il castello delle meraviglie by Andy. leonardot@planet-interkom.de IL CASTELLO DELLE MERAVIGLIE Un semplice impiegato statale, annoiato della vita quotidiana, senza futuro, senza speranze e scapolo consulta il quotidiano di fine settimana nel suo squallido appartamento. Ormai si eŽrassegnato in quanto mai al mondo riusciraŽa trovare la sua donna ideale. Fra i vari annunci matrimoniali rislta in corsivo uno strano annuncio: " non rassegnatevi, la vostra donna ideale esiste veramente, visitate il castello delle meraviglie. Ulteriori informazioni presso il nunero telefonico........" LŽinpiegatino statale rimane colpito e interessatissimo telefona. DallŽaltro lato una voce piuttosto bassa e rauca risponde, da informazioni sulla localitaŽe orari di apertura e fra una tossita catarrale e lŽaltra annuncia che la visita eŽgratuita in quanto eŽ la donna ideale che desidera finalmente trovare il compagno della sua vita. LŽimpiegatino eccitatissimo decide di partire al giorno dopo alla ricerca forse dellŽavventura piuŽsorprendente di tutta la sua vita. Con la sua vecchia utilitaria arriva sul posto dove eŽsituato il castello. Lo stesso eŽuna costruzione antichissima, enorme e situato nel mezzo di una densa foresta secolare. Al portale enorme un cartello: Per entrare tirare lŽanello e leggere attentamente le istruzioni appes nell salone.. Eccitatissimo fino a tremare lŽomino tira lŽanello che data la ruggine asenbra incastrato. Si aiuta puntandosi sul portale con i piedi e finalmente entra. Un salone enorme senza mobili solo due enormi candelabri a piuŽbraccia illuminano al centro della stanza una scritta. LŽomino si avvicina, si mette gli occhiali e legge: "benvenuto al castello delle meraviglie. Sali la scalinata e li ti aspetta sul corridoio tre stanze a destra, tre a sinistra e una alla fine del corridoio di fronte. Osserva attentamente la numerazione delle stanze che incomincia a sinistra e a zigzag arriverai alla settima alla fine del corridoio. Non osare di saltarne una percheŽ non uscirai dal castello allo stesso modo di cui sei entrato. Buona fortuna." LŽimpigato eŽpronto a tutto anche di essere malmenato pur di trovare la donna ideale. Sale le scale a due gradini per volta per arrivare prima. Un enorme corridoio illuminato da candelabri appesi alle pareti. Le porte sono tutte uguali tranne lŽultima in fondo al corridoio che eŽ il doppio in larghezza e altezza di tutte le altre. LŽuomo eccitatissimo si avvicina alla prima porta. CŽeŽuna scritta: "ti piacciono le sorprese?". LŽuomo entra, la stanza eŽsemibuia, una voce femminile incita ad avvicinarsi. Una donna con un saio che la copre tutta incappucciando completamente la testa, rendendola cosiŽirriconoscibile ordina: "spogliati!" Ti piacciono le tette grosse? Lui: "enormi". Lei apre improvvisamente il saio rimanendo peroŽincapucciata. Due tette smisurate esplodono prepotenti. Con una mano tiene ferma la testa dellŽuomo e con lŽaltra strizza i capezzoloni che sprurrano latte a valanga lavando completamente la faccia dellŽimpiegato. "ora inginocchiati" ordina la strana donna imperativamente. Allarga le gambe sopra la testa dellŽuomo che guarda incuriosito verso lŽalto."massaggiami il clitoride" lui acconsente incuriosito ed eccitato. Dopo qualche secondo il clitoride si eŽindurito uscerndo rigido al di sopra della fica rasata. Improvvisamente dalla stessa esce uno spruzzo lattiginoso che lava lŽimpiegato. "Ti eŽpiaciuto? domanda la donna eccitata, lui fa segno di si con la testa mentre cerca di pulirsi con un fazzoletto. Lei: " bene, hai superato la prima prova, vai alla porta numero due. LŽuomo per non perder tempo senza vestirsi prende i suoi indumenti ed esce.Alla seconda porta la scritta: chi resiste passa alla terza porta. LŽuomo curiosissimo entra un poŽtitubante, la stanza sembra una palestra di culturismo. Una donna in bikini non molto bella completamente coperta di muscoli seduta su una panca solleva un bilancere evidentemente molto pesante. "avvicinati" ordina lei. Lúomo si avvicina intimorito. "di piuŽ" replica la culturista. Improvvisamente chiude in una morsa trementa con le gambe muscolosissime il torace del povero impiegato. Incomincia a stringere piano e graduatamente sempre piuŽ. LŽuomo diventa prima rosso, poi blu, gli manca il respiro e sembra stia scoppiando. Dal naso esce del sangue data la pressione tremenda della stretta. Cerca di liberarsi ma invano. Sempre mantenendo la stretta con una mano gli accarezza il pene. Una volta indurito lei lo prende steringendolo con forza. Il pene sembra esplodere e rossissimo incomincia a pompare. Lei lascia la prese delle coscie e della mano e pulendo il sangue con un asciugamano domanda: "ti eŽpiaciuto?" "eŽstato interessante anche se doloroso" risponde senza fiato il poveraccio. "bene hai superato anche questa prova passa alla terza porta. LŽuomo un po tartassato riprende i suoi indumenti e si avvia alla terza porta. La solita scritta: chi soffre di vertigini non passa. LŽuomo incredulo entra aspettandosi a questo punto qualsiasi sorpresa. Entra, la stanza e divisa da un enorme lenzuolo appeso e illuminato dal di dietro. Si intravvede lŽombra di una donna un poŽpiuŽalta di lui. Da dietro il lenzuolo la voce della donna: soffri di vertigini" ti piacerebbe volare? LŽimpiegato preso un poŽalla sprovvista: "non saprei, non ho mai provato" Il lenzuolo cade a terra e lŽimpiegato si rende conto che quella donna un poŽpiuŽalta di lui era seduta su una sedia. Si alza in piedi e si trova di fronte una donna enorme, sui due metri con delle mani grandi come pale. Prende senza esitare lŽuomo per le ascelle e lentamente lo solleva fino a quasi toccare il soffitto. In questa posizione lei lo dondola in aria a destra e sinistra. AllŽuomo gira la testa e sta quasi per vomitare. "allora come si sente il mio pilota?" lui con un fil di voce: "non mi sono mai trovato sospeso cosiŽin alto" Lei si avvicina ad un letto enorme come lei: "ed ora il mio pilota atterra" e lo scaraventa da unŽaltezza di minimo tre metri sul letto provocando un tonfo enorme. LŽuomo eŽcontento di ritrovarsi sul solido. "che cosa hai provato" domanda la gigantessa. Lui: "penso di potermi abituare ad esser sollevato in aria". La gigante: bravo prosegui alla prossima stanza. Alla quarta porta lŽimpiegato ormai deciso a tutto legge: se ami la natura entra. Nel centro della stanza cŽeŽuna donna sdraiata sul letto completamente coperta da un lenzuolo. "la donna: avvicinati non aver paura che non ti mangio" LŽuomo obbedisce. Accarezzami le gambe, incomincia dai piedi e sali lentamente accarezzando ogni centimetro del mio corpo fino ad arrivare alla testa. LŽuono ascolta e incomincia a passare la mano sul corpo coperto dal lenzuolo. Man mano che sale si accorge di uno strano scricchiolio sotto il palmo come se la donna fosse coperta da della sabbia. "Be cosa ne pensi? Cosa provi" Lui : "non saprei ma sono curioso. Improvvisamente la donna getta il lenzuolo a terra e lŽimpiegato si accorge che quella donna eŽestremamente pelosa. Le gambe, braccia, pube sono completamente coperte da peloni lunghi e neri. Perfino i capezzoli sono coperti da qualche pelo. LŽuomo eŽeccitato da quella visione e incomincia a strofinarsi la faccia sulla fica pelosa. "Vedo che ti piace " esclama soddisfatta la donna irsuta. Lo stacca dal pube e lo invita allŽavventura successiva. La quinta porta: Ami la tolleranza? LŽuomo entra e si trova in una stanza completamente affumicata e puzzolentissima di nicotina. Sulla tavola vari portacenere completamente traboccanti di mozziconi di sigarette. Alla parete una vetrina piena di pacchetti di sigarette. Dalla stanza adiacente una voce rauca ma effettivamente femminile lo invita ad entrare. Si presenta una donna abbastanza insignificante con una tuta da ginnastica. I capelli sono grassi e mal pettinati. I denti sono estremamente ingialliti dalla nicotina cosiŽle dita della mano destra. In bocca ha una sigaretta quasi finita che usa per accendere la sigaretta successiva. Si avvicina allŽimpiegato. Puzza di nicotina dalla testa ai piedi. Cerca di parlare ma prima che esca una parola dalla bocca esce fumo e una enorme tosse catarrosa. Si inginocchia davanti allŽimpiegato che incredulo non capisce. Da unŽaltra tirata di sigaretta e incomincia a fare un pompino acccompagnato dal fumo. Qusta situaszione viene solo interrotta per dare altre tirate e per tossire. EŽespertissima con la bocca fino al punto che allŽuomo quasi piace anche se puzza. Non lo fa finire,. si alza e prendendo la faccia dellŽuomo fra le mani con la sigaretta fra le dita, con la bocca piena di fumo da un bacio tremendo allŽuomo che dimentica perfino quella bocca che puzza come una cloaca. Finito il bacio da una tirata potente alla sigaretta che sta per finire. Ne accende automatuicamente unŽaltra dicendo: sei un porco, vai alla sesta porta. La scritta: la tua ultima prova ti saraŽpesante. LŽimpiegato felice di essere quasi allŽarrivo apre pronto a tutto. Davanti a lui una donna anziana e grassissima. peseraŽquasi 200 chili. La vestalia da camera che porta eŽstrappata sulle cuciture . Le tette sono enormi. La testa eŽun ammasso di grasso che continua sul collo. Le guance sono talmente grasse che costringono gli occhi ad essere quasi socchiusi. Alza le braccia grassissime mostrando due pozzanghere di sudore sulle ascelle. "cerca di sollevarmi " ordina la grassona. LŽuomo sapendo che quella eŽlŽultima tortura allarga le braccia sui fianchi della donna come per abbracciarla. Le mani peroŽdata la pancia enorme non arrivano che ai fianchi. La donnona ridacchiando dice: "ammiro la tua buona volontaŽ ma per sollevarmi ci vuole un carro atrezzi e non le tue braccine. La tua tortura eŽfinita, sei pronto per la prova finale alla settima porta? " dopo le esperienza precedenti credo che niente piuŽriusciraŽa spaventarmi" risponde ogoglioso e sicuro di seŽlŽimpiegato. La grassona: "non dirlo due volte e aspetta prima di vedere lŽultima sorpresa. Ti faccio presente peroŽche fai ancora in tempo a ritirarti, Se entri peroŽeŽunŽavventura senza ritorno percheŽ se esci solo non esci da vivo. LŽuomo eŽtitubante, trema dal nervosismo e suda come un cane. Pensa alla vita assurda che conduce giornalmente e decide di accettare la sfida essendo sicuro che niente puoŽessere piuŽdesolante della sua vita nonotona e priva di incentivi. Si veste, cerca di ordinarsi alla meglio e si dirige verso il coronamento della giornata piuŽinteressante della sua vita. Si presenta davanti allŽultima porta. EŽenorme e appesa céŽuna scritta: Pensaci bene, se enrtri non cŽeŽritorno. In confronto le porte precedenti sono come una passeggiata al parco in primavera. Ti aspetta la donna piuŽinteressante e unica al mondo (secondo i punti di vista). Se accetti entra. Nella mente dellŽimpiegato statale si crea un vortice di domande, problemi e possibilitaŽ. Nonostante tutto decide peroŽdi entrare a costo di finire liŽcon la sua vita assurda. Spinge il portale con tutta la sua forza e (peso). Buio pesto. Improvvisamente dallŽalto un faro illumina la sua persona lasciando tutto il resto sempre al buio. Secondi interminabili di silenzio assoluto dove lŽuomo avvisato del pericolo incomincia a tremare dalla paura. Improvvisamente una risata rauca e bassissima tuona nella stanza. Un vocione strabiliante: "cosiŽtu saresti colui che ha telefonato ed ha assolto i sei esami, mi aspettavo un uomo e non un piccolo insetto come te". Altra risata cavernosa. LŽuomo incomincia a tremare dal terrore e goccie di urina gli bagnano le mutande. Sente due artigli enormi sulle spalle che stringendolo si sente sollevato.La salita sembra interminabile e termina solamente quando la testa va a sbattere sul soffitto. La morsa passa dalle spalle al torace e si sente scosso brutalmente come se qualcuno volesse svuotarlo dalle ossa. Scricchiolii di ossa e semisvenimento. La luce si accende e illumina la situazione. LŽimpiegato stremato non crede a cioŽche vede. Una donna di quasi tre metri, enorme, piuŽche grassa muscolosissima, nuda da testa a piedi, completamente coperta di peloni neri. Due cespucli enormi escono attaccaticci di sudore dalle ascelle. Il pube eŽun mare di pelo. Ha un sigaro enorme in bocca che tiene fra i denti ingialliti dalla nicotina. Una criniera enorme di capelli robustissimi copre la testa . Le tette sono smisuratamente enormi e lasciano sgorgare latte come fossero in stato di lussuria. Le unghie dei piedi e delle mani dure come lŽacciaio sono laccate di rosso. Le labbra enormi e carnose sono ingiallite dalla nicotina. Un mostro tale non esiste al mondo ed eŽchiaro che nessun uomo sia stato allŽaltezza di stargli dietro. Si porta il povero impiegato allŽaltezza della foresta del pube e incomincia a strofinarsi come se avesse fra le mani un pupazzo. Il clitoride aumenta spaventosamente di proporzione fino ad arrivare ad una misura che farebbe orgogluioso qualsiasi maschio derl mondo. Gira il poveraccio e infila lŽordigno micidiale dentro il culetto vergine. LŽuomo urla straziato dal dolore. Rigira lŽuomo e col suo vocione eccitatissimo ordina: "puliscimi con la lingua". LŽuomo si ribella ma lei lo pressa sulla foresta di pelo quasi soffocandolo. Incomincia a lecca re e pulirla dal sudore e dallo sperma. Spegne con le dita il sigaro noncurante del bruciore e incomincia a mangiarselo con soddisfazione. Con la bocca ancora piena di tabacco si porta lŽuomo allŽaltezza giusta e aprendola come fosse un forno crematorio gli tira un bacio quasi ingoiando tutta la testa del poiveraccio. Lo stesso in quella posizione stretto fra la morsa delle tette enormi e il calore della bocca incomincia a godere come un cane in calore. Lei si accorge che fra le tette sta crescendo qualche cosa. Lo stacca dal suo corpo e sopspeso in aria con le braccia tese se lo ispeziona minuziosamente. Se lo gira di lato a destra e simistra tenendo un nuovo sigaro fra i denti. con voce estremamente in calore tuona: "Mi piaci e ti scelgo come compagno della mia vita e ti premetto che la tua opiniuone non mi interessa." Lo siede sopra un armadio assicurandosi cosiŽche non possa scappare. Si passa una mano sulla faccia e si sente un rumore simile a due cartevetrate che si strofinano a vicenda. Si siede su due sedie davanti ad uno specchio enorme facendole scricchiolare dal peso inumano e incomincia a radersi con un rasoio elettrico che sembra incepparsi dalla durezza e intensitaŽdella barbaccia densa e ispida che porta. Finita la rasatura versa la polvere della barba rasata su un piatto. Lo porge al poverŽuomo stritolandogli con una manaccia il torace dicendo: "se vuoi essere il mio uomo ingoia la mia barba". Mentre dice questo stringe ancora di piuŽil torace facendo sentire il primo scricchiolio di costole. LŽuomo non avendo altra scelta incomincia a leccare la polvere facendo sembrare che lo fa con gusto. "Bravo il mio diletto" esclama il vocione e ora il digestivo, Lo prende da sopra lŽarmadio se lo mette fra le gambe divaricate tenedolo incastrato in una morsa inverosimile. Incomimcia a massagiarsi il clitoride che arriva ad una misura spaventosa. Improvvisamente un boato come se un tubo della canalizzazione stesse esplodendo, litri di sperma sgorgano dalla fica infiammata dalla lussuria e lava da testa a piedi il malcaspitato. Lascia la presa e lŽuomo stremato stramazza al suolo. Lei in quella posizione con le gambe divaricate a braccia ai fianchi dal punto di vista dellŽimpiegato sembra un ciclope. Gli mette un piede sul dorso coprendolo completamente e pressando con cautela ma senza possibilitaŽdi scampo domanda: "allora vuoi essere il mio uomo o hai deciso di porre fine un questo momento alla tua vita. LŽuomo con il cazzo indurito e pressato dal piede della gigante: "sei la donna che ho sempre desiderato" Lei si inchina facendo dondolare le tettacce pelosissime, lo prende con amore con le sue manacce , se lo pressa sulle sul petto pelosa e si dirige verso il corridoio. Tuona imperativa: "fuori tutte dalle stanze e festeggiamo lŽavvenimento. Le sei donne escono e come fossero dei nani sobbalzano goiose in torno alla gigante. Fra una tirata e lŽaltra di sigaro si baciucchia il suo nuovo amore che incastrato fra le tettone pelose gode copiosamente. Appoggia lŽuomo a terra: " Sei pronto a dimenticare tutto il resto del mondo, farmi godere in continuazione e a venerarmi come io fossi la tua unice speranza di vita?" domanda lei con un vocione che non lascia alternative rigida come un platano secolare. Lui si arrampica come scalasse una montagna fino ad arrivare allla faccia di lei, si agrappa al collo col le braccia dove le mani arrivano giuste a toccarsi e sbacciucchia con amore immeso la faccia di lei grattandosi le labbra fino allŽinverosimile sulle barbaccia di lei che innamoratissima sgorga liquido dalle tettone pelose e dalla caverna forestale fra le gambe.