MARIA RITORNA AD AMSTERDAM MA DIFFERENTEMENTE by Andy, Adrtess@t-online.de       Questo si puó chiamare il seguito delle tre storie precedenti: Ecursione da Amsterdamm. Come sempre se vi e´simpatica fatemelo sapere.               Sono passati molti anni da quando Maria faceva la puttana al quartiere delle luci rosse ad Amsterdam. Tutto sembra essere cambiato. Non c´ é piú ordine, prima c´era un codice interno dove c´erano puttane (che si dividevano in regolari, ufficiali/puttane di rinforzo nei giorni di festa e fine settimana/travestiti/transessuali, finocchi ect. ma tutti organizzati, protetti,e naturalmente sfruttati da magmacci. La compera delle puttane veniva retribuita ad una cosi´detta agenzia d´affari e la vendita delle stesse veniva pattuita secondo le qualitá produttive. Andave tutto abbastanza bene e relativamente tranquillo, naturalmente qualche pestaggio per motivi vari non manvcava mai. Ma tutto era in mano della polizia e dei magnacci quasi tutti olandesi. Ora é cambiato tutto, non esistono piú magnacci con 10 o 20 puttane, ora e´tutto legale le puttane vengono regolarizzate dallo stato, quasi, secondo l´estetica, il tipo di perversione che rappresenta, portate al posto di lavoro appena libero dalla precedente che magari se n´é andata o cambiato posto. Insomma il quartiere é libero a tutti. I magnacci ci sono si ma sembrano piú che altro mariti o fidanzati che aspettano la donna dal lavoro. Sembra tutto scalbo, senza segno di sessualitá vera. Ora le puttane sono ubriache, spinnellate, senza incitamento dove la cosa piú importante sembra la fine delle otto ore di lavoro. Maria che dopo anni d´Italia, sposata con un suo ex cliente di Amsterdamm, si e´trovata alla fine con niente in mano, senza casa anzi una baracca, il marito disoccupato, lei guadagnava facendo qualche pompino al bar del paese. Era tutto triste e desolante peró e pensava ai bei tempi alle luci rosse dove era l´attrazione assoluta. Il marito senpre piú gracile sia per le botte che Maria in continuazione gli regalava mandandolo regolarmente al pronto soccorso,  il poco da mangiare, le scopate enormi e giornaliere che veniva costretto a fare, uguale di che tipo, si era ridotto ad un vecchietto senza denti, curvo, dolorante da tutte le ossa, lento e tremante. Anche il cervello non funzionava molto bene , troppe mazzate e schiaffi ricevuti. Cosicché un giorno mentre lei come sempre doveva sfogare il suo menbro, non solo gli distrusse l´emmorroidi e l´intestino ma gli fece venice un infarto dalla paura e dal dolore. Cosí diventó vedova e siccome lei era nata par fare la puttana ha deciso di ritornare ad Amsterdam. Arrivata al quartiere, solo facce nuove, molti negri, accatton i sdraiati per la strata spinellati, sporco, turisti che scanzonavano le puttane, il reparto dei transessuali piú fraquentato di quello delle puttane. Del resto le puttane olandesi quasi erano sparite, c´erano, cinesi, coreane, russe, varie dell´est, africane ect. che cambiamento. Non c´e´piú religione pensa lei. Tutti la quardano ma non perché la conoscono, la quardano per la sua figura anormale. Mentre pensando sul da fare e non accorgendosi che  le varie persone che sfiorava  regolarmente volano all´aria come burattini entra in un bar che sembra piú grosso e frequentato degli altri. Un fumo di sigarette e cannelli impressionante. Lei facendosi posto fra la gente che a dir il vero si sposta da sola quando lei passa ,si dirige al bar. Il barrista pieno anche lui senza guardarla in faccia:" una birra signore?" "Cominciamo d´accapo pensa lei". Con mossa repentina prende il barrista per la camicia,lo solleva da terra con una mano, se lo siede sul banco del bar, se lo guarda con furore, gli gratta la faccia con la barba ormai dato il viaggio non fatta da tre giorni, punta l´artiglio dell´indice sotto il mento del malcapitato tremente, il bar e´in silenzio assoluto, "dammi una birra che ho la bocca secca". La tracanna in un momento, con la mano libera si prende un sigaro e se l´accende, tira tranquilla e sicura di se una boccata enorme e tenemdo sempre l´artiglio sotto il mento ma un po´piú incastrato provocando del sangue: "senti un po´ international barmann chi e´il boss massimo in questa baracca?" Il malcapitato tremante fa un cenno presso una porta: "di solito e`lì" "se non c´é ritorno a trovarti. Lei prende il suo sacco enorme dove teneva tutti i suoi averi e si dirige verso la porta. Senza bussare entra e dal rumore sembra abbia squassato la serratura. La  stanza dell´ufficio e´vuota, va nell´altra stanza, una camera da letto con tutti i confort tipici dei casini, letto enorme tondo e girevole, specchio sul soffitto, musicchetta di sottofondo, bar fornitissimo e frigo enorme. Anche vuoto, va al bagno, elegantissimo, non manca niente, dai profiumi ai vari bagni sqiuma, rasoi elettrici e wrillpool non manca niente, pero´vuoto. Incazzatissima ritorna al bar che improvvisamente e frequentato solo da un uomo elegante seduto su uno sgabello che beve una birra. Lei capisce é lo chef. Senza guardarsi intorno se é coperto o no si dirige come un furia verso il tipo. Parlando in hollandese perché non se l´era dimenticato: "sei tu il boss in questa stalla?" Lui fa per mettere la mano del taschino della giacca e lei lo precede. Avendo il sigaro nella mano, con l´altra avvinchia completamente il torace dell´uomo. lo solleva senza problema, da un calcio allo sgabello, rimette il sigaro fra i denti e puntella le mani ai bordi opposti del bancone, cosicché i bordi del bancone sono all´altezza delle 4 prime costole. Desidero fare la tua conoscenza, prima pero´a modo mio. Pian pianio imprigiona il poveraccioi fra i suoi bicipidi anormali ed incomincia a stringere o meglio stritolare. Primo rumore di costole fracassate, fino a quattro, intestino pieno di birra che vomitando spruzzza a cascata  oltre il bancone, sangue dal naso, orecchie e bocca. "Ora andiamo a discutere in privato. Con una mano si mette il sacco enorne su una spalla, producendo del rumore come ci fosse dell´acciaio dentro, quindi la carcassa del malcapitato sotto l´altro bracciocone come fosse un´anguria. Canterellando con la sua voce baritonle canti di montagna, si dirige verso l´ufficio. Spallata, in quanto la serratura non esiste piu´, girandosi sul barrista stravolto: sará un colloquio molto lungo, avro bisigno di on po´di ristoro: 2 casse di birra, 3 fiaschi di vino, due filoni di pane, una cesta di sedano, un arrosto di maiale,56 ostriche, e una scatola di sigari cubani. paga lo schef,non si sa mai cosa puo´succedere. Sicuramente il lettore che non conosce le altre storie non sa di chi si tratta. Maria ai suoi tempi di Amsterdam era conosciuta come il mostro. Maria e´di origine friulana, contadina fin da bambina, ninfomane di natura, sadica e brutale. 2 metri e 20 senza scarpe, 295 chili di ciccia soda e di muscoli enormi. solleva facilmente per 30 volte di continuo col siigaro in bocca 150 chili. fuma, mangia e beve come una dannata, la sua debolezza le ostriche che la rendono capace di distruggere a letto 2 squadre da calcio.non si lava molto perche´ama l´odere selvaggio delle sue ascelle e dalla sua fica. E´pelosissima in tutto il corpo, ora porta una tuta da ginnastica e non si vede. Ma se si osservano i polsi e le caviglie si notano dei peloni neri e lunchi che fuoriescono. Capelli biondi come le friulane, grassi e sporchi fermati indietro da un pettinone.basette folte e lunghe che formano un ricciolo sulla guancia. Barba densissima su tutta la faccia, baffi e collo ma bionda. Ora evidentissima perché de tre giorni non si rade. Occhi bellissiomi da contadina grossi e celesti, labbra sensualissime ma ingiallite all´interno del resto come i denti e le dita dalla nicotina, I denti sono cosí robusti che potrebbe ridurre a pezzi il piano di un tavolo. Le unghie sono laccate male ma sono robustissime ed arcuate a mo´di artiggio. Le tette pelosissime sono ora senza reggiseno e mostrano due cetrioli gonfi e duri appoggiati su un´aureola grande come un piattino da caffe´.Porta scarpacce da tennis sporche sicuramente un 52. Nonostante la mole e´veloce e felina effettivamente forte come una leonessa.Senpre tenendo la carcassa di uomo sotto il braccio, lo getta nel whirrpool sperasndo si rimetta in sesto.Entra dentro ache lei dopo aver ordinato le pietanze  incomincia, noncurante che l´uomo a 4 costole rotte a canticchiare i suoi canti montamari. Col 52 di piede gioca col cazzetto dello schef e dice" osserva campione". Si allarga la foresta della fica che bagnata senbra ancora piú boscosa, apre le labbracce della stessa mostrando una voragine inumana, lei infila tutta la mono dentro, da tener presente che la sua mano é grande come una padella ed estrae un clitoride di dimesnsioni piuttosto non normali. incomincia a massaggiarloe cresce ancora  fino ad arrivare il puntale a galla, 30 cm di lunghezza duro che senbra abbia un osso nell´interno. "Ti piace boss?" Lui fa cenno di si, non puó parlare é troppo dolorante. Ora dobbiamo parlare di cose serie, prima ti curo, poi mangiamo e quindi discuteremo sul da farsi pre rendere questo quartiere degno del suo nome nel mondo, costi quel che costi.Chiama i barrista ed ordina in farmacia, unguenti, fascie, disinfettante, un corsetto,e degli antidoloranti. Lei essendo stata fra i tanti lavori anche infermiera e´perfettamente in grado di accudirlo. Un volta lavati lei lo sorregge e mette a letto. Quindi lo governa a dovere veramente come un´esperta. Lo mette a risposo e lei a fianco incomincia a pulire tutte le pietanze anche perché da tre giornoi aveva fatto un po´la fame, se non fosse stato alla fermata di Bolzano che grazie ad un enorme pompinio si e´guadagnata un panino ed una birra gratis. Finito il tutto si accende un meritatissimo sigaro assaporandone prima il finale, lo intinge nella grappa ed incomincia a fumare come una ciminiera, Stranamente sempre quando si rilassa il clitoride diventa come uno stengardo. Lui si sveglia fa come un migaglio di dolore  e senza accorgersene si saggrappa al clitoride eretto. Automaticamente sentendo quella cosa dura, calda liscia e piacevole, va su e giu´per la mano. Lei lascia fare anzi partecipa naturalmente. Dopo un po´uno squasso ed il letto e´piú innondato del bagno. Risata di piacere di tutti e due. "E´nuovo per me ma mi piace moltissimo." "Vedrai quando sarai guarito cosa sará in grado di fare, per ora devo fare ció che possso. Si mette in posizione di face sitting e senza indugiare gli infila il clitoride in gola, lentemente, con rispetto della profontidá. Lui si aiuta con le mani e lei in calore massimo incomincia ad esplodere. Deve avere barili di autonomia. Grazie per tutto cio che fai per me, una lezione la meritavo per vedere chiare le cose, cosí non si poteva andare avanti. Sarai in grado di essere il mio braccio destro in tutti i sensi? Sulla vita e sul lavoro? Lei da una tirata gioiosa al sigaro, prende con le due manacce la faccia di lui facendogliela sparire e gil tira un bacio tale che l´uomo viene dalla lussuria. "Sei mio" dice lei, "No, ti voglio io" dice lui. Ed ora piano piamo andiamo a dare un ammuncio importante a tutti i magniacci del locale. Chiama il barrista: Fra un´ora tutti i boss a disposizione sulla sala dei congressi, nessuna mancanza, nessun compromesso. Lei lo veste e lo mette in sesto, "non preoccuparti ti porto io a braccia." "lei si lava, pettina, fa la barba due volte quindi cerone, si trucca come una dea, vestito scollatissimo che lascia vedere tutti i muscoli ed i peli , vari gioielli e soprattutto la scatola dei sigari. Un angelo da sogno.Passa un´ora easatta e tutta la fece di Amsterdam si presenta, con vestiti tipici senza gusto. chili d´oro dappertutto e soprattutto varie armi nascoste. Invitati al tavolo, dato il drink annuncia che vuol cambiare la politica del quartiere rendendolo sano e pulito secondo i vecchi codici. Proteste varie di tutti. Il boss impietrerrito. Avrete tutto cuó che vi spetta ma con un sistema controllato e rispettato dalla legge. Vi terro´al corrente con una circolare del nuovo codice appena sará pronto."Noi stiamo bene cosi" piú controllo voerrebbe dire che la polizia apre di piú gli occhi ed il marcio dovrebbe sparire. "Proprio questo il punto, sparito il marcio ricominceremo sereni ed amici come prima ad avere la vita tranquilla.Qualsiai cosa dovrebbe andare storta, ci sara´chi rimette tutto a posto ve lo garantisco. In questo momente entra lei trionfante, sigaro in bocca, prende il suo chef dall sedia. lo solleva e porta a braccia in büro. Gli altri quardano sbalorditi, taciturni. "Anzi dice lei, domanii in ordine alfabetico vi terro´ad ´udiemza per conoscervi meglio in questo ufficio e sparisce con il boss compiaciuto Questo bar ha 5 piani con 10 camere ogniuno, le puttane sono raggruppate secondo il colore, il fisico. l´estetica, le perversioni ecc.     al piano terra c´é il bar con i vari sofá, stanze separate ecc, fino ad ora tutto il bar era frequentato somlamente da magnacci che mettevano i clienti in stato dí nervosismo, non solo ma anche in stato di rivalitá l´un con l´áltro. Ora le cose cambieranno, i magnacci fuoi e chi controlla il tutto sará Maria. Al giorno dell´uduienza Maria si é preparata molto seriamente, come fosse il direttore responsabile dell´azienda. Abito serissimo nero, leggermente scollato, maniche corte affinché nessuno si dimentichi i suoi bicipidi erculei e pelosi, truccata seriosamente e rasatissima, il tutto molto decente ma anche molto pericoloso. Ha un blocco notes dove per ogni magnaccio fa una specie di scheda secondo le qualitá ed attitudini, una cosa quasi scentifica. Sulla scrivania l´immancabile scatola dei sogari, una bittiglia di grappa, una di cognac ed un fiasco di vino, un vassoio enorme con canapé vari di usanza olandese. "Avanti il primo" tuona con la sua vociaccia bassissima. Si presenta un tipo negro, un africano, brutto na curato: "siedi, nome cognome, pseo , altezza, le misure del cazzo le prendo io, nome della puttana ed usanze a riguardo." Il negro per ogni domanda non essendo abituato sembrava sprofondasse sempre piú sulla poltrona. Lui " io essere famoso, molto feroce, picchiare molto puttana quando lavora poco e castigare col mio cazzo  dentro culo". "bravo dice lei, sei proprio il magnaccio ideale per una puttana, uno cosí l´ho sempre sognato". "allora lavorare per me" dice orgoglioso il negro. Lei "certo incomincio subito". Si versa mezza bottiglia di grappa. da una tirata nervosa al sigaro e tenendolo frai denti di lato semiingoiato si alza dalla scrivania. Il negro la segue con la testa fino a guardare il soffito. Lei si avvicina prende la poltrone per la base, alza uomo e poltrona, con un braccio gli avvinchia il collo e con l´altro strappa la poltrona e la getta lontano. Il negro non crede ai suopi occhi, peserá 100 chili, stringe lentamente la presa al collo finché il negro sembra sbiancare. La gonna di lei e´gia sollevata dal clitoride che é giá pronto a colpire. Con la mano libera sempre fumando eccitatissima senza staccare il sigaro da bocca, slaccia i pantaloni, li sfila,  si mette le gambe della preda sui fianchi ed incastrandolo contro le tette ansimanti dalla voglia di lei gli infila brutalmente e senza pietá, completamente tutti i 30 cm dentro le viscere. Il negro dalle urla probabilmente era vergine. Lei batte furiosamente stringendolo sempre piú verso le tette. Dopo un po´ scoppio do sperma di lei. Ansimante dalla lussuria lo prende sotto le ascelle ed alza lo sverginato all´altezza della faccia. Sangue sgorga giú per le gambe del negro e nettare per le gambe pelosissime di lei. Il clitoride é ancora eretto come se volesse ancora scopare, anzi stantuffa a vuoto. Lei guarda il cazzo del negro che dato il dolore e la paura si é completamente afflosciato e ridacchiando provocando un gorgoglio di catarro:" e questo sarebbe il cazzone del negro!" altra risata. Lo lascia stramazzare a terra, "vestiti e sparisci e se tocchi ancora la mia puttanella negra non solo ti spacco gli intestini ma ti riduco un una massa di merda nera. Lei si risiede, cerca di sistemare il menbro ancora indurito, prende notizie e scrive nunero tre. Il negro stravolto e dolorante camminando come uno che avesse una scogliosi acuta sparisce.  Mangia e beve dal fiasco a garganella. Il sigaro stá per finire e secondo la sua abitudine non va gettato, e´il pezzo migliore da gustare, quindi ingoia, mastica con sofddisfazione, ribeve: "avanti il secondo". Entra un mingerlino asiatico con atteggiamenti da mafia cinese. Lei con i gomiti appoggiati sulla scrivania e mani sotto il mento lo osserva piú volte dall´alto al basso, ogni tanto incomincia a ridacchiare offensiva e si ferma. " Cosí tu saresti un magnaccio, di che cosa?" " Lui un po nervoso data la mole di lei: "di puttane naturalmente e sono orgogliose di me perché con me sono sicure." Lei spostando la scrivania con le ginocchia, stirandosi, mettendosi me mani dietro la testa e facendo mostrare i piú grandi ammassi di pelo ascellari mai visti: "fai sentire anche me sicura e protetta?" Lui un po´diffidente ma orgoglioso come tutti gli asiatici. "bene l´hai voluto tu". Va da lei, lui in piedi e lei seduta arriva con la testa sotto le tette. Peserá da vestito forse come una gamba di lei.  Cerca di abbracciarla per il fianchi enormi di lei e cerca di stringere. Lei beve a garganella e continua a mangiare. Lui insiste e stringe. Lei si accende il sigaro. "spiegami cosa stai facendo" "cerco di dimostrarti la mia forza per poterti proteggere"  Lei si alza, alzando anche lui che continua ad avvinchiarsi, ora non tocca piú terra. Si accicina al bilancere di 150 chili. "alzalo" tuona lei" Lui da aggrappato lo guarda ed come se fosse niente di speciale si abbasa e lo prende per li manico. Mentre é inchinato e sta soffrendo cercando di muovere i pesi lei velocissima gli strappa i pantaloni di dossso. solleva il bilancere con il cinese appeso come un salame fino alla sue spalle ed appoggia i pesi, in questa posizione il cinese ´´e a circa mezzo metro da terra, lei infila lo stendardo glorisamente dentro il piccolissimo culetto asiatico ed incomincia a battere facendolo pendolare ad ogni battuta. il cinese rimane appeso, prima per l´altezza in cui si trova e secondo dato il sostegno dovuto al clitoride in azione. Dei 150 chili a lei non interessa niente il culetto ha prioritá assoluta. Dopo il tempo necessario lei scoppia e riviene. Invece di sentirsi debole é li che si sente ancora piú possente e staccando il cinese dall´arma micidiale solleva i pesi sopra la testa. Girando in questa posizione per la stanza:" grazie della protezione" getta il bilancere a distanza col cinese dietro. " Non farti piu´vedere in cittá" si siede soddisfatta, da una tirata al sigaro che per tutto il tempo passava da un lato all´altro della bocca, passa un asciugamano sullo stendardo per pulirlo come fa il cuoco col suo coltello e prende appunti, numero 1. Voi direte possibile un cinese numero 1? No. questa non é altro che una numerazione della grandezza dei cazzi, scala che ha elaborato in decenni di esperienza. 1 = 1 cm, 10 = 30 cm, ultra  = al di sopra senza limiti. purtroppo in vita sua non e´mai arrivata ad un 10, solo molte chiacchiere e niente altro. cosí avanti con la mattinata con eliminazione graduale dei magnacci. Al pomeriggio dopo decine di scopate, senza batter ciglio ma avendo una fame terribile e avendo dovuto aprire una nuova scatola di sigari finalmente :" avanti l´ultimo" urlante seduta sulla scrivania. " ho detto avanti l´ultimo" silenzio, lei incazzatissima si alza im piedi puntellandosi coi pugni sul tavolo. "sono quí davanti a te non mi vedi? Lei si inchina spostandosi oltre il tavolo e vede una cosa inaspettata per essere un magnaccio, un nano. Vestito tipo Al Capone, scherzante con la testa che va all´indietro per poter parlare con la gigantessa ed uno strano gonfuiore sul lato interno dei pantaloni. "e tu cosa sei?" "un magnaccio ed il piú rispettato." Lei pensando alla corporatura tira una risata catarrosa tale che avendo inghiottito il mozzicone del sigaro e´costretta a farsi un mezzo litro di vino pre sciaquarsi. "Se mi vuoi prenderwe in giro ti schiaccio con un dito" Lui incazzato non prendo in giro nessuno guarda ed ammira". Apre i pantaloni e con un po´di fatica tira fuori un cazzo enorme tipo mulo, pieno di vene gonfie e con la cappella color violaceo. Eassendo eccitatissimo nel vedere una tale dea sta pure pompando a vuoto. Lei a bocca aperta, sbavante, incredula, urla col suo vocione  tre volte: "un 10, un 10, un 10!" Butta al lato la scrivania ed essendo lui in piedi alto non piú del ginocchio di lei. Lei si draia lunga sul pavimento, pancia in giu sostenedosi dai bicipidi. Senza perder tempo ingoia completamente i 30 cm e gli fa un pompino tale che il nano stramazza esausto al suolo. Lei con la bocca piena di sperma ed il clitoride schiacciato sul pavimento, s´inginocchia, se lo tiene incastrato sulla bocca con una mano, con l´altra si aiuta per alzarsi e lo appoggia sulla scrivania. stacca la bocca piena di sperma, ingoia soddisfattissima con gli occhi spalancati dalla gioia, allarga le gambone pelose accavallando tutta la scrivania e si siede facendolo sparire fra la foresta di pelo il piccolo uomo. scopa disperatamente noncurandosi se il nano é vivo o no, intervalla culo e fica, fica e culo, viene piú volte, urla, beve dal fiasco, si acende un sigaro sempre scopando. il nano ansima, é ancora vivo, dopo minuti che sono sembrati un´eternitá il cazzone dello gnomo si afflosacia senza forze, Lei cerca di rianimmarlo perché potrebbe ancora scopare per ore, lo spompina, lo lecca, gli infila il clitoride nel culo,ma lui é distrutto. non gli é mai capitato che lui fosse distrutto prima di una donna ,neanche la puttana che ha che nonostante tutto é 1 metro e 95 e fa culturismo. Anche lei lo rispetta.  Ora lei un po´incazzata perché non scopa piú, si rimette in sesto e si siede sulla sedia della scrivania scrutando criticamente il cazzone afflosciato. Lui avendo sentito che tutti i colleghi sono stati cacciati, piangente la supplica di tenerlo. Lei bleffando per non far capire che un cazzone del genere non se lo vuol far scappare: "che devo fare di un microbo come te? dare la mansione del buttafuori?" e tira una risata tuonante. "Ma forse ho un´idea, ti assumo come calmante per i momenmti di rabbia o depressione, ma non te ne vantare altrimenti di te faccio una scatoletta di marmellata. Il nano riconoscente, la bacia dappertutto dove arriva, nani, piedi ginocchia e si agrappa alle gambone avvinchiandosi per nnon perderla. Lei con una namo lo stacca e lo getta a piú metri di distanza come fosse una cosa putrida. "Sparisci e fatti vivo solo quando voglio io, capito?" Fu cosí che il casino fu liberato da tutti i magnacci. Le cose cominciavano ad andare molto bene e gli affari pure con grande soddisfazione del boss. Lei e´passata al bar in modo d´avere in continuaazione tutto sotto controllo. Ogni tanto pestava qualche spavaldo o ubriacone e mandava regolarmente al prontosoccorso i magnacci che si facevano rivedere e pretendere un qualcosa. In caso di malattia o ferie di qualche puttana per non creare un buco si metteva a disposiizione, insomma una direttrice perfetta. Ha fatto mettere un sistema d´allarme in ogni canera in modo da essere subito sul posto per pulire la situazione, naturalmente a modo suo, o sverginando culi o spaccando ossa varie, o tutti e due. dopo qualche settimana peró sentendosi le puttanelle troppo a loro agio quindi quasi spadroneggiavano troppo, lei fu costretta a richiamarle una ad una all´ufficio per sanare la situazione. La cosa non é stgata difficile, qualche d´una ´s´é presa qualche schiaffo, una ha avuto un braccio fratturato, varie sono state violentate ma i problemi piú gravi li ha avuti con la puttana del nano. Dopo due settimane che il nano era stato evacuato da Maria lei era in crisi totale e depressiva al massimo. Scopava si coi clienti ma senza gioia, c´erano reclamazioni alla direzione. Senza i 30 cm del nano era disperata e tutte le forze la scaricava in palestra. Si presenta all´ufficio, bellissima, abbronzatissima, 1 mtro e 90 senza scarpe, muscolosa come una primatista ai mondiali di miss universo. Un bikini succintissimo bianco e scarpe a spillo bianche. Un sogno di puttana. Dati gli anabolici che da anni prendeva aveva anche un accenno di peluria sul viso, ma era rasatissima dappertutto, acelle, fica, gambe, liscia come il velluto. Non fumava perché era contro le regole del training ma negli ultimi tempi beveva piuttosto pesantemente data la depressione. Aveva anche un clitoride leggermente sviluppato come tutte le culturiste, forse 2 cm che la rendevano estremamente eccitabile ,se era il caso. Quel caso fu distrutto a forza da Maria. Entró quindi all´ufficio anche un po´incazzata con la direttrice. Essendo lei una delle puttane preferite dai clienti si sentiva grande ed in grado di dettare. Gentile la direttrice gigantesca, ignorando la difficoltá della situazione:" accomodati, le porge un cognac per farla mettere a suo agio e le porge la scatola dei sigari. Normalmente non fuma mai ma per essere all´altezza della direttrice: "con piacere " disse. Stacca coi denti bianchissimi e perfetti il finale del sigaro e se lo lascia accendere. Alla  prima tirata tossisce un po´ma poi si abitua. "Bene dice la direttrice che problemi abbiamo? La puttana: "Ma lei non é mai stata regolarmente soddisfatta da 30 cm di cazzo? La direttrice: "Si" tirando un sospiro come di malinconia " Ma regolarmente i 30 cm li uso in senso contrario," La puttana avendo avuto informazioni dalle altre colleghe che avevano preceduto i colloqui, "io non sono lesbica, io mi faccio solo scopare da maschi e non da donniccuole. La direttrice diventa rossa dalla rabbia sentendosi offesa come non mai. Con voce cavernosa: vieni quí puttanella" e nette il braccio destro in posizione da braccio di ferro. La culturista essendo quello il gioco che maggiormente fa per attirare clienti masochisti, senza imdugiare  si avvicina, si siede al lato opposto ed incomincia subito a partire. Il braccio enorne e pelosissimo di Maria con un polso doppio di quello della culturista e´impietrito come il granito. La puttana spinge, si sposta con la sedia, diventa blu, si aiuta con tutto il corpo, niente, Maria continua impavida a passare il sigaro da destra a sinistra dando tirate enormi. Dopo un tempo relativamente lungo sente che le forze della puttana vengono a mancare, quindi fa strammazzare il braccio della stessa sul tavolo provocando un tonfo che potrebbe distruggerlo. Maria si fa una grappa tripla ridaccgiante, La puttana arrossata dalla fatica si massagia il polso dolente che sembra sia stato spezzato e dice: "il mio braccio forte é il sinistro. Maria si fa un´altra grappa tripla e subito mette il sinistro in posizione. La puttana plagiava non era vero che era mancina ma pensava che forse con la sinistra la gigantessa avesse anche lei posizione di disparitá. Incominnciano, stessa storia lei braccio di granito e la puttana a stentoni cercava di stare in posizione. Essendosi stancata della burla Maria: "adesso e´finito il gioco" sbatte sul tavolo la namo della culturista in modo tale che gli distrugge tutte le nocche del pugno insanguinandole. "ora prova con tutte due le mani dice Maria e rimette il destro in posizione" La puttana prende la manona della direttrice fra le sue mani e incomincia con tutta la forza che possiede a spingere. Niente da fare la mano di maria e´impietrita, le vene sul dorso si sono gonfiate cosi´sul braccio e bicipide che ha raggiunto una circonferenza mostruosa. Ora la sorpresa" dice Maria" con l´altra mano gli agguanta i due polsi della puttana e stringe finche quasi li spezza, la puttana molla la presa a stacca le nami. Maria ha ancora i due polsi imprigionati. Si alza in piedi e solleva il metro e 95 da terra portandoselo vicino a se. Si siede sulla sedia fatta apposta per lei, da un calcio allínterno delle caviglie in modo che la puttana allarghi le gambe. Con forza se la siede sulle coscie, con una mano la imprigiona sulla schiena e con l´altra sui capelli che tira verso l´indietro. La puttana apre la bocca per gridare dal dolore ma Maria gli infila la linguona nicotizzata dentro fino all´ugola. Il contraso enorme con la forza che tiene imprigionata la puttana e la delicatezza e sensualitá esperta del bacio fanno prima ribellare la puttana per orgoglio ma poi si calma ed incomincia ad assaporare il gusto del sesso e del dominio. Entrate in calore massimo il clitoride di Maria e´pronto a salpare e quello della puttana pure, di 2 cm peró ma estremamente sensibile. Ora ti do i 30 cm che ti mancavano. Maria infila piano ma con forza tutto il clitoride dentro la fica della puttana e contemporaneamente gli fa una specie di masturbazione con il ditone indice al piccolo clitoride infuopcato. La puttana urla, soffre e gode contemporaneamente. Col nano aveva si i 30 cm ma era lei che se lo portava a spasso o cavalcava o lo faceva saltare come voleva. Ora é differente i 30 cm sono rimasti ma ha un ciclope di donna che la domina in tutti i sensi e la fa sentire donna come mai é stata. Un´ennesima ansimata e sviene dalla lussuria. Maria la porta sul divano e la rianima con un panno bagnato e un bicchier di cognac. Rinvenuta: "Maria sei un sogno, pür di restarti accanto saró per te la piú grande puttana del quartiere," e ridendo " naturalmente dopo te". Fu cosí che quel casino diventó il casino modello del quartiere e sopratutto anche come incasso. Altri casini si vollero associare e pagarono per qualche tempo la presenza di Maria per metter le cose in sesto. Uno dopo l´altro Maria ripulí tutti i casini del quartiere rendendo lo stesso ad un´attrazione turistica importantissima. La cosa andó sulla stampa e sulla terlevisione. Maria divenne la diva di Amsterdam, il sogno dei casini, delle puttane e dei clienti, non certo dei magnacci perche i tempi erano diventati duri. Un giorno venne chiamata al ministero del turismo per essere onorificata. In quell´occasione comincio 3 giorni prima a frequentare l´estetista, farsi fare un vestito da gala stupendo ed elegantissimo, si informo perfino dell´etichetta di certe occasioni. Fu stupenda ed ammirata da tutti gli uomini e mariti. Il ministro ad un certo punto la prega di inchinarsi e di porgere la testa. Gli infila un nastro con i colori olandesi con una croce al valor civile. Maria si commuove a fa qualche lacrima. Il ministro premuroso col fazzoletto l´asciuga sentendo peró che sotto il cerone c´era la barba densa anche se rasatissima. In un orecchio gli dice: " domani verrá accolta dalla mia limousine e verrá invitata a cena nella mia residenza privata." 2 metri e 20 cm di donna cerca di fare un inchino di dovere quindi ringrazia. Come previsto al giorno dopo arriva la limousine com la bandiera di stato a prendere Maria con lo stupore massimo delle puttane accompagnato da un applauso. Questa volta Maria é in tenuta da lavoro, puttana al massimo, truccatissima, borsone con sigari rasoio d´emergenza ecc. barba non fatta, capelli fermati all´indietro, scollatissima e per essere ancora piú evidenti i muscoli ha fatto pesi tutto il giorno. Arriva alla residenza e viene decorosamente accompagnasta al salone. I tacchi altissimi rimbombano per il salone ad ogni passo.. Arriva davanti al ministro, un signore distintissimo ma anziano, dietro un bodyguard molto appetitoso. Lui fa cenno al poliziotto di allontanarsi,ma lei prega il ministro di lascoiarlo la. Il ministro fa per porgergli un bacio alla guancia, lei si inchina per essere all´altezza ma lo prende sotto i  fianchi e lo solleva fino alla sua faccia. Lo gratta con la barba e gli da un bacio sulla bocca ma senza lingua. Lo posa a terra, posso fumare`"certamente si metta a suo agio. Si siedono sul divano, fuma e gli viene offerto un drink.  situazione é un po´imbarazzante, il ministro é un pó impacciato, il bodyguard non muove ciglio, é in servizio. Per rompere l´incantesimo lei prima mette una mano sui pantaloni del ministro, ma non sente niente, allora prende la mano dello stesso e gli porge il clitoride in posizione di riposo, sempre 15 cm peró. il ministro stravolto automaticamente massaggia rendendosiene conto che il menbro cresce e cresce fino alla misura d´attacco. Lei Prende la testa del ministro e con forza l´abbasa sul clitoride. Il bodyguard sta per partire come per difendere, ma il ministro alza la mano e lo fa allontanare. Quindi ingloia finche puó e fa il pompino. lei sculetta e il ministro ansima. Lei viene e riempie bocca e vestito del politico.  Il ministro si rilassa sul divano e prende due pillole forse antiinfarto. Lei e´in calore massimo e osserva il poliziotto appetitoso. Con un fil di voce il ministro: "fate fate pure io ho finito." Lei si alza col clitoride in posizione, si mette tette e capelli in sesto, ingoia il sigaro e si dirige con passo felino verso il bodyguard impietrito. sicuramente e´vergine. Lei si avvicina. lui e´alto e robusto, giovane ma gli arriva solo sulle tettone ora scoperte che stanno scoppiando di lussuria. Lei se le fa leccare, i capezzoli sono enormi, ogni tanto lui deve sputare qualche pelo.Lei gli masssaggia il cazzo che e´di dimensioni piacevoli. quindi glielo estrae, glielo masturba e si fa masturbare il manico del clitoride. Lei gira il poliziotto abbassa i pantaloni e col suo liquido lubrifica il deretano. Non e´vergine, anzi ha un buco allenatissimo. Deve essere un esame necessario per avere posizioni di previlegio nella politica locale. Senza indugiare, gettando le scarpe a spillo, altrimenti sarebbe troppo alta, abbassa il corpo verso il basso e si accavalla sul culo incastrandolo completamente. Il poliziotto impazzisce dalla gioia, Lei scopa disperatamente es il ministro guardone si sta facendo una sega al pisellino. Lei viene a litri, il bodyguard respira a fondo stremato. Lei stacca e si straia sul tappeto pancia in su, si solleva sui bicipidi portati all´indietro e si mette orrizzontale con l´aiuto delle gambe che allarga. Ora e´nuda e mostra tutto lo splendore di una ciclope selvaggia e pelosissima. col sigaro fra i denti:"scopa piú che puoi" Il poliziotto essendo giovane e´in genba , ha forse un 6. Entra e lei lo massaggia col suo utero bafgnatissimo. Il calre e il pelo fa si che dopo poco il poliziotto stramazza venuto al massimo. Lei lo lascia riposare sul suo corpo sollevato finche lui si riprende, passeranno 15 minuti, ma per lei potrebbero esser anche 15 ora sarebbe la stessa cosa. Ingoia il sigaro e ne chiama un altro dal ministro. Lui premuroso ne porge un´altro e accende. Il poliziotto sembra ora risvegliarsi. girandosi cade a terra e si rialza. "Sei stupenda dice" "mi vuoi sposare? Guadagno molto bene sai"  Mi dispiace ora sono ufficialmente un´attrazione turistica pertanto a disposizione di tutto il mondo. Tutti gli uomini che ho avuto a lungo sono tutti crepati, tu sei giovane ed hai una vita davanti a te, ma se mi vuoi trovare il mio indirizzo ce l´hai no?" "Verro´ spessissimo te lo promesso e spero di farti innamorare". Lei compiaciuta mentre si sistema"non si sa mai". Gli da un bacio sulla fronte quindi doverosa da la mano al ministro che gli fa il baciamano e si allontana andando all limousine che la porterá nel suo regno: il piú interessante casino di Amsterdam.                                                                                               fine