Una giornata differente parte terza Sono passati 6 mesi ed il cosiddetto periodo di fidanzamento stava per terminare. Nel frattempo il povero disgraziato del fidanzato ne ha passate di tutti i colori: pulizie, saziare la ciclope, adattarsi alla sua lussuria, veder pestate a dovere le puttane se non rigavano diritto, ridotti ad un ammasso irriconoscibile certi clienti che non osservavano lo statuto della casa. Visite di saturazione anale da parte di lui ed il piú grosso degli oneri lavare giornalmente il colosso da testa a piedi. Lavare un tir sarebbe stato piú semplice. Del resto peró il tutto l´ha voluto lui per amore mentre lei se n´approfitta alla lunga. Decidono cosí di comperare gli anelli. Vista l´entrata dei due il gioielliere fa prima un sobbalzo poi gli vengono a mancare le forze alle gambe. Con voce delicata e gentile: "žposso esservi utile?" Lui fa per parlare, ma lei con un colpo d´ anca lo fa volare a piú metri. Quindi lei disinvolta passa il sigaro al lato della bocca: "ždesidero degli anelli da matrimonio". "žbe vediamo metta la mano sul tavolo, fatto il gesto il gioielliere quasi stramazza al suolo, una mano cosí enorme non l´aveva mai vista prima, pelosissima e con delle unghiaccie simili ad artigli d´aquila. Il signore trema dallo spavento e non riesce a parlare. Con un urlo tuonante lei "žallora che problema c´é?" "ž be vede non ho anelli per la sua misura, mi devo arrangiare con dello spago. Lei annoiata:"faccia come vuole ma domani ripasso per il ritiro altrimenti sono guai" avendolo alzato per il cravattino fino alla sua bocca puzzolente di sigaro. Lui fa cenno di si, quindi lei lo lascia cader come un sacco di patate. Lei disinvolta fa dietro front e calando la testa oltrepassa l´uscita. Il poveretto del marito si avvicina un po´desolato: mi scusi ma é il suo normale comportamento, "žma lei vuole sposare quel carro armato? Fa segno di si, "žnon vorrei essere al suo posto, le preannuncio giá che l´anello di lei sará tre volte piú costoso del normale, vista la massa del materiale. "žVa bene faccia lei, ma mi raccomando per domani altrimenti non solo la signora sfascia il locale ma anche le sue ossa. Lei aspetta impaziente davanti l´oreficeria, sigaro in bocca, minigonna da far spavento e senza calze, cosí i peli svolazzano con il vento. Nel frattempo é successo un tamponamento per disattenzione dell´autista, ma lei non si agita, é abituata. Lei "žbel prepotente e vanitoso l´orefice, se domani non sono pronti gli anelli lo distruggo ed ora al Bar per lo spuntino. Entrano al bar lei passando sposta clienti e tavolini, si avvicina al barrista: 10 tramezzini a suo piacere ed un litro di vino, L´omino:" una briosce ed un caffé latte Lei prende due sedie , si siede, facendole scricchiolare e mentre aspetta la comanda si gratta il viso e nota che la barba é cresciuta. Estrae il rasoio elettrico da passeggio e indifferente incomincia a radersi. Naturalmente tutti i clienti si fermano ed osservano la scena piuttosto inconsueta. Lei" be cosa c´ é da guardre? Mai fisto fasi la barba? E poi se vado al bagno lo specchio é troppo basso per me cosí me la faccio da seduta. Chi ha qualche cosa da dire venga pure avanti, ricevará la giusta ricompensa. Stranamente un omino mingherlino e tremante dall´eccitazione:posso farla io la barba? Lei "žsei perverso eh?'", no la facevo anche a mia moglie che purtroppo e´morta. Lei col dito medio lo chiama vicino a se. La figura di lei diventa sempre piú grande per il vecchietto, anche a braccia tese non arriva alla faccia di lei. Lei tira un sorriso catarroso, lo prende per i fianchi e se lo siede a cavalcioni sulle coscione potenti di lei. Il bar é ammutolito e il marito cerca di nascondersi in un angolo dalla vergogna. "žIncomincia" ordina la gigantessa. Il vecchietto ascolta e con movimenti esperti la rade completamente dopo averla passata tre volte ed aver svuotate altrettante volte il rasoio elettrico. Non dimenticare il collo, orecchie e decolte'.Il vecchietto accetta. "žgiá che si sei, estraendo una pinzetta, levami i peli del naso e delle orecchie."Lei soddisfatta per il lavoro eseguito, cosa desidera signore in contraccambio? Tremante: andare alla toilette con lei, poi le spiego, lei accetta e rispostando gente e mobigliario vanno alla toilette. La toilette é piccolossima, basta per una persona (normale). A fatica lei riesce ad incastrarsi dentro e tirarsi dentro a forza l´ometto. Ora sono uno di fronte all´altro, lui con la testa alzata al massimo per vedere lei e lei al contrario per veder l´ometto. Lei per far via libera allarga le tettone in modo da lasciare il canion aperto per vedersi in faccia. L´omino, "žho sentito per tutto il periodo della rasatura fra le gambe come un serpente che mi faceva sobbalzare di continuo". Una risata di lei: Ah voi vederlo? Ma morde? No ma e´molto curioso. Si infila dappertutto. Alza la minigonna, abbassa le mutande ed esce lo stendardo infuocato e nervoso, Il vechietto incomincia a tremare, "žti piacerebbe provarlo?" "žma direi di............" non finita la frase lei gli entra prepotente in gola, gli agguanta la testa per non farlo scappare e si fa fare un pompino pazzesco. Spruzzate enorme e urla cavernose di lei. Il bar e´ancora ammutolito. Lei si rimette apposto e butta fuori il vecchietto lavato da testa a piedi. Nessuno parla. "žLei distruggendo lo spuntino, ora so a chi mi devo rivolgere per farmi la barba e pagare con una scopata. Uscendo lei abbassa la testa per passare sulla porta ed il compagno cerca di farsi piccolo nascondendosi davanti alla figura pazzesca di lei. Ricevuto naturalmente puntuale gli anelli, uno tre volte piú grosso dell´altro decidono di fare i documenti al municipio. Si dirigono all´ufficio competente, bussano ed entrano. Uno strano impiegato senza guardarli in faccia: "žho da fare ora sono occupato" attendete fuori il vostro turno. Siccome fuori non c´era nessuno lei incomincia a cambiare di colore. Ingoia il sigaro, butta il marito in parte, prende la vecchia e pesante scrivania e la fa volare a piú metri. Si allarga la camicia, strappando piú bottoni e con un urlo bestiale sbavando prende impiegato e sedia, se lo solleva sulla faccia ed incazzatissima:"noi siamo i prossimi e se non vuoi farti 6 mesi di ospedale incomincia la pratica. Lascia la sedia al suolo fracassandosi con sopra il povero impiegato stravolto. "žho capito incomincio subito. Prende un´altra sedia e si va a sedere sulla scrivania a piú metri di distanza. Accomodatevi. Lei prende le due sedie si siede riempiendole completamente e si mette in braccio l´imbarazzato marito. Da i connotati e sentendo le misure di lei l´impiegato si sprofonda sempre piú sull sedia. Ora tutto e´pronto per il matrimonio, ma naturalmente manca il vestito da sposa, ed anche qui ci saranno die problemi. Arrivati davanti alla sartoria lei fa cenno a lui di entrare per primo perché si é accorta che non ha piú sigari quindi deve comperarli. Il futuro sposo entra un titubante:"buongiorno" "žsi accomodi" risponde gentile il sarto, un signore mingherlino ed un po´ femminile data l´attivitá. Vorrei prenotare un abito da sposa, forse un po´particolare. Il sarto prontamente mostra vari cataloghi. "žNo dice il cliente, lo vorrei un po´piú sfarzoso, forse lei ha bisogno di molto materiale. "žah intendo" dice il sarto "žlo vuole pomposo magari con strascico" Ma dov´é la sua signora? Lui grattandosi la testa imbarazzato, sará qui fra poco e le assicuro che non sará difficile a riconoscerla. Difatti dopo un po lei si presenta, entra di lato ed abbassa la testa per poter passare. Il sarto vedendo quella gigantessa pelosa con sigaro in bocca rimane ammutolito con la bocca aperta. "žbe non ha mai vista una sposina da vestire?" "žsi si, sicuro. I vestiti attillati non mi si addicono per un problema particolare che ho, quindi solo vestiti larghi, fino al ginocchio ed a metá braccio, possibilmente scollatissimi. "žPer la prova passo domani" "že perché non subito?" risponde lei incazzata. "žprima devo procurarmi una scala ed incollare due metri perché di sicuro un metro e mezzo sara assurdo. "žnon fare il furbo e passo domani" Lei prende per un braccio il marito e facendolo quasi volare se lo porta dietro in direzione dell´uscita. Puntuale lei si presenta il giorno dopo,allora incominciamo. Il sarto un po´agitato incomincia a prendere misure mai viste prima. "žAttenda ho bisogno della scala per misurare il collo" lei si mette il sigaro al lato delle labbra dicendo "žnon serve" prende il sarto sui fianchi e se lo solleva all´altezza del collo. "žIncomincia" tuona lei. Il sarto prende la misura, ma pensando di non vederci giusto la riprende un´altra volta. "žtanto non divento piú snella" e giú una risata catarrosa. Lei apposta fa finta di lasciare la presa per vedere come reagisce il sarto. Difatti con uno spavento si aggrappa al collo taurino di lei. Lei con i pugni ai fianchi, "ž be ti diverti" "ža dire la veritá non ho mai visto una donna cosí forte" e con un collo cosí ruvido" "žallora ti piace?" il sarto finocchietto pensando di abbracciare un omone gigantesco e barbuto incomincia ad godere ed il cazzetto si indurisce. "žah sei anche porco" risponde lei sorridendo, "žno é lei che e´stupenda, il massimo die due sessi, l´ideale per un omosessuale come me. Lei si apre lo jeans e fa spuntare il siluro vibrante. "žora osserva ed ammira" Prende il sarto sotto le ascelle, se lo stacca dal collo, gli da due passate di barba sulla faccia, quindi lo fa sedere sul clitoride rigido come un trave. "žma ,ma, ma cos´é questo? "žil mio grilletto"ingenuo, tastalo. Lui passa le mani sotto il sedere e sente quel nervo caldo e rigido che sobbalza su e giu. Continua ad accarezzarlo sarto. Lui obbedisce anche con una certa abilitá. Improvvisamente solleva il sarto e lo poggia a terra tenendolo peró incastrato fra le manacce con la faccia all´altezza del clitoride. "žIngoia sarto" Lui allargando la bocca al massimo ascolta. Una spruzzata pazzesca lava completamente gola, fuoriesce dalla faccia scende fino a terra. "žti é piaciuto maiale" "žsi si "žrisponde il sarto eccitatissimo" bene questo é l´acconto del vestito, la sorpresa sará alla prima prova ed alla prova finale, cosí ti pagheró in natura. Lei torna al casino ed ordina al marito di essere rasata ma solamente il necessario. Vale a dire solamente ció che il vestito non copre. Da piedi alle ginocchia, dalle mani al gomito e tutti i peli del decolté, tette comprese. Un lavoraccio da cani ma anche di precisione per evitare qualche manata di lei. Si guarda allo specchio, cosí va bene, i miei peli sono sacri e non vanno rasati senza motivo. Tre giorni dopo la prima prova del sarto, pagato con una sventrata di culo e la seconda, quella finale pagata con masturbazioni varie, entrate sforzate e passeggiata per il negozio con il sarto sopra le spalle. Dopo aver spruzzato piú volte il sarto stremato ha dovuto scendere dalla gigantessa pian pian con l´aiuto di lei. Bene ora invia il vestito a domicilio ed il giorno dell vestizione sará il tuo compito di essere presente, anzi arriva un po´prima perché ti devo pagare per il servizio. Questa volta lascio a te l´onore della scelta del pagamento. Finalmente arriva la giornata fatidica. Lei e´calmissima, quasi annoiata. Lui eccitatissimo sperando tutto vada bene e per il verso giusto altrimenti per qualcuno potrebbe esserci il pronto soccorso. Difatti come da programma arriva per primo l´orefice che ha confezionato su un cuscinetto i due anelli, guardandoli sembra di leggere una O con un puntino. Lei affettuosa lo solleva, mastica il resto del sigaro e gli tira un bacio profondissimo. Lasciato a terra senza guardarlo rivolgendosi al marito-: "žpagalo". Dopo un po´arriva il sarto con un apprendista ancora piú finocchio di lui per portare l´enorme vestito da sposa. Quindi salgono su due sedie ed incominciano la vestizione. Lei e´soddisfatta abbastanza anche perché é stato concepito in modo da nascondere un´eventuale irrigidimento del clitoride." A voi due ci penso domani, istruisci l´apprendista su ció che puó succedere. Ora arriva il vecchietto del bar fornito del materiale per la rasatura. "žbuongiorno signora" ed incomincia a strusciare il membro. "žincominci che non ho tempo da perdere e non dimenticare, rasa solamente ció che il vestito non copre. Il vecchietto innervosito fa un segno con un pennarello sui confini di pelo da rispettare, quindi comincia, prima le gambe fino al ginocchio, poi salito sul terzo gradino della scala, le braccia fino al gomito, il decolte´dove incomincia pure a godere, la faccia, collo e nuca ed la schiena fino al culo. Straziato dal lavoro ma soddisfatto, si siede su una sedia ed ammira la sua opera. "žcon te faremo i conti al bar. Ora e´l´arrivo dell´estetista, un finocchio totale mai visto prima. Osservata la gigantessa, fa per rinunciare e fa dietro front. Lei con un sobbalzo felino lo agguanta per il collo, lo solleva: fa il tuo dovere altrimenti ti fracasso, devo esser bella come una miss" il poveraccio fa cenno di si. Si sdraia sul letto. Lei si spoglia e dato il vestito di pelo che porta sul corpo si sente qualche risolino. Lei si gira, osserva uno ad uno con un´espressione poco gradevole, quindi si sdraia a gambe larghe sul letto. Dopo 5 ore l´estetista ha lavorato i piedi levando 3 cm di pellaccia dura come una suola, modellato e dipinto le dita, massaggiato tutto il corpo raso con del latte speciale, quindi unghie delle mani, dove ha dovuto cambiare tre limette, preparazione della faccia con un trucco si da puttana ma sobrio in quanto la situazione. Lei "žha finito" "žsi" "žbene ed ora si accomodi per scrivere la fattura. Dicendo ció si riaccende l´ ennesimo sigaro e se lo incastra seduto sul clitoride rigido. Lui prima fa un urletto, poi si adagia e si mette a suo agio. "žmi merito lo sconto? Se ripetiamo l´azione altre 7 volte?. L ´estetista, va bene sudante ed eccitato, ne parleremo dopo la fine della cura. Lei ora é perfetta, una ciclope bellissima, una dea greca se non fosse per come cammina da boscaiolo e se non fosse per la sua voce da ufficiale inglese alla parata. Si dirige verso l´auto nuziale dove precedentemente é stato asportato il sedile del davanti, prende il maritino e con un volo se lo siede accanto. Accendendosi un sigaro che ora cerca di fumare con un certo stile, con voce il piú delicata possible: ´"Allora partiamo". Arrivati sulla soglia della chiesa, lui sta per fare un dietrofront ma lei senza dare nell´occhio gli prende il braccio quasi a stritolarglielo ed alzandolo di un po´:non osare deficente perche qui si celebrano anche i funerali. Lui si mette in sesto e si dirigono verso l´altare dove il prete aspetta molto titubante e nervoso. Lei non sta al passo con lui anche data la differenza delle gambe. Lei s´ inginocchia e l´inginocchiatoio si pezza in due. Subito due chirichetti lo portano via mettendo al posto dei cuscini. Lei indifferente dell´accaduto e lui tremendamente imbarazzato. Lei come d´abitudine estrae un sigaro che sta per accendere, ma lui la frema, "žsiamo in chiesa ora" Guardando impaziente il prete anche perché non puó fumare" incominciamo ora?" Il prete incomincia con le solite frasi, arrivato il momento degli anelli, lei da uno schiaffo alla mano di lui a fa tutto da sola. Osserva l´anello un po´titubante della nuova situazione. "žed ora em em il bacio" esclama il prete. Lei getta i veli dietro la testa, prende la testa di lui fra le manacce, facendola sparire e gli tira un bacio tale da quasi soffocarlo, quindi sempre attaccata alla bocca di lui si alza pian piano in piedi e continua a baciarlo. Ad un certo momento lui diventa blu, inerme, lei estrae la lingua dalla carotide di lui e lo fa rinvenire con due schiaffi tali che per tutto il giorno le guance sono nere e gli occhi chiusi dal gonfiore. Agguantando il clitoride eretto dal di sopra il vestito: "ž e il resto a casa" Se lo carica su una spalla ed ora a mangiare perché mi e´venuta fame. In sfilata sulla chiesa, nella confusione, sia il prete, il sarto, il vecchio barbiere, l´estetista con la scusa del bacio strofinano lo stendardo duro in posizione da esplosione. Dopo aver divorato pietanze e bottiglie per 10 persone, tira un rutto tale da far fermare sala e cucina dallo stupore "žed ora si fa il tuo dovere da maritino. Ma sono stanco, non aver paura ci penso io. Saluti di tutti i commensali e quindi ritorno a cada con l´automobile speciale."ora decidi il tuo destino, colui che varca la porta di casa con il cogniuge in braccio sará colui che detterá legge nella famiglia., staremo a vedere" Scesi dall´automobile i due sono in piedi davanti la soglia. Lei burlescamente fa gesto di esser sollevata. Lui approva, almeno dirá di averci provato. Prova, riprova fino a diventare blu dallo sforzo, ma invano. "žhai finito?"impaziente e accendendosi un sigaro a metá cominciato. "žbene ora provo io" . Lo prende con una mano dal collo. Lo solleva fino al petto e con l´altra se lo prende e fa sedere sull´ avambraccio come fosse un bambino. "žlui si rannicchia custodito, felice, dicendo, avrei preferito le tue braccia pelose", "žricresceranno non dovrai attendere molto anche perché mi sento come fossi nuda" Entrata nel casino, buio pesto, improvvisamente la luce si accende e tutte le puttane ad applaudire, cantare e stappare spumante. Come regalo abbiamo pensato ad un´orgia generale, senza uomini ma tutte noi solo per la nostra amata padrona. "žlei si commuove un po´ma non lo fa dimostrare. Quindi si strappa il vestito da sposa e denudata con tutto il suo splendore dice al marito:"osserva verme come si fa l´amore" Tutte e 10 si aggrappano chi alle cosce, chi ai fianchi, chi alle tette, chi al collo, chi sotto le braccia. Cosí fu che lei con 10 donne si dirige a letto e se le fa tutte e 10 spruzzando laghi di sperma e scolando decine di spumanti. Il marito demoralizzato dopo un po´si addormenta sulla sedia. .Passate molte ore di sesso astrale tutte le puttane sono esauste ed addormentate. Lei come se niente fosse accaduto da una tirata enorme al sigaro, svuota l´ultima bottiglia rimasta dicendo" hei verme ora mi sono riscaldata ora é il tuo turno, montami. Lui tremente ascolta, scala il corpo gigantesco della moglie ed infila il cazzetto dentro la voragine bagnatissima e viscida. Allora ti decidi di entrare o no? Ma ci sto provando e infila pure le palle. Non sento niente verme, inventa qualche cosa. Lui inoltre infila le due braccia muovendosi a stantuffo. Ora sento qualche cosa, batti finché mi addormento. Dopo tre ore di lavoro intenso, intervallato con bottiglie e massaggiatori giganteschi lei finalmente viene. Una fontana di sperma spruzza potente verso il soffitto accompagnata da un rutto enorme ed una scoreggia gigantesca come il suo culo con un odore da cloaca. E fü´li che si addormentó, tenendo peró imprigionato il marito frau le braccia. Lui prima di addormentarsi, sentendosi imbrigliato Frau quei muscoli pelosi si sente a suo agio, protetto e si fa quindi prima di addormentarsi una seghetta col suo cazzolino. Lei aprendo un occhio, per questa seghetta fatta a vuoto faremo i conti domani. Fine se la storia vi é piaciuta fattemelo sapere