La buttafuori By Andy, leonardot@planet.interkom.de LA BUTTAFUORI AllŽentrata di una frequentatissima discoteca un ammasso di persone che entrano ed escono atravverso una porta dŽentrata enorme. Una figura umana gogantesca si intravvede fra il fascio di luce potrente di un riflettore. EŽil buttafuori che controlla il movimento ed eŽresponsabile per lŽordine. Non eŽun buttafuori come tutti gli altri ma molto piuŽgrosso e piuŽpotente e soprattutto una donna. EŽbellissima e truccatissima, vestito lungo di lameŽ che scollattissimo mostra due tette spaventose. Ha al lato uno spacco fino allŽanca che mostra la possente coscia pelosissima. I capelli sono stupendi e portati tutti al lato, Scendono con due basette foltissime sulle guance e proseguono rasatissime su tutto il mento. La barba e rasata ma densa e nerissima. Le sopracciglie sono curate ma molto ispide. EŽunŽammasso enorme di muscoli e di peli che coprono tutto il corpo. Appoggiata su un gomito tiene un sigaro enorme sulle dita che fuma con sapienza da buona intenditrice. Mostra in questa posizione unŽammasso enorme di peli sotto le ascelle. Lo sguardo eŽattento e severo che la rende pe ricolosissima ma nello stesso tempo di una sessualitaŽpazzesca. Si presentano due malandati, vestiti male e ubriachi fradici, si sorreggono un con lŽaltro per non cadere. Come non vedessero quella montagna di donna cercano di entrare. Lei alzando la mano intima lŽalt col suo vocione cavernoso;" per voi niente entrata!" I due protestano e ricercano di entrare. Lei si mette il sigaro fra le labbra, li prende contemporaneamente per il cravattino e li fa volare a piuŽmetri di distanza. Fracassati, doloranti e sanguinanti facendosi forza della sbronza tentano ancora una volta di rientrare. Lei ne incastra uno contro il lato della porta con la sua coscia dura come lŽacciaio e prende il secondo al collo con la sua manaccia sollevandoselo allŽaltezza degli occhi. Lo guarda feroce e senza batter ciglio lo squote come fosse un pupazzo senza vita. LŽamico aproffitando del momento trovandosi libero da quella stretta di piuŽdi due quintali si arrasmpica alla gigante come fosse unŽalbero della cuccagna. Si agrappa al collo taurino di lei cercando con tutta la forza delle due braccia di strangolarla. Lei senza accorgersi dellŽaccaduto tira un pugno pazzesco in testa dellŽomino che tiene in pugno. Il povero disgraziato stramazza da unŽaltezza di tre metri privo di sensi fratturandosi parecchie ossa. LŽamico appeso al collo disperato dalla paura lascia la presa rimanendo cosi agrappato ma quasi dolcemente Sollevato a quellŽaltezza da quellŽammasso di muscoli e grattandosi sulla brba della guancia di lei improvvisamente provava un senso di lussuria e il cazzo incomincia a pompare a vuoto. Lei con le braccia ai fianchi per qualche secondo sembra pensare come distruggere quellŽinsetto appeso al collo ma im provvisamente forse accorgendosi del cazzetto duro accenna un Žespressione quasi dolce. Si toglie il sigaro da bocca e si prende dolöcemente lŽomino tremante in braccio portandoselo al suo spogliatoio. Li se lo mette fra le tettone pelose e se lo schiaccia con tutto il suo peso e forza contro il muro, LŽuomo sviene. Quindi lo prende per i polsi con le sue manone e si porta il cazzo di lui allŽaltezza della bocca. La testa di lui tocca il soffitto. Lei sputa il mozzicone del sigaro a terra apre la bocca enorme emanando un tanfo di nicotina e alcool e gli fa un pomino pazzesco. LŽuomo rinviene, gode come mai in vita sua, quindi risviene data la lussuria pazzesca. Poi il buoio totale. Passano alcuni minuti e cambia la scena. Lei eŽsempre davanti alla porta, truccata a dovere, nuovo sigaro in bocca, braccia incrociate e gambe leggermete divaricate che osserva attentamente le scena. I due amici sono a qualche metro davanti a lei. Il poveraccio che eŽstato pestato rinviene e sorretto dallŽamico ancora tremante dalla lussuria domanda: "che cosa eŽsuccesso?" LŽamico: "Niente di speciale. lŽho conciata per le feste ma eŽmeglio cambiare discoteca!"