LA PROTETTRICE By Andy. Leonardot@planet-interkon.de Un piccolo pugile, peso mosca, leggero ma muscoloso si dirige verso la palestra per potersi allenare. Una volta arrivato legge:PALESTRA PER PUGILATO E LOTTA LIBERA. Dentro un rumore enorme di urla degli allenatori, colpi sui sacchi e di cadute sul ring. In mezzo a questo trambuglio il pugile domanda del capotrainer. Si presenta e gli viene assegnato un posto allo spogliatoio dove si dirige per farsi la doccia prima di iniziare lŽallenamento. Mentre si fa la doccia fra il vapore dellŽacqua calda sente che nella doccia accanto qualcuno sta canticchiando con una voce estremamente bassa e rauca. Non ci fa caso e continua a lavarsi. Improvvisamente peroŽsi sente comeosservato. Si guarda in giro ma non vede nessuno. Il separeŽfra una doccia e lŽaltra eŽdi 2 metri. La vociona bassa smette di canticchiare. Tranquillamente appoggiata con le braccia sul divisorio una figura enorme guarda compiaciuta il piccolo pugile con il cazzo duro che si sta lavando. "Ei carino non sei mica malmesso per la tua staturina" dice il vocione dal di sopra del separeŽ. Il pugile istintivamente si copre il sesso con le mani e guarda verso l alto. Fra il vapore vede solamente lŽombra di un gigante enorme. Sei un puguile o un lottatore, dice lŽomino. Il vocione: faccio tutti e due sperando un giorno di trovare un avversario allŽaltezza, tutti i miei rivali dopo qualche secondo o vanno allŽospedale o rimangono invalidi per tutto il resto della vita! Quindi tira un enorme ridacchiata bassa e rauca che sembra un tuono. LŽomino incuriosito per verder meglio chiude lŽacqua calda. Il vapore si dirada. Il piccolo pugile non crede ai suoi occhi. Quel gigante eŽuna donna bellissima con un criniera enorme di capelli sulla testa. Labbra carnose e sensuali, collo mastodontico e muscoloso, Occhi bellissimi ma con delle soppraciglia stranamente cespugliose dove si nota, anche se rasata che sono attaccate sopra il naso. Ha due basette lunghe e folte che formano due ricci sulle guance. Le mani sono enormi, le unghie lunghe e arcuate laccate rosso fuoco. Il pugile non crede ai suoi occhi che una donna possa essere cosiŽgrossa. Sposta la testa di lato oltre il divisorio per vederla meglio. Quasi stramazza al suolo. Quella donna non eŽsolamente un gigante, 2 metri e 43 cm. ma eŽanche enormemente muscolosa. Le tette sono smisurate e sembra una cosa impossibile che cosiŽgrosse siano sodissime e scattanti ad ogni movimento. Fra le tette dei peloni lunghi e neri che salgono aprendosi sul petto. I muscoli delle braccia e delle gambe sono pazzescamente grossi. I polsi sono cosi larghi che forse ilpugile con lŽaiuto delle sue due mani riesce ad afferrarli. Sotto le ascelle due ammassi di pelo lunghissimo e la vagina eŽuna cosa indescrivibile, il pelo va da fianco a fianco, sale sull ómbelico coprendo la pancia muscolosissima e continua al di sotto delle gambe copioso verso il culo, ad ogni respirata si notano dei nodi di muscoli sullo stomaco che ballano come fossero anelli di una catena dŽacciaio. Le braccia sono pelosissime dalla spalla al dorso della mano. Le gambe sono rasate e formando come un pantaloncino naturale ma dato il pelo densissimo sono nere e piene di peli ispidi che stanno per ricrescere. Sul braccio ha un tatuaggio enorme nero di un drago che sputa fuoco e sulla tetta destra sopra il capezzolo enorme e peloso un altro tatuaggio colorato: un cuore trafitto da una freccia con la scritta Giovanni. LŽomino incomincia a tremare non capisce se dallo spavento o dallŽeccitamento. Ad ogni modo per rompere il ghiaccio la gigante prende lŽomino sotto le ascelle circondandolo completamente con le sue dita enormi e possenti, lo solleva come se fosse veramente una piuma dicendogli innamorata con il suo vocione sensuale che odora di tabacco: sei veramente carino, mi ricordi il mio Giovannino purtroppo morto da due anni. Quindi allarga la sua bocca che sembra un forno da pizze e gli tira un bacio infilandogli la sua lingua enorme, calda e bagnata, fino allŽugola. In questa occasione nota sentendosi grattare che la gigante ha dei baffi rasati che peroŽsembrano una carta vetrata. Si eŽinnamorata allŽistante dellŽometto ed ora cambiando espressione sembra ancora piuŽbella. Il pugile si trova fra quelle tette enormi e calde ed incomincia a sculettare essendo in calore massimo. Lei se ne accorge, lo stacca dal suo corpo muscoloso dicendo: le nostre energie ci servono ora per allenarci. Lei si siede su uno sgabello che a malapena sopporta i suoi 260 chili di muscoli e si asciuga la criniera di capelli. LŽomino vedendo quel culone enorme e peloso si eccita e da dietro in piedi arrivando con il suo menbro allŽaltezza del culo di lei seduta si struscia venedo copiosamente. Lei non solo se ne accorge ma neanche lo vede essendo coperto completamente da quella schiena che sembra una barriera enorme di cemento armato. In palestra lui si allena al sacco di sabbia e lei per riscaldarsi solleva piuŽvolte un manubrio dei pesi da 220 chili. Si osservano a distanza mandandosi in continuazione bacini e sguardi amorosi. Eh gia, sono innamorati cotti uno dellŽaltra. Un pugile da pesi massimi osserva la scena incazzatissimo e si dirige verso il peso mosca che pesa 50 chili meno di lui, lo prende per il collo e sollevandolo da terra dice infuriosito: Ehi microbo lascia la preda, quella eŽroba per uomini adulti e non un moscerino come te! Non fa in tempo di finire la frase che si sente preso per il torace e sollevato da terra. EŽla gigante che mettendoselo sotto il braccio come fosse unŽanguria di 5 chili se lo porta sul ring dicendo col suo vocione incazzatissima: ora vediamo chi decide con chi devo scopare. Al centro del ring uno di fronte allŽaltro. Tutti hanno smesso le attivitaŽsportive e stanno osservando silenziosi la scena. Lei eŽa gambe larghe e pugni sui fianchi, non cŽeŽun muscolo del suo enorme corpo che non sia rigido ed esplodente, una visione paurosa. Ha un bikini piccolissimo che non riesce a copriire le labbra enormi della sua passera che escono dai lati assieme allŽammasso dei peli. Il reggiseno copre appena i capezzoli che gonfi al massimo che sembra vogliano trafiggere la stoffa. Il pugile si mette in posizione e tira una scarica pazzesca di pugni sulla pancia muscolosa di lei, anche percheŽ piuŽin alto non arriva. Lei mentre si osserva le unghie fischiettando annoiata: vuoi continuare ad allena rti oppure hai finito, percheŽin questo caso se mi permetti incomincio io. Lei prende il torace del peso massimo e stritolandolo lo solleva. Lui incazzato e dolorante vincole le gambe allŽaria e con lŽaiuto delle sue mani cerca di liberarsi agguantando lŽavanbraccio peloso e duro come lŽacciaio di lei. La gigante noncurante delle urla di dolore di lui stringe ancora piuŽforte facendo sentire un rumore tremendo di costole rotte. Gli da un bacio sulla fronte sudata e lo lascia cadere con espressione di disprezzo da unŽaltezza di 2 meteri e mezzo sulla base del ring. Lui a fatica si rialza e cerca di colpire ancora. Lei gli prende con la sua manaccia enorme il pugno e glielo stritola fracassandogli tutte le ossa della mano destra. Quindi lo prende per le caviglie, con facilitaŽestrema lo solleva mettendosi la testa di lui fra le coscie pelose. Lo imprigiona e lo stira come volesse allungarlo. Volevi la mia fica, ora ce lŽhai. Il peso mosca osservando impietrito la scena si sente orgoglioso di avere una protettrice del genere. A questo punto prendendolo per una caviglia e per il collo lo solleva sopra la testa e girando piuŽvolte per il ring mostra la preda ai colleghi del pubblico. Alza un ginocchio piegando la gamba e lascia cadere il povero corpo da unŽaltezza di circa 4 metri sul muscolo possente della sua coscia. Un rumore terribile, la spina dorsale pel poveraccio e spezzata. Si trova inerme sul pavimento. CéŽchi cerca di soccorerlo ma lei fa cenno che non vuole. Si mette la carcassa del pugile sulla spalla come fosse un sacco di patate e scavalcando le corde si dirige verso lo spogliatoio. Passando vicino al peso mosca in tono imperativo ordina: seguimi! Siede il poveraccio su una panca appoggiandolo sul muro e in piedi a gambe larghe davanti a lui si accende un sigaro enorme e soddisfatta sbuffandogli in faccia dice eccitata: cosiŽmi volevi veder scopare mentre accarezza il cazzo del povero disgraziato, "bene ti accontento subito!" Prende il peso mosca e se lo mette in piedi su una panca, con la sua manaccia gli accarezza il cazzo grattandogli contemporaneamente il culo con i suoi artigli rossi. Lui eŽimpietrito dal terrore e non gli viene il cazzo duro. Allora lei lo solleva con il cazzo all altezza della bocca, prima lo slecca tutto con la sua linguona al gustio di sigaro, poi ingoia cazzo e palle facendogli un pompino pazzesco. Quando vede che lŽomino si sta arcuando in procinto di venire lei sputa il cazzo dicendo: non aver premura mi devi scopare. Sempre tenendolo sollevato con le sue mani, sposta con colpi di fianchi gli armadi dŽacciaio e facendosi posto si sdraia sul pavimento facendo sentire un tonfo come quando un elefante viene colpito a morte. Si mette il sigaro in bocca e con una mano scuote il peso massimo come per svegliarlo: Ora osserva! Allarga le gambe al massimo mostrando unŽapertura inumana, si prende lŽomino e schiacciandoselo su qulla foresta di peli portandoselo dentro e fuori con le mani si scopa il piccolo pugile che dopo unŽpoŽviene copiosamente mescolando il suo sperma col i litri di nettare della gigante che godendo manda dei grugniti simili a quelli di un dinosauro in calore. Sposta lŽomino di lato aiutandosi con i fianchi e mentre lŽomino stramazza di lato guardando il malcapitato: Allora sei venuto? Ti eŽpiaciuto vedermi scopare brutto porco? Dopo unŽpoŽarriva la barella che lo porta allŽospedale e per il resto della vita la passeraŽin una sedia a rotelle. Cambia scena. EŽsera e lei col suo immancabile sigaro in bocca con un braccio porta amorosamente il piccolo pugile come fosse un bambino e con lŽaltro porta un borsone sportivo enorme. Camminando si danno in continuazione bacini innamorati mentre lui gioca con le dita sulle basette pelose di lei.mprovvisamente peroŽdietro un angolo in un vicolo chiuso scontra cinque brutti ceffi, pesi massimi amici del povero infermo. Lei senza segno di stupore butta di lato il peso mosca esi dirige verso i primi due. Istintivamente i pugili vedendo arrivare quel colosso di muscoli si inchinano e lei aproffitta per prenderli contemporaneamente sotto le braccia. Si radrizza e li solleva, quindi pressa con una forza inumana i due contro i fianchi, le ossa scricchiolano, lei continua, dalla bocca e dalle orecchie dei due esce del sangue. Ad un certo punto finiscono di lamentarsi e rimangono immobili pendolanti. Sono morti stritolati come fossero passati sotto un compressore stradale. Allarga le braccia e li lascia cadere come sacchi di cemento. Gli altri tre non credono ai loro occhi. Il peso mosca si trova dietro un bidone dellŽimmondizia e osserva tremante. Prende il terzo per il collo con una mano, da una tirata enorme al mozzicone di sigaro che tiene frai i denti, lo solleva tenendo lŽaltra mano disinvolta sul fianco e e lo strozza spzzandogli lŽosso del collo. Gli altri due disperati cercano di svignarsela, ma lei li precede buttandosi a tuffo e bloccandoli, con la sua mole enorme addizionata al movimento schiaccia a terra i due che rimangono al suolo svenuti. Ne prende uno con una mano lo solleva e con lŽaltra gli tira un pugno tale sulla faccia che non si riconosce piuŽne occhi, ne naso e ne bocca, solo un ammasso di carne macinata e sangue, la testa eŽpendolante inerme. Sempre tenendolo sospeso allŽaria si pulisce accuratamente il braccio insanguinato sugli indumenti del cadavere e lo lascia cadere osservando che il quinto non scappi. Il quinto rinviene, sangue abbondante al naso e urlando offende a morte la gigante. Lei a gambe divaricate, pugnii chiusi sui fianchi, inchinatissima dice con la siua voce cavernosa tenendo sempre il sigaro al lato delle labbra umide forse dalla lussuria percheŽpicchiare uomini per lei eŽuna soddisfazione: ora eŽil tuo turno, cercheroŽdi far presto percheŽnon voglio far aspettare troppo il mio amorino. Prende il poveraccio per le caviglie . lo solleva e incomincia piano ma decisa a tirare verso i lŽesterno i piedi. LŽuomo ha le gambe orrizzontali, sembra una croce sospesa allŽaria, dimena il corpo ed ha le mani sulla testa dal dolore pazzesco. Lei continua ad aprirlo stirandolo,.Primo schricchiolio di ossa frantumate, sono i femori che si sono staccati dal bacino, le gambe non hanno piuŽvita, avvicina le sue manacce sadiche al cazzo dellŽomo e piegando il bacino come fosse un foglio di carta pezza il bacino in due. Quindi continua a tirare verso lŽesterno. Come unŽesplosione, il corpo si copre di sangue, le interiora incominciano a scendere avendo aperto il dorso in due pezzi. Lascia con la bava alla bocca lussurreggiante la carcassa a terra. Ha amazzato solo con lŽaiuto delle sue mani pelose 5 pesi massimi da far paura. Si guarda in giro preoccupata perche non vede il suo amorino. Dietro il bidone peroŽsente dei denti che sbattono dal terrore. Lei va al bidone e vede il suo amorino ranicchiato che vedendo la scena si eŽfatto la puipiŽaddosso dalla paura. Lei lo spoglia completamente, estrae un enorme asciugamano dal suo saccone e lo avvolge come fosse un neonato dirigendosi quindi verso casa. Strada facendo il piccolo uomo si calma e con la testa appoggiata sullle tettone enormi e pelose dice incuriosito: ma di che cosa eŽmorto il tuo Giovanni. Lei : il mio povero Giovanni era piccolino come te ma aveva un menbro enorme, una notte mentre mi ha fatto godere piuŽdel solito non mi sono accorta che in calore ho stretto troppo le cosce e lŽho ridotto in un ammasso di carne macinata. LŽomino incomincia ancora a tremare di paura pensando al pericolo che va incontro. Lei peroŽ prendendo gentilmente con una mano cazzo e palle e mettendogli contemporaneamente il ditone medio allŽentrata del piccolo culo massaggiandolo dice: non preoccuparti ho imparato la lezione e con te saroŽdelicata come unŽalibellula! La massa enorme si allontana nella notte con in braccio la sua piccola preda che si tiene stretta alle tettone pelose e calde innamoratissima.