l´attrazione bosnica by Andy, adrtess@t-online.de         L´ ATTRAZIONE BOSNICA   Siamo agli anni 40 all´inizio della guerra. Brutti tempi per tutti ma soprattutto per la povera gente ed i contadini che stanno per perdere tutto compresi gli uomini abili che devono partire per il fronte. In una piccola e povera fattoria dispersa fra i boschi , ai piedi delle montagne viveva una giovanissima coppia ed abbastanza insolita. Non tanto per il comportamento ma per come si presentava. Lui un forte e generoso contadino di 21 anni, ligio al dovere sia per quanto riguarda il lavoro e sia per quanto riguarda i doveri famigliari, alto 1 metro e 90 robustissimo, dicevano un adone del luogo. La mogliettina appena diciottenne, di una bellezza pura e naturale, capelli lunghissimi e neri come la pece, Guance rossastre che non avevano bisogno di trucco, lo stesso con le sue labbra carnose rosso fuoco naturale. Era curatissima anche se il lavoro dei campi a volte non la rendevano simile ad una modelle. Anche lei era molto alta, anzi piu´alta del marito, 2 metri e 5, non grassa ma robusta dato il pesante lavoro dei campi. Un bruttissimo giorno videro arrivare una jeep con que militi. Intuirono il pericolo e lei mandó subito il marito a nascondersi nel fienile, in mezzo alla paglia. Entrarono prepotenti in casa e non vedendo il marito incominciarono a diventare rozzi e buttare tutto sottosopra. Lei tranquilla almeno esternamente, ne prese uno per un braccio, glielo giro all´indietro spezzandoglielo e lo spinse dolorante contro il collega che cadendo va a sbattere l´elmo che aveva in testa contro l´angolo del tavolo. Lei presa anche dal panico uno dopo l´altro li scaraventó a piú metri fuori sul selciato dove si procurarono altre fratture ed ematomi vari. Rinvenuti con un secchio d´acqua che lei gli rovesció addosso decisero precauzionalmente di andarsene. Il marito sempre nascosto. Passano dei minuti interminabili ed arriva ora un camion con 6 militi, quasta volta peró tutti molto robusti. Lei intuisce e si presenta sulla soglia possente, gambe divaricate, pugni sui fianchi, tettone ansimanti dal nervosismo, un po´sbavante e saltellante sui talloni. I soldati veloci scendono e senza parlare due la bloccano sulle braccia, due sulle gambe, uno abbbraccia i fianchi rendendola cosí quasi immobile, quasi perché ancora aveva la forza di portarseli tutti e 5 dove voleva. Il sesto improvvisamente con un pesante manganello gli tira piú colpi sulle spalle, sul collo e il colpo finale sulla testa. Quidi sviene. Buio a silenzio assoluto. Non si sa se sono passti minuti od ore, ma lei dolorante e piena di lividi si risveglia. Prima cosa che fa scappa in stalla noncurante delle botte ricevute a cercare il marito. Sparito. Se lo sono portati via, al fronte? come disaertore? non si sa. sparito senza lasciare nessuna traccia. Lei disperata, tremante, agrappata ad due grossi anelli d´acciaio piantati da secoli nel muro della stalla urla dalla disperazione come una forsennata, come una jena, é talmente presa dalla disperazione che non esce neanche una lacrima, solo urla, vorebbe distruggere tutto, vorebbe morire, vorebbe vendicarsi, insomma e´sotto stato di schok. Urla per ore fino a che la voce gli manca e tremante dall´eccitazione e dallo stress si assopisce sulla paglia. Questo schok tremendo ed il dolore provato gli hanno scombussolato tutto il sistema ormonale interno. Passano i giorni, le settimane, i mesi. Lei perde la volontá di curarsi, perde tutti gli interessi sociali, si chiude su se stessa e si dispera in continuazione. Ha cominciato a bere ed a fumare come una troia. Si lava pochissimo e si guarda pochissimo allo specchio. Ha notato peró che il suo corpo si sta coprendo di peluria densa e scura, non ci fa caso. Si é accorta che i peli dalle mutande escono sempre di piú prepotenti e si allargano sull´ombelico. quando si pulisce il sedere si accorge che anche li ci sono peli folti a lunghi. La faccia incomincia ad essere ruvida, sta crescendo una barba densissima. L´espressione é diventata dura e severa da quando non si cura le sopracciglia che ora sono folte ed unite sopra il naso.Fuma sempre di piú, Le sigarette non bastano, passa a sigari enormi che alterma con tabacco da masticare. Non si cura i denti, quindi sono diventati gialli dalla nicotina. Mangia per bilanciare l´odio che porta dentro di se, sempre di piú, ora pesa non solo185 chili ma essendo ancora in stato di sviluppo é aumentata pure di statura, 2 metri e 27. Porta sempre gli stessi indumenti, indipendentemente dal tempo esterno, una vecchia tuta del marito, piccolissima per lei e anfibiacci numero 50. Sotto non porta niente altro,  tettone mastodontiche escono da tutti i lati, ammassi di pelo enormi sotto le braccia, sudati e sporchi che si allacciano al centro delle tette dove fuoriescono due capezzoli durissimi e grossi come un cetriolo. Senbra uno jeti disperato in cerca di preda. Dopo un periodo di lutto incomincia ad avere bisogni sessuali, si masturba giornalmente e si e´accorta che il clitoride e´aumentato enormemente, tanto da far invidia a parecchi uomini. Ora e´passata alla masturbazione manuale come fa un maschio. la vagina, sempre piú sbavante richiede sempre piú. Dal dito, che data la sua mole e´ come un grosso pene, passa ad un tronco  formato a dovere. quindi bottiglioni da due litri avvolti da pannolini per renderli ancora piú grossi.  E´diventata ninfomane, lavora nei campi con una bottiglia di alluminio da due litri riempita di acqua tiepida sempre completamente immersa nella vagina. Ad ogni sforzo si aggiiunge una contrazione di muscoli vaginali che nel frattempo sono talmente forti che hanno deformato la bottiglia schiacciandola. Ogni sera per rilassarsi il solito rituale . Il piccone a terra sulla parete, inclinato ed appoggiato su un´enorme panca dove lei dopo una giornata di lavoro si infila metá manico nel sedere e si rilassa con un enorme sigaro ed una scodella da litro di grappaccia fatta da lei stessa. anche questo diventa usuale escogita un´altra variante. Contemporaneamente s´infila il manico della pala nella fica e con i suoi possenti muscoli sbavando sia dalla bocca che dalla voragine solleva piú volte. Ogni giorno sempre piú a lungo fino a diventare troppo leggera. Fu cosi´che la carico´di patate cominciando da due o tre fino ad arrivare a riempire la pala e sollevarla senza sforzo. La fica e´diventata un arnese di tortura. Potrebbe stritolare qualsiasi cosa, sia amimale che materiale. Nel paese tutti la evitano per paura di essere distrutti, pestati o prosciugati. Solo uno e´interessato a lei ma non osa. E´un negro di origine abissina che dal tempo della guerra si trova profugo sul posto. Giovane, prestante e soprattutto con un cazzo di misura anormale. Famoso nel paese per vivere a sbaffo pagando in natura sia  vedove che  certi maschi. Lui da tempo nascosto la osserva in contunuazione durante tutto il giorno da quando lei si alza fino a che si addormente accompagnando la giornata da innumerevoli masturbate. Un giorno lei se ne accorge, é compiaciuta ma fa finta di niente. In un giorno qualsiasi lei come sempre non curante che é novembre e fa un freddo cane con una nebbia densissima, sempre con la solita tuta e scarpacce va a far la legna all´alba. In parte del casolare cé´una montagna di tronchi e rami d´albero che la segeria gli deposita non avendo posto nella stessa. Lei prende i tronchi, uguale di che spessore ed a colpi di coscia e braccia riduce quasi a stuzzicadenti. quindi rientra, si beve la prima scodella da litro di grappa per riscaldarsi e fa la solita colazione. Tre litri di latte di capra ed un filone da due chili imbottito da un salame intero piccantissimo. quindi altra sciaquata di grappa da litro. Davanti allo specchio fa qualche posa culturistiva, ammira il suo corpo pelosissimo e muscolosissimo, quindi in stalla per la ginnastica giornaliera. Si denuda completamente e sul tavolaccio dove normalmente si squartano i maiali si sdraia dopo aver portato presso di se 4 sacchi di patate da 50 chili all´uno. Si sdraia, si accende un grosso sigaro ed in comincia a gustarselo senza mai esportarlo dalla bocca, adagia due sacchi sui piedi che fuoriescono dal tavolo, con le mani all´esterno sorregge gli altri due sacchi e s´infila il pezzo del mungitore elettrico in funzione dentro la voragine vogliosa della fica. In questa posizione rimane immobile finche il sigaro portandoselo da un lato all´altro della bocca non finisce. quindi lo spegne con la lingua ed ingoia soddisfatta il mozzicome. A quaesto punto finisce la palestra e finisce. quindi é l´ora di accudire gli animali. A turno, uno al giorno passando in sfilata tutte le varianti, quindi pompino, inculata e scopata, si fa´ il mulo, la vacca, il toro, la capra ed alla fine per non farla ingelosire si scopa anche l´oca. Il negro  straziato dalla masturbazione stramazza al suolo genente. Lei si siede sul tavolo e incazzatissima col suo vocione da puttanona di porto, allora credevi non me n´ero accorta brutto guardone nero puzzolente. Lui fa per svignarsela ma lei con le sue gambe enormi lo precede e con una mano lo solleva e porta al tavolaccio. Ed ora vediamo se quello che dice la gente e´vero. Gli strappa i pantaloni da dosso ma lui preso dal panico ha il cazzo moscio. Lei guarda e fa una risata cavernosa accompagnata da un gorgoglio di catarro. Be diamoci da fare. Apre la bocca piema ancora di resti di tabacco. puzzolente come un cloaca e tappa,  appoggiandosi sui suoi bicipidi muscolosissimi, cazzo, palle, pancia fino ad arrivare all´ombelico. Non fa niente solo respira una brezza calda ed umida.Il cazzo si trova dentro una grotta caldissima ed ansimante. pian piano si mette a suo agio ed il negro incomincia a sculettare ed a raggiugere le misure volute. arrivando con la cappella all´ugola Sempre troppo piccolo ma meglio di niente pensa lei. Incomincia a chuidere la bocca ed a fare un pompino tale che lo sperma del negro fuoriesce anche se il forno di lei portebbe contenere due litri di liquido. Il negro sembra sbiancarsi in faccia e sviene dalla lussuria. Lei se lo gira ancora senza sensi. lo prende dal di dietro, due manacce sulla pancia di lui , lo alza, mette in posizione quindi gli frantuma l´emorroidi e le viscere contemporaneamente. con un colpo che potrebbe perforare anche un muro. Lui si sveglia dal dolore , urla ma non ha via di scampo. lei con colpi micidiali senza pietá quasi distrugge anche il tavolaccio che ad ogni colpo sembra sfasciarsi.Ad ogni colpo lui salta come un pupazzo ma lei lo tiene incastrato dai suoi bicipidi spaventosi che lei compiaciuta in continuazione ammira.Dopo un tempo interminabile di scopate, spruzzata enorme di lei, indescrivibile in quanto era la prima volta che dopo animali vari scopava un culo umano. Si alza diritta, stira le braccia mostrando gli ammassi di pelo delle ascelle ora sudatissime e odoranti di sesso bestiale, gli getta i pantaloni strappatogli da dosso dicendo, torna giornalmente dopo la palestra e non saltare un giorno perché ti riduco a poltiglia. Il negro. dolorante e curvo fa cenno che va bene e sparisce nella nebbia. Ed adesso chi mi scopa pensa lei? Senza pensarci come ogni giorno si fa come d´abitudine il ricostituente. Prende una gallina con un colpo di denti gli stacca da viva la testa la sputa e si beve alzandola come fosse una bottiglia tutto il sangue caldo. Dissanguata, tira un rutto enorme soddisfatta, si pulisce col polso peloso la bocca insanguinata, si accende uun sigaro, porta la gallina a casa per adoperarla come spuntino quindi incomincia la giornata di lavoro. Solita bottiglia d´allunimio dentro la fica ed a mungere le vacche. Purtroppo un giorno successe una specie di disgrazia. Come sempre giornalmente il negro era presente per la palestra sia per scopare, per essere scopato ma soprattuttto per la paura di esser pestato a dovere se  non si presentava. fu cosí che un giorno perse la voglia di andare all´appuntamento. il giorno dopo lei incazzatissima per scaricare la bile aveva aumentato i sacchi di patate del doppio per la palestra. Lui si presentó mogio mogio dopo il training mentre lei stava consumando il solito corroborante. Lei si sdraia incazzata sul tavolaccio, "vieni quá bastardo", apre le gambe sudate e pelose, con le mani allarga la fica bagnatissima, la massaggia infilando le sue mani completamente dentro finche incomincia a gorgogliare caldissima. "ora avvicinati e lecca bastardo" Lui obbedisce, lei le prende la testa e se la infila completamente dentro massaggiandola coi supoi muscoli vagginali. Lui si dimena mancandogliil fiato, lei lascia la presa, lo fa respirare , quindi dentro in immersione, questo piú volte, sia per castigarlo ma anche per godere. Ad un certo punto peró lei perde il controllo e si dimentica che non ha la bottiglia di alluminio dentro la fica ma una testa dúomo. Pressa spaventosamente e gli spapola le tempie, vedendo che esce sangue dalla fiuca lo estrae. il negro e´ svenuto sanguinante dal naso. oercchie e bocca. Lei pensando di averlo amazzato lo prende  e porta a braccia al pronto soccorso che si trova 15 km distante. Viene rianimato e dopo una settimana di coma si risveglia rimanendo peró rimbecillito per tutto il resto della sua vita. Niente di male, dopo quella esperienza é diventato ubbidiente e senza opposizioni si presenta regolarmente per l´ora della palestra per scopare ed essere scopato. Unica cose che nel negro ancora funzionava bene era il cazzone ed il buco del culo. Cosí lei prese come si dice due piccioni con una fava. Passarono gli anni , 25, lei ora ha 43 anni. E´diventata un qualcosa di anormale, 250 kg., grasssa e muscolosa come un orso, sempre pelosissima, sporca, la casa che sembra una cloaca, mangia gli animali a volte da crudi, é diventata talmente ninfomane che nessuno osa neanche passare davanti alla fattoria, ha una forza erculea ed arrotonda la giornata facendo nei sobborghi dimostrazione di sollevamento patate con la pala, c´é chi si masturba e c´e´chi getta qualche moneta. Fü cosí che decisero di costruire una statale passante proprio davanti alla fattoria. Quindi passagio di camionisti. Lei decise di commercializzare la situazione e trasformo la fattoria in osteria/casino. Dopo pochissimo divento famosa e frequentatissima. Per l´occasione si trasformó anche esteticamente. Ora si lava, si trucca come la piú incallita delle puttane, unghie lunghissime e laccate, capelli foltissimi, vestiti succintissimi, neinte biancheria intima,non si rade il corpo solo la barba, ma ogni tre giorni perché a molti piace cosí. Prima da da mangiare ai camionisti, poi li eccita con i suoi giochi di infilamenti, sollevamenti e braccio di ferro, quindi se li porta a scopare. Ogni tanto qualcuno vuol essere portato in camera a braccia. Un buon giro d´affari. Il negro lavora in cucina, la scopa e viene scopato a comando nelle ore di mezzo. Sembra nata per divorare cazzi ed esseri umani. Ogni volta che lei entra nella sala il bisbiglio diventa silenzio assoluto ffinche lei da la possibilitá di riparlare. Ma anche a questo comportamento c´é una spiegazione. Circa un anno prima un grosso camionista russo, ubriaco, si é permesso di unsultarla e di mettergli la mano fra le coscie pelose, Lei scaraventó il tavolo imbandito a piú metri di distanza, sollevó con una mano a circa un metro da terra lo spaccone, diese una tirata nervosa al sigaro, lo spense col palato, lo masticó e lo divoro´, il tutto con calma mentre l´infelice era immobile a un metro da terra. Quindi con la sinistra agguanto il collo e sempre sospeso con la destra gli tiro 4 ceffoni tali da far spruzzare di sangue anche i muri. Quindi lasció la presa e la carcassa stramazzo´senza vita al suolo. Soccorso d´urgenza all´ ospedale fu cucito all´osso della mandibola per piú fratture, cinque denti distrutti, labbra spappolate e rimesse in sesto, osso del collo fratturato con ordine di corsetto per 6 mesi. Naso distrutto e ematoma su tutta la faccia. Dopo sei mesi di ricovero si é ripresentato e questa volta con un mazzo di rose a baciamano, scusandosi.Ora la fica ed il culo hanno raggiunto proporzioni da mucca, per scommessa si é fatta mettere dentro la fica 6 mani completa di camionisti accompagnati da applausi esultanti, il tutto mentre si e´scolata un litro di grappa ed assaporato il suo sigaro preferito. Ogni tre giorni c´e´una lotteria da vincere intitolata: la cerimonia della rasatura. Colui che viene sorteggiato ha l´onore di essere presente durante la rasatura. Sarebbe: lei nuda seduta su uno speciale sgabello, tacchi a spillo enormi davanti allo specchio. L´uomo seduto di fronte sulle coscone dure come l´acciaio e morbibe come se avessero una coperta di lana che insapona la barbaccia di lei con amore. alterna con strusciamenti di testa fra le tettone enormi e sudate, gli porge da bere, gli passa il sigaro, la rade, restando peró bene attento di non tagliarla. Uno ci ha rimesso una mano spezzata per questo errore. Il tutto mentre lei infila per tutto il tempo del rito i suoi 28 cm di clitoride duro come una canna di bambú dentro il culo vergine o no del camionista di turno. Normalmente al massaggio del dopobarba lei viene spruzzando litri di nettare e stringendosi fra le tette il fortunato, fa niente se qualcuno ci ha rimesso qualche costola. Ogni camionista ha il suo debole.Cé chi gli regala ogni settimana una scatola di sigari, chi gli regala l´ultima novitá sui massaggiatori piú grossi che esistono, chi regolarmente gli regala rasoi elettrici perche´li distrugge in continuazione. E´amatissima da tutti e lei e´felicissima perché se li scopa tutti e guadagna pure. Nella sala dell´osteria c´é un dipinto sul muro fatto da un camionista pittore. Rappresenta lei nuda, pelosissima,  truccatissima , sopra un uomo sgraiato sul letto, lei a gambe aperte a cavalcioni del letto con le ginocchia sul pavimento, che gli infila completamente il clitoride gigantesco dentro le viscere, mani appoggiate sopra la testiera del letto che tengono incastrato contro il muo un uomo che sta assaporanso un pompino pazzesco dove la bocca di lei copre completamente meta torso. sigaro fra le dita ingiallite, ammassi enormi di pelo sulle ascelle, la testa dell´uomo sotto di lei completamente sparita fra le tette pelose, dell´uomo si vedono solo le brabbia che infilate sotto i cespugli delle ascellesi sorreggono sulla schiena muscolosa di lei,il cazzetto di lui non  ha valore, dentro la fornace di lei c´é un bottiglione da due litri di grappa completamewnte infilato fino al collo, un cliente approfitta per farsi versare un grappa su un bicchiere dato che i muscoli interni della sua fica sono piu´abili di una peoboscide d´elefante. Altri due uomini con 4 mani infilate dentro il culo pelosissimo sembrano stiano mungendola. Si sta facendo senza problemi 5 uomini. Anzi niente di anormale perche´ogni venerdi´ a 4 o5 alla volta scarica compltamente tutto il ristorante. Molti camionisti mentre aspettando il mangiare si masturbano solo all´idea. E´si la povera contadina iugolslava ha fatto carriera e va con i tempi. Magari passassi anchío per quel posto, di sicuro me la sposerei o lavorerei per lei gratis purche´ mi facesse felice.                                                                                                        fine