Una giornata differente by adrtess@t-online.de                                                                                                 UNA GIORNATA DIFFERENTE     Un signore abbastanza distinto, abbastanza normale ed abbastanza annoiato della solita vita di ogni giorno, sente il bisogno di fare qualcosa di nuovo, qualcosa che non ha mai fatto. Il tran tran di ogni giorno purtroppo non é cambiabile ma rimane sempre il tempo libero dove ogniuno puó fare ció che vuole. Sposato da anni, ormai stanco delle solite aride, corte e doverose scopate  con la moglie pensa cosí di cercare nuovi orrizzonti, nuove esperienze, magari nuove senzazioni. Da tempo consulta i vari siti di transessuali e man mano che il tempo passa si accorge senpre di piú che si sente attirrato da queste bellissime donne con dei cazzoni enormi. A volte prova delle vere inebrianti sensazioni nell´immaginare ció che potrebbe fare o farsi fare da questi esseri, cosí per dire, ambigui. Finalmente deciso, in una bella serata del podolavoro decide di frequentare un club dove oltre che puttane ci sono anche travestiti. Telefona alla moglie consolandola in quanto deve fare tardi per questioni d´ufficio. Fu cosí che il signore distinto entra nel club suonando il campanello. Si presenta una prostituta truccatissima non eccezzionale ma abbastanza gentile. Lo fa accomodare su un seggiolone al bar dove lei le prepara un coctail. Sul divano stavano sedute due puttane che discutevano e fumavano tirando ogni tanto sguardi sessuali al cliente. La barrista si avvicina all´orecchio dicendo che ci sono al momento 10 puttane che peró sono occupate, quindi deve pazientare un po´per avere una scelta completa. Finalmente una dopo l´altra arrivano nella sala d´aspetto chi fumando e chi bevendo qualcosa. La fatalitá vuole che l´unico travestito si avvicini al cliente domandando gentilmente se puó sedersi accanto. La voce era si femminile ma leggermente roca, forse dal troppo fumare pensa il signore. Nel diuscutere il travestito le prende la mano e delicatamente se la fa passare sul braccio. Deve essersi rasato due giorni prima perché il peli crescendo grattavano un po´. Fa niente pensava il cliente alla fine cerco sensazioni nuove . Sempre parlando il travestito fa passare la mano sulla coscia che nononstante la calza faceva sentire i peli scricchiolare.  Andiamo ? domanda il travestito mettendo la mano del cliente eccitato sul cazzo. Non era indurito ma si sentiva che era una massa non usuale per una donna. Si mette in sesto con le mani il reggiseno ed accendendosi l´ennesima sigaretta prende per mano il cliente e se lo porta in camera. Come sempre la stanza é semibuia, abajour a luce rossa, filoduffusione con musica sexy. Lei lo fa sdraiare sul letto ed incomincia a spogliarlo gentilmente. Massaggia il cazzo del signore facendolo cosí indurire. Quindi incomincia anche lei a denudarsi. Arrivata all´abbondante reggiseno lui stranamente si accorge peró che doveva essere imbottito in quanto il travestito era completamente spiallato. Un po´deluso il signore pensa, fa niente avrá sicuramente un bel cazzone duro e grosso. Levato anche lo slip con massima delusione vede peró un cazzetto di dimensioni microscopiche. Il travestito vedendo la reazione negativa del cliente  si avvicina a lui incominciando a lavorare di bocca. A dir la veritá ci sapeva far bene ma il cazzetto rimaneva minuscolo. Arrivato all´eccitamento massimo con voce titubante, essendo un esperienza nuova, il signore ansimante: scopami nel culo . Il travestito lo mette in posizione ma non fa altro che passare il cazzetto su e giú all´esterno perché di piú non é possibile in quanto troppo molle. Gli infila due dita nell´orifizio ma date le unghie finte e molto lunghe fa urlare il signore dal dolore. Il signore si alza dal letto ed incazzatissimo incomincia a vestirsi parlando a voce un po´alterata. Alla porta della camera con dei pugni forttissimi qualcuno bussa facendo tremare la stessa. Un vocione baritonale ed imperativo domanda cosa stá per succedere. Il travestito risponde che il cliente fa storie perché non é soddisfatto del lavoro. Il signore un po´titubante domanda: e´il buttafuori? no, risponde sicuro di se il travestito, e´la nostra capa, la matrona che fa anche da protettrice e ti assicuro lo sa fare molto bene. Ancore con voce alterata, non m´interessa voglio i miei soldi indietro. A questo punto, una forza anormale squassa la maniglia della porta facendo entrare una figura inumana come fosse un carroarmato. Un donnone di almeno due metri che con i tacchi arriva sicuramente a 2 metri e 15 cm. Grossissima ma non grassa, estremamente solida e muscolosa, due tettone scollatissime di misura pazzesca, senza reggiseno in quanto i capezzoli enormi e durissimi sembrano sfondare il vestito di lamé. Truccatissima, eccessivamente truccata come d´uso dalle puttane, braccia e spalle nude in quanto il vestito é sostenuto da due catenine dorate. Nella gonna uno spacco enorme che arriva all´anca. Sicuramente peserá 180 chili. Fino a quí tutto normale anche se di unusuale misura. Di strano é la voce nolta bassa a rauca, e la peluria che ha su tutto il corpo. Le gambe non hanno calze e sono rasate fino al di sopre del ginoccio facendo vedere dei peloni neri e lunghi sulle coscie. Le braccia sono pelosissime comprese le mani. Fra le tettone enormi escono dei peloni lunghi e scuri. Le tette sono rasate ma si nota che sono completamente pelose. I capelli sono neri, robustissimi e voluminosi che arrivasno giú dalle spalle. La faccia e´si truccatiussima ma si nota che ha una barba fortissima su tutta la faccia e collo. Una visione anormale ma eccitantissima. Passando un morricone di sigaro da un lato all´altro della bocca rivolgendosi con tono sicuro verso il piccolo travestito: tu esci, al signore ci prenso io. Sbatte la porta come per chiuderla ma si accorge che aveva squartato la serratura quindi abbracciando l´armadio lo sposta con facilitá davanti alla porta. Tanto per essere sicuri, dice con tono sarcastico. Cosí vuoi i tuoi soldi indietro ed il motivo? mettendo i pugni sui fianchi e facendo scoppiare i bicipidi.Il signore con voce soppressa timidamente: il suo travestito e´senza tette e senza cazzo. Lei appoggiamdo le mani sul soffitto e mostrando due foreste inumane di pelacci sulle ascelle sudate: Ah se questo é il motivo non c´é nessum problema, riparo subito il danno. Stacca il morzzicone di sigaro dalle labbrone carnose, lo osserva, lo spegne con due dita e se lo ingoia masticando con gusto. "spogliati" ordima con tono imperativo senza guardarlo. Lui obbedisce anche perché  non ha scelta. Lei si pulische con il braccio peloso le labbrone dai pezzi di tabacco e si dirige verso il malcapitato. Si strappa il vestito di dosso mostrando cosí un corpo da scultura greca. L´ammasso di peli sulla fica e´indescrivibile, da fianco a fianco, dall´onbelico al culo. una massa densissima che non lascia intravvedere niente.Gli infila le manacce pelose sotto le ascelle e solleva come fosse niente il signore tremante come se avesse il morbo di Parkinson. Lo solleva fino a fargli battere la testa sul soffitto, lo incastra con una sola mano contro la parete e con l´altra fa posto nel suo canion peloso delle tette. Fa sparire cazzo e palle dentro quel paradiso terrestre. Lui incomincia sempre tremante a sculettare fra la massa morbida e calda delle tettone. Lei "allora e´questa la misura che volevi? "Si si "risponde accitatissimo il signore. Liquido caldo fra le tette, lei si accorge che e´venuto. Ora lecca il tuo sperma a dovere. Lo mette in piedi sul letto arrivando cosí all´altezza giusta con la bocca fra le tette che lei allarga con le mani. Dopo minuti di lavoro le tette sono ripulite, lei lo prende per il torace e gli tira un bacio tale quasi da ammazzarlo con la sua lingua grossa come quella di un vitello al gusto di sigaro. Lui fa per liberarsi, si scuote, si lamenta ma non c´´é via di scampo. Dopo un bacio lunghissimo e dopo aver bevuto diversa saliva di lei, dicendo: ora siamo amici e ti faro una bella sorpresa, praticamernte quella che cercavi, osserva e siediti sul letto. Lei mastodontica in piedi allarga le due quercie di gambe e incomincia a massaggiare la fica facendo scricchiolare l´ammasso di pelo. L´altra namo massaggia le tettone facendo ingrossare i capezzoli da far spavento. Lei incomincia a scaldarsi, ansima e si curva all´indietro. Lui osservando la scena si eccita, ingrossa il cazzetto che tiene pensando "ora si scopa". Improvvisamente lei fa un sirriso strano, quasi volesse prendere in giro. Dalla fica incomincia a crescre il clitoride, rosso infuocato e rigido come una spada, ingrossa a dismisura. Ora lei se lo sta masturbando come fosse un cazzo, no un cazzone enorme, sará forse sui 28 cm. Lei lascia la presa, il clitoride ormai e´un´arma micidiale. Lei prende il malcapitato, se lo gira, lo solleva e gli infila senza precauzioni di sorta tutto il menbro dentro il culo che era vergine. Urla strazianti di oui, ruggiti di calore di lei, le puttane al bar zitte ed impietrite. Il pelo di lei e´ annaquato dal sangue delle emorroidi distrutte di lui. Dopo qualche minuto l´urlo selvaggio di lei, e´venuta, litri di liquido caldo eruttano dalla voragine della fica di lei, lavando completamente dorso e gambe del signore. Stacca il menbro dal culo ed il signore incomincia a respirare. "e´questo che volevi dal travestito? Lui tremante dall´eccitazione ma anche dal dolore:"si si proprio questo" "Bene ora puoi dire di aver speso bene il tuo denaro" riaccendendosi un sigaro.Lui risale sul letto e gli fa cenno do avvicinarsi. Si agrappa con le braccia al collo muscoloso di lei, abbraccia con le gambe i  fianchi della gigantessa, lei intuendo, stacca il sigaro dalla bocca e si danno un bacio estrememente amoroso mentre lei con la mano libera massagia l´emorroidi distrutte del signore. "Sei il miglior transessuale che possa immginare. Lei arrabbiata con tono bassissimo: Deficente io sono una donna vera non te ne sei ancora accorto? No tu sei non solo una donna ma il massimo immaginabile dei due sessi. Lei: "capisco cosa intendi" Lui "per te divorzierei subito". Lei con tono gentile: "non essere premuroso, per ora sono stata io a scoparti, ma tu non hai ancora provato se la mia caverna ti piace. Lui mettendo la mano sull´ammassso di peli della fica: "sono sicuro che al mondo non esiste di meglio. Lei allarga le gambe, lui aproffitta per infilare un dito dentro, ma si accorge che la mano completa scivola nella vcaverna. "E´della tua misura?" "altroché "risponde eccitato. Ora ti metto alla prova" risponde il donnone. "infila di pui, anche il braccio. Lui ascolta e si accorge che sta nuotando in una massa calda e viscida. A questo punto lei mette le mani dietro la nucca facendo sentire un odore intensissimo di sudore e sesso dalle ascelle, si arcua all´indietro e con i suoi muscoli vaginale possenti stringe il braccio fino quasi a strirolarlo. Il poveraccio prova un dolore atroce e carca di estrarre il braccio da quella specie di ghigliottina. Impossibile ormai é imprigionato in una morsa d´acciaio. Ridendo con voce baritonale e catarrosa: "se decidi di divorziare e vivere con me ora sai cosa ti aspetta se non osservi le mie regole. Pensa solo se al posto del braccio mi incastro la tua testa, pensa solo a questo. Lei lascia la presa e lui estrae il braccio con la mano quasi stritolata. Lei ride soddisfatta e di cuore. Non mi interessa dice lui, avevo una moglie normale, volevo un travestito normale e con te ho tutti e due ma moltiplicati all´infinito. Lei "pensaci bene" con me non cé´ alternative, o fai ció che voglio io oppure ti distruggo. Ci ho giá pensato, ci rivedremo appena ho le carte del divorzio. Lei prende l´ armadio lo sposta e lo fa uscire. Io sono sempre quá ,se vuoi ti a aspetto. Ora vestiti lui l´ abbraccia ai fianchi non arrivando oltre., mette la testa fra le tettone enormi, prende un ciuffo di peli in bocca e facendo un rotolino degli stessi con la lingia gli da un bacio enorme ed amoroso. Lei se lo strige sulle tette cercando di non soffocarlo. "a presto" esclamano contemporaneamente.