Paesaggio canadese by Andy, leonardot@planet-interkom.de Paesaggio canadese Una bellissima giornata canadese. Un lago stupendo, calmo come fosse pieno d Žolio, circondato da montagne coperte di alberi secolari che mostrano tutta la bellezza dei colori autunnali. Una pace assoluta domina lŽambiente. Ogni tanto fuoriescno dallŽacqua brillanti e fulminei dei salmoni stupendi. Uccelli di svariate qualitaŽcinguettano liberi e goiosi per lŽaria. Sembra una scena da paradiso terrestre. Sono le cinque del mattino, il sole incomincia a sorgere e a riflettere i suoi raggi caldi sul lago che diradano la nebbia adagiata sul livello dellŽacqua. Al lato del lago dove entra un fiume affluente poderoso sta adagiata una grossa baracca di legno. Il camino sta fumando innondando lŽaria limpida di unŽodore confortevole. La porta dŽentrata eŽstranamente enorme. Sicuramente allŽinterno alloggia qualche boscaiolo solitario anche percheŽin parte sta appoggiata una scure. Osservando peroŽattentamente la scure eŽdi proporzioni enormi, alta minimo un metro e ottanta. con un ferro a doppiotaglio tipica del boscaiolo che peseraŽalmeno 80 chili. EŽaffilatissima e brilla ai raggi del sole. Intorno alla capanna passeggiano recintate galline, tacchini ben nutriti e maiali. due muli molto grossi sono allacciati a degli anelli di metallo. La porta alta due netri e mezzo pesantissima si apre. Esce una figura umana gigantesca che eŽcostretta ad inchinarsi per passare la soglia. Muscolosissima. possente e nuda. Il corpo eŽcompletamente coperto di peli densi e ricci che biondissimi brillano ai raggi di sole facondola sembrare una statua greca dorata. Stirandosi dopo il sonno ristoratore divarica le gambe gonfiando i muscoli erculei delle gambe e porta le braccia muscolosissime verso lŽalto mostrando degli ammassi inumani di peloni biondi sotto le ascelle. Quella figura umana da sogno eŽuna donna gigantesca. Abbronzatissima cosicheŽtutta la sua peluria risalta ancora di piuŽdandoli una caratteristica sessuale enorme. Porta ai lati dei capelli biondi e robusti due treccione grosse come un braccio. EŽbellissima di faccia, labbra sensuali. carnose e di un rosso naturale. Gli occhi sono enormi e celesti come quelli di unŽangelo. Lei tempie ai lati sono coperte da della peluria bionda che si attacca alle sopracciglie fole e ricciolute, La faccia brilla come se fosse sudata, in verita sono gli aghi ispidi della barba che copre completamente il viso e collo. Stirandosi tira un grugnito bassissimo come volesse salutare il nuovo giorno. Si massaggia le tettone enormi e dure come il marmo concentrandosi sui capezzoloni rigidi che fuoriescono dalla peluria, quindi scende con le sue manone fortissime e callose sulla pancia accorgendosi che eŽlŽora di fare una colazione come si deve. Passa la mano sulla foresta bionda sul pube creando un rumore simile a della paglia secca. Si massaggia il clitoride che voglioso fuoriesce dalla vagina, si arcua vogliosa verso lŽindietro. Prende con una mano la scure come fosse una piuma e come fosse la sua ginnastica mattutina in men si dica con dei colpi micidiali riduce un tronco di una quercia secolare in piccoli pezzi di legno. Ad ogni sollevata sopra la testa, i muscoli poderosi di tutto il corpo senbrano esplodere seguiti da un sibilo e da dei tonfi che fanno ogni volta sollevare stormi dŽuccelli dai vari rami. Si carica il legname sulle braccia muscolose e rientra nella dimora accendendo il fuoco. Dopo un poŽcon un enorme asciugamano sulla spalla si dirige al lago per lavarsi. LŽacqua del lago eŽfreddissima ma a lei non disturba. lo stesso rituale viene ripetuto in ogni giorno dellŽanno, anche dŽinverno quando deve prima per poter lavarsi rompere il ghiaccio. Una scena stupenda, mitologica mentre la gigante si lava sul lago accuratamente. Ora libera le treccie, un mare di capelli densi, robusti e lunghi fino al sedere coprono completamente la schiena ciclopica. Nessun uomo potrebbe sopportare la scena senza masturbarsi. Una volta asciugata ritorna al casolare e incomincia a vestirsi. Indossa una tuta da lavoro nuda come si trova e incalza due scrponi da montagna numero 52. Esce prende dal pollaio le solite 20 uova per farsi la frittata. Sul fuoco una pentola da due litri sta bollendo del caffe Va dalla vacca per mungere il latte ma la vacca si rifiuta. Incazzatissima abbraccia il torace della vacca e sollevandola la insulta col suo vocione cavernoso e la scuote come fosse un cagnolino. Ora la vacca ha capito e incomincia a far latte da riempire un secchio intero. Versa il caffe nel secchio e incomincia a tracannare tutto il contenuto portando il secchio alla bocca come fosse una scodella. Si pulisce soddisfatta collŽavanbraccio peloso la bocca e tira da una credenza un pane di minimo due chili che divora in pochissimo tempo assieme alla frittata di mezzo metro di diametro. Un ruto pazzesco solleva i suoi due quintali e ottanta da unŽenorme sgabello dove era seduta e si dirige canticchiando col suo vocione, allegra verso il fiume, gli eŽvenuta voglia di mangiar del pesce per pranzo. Arrivata alla foce del fiume, si leva gli scarponi e entra nel lago fino a metaŽcoscia. Osserva inchinata i salmoni che gli girano intorno e con la stessa tecnica degli orsi ne agguanta uno molto grosso che ammazza subitamente dandogli un pugno sulla testa. Lo getta a riva e ripete lŽoperazione tre volte. Alla distanza di forse centro metri alla riva del fiume sta pescando senza successo da ore un signore proveniente dalla cittaŽ atrezzatissimo fino al minimo dettaglio. Lei non se ne accorge ma lui osserva un poŽinvidioso la tecnica di pesca della gigante. Non valutando le proporzioni di lei data la distanza vuol fare lo stesso. Quindi si spoglia rimanendo solo in mutande e si dirige dentro il fiume. Purtoppo lŽomino eŽdi proporzioni minute e data la fortissima corrente del fiume perde lŽequilibrio e viene trasportato urlante verso la foce del lago, Lei disturbata dai lamenti si gira e vede lŽuomo disperato che urlando e sbracciando cerca di sopravvivere. Arrivato vicino alla gigante, lei con un balzo felino nonostante la sua mole agguanta ad una caviglia il poveraccio e come fosse un salmone lo solleva dallŽacqua. LŽ uomo non capisce se il pericolo sia passato o se ne sta cominciando unŽaltro. Si dimena sospeso allŽaria e ordina alla gigantessa di essere portato a riva. Lei accetta, lo adagia tremante dalla paura passata e dal freddo sul prato e premurosa si leva la tuta da lavoro, infila il poveraccio dentro facendolo quasi sparire e incomincia ad asciugarlo e a strofinarlo per riscaldarlo un poŽ. Quindi nuda come si trova prende in braccio il tutto e si dirige a passo svelto verso il casolare. Con parole oincoraggianti cerca di far sentire a suo agio il poveraccio che sta tremando non si sa se dal freddo o dalla paura di trovarsi fra le braccia di quella donna irreale. Lo adagia davanti al fuoco in modo si possa sciugare e nello stesso tempo riscaldare. Gli ordina di levarsi le mutande ma lui si vergogna. Lei con una mano prende le due mani del malcapitato che aveva incrociate sul pube, solleva mai e uomo fino a farlo arrivare col cazzo alla sua bocca e con lŽaltra mano estrae le mutande. Il cazzo dellŽuomo quasi non si vede dal terrore che sta passando. Lei osserva attentamente quel microbo e tira una ridacchiata cavernose e catarrosa da farlo arrossire dalla vergognia. Lo riappoggia a terra, lo avvolge amorosamente con una coperta enorme e avvisa il pescatore che va al lago per prendere i tre salmoni silla riva. Lui fa cenno che va bene con la testa e ranicchiato cerca do godere il tepore della situazione. Mentre lei e assente osserva attentamente tutto cioŽche lo circonda. Ogni cosa eŽ inumanamente enorme rapportata alla padrona di casa,. In parte del letto coperto da pelli dŽorso adagiato a terra sta un cazzo di proporzioni spaventose rivavato da un tronco dŽalbero, saraŽlungo 70 cm e di un diametro di minimo 15. Incuriosito lo prende in mano e lo annusa, ha unŽodore intesnsissimo di bava femminile e si sente che eŽstato adoperato da poco. LŽuomo si eccita e il cazzetto diventa duro. Non si accorge peroŽ che dalla finestra la gigantessa osserva silenziosa la scena. Spalancando la porta dŽentrata e creando un rumore pazzesco facendo sobbalzare lŽomino dallo stupore con la sua voce cavernosa: "cosiŽti ecciti annusando lŽodore della mia fica, mi fa molto piacere anche percheŽlŽultimo cazzo umano lŽho visto un anno fa ad un raduno di boscaioli e per scommessa ne ho distrutti cinque" altra risata cavernosa e di cuore. "ora osserva e approffitta". Lei apre un cassetto, estrae un sigaro enorme che si accende sul fuoco del camino. si spglia completamente sempre tenendo il sigaro con i denti e si sdraia con un tonfo enorme sul letto. Allarga le gambe pelosissime, con una mano tiene il sigaro e con lŽaltra incomincia a giocare col clitoride che aumenta sproporzionatamente. Il pescatore osserva invidioso il clitoride che eŽdue volte piouŽgrosso del suo cazzo. Incomincia ad ansimare. sostiene fumando il sigaro con le labbrone bagnate dalla lussuria, prende il cazone di legno e semza indugiare se lo infila nella figa enorme e lubrificatissima. Con colpi enormi e furiosi si masturba godendo tremendamente,. Una pozzanghera di bava bagna il pelo dŽorso seguita da un grugnito selvaggio ed eccitante. LŽuomo tremante dalla lussuria si avvicina alla gigante e si arrampica letteralmente su di lei. Incomincia a leccargli le tettone enormi e pelose. Lei lo avvinchia con le sue poderose braccia e se lo stringe con forza sul petto quasi spremendolo. Le palle del cazzo di legno fuoriescono dalla fica e sono incastrate fra le natiche dellŽuomo. Presa dallŽeccitazione massima solleva e abbassa il pube cosicheŽlŽuomo ogni volta viene catapultato verso lŽalto. Dopo un poŽda una tirata rilassante al sigaro e col suo vocione: "ora estrai il cazzo dalla mia fica". LŽuomo obbedisce e cerca di estrare. Lei per fargli capire con che vagina ha a che fare stringe il cazzo finto con i suoi potenti muscoli vaginali. Il cazzo sembra incementato in quellŽorifizio bollente. Aiutandosi con forza collŽaiuto delle due mani cerca di estrare, ma invano. Lei con le mani sotto la testa ridacchiando fa bollire del catarro: " continua, forse ci riuscirai". LŽuomo incazzato punta i piedi sulle labbra della fica e tira sudante il cazzo incastrato. " lei lo tiene per qualche secondo in quella posizione, quindi lascia la presa dei muscoli. LŽuomo fa un volo col cazzone fra le mani verso lŽindietro e va a sbattere con la testa contro un tavolo massiccio, svenendo. Lei sci asciuga col pelo dŽorso la fica bagnatissima facendo danzare il clitoride gonfio e appoggia il poveraccio delicatamente sul letto. Mette i tre salmoni per un peso complessivo di 15 chili di pesce sulla brace e gli arrostisce. Svegliato da quellŽodore appetitoso lŽuomo vede che la boscaiola seduta su un tavolo enorme sta divorando il terzo salmone mentre gli altri due sono ridotti a lische pulitissime. Lui si lecca i baffi facendogli capire che ha fame. Lei strappa un pezzo di coda e lo porge come fosse un gattino affamato allŽomino. Tira un rutto che sembra un tuono, prende un fiasco da 10 litri di wiskey canadese e ne tracanna minimo uno in un sol sorso. "ora che hai capito che aria tira cerca di farmi godere col tuo pisellino" ordina vogliosa la gigante. Prende lŽuono con le sue manacce , lo solleva dal letto, si adgia nuda e se lo incastra fra la fica bollente. "incomincia" ordina senza dare alternative. Lúomo eŽtremante dalla lussurioa ma anche dalla paura di non riuscire a soddisfarla. Fa largo fra la foresta di pelo e incomincia a leccare il clitoride fino a che non riesce piuŽa contenerrlo con la bocca, quindi lo massaggia masturbandolo con una mana mentre lŽaltra eŽinfilata fino al gomito dentro il cratere in ebolizione. La donna sobbalza e urla dalla lussuria. "scopami " ordina. lŽuomo prova ma il suo cazzetto e palle comprese non riescono che a far del solletico. Lei furiosa lo prende per le ascelle. se lo solleva, se lo mette in posizione e se lo impala sul suo menbro distruggendogli il buco del culo. LŽuomo urla e mescola sangue con lo sperma della gigante. Lei ignora la situazione e continua a strofinarselo sul clitoride. Lei si arcua sollevando il suo corpo e quello dellŽuomo privo di volonta a forze e con un urlo pazzesco esplode in una valanga di sperma che lava completamente il malcapitato. Quindi si rilassa sul letto, estrae dal suo arnese il poveraccio e se lo adagia sul lato abbracciandolo amorosamente ma anche senza dargli alcuna via di scampo. LŽuomo piangente cerca di liberarsi. Lei si alza lo prende in braccio ed esce allŽaperto dirigendosi allŽabbeveratoio dei muli. Lo siede nellŽacqua giacciata massaggiandogli il buco del culo squartato. Per lŽuomo eŽun sollievo. Quindi rientra, si riveste e annuncia che va a far legna. Per non farselo scappare uscendo spranga il portale con un tronco dŽalbero. Prende con una mano la scure e mettendosela sulla spalla, si accende il mozzicone del sigaro e si dirige verso il bosco allegra e canticchiando col suo vocione baritonale. LŽuomo ancora dolorante della sverginata cerca di svignarsela. Dopo parecchi tentativi vede che lŽunica breccia di scampo eŽla finestra. Quindi con lŽaiuto di un ceppo rompe il vetro e scappa come un topo dileguandosi. La gigantessa ritornando eŽincazzatissima e prova per il fuggiasco sentimenti dŽodio e di vendetta. Passano tre mesi e arriva come sempre lŽinverno furioso e glaciale. Gelo e metri di neve. La vita della gigante eŽsempre la stessa, sempre la stessa monotonia. Unico divertimento il suo cazzone di legno e ogni tanto il mulo che si scopa. Arriva Natale e lei come ogni anno eŽestremamente depressa e sola. LŽuomo non lŽha dimenticata, anzi prova dei sentimenti di colpa e forse amorosi. Decide di fargli una sorpresa di Natale e di andarla a visitare. Si avvia con la sua macchina verso la dimora della gigantessa verso il bosco. Arrivato quasi alla meta peroŽla neve eŽtalmente alta che rende inpossibile di passare. Decide quindi di proseguire a piedi. Arrivato a circa 200 metri dalla capanna essendo nel frattempo pomeriggio e quasi buoio assoluto viene circondato da 6 lupi feroci e affamati. Lui urla diperato dalla paura chiamando aiuto. Per caso la gigante esce dalla capanna per prendere della legna. Sentendo le urla e riconoscendo la voce del suo prediletto lascia il tutto e mezza nuda come si trova senza indugio con passi enormi e furiosi si diride sul posto dellŽagguato. Arrivata con delle urla paurose intimidisce i lupi, Ne agguanta uno con una mano e girandogli con lŽaltra la testa gliela stacca. Insanguinata si dirige sul secondo che con un pugno micidiale ammazza sul colpo. Tre lupi scappano ma il piu grosso si dirige verso lŽuomo grugnante e mostrando dei denti canini enormi. LŽuomo eŽ immobile e dalla paura si eŽfatto addosso. Lei agguanta il lupo, lo solleva ignorando che il lupo si dimena selvaggiamente, con una mano gli tiene la bocca chiusa e con i suoi denti enormi lo sbrana sul collo strappandogli letteralmente la carotide. Getta il cadavere a parecchimetri di distanza, sputa la carne insanguinata e con la neve si pulisce la bocca. Si dirige tranquilla verso lŽuomo indurito dalla paura e dal freddo se lo mette fra le tettone calde e confortevolmente pelose e stringendoselo al cuore con parole affettuose e amorose si dirige felice verso la capanna,. Lo avvolge in un un enorme pelo dŽorso e gli scalda felice del latte. Passano il piuŽbel natale della loro vita. Lei lo riempie di affettuositaŽ, di pietanze genuine e di valanghe di sperma. Lui la fa godere piuŽche col suo piccolo cazzo con le tecniche piuŽsvariate. Lei eŽfelicissima e sfoga tutta la sua gioia con esercizi ginnici pazzeschi sulla neve, come sollevare querce enormi, trainarsi la vacca piuŽvolte per le corna intorno al casolare e sradicare alberi con lŽaiuto delle sue braccia poderose. LŽuomo decide di passare il resto della sua vita con la ciclope. Giornalmente seduto sulle coscie dŽacciaio la rade e se la sbaciucchia con amore. Una luna di miele senza fine. Di notte cŽeŽpero un piccolo problema in quanto mentre dormono la mole enorme di lei si impadronisce completamente della coperta di pelo dŽorso per coprirsi e lui rimane in continuazione scoperto. Decide cosiŽdi procurarsi una nuova pelle cacciando un nuovo orso. Di mattima presto sapendo che gli orsi sono attivi per procurarsi del cibo si incammina cosiŽverso il bosco. Vestita di pelli animale in qiuel panorama invernale mentre cammina sulla neve sembra unŽenorme yeti. Dopo ore di cammino si rilassa un poŽ entrando in una caverna, si siede in un lato contro la roccia e per riscaldarsi si tracanna un litro di wisky, quindi il secondo seguito dal terzo. Ora peroŽeŽun poŽubriaca e si assopisce. Dopo un poŽentra un emorme orso Grizly canadese. Osserva titubante quella figura enorme, un poŽpiuŽdi lui che essendo vestita di peli dŽorso forse scambia per una orsa. Titubante si avvicina e incomincia a leccarla sulla barba ispida di lei. Il cazzo enorme dellŽorso si eŽingrossato, sta entrando in calore. Lei svegliata dalla linguaccia bagnata dellŽorso, vedendo lŽorso col bellissimo cazzo duro in calore aproffitta della situazione, Si libera delle pelli e nuda prende la testa enorme dellŽorso mettendosela con forza sulla fica e si fa leccare. Grugniti di lussuria da parte dellŽorso coperti dal respiro pesante e basso di lei, Leiu arrarga le gambe al massimo e si mette lŽorso in posizione. LŽorso incomincia a scopare infilando completamente il cazzo emorme dentro la voragine calda e vogliosa di lei, LŽorso viene spruzzando selvaggiamente litri di spernma. Si rilassa, lei soddisfatta della scopata ma anche del peloŽbellissimo dellŽorso gli tira un pugno tale sul cranio che produce un rumore spaventoso di ossa fracassate, gli ha sfondato il cranio. LŽorso inerme sputa sangue. Lei se lo solleva e getta in parte. Col suo coltellaccio affilatissimo lo scuoia e getta il cadavere denudato sulla neve per far felici i coiote. Si dirige soddisfatta della preda verso il casolare. LŽuomo felice di rivederla dopo ore come un cagnolino la bacia e lecca dappeertutto. Passano mesi di felicitaŽassoluta dove lui accudisce la dimora e lei va a caccia e pprocura legna. Arriva la primavera e come ogni anno al paese cŽ eŽuna grande festa e il raduno di tutti i boscaioli della zona seguito da gare di abilitaŽe di forza. Come ogni anno lei vince tutto compresi i vari premi. Prova finale di lotta sul piazzale che data la sua forza ciclopica deve dividere non con un boscaiolo ma con tre. La lotta dura pochissimo anche se i boscaioli sono i piuŽgrossi della regione. Ne prende due fra le braccia e se li stritola fracassandogli le costole. Quindi si mette in mezzo al piazzale a gambe divaricate e braccia sui fianchi attendendo il terzo. LŽultimo la scala e aggrapato al collo mastodontico di lei cerca di massacrarla con colpi potenti di pugni. Lei non si muove a attende dove il boscaiolo vuol arrivare. Dopo un po annoiata lo agguanta con una mano sul torace, con lŽaltra sulle coscie, alza la coscia erculea mettendo la gamba a novanta gradi e con un colpo tremando gli fracassa la spina dorsale. Il poveraccio inerme a terra viene trasportato e passeraŽ tutto il resto della vita su una sedia a rotelle. Alla sera gran festa al saloon, lei eŽcuratissima e bellissima, in jeans a canottiera strettissima che mostra tutto lo splendore delle sue tette enormi, dei suoi muscoli e del suo pelo. EŽseduta su due sgabelli a fianco del suo amore. Fra la massa di boscaioli lei risalta per la sua mole mastodontica come fosse in un asilo di bambini. Si avvicina una donna truccatissima che fa la puttana nel saloon e cerca di animare il compagno della gigante. Lei grugnando selvaggiamente gelosissima, insulta la donnaccia e la scaraventa pur rimanendo seduta a piuŽmetri di distanza fra i tavoli. Quindi noncurante rincomincia a tracannare lŽennesima birra da litro. Arriva incassatissimo il buttafuori, un ceffo enorme rispettato da tutti i boscaioli per la sua forza e brutalitaŽ. Lei da seduta eŽquasi un metro piuŽalta di lui. Il buttafuori battendo il dito sui muscoli dorsali di lei insultandola cerca di cattivarsi la sua attenzione. Lei incazzatissima gonfia tutti i muscoli che possiede facendo quasi esplodere le arterie dei bicipidi spaventosamente ingrossati. Distrugge con una mano il boccale di vetro facendo spruzzare birra da tutti i lati. Si gira, prende il buttafuori per il collo lo solleva, stacca il sigaro dalle labbra, sbuffa una nuvola di fumo sulla faccia dellŽuomo e con voce cavernosa urla: "il mio uomo non si tocca!" Prende fra le dita il naso del poveraccio e glielo stritola facendolo urlare. Se lo mette fra le coscie e con una morsa Žtipo pressacarozzerie distrugge il torace dellŽuomo che si dimena fino a rimanere sputante sangue immobile. Allarga le gambe e il poveraccio stramazza al suolo come un sacco di patate. Nel locale vige un silenzio assoluto, lei:" céŽqualche altro che ha qualche cosa da dire?" Tutti cercando di ignorare la domanda rincominciamo rumorosi a festeggiare e a bere. Lei finita la serata un poŽ brilla si prende amorosamente il suo uomo in braccio e se lo porta verso lŽesterno dirigendosi verso il loro nido. Dopo qualche chilometro che lei indifferentemente trasporta il suo amore con un braccio, lui innamorato accarezzandola sulla barba grattante come una raspa dice: EŽora di farti unŽaltra volta la barba ma prima mi devi grattare il cazzo come si deve. Lei: "ti amo disperatamente", La massa di muscoli enorme si allontana felice fra gli alberi secolari del bosco. LŽaria emana un denso odore primaverile accompagnato dal potente e selvaggio odore sessuale di lei.