tre piccole storie by Andy, leonardot@planet-interkom.de Carissime Signore o Signorine, se vi rispecchiate con le attrici delle mie storie, vale a dire se siete enormi di statura o di peso, se siete robuste e forti, se siete pelosissime in tutto il corpo e soprattutto se avete un grandissimo appetito sessuale, vi prego di farVi sentire attraverso il mio mail. Ho bisogno di consigli e incentivi per le storie future. Se questo annuncio dovesse esser letto da qualcuno che a sua volta conosce delle donne tali Vi prego ugualmente di informare le Vostre conoscenti e mettemi in contatto. Ora vi invio due piccole e simpatiche storie. La fisioterapista In una sala dŽattesa di un ambulatorio di fisioterapia il paziente seduto vede con stupore che dallŽambulatorio esce un signore tutto curvo, malconcio, un occhio nero, naso gonfio e gocciolante con mezza camicia che esce dal pantalone alacciato malamente. DallŽaltoparlante un vocione imperativo e baritonale: AVANTI IL PROSSIMO! Il paziente un poŽtitubante e un poŽintimorito entra, vede un lettino da massaggi e allŽangolo della stanza un paravento di stoffa dove intravvede una figura enorme di una persona seduta davanti a una scrivania circondata da una nuvola di fumo. Il vocione:SI SPOGLI E SI SDRAIA SUL LETTINO! Il paziente obbedisce ma pensa che avrebbe preferito una fisioterapista donna. Guarda verso lŽalto e atterrito si mette le mani sui capelli dal terrore. Il fisioterapista eŽuna donna gigantesca, enorme, scarpe bianche da ginnanstica, calze bianche con giarettiere che fanno intravvedere il pube nudo, grembiule bianco cortissimo ed attilatissimo che senbra scoppiare da un momento allŽaltro. Fra un bottone e lŽaltro si formano delle aperture dovute alla pressione della massa enorme del corpo. Dalla tasca esce un tubo con la scritta:veselina. Al lato della bocca tiene un sigaro enorme che non stacca mai dalle labbra e dallŽaltro spiffera ondate di fumo. Le calze sono bianche e lasciano intravvedere una massa abnorme di pelo che copre completamente tutta la gambe fino ad esplodere copioso allŽaltezza della vagina. Le maniche del grembiule sono corte ed arrotolate al massimo in quanto non riescono a contenere i bicipidi enormi di lei. Le unghie sono corte e le braccia pelosissime, Dalle ascelle escono due cespugli foltissimi che data lŽattivitaŽdella fisioterapista sono sudate e mandano un odore fortissimo. Ha dei baffi nerissimi che scendono ai lati della bocca ma sono ben rasati. Le sopracciglia sono ricciolute e unite sopra il naso dandogli cosiŽun aspetto molto pericoloso. La gigante si trova ora davanti al paziente con ipugni sui fianchi: COSI LEI HA DEI DOLORI ALLA SCHIENA; BENE PROVVEDIAMO SUBITO! Gira il paziente tremante con la pancia in giuŽlo schiaccia con le sue nani enormi facendosi forza con tutto il suo peso inumano riducendo il povero paziente quasi come una carta velina, dalla pressione prima diventa blu, esplodono le vene del naso che incomincia a sanguinare. Lei noncurante come se fosse una cosa abituale gli porge del cotone che tiene in tasca. Quindi continua il massaggio cambiando tattica. Lo prende con la sua manaccia per sotto le ascelle lo solleva e prendendolo per le caviglie con lŽaltra lo stira al massimo che senbra voglia allungarlo;QUESTO MASSAGIO SI CHIAMA STIRAMENTO! dice lei con tono professionale. Il povero paziente impazzisce dal dolore e cerca con le due mani, appena sufficenti per agrapparsi al bicipide di lei, di liberarsi invano dalla presa tremenda della fisioterapista. Lei sembra quasi goda a far soffrire i pazienti e soddisfatta si passa il sigaro da un lato allŽaltro della bocca. Mentre fa lo stiramento peroŽi bottoni del grenbiule sotto pressione massima esplodono venedo catapultati come dei proiettili. Ora lei ha il grembiule aperto e niente sotto. Si nota che la pancia eŽcompletamente coperta di peloni densissimi che salgono fino alle tette allargandosi sul petto. A quella visione estremamente dominate di lei lŽuomo incomincia a godere quasi dimenticandosi della situazione pericolosa nella quale si sta trovando e sentendosi completamente in posizione di svantaggio nei confronti della forza mastodontica di lei, il cazzo incomincia ad indurirsi. Lei arcua le sopracciglie e vedendo il pene ingrossato lo prende con due dita ed stirandolo quasi volesse staccarglielo dice: BENE VEDO CHE IL MIO PAZIENTE INCOMINCIA A PARTECIPARE ATTIVAMENTE AL MASSAGGIO! Lei prende il paziente per i polsi se lo incastra fra le tettone pelose col culo sulla sua pancia ed incomincia a stirare le braccia verso lŽesterno mettendolo cosiŽin croce, Il paziente urla dal dolore, gli occhi sembrano uscire dalla testa ma il cazzo eŽsempre duro. Lei non batte ciglio e con una tirata enorme riduce il suigaro a metaŽ. ORA LA PARTE MIGLIORE DEL MASSAGIO: IL RILASSAMENTO! Mette il paziente sdraiato sul lettino con la pancia in su. Accavalla con le sue gambone pelose il lettino e con le mani sui fianchi con uno sguardo da far paura, labbra con la saliva che esce e passandosi nervosamente il mozzicone di sigaro da destra a sinistra attende qualche secondo come volesse creare un po Ždi suspance. Il paziente trema come una foglia dal terrore non sapendo cosa succede ora. Lei allerga le gambe, sŽinginocchia per terra e si aiuta appoggiando le mani sul pavimento ai lati del lettino. In questa posizione esplode il grembiule di lei aprendosi sul dorso, ha peli anche sulla schiena che esono lunghi e folti Nonostante sia a carponi sul pavimento e ancora cosiŽalta da non toccare con il suo corpo il lettino, solo le sue tettone enormi e pelose sono appoggiate incastrando e facendo completamente sparire la parte superiore del povero paziente Il cazzo sembra esplodere e lei con la foresta enorme che ha fra le gambe incomincia a massaggiare cazzo e palle senza peroŽfar entrare il pene nella caverna vogliosa di lei. Il paziente urla dalla lussuria ed agrappandosi ai fianchi di lei cerca di entrare. Dopo unpoŽanche percheŽlei non ce la fa piuŽe litri di sperma escono copiosi dal suo forno mescolandosi col pelo delle coscie incomincia ad abbassarsi e a stritolare col suo peso pazzesco il povero paziente. Ora dellŽuomo non si vede piuŽniente, solo i piedi che sbattono allŽaria e le mani sui fianchi tutto il resto del corpo eŽsommerso da quintali di grasso, di muscoli e di pelo. Ora lei solleva le mani da terra ed abbraccia il lettino schiacciandoselo su e giuŽcontro di lei. Sta scopando paziente e lettino compreso. Noncurante del paziente lei scopa in quella posizione vincheŽ viene copiosamente. Si accorge che il paziente eŽdiventato blu ma che ancora vive, anzi il cazzo avvolto da quel calore del liquido di lei e da quella massa di pelo continua a essere teso. ED ORA LA PARTE FINALE DEL MASSAGIO! dice lei come se non fosse successo niente. Si alza in piedi, si mette di lato. mette le mani sotto il lettino e ingrossando i bicipidi pelosi da far spavento solleva lettino e paziente portandoselo alla bocca. Da lŽultima tirata al mozzicone ridotto al minimo e sputa il sigaro a piuŽmetri di distanza. Struscia grattando tremendamente cazzo e palle del paziente con i suoi baffi. Apre la bocca al massimo mostrando i denti ingialliti dalla nicotina, sembra la bocca di un dinosauro. Ingoia completamente cazzo , palle e parte della pancia del paziente e come una ventosa pazzesca gli fa un pompino che al pazienten senbra escano, oltre allo sperma, anche le budelle dallo stomaco. Lei appoggia li lettino sul pavimento, si pulisce col suo braccio peloso lo sperma che gli cola giu per il mento, si accende tranquilla un nuovo sigaro e guarda compiaciuta il paziente che stremato ha le gambe e le braccia pendenti e senza forza. Da una tirata enorme al sigaro e col suo vocione cavernoso: SONO SODDISFATTA, HO FATTO PROPRIO UN BEL MASSAGGIO!! Storia n. 2 AL POSTO DI DOGANA Al posto di dogana dellŽaereoporto passa davanti al banco del controllo un omino che sudando come un cane cerca di spingere un grosso baule con un carrello. Raggiunge il banco del doganiere di turno: "Ha niente da dichiarare?" "Non direi !" Risponde titubante il passeggero. Il doganiere incuriosito: "Apra il baule per il controllo!" "Ma vermente,,, be, non saprei,,," LŽorologio segna lŽuna e mezza, ora del cambio del turno. Dietro al doganiere si presenta una figura gigantesca di doganiera che incazzatissima dice : "ora eŽil mio turmo e se ci sono dei problemi il controllo viene effettuato allŽufficio!" La doganiera con lŽuniforme di servizio, calze grigie, minigonna e camicetta. EŽenorme come una gigantessa, muscoli da far spavento, capelli foltissimi e neri fermati allŽindietro, Truccata non pesantemente secondo il regolamento. EŽpelosissima in tutto il corpo, i peli sono corti e ricci. Si nota che il mento e le labbra sono annerite da una barba molto forte, peroŽrasatissima. Una visione terrificante e nello stesso tempo enormemente sessuale. EŽscollatissima e le tettone sembrano ancora piuŽenormi in quanto lei le sta schiacciando avendo le mani incrociate sul petto. Lei si avvicina allŽomino tremante, prende con una mano lŽenorme baule come fosse una ventiquattrore, con lŽaltra prende il passegero per il groppino e sollevandolo a due metri da terra se lo porta per la perquisizione allŽufficio che sta nel retro. Si rivolge al collega che doveva terminare il turno: Ti prego di sostituirmi per qualche minuto, cercheroŽdi far presto.!" L úomo schiacciato contro una parete tremante attende cosa viene a succedere. Lei prende il baule lo apre scardinando le serratura e rovescia il contenuto a terra. Osserva attentamente il tutto, ma non vede niente di sospettoso. Lei si gira con uno sguardo da far paura dicendo col suo vocione rauco: " il contenuto eŽin ordine, passiamo ora alla perquisizione corporea!" Il passeggero preso dal panico sente che i pantaloni si stanno riempiendo di urina. Lei si inchina su di lui lo prende con le sue manacce per il torace e lo solleva allŽaltezza dei suoi occhi, ancora pochi centimetri e toccherebbe il soffitto con la testa. Lei incomincia a stritolarlo con la sua forza mastodontica e lui per prender fiato apre la bocca. Lei approffita dellŽoccasione, osserva attentamente la bocca aperta del poveraccio ansimante e dice: "controllo della prima apertura: negativo! Procediamo!" Lo spoglia a forza e mettendogli una mano sulla pancia lo solleva in modo che il culo di lui eŽcompletamente in vista. Senza indugiare gli infila il ditone indice dellŽaltra mano, grosso come un cetriolo, dentro il buco del culo tastandolo per bene. Il poveraccio che fino a quel momento era vergine urla dalla disperazione e dal dolore. "Controllo della seconda apertura anche negativo! Procediamo!" Lo prende per le ascelle, lo solleva ed allarga le gambe lasciando un odore fortissimo di sesso in quanto lei da buona sadica stava quasi per venire. Anche lui peroŽ al porco gli eŽpiaciuto di essere stato sverginato e il cazzo si eŽindurito ed ingrossato. Lei si sdraia sulla scrivania che appena basta per il centro del culo e parte della schiena si accende un mozzicone di sigaro, appoggia le mani sul pavimento e divarica le gambe. In quella posizione si nota lŽapertura enorme della sua fica pelosissima che giaŽin calore sta eruttando una bava bianca e viscida. Ordina al passeggero di essere scopata. Il passeggero subito si incastra nel mezzo di lei, lei chiude con i suoi muscoli pelosi delle coscione il poveraccio ed alzandolo ed abbassandolo sospeso in aria e pressandoselo sulla fica se lo scopa noncurante delle urla doloranti del poveraccio che in continuazione con le sue manine cerca di aprire quella morsa simile ad una chiusa dŽacciaio di una centrale elettrica. Improvvisamente lei fa sgorgare litri di sperma de fuoriescono copiosi dai fianchi del poveraccio. Da una forte tirata al mozzicone e tenendolo fermo fra i denti grossi come quelli di un cavallo dice soddisfatta: "controllo della terza apertura: positivo!" Si riveste secondo il regolamento, scuote il poveraccio per farlo rinvenire, lo veste, butta tutto cioŽche sta a terra dentro il baule, siccome non ha piuŽchiusura se lo mette sotto il braccio, prende il passeggero senza forze in braccio come fosse un bambino e si avvia al posto di controllo. Il collega incazzatissimo percheŽsono passate due ore eŽappoggiato annoiato al muro a braccia incrociate. Lei tirando unŽennesima boccata al morzzicone: "perquisizione dŽufficio, niente da dichiarare! Scena finale lei continua il suo turno secondo il regolamento e il poveraccio stremato e distrutto spinge il baule che sembra sia dieci volte piuŽpesante di prima.