Un agguato pericoloso by Andy, leonardot@planet-interkom.de Un agguato pericoloso In una locanda sta seduto un tipaccio, un teppista ben conosciuto. Dopo aver bevuto parecchio vino si eŽaddormentato sul tavolo. Si risveglia e urlante ordina dellŽaltro vino. La padrona del locale, una vecchietta gracile, si rifiuta di dargli da bere e lo incita a pagare, quindi ad andarsene. Il teppista incazzatissimo vuole a tutti i costi ancora bere e minaccia battendo i pugni sul tavolo, in caso contrario, di distruggere il locale. La vecchietta spaventatissima chiama in aiuto Cesarina la sua cameriera. La cameriera si presenta allŽistante provocando allŽincomodo cliente prima un sobbalzo di stupore, poi un tremore dovuto dal terrore. La causa di tutto questo eŽ solamente la presenza della cameriera. Non si tratta della solita gentile signorina col grembiulino ma di una montagna pazzesca di donna. Una cosiŽnon esiste al mondo. Una montanara alta 2 metri e 40, 280 chili in parte di grasso ma gran parte tutti muscoli che stanca di sradicare alberi con le sue braccia ha deciso di lavorare in cittaŽ. Incazzatissima con i pugni sui fianchi, mozzicone di sigaro in bocca che la rende ancora piuŽpaurosa dandogli unŽapparenza brutale e rozza. Ha una mini piccolissima da dove escono ammasi enormi di pelo. Le gambe fortissime sono piene di aghi ispidi in quanto da poco si eŽrasata. Le braccia sono simili ad un sollevatore di pesi. Ha dei baffi fortissimi che anche se rasati coprono tutta la parte superiore delle labbrone sensuali. Col suo vocione baritonale che esce da un torace enorme incita tuonante di pagare. Il teppista con un fil di voce dato il terrore rifiuta. Lei senza esitare lo prende per la caviglia con una mano e come se fosse un pollo lo solleva di minimo due metri da terra. Lo scuote per bene e dalle tasche escono banconote e monete. "Vedi che con le buone si ottiene tutto?" tuona lei ironica. In quella posizione con lo stupore della vecchia padrona lo porta fuori del locale e lo scaraventa a piuŽmetri di distanza avvisandolo che non si deve mai piuŽfar vedere nel locale. Il poveraccio a terra sanguinante e malconcio ha ancora il fiato peroŽ di minacciare: "non finisce quiŽ" La gigantesca cameriera neanche lo calcola e mettendosi il sigaro fra le labbrone eccitate ritorna al locale. Passa la giornata tranquilla come sempre. Alla chiusura verso mezzanotte si cambia e saluta la vecchietta. Per strada la gigante diritta e speditasi si dirige verso casa. EŽuna visione eccitantissima, tacchi a spillo, calze a rete con cucitura sul retro che fa vedere tutta la massa di peli delle gambe e della fica in quanto la gonna eŽridittissima. Giubotto di pelle nera che anche se fatto su misura per le sue tette colossali eŽstrettissimo che sembra scoppiare da un momento allŽaltro, truccata per bene cercando cosiŽdi mimetizzare i suoi baffi possenti, sigaro in bocca. Il percorso verso casa eŽbuio e pieno di inconvenienti ma a lei non interessa in quanto nessuno oserebbe tagliargli la strada data la sua forza da mitologia greca. Mentre pensa quando verraŽquel momento dove troveraŽun menbro tale da poterla soddisfare come si deve gira per un angolo dove si trova un vicolo cieco. Una vecchia lanterna illumina a malomodo qúel momento. Improvvisamente sente dei rumori e istantaneamente si mette il sigaro fra i denti, si apre il giubbotto per essere piuŽlibera si mette le mani sui fianchi, divarica le gambone pelose e stira tutta la massa enorme di muscoli che coprono tutta la sua persona da testa a piedi. EŽuna scena eccitantissima e paurosa nello stesso tempo. Improvvisamente da tutti i lati si presentano cinque teppisti armati fino ai denti di coltelli, catene, manganelli e mazze da baseball. Lei calmissima e sicura della sua forza brutale si leva completamente il giubbotto rimanendo cosi con il torace scoperto. Peloni lunghi e neri escono a groviglio dalle ascelle e dal mezzo delle tettone spaventosamente enormi che data la posizione da battaglia di lei sono rigide e dritte dandogli la parvenza di un bastione insormontabile.. Inchinata verso il basso per essere allŽaltezza dei teppisti a braccia allargate e pugni chiusi col suo vocione baritonale e tranquillo: "lo spettacolo inizia." I cinque teppisti sicuri in quanto sono armati e in maggioranza la calzonano tirando fuori il cazzo minacciandola cosiŽ di violentamento. Lei vedendo quei cazzetti per lei lilliputiani fa una ridacciata sarcastica provocando ancora di piuŽla rabbia dei teppisti. Lei si rivolge ad uno avendolo riconosciuto, "guarda chi si rivede, lŽubriacone che non voleva pagare, per te ti faroŽun servizio particolare e ti terroŽper ultimo. I teppisti si avvicinano a lei chiudendola minacciosamente a circolo. Lei sembra quasi godere in quanto si lecca le labbra vogliosa. Agguanta il primo per il collo immobiliozzandolo, se lo porta dietro noncurante facerndo lo stesso con il secondo, li solleva , li uncastra fra le tette pelose e con lŽaiuto dei muscoli spaventosi delle braccia li stritola provocando un rumore terrificante di costole che si frantumano. In quella posizione rimane immobile aspettando cosa succede. Infatti i due disgraziati urlanti dal dolore sputano sangue e bava. Lei quasi comprensiva gli da il colpo di grazia prendendo le due teste fra le mani e schiacciandole una contro lŽaltra riducendole quindi ad una poltiglia irriconoscibile. Butta con disprezzo le due carcasse a terra e si pulisce con le braccia pelose il sangue che fra le tette si eŽmescolato col pelo. "Avanti il prossimo" tuona lussuriosa come se stesse scopando. Gli altri tre saltando cercano di colpire il corpo monumentale di lei che peroŽneanche se ne accorge. Prende il terzo con le sue manacce alle spalle, lo solleva, il disperato cerca di liberarsi sbattendo allŽaria le gambe. Lei se lo porta allŽaltezza della faccia gli lecca il viso con la sua linguaccia puzzolente di nicotina e lo gratta sulle labbra con i peli ispidi dei suoi baffi. Mentre fa questo pian piano quasi volesse torturarlo sadicamente, piega le clavicole del poveraccio verso lŽindietro sempre di piuŽfino a sentire i primi scricchiolii delle ossa. Quindi ritorna indietro piegando le spalle verso di se. ripete lŽazione piuŽvolte aumentando sempre di piuŽ indietro ed avanti. Lo sta paccando in due come fa il prete con lŽostia. Ad un dato momento la testa dellŽuomo pende silenziosa ed inerme. LŽuomo eŽmorto stritolato da quelle manacce spaventose di lei. Gli altri due tremanti dal terrore cercano peroŽancora di colpire. Lei non batte neanche un ciglio. Il quarto vedendo che lŽamico ha abbracciato la coscia di lei e dal terrore rimane immobile aproffitta per salire su di lui ed arrampicarsi cosiŽsulle gigante. Lei lascia fare quasi divertendosi. Una volta arrivato allŽaltezza dellŽascella, lei alza il braccio mostrando cosiŽunŽammasso enorme di peloni attaccaticci dal sudore venuto dalla lotta. Prende con lŽaltra mano latesta del teppista e pian piano abbassa il braccio stringendolo cosiŽfra il bicipide ingrossatissimo e il muscolo dellŽala del suo torace. Il poveraccio stretto in quella morsa mortale soffocato dai pelacci puzzolenti cerca con le mani di estrare la testa. La morsa peroŽeŽmicidiale e ricorda lo schiaccianoci in azione. Primi scricchiolii del cranio frantumato e sangue che esce dalle ascelle scendendo giuŽper i fianchi del corpo erculeo di lei. Lei fa un sorriso cavernoso giubilante. Allarga il braccio e il teppista stramazza al suolo vicino allŽamico che tremante dal terrore non riesce a staccarsi dalla gamba muscolosa di lei. Vedendo la faccia del compagno ridotta ad un ammasso irriconoscibile di carne, frantumi di ossa e cervello che fuoriesce incomincia a pisciarsi addosso e a vomitare dal terrore. Lei dallŽalto dei suoi 2 metri e 40 lo prende con una mano per i capelli e si pulisce con la faccia del teppista il vomito sulla gamba grattandolo con i suoi pelacci ispidi come chiodi. "per te devo avere un trattamento particolare e amoroso percheŽsei lŽultimo della tua razza!" esclama lei con la bava alla bocca. Gli strappa i vestiti da dosso e lo denuda. Allarga le gambe, se lo mette orrizzontale fra le coscie incastrandososelo sulle labbra enormi e bagnate della sua fica riempiendo cosiŽmezzo corpo di lui con quella carne calda, bagnata e pelosa. LŽuomo pensando cosiŽdi essere pertanto risparmiato si tranquilizza ed il suo cazzo incomincia, nuotando in quella caverna enorme, ad indurirsi. Lei non sente niente ma vede lŽespressione del teppista che sta per godere.Lo lascia fare pincheŽgode. Incomincia quindi ad incollarselo sulla fica aiutandosi con le mani. Uno schiocco e la spina dorsale si spezza. Ultimi lamenti e movimenti del disgraziato. Lei molla la presa pazzesca delle coscie e si introduce lŽuomo dentro la fica bagnatissima e dilatata al massimo. La testa fino alle spalle sparisce completamente nella sua voragine vogliosa. Lei incomincia a masturbarsi col corpo ormai senza vita come fosse un vibratore elettrico. Arrivata al massimo della lussuria eruta dalla fica litri di liquido viscido. Tira un ruggito enorme e cavernoso di lussuria massaggiando con i muscoli della fica il corpo inerme. La lussuria aumenta sempre piuŽe la bava incomincia ad uscire dalla sua bocca. La fica incomincia a delirare e stringe sempre piuŽla povera testa uin una morsa mortale come fa la pressa quando riduce un auto in un cubo di rottami. La testa incomincia a spapolarsi e assieme allo sperma di lei si mescola anche il sangue. Ora lei eŽsoddisfatta percheŽha finalmente goduto come desiderava da anni. Estrae il corpo morto stecchito si pulisce la voragine con i vestiti del teppista, osserva i cinque rottami di corpi quindi soddisfatta della sua opera, si rimette il guibbotto di pelle. Si appoggia rilassata al muro mettendo un piede sopra un contener dellŽimmondizia e si accende soddisfatta un mozzicone di sigaro che aspira lentamente. Si mette il sigaro fra le labbra immobilizzandolo fra i denti, prende i corpi uno ad uno con due dita come fossero uno straccio sporco e li getta tutti e cinque dentro il contener. Chiude delicatamente come non volesse far rumori molesti e sia avvia tramquilla verso casa soddisfatta ed orgogliosa di se avendo guadagnato un meritato riposo. Dopo due giorni mentre lei sta facendo la solita colazione con una terrina di caffelatte con dentro due chili di pane legge sul quotidiano:" Trovati in un contener dellŽimmondizia cinque cadaveri irriconoscibilmente maciullati. Gli esperti pensano siano stati travolti da un camion a rimorchio. Blocchi della polizia stradale controllano i mezzi sospetti su tutta la penisola. Le indagini continuano." Orgogliosa di essere stata paragonata ad un camion rimorchio in corsa finita la colazione si accende soddisfatta il meritato primo sigaro della giornata.