La gladiatrice by Andy "leonardot@planet-interkom.de Carissimi lettori vi invio una piccola story completata da unŽillustrazione fattami dal mio grande amico Gino, bravissimo disegnatore che purtroppo essendo molto impegnato lo fa per hobby. Mi auguro che in futuro mi possa ancora far felice con le sue raffigurazioni. La gladiatrice. In unŽarena gremita di spettatori giubilanti entrano fieri e orgogliosi, accompagnati dalle trombe imperiali, tre gladiatori armati fino ai denti di corazza , dage, lance, tridenti e reti. Ecco che arriva lŽavversario su una biga trainata da due buoi disperati per la soma enorme che devono portare. Improvvisamente le ruote della biga sprofondano nella sabbia girando a vuoto. Corrono quattro schiavi per rimettere la situazione a posto. Finalmente la biga si rimette in movimento e si dirige verso il centro del arena. La figura che sta in piedi sulla biga eŽgigantesca e completamente coperta da un velo. Il pubblico osserva silenzioso ed irrequieto. La persona scende a terra e con un movimento maestale, si liobera dal velo. Si presenta con stupore del pubblico una donna enorme, una gigantessa muscolosissima e ... pelosissima. Gambali di metallo fino al ginocchio, bracciali, elmo da gladiatore con guanciali che scendono sulle guance, R reggiseno di metallo che copre la parte inferiore delle tette di una grandezza smisurata. Unico vestiario una fascia succinta che avvolta forma una specie di slip e sandali romani sicuramente fatti su misura dato il suo piede smisurato. Le sopracciglia sono cespugliose e unite al centro. Dalle guance scendono due basette ricciolute che escono dai guanciali dellŽelmo. Gambe e braccia coperte di peloni densissimi. Cespugli enormi che escono da tutti i lati del perizoma. Le ascelle sono estrmemente pelose e sudatissime. La pancia eŽanche abbondantemente coperta di peloni che salgono a canale oltre le tette e finiscono al collo dove incomincia una barbaccia anche se rasata molto scura.Apparentemente eŽdi sicuro una donna ma con unŽespressione tale da far tremare chiunque dal terrore. Dal perizoma si nota uno strano gonfiore, saraŽforse la stoffa mal annodata. Non porta armi ed eŽin posizione di battaglia con gambe divaricate e pugni sui fianchi. EŽfiera e diritta, i muscoli delle braccia e delle coscie ballano scattanti e gonfi in attesa della battaglia. Annuncio: "URSULA IL TERRORE DELL`IMPERO ROMANO!" La battaglia incomincia, si vedono i tre gladiatori tremanti e attacati lŽun con lŽaltro come per darsi coraggio, coperti da unŽombra enorme e minacciosa con braccia aperte come se cacciasse delle galline. I tre gladiatori cercano di difendersi con sforzi enormi come pessono. Uno eŽagrappato ad una gamba come volesse salire su unŽalbero, il secondo aggrappato alle tette con le gambe sui fianchi della gigante e il terzo appeso al collo ed avvincolato con le gambe sul muscolo enorme del braccio della gigante. La gladiatrice eŽsempre immobile diritta e non accorgendosi del peso dei tre gladiatori sembra si stia annoiando. Improvvisamente allarga le braccia e inchinondosi incomincia a liberarsi dei tre come fossero dei fastidiosi insetti. Un polverone enorme che annebbia la scena. Urla di dolore dei gladiatori coperti dai ruggiti tremendi della gigante. Un gladiatore malconciato vola di parecchi metri oltre la nube di polvere. "FUORI UNO!" urla il pubblico. Dopo un poŽ mezzo nudo e sanguinante vola il secondo:"FUORI DUE!". Poi inprovvisamente la scena turbolenta si calma cosiŽche la nube del polverone si dirada. Il pubblico bisbiglia incredulo. Il terzo eŽancora aggrappato al collo di lei che peroŽeŽsostenuto dalla gigante amorosamente come fosse un bambino. Il piccolo gladiatore massaggia una tettona pelosa con la sua mano ed il cazzo essendo stato mezzo denudato si fa notare in quanto eŽrigido e gonfio. Lei prende delicatamente con due dita il pene come quando si prende una farfalla cercando di non ferirla. "DISTRUGGILO, FINISCILO!" urla impaziente il pubblico. Lei si libera del perizoma mostrando un ammasso di peli mai visto. Dalle labbra enormi e bagnate della vagina esce un clitoride smisurato e gonfio in quanto la sadica quando combatte gode tremendamente. Lei prende il gladiatore per il collo se lo passa fra le gambone divatricate e dal di dietro lo sostiene per le gambe tenendolo cosiŽorrizontale e sollevato. Il cazzo del povero gladiatore eŽallŽaltezza della caverna affamata e gorgogliante di lei. Lui come per sostenersi si agrappa con le mani sul clitoride di lei come fosse una sbazza ginnica. Il pubblico urlando " DENTRO, FUORI, DENTRO, FUORI!" incita la gladiatrice a scoparersi il poveraccio e di finirlo questa volta non con la sua forza mortale ma con la sua vagina micidiale. Lui viene e distrutto lascia pendolare braccia e gambe. Il clitoride di lei sembra stia esplodendo ed improvvisamente spruzza litri di nettare sessuale che arrivano a qualche metro piuŽavanti. EVVIVA URSULA! urla entusiasta il pubblico. Si prende il corpo distrutto del gladiatore e con estrema facilitaŽse lo carica su una spalla come fosse un sacco di patate. Il gladiatore stremato eŽcon le braccia pendolanti e con la faccia sulle tettone della gigante. Lei alza un braccio in segno di saluto mostrando il cespuglio sudato sotto le ascelle. Ora porta il perizoma ma il gonfiore del clitoride ancora in stato di eccitazione si lascia intravvedere. Ursula il terrore dellŽimpero romano si sta portando la preda alla sua cella e come sempre prima prosciugheraŽil suo avversario con il suo sesso insaziabile, poi lo stritoleraŽcon la sua forza bestiale aspettando cosiŽimpaziente la battaglia successiva.