la pausa del camionista by Andy, leonardot@planet-interkom.de LA PAUSA DEL CAMIONISTA EŽestate e fa un caldo terribile. Il calore e visibile anche sullŽasfalto in quanto attraverso il parabrezza si nota il vapore caldo che sale. Il camionista, sudato e puzzolente non solo di benzina ma anche di sudore ha la gola talmente secca che quasi gli brucia. Le bevande di bordo sono terminate e prega di trovare al piuŽpresto un posto dove ristorarsi. Dopo chilometri e chilometri di sofferenza finalmente vede in parte della strada una catapecchia di baracca che dovrebbe essere una specie di motel. Sosta il camion a rimorchio davanti e veloce entra per poter calmare prima di tutto la sete. Un postaccio sporco e puzzolente piuŽdi lui. Disordine dappertutto, in un angolo della sala cŽé una specie di bar con qualche bottiglia sugli scaffali e una vecchia macchina da caffeŽ. Si siede su un seggiolone e chiama ad alta voce non vedendo nessuno. Nessuno risponde. Allora incomincia a battere incazzato il pugno sul tavolo cercando cosiŽdi attirare lŽattenzione di qualcuno per essere servito. Dopo qualche minuto dŽattesa essendo assetato al massimo decide di servirsi da solo. Entra dietro il bar e cerca il frigorifero. Sotto il bancone cŽeŽuna specie di frigorifero sporco come tutto il resto. Lo apre e si prende due birre che avidamente svuota in un batter dŽocchio. Ora soddisfatto e tranquillizato si siede su una sedia in un angolo e si addormenta stanco sul tavolo. Mentre sta nel piuŽbello del sogno improvvisamente si sente preso per una spalla e scosso come fosse un pupazzo senza vita. Nel dormiveglia pensa sia il sogno e continua a dormire. Si sente scosso ancora di piuŽe questa volta si unisce un rumore bassissimo simile ad un tuono. A questo punto si sveglia ma si rende conto che la realtaŽeŽdifferente del sogno. Davanti a lui una figura gigantesca, mai vista una persona cosiŽgrossa. Si strofina gli occhi ancora assonnati per vederci meglio. EŽ la padrona del locale. Una donnaccia enorme, una gigantessa. peseraŽ almeno 250 chili. ma niente grasso, una massa muscolosa e soda come il marmo. Unico indumento una vestagliaccia strappata qua e laŽche da tanto gli eŽpiccola sembra un miracolo che non scoppi da un momento allŽaltro ed allacciata con una vecchia cintuta di pelle che arriva giusta allŽultimo buco. Le braccia e le gambe sono scoperte ma sembrano calzino un pullover di lana in quanto sono nerissime dai peloni scuri e ricci che le coprono. Dal grembiule semiaperto si nota che non ha mutande, una massa pazzesca di peli che puzzano di urina vecchia. Le ascelle sono completamente piene di peloni lunghissimi e attaccaticci che mandano un tanfo di sudore micidiale. Ha delle tette di una grandezza smisurata, impossibile trovare un reggiseno che le possa contenere, sono talmente pesanti che scendono fino allŽombelico. Nel mezzo del petto e su tutta la parte superiore delle tette si nota che eŽcompletamente coperta di peli che essendo stati rasati stanno crescendo copiosi formando una foresta di aghi ritti ed ispidi. Il collo sembra sporco tutto nero, in realtaŽpero sono dei pelacci lunghi che lo coprono completamente. I capelli sono foltissimi e robusti, formano una criniera da leone e sono sporchi ed attaccatticci dal sudore. Le sopracciglia sono folte e non curate. Ha perfino una barbaccia che copre tutta la faccia che fa notare che a lei non interessa niente farla notare in quanto forse si rade una volta alla settimana e qello sicuramente saraŽŽ il sesto giorno percheŽ eŽlunga e densa. Le labbra sono carnose e ingiallite allŽinterno dalla nicotina. al lato della bocca tiene un mozzicone di sigaro spento e infracidito di saliva. Le braccia sono incrociate e sollevano la massa paurosa delle tette. Ha degli bicipidi spacentosamente grossi. Le unghie sono trascuratze e sporche. "Stavo scaricando le botti di birra ad ogni modo qui si beve e non si dorme!" tuona improvvisamente col suo vocione rauco emanado dallŽalito la tipica puzza del fumatore accanito mischiata a quella di unŽ alcolizzato. Il camionista stravolto da quel donnone dice con la voce titubante: "chi sei? Ma sei veramente una donna o un uomo con le tette!" Lei si avvicina a lui si abbassa sulle ganbe per essere allŽaltezza giusta, strappa la cintura in due con un solo dito, alza la vestaglia, prende con le mani la fica enorme ed attaccaticcia e gliela sbatte sulla faccia premendogliela contro facendogliela quasi entrar dentro completamente. Il camionista fa per liberarsi in quando sia dalla puzza e dalla mancanza dŽaria quasi sta per soffocare ma lei con una forza pazzesca lo tiene incollato in quella posizione noncurante dei pugni che il camionista tira dappertutto il corpo. Lei sgignazzante con un tono sarcastico: "E coseŽquesto secondo te un cazzo?" Dicerndo questo preme ancora di piuŽla testa dentro la fica alternandola con uno strofinamento ai pelacci puzzolenti che coprono tutto lŽaddome di lei fino allŽ ombelico. Improvvisamente incomincia a sbavare dalla lussuria e facendo un rumore simile ad un qualcosa che si sta squartando eruta dalla vagina litri di sperma che lavano capo e spalle del camionista. Lei un poŽsfibrata dalla lussuria allenta la morsa, si rilassa in tutto il corpo e strofina con dolcezza il clitoride ingrossato come un cetriolino con il naso dellŽuomo. Vibra tutta dalla lussuria e il camionista aproffitta per pulirsi la faccia sulla massa mastodontica di pelacci della fica di lei. Prende una sedia e si siede a rovescio facendola scomparire fra la sua massa corporea. Si accende il mozzicone di sigaro e da una tirata rilassante buttando la nuvola di fumo contro la faccia del peveraccio che nel frattempo puzza come un pesce marcio. Da ancora una tirata e si accorge che il sigaro eŽalla fine, Da fumatrice accanita sa che il migliore della nicotina e rimasto nel mozzicone. Se lo estrae dalle labbra bagnate dalla bava, lo osserva, lo spegne schiacciandoselo sulla lingua senza provare il minimo dolore e se lo ingoia masticandoselo con gusto. A quella visione il camionista incomincia a vomitare dal terrore e dallo schifo. Lei incazzatissima pulisce per bene col suo grembiulaccio il camionista dal vomito e con i denti ancora pioeni di tabacco gli mette la linguona in gola dandogli un bacio tale quasi da soffocarlo. Sempre con la lingua in gola se lo prende fra le braccia e se lo mette fra le tettone pelose che prememdole dallŽesterno con le mani tiene sollevato anzi incastrato il poveraccio. Lui facendo pressione sulla faccia barbuta di lei con le mani cerca di liberarsi. SaraŽperoŽil calore e morbidezza delle tettone, la lussuria con la quale viene baciato e la robustezza ferrea dei bicipi di lei che fa sentire il camionista in posizione inferiore e completamente soprafatto e dominato da quella gigantessa puzzolente che non si sa percheŽma il cazzo gli diventa duro come un manico di scopa. Lei sentendo che fra il canion peloso delle sue tette sta crescendo qualche cosa incomincia a godere ed a gemere dalla lussuria. LŽultimo uomo che aveva scopato eŽstato suo marito morto dŽinfarto dieci anni prima dopo tre nottate di luna di miele prosciugato dalla forza sessuale di una sadica come lei. Se lo stacca dalla morsa delle tette e lo mette in piedi sopra il bancone del bar. Piega le ginocchia per essere allŽaltezza del cazzo con la bocca, lo puntella sotto le ascelle con le sue manacce per essere sicura che non cada dalla debolezza e gli fa un pompino pazzesco, prima apre la bocca enorme come un forno, poi appoggia sulla lingua palle e cazzo duro, il labbro superiore che si trova sopra lŽombelico di lui crea una ventosa fortissima e mentre gioca con la lingua facendo saltellare il sesso di lui dai lati delle sue guance pian piano con sapienza chiude la bocca costringendo cosiŽil cazzo ad essere completamente assorbito dalle sue labbrone vogliose. Il camionista impazzische dalla lussuria, anche lei peroŽnon eŽda meno, la bava che gli esce copiosa dalla fica si sta mescolando con i pelacci delle gambe scendendo a terra. Nonostante quella gigantessa sia zozza e puzzolente dimenticandosi della vomitata fatta prima dice sottovoce lussureggiando: "sei la miglior donna che abbia incontrato nella mia vita!"Lei col suo vocione catarroso ed ora con tono sensuale: "sei sicuro di quello che dici, ti devo credere davvero?" Dicendo cosi si radrizza massaggiandosi il clitoride gonfio ed arrossato come una fragola. In quella posizione anche se lui eŽin piedi sopra il bancone non gli arriva che con la testa allŽaltezza delle tette. Si riempie le mani con i capezzoli enormi di lei stranamente scuri, quasi neri. Dicendo: "sei stupenda" si agrappa al collo muscoloso di lei e si arrampica come fosse uno scalatore, si aiuta con le gambe che allargate al massimo sotto le tette fanno da sostegno ed incomincia a baciarla con furore su tuta la faccia e collo facendosi venire le labbra gonfie dal bruciore prodotto dalla barbaccia di lei. Lei non lo sostiene con le sue mani e lo lascia cosiŽper un poŽincastrato fra le sue tettone vogliose del cazzo rigido che le sta strofinando. Stacca una mano dalla fica bagnatissima in quanto si accorge che lui sta per cadere stremato dalla lussuria e gliela appoggia sul culetto di lui come sostegno. Con lŽindice lei gli massagia il buco del deretano. Si accorge peroŽche lui sculetta cercando di infilarselo dentro. Lei pensando di far del bene glielo infila completemente tutto dentro. Siccome si tratta di un ditaccio piuŽlungo e grosso di un cazzo normale, il camionista, che non aveva ancora provato quella sensazione, tira un urlo di dolore che peroŽtrasforma pian piano in un gemito di lussuria. Lei tenendolo impalato in quella posizione si avvia verso il retro del locale facendolo salire ad ogni passo di lei su e giuŽ per il dito. Lui eŽin calore massimo e pronto a tutto anche ad essere squartato e maciullato da lei. Lei peroŽdiventa dolce volendo aproffittare al massimo di quel menbro eretto venuto dal cielo. Come per farsi benvolere dice col un tono sessuale: "cosa ne pensi se mi lavassi e matterei in sesto per una cenetta a due?" "idea stupende " dice lui. Lei stacca il dito dal culo creando un rumore simile ad una bottiglia stappata, sente peroŽdel bagnato caldo, selo gira e se lo solleva allŽaltezza della faccia. Si accorge peroŽche il culo eŽpieno di sangue in quanto lei gli ha squartato i muscoli emorroidali. Lei lo disinfetta leccandogli e pulendogli per bene il culo a colpi di lingua. Il camionista gode come un cane e spruzza a distanza sperma a volontaŽ, quindi si affloscia stremato sospeso allŽaria dai muscoloni pelosi della padrona del locale. La gigantesdsa si dirige verso lŽesterno del locale. "ma non volevi andare al bagno?" dice lui stupito. "appunto eŽquello che sto facendo, Dal momento che non ci passo in nessuna vasca da bagno mi sono scavata da sola una specie di laghetto che mi puoŽcomodamente ospitare. Si leva la vestagliaccia, si munisce di sapone e una bottiglia da litro di bagnoschiuma,. si prende in braccio amorevolmente il suo nuovo amore e si dirige verso il centro del laghetto artificiale. si siede sul fondale e lŽacqua gli arriva sotto le tette che galleggiano enormi come fossero due iceberg. Lui eŽin piedi davanti a lei e lŽacqua gli arriva al collo. Lei si alza in piedi e lui incomincia ad insaponarla ed a lavarla acon accuratezza. quinsi lei si siede per potersi far lavare la parte superiore. Per il camionista eŽuno spassp enorme vedersi scivolare fra le mani quelle montagne di carne. Mentre insapona le parti pelose di lei si diverte massaggiando lŽenorme peluria di lei. Gli fa uno sciampo perfetto massaggiando per bene la criniera e cercando di purificarla al massimo dal lerciume che si portava adosso forse da mesi. Dopo essere stata ben lavata il camionista, data la massa enorme del corpo di lei e la massa di sporco che ha dovuto eliminare, eŽstremato. Lei sostenendolo in piedi con una mano lo lava da testa a piedi concentrandosi in modo particolare sulle parte intime di lui. Finita la lavata ritornano al locale dove prima lui e poi lei si asciugano a vicenda con amore. "Ora devi avere un poŽdi pazienza, beviti una birra e attendimi in modo mi possa mettere in sesto" dice lei con la sua voce cavernosa ma innanmorata cotta. Va nella sua camera che piuŽche altro sembra un deposito di immondizie e incomincia a mettersi apposto. Prima di tutto si rade con un vecchio rasoio elettrico che dati i suoi pelacci lunghi e duri come aghi non resce a far miente. Decide quindi la rasatura con la schuima. Dopo unŽoretta di lavoro e varie lamette distrutte ha la faccia liscia come il culetto di un neonato anche se lŽombra della barbaccia eŽrimasta. Quindi incomincia a truccarsi e a ridurre a metaŽ lunghezza i pelacci delle ascelle. Si rade anche i peli dal petto e dalle tette. Si mette un vestito nero scollatissimo e cortissimo. calze nere che nascondono la foresta di peli delle gambe, reggicalze e indossa un reggiseno fatto su misura a mano che aveva nel cassetto da anni, quello del matrimonio, che scollatissimo accentua ancora di piuŽla massa mostruosa delle sue tettone. Si profuma, si ingioiella. Si guarda civettamente su uno specchio enorme come lei, si gira per tutti i lati e soddisfatta si mette le scarpe con tacchi altissimi del matrimonio. Si presenta dopo tre ore di lavoro elegantissima, profumata e truccata come una puttana di lusso. Il camionista a quella vista impazzische dalla gioia e dallŽorgoglio di aver portato un mostro di donna comŽ era ad una donna si eccezzionale ma anche enoememente attraente. Lei si avvicina a lui, si inginocchia e si curva per arrivare con la sua faccia allŽaltezza di quella del camionista e lo strifina con la sua faccia su quella del suo nuovo amore: Gratto ancora? Dice lei col suo vocione rauco ma civettuola. "Sei stupenda, una donna da sognio" risponde lui. Lei soddisfatta si rialza e mettendosi apposto la criniera sistemata per bene e profumata: "Ed ora ti preparo un bel pranzetto anche perche te lo sei meritato!" Si avvia verso la cucina inchinandosi al massimo per poter passare per la porta. Lui prepara il tavolo con amore come puoŽ avendo a disposizione solo dei rottami di suppellettili. Dopo un poŽlei si presenta ed incomincia a portare pietanze sufficenti per un party di dieci persone. Chiude i locale a chiave in modo non si presenti nessuno e si siedono su tre tavoli attaccati uno con lŽaltro. Lei si prende la sua sedia, fatta su misura per il suo culo gigantesco ed incomincia a macinare chili di pietanze, il camionista cerca di stargli dietro quasi vergognandosi dalla differenza delle porzioni. Dopo che lei ha ripulito tutto fino allŽultima bricciola avendosi bevuto una quantitaŽpazzesca di vino si allunga sulla sedia portando le gambe oltre il camionista e spostandolo con sedia e tutto. "Ti eŽpiaciuto lo spuntino? dice lei soddisfatta e senza lasciar il tempo per la risposta: "Ed ora cerchiamo di digerire come si deve". Mette del denaro nel jukebox che incomincioa a suonare delle melodie lente e sensuali. Si prende il camionista con il suo braccio poderioso, se lo solleva da terra, se lo incastra fra le tette liscie e profumate ed incomincia a ballare spostando ai lati tavoli e sedie con la sua mole e senza accoegersene.. EŽinnamorata pazza come non lo eŽmai stata da anni. Anche lŽautista imprigionato da quella gigante improvvisamente attrraente prova un sentimento profondo e estremamente piacevole. Ballando lei si dirige verso il letto che ha perfino preparato con lenzuola pulite. Lui incomincia a spogliarla, un lavoro pazzesco, e a baciarla cominciando dai piedi senza lasciare un millimetro di quella massa inumana di donna. Anche lei se lo succhia e divora ta testa a piedi. Passano ore bellissime accompagnate da eruzioni di sperma enormi sia da parte della gigante che da parte del camionista. Distrutti si addormentano senza sapere per quante ore. Il giorno dopo lui si sveglia senza capire se eŽmattina o pomeriggio tutto fracassato e sfinito dalla lotta amorosa con quella gigantessa fortissima. Si guarda in giro ma non vede il suo amore. Quindi si alza e va nel locale per cercarla. Lei eŽuguale a come lŽaveva trovata. Con la solita vestagliaccia, sporca, sudata puzzolente, spettinata, barba lunga e mozzicone di sigaro fra i denti che sta caricando sacchi di patate enormi e due alla volta. Tutti i mobili del locale sono raggruppati uno sopra lŽaltro da un lato percheŽimprovvisamente gli eŽvenuta voglia di far ordine. Lui vedendola cosiŽsi gratta la testa prima stupito ma poi convinto che un mostro di donna del genere prima di cambiare eŽin grado di cambiare lei un battaglione di soldati. Vedendo il suo amore lascia il lavoro, se lo prende in braccio e se lo gratta a dovere strusciandoselo amorevolmente con la sua barbaccia. "Purtroppo devo ripartire, impegni di lavoro e di tempi da rispettare" dice un poŽtriste il camionista. Lei: "fa niente!" col suo vocione ancora piuŽbasso del solito, si vedono peroŽdelle lacrimone che scendono dai suoi occhi ancora truccati dal giorno prima. Lui lŽaccarezza con una mano un poŽtremenante dallŽeccitamento sulla barbaccia e gli fa capire che vuol essere messo a terra. Lei gli infila la lingua selvaggiamente in gola come per sfruttare al massimo lŽultima occasione. Gli schiaccia con la sua manaccia il cazzo duro di lui e strofinandoselo dice: "Torna presto, sono sempre quiŽper aspettarti". Il camionista si commuove e rieasce a malapena a contenere le lacrime. Anche un mostro di donna del genere puoŽessere una femmina con sentimenti delicati. Lui esce e si avvia verso il camion cercando di dimenticare unŽavventura che mai potraŽdimenticare nella sua vita perche donne di 2 metri e 40, di 280 chili, forti come un toro, pelose come un gorilla e scopone come la piuŽgrande delle ninfomani si possono trovare solo nei sogni. La manona di lei lo saluta mentre lui si avvia verso il suo camion. Parte e non si accorge che lei si sta disperando e continueraŽ delusa comŽeŽa trascurasi come sempre. Dopo un poŽdi strada il camionista si ferma ad una stazione di servizio per fare il pieno. Mentre scende si presenta una puttana bellissima come una diva di Hollywood, spruzzante di sesso da tutti i pori e tremendamente sensuale, in hotpants e camicietta scollattissima: "La vogliamo fare una bella scopata come si deve?" Lui la guarda da testa a piedi, pensa alla sua gigante puzzolente e pelosa ma con una fica come un forno ardente e dice: "Ma non farmi ridere battona, vai da un altro!" chiude la porta del camion e riparte pensando e rivivendo le ore pazzesche che ha passato con la sua gigante da sogno.