LŽimbianchino by Andy, "leonardot@planet-interkon.de Ecco unŽaltra piccola e simpatica storia completata da unŽillustrazione del mio carissimo amico Andy LŽ IMBIANCHINO UnŽ imbianchino piuttosto piccolo e magro in tuta bianca, armato di pittura, pennello e scala si dirige al campanello di un condominio. Suona, risponde un vocione cavernoso: " finalmente eŽarrivato, venga al secondo piano, la porta eŽaperta! Lui entra nellŽascensore un poŽnervoso dato lŽumore di quel vocione baritonale. Arriva al pianerottolo ed entra quindi nellŽappartamento un poŽtitubante. Come vede la persona, gli si piegano le gambe ed il cazzo sembra esplodergli nella tuta. Si presenta una donna enorme come non esiste uguale al mondo. Arriva con la testa quasi al soffitto, eŽgrossissima e muscolosissima. Ha un babydoll nero con uno slippino piccolissimo. Gambe e braccia sono pelosissime, ha una barba densissima e nera ma perfettamente rasata. ciglia robuste, tette enormi con due capezzoli grandi come il cazzo dellŽimbianchino in posizione di riüposo. Scarpe enormi ed altissime, da sotto le braccia escono dei peloni lunghissimi e dallo slip straripa da tutti i lati una foresta di pelo mai vista prima dŽora in un essere umano. LŽometto tremante dallŽeccitazione incomincia a pitturare con il cazzo che gli scoppia fra le gambe. Lei osserva attenta seduta sul tavolo da cuucina con le gambone accavallate, inchinata verso lŽindietro dove si sostiene con una mano mentre con lŽaltra fuma disinvoltamente un grosso sigaro. "Mi serve ora la scala per pitturare la parte alta della parete" dice lŽomino sempre lussureggiante. Lei: "la scala non serve, ti faccio salire io!" Si mette il sigaro fra i denti, prende lŽimbianchino per sotto le ascelle e se lo siede sulle tettone come fossero unŽimpalcatura. Quindi ricontinua a fumare con una mano didisinvolta e con lŽaltra avvincola lŽimbianchino con la sua manona, in modo non cada, schiacciandoli cosi anche il cazzo che sembra impazzire dalla lussuria. Ad un certo punto lei: "ed ora il soffitto" Si siede lŽimbianchino sul palmo di una mano e lo solleva come niente fino al soffitto, come fosse un caterpillar. Non battendo ciglio fa finire lŽimbianchino di pitturare il soffitto tirando in continuazione soddisfatta boccate enormi dal sigaro. Finito il soffitto lei: "ora facciamo un po di pausa!" Si siede sul tavolo da cucina allarga le coscie enormi e pelosissime, sŽincastra nel mezzo il povero imbianchino, lo chiude sollevato da terra in una morsa mortale e se lo scopa entusiasta. Lui eŽsparito fra quella massa enorme di ciccia e pelo. Ad un certe punto mentre sta per venire senza rendersene conto si agrappa con le sue manine sugli anelli degli orechini della gigante. Disgraziatamente peroŽnello spasimo della lussuria lui gli strappa unŽorecchino dal lombo dellŽorecchio ferendola. Lui eŽdisperatissimo anche perche pensa di venir pestato a morte dalla gigante arrabbiatissima. Dobbiamo subito andare al pronto soccorso! dice lŽometto stravolto. Lei tranquillissima peroŽcome non fosse successo niente: Non preoccuparti perche hai scopato molto bene, ad ogni modo saraŽmeglio andare dal medico. Si dirigono a piedi verso la guardia medica. Lei ha una camicetta piccolissima e scollatissima, una mini pazzesca, reggicalze, calze trsparenti che fanno vedere chili di pelo e tacchi altissimi. Si tiene in braccia amorosamente il suo imbianchino che con una mano cerca di accudire la ferita e con lŽaltra sostiene lŽanello come fosse per lui un enorme braccialetto. Una volta al prontosoccoro lei entra disinvolta mentre preoccupatissimo lŽimbianchino attende nelle sala dŽattesa a fianco. Il dottorino come vede quella donnona sexy eccitatissimo dice: si sieda sul lettino. Lui salito su una sedia in piedi, di fronte a lei, osserva la ferita. "Bisogna cucire, si spogli completamente" dice il porco con il cazzo che sta per scoppiare. Lei capendo la situazione, incazzatissima si alza, prende con le sue manacce il povero dottorino, lo solleva e gli stritola le costole, primo rumore allucinante di ossa rotte. Quindi lo scaraventa con una forza brutale contro la parete, producendo un rumore pazzesco coperto dalle urla di dolore del dottore. Se lo prende, se lo mette sotto il braccio e con una mano gli stritola la faccia sanguinante come si fa con un limone. Lascia il poveraccio cadere a terra inerme e fracassato. Esce dalla stanza e rivolgendosi disinvolta allŽimbianchino tremante e ranicchiato in un angolo della panca: Non eŽsuccesso niente, aspetto unŽaltro medico percheŽil primo eŽleggermente indisposto. Nel frattempo la povera carcassa eŽstata portata via con una barella. Il secondo medico ben attento di non sbagliare la cuce e la medica. Nel ritorno sempre tenendo amorosamente in braccio lŽimbianchino lei dice: "Sei stato molto gentile ad accompagnarmi al prontosoccorso ed a preoccuparti per me ed ora ti ringrazio a modo mio. Arrivata a casa lei si spoglia e strappa la tuta da dosso dellŽimbianchino. In piedi a gambe divaricate si prende lŽimbianchino per i fiachi girato sottosopra, lo solleva e gli fa un pompino favoloso ingoiando cazzo, palle lavandogli tutta la pancia con le sue labbrone sensuali. LŽimbianchino una volta venuto cerca di avviarsi verso la voragine pelosa di lei tenendosi agrappato con i piedi sugli orecchini ad anello di lei. La testa sparisce letteralmente fra le gambe di lei che fa gorgogliare copiosamente litri di succhi amorosi che scendono fino a terra. La stanza appena pitturata non odora ora di pittura ma di sesso. " Ed siccome sei stato anche un bravo imbianchino un bel bacione di ringraziamento. Lei se lo prende fra le manacce , lo gira, lo alza allŽaltezza della bocca e infilandogli la linguona al gusto di sigaro gli tira un bacione enorme tenendoselo incastrato fra le tettone lussuriose. Lui stirato dalla lussuria come fosse stecchito viene unŽaltra volta. Mentre lui esce dall portone tutto curvo non dal lavoro ma dalle scopate, passando davanti il citofono sente il vocione dire: E non dimenticare domani eŽil turno del soggiorno!