Dedicato a Federica D. P. By Fabio Scopesi Libera traduzione da "All Pain No Pleasure" FEDERICA, ti dedico questa breve traduzione, pallido riflesso delle nostre fantasie. Se hai perso il mio indirizzo email, puoi scrivermi su pino.cerri at virgilio.it. A presto! Fabio *** Jim aveva 16 anni. Tutti i ragazzi della sua classe avevano già avuto rapporti sessuali eccetto lui, e per questo motivo veniva preso in giro da tutti, perché era ancora vergine. Un giorno, dopo le lezioni, Miss Blake, la bellissima insegnante di matematica, chiese di potergli parlare in privato. - Jim ho bisogno del tuo aiuto. Ma vorrei parlartene a casa mia. Jim accettò timidamente, incoraggiato dall'espressione maliziosa delle donna. Quando arrivarono a casa, vennero accolti da una deliziosa ragazzina dell'età di Jim, che si presentò come Justine. - In quanto a me, - gli disse l'insegnante, - puoi chiamarmi Diane d'ora in poi. - Vogliamo fare un'ammucchiata: spogliati!-, tagliò corto Justine. Più eccitato che mai, il giovane si ritrovò ben presto nudo di fronte alle due donne. - Mica male! Ti piacciono i giochini bondage? -, gli chiese eccitata Diane guardandolo negli occhi. - Er... Certo! -, rispose Jim, che in realtà non sapeva assolutamente di che cosa stessero parlando. Le due donne, ormai nude, legarono allora saldamente il povero Jim e lo imbavagliarono appallottolandogli le loro mutandine in bocca. Il ragazzo finì così immobilizzato con mani e braccia bloccate agli angoli del letto e con il corpo nudo esposto come su una croce di sant'andrea. Jim incominciò a preoccuparsi seriamente quando vide che le due donne si avvicinavano a lui maneggiando un paio di forbici ben affilate e un rotolo di filo da pesca. - Vedi, - spiegò Justine, - io e Diane siamo amanti e odiamo gli uomini. L'unica cosa che vogliamo da te è il tuo sperma. Quindi non vogliamo scoparti, diciamo piuttosto... mungerti. Dopodiché ti castreremo, che è ciò che meriti per essere nato maschio! Udendo queste terribili parole, Jim tentò di divincolarsi dalla morsa delle corde, ma senza successo. Diane procedette quindi a legare strettamente ciascun testicolo alla base con il filo da pescatore. Nonostante tutto, le manipolazioni di quella donna crudele avevano causato una formidabile erezione nel prigioniero. Le due donne ne approfittarono per calare sul suo cazzo le bocche umide e affamate dei loro sessi, cavalcandolo in ripetuti orgasmi, finché non c'era davvero più nulla nelle palle di Jim. A questo punto Justine prese le forbici e aprì un taglio nello scroto di Jim, lasciando che le palle penzolassero all'esterno. Sorridendo al dolore atroce provatodall'adolescente, Diane utilizzò un coltello seghettato per aprire in due ciascun testicolo. Quindi le donne infilarono le mezze sfere nelle loro vagine, contraendo i muscoli in modo da spremere all'interno dei loro corpi anche le ultime gocce di sperma rimaste nel maschio. Ricucirono quindi la ferita del ragazzo, che nel frattempo era svenuto per lo shock, e, rivestitolo, lo liberarono in un bosco lì vicino. Nei giorni seguenti molti suoi compagni gli fecero i complimenti per essere riuscito a sedurre la bella professoressa e la sua cuginetta, ignorando naturalmente il prezzo terribile che era stato pagato e il dolore pungente che ora Jim sopportava per la ferita ancora fresca. Dopo circa un anno, quando ormai la scuola era finita, Jim ricevette due lettere da un'associazione di supporto all'infanzia. Oltre il danno la beffa: con quelle lettere gli assistenti sociali gli ingiungevano di provvedere al mantenimento dei due figli che il suo fertile sperma aveva dato alle donne che lo avevano violentato e mutilato. FINE