea di soldati si dirige verso il centro della cittaŽ. Un gruppetto peroŽrimane nei dintorni e precisamente dietro la caserma dove si trova la porta carraia. Sono quelli che vogliono scopare e che hanno soldi da spendere. Alla porta carraia un tumulto di voci, risate e sussurri ansimanti. Una puttana mai vista, cosiŽenorme da poter contenere tutto lo sperma di un battaglione. EŽuna gigantessa e nessuno osa fare il furbo percheŽ verrebbe allŽistante stritolato come un moscerino. Truccatissima e sessuale. Un ammasso di grasso, muscoli e peli da far impazzire dalla lussuria. Le tette sono mastodontiche. In bocca tiene un sigaro enorme che uno dopo lŽaltro si fuma rilassata. Si direbbe che si annoia in quanto mentre scopa un soldato dopo lŽaltro per ore intere neanche li guarda in faccia. Tiene in continuazione lŽenorme caverna spalancata mangiando salatini o patatine fritte per amazzare la noia. Naturalmente non sente niente in quanto la sua voragine sarebbe sufficente anche per un mulo. EŽpelosa da far spavento ed ha una barba non rasata simile a quella di un granatiere, nonostante cioŽeŽuna valanga di sesso e di lussuria. Dopo circa una cinquantina di soldati si accorge che uno eŽparticolarmente gentile e sensibile. Accende lŽaccendino per rompere il buoio e lo guarda in faccia per qualche secondo, quindi spegne lŽaccendino e continua a divorare patatine che ogni sera il magazziniere gli porta facendosi cosiŽuna scopata gratis. Alla fine della libera uscita ogni sera sempre la stessa storia , i soldati distrutti, stravolti e tremanti dalla lussuria si dirigono ordinati verso la porta centrale. Davanti alle gambe spalancate della puttanona pozzanghere di sperma. Lei si pulisce con un panno la voragine pelosa, getta i sacchi vuoti dei salatini, prende avida con la sua manaccia il cumulo dei soldi e se li ficca fra le tettone possenti. Sparisce nel buio come ogni sera e il giorno dopo come sempre allarga quel paradiso do pelo bagnato per far godere altri soldatini. Passa qualche annetto e quel famoso soldatino gentile si eŽtrasferito per motivi di lavoro ad Amburgo, la cittaŽdel sesso piuŽfamosa della Germania. Una sera stanco dal lavoro e un poŽannoiato decide di andare a S. Pauli, il quartiere dove fra lŽaltro ci sono le puttane in vetrina. Entra nella strada vietata ai minorenni ed incomincia ad osservare la situazione. Ci sono donne di tutti i tipi, colori ed etaŽ, In una finestra ce nŽeŽuna anche carina , si legge il nome Frufru, ma non eŽinteressante. Quella dopo Mari eŽtroppo vecchia, la terza Mimi non eŽbella abbastanza. Annoiato prosegue. Si ferma pero davanti ad una vetrina minimo tre volte piuŽgrande delle altre. Legge il nome: Dominatrix. LŽinterno e semibuio ma senza puttana, Al centro cŽeŽuna sedia elettrica come decorazione con i tipici fermagli alle gambe ed ai piedi. Dal lato peroŽ verso il soffitto esce una manona enorme con un guanto a mezzodito e con delle unghie piuŽgrosse degli artigli di una tigre. Una sbuffata di fumo annebbia tutta la cabina e il dito indice si muove in posizione di richiamo. LŽex soltatino si guarda indietro incredulo come per rassicurarsi che quel ditone chiama proprio lui. Sentendosi direttamente chiamato decide anche preso dalla curiositaŽdi accettare e di entrare nel casino. Nel corridoio sulle porte ci sono i nomi delle puttane: Frufru, Mari, Mimi. Poi le porte finiscono ma alla fine del corridoio in un angolo semobuoio vede una porta enorme, minimo di tre metri con una scritta in nero: Dominatrix. Eccitato e curioso al massimo bussa. Dopo qualche secondo la porta si apre automaticamente. Lui entra in quella stanza buia e dietro di lui la porta si richiude da sola. Ora non eŽsolamente eccitato ed incuriosito ma anche preso dalla paura. Si sente improvvisamente preso ai polsi da due manacce enormi che coprono metaŽdel braccio del poveraccio, si sente sollevato come ci fosse una gru nella stanza e si trova nel men che si dica appeso a due catene ammannettato da due bracciali di ferro. Dal terrore non esce una sillaba dalla sua gola. Si accende la luce e vede cioŽche pensava di non rivedere piuŽnella sua vita. Una gigante enorme, non grassa come la puttana della caserma ma muscolosissima. Le tette sono enormi e dure come il legno. Ha pelo dappertutto come la puttana della naja. EŽtruccatissima, il rossetto eŽnero come la lacca delle unghie,. Ha una barba fortissima e nera ma rasata alla perfezione. I capelli sono neri e robusti che formano una treccia simile ad un pitone. Ha un cappello militare di pelle nera con la scritta SS. Porta orecchini ad anello enormi ed ha un piercing sulla sopracciglia.Ha stivali di pelle nera fino alle coscie da dove esplode la foresta dei peli della voragine. Porta un corsetto nero scollatissimo che sostiene due tette mai viste con i capezzoli coperti di peloni neri. Ha una catena enorme come cintura e bracciali di pelle guarniti di catene. EŽa gambe divaricate, pugni sui fianchi e sbuffa nuvole enormi di fumo che escono copiose dal sigaro che tiene fra i denti ingialliti dalla nicotina. Una visione celestiale e terribilmente pericolosa. Con la testa inchinata verso il basso guarda il malcapitato: "cosiŽti piace soffrire, bene prima regoliamo i conti!" Lo allegerisce di tutto il denaro che possiede e lo denuda con movimenti esperti. Lui appeso come un salame preso dal terrore ha il cazzo moscio al massimo. Lei si strofina la voragine facendo sentire un rumore simile a quando si cammina sulle foglie secche. Sputa il sigaro ed incomincia a leccarsi ed a bagnare le labbra enormi e sensuali. Lei gli sbatte il cespuglio di peli di unŽascella sul viso e glielo strofina facendogli nello stesso tempo un massaggio alle palle. Lui incimincia a reagire. Lei lo prende con la sua manaccia per il collo, lo solleva mettendogli una mano sul sedere e infilandogli contemporaneamente lŽindice enorme dentro il culo. Lui fa per urlare ma lei pronta gli mette la barba sulla bocca aperta e gli strofina le labbra fino a che gli scoppiano dal rossore. Stappa il dito dal culo gli prende con le sue manacce le guance ed incomincia a stritolargli la faccia. Lui pensa che eŽla sua fine, ma lei lascia la presa e scende lentamente con le mani sui fianchi di lui sedendosi sulle sue gambe a terra. Lui appeso al soffitto e lei seduta in quella posizione eŽcon la bocca allŽaltezza giusta del cazzo. Apre la bocca , fa entrare il cazzo indurito, ma non la chuide, manda solo il suo alito caldo. Lui si dimena impazzendo dalla luissuria. Dopo un poŽ mentre vede lui che si arcua e trema dalla lussuria, vedendo che il cazzo incomincia a pompare a vuoto, lo incastra come una ventosa con la bocca aperta che copre tutta la pancia di lui e con la lingua espertissima gli massaggia il pene come si deve. Uno spruzzo pazzesco accompagnato da un urlo di lussuria. LŽazione eŽfinita e lui eŽfelice sapendo che anche allŽestero ha trovato una puttanona gigante. Lei lo slaccia dalle catene e lo appoggia a terra dicendo inchinata verso di lui: "Spero ti sia piaciuto e che tu ritorni a trovarmi." Inchinandosi peroŽmostra le sue tette enormi. Il fortunato non crede ai suoi occhi, sulla tetta cŽeŽlo stesso tatuaggio dello scorpione della puttana della caserma. Lui felice ed eccitatissimo chiede: " ma tu sei la stessa della caserma Garibaldi" Lei con tono quasi arrabbiato gli mette una manaccia sulla bocca come per farlo star zitto dicendo: " Per me i clienti sono tutti uguali!" Lo prende sotto le ascelle e lo porta fuori della stanza scaraventandolo nel corridoio. LŽuomo e felice percheŽeŽsicurissimo che si tratta della stessa gigantessa. Ritorna il giorno dopo per ripetere il rituale ma lei non cŽeŽpiuŽ, dicono si si trasferita in un altro casino. Al poveraccio eŽcome il mondo gli fosse inprovvisamente crollato fra i piedi. Passano mesi lunghissimi e tristissimi. Un bel giorno mentre passeggia per il centro non crede ai suoi occhi, dallŽaltra parte della strada vede una donna enorme come la sua puttana, peroŽelegante e ben vestita, truccata con decenza, rasata con cura in tutto il corpo che ammira le vetrine. Lui preso dalla lussuria attraversa la strada quasi ammazzandosi non avendo visto il tram che arrivava, Ansimante si presenta davanti alla gigante arrivando con la testa allŽaltezza della fica di lei. Lui: " non mi riconosci? Sono quello della caserma Garibaldi e lo stesso del casino qui ad Amburgo. Lei inchinandosi verso il basso indignata con tono annoiato: "Credo lei si stia sbagliando e non mi importuni altrimenti potrei diventare molesta!" Si avvia a passo veloce e lui gli sta dietro per tutto il tempo correndo per stare alla stessa veöocitaŽ. Lei non se ne accorge. Arriva a casa, abita a pianoterra. Lui osserva curioso ed eccitato dalla finestra che ha le persiane socchuise. Ammira lei mentre si spoglia, mentre si guarda allo specchio massaggiandosi con le sue manacce la caverna pelosissima e i capezzoli facendili indurire come dei wurstel. Lui sembra impazzire dalla lussuria. Lei si passa una mano sulla barba e si accorge che gratta enormemente. Si dirige verso il bagno e lui cambia finestra. Lei prende il rasoio elettrico ed incomincia a radersi con cura. Si passa la mano soddisfatta sul mento e si massaggia con del dopobarba. Quindi esce dal bagno. Lui cambia veloce finestra ma non vede la sua gigante. Improvvisamente si sente preso per le spalle e sollevato. Un vocione come un tuono: "guardone maledetto ti avevo osservato fin dal primo momento che sono entrato in casa, cose devo fare ora con te? Distruggerti, frantumerti o schiacciarti come un verme" Mentre dice questo lo porta sollevato dentro lŽappartamento. Lui tremante dal terrore sospeso allŽaria:" tu sei il sogno della mia vita e sono pronto ad essere anche distrutto da te. Lei lo mette in piedi sulla tavola, si abbassa al massimo per essere con la sua testa allŽaltezza di quella del poveraccio, gli prende la faccia fra le nanacce e improvvisamente con tono delicato e lussurioso: "credevi davvero che io non ti avessi riconosciuto? Sei lŽunico soldato che io ricordo quando battevo in Italia, al casino ti avevo anche riconosciuto subito ed ora grazie alla tua persistenza incomincio ad innamorarmi di te!" Mentre dice cosiŽgli mette le mani sui fianchi, se lo solleva allŽaltezza della bocca e gli tira un bacio tale al gusto di sigaro che a lui senza lungo come la sua vita intera. Innamorati al massimo vivono tuttŽora felici e contenti, lei continua a guadagnar soldi facendo la puttana e lui facendo lŽuomo di casa e immergendosi giornalmente nella piscina pelosissima e calda della sua puttanona.